Quest'anno la spesa per i saldi calerà di 70 euro - Format Research
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Quest'anno la spesa per i saldi calerà di 70 euro Secondo Confcommercio, la spesa per famiglia destinata allo shopping scontato è stimata in 254 euro contro i 324 euro dell'anno passato 06/01/2021 - Sei italiani su dieci approfitteranno dei saldi invernali per fare acquisti risultando in percentuale leggermente in crescita rispetto all'anno scorso (64% contro 61,8%). Diminuisce invece la spesa per famiglia destinata allo shopping scontato stimata in 254 euro contro i 324 euro dell'anno passato, quindi 70 euro in meno. Lo sostiene l'Ufficio Studi di Confcommercio aggiungendo che e' in forte aumento la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo "online" a discapito dei negozi tradizionali a seguito dei vari lockdown: il 35% di chi fara' shopping scegliera', infatti, la modalita' online (il 13,7% in piu' dello stesso periodo dell'anno scorso). In vistoso aumento (+7,9%) la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti, a testimonianza delle difficolta' economiche che stanno attraversando le famiglie italiane in questo periodo. Aumenta la percentuale di acquisti di capi di abbigliamento (+0,7%) e calzature (+7,3%), mentre scende la preferenza per accessori (-4%) e biancheria intima (-4,5%). Le imprese del commercio al dettaglio stanno vivendo un momento di estrema difficolta' che si riflette anche nelle aspettative riguardo i saldi: solo il 7,1% dei commercianti ritiene che il proprio negozio sara' visitato in misura maggiore durante i saldi invernali rispetto al gennaio 2020. Il 64% dei consumatori ha dichiarato di avere intenzione di approfittare dei prossimi saldi invernali, l'emergenza sanitaria potrebbe aver portato i consumatori a risparmiare per acquistare a saldo (erano il 61,8% nel 2020, erano il 61,6% nel gennaio 2019, il 61,4% nel 2018 e in vista del gennaio del 2010 era risultata pari al 69,3%). Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente: capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020), calzature (per l'89,3% contro l'82% del 2020), accessori (sciarpe e guanti) per il 33% (erano il 37% nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno). In grandissimo aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali: 48% nei negozi fisici il 35 % online ovvero rispetto al 2020 la scelta dello shopping sul web sale del 13,7% mentre scende dell'8,1% la spesa nei negozi. In vistoso aumento la percentuale dei consumatori che giudica positivamente la qualita' dei prodotti venduti a saldo (94,1% rispetto a 86,4% del gennaio 2020). Aumenta anche la percentuale dei consumatori che attribuiscono maggiore importanza al prezzo dei prodotti acquistati in saldo (+7,9 rispetto alle previsioni del gennaio 2020 era il 35,7%) a discapito della ricerca della qualita'.
Oltre il 77% dei rispondenti ha dichiarato di sentirsi "molto o abbastanza tutelato" quando acquistano a saldo, il dato e' in forte aumento rispetto al gennaio 2020. Intanto, l'Epifania in zona rossa non ferma la Befana. Dalla indagine condotta da Swg per Confesercenti su 1.200 consumatori in occasione dell'Epifania 2021 emerge che anche quest'anno, sei italiani su dieci hanno onorato la tradizione, facendo trovare a figli e nipoti un regalo in occasione dell'ultimo giorno delle feste invernali. Ma e' una calza un po' piu' vuota: la spesa media passa dai 68 euro dello scorso anno ai 58 del 2021, con un calo vicino al -15%. La quota di italiani che regalano una calza di dolci, un giocattolo o un altro tipo di dono per questa Epifania e' del 60%, stabile sullo scorso anno. La tradizione e' comunque piu' sentita al Centro e al Sud, dove a fare un regalo per l'Epifani e' il 63%, rispetto alle regioni del Nord, dove la quota si ferma al 55%. La spesa media di 58 euro e' in forte calo rispetto allo scorso anno (-15%). Anche il budget dell'Epifania segue le differenze territoriali gia' registrate: