Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec

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Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Rapporto
sulle biotecnologie
            in Italia
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Indice

         Introduzione                                      3

         Capitolo 1
         Executive summary                                 6

         Capitolo 2
         Il sistema delle imprese di biotecnologie
         in Italia                                         10

         Capitolo 3
         I cluster come motore dell’innovazione
         e della crescita sostenibile                      18

         Capitolo 4
         Red biotech                                       36

         Capitolo 5
         Green biotech                                     52

         Capitolo 6
         White biotech                                     56

         Capitolo 7
         Finanziare la ricerca e l’innovazione in Europa   60

         Capitolo 8
         Confronto internazionale                          64

         Capitolo 9
         Metodologia                                       70

         Appendice                                         74

         Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013      1
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
2   Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Introduzione

Corrado Passera
Ministro dello Sviluppo Economico

Al mondo della ricerca biotecnologica            facendo della crescita una costante                sul lavoro, costruito un fisco più favorevole.
si associa una realtà industriale                direttrice di tutti gli interventi.                Abbiamo rivisto in profondità le norme che
estremamente dinamica. Anche a fronte                                                               disciplinano le crisi aziendali, la liquidazione
                                                 Riattivare la crescita significa mettere
della difficile congiuntura internazionale                                                          e il fallimento di queste imprese.
                                                 in moto una serie di innumerevoli interventi
le imprese biotech italiane dimostrano
                                                 mirati a risolvere centinaia di problemi:          Un Paese più ospitale per le start-up
una straordinaria capacità di crescere
                                                 interventi pro crescita volti a sciogliere         è un Paese dove l’innovazione diventa
e di ottimizzare gli investimenti in termini
                                                 nodi, a sbloccare ritardi, a vincere               capillare in tutto il tessuto produttivo.
di creazione di valore, animate dallo spirito
                                                 resistenze, ad accelerare decisioni,               È un Paese più veloce e dinamico, capace
di iniziativa che caratterizza le tante storie
                                                 a liberare energie.                                di valorizzare i suoi talenti e le sue energie
di successo della nostra imprenditoria.
                                                                                                    migliori. È un Paese caratterizzato da una
                                                 Siamo intervenuti per rafforzare quelli
La forza delle imprese biotech risiede nello                                                        maggiore mobilità sociale. È un Paese
                                                 che si possono definire “fattori reali
straordinario potenziale delle tecnologie                                                           dove c’è maggior interazione tra realtà
                                                 di competitività”, ovvero quegli elementi
che, una volta sviluppate, vengono poi                                                              diverse: il complesso processo innovativo
                                                 imprescindibili per giocarsela su mercati
adoperate nei diversi settori industriali.                                                          dipende sempre più da un insieme
                                                 sempre più globali in un’economia ad alto
Per aumentare efficienza e qualità,                                                                 articolato di fattori connessi che vanno
                                                 tasso di innovazione e conoscenza,
nel rispetto dell’impatto ambientale,                                                               dalla collaborazione tra imprese e mondo
                                                 facendo leva su: crescita dimensionale delle
oggi sono sempre più numerose le aziende                                                            scientifico, tra imprese e imprese e tra
                                                 imprese, riduzione del gap infrastrutturale,
che, pur operando nei settori “tradizionali”,                                                       imprese e soggetti istituzionali.
                                                 innovazione e internazionalizzazione.
sentono la necessità di valorizzare i tipici
                                                                                                    Abbiamo cercato di semplificare il quadro
processi produttivi attraverso l’introduzione    Abbiamo agito anche su tutta una serie
                                                                                                    normativo e regolamentare, ma siamo
di prodotti e tecnologie biotech.                di costi che appesantiscono in modo spesso
                                                                                                    consapevoli che molto rimane ancora
                                                 intollerabile la capacità delle imprese
Il successo delle imprese biotech si basa                                                           da fare per sostenere e promuovere
                                                 di essere competitive sui mercati:
su strategie aziendali focalizzate su                                                               gli sforzi innovativi delle aziende,
                                                 costi dell’energia, costi del credito, costi
innovazione, ricerca e sviluppo, presidio                                                           a cominciare da politiche fiscali adeguate
                                                 legati agli adempimenti burocratici.
dei mercati esteri e qualità del capitale                                                           dedicate per la ricerca.
umano, elementi chiave per riuscire              Per la prima volta è stato introdotto
                                                                                                    Convinti che il declino non sia il destino
a superare la crisi.                             nel panorama legislativo italiano un quadro
                                                                                                    del Paese e che tornare a crescere sia
                                                 di riferimento organico per favorire
Assicurare al Paese un sostenibile                                                                  possibile e alla nostra portata, siamo sicuri
                                                 la nascita e la crescita di nuove imprese
e duraturo percorso di crescita richiede                                                            che la maggiore promozione della cultura
                                                 innovative, contribuendo in tal modo
la capacità di moltiplicare i successi                                                              dell’innovazione, in Italia, può venire
                                                 alla diffusione di una cultura
settoriali e individuali, renderli sistemici.                                                       dal prezioso contributo delle piccole medie
                                                 dell’innovazione e dell’imprenditorialità.
Con questo obiettivo il Governo                                                                     imprese, determinanti per il rilancio non
ha impostato una politica industriale            Abbiamo ridotto i costi di costituzione e          solo del sistema - innovazione, ma della
di discontinuità rispetto al passato,            avvio di start-up, reso più flessibili le regole   competitività dell’intero Sistema Paese.

                                                 Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                       3
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Introduzione

Massimo Scaccabarozzi
Presidente Farmindustria

Con 175 imprese nel settore del farmaco         Un risultato che non è frutto del caso,           nel biotech con un quadro normativo
biotech, all’interno di un network              ma del forte impegno di 53 imprese                stabile, tempi più brevi per l’accesso
di eccellenza internazionale, e con             farmaceutiche operanti in Italia,                 e per i pagamenti dell’Amministrazione
67 progetti in fase di discovery                che totalizzano il 65% degli investimenti         pubblica, un’efficace tutela della
e 359 prodotti in sviluppo, l’Italia gioca      in R&S e lo 83% del fatturato nell’area           protezione brevettuale.
un ruolo di primo piano nell’ambito             delle biotecnologie per la salute.
delle biotecnologie per la salute.                                                                Una politica che sappia in definitiva
                                                Il settore del farmaco biotech rappresenta        valorizzare la capacità di innovazione delle
E sempre dalla ricerca farmaceutica             quindi una risorsa per l’intero Paese             imprese farmaceutiche e biotech
biotecnologica arrivano i maggiori              in termini di investimenti, fatturato             che investono e producono in Italia.
contributi per il trattamento delle             e occupazione, con presenze
malattie rare, la maggioranza delle quali       particolarmente forti in Lombardia,               Perché l’innovazione e chi la fa sono
ha origini genetiche.                           Lazio, Piemonte e Toscana.                        un’opportunità per il Paese e per la qualità
                                                                                                  e la sostenibilità del Sistema Sanitario
È una “foto di gruppo” che mostra               Una leva per la crescita che però incontra        Nazionale. E non sono né devono essere
aziende focalizzate sulle biotecnologie –       ostacoli regolatori e legislativi che limitano,   sempre e solo un costo da ridurre.
veri e propri motori dell’innovazione           ritardano o addirittura impediscono
nelle prime fasi di sviluppo – al fianco        l’accesso all’innovazione, con blocchi di
di imprese del farmaco che, con le loro         carattere economicistico volti unicamente
competenze e gli elevati standard               al contenimento della spesa pubblica.
di processo e di prodotto, proseguono
le sperimentazioni cliniche fino                Basti ricordare come un nuovo farmaco
all’autorizzazione all’immissione in            debba attendere in Italia 12/15 mesi
commercio.                                      per l’autorizzazione nazionale dopo
                                                quella comunitaria, 12 per l’inserimento
Una collaborazione di successo che nasce        nei prontuari regionali e infine due prima
dalla capacità di unire eccellenze così         di essere effettivamente utilizzato
importanti e diverse, producendo percorsi       negli ospedali.
di ricerca sempre più mirati a terapie
personalizzate, con diagnosi e trattamenti      Davvero troppi, e con effetti ovviamente
per il singolo paziente.                        negativi sia per l’industria operante in Italia
                                                sia per i pazienti che finiscono con l’avere a
Il settore, nonostante un calo del 4,9%         disposizione le nuove terapie molto tempo
del numero delle imprese e una lieve            dopo quelle di altri grandi Paesi europei.
riduzione di quello degli addetti, è riuscito
a registrare un incremento del 3,1%             È necessario quindi un impegno
negli investimenti in R&S e un fatturato        radicalmente nuovo delle Istituzioni
in crescita del 5%.                             per consolidare e attrarre gli investimenti

4                                               Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Introduzione

Alessandro Sidoli
Presidente Assobiotec

Il rapporto Assobiotec - Ernst & Young          rinnovabili, l’adozione di processi produttivi    Guardo alla loro difficoltà ad accedere
sulle Biotecnologie in Italia, giunto ormai     eco-sostenibili, la creazione di nuovi mercati    al capitale di rischio, e penso -
alla sua quarta edizione, costituisce un        non-food per le nostre produzioni agricole.       sull’esperienza del Fondo di Investimento
momento di verifica della capacità delle        E’ proprio in questo quadro che il biotech        Strategico adottato in Francia - a come
nostre imprese di generare innovazione          italiano, e in particolare le nostre PMI,         in Italia manchino ancora programmi di
e creare valore per il Paese e, soprattutto,    possono giocare un ruolo fondamentale.            finanziamento agevolato che originino da
l’occasione per riconoscersi attori di un                                                         iniziative nelle quali l’intervento pubblico
sistema divenuto ormai importante per           D’altra parte, anche nel 2012, l’industria        promuova la ricerca, limitando il rischio
la nostra competitività in un’economia          biotecnologica italiana ha saputo crescere        dell’investitore privato.
globalizzata.                                   e fare fronte al protrarsi di una congiuntura
                                                economica che costringe le imprese a              È comunque doveroso dare atto
Una riflessione ancora più attuale, se penso    operare in condizioni spesso ai limiti della      del fatto che nell’ultimo anno si è cercata
al fatto che sono trascorsi esattamente         sopravvivenza. Per questo, dobbiamo               di impostare una politica industriale
60 anni dalla definizione della struttura       dire grazie ai ricercatori italiani e alla loro   di discontinuità rispetto al passato,
del DNA da parte di Watson e Crick,             eccellenza scientifica; ma dobbiamo dire          facendo della crescita e dell’innovazione
celebrata quest’anno in tutta Europa            grazie anche ai nostri imprenditori e alla        una costante di molti interventi.
con la European Biotech Week, e agli            loro straordinaria capacità di far tesoro
enormi sviluppi che la ricerca nelle Scienze    di ogni euro investito per creare valore,         Penso, a tal proposito, alla scelta
della Vita ha conosciuto da quella scoperta,    e alla determinazione con cui continuano          del Ministero della Ricerca di valorizzare
e alle straordinarie prospettive che ancora     a credere nella missione di fare impresa.         le potenzialità del sistema dell’innovazione
oggi a essa si associano.                       Anche se occorre qualche cosa di più,             in Italia attraverso la costituzione di
                                                su tutti i fronti, tenendo innanzitutto conto     Cluster nazionali in alcuni specifici ambiti
Non a caso, l’Europa guarda alle                delle specificità del settore.                    industriali tra i quali - per citare quelli a noi
biotecnologie come a un patrimonio                                                                più vicini - i settori delle Scienze della Vita,
di conoscenze strategiche per assicurare        Penso a quel 45% del fatturato o dei              dell’Agro-food e della Chimica Verde.
crescita economica, occupazione                 costi operativi che le nostre pure biotech
qualificata, qualità della vita e               continuano a investire in R&S, ai tempi           Questi cluster intendono essere strumento
benessere. La prospettiva di partecipare        inevitabilmente lunghi legati allo sviluppo       di indirizzo delle politiche della ricerca
all’affermazione della bioeconomia              di un nuovo prodotto, all’elevato profilo         e dell’innovazione industriale, volto
come modello di sviluppo competitivo            di rischio imprenditoriale insito in tutti i      a determinare la crescita del livello
e sostenibile, costituisce pertanto una         nostri progetti di ricerca, e mi chiedo quale     scientifico e tecnologico, della dimensione
sfida irrinunciabile, non solo per le nostre    effettivo sostegno i provvedimenti varati         e della competitività del sistema produttivo
imprese, ma anche per l’intero sistema          dal Governo a supporto delle start-up             italiano, anche attraverso la messa
italiano della ricerca.                         innovative potranno recare alle tante             a sistema di competenze e risorse.
                                                giovani aziende italiane che vivono               La nascita di cluster nazionali è quindi
Con gli obiettivi fissati per Europa 2020,      di innovazione, considerate l’entità              di buon auspicio per le prospettive di crescita
si è individuata la cornice all’interno della   delle risorse finanziarie di cui esse             delle nostre imprese, e per rilanciare
quale realizzare una serie di traguardi         necessitano fin dalle primissime fasi             l’attrattività del Paese nei confronti sia
ambiziosi sul piano economico, ambientale       del loro sviluppo e la prospettiva temporale      di nuovi insediamenti di ricerca e produttivi,
e sociale: il ricorso a fonti di energia        dei loro investimenti.                            sia di nuovi progetti imprenditoriali.

                                                Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                     5
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Executive summary

La presente edizione del Rapporto sulle          e il Regno Unito, per numero di imprese               ...in molteplici campi
Biotecnologie in Italia, oltre a presentare      pure biotech, a dimostrazione di una realtà
i principali dati del settore per il 2012,       estremamente competitiva e capace di                  di applicazione
evidenzia i trend evolutivi dell’industria       superare la natura ciclica tipica di altri
biotech italiana nel contesto europeo, con       settori industriali.                                  Anche in Italia, quello della salute è il
specifico riferimento ad alcuni fattori di                                                             settore trainante dell’intero comparto
indirizzo, quali il consolidamento dei cluster   Il fatturato totale ammonta a € 7.152 milioni,        biotech. Delle 407 imprese censite, 235
territoriali e la visione dell’Unione Europea    con un incremento del 6% rispetto al dato             (58%) sono infatti attive nella ricerca e
di un nuovo sistema competitivo di economia      dello scorso anno, mentre gli investimenti            sviluppo di nuovi prodotti terapeutici e
della conoscenza, e della bioeconomia            in R&S aumentano fino a € 1.832 milioni,              diagnostici, e 197 operano esclusivamente
come modello vincente per una crescita           registrando un’ulteriore crescita del 2,9%.           in ambito red biotech.
intelligente, sostenibile e inclusiva.           Il numero degli addetti ad attività di R&S è di
                                                 6.739 unità, e si mantiene sostanzialmente in         Il fatturato del settore red biotech ammonta
                                                 linea con quello del 2012.                            a € 6.766 milioni, con un aumento del 5%
Il biotech italiano:                                                                                   rispetto al 2010. La maggior parte dei ricavi
dinamismo e crescita...                          La grande maggioranza (75%) delle imprese             è riconducibile alle imprese del farmaco
                                                 attive nel settore delle biotecnologie continua a     che, pur costituendo il 25% delle imprese
Anche quest’anno, quello delle biotecnologie     essere di dimensione micro o piccola (avendo,         del campione, arrivano a generare lo 83%
si conferma come un settore industriale          rispettivamente, meno di 10 e meno di 50              del fatturato totale, rispetto al 17% che
dinamico e in grado di presentare risultati      addetti). Applicando l’analisi dimensionale alle      invece origina dalle imprese pure biotech.
importanti, malgrado il perdurare della          sole imprese pure biotech, tale percentuale
difficile situazione economica che le nostre     aumenta sino allo 87%, a riprova del fatto che        Con un investimento complessivo in R&S di
imprese stanno affrontando da oramai             la forza trainante dell’industria biotech italiana    € 1.691 milioni, pari al 25% del loro fatturato,
molto tempo.                                     è costituita dalle tante PMI innovative e start-up,   le imprese red biotech destinano ingenti
                                                 che vivono di ricerca.                                risorse allo sviluppo della propria pipeline.
Alla fine del 2012, sono 407 le imprese                                                                Analizzando tale investimento per tipologia
impegnate in R&S nel campo delle                 A tal proposito, vale la pena di ricordare            di impresa, emerge come la quota sostenuta
biotecnologie. Tra queste, più della             come il Decreto Crescita 2.0, recentemente            dalle pure biotech rappresenti il 29% del
metà (256) rientra nella definizione di          emanato dal Ministero dello Sviluppo                  totale, rispetto al 70% sostenuto dalle
impresa pure biotech, così come adottata         Economico, preveda specifiche misure                  imprese del farmaco (37% farmaceutiche
dal Centro studi internazionale sulle            a favore delle start-up innovative, volte             italiane, 33% multinazionali con sede in
biotecnologie di Ernst & Young.                  a semplificare la gestione di molteplici              Italia). Nel caso delle pure biotech, tuttavia,
                                                 requisiti in materia di diritto societario e del      l’incidenza degli investimenti in R&S sul
Nonostante una marginale diminuzione             lavoro, e a facilitare l’accesso al mercato           fatturato (45%) è circa il doppio di quella delle
nel numero di imprese, l’industria               dei capitali, anche attraverso il ricorso a           imprese del farmaco (21%). Tale impegno è
biotecnologica italiana si posiziona al          nuovi canali di investimento e l’adozione di          ulteriormente confermato dal rapporto tra
terzo posto in Europa, dopo la Germania          specifici incentivi fiscali per gli investitori.      numero di addetti in R&S e addetti totali: le