nel Centro Italia la spesa media sara' di 63 euro, al Sud di 61, mentre nelle regioni del nord si fermera' a 51 euro, 12 euro meno di quanto si spende al Centro Italia. Infine, da un'indagine Coldiretti/Ixe', la spesa per i regali della Befana e' al minimo da almeno un decennio con un calo del 23% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, dove e' possibile, non si rinuncia alla tradizione della calza della Befana che e' stata appesa in oltre una casa su tre (38%) mentre una minoranza del 12% ha preferito fare altri regali ed il resto non ha festeggiato anche perche' non ha bambini in casa. https://www.italiaoggi.it/news/quest-anno-la-spesa-per-i-saldi-calera-di-70-euro-202101061218239881
Saldi: Confcommercio,254 euro spesa media,70 euro in meno Unc, per effetto crisi sconti record 06 gennaio 2021 I saldi continuano ad essere un appuntamento per sei italiani su dieci ma anche se la percentuale sale leggermente - il 64% contro il 61,8% dello scorso anno - la spesa diminuisce e l'ufficio Studi di Confcommercio stima in media 254 euro di 'shopping', 70 euro in meno dello scorso anno. La tradizionale indagine realizzata da Confcommercio-Imprese sugli acquisti degli italiani alla vigilia dell'avvio in cinque grandi regioni - Lombardia, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia - registra anche un forte aumento di saldi on-line a discapito dei negozi tradizionali. Le imprese del commercio al dettaglio - afferma Confcommercio - stanno vivendo un momento di estrema difficoltà che si riflette anche nelle aspettative: solo il 7,1% dei commercianti ritiene che il proprio negozio sarà visitato in misura maggiore durante i saldi invernali rispetto al gennaio 2020. Secondo uno studio dell'Unione Nazionale Consumatori, quest'anno si registrerà un abbassamento dei prezzi senza precedenti rispetto a quelli pieni praticati prima delle vendite promozionali. Il record della convenienza spetta agli Indumenti, che con -26,8% rappresentano la voce più scontata, superando la fatidica soglia del 25%. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2021/01/06/saldi-confcommercio254-euro-spesa-media70-euro-in-meno_34e66c9f-c80a-4e47-aa29-8d9ada8356ff.html
Al via i saldi invernali, ma il Covid cambia gli acquisti: come e quanto si spenderà 06 Gennaio 2021 - I saldi continuano ad essere un appuntamento per sei italiani su dieci ma anche se la percentuale sale leggermente - il 64% contro il 61,8% dello scorso anno - la spesa diminuisce e l’ufficio Studi di Confcommercio stima in media 254 euro di 'shopping', 70 euro in meno dello scorso anno. La tradizionale indagine realizzata da Confcommercio-Imprese sugli acquisti degli italiani alla vigilia dell’avvio in cinque grandi regioni - Lombardia, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia - registra anche un forte aumento di saldi on-line a discapito dei negozi tradizionali. Le imprese del commercio al dettaglio - afferma Confcommercio - stanno vivendo un momento di estrema difficoltà che si riflette anche nelle aspettative: solo il 7,1% dei commercianti ritiene che il proprio negozio sarà visitato in misura maggiore durante i saldi invernali rispetto al gennaio 2020. I dati di Confcommercio arrivano alla vigilia dell’avvio dei saldi in gran parte del Paese con le ultime regioni - Umbria e Lazio - che avvieranno la stagione degli sconti rispettivamente sabato 9 e martedì 12 gennaio. L’indagine segna un aumento della propensione a fare acquisti 'scontati' e secondo l’indagine l’emergenza sanitaria potrebbe aver portato i consumatori a risparmiare per acquistare a saldo: si stima saranno il 64% contro il 61,8% nel 2020, il 61,6% nel gennaio 2019, il 61,4% nel 2018. Il Covid e il conseguente lockdown ha cambiato però le modalità di acquisto. E’ in grandissimo aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali: 48% nei negozi fisici, il 35% online. Sensibile il cambiamento rispetto al 2020: la scelta dello shopping sul web sale del 13,7% mentre scende dell’8,1% la spesa nei negozi. Gli italiani acquisteranno in saldo