6                                                Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
1                 Capitolo 1

imprese pure biotech italiane presentano            pure biotech: start-up innovative che                Complessivamente, circa il 46% dei
una percentuale di addetti in R&S sul totale        generano nuove tecnologie per processi               progetti della pipeline italiana è composto
della forza lavoro (20%) significativamente         di trasformazione di biomasse e di altre             da medicinali biotech o biofarmaci che
maggiore rispetto a quella delle imprese del        materie prime, e nella produzione sostenibile        includono, per definizione, anticorpi
farmaco (10%).                                      di prodotti chimici, materiali e carburanti.         monoclonali (25%), proteine ricombinanti
                                                                                                         (13%) e Terapie Avanzate (8%).
Con riferimento agli altri ambiti di
                                                    Eccellenza e competitività
applicazione, 67 sono le imprese attive nel                                                              Ancora una volta, l’oncologia resta l’area
segmento delle GPTA (Genomica, Proteomica           per lo sviluppo di terapie                           terapeutica con il più alto numero
e Tecnologie Abilitanti); a ulteriore conferma      innovative                                           di progetti (40%, considerando anche
della correlazione tra GPTA e red biotech,                                                               quelli in fase di discovery).
molte delle imprese multi-core attive in            Anche in Italia, quello del farmaco                  Tale percentuale riflette il chiaro
ambito red sono anche attive in ambito GPTA.        biotech è il settore trainante dell’industria        orientamento delle imprese del farmaco
                                                    biotecnologica, con ben 175 imprese che              biotech a investire in quei settori della
Sebbene il mercato degli alimenti funzionali        investono pesantemente nello sviluppo di             patologia che non trovano ancora oggi
e dei nutraceutici sia in rapida crescita, il       molecole e terapie altamente innovative.             risposte terapeutiche adeguate.
settore green biotech, in Italia, non ha ancora     Complessivamente, la pipeline italiana conta         Oltre che in quello oncologico,
espresso pienamente il suo potenziale. Su           più di 359 prodotti, 97 dei quali in fase            la pipeline delle imprese italiane include,
un totale di 85 imprese, la maggioranza è           preclinica, 50 in Fase I, 107 in Fase II e 105       quindi, progetti in ambito neurologico
rappresentata da aziende pure biotech di            in Fase III di sviluppo clinico. Se il numero di     (13%), infettivologico (11%) e nell’area
micro o piccola dimensione, attive all’interno      prodotti in via di sviluppo cresce del 12%,          dell’infiammazione e delle malattie
di parchi scientifici o incubatori, e impegnate     cresce anche il numero delle molecole che            autoimmuni (10%).
in progetti che spaziano dal miglioramento          hanno raggiunto la Fase I (+13%), la Fase II
della produzione primaria, vegetale e               (+9%) e la Fase III (+7%) di sviluppo clinico.       I livelli di eccellenza scientifica raggiunti
animale, allo sviluppo di nuove tecnologie          Con riferimento alla loro origine, circa il 52%      dalle imprese del farmaco biotech italiane
a tutela e garanzia della qualità e sicurezza       dei progetti deriva da imprese a capitale            trovano ulteriore conferma nei settori degli
della filiera alimentare, e della genuinità delle   estero – in particolare filiali di multinazionali    Orphan Drug e delle Terapie Avanzate (TA).
nostre produzioni tipiche.                          in Italia – e il 48% da imprese a capitale
                                                    italiano, comprese le farmaceutiche italiane.        Dei 49 progetti gestiti dalle 23 imprese
Alla crescita del settore white biotech si                                                               del nostro campione attive nel settore delle
associa, invece, la prospettiva di un modello       Limitando la nostra analisi alla pipeline delle      Malattie Rare, 10 hanno infatti ottenuto
di sviluppo industriale ecosostenibile, in          sole imprese pure biotech, sono 136 i prodotti       la Orphan Drug Designation dall’EMA,
grado di offrire al mercato una varietà di          in via di sviluppo, 77 dei quali si trovano in       5 dalla FDA e 34 da entrambi
prodotti con caratteristiche superiori rispetto     fase preclinica (56%), 17 in Fase I (13%), 32        gli enti regolatori. Dei suddetti progetti, 17
a quelli ottenuti dai processi tradizionali.        in Fase II (24%) e 10 in Fase III (7%) di sviluppo   traggono origine da imprese pure biotech,
Più di due terzi delle 62 imprese attive in         clinico. A questi vanno aggiunti 67 progetti di      6 da farmaceutiche italiane e 26 da filiali di
Italia in ambito white biotech sono aziende         ricerca in fase di discovery o early-stage.          multinazionali con sede in Italia.

                                                    Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                      7
Rapporto sulle biotecnologie in Italia - Assobiotec
Executive summary

Quanto alle TA, i progetti che originano           AIFA e ISS hanno recentemente siglato               L’aggravarsi della situazione economica
dalle 12 imprese biotech che operano               un documento programmatico, volto a                 ha inoltre determinato una significativa
in questo specifico segmento della ricerca         incentivare e agevolare l’avvio di un numero        riduzione del numero di IPO.
farmacologica sono 32, egualmente                  sempre maggiore di sperimentazioni                  Dopo aver raggiunto il picco nel 2005 e nel
divisi tra terapie allogeniche e autologhe.        cliniche di fase precoce (Fasi I e II) in Italia.   2007 (con 22 e 26 IPO), durante lo scorso
Tra questi, 17 sono prodotti di terapia                                                                anno, in Europa il numero di quotazioni, per
cellulare, 8 di terapia genica e 7 di              Il benchmark europeo                                il settore delle biotecnologie, si è ridotto a
medicina rigenerativa. Quattro prodotti,                                                               tre, e nessuna ha riguardato imprese italiane.
tra l’altro, hanno conseguito                      Abbiamo visto come l’Italia si posizioni
la Orphan Drug Designation. Quanto al loro         comunque terza, in Europa, per numero               Sebbene nel biennio 2009-2011 il valore
stadio di sviluppo, 17 progetti sono in fase       di imprese pure biotech, sebbene queste             potenziale degli accordi di M&A fosse
preclinica, 6 sono in Fase II e 4 in Fase III.     siano mediamente poco capitalizzate                 cresciuto in modo sostanziale in Europa,
                                                   e soffrano di un limitato accesso agli              sia l’ammontare totale (quasi € 2 miliardi),
Questi risultati sono ancora più rilevanti se      investimenti di Venture Capital, rispetto ai        sia il numero di accordi (12) è
si considera che la nostra analisi si è limitata   loro concorrenti internazionali. Negli ultimi       significativamente diminuito nel 2012.
a considerare unicamente quei progetti che         anni, le politiche nazionali ed europee             Tale tendenza è ulteriormente confermata
sono frutto della ricerca italiana. Infatti,       hanno posto l’accento sull’importanza               dal nostro campione: solo il 3% delle imprese
anche nel caso delle aziende farmaceutiche         dell’innovazione, identificando nello               biotech italiane ha concluso accordi di M&A.
a capitale estero, sono stati considerati          sviluppo del mercato del capitale di
soltanto i prodotti che derivano da attività       rischio uno dei presupposti fondamentali            Una potenziale alternativa alla carenza di
di R&S principalmente condotte in Italia.          per la crescita e la stabilità del sistema          capitali e fonti di finanziamento adeguati
                                                   economico. Ciononostante, la realtà                 è costituita dalla possibilità per le imprese
Ancora una volta ci troviamo di fronte a           europea del VC rimane acerba, limitata              biotech di instaurare alleanze strategiche
una chiara divisione e complementarietà di         rispetto a quella statunitense.                     con altre imprese, al fine di condividere
ruoli: da un lato le imprese pure biotech le       Per ciò che riguarda l’Italia, poi, il mercato      risorse e competenze. Anche se il 2012
quali, con quasi il 70% dei progetti compresi      del Venture Capital e dei Business Angels è         evidenzia una ripresa del valore
tra la fase di discovery e la Fase I di sviluppo   troppo poco sviluppato, non solo in termini         potenziale degli accordi di alleanza
clinico, costituiscono un’autentica promessa       di liquidità ma anche di specializzazione.          strategica all’interno del settore
per l’intero settore; dall’altro, le imprese                                                           (€ 8 miliardi nel 2012, rispetto ai € 5,9
a capitale estero, con lo 82% dei progetti         Guardando ai leader europei - Regno Unito,          miliardi del 2011), tale ripresa è guidata
compresi tra la Fase II e III di sviluppo          Germania, Svizzera - la maggior parte del           dagli accordi intercorsi tra big-pharma e
clinico, a confermare i livelli di eccellenza      capitale raccolto dalle imprese è fornito           imprese biotech, dato che il valore delle
raggiunti dalla ricerca italiana nella             dal VC, e il numero di progetti finanziati          operazioni intercorse tra imprese biotech
conduzione di trial clinici di fase avanzata.      supera i 20 per ciascun Paese.                      mostra un ulteriore decremento rispetto
                                                   In Italia, invece, sono soltanto due i              al passato. Quanto al numero totale di
Anche se il nostro Paese rimane un punto           progetti, in fase di early-stage, finanziati        accordi, questo è significativamente
di riferimento, in ambito europeo, per             da fondi di VC nella prima metà del 2012,           diminuito (da 71 transazioni nel 2011 a
la conduzione delle sperimentazioni di             contro i 55 finanziati a livello europeo.           46 nel 2012), e solo il 19% ha riguardato
Fase II e III, è bene che la ricerca clinica       Eppure, un recente studio della School              imprese biotech italiane.
italiana mantenga la propria competitività         of Management del Politecnico di Milano
intervenendo soprattutto sugli studi               dimostra come un investimento di                    Esperienze a sistema...
clinici di Fase I, la cui gestione è ancora        € 300 milioni per la creazione di start-up
condizionata, in termini di tempi e costi,         innovative potrebbe avere una ricaduta              In un settore ad alto contenuto
da molteplici ostacoli culturali, regolatori       estremamente positiva sul PIL italiano, con         di innovazione come quello delle
e amministrativi. Al fine di rilanciare la         un ritorno comunque pari ad almeno dieci            biotecnologie, il flusso delle conoscenze
competitività del sistema, Assobiotec,             volte il capitale investito.                        e delle risorse costituisce un elemento

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Capitolo 1

fondamentale per garantire una dinamica           ...per una crescita
e proficua collaborazione tra i diversi attori
del sistema. Affinché i risultati della           sostenibile e inclusiva
ricerca possano essere trasferiti
dal bancone di laboratorio al mercato             Le biotecnologie rappresentano un
è quindi indispensabile una fitta rete            insieme di tecnologie abilitanti che trovano
di interazioni, a livello territoriale tra        applicazione in svariati settori industriali,
ricercatori, imprenditori, investitori            e nessun processo può avere un impatto
e gli stessi policy maker.                        sull’ambiente meno invasivo
                                                  dei processi naturali per l’utilizzo delle
La costituzione di cluster territoriali           risorse biologiche rinnovabili.
è, quindi, un passo essenziale, sia per
sostenere la crescita della nostra industria      È dunque facile comprendere perché
biotech, sia per promuovere lo sviluppo           la Commissione Europea guarda alla
economico e la competitività del nostro           bioeconomia come a una strategia
Paese, a livello regionale e nazionale.           vincente per accelerare il passaggio
Ciò è tanto più vero in un settore nel            verso un nuovo modello economico,
quale l’efficienza e l’efficacia della ricerca    basato su una crescita intelligente,
ha più a che vedere con l’intensità del           sostenibile e inclusiva, e sviluppare
flusso delle conoscenze che con gli               allo stesso tempo un settore a elevato
aspetti dimensionali. I cluster giocano           valore aggiunto e altamente competitivo,
inoltre un ruolo chiave nell’armonizzare e        capace di sostenere la ripresa economica
valorizzare le diverse politiche regionali,       e di generare nuove opportunità
nazionali ed europee a sostegno                   di occupazione qualificata.
dell’innovazione.                                 Come illustrato nel precedete rapporto,
                                                  nella sola Europa la bioeconomia vale
Oltre alle numerose iniziative intraprese         oggi € 2.000 miliardi e impiega circa 22
a livello regionale, il Ministero della Ricerca   milioni di persone in diversi settori, come
(MIUR) ha recentemente affrontato                 l’agricoltura, l’alimentare, la chimica e
il tema dello sviluppo e del rafforzamento        l’energia, rappresentando il 9% del totale
dei cluster tecnologici nazionali, con            degli occupati.
l’intento di capitalizzare l’eccellenza
e l’esperienza italiana in una molteplicità       Il successo di questo modello è
di aree scientifiche e tecnologiche,              strettamente legato alla nostra capacità
attraverso la creazione di valide                 di creare un ambiente favorevole
aggregazioni che oltrepassano                     allo sviluppo di nuove idee e iniziative
i confini regionali.                              imprenditoriali.

Quanto alle biotecnologie, sono tre i             La ricerca e l’innovazione rappresentano
cluster nazionali che puntano su di esse          vere e proprie fonti di crescita e profitto
come Key Enabling Technologies per                di lungo periodo, e possono aiutare
l’innovazione e la crescita economica:            le nuove generazioni a migliorare
il Cluster Tecnologico Nazionale Scienze          il proprio status professionale e sociale.
della Vita - ALISEI, il Cluster Tecnologico       Le opportunità che l’Europa offre sono
Nazionale Agro-food - CL.A.N. e il Cluster        enormi, ma occorre saperle cogliere.
Tecnologico Nazionale “Chimica Verde”.            Non dobbiamo dimenticarlo.

                                                  Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013            9
Il sistema delle imprese
di biotecnologie in Italia
Ancora una volta, il dinamismo delle imprese biotech italiane conferma il ruolo chiave dell’industria
biotecnologica nell’ambito del sistema dell’innovazione, e per la competitività del Paese.
Attive nel comparto della salute, dell’agro-food e delle biotecnologie industriali, le nostre imprese continuano
a generare importanti risultati nonostante il protrarsi della difficile congiuntura economico-finanziaria.
Nel lungo periodo, tuttavia, la loro eccellenza scientifica e tecnologica può essere fattore decisivo
solo se supportata da adeguati investimenti e da una solida cultura all’innovazione.