prevalentemente capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020) seguiti da calzature (per l’89,3% contro l’82% del 2020), sciarpe e guanti (il 33% contro il 37% del 2020) nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno). Le difficoltà economiche provocate dalla pandemia hanno cambiato anche il rapporto tra qualità e prezzo nelle scelte dei consumatori. Aumenta la percentuale dei consumatori che attribuiscono maggiore importanza al prezzo dei prodotti acquistati in saldo (+7,9 rispetto alle previsioni del gennaio 2020 era il 35,7%) a discapito della ricerca della qualità. Sale comunque anche la percentuale dei consumatori che giudica positivamente la qualità dei prodotti venduti a saldo (94,1% vs 86,4% del gennaio 2020). Inoltre oltre il 77% dei rispondenti ha dichiarato di sentirsi «molto o abbastanza tutelato» quando acquistano a saldo: il dato è in forte aumento rispetto al gennaio 2020 (+8,2 punti) © Riproduzione riservata https://gds.it/articoli/economia/2021/01/06/al-via-i-saldi-invernali-ma-il-covid-cambia-gli-acquisti-come-e-quanto-si-spendera-debc62b7-9a40-472a-817e-f435a3c1629b/
Via ai saldi col semaforo per colpa del governo Da oggi al 15 gennaio cambiano quasi ogni giorno le restrizioni per i negozi Marta Bravi - Gio, 07/01/2021 - 06:00 Prendono il via oggi a Milano e in Lombardia i saldi invernali. FederModaMilano (Confcommercio Milano) stima in 340 milioni di euro il giro d'affari a Milano e area metropolitana, con un calo di 100 milioni e una flessione di oltre il 20 per cento rispetto al 2020. Ma quest'anno fare shopping e approfittare degli sconti sarà una corsa ad ostacoli: con il nuovo Dpcm, che entra in vigore oggi, ogni giorno da qui alla metà del mese è contrassegnato da un colore differente e quindi aperture e chiusure dei negozi saranno a intermittenza. In particolare oggi e domani saranno giorni «gialli»: sarà possibile quindi spostarsi senza autocertificazione fino alle 22, aperti tutti i negozi e i centri commerciali, bar e i ristoranti fino alle 18. Sabato e domenica saranno giorni da «fascia arancione»: saranno chiusi ristoranti e bar, aperti i negozi al dettaglio ma non i centri commerciali. Impossibile ancora invece conoscere i «colori» dei giorni compresi tra lunedì 11 e venerdì 15 gennaio, data ultima coperta dal decreto. Solo dopodomani si conoscerà la classificazione delle regioni che scatterà lunedì e quindi anche le misure più o meno restrittive che vincoleranno lo shopping e la vita degli abitanti dei vari territori. PUBBLICITÀ Sei italiani su dieci approfitteranno dei saldi invernali per fare acquisti risultando in percentuale leggermente in crescita rispetto all'anno scorso (64 per cento contro 61,8 per cento). Diminuisce invece la spesa a famiglia destinata allo shopping scontato stimata in 254 euro contro i 324 euro dell'anno passato, 70 euro in meno. In forte aumento la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo «online» a discapito dei negozi tradizionali: il 35 per cento di chi farà shopping sceglierà, infatti, la modalità online (il 13,7
per cento in più del 2020) secondo l'indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia. I capi più gettonati? Abbigliamento (per il 96,6 per cento contro il 95,9 per cento del 2020), calzature (per l'89,3 per cento contro l'82 per cento del 2020), accessori (sciarpe e guanti) per il 33 per cento (erano il 37 per cento nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5 per cento contro il 30 per cento dello scorso anno). Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, quest'anno si registrerà un abbassamento dei prezzi senza precedenti, sfiorando la percentuale record del -26,8 per cento dell'abbigliamento. https://www.ilgiornale.it/news/milano/ai-saldi-col-semaforo-colpa-governo-1914865.html