Premessa                                                          e competitivo, capace di superare la natura
                                                                  ciclica tipica di altri settori industriali,
                                                                                                                       La maggior parte delle imprese del
                                                                                                                       campione (63%) è costituita da pure
A fine 2012, in Italia, sono state rilevate 407                   trasformando le eccellenze della ricerca             biotech; il rimanente 37% rappresenta,
imprese che conducono attività di Ricerca e                       italiana in nuovi prodotti e servizi.                invece, aziende appartenenti ad altre
Sviluppo (R&S) nel campo delle biotecnologie                                                                           tipologie di impresa: farmaceutiche italiane
(Tabella 2.1). Rispetto allo scorso anno,                                                                              (4%), multinazionali con sede in Italia (13%),
il trend relativo al numero di imprese è                          Analisi                                              altre biotech italiane (20%); queste ultime
leggermente negativo, mentre i ricavi e gli                                                                            includono le CRO e altre imprese non
investimenti in R&S sono in crescita.                             Nonostante le variazioni intervenute nel             appartenenti alle precedenti categorie.
Questi risultati sono ancor più significativi se                  campione, i valori percentuali rivelano poche        Quanto al numero delle pure biotech, con
analizzati in relazione alla presente situazione                  differenze rispetto allo scorso anno in termini      8 imprese di nuova costituzione e 10 che
economica, e dimostrano chiaramente la                            di tipologia, settore di applicazione, dimensione,   hanno cessato l’attività, esso mostra una
forza di un settore estremamente dinamico                         origine e localizzazione delle imprese.              variazione negativa.

Tabella 2.1
Dati di sintesi settore biotech, dettaglio imprese OCSE e pure biotech
(Fonte: elaborazioni Ernst & Young)

                                                                       Rapporto 2012*                                           Rapporto 2013

                                                   Totale biotech                      Pure biotech                Totale biotech              Pure biotech

 Numero imprese                                            412                               258                        407                         256

 Totale fatturato                                  € 6.729 milioni                    € 1.290 milioni              € 7.152 milioni             € 1.432 milioni

 Totale investimenti in R&S                        € 1.780 milioni                     € 559 milioni               € 1.832 milioni              € 562 milioni

 Totale addetti in R&S                                   6.748                              2.537                      6.739                       2.482

* I dati sono stati modificati per rendere i campioni confrontabili.

10                                                                Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013
2                  Capitolo 2

Come negli anni passati, le biotecnologie             opera invece nel settore GPTA (Genomica,               quali è di micro o piccola dimensione.
continuano a essere un settore                        Proteomica e Tecnologie Abilitanti), il 12%            Analizzandone il settore di applicazione,
estremamente interessante, sebbene                    nel settore green biotech e lo 11% in ambito           emerge che 22 di queste imprese
sia ormai evidente come sia sempre più                white biotech. Il 13% delle imprese è attivo           sono multi-core (35%), 19 operano in
difficile per le nostre imprese competere             in più settori di applicazione, ed è quindi            ambito GPTA (30%), 18 in ambito red
sul mercato. Occorre quindi individuare               classificato come multi-core (Figura 2.2).             biotech (29%), 3 in ambito green biotech
forme efficaci di sostegno, soprattutto                                                                      (5%), mentre una é attiva nel segmento
per le molte start-up innovative e Piccole            Focalizzando l’attenzione sulle sole                   white biotech (2%).
Medie Imprese (PMI) che rappresentano                 imprese pure biotech, molte di queste
la dinamica realtà del biotech italiano.              sono attive nel settore red biotech (44%),             Analizzando i modelli di business più
                                                      mentre il 17% é multi-core, un altro                   comunemente adottati dalle imprese
L’analisi per settore di applicazione,                17% si occupa di GPTA, il 12% di green                 biotech (Tabella 2.2), anche in relazione al
secondo la classificazione già adottata               biotech e il 10% di white biotech (Figura              loro campo di applicazione, si evince che:
nei precedenti rapporti, evidenzia una                2.3). Tali dati evidenziano cambiamenti                - più del 50% delle imprese red biotech
distribuzione tendenzialmente analoga                 solo marginali nella composizione del                    e più del 50% delle green biotech
a quella dello scorso anno (Figura 2.1).              campione rispetto agli anni passati.                     si concentrano sullo sviluppo e la
                                                                                                               commercializzazione di molecole o
Più della metà delle imprese (48%)                    Nell’ambito dell’intero settore, 63 imprese              prodotti che originano da attività di R&S
è attiva nel settore delle biotecnologie              operano nell’area delle nanobiotecnologie,               interne all’organizzazione aziendale,
della salute, o red biotech, in grado di              uno dei campi più promettenti della                      con importanti investimenti in termini di
assicurare ancora interessanti ritorni                ricerca scientifica; 45 di queste sono                   risorse allocate, e la prospettiva di ricavi
sull’investimento. Il 16% delle imprese               imprese pure biotech, lo 87% delle                       significativi nel medio-lungo periodo.

Figura 2.1                                            Figura 2.2                                             Figura 2.3
Analisi per settore di applicazione, confronto anni   Analisi per settore di applicazione, imprese biotech   Analisi per settore di applicazione, imprese
2011 e 2012 (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)       (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)                    pure biotech (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)
                                                                      16%              13%                                   17%                 17%
450               412                407
400               50                  54
350               39                  43
300                                                          11%                                                    10%
                  66                  67
250               47                  46
200
150                                                          12%
100               210                197                                                                            12%
 50
  0                                                                                          48%
             Rapporto 2012     Rapporto 2013                                                                                                       44%

n Multi-core           n Green biotech  n GPTA        n Multi-core          n Green biotech  n GPTA          n Multi-core          n Green biotech  n GPTA
n Red biotech          n White biotech		              n Red biotech         n White biotech		                n Red biotech         n White biotech

                                                      Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                             11
Il sistema delle imprese di biotecnologie in Italia

Figura 2.4                                                                             Figura 2.5
Analisi dei settori di applicazione per modello di business, imprese biotech           Analisi fatturato per tipologia, dettaglio imprese a capitale italiano
(Fonte: elaborazioni Ernst & Young)                                                    (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)
100%
 90%                 20%
                                          31%
 80%
 70%                                                                56%
                     27%
 60%                                      15%
                                                                                                                                                                20%
 50%                                                                                       75%                                     25%
 40%
 30%                 53%                  54%                       33%                                                                                         4%
 20%                                                                                                                                                            1%
 10%
                                                                    11%
  0%
              Red Biotech            Green Biotech            White Biotech

n Know-how centric               n Technology centric              n Product centric   n Multinazionale con sede in Italia           n Farmaceutica italiana
                                                                                       n Imprese a capitale italiano                 n Altra biotech italiana
                                                                                       n Pure biotech italiana

- le imprese white biotech non adottano,                  fatturato per tipologia di impresa (Figura                     L’analisi per dimensione conferma come
  solitamente, il modello Product centric                 2.5) conferma come il 75% dei ricavi                           la maggior parte delle imprese attive
  (11%), ma sono prevalentemente orientate                sia attribuibile alle multinazionali con                       nel settore delle biotecnologie (75%)
  sui modelli Technology centric (33%) e                  sede in Italia, la quasi totalità delle quali                  sia micro o piccola (rispettivamente
  Know-how centric (56%) focalizzandosi,                  conduce attività di ricerca in ambito red                      53% e 22%), avendo cioè un numero
  dunque, sullo sviluppo di nuove tecnologie              biotech, e presenta un elevato numero di                       di addetti inferiore, rispettivamente, alle
  che permettono la creazione di processi                 prodotti sul mercato. Le imprese a capitale                    10 e alle 50 unità lavorative (Figura 2.6).
  alternativi e più efficienti lungo tutta la             italiano contano invece per il 25% del                         Le imprese con numero di addetti
  filiera produttiva (Figura 2.4).                        fatturato totale, divise tra pure biotech                      compreso tra i 51 e i 250 (classificate
                                                          (20%), farmaceutiche italiane (4%) e altre                     come medie) rappresentano il 13%
L’industria biotecnologica registra, nel                  biotech italiane (1%). In totale, le imprese                   del totale, mentre le imprese che hanno
2011; un fatturato totale di € 7.152 milioni,             del farmaco, che costituiscono il 17% del                      più di 250 addetti (classificate come
evidenziando un incremento di circa il 6%                 campione, presentano un’incidenza del                          grandi) rappresentano il 12%
rispetto al campione 2010. L’analisi del                  fatturato pari a circa il 79%.                                 del campione. Segmentando il fatturato
                                                                                                                         totale per dimensione di impresa,
Tabella 2.2                                                                                                              le cosiddette grandi imprese
Descrizione dei modelli di business più comunemente adottati dalle imprese biotech italiane
                                                                                                                         rappresentano lo 83% del totale,
                                                                                                                         le medie lo 11%, mentre le piccole
 Modelli di business            Descrizione Sintetica                                                                    e le micro il 6%.
 Product centric                L’impresa si focalizza su molecole o prodotti il cui sviluppo comporta
                                importanti investimenti in termini di tempo e di risorse finanziarie,                    Applicando l’analisi dimensionale alle
                                ma che hanno le caratteristiche per costituire una fonte di fatturato                    sole pure biotech (Figura 2.7),
                                rilevante, o per incrementare in modo significativo il fatturato                         la percentuale delle imprese micro
                                derivante da altri prodotti e servizi già in commercio.
                                                                                                                         e piccole aumenta ulteriormente sino
 Technology centric             L’impresa si focalizza sullo sviluppo di un’ampia gamma di prodotti
                                e servizi basati su una tecnologia consolidata, applicata
                                                                                                                         a raggiungere lo 87% del campione,
                                per velocizzare le fasi di discovery e precliniche, e le fasi iniziali                   a conferma del fatto che la maggioranza
                                di sviluppo clinico.                                                                     delle imprese che rientrano in questo
 Know-how centric               L’impresa si focalizza sullo sfruttamento di competenze proprie                          comparto è costituita dalle cosiddette
                                in materia di R&S, regolatorio, produzione e commercializzazione,                        Giovani Imprese Innovative, dedicate
                                nella logica di metterle a disposizione di terzi, sotto forma di servizi.                soprattutto ad attività di R&S.

12                                                        Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013
Capitolo 2

Figura 2.6                                                Figura 2.7                                                          Figura 2.8
Analisi per dimensione, imprese biotech                   Analisi per dimensione, imprese pure biotech                        Analisi per origine, imprese biotech
(Fonte: elaborazioni Ernst & Young)                       (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)                                 (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)

                                                                                              4%
                                 12%                                                                                                              12%
                                                                                                       9%

                                            13%                                                                                       15%                                        39%

      53%                                                                                                      25%
                                                                                                                                      4%
                                                                 62%
                                                                                                                                           7%
                                          22%

                                                                                                                                                            23%

n Grande       n Media        n Piccola      n Micro      n Grande         n Media                 n Piccola   n Micro        n Start-up                           n Farmaceutica italiana
                                                                                                                              n Spin-off accademico                n Filiale di multinazionale
                                                                                                                              n Spin-off o spin-out industriale    n Altro

L’analisi per origine conferma come la                    Con riferimento alla loro distribuzione                             Emilia Romagna (37) e Veneto (24),
maggioranza (39%) delle imprese operanti                  geografica, le imprese biotech del                                  mentre il numero di imprese ubicate
in ambito biotech nasca come start-up,                    campione sono prevalentemente                                       nelle regioni meridionali è ancora limitato
il 23% come spin-off accademico, il 15%                   concentrate nel nord e nel centro Italia.                           (Figura 2.9).
come filiale di multinazionale, il 7% come                La Lombardia è ormai storicamente la
spin-off o spin-out industriale, il 4%                    regione con il più alto numero di imprese                           Quanto alla loro localizzazione, il 37%
da farmaceutica italiana, e come il 12%                   biotech (126), seguita da Piemonte (47),                            delle imprese biotech ha sede autonoma,
abbia origine diversa (Figura 2.8).                       Toscana e Lazio (38 ognuna),                                        il 46% è localizzato all’interno di parchi

Figura 2.9
Analisi per localizzazione geografica, imprese biotech (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)
                                            n > 50                  Lombardia                                                                                                        126
                                            n 11 - 50                Piemonte                                            47
                                            n 5 - 10                   Toscana                                   38
                                            n< 5
                                                                          Lazio                                  38
                                                              Emilia Romagna                                     37
                                                                        Veneto                           24
                                                                      Sardegna                          22
                                                           Friuli Venezia Giulia                       20
                                                                         Puglia               9
                                                                     Campania                  9
                                                                        Liguria                8
                                                                          Sicilia             7
                                                                        Marche                7
                                                           Trentino Alto Adige            4
                                                                       Calabria           3
                                                                       Abruzzo            3
                                                                        Umbria          2
                                                                  Valle d’Aosta         1
                                                                         Molise         1
                                                                     Basilicata         1

                                                                                    0                 20        40             60               80           100            120            140

                                                          Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                                                    13
Il sistema delle imprese di biotecnologie in Italia

Nuove misure per lo sviluppo di start-up innovative
Sebbene gli squilibri economici e le turbolenze finanziarie di                innovative, indipendentemente dalla forma giuridica prescelta.
questi anni abbiano comportato l’adozione, non solo in Italia,                Vengono anche ridotti gli oneri per l’avvio della start-up innovativa,
di politiche di austerità tali da frenare gli investimenti pubblici           attraverso l’esonero dai diritti di bollo e di segreteria per l’iscrizione
e privati, essi hanno tuttavia indotto i governi nazionali a                  al Registro delle Imprese, nonché dal pagamento del diritto annuale
intervenire concretamente per favorire la crescita complessiva                dovuto alle Camere di Commercio.
del sistema economico. Il cosiddetto “Decreto Crescita 2.0”,
varato dal Governo italiano nell’ottobre 2012, e convertito in                2) Più flessibilità nell’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo
legge nel successivo mese di dicembre, è espressione di un                    determinato. Riguardo al rapporto di lavoro subordinato, il decreto
progetto che ambisce a generare rinnovamento sostenibile                      prevede la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato per
partendo da un contesto di emergenza strutturale.                             una durata compresa tra sei mesi e quattro anni (rinnovabili più volte,
                                                                              anche senza soluzione di continuità), con un notevole vantaggio
Il decreto rappresenta sicuramente un passo avanti                            in termini di flessibilità nella pianificazione dell’organizzazione
nell’ammodernamento del sistema industriale italiano,                         aziendale. Una volta decorsi i termini previsti, il rapporto di lavoro
con l’obiettivo di favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo              diventa a tempo indeterminato, ed è escluso espressamente che
tecnologico, la nuova imprenditorialità e l’occupazione.                      la collaborazione possa continuare in altre fattispecie di lavoro
A tali finalità, il decreto associa subito un elemento concreto               subordinato, o in modo “fittiziamente” autonomo.
di rinnovamento, introducendo per la prima volta nella nostra
giurisprudenza la definizione di start-up innovativa.                         3) Forme alternative di contribuzione per dipendenti e fornitori:
                                                                              le start-up possono trasferire le proprie partecipazioni – o
Gli interventi previsti sono coerenti con gli obiettivi del                   una partecipazione nel capitale sociale - come compenso ad
Programma Nazionale di Riforma 2012 e con le strategie di                     amministratori, dipendenti, collaboratori o fornitori di beni e
sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo definite a livello             servizi (work for equity). Il reddito derivante dall’attribuzione di
europeo. Essi intendono quindi contribuire alla diffusione di                 questi strumenti finanziari non concorrerà alla formazione della
una nuova cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità, alla             base imponibile a fini sia fiscali sia contributivi.
promozione della mobilità sociale, della trasparenza e del merito,
e alla creazione di occupazione qualificata, soprattutto giovanile.           4) Introduzione di incentivi fiscali al fine di incoraggiare gli
                                                                              investitori a sostenere le attività di R&S delle start-up, in relazione
Più in particolare, il Decreto introduce una serie di agevolazioni            all’elevato profilo di rischio che le caratterizza. Più in particolare,
per i primi quattro anni di attività dell’impresa, volte a consentire         i soggetti IRPEF che hanno investito in start-up innovative
una gestione più flessibile e più funzionale alle esigenze di                 potranno fruire di una detrazione dall’imposta lorda pari al 19%,
governance delle start-up, e una maggiore possibilità di accesso              su un importo massimo di € 500.000, per gli anni 2013-2014-
ai canali di investimento.                                                    2015; per le persone giuridiche, invece, è prevista, per ognuno
                                                                              dei citati tre anni, la deducibilità dal reddito imponibile IRES del
Tra le principali misure, si annoverano:                                      20% dell’investimento, su un importo massimo di € 1,8 milioni.
1) Specifiche deroghe in materia di diritto societario quali, per             Tale detrazione, in ogni caso, è subordinata al mantenimento
esempio, la facoltà di utilizzare, anche per le start-up innovative           dell’investimento per almeno due anni.
costituite in forma di S.r.l., istituti ammessi solo nelle S.p.A.:
in particolare la libera determinazione dei diritti attribuiti                5) Introduzione di nuovi metodi per la raccolta di capitale:
ai soci, attraverso la creazione di categorie di quote anche                  attraverso nuovi portali on-line, la cui gestione è affidata
prive di diritti di voto, o con diritti di voto non proporzionali             alla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa),
alla partecipazione, o l’emissione di strumenti finanziari                    il decreto vuole introdurre anche in Italia lo strumento del
partecipativi. Un’altra deroga riguarda la facoltà di offrire al              crowdfunding come mezzo innovativo per la raccolta di capitali
pubblico e di negoziare quote di partecipazione in start-up                   da una base allargata di piccoli investitori.