Saldi invernali 2021: boom di acquisti online, ma la spesa crolla Secondo un’indagine di Confcommercio, quest’anno più di un italiano su tre che approfitterà dei saldi lo farà effettuando acquisti online – La pandemia però peserà sulla capacità di spesa delle famiglie: -70 euro rispetto al 2020 6 Gennaio 2021, 11:16 | di FIRSTonline |I saldi invernali 2021 saranno caratterizzati dall’ennesimo boom degli acquisti online. Come già avvenuto nei mesi scorsi – soprattutto durante il primo lockdown primaverile – le restrizioni imposte dalla pandemia faranno schizzare la percentuale di chi effettuerà acquisti via internet: il dato salirà fino al 35% del totale, ossia il 13,7% in più rispetto all’anno scorso. Allo stesso tempo, scenderà dell’8,1% il numero di acquisti nei negozi fisici. La stima è dell’Ufficio Studi di Confcommercio. Dall’analisi emerge inoltre che quest’anno rimarrà sostanzialmente stabile la quota degli italiani che approfitteranno dei saldi (il 64%, contro il 61,8% del 2020), mentre la spesa media per famiglia dovrebbe crollare di ben 70 euro: da 324 a 254 euro. “In vistoso aumento (+7,9%) la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti a discapito della ricerca della qualità, a testimonianza delle difficoltà economiche che stanno attraversando le famiglie italiane in questo periodo – si legge nell’indagine – Aumenta la percentuale di acquisti di capi di abbigliamento (+0,7%) e calzature (+7,3%), mentre scende la preferenza per accessori (-4%) e biancheria intima (-4,5%)”. In termini assoluti, secondo Confcommercio, gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020), calzature (per l’89,3% contro l’82%
del 2020), accessori (sciarpe e guanti) per il 33% (erano il 37% nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno). Forse anche per lo stato di necessità indotto dalla pandemia, aumenta in modo vistoso la percentuale dei consumatori che giudica positivamente la qualità dei prodotti venduti a saldo (94,1% contro l’86,4% del gennaio 2020). https://www.firstonline.info/saldi-invernali-2021-boom-di-acquisti-online-ma-la-spesa-crolla/
Più voglia di acquisti ma meno soldi da spendere 7 Gennaio 2021 - Sei italiani su dieci approfitteranno dei saldi invernali per fare acquisti risultando in percentuale leggermente in crescita rispetto all’anno scorso, (64% contro 61,8%). Diminuisce invece, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa a famiglia destinata allo shopping scontato stimata in 254 euro contro i 324 euro dell’anno passato, quindi 70 euro in meno. In forte aumento la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo “online” a discapito dei negozi tradizionali a seguito dei vari lockdown: il 35% di chi farà shopping sceglierà, infatti, la modalità online (il 13,7% in più dello stesso periodo dell’anno scorso). In vistoso aumento (+7,9%) la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti, a testimonianza delle difficoltà economiche che stanno attraversando le famiglie italiane in questo periodo. Aumenta la percentuale di acquisti di capi di abbigliamento (+0,7%) e calzature (+7,3%), mentre scende la preferenza per accessori (-4%) e biancheria intima (-4,5%). Le imprese del commercio al dettaglio stanno vivendo un momento di estrema difficoltà che si riflette anche nelle aspettative riguardo i saldi: solo il 7,1% dei commercianti ritiene che il proprio negozio sarà visitato in misura maggiore durante i saldi invernali rispetto al gennaio 2020. Questi alcuni dei risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2021 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Gli acquisti degli italiani nei saldi invernali 2021 La propensione a fare acquisti in saldo Il 64% dei consumatori ha dichiarato di avere intenzione di approfittare dei prossimi saldi invernali, l’emergenza sanitaria potrebbe aver portato i consumatori a risparmiare per acquistare a saldo (erano il 61,8% nel 2020, erano il 61,6% nel gennaio 2019, il 61,4% nel 2018 e in vista del gennaio del 2010 era risultata pari al 69,3%). Figura 1 Consumatori che effettuano acquisti in saldo (Serie storica gen ’10 – gen ’21).
I principali prodotti oggetti di acquisti in saldo Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente: • capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020); • calzature (per l’89,3% contro l’82% del 2020); • accessori (sciarpe e guanti) per il 33% (erano il 37% nella previsione del 2020); • biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno). Figura 2 Quali sono i prodotti ai quali è interessato? Dove saranno effettuati gli acquisti In grandissimo aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali: 48% nei negozi fisici il 35% online, ovvero rispetto al 2020 la scelta dello shopping sul web sale del 13,7% mentre scende di – 8,1% la spesa nei negozi.
Rapporto tra qualità e prezzo nell’acquisto in saldo secondo l’opinione dei consumatori In vistoso aumento la percentuale dei consumatori che giudica positivamente la qualità dei prodotti venduti a saldo (94,1% vs 86,4% del gennaio 2020). Aumenta anche la percentuale dei consumatori che attribuiscono maggiore importanza al prezzo dei prodotti acquistati in saldo (+7,9 rispetto alle previsioni del gennaio 2020 era il 35,7%) a discapito della ricerca della qualità. Garanzie offerte dai prodotti venduti a saldo in termini di tutela del consumatore Oltre il 77% dei rispondenti ha dichiarato di sentirsi «molto o abbastanza tutelato» quando acquistano a saldo, il dato è in forte aumento rispetto al gennaio 2020 (+8,2 punti). https://www.giornaledellepmi.it/piu-voglia-di-acquisti-ma-meno-soldi-da-spendere/
Al via i Saldi invernali, ma le incertezze non mancano Andrea Brivio 07/01/2021 Partono gli sconti di fine stagione, tra speranze e incertezze Preoccupano le ulteriori limitazioni per il Covid e le possibili nuove chiusure LECCO – Rimandati a dopo l’Epifania per evitarne l’inizio in piena “zona rossa” e quindi con i negozi chiusi, iniziano oggi anche a Lecco i Saldi invernali, un momento da sempre atteso sia dai clienti, in cerca di buone occasioni di acquisti, e ancora di più quest’anno dai commercianti, già provati da mesi di chiusure e limitazioni a causa dell’emergenza sanitaria. La speranza dei negozianti è quella di poter recuperare in parte la stagione che si sta concludendo inevitabilmente sottotono, con un Natale che solo in parte ha consentito un piccolo recupero rispetto al periodo precedente. Si parte dunque, in molti casi con magazzini pieni di prodotti da mettere sui banchi sperando che gli sconti possano attirare la consueta clientela. Non mancano però le incertezze: “Ancora oggi non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane, sul fronte delle misure che saranno prese dal Governo – ricorda Alberto Riva,direttore di Confcommercio Lecco – se saremo quindi in zona gialla, arancione o rossa, sapendo che è stato reso più severo il metodo di valutazione dell’indice di rischio. Così diventa impossibile per gli esercenti programmare la propria attività”. I Saldi iniziano nel segno della ‘zona gialla’ per due giorni, oggi e domani, sicuramente i più favorevoli per gli acquisti perché sono consentiti liberamente gli spostamenti tra Comuni ma già dal fine settimana si torna in ‘arancione’, quindi con l’impossibilità di muoversi se non tra i piccoli centri con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti. “Questo è un problema non da poco – sottolinea Oscar Riva, presidente di Federmoda Lecco – il giro di clientela si riduce in quei giorni ai soli residenti in città, ma molti dei nostri clienti arrivano da fuori. Così come abbiamo riscontrato nel periodo natalizio, nei giorni di ‘zona arancione’ si lavora con il freno tirato”.