14                                               Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013
Capitolo 2

                                                                                                 Figura 2.10
                                                                                                 Analisi addetti dedicati alla R&S,
                                                                                                 confronto imprese pure biotech e altre biotech
                                                                                                 (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)
6) Maggiore sostegno all’internazionalizzazione: le start-up innovative che operano              100%
in Italia beneficeranno dei servizi messi a disposizione dall’Agenzia per la promozione           90%
all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE e da Desk Italia, primo
                                                                                                  80%
interlocutore per gli investitori esteri, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico.
                                                                                                  70%
                                                                                                  60%              74%
7) Maggiore facilità di accesso al credito: le start-up potranno usufruire in modo gratuito                                          90%
                                                                                                  50%
e semplificato del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, anche mediante la previsione
                                                                                                  40%
di condizioni di favore in termini di copertura e di importo massimo garantito.
                                                                                                  30%

Queste misure sono applicabili alle start-up innovative, che il Decreto stesso definisce          20%
                                                                                                  10%              26%
come una società di capitale non quotate, aventi al momento della costituzione,
                                                                                                                                     10%
e per i successivi 24 mesi, la maggioranza (51%) delle quote, o delle azioni                       0%
                                                                                                               Pure biotech      Altre biotech
rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto, in capo a persone fisiche;
costituite da non più di 48 mesi, con sede principale dei propri affari e interessi              n Altri addetti                        n Addetti R&S

in Italia. Dal secondo anno di attività, il totale del valore della produzione annua
non deve essere superiore a € 5 milioni, e l’impresa non deve aver distribuito utili.            scientifici o incubatori, mentre il
                                                                                                 rimanente 17% si trova in prossimità di
Caratteristica rilevante è l’avere come oggetto sociale, esclusivo o prevalente,
                                                                                                 università, istituti di ricerca o centri clinici.
lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti e servizi innovativi, ad alto valore
                                                                                                 L’aumento della percentuale di imprese
tecnologico. Inoltre, per essere considerate start-up innovative, queste imprese
                                                                                                 localizzate in prossimità di parchi
devono rispondere ad almeno uno dei tre seguenti requisiti:
                                                                                                 scientifici è dovuta a un’ulteriore
• le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali, o superiori, al 20%                       approfondimento della nostra analisi,
  del fatturato o dei costi operativi;                                                           resa possibile dalle informazioni fornite
• almeno un terzo dei dipendenti o dei collaboratori deve essere costituito                      dagli stessi parchi scientifici e
  da personale altamente qualificato;                                                            tecnologici italiani.
• l’impresa deve essere titolare o licenziataria di un brevetto.
                                                                                                 Per quanto riguarda il numero degli
Complessivamente, il decreto rappresenta un passo importante in termini di stimolo               addetti dedicati ad attività di R&S, pari
e sostegno alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali ad alto tasso di innovazione.        a 6.739 unità, questo raggiunge una
Esso tuttavia tradisce in parte le sue finalità, soprattutto in quei settori in cui i            percentuale piuttosto rilevante sul totale
risultati dell’investimento in R&S si collocano in una prospettiva di medio-lungo                degli addetti nel caso delle aziende
periodo, come nel caso delle imprese biofarmaceutiche per le quali i tempi di sviluppo           pure biotech (26%). Nelle imprese del
di una nuova molecola vanno ben oltre i quattro anni previsti dal legislatore.                   farmaco (multinazionali con sede in Italia
                                                                                                 e farmaceutiche italiane) e nelle
La stessa condizione per cui, nei primi 24 mesi, la maggioranza del capitale sociale             cosiddette altre biotech italiane,
deve essere in capo a persone fisiche, rappresenta un’ulteriore complicazione per le             il rapporto tra addetti in R&S e addetti
imprese biotech. In considerazione dell’entità degli investimenti che esse si trovano            totali risulta pari al 10% (Figure 2.10).
a dover sostenere sin dalle primissime fasi del loro sviluppo, infatti, la maggior
parte di esse necessita di volumi di capitale di rischio incompatibili con tale vincolo.         Dall’analisi degli investimenti in R&S per
La via maestra da seguire è piuttosto quella di accrescere la platea degli investitori           tipologia di impresa (Figura 2.11) emerge
che hanno i fondi e le competenze per fare crescere queste imprese.                              come tali investimenti si dividano tra
Infatti, il mercato del Venture Capital, del Private Equity e dei Business Angels                farmaceutiche italiane (34%), multinazionali
in Italia è ancora troppo poco sviluppato rispetto al resto dei paesi industrializzati.          con sede in Italia (34%), pure biotech (31%)
                                                                                                 e altre biotech italiane (1%).

                                                 Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                    15
Il sistema delle imprese di biotecnologie in Italia

Figura 2.11                                                                                     Figura 2.12
Analisi degli investimenti in R&S per tipologia, dettaglio imprese a capitale italiano          Analisi del risultato netto delle imprese biotech, confronto
(Fonte: elaborazioni Ernst & Young)                                                             (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)
                                                                                                100%                                                                           10%
                                                                                                                                                            18%
                                                                                                 90%
                                                                                                                   32%                  29%
                                                                                                 80%
                                                                                                 70%
                                                                                31%              60%
                                                                                                 50%                                                                           90%
        34%                                           66%
                                                                                                 40%                                                        82%
                                                                                                                                        71%
                                                                                34%                                68%
                                                                                                 30%
                                                                                                 20%
                                                                                1%               10%
                                                                                                   0%
                                                                                                              Pure biotech            Altra pure       Multinazionale      Farmaceutica
                                                                                                                italiana           biotech italiana   con sede in Italia      italiana

n Multinazionale con sede in Italia               n Farmaceutica italiana                       n Profitto                              n Perdita                          Media 2009 - 2010
n Imprese a capitale italiano                     n Altra biotech italiana
n Pure biotech italiana

Figura 2.13
Misure implementate vs. non implementate nel 2011 per fronteggiare la crisi, imprese biotech (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)

 Aumentare l’efficienza operativa/ridurre il consumo di cassa                                   58%                                                               42%

                           Cercare fonti di capitale alternative                25%                                                         75%

                               Ridurre il numero di dipendenti                 24%                                                         76%

           Condivisione di risorse/strutture con altre società                 24%                                                         76%

                                      Nuovi modelli di business               22%                                                         78%

                                      Sviluppare nuove alleanze              19%                                                          81%

                          Aumentare il ricorso all’outsourcing          12%                                                          88%

            Posizionamento in un altro segmento di business             8%                                                          92%

       Ridurre il numero di progetti nella pipeline di sviluppo         8%                                                          92%

                                                            M&A    3%                                                         97%

                                                                   0%         10%      20%        30%          40%           50%          60%         70%         80%       90%        100%

n Implementata                                n Non implementata

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Capitolo 2

Il valore complessivo degli investimenti in                Anche quest’anno, il questionario                             probabili, o molto probabili, dal 72%
R&S ammonta a € 1.832 milioni, con un                      ha voluto raccogliere dalle aziende                           delle imprese intervistate, insieme
incremento del 3% rispetto all’anno passato.               informazioni in merito alle misure                            alla possibilità di sviluppare nuove
                                                           già adottate, o almeno pianificate,                           alleanze (84%) e di ricercare fonti
La Figura 2.12 mostra come il 68% delle                    per affrontare la difficile congiuntura                       di finanziamento alternative (64%).
imprese pure biotech abbia registrato                      economica. Il 58% delle imprese                               Altrettanto indicativo è che la riduzione
un profitto nel 2011. Tale percentuale                     che hanno risposto al questionario                            del numero dei dipendenti e dei progetti
raggiunge il 71% nel caso delle altre biotech              ha adottato, tra le altre, misure volte                       in pipeline non rientri tra le possibili
italiane, lo 82% per le multinazionali con                 ad aumentare l’efficienza operativa                           opzioni, almeno nel breve periodo.
sede in Italia e il 90% per le farmaceutiche               e a ridurre il consumo di cassa, mentre                       Le imprese del nostro campione sono inoltre
italiane. La maggior parte delle imprese                   il 25% ha preferito ricorrere a fonti di                      divise circa l’opportunità di condividere
che ha registrato un profitto nel 2011,                    finanziamento alternative (Figure 2.13).                      risorse e strutture con altre società.
si aspetta di ottenere lo stesso risultato                                                                               Le operazioni di M&A e il posizionamento
anche per il 2012, mentre tra le imprese                   Quanto alle possibili misure per affrontare                   in un altro segmento di business sono
che evidenziano una perdita, le aspettative                il futuro (Tabella 2.3), l’aumento                            invece considerati improbabili, o molto
sono meno positive (il 50% si aspetta un                   dell’efficienza operativa e la riduzione del                  improbabili, dal 78% delle imprese che
profitto, il 50% una perdita).                             consumo di cassa sono considerate misure                      hanno risposto al questionario.

Tabella 2.3
Analisi delle principali misure di possibile implementazione in futuro (Fonte: elaborazioni Ernst & Young)

 Sfide (%)                                                                     Molto probabile               Probabile            Improbabile     Molto Improbabile

 Aumentare l’efficienza operativa e ridurre il consumo di cassa                       49%                      23%                   12%                16%

 Cercare fonti di capitale alternative                                                35%                      29%                   13%                23%

 Ridurre il numero di dipendenti                                                      19%                       9%                   27%                45%

 Ridurre il numero di progetti nella pipeline di sviluppo                             8%                       11%                   41%                40%

 Nuovi modelli di business                                                            20%                      22%                   36%                22%

 Sviluppare nuove alleanze                                                            44%                      40%                    7%                 9%

 Aumentare il ricorso all’outsourcing                                                 11%                      35%                   29%                25%

 Condivisione di risorse e strutture con altre società                                11%                      35%                   19%                35%

 Posizionamento in un altro segmento di business                                      10%                      12%                   35%                43%

 M&A                                                                                  5%                       17%                   30%                48%

 Nessuna                                                                              20%                      13%                   13%                54%

 Altro                                                                                50%                      25%                    0%                25%

                                                           Rapporto sulle biotecnologie in Italia - 2013                                                          17
I cluster come motore
dell’innovazione
e della crescita sostenibile
In un settore ad alta innovazione quale quello delle biotecnologie, il flusso delle conoscenze e delle risorse
è un elemento fondamentale per la dinamica e proficua collaborazione tra i diversi attori del sistema.
Perché i risultati della ricerca possano essere trasferiti dal laboratorio al mercato è necessaria, infatti,
una fitta rete di interazioni, sul territorio, tra ricercatori, imprenditori, investitori e gli stessi policy maker.
La creazione di cluster territoriali è, quindi, un passo essenziale per sostenere la crescita delle imprese biotech
italiane e promuovere lo sviluppo economico e la competitività del nostro Paese, a livello regionale e nazionale.

Trend globali nelle Scienze della Vita:                                                              sanitario. Occorre inoltre considerare come,
                                                                                                     dal punto di vista demografico, l’Europa
la prospettiva europea                                                                               si caratterizzi per un continuo aumento
                                                                                                     dell’età media della popolazione (7,76%
L’innovazione tecnologica è considerata            sviluppo industriale in questo importante         nel 2010; 15,9% nel 2020 come valore
uno dei principali fattori di crescita             settore. A tali linee di tendenza é bene          atteso), e come il 50% degli individui con più
economica, nonché la chiave per la                 guardare, quindi, non solo per identificare       di 60 anni sia affetto da due o più patologie
competitività di un sistema industriale            prodotti e tecnologie di interesse strategico     croniche. Un quadro demografico che
su scala globale. Questo è particolarmente         per il suo sviluppo, ma anche per prendere        comporterà un drammatico incremento
vero nel campo delle Scienze della Vita,           decisioni appropriate in termini di impatto       della spesa sanitaria, per di più in anni in
la cui complessità, multidisciplinarietà           sia sull’intero sistema, sia sui singoli attori   cui vengono adottate stringenti politiche
e valenza sociale comportano lo sviluppo           (centri di ricerca, imprese, investitori, enti    di austerità. Un’equazione chiaramente
di competenze scientifiche, tecnologiche           regolatori, ecc.).                                impossibile da sostenere.
e gestionali di assoluto rilievo.
                                                   Per permettere al settore delle Scienze della     Nel settore Scienze della Vita, l’ottimizzazione
L’attuale scenario economico è caratterizzato      Vita di fornire prodotti e servizi sempre più     dei processi terapeutici assumerà, quindi,
da megatrend globali che assumono                  innovativi, al fine di garantirci una migliore    un’importanza fondamentale, e le nuove
significati e implicazioni differenti, a seconda   qualità della vita e un maggior benessere,        tecnologie, come le nanobiotecnologie,
del contesto e dello specifico segmento            è dunque fondamentale promuovere                  saranno gli strumenti base per garantirne
di mercato a cui si fa riferimento. La Tabella     strategie che possano migliorare il flusso        l’efficacia. Sebbene gli investimenti in R&S
3.1 descrive sette megatrend, riconducibili        di conoscenze tra tutti gli attori del sistema.   siano più alti rispetto ad altri settori, è altresì
alle linee di tendenza fondamentali per            Questa è l’unica via percorribile per lo          vero che il comparto biofarmaceutico è quello
l’innovazione nell’ambito delle Scienze della      sviluppo di risposte tempestive e innovative      che continua a generare il più alto valore
Vita, e la cui analisi è di assoluta rilevanza     ai bisogni della società e alle richieste         aggiunto per dipendente (+155% rispetto
per definire le politiche della ricerca e dello    dei mercati globali, soprattutto in ambito        alla media dell’industria manifatturiera).

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