Ci sono poi i timori di ulteriori chiusure che potrebbero essere decise in base all’andamento dell’epidemia che andrebbero definitivamente a pesare su una stagione da dimenticare. Sei italiani su dieci faranno acquisti Secondo un’indagine della Confcommercio nazionale, sei italiani su dieci faranno acquisti durante il periodo dei Saldi con una percentuale leggermente in crescita rispetto all’anno scorso (64% contro 61,8%). Diminuisce invece, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa a famiglia destinata allo shopping scontato stimata in 254 euro contro i 324 euro dell’anno passato, quindi 70 euro in meno. In forte aumento la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo “online” a discapito dei negozi tradizionali a seguito dei vari lockdown: il 35% di chi farà shopping sceglierà, infatti, la modalità online (il 13,7% in più dello stesso periodo dell’anno scorso). Cosa acquisteranno Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020), calzature (per l’89,3% contro l’82% del 2020), accessori (sciarpe e guanti) per il 33% (erano il 37% nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno). https://lecconotizie.com/economia/lecco-economia/al-via-i-saldi-invernali-ma-le-incertezze-non-mancano/
Saldi nella Bergamasca dal 7 gennaio «Crisi riduce la spesa e aumenta gli sconti» Il 7 gennaio parte la Lombardia con i saldi. Le promozioni si avviano nelle regioni in ordine sparso, con due effetti: da un lato riduce la spesa dei consumatori mentre dall’altro fa aumentare gli sconti. Il 7 gennaio la corsa all’acquisto scatta in Lombardia - e quindi nella Bergamasca -, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia e Sicilia, dopo la partenza ufficiale del 2 gennaio in Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, ma la spesa degli italiani a caccia dell’occasione sarà in netto calo rispetto allo scorso anno. Confcommercio stima in media 254 euro di «shopping», pari a 70 euro in meno dell’anno scorso. «Sono saldi che partono a singhiozzo lungo tutto il mese di gennaio all’insegna della difficoltà dei consumatori, che hanno più voglia di acquisti ma meno soldi in tasca, e dei commercianti che devono far fronte alla diminuzione delle vendite in stagione, alle restrizioni dei decreti, alle limitazioni degli spostamenti, al venir meno delle occasioni d’incontro, ad un eccessivo utilizzo dello smart working, all’assenza dello shopping di turisti stranieri extra Ue che spendevano nella moda mediamente 861 euro a persona», spiega il segretario generale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Massimo Torti. Inoltre il Covid e il conseguente lockdown hanno cambiato le modalità di acquisto degli italiani, infatti risulta in «grandissimo» aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali: 48% nei negozi fisici, il 35% online, secondo l’indagine di Confcommercio-Imprese, in cui si sottolinea che rispetto al 2020 la scelta dello shopping sul web sale del 13,7% mentre la spesa nei negozi scende dell’8,1%. Ma sia online che nei negozi gli italiani acquisteranno in saldo
prevalentemente capi di abbigliamento (il 96,6%), seguiti da calzature (l’89,3%), sciarpe e guanti (il 33%) e biancheria intima (25,5%). E i clienti potranno beneficiare anche di sconti mai visti prima. «I commercianti, in crisi quanto i consumatori, hanno deciso di alzare gli sconti praticati come non era mai accaduto», spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc). Il record della convenienza, secondo una ricerca della stessa Unc, spetta agli indumenti, che con -26,8% rappresentano la voce più scontata, l’abbigliamento segnerà una riduzione dei prezzi del 24,5% contro il 22,5% dell’anno scorso, mentre le calzature vedranno un ribasso del 24,7%, rispetto al 23% di gennaio scorso. Nel complesso, per abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 24,6%, ben superiore al 22,7% dello scorso anno, sottolinea l’associazione dei consumatori. «Ma sono saldi anche del buon auspicio per l’economia, perché generano un importante volano d’affari», afferma Torti, avvertendo però che «il dettaglio moda è un settore in drammatica sofferenza» a causa della pandemia e servono «indennizzi» per superare l’emergenza. «Chiediamo ascolto al Governo perché indennizzi subito il settore prima che sia troppo tardi e peggiori la situazione per tutta la filiera», dice il segretario generale di Federmoda, spiegando quindi che sono «indispensabili contributi a fondo perduto, parametrati sull’effettivo calo dei fatturati», considerando, «tra l’altro, che i negozi di moda sono stati tra i pochi esercizi commerciali condannati alla chiusura perché non essenziali». © RIPRODUZIONE RISERVATA https://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/saldi-nella-bergamasca-dal-7-gennaiocrisi-riduce-la-spesa-e-aumenta-gli-sconti_1381991_11/
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