LICEO CLASSICO PARITARIO G.LEOPARDI - Lecco

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LICEO CLASSICO PARITARIO
       G.LEOPARDI
Via Mazzucconi n° 71, 23900 Lecco - Tel. 0341-497075 Fax 0341-251138 - info@istitutoleopardi.lecco.it

Documento del Consiglio di Classe
               Approvato dal Consiglio di Classe in data 13 maggio 2019

                                 ESAME DI STATO
                            ANNO SCOLASTICO 2018-2019
INDICE

  1. STORIA DELLA CLASSE …………………………………………………………………..………………….……………p.4

  2. PROFILO DELLA CLASSE…………………………………………………………………………………………………..p.4

  3. LA CONDUZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO-EDUCATIVO……………………………………………..p.4
     3.1. Obiettivi e metodi
     3.2. Verifiche dell’apprendimento
     3.3. Valutazione
     3.4. Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
     3.5. Mezzi e spazi
     3.6. Tempi

  4. CONTENUTI DI INSEGNAMENTO……………………………………………………………………………………..p.9
     4.1. Percorsi disciplinari
     4.2. Percorsi interdisciplinari
     4.3. Percorsi di “Cittadinanza e Costituzione”
     4.4. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento
     4.5. CLIL
     4.6. Viaggi di istruzione e uscite didattiche
     4.7. Attività extracurricolari

  5. ATTIVITÀ SPECIFICHE IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO…………………………….……. p.12
     5.1.  Prima Prova
     5.2. Seconda Prova
     5.3. Colloquio

  6. FIRME…………………………………………………………………………………………………………….……………..p.14

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ALLEGATI

  1. Elenco Studenti

  2. Iter Scolastico Studenti

  3. Scala valutativa

  4. Percorsi disciplinari

  5. Percorsi interdisciplinari

  6. Percorsi di Cittadinanza e Costituzione

  7. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento

  8. Griglia di valutazione utilizzata per la valutazione delle simulazioni della Prima Prova

  9. Griglia di valutazione utilizzata per la valutazione delle simulazioni della Seconda Prova

  10. Strumenti utilizzati per la simulazione del Colloquio.

  11. Griglia utilizzata per la simulazione del Colloquio.

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1.     STORIA DELLA CLASSE
Nell’ALLEGATO 1 è riportato l’elenco degli studenti e nell’ALLEGATO 2 l’Iter scolastico relativo alla
scuola secondaria di II grado di ciascun alunno e eventuale indicazione della adozione di un Piano
Didattico Personalizzato.

2.     PROFILO DELLA CLASSE

La classe Quinta Liceo classico che si presenta all’Esame di Stato conclusivo per l’anno scolastico
2018/2019 è composta da 14 alunni, in totale, di cui 9 alunne e 5 alunni. Essa si presenta con una
configurazione abbastanza eterogenea in termini di capacità individuali dei singoli, nonostante la
maggior parte si distingua per puntualità e costanza nel lavoro.
La classe può essere divisa in tre gruppi: vi sono alcuni alunni che hanno lavorato con continuità in
tutte le discipline e hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati; vi sono altri che, grazie
all’impegno profuso nello studio personale, sono riusciti a rielaborare con sufficiente continuità e
positività la maggior parte dei concetti proposti; altri ancora non hanno sempre compreso la
proposta metodologica e contenutistica, facendola propria solamente in alcuni ambiti specifici,
ritenuti di maggior interesse.
Durante il percorso scolastico, la classe è cresciuta, ha creato un clima di lavoro positivo e
costruttivo nella maggior parte delle materie, ha sufficientemente compreso quali siano gli
obiettivi didattici ed educativi da perseguire e quali strumenti siano idonei a conseguirli.
Per raggiungere la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico il corpo docente ha
provveduto ad approfondire lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e
critica e i metodi d’indagine propri dei diversi ambiti disciplinari. Si è scelto di privilegiare la
lettura, l’analisi, la traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d’arte tali da permettere una concreta base culturale. Particolare
attenzione è stata dedicata alla pratica dell’argomentazione e del confronto, incentivando la cura
della modalità espositiva sia scritta che orale.

3.     LA CONDUZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO-EDUCATIVO

3.1. OBIETTIVI E METODI
Nel corso del Triennio, il Consiglio di Classe ha perseguito gli obiettivi didattici in termini di
conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno delle singole discipline, sia in diverse aree
disciplinari collegate.
Per conoscenze intendiamo il possesso di informazioni accertate, espresse con chiarezza
terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal Docente.
Per competenze intendiamo la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione della
complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste.
Per capacità intendiamo la cosciente abilità nell’usare gli strumenti pertinenti alle diverse
discipline.
Pur avendo ciascuna disciplina e ciascuna area disciplinare una propria specifica strumentazione,
che guida l’alunno a strutturare le sue capacità di indagine del reale, si possono individuare cinque
azioni comuni ad ogni disciplina: 1) l’osservazione; 2) la memorizzazione; 3) la formalizzazione; 4)
l’esposizione; 5) l’argomentazione.
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Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso di ogni singola
disciplina) si presenta alla persona con l’esigenza di un significato, dunque ponendosi come
problema, i contenuti delle discipline non sono stati presentati agli studenti come sapere
predefinito, bensì come scoperta e verifica critica di un’ipotesi di lettura del reale, secondo un
percorso tracciato dal Docente, così che l’apprendimento si verificasse nella modalità di un libero
paragone fra Docente e studenti.
Ogni Docente ha cercato di attuare tale impostazione con l’obiettivo di indurre un metodo di
apprendimento articolato nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione
della realtà ; 2) la formulazione di un’ipotesi di significato, ovvero una sua formalizzazione e
codificazione; 3) l’attenta considerazione della tradizione, ossia l’imitazione critica dei passi di chi
si è già impegnato in un lavoro conoscitivo di quegli oggetti; 4) la verifica, cioè la costruzione di
una soluzione interpretativa attraverso il dialogo fra Docente e studenti; 5) la produzione
personale.
Il luogo paradigmatico di quanto descritto è l’ora di lezione. E’ infatti nell’ora di lezione che
l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto col maestro, conoscitore della
disciplina e dei suoi metodi. Pertanto i Docenti hanno conferito alle ore di lezione il carattere di
avvenimenti, imprescindibili per l’esperienza del conoscere; in esse sono accaduti i processi della
comprensione, poiché i percorsi conoscitivi, già sperimentati e fissati dalla tradizione, sono stati
presentati non solo nelle loro conclusioni, ma appunto nel loro svolgersi, permettendo agli
studenti di appropriarsi, al contempo, dei contenuti precipui e del metodo delle discipline.

Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa, di
ampliamento e di ricerca di quanto presentato o proposto durante l’attività didattica mattutina. Le
ore di lezione hanno avuto una fisionomia tanto esemplare quanto propositiva: di volta in volta,
esse sono state le occasioni esemplificative di come avviene il percorso conoscitivo, in esse si è
cercato di mettere in moto le energie intellettuali ed affettive degli studenti e lì si è avuto modo,
più volte, di valutare il loro lavoro di personalizzazione.

Le attività di recupero pomeridiano hanno avuto un ruolo significativo, ed in diversi casi
insostituibile, favorendo ed attuando la personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Il loro
obiettivo è stato quello di consentire l’esperienza di un cammino adeguato a quei ragazzi per i
quali, per diverse ragioni, il binomio ordinario “ora di lezione in classe – lavoro personale a casa” si
fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza del percorso. I Docenti, tenendo
come interlocutore il Consiglio di Classe, hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di
predisporre un’attività di recupero, attuata secondo tre diverse modalità: recupero guidato di
lacune pregresse; corso strutturato per recupero metodologico; affiancamento nel lavoro
personale. Le prime due modalità sono state condotte dal Docente della classe, titolare della
disciplina, mentre la terza da uno studente individuato dal Consiglio di classe.

Le attività di approfondimento hanno avuto un ruolo significativo nel complesso del percorso
didattico complessivo, attuandosi nella forma di attività extracurricolari, articolate secondo
modalità molto diversificate. Queste attività non sono state concepite come un atto estrinseco o
aggiuntivo al lavoro didattico ordinario, ma come sviluppo, dilatazione, arricchimento, suggerito
dal Docente o richiesto da studenti, inerente al percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe.

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3.2. VERIFICHE DELL’APPRENDIMENTO
La verifica dell’apprendimento di ogni singolo studente, lungo il corso dell’anno scolastico, è stata
attuata attraverso prove molto diversificate fra di loro, costruite a partire dalla considerazione di
ciò che, di volta in volta, si intendeva valutare; il singolo Docente si è assunto, ovviamente, il
compito di individuare il tipo di prova più adatta, in costante confronto però coi Docenti della
medesima disciplina e del Consiglio di Classe.

Le diverse tipologie di prova possono essere così definite:
    - Tema o composizione scritta
    - Problema
    - Rendiconto breve di definizione di termini o concetti
    - Interrogazione scritta con domande su tema di ampio respiro
    - Prova scritta di traduzione
    - Breve relazione scritta su argomenti significativi di carattere sintetico
    - Relazione scritta di esperimenti di laboratorio
    - Colloquio orale
    - Breve esposizione su specifici contenuti del programma.

3.3. VALUTAZIONE
La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di uno studente, posto di
fronte a oggetti e problemi definiti. Vengono perciò valutati e misurati dati oggettivi (ciò che lo
studente ha detto, scritto, fatto, prodotto …), ma all’interno di questi si cerca sempre di
individuare e giudicare, appunto, l’esperienza conoscitiva dello studente. E’ chiaro che, nel
descrivere le ragioni di una valutazione – un atto in sé complesso -, occorre far riferimento ai
diversi fattori che la compongono (attraverso indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è una
pura somma di addendi diversi, perché la valutazione è pur sempre un atto unitario, nel quale ogni
elemento è legato ad altri.
Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione del misurare, così intesa: la misurazione
di una prova sostenuta da uno studente è l’attestazione della maggiore o minore distanza dal
raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal Docente per una data prova di verifica. La
misurazione presuppone la definizione di indicatori e descrittori che portano all’individuazione di
livelli ed all’attribuzione di punteggi; questi vengono modulati in rapporto alla diversa natura della
prova, in particolare se di natura analitica o sintetica.
Questi i principali tipi di indicatori utilizzati:
    - La quantità del possesso di informazioni
    - La capacità di uso degli strumenti
    - La consapevolezza del percorso
    - L’organizzazione delle conoscenze nella loro complessità
    - L’elaborazione personale.

La valutazione espressa a conclusione di un periodo valutativo si basa, in significativa misura, sulla
valutazione delle singole prove di verifica, ma in essa confluiscono altri indicatori, che abbiamo
così individuato:

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-   La partecipazione dello studente alla proposta educativa e culturale del Docente
   -   L’interesse dimostrato dallo studente nel suo percorso di apprendimento
   -   La continuità del suo impegno lungo il percorso disciplinare.

Pur tenendo conto del fatto che ogni disciplina esige criteri valutativi diversi, in funzione della
diversa metodologia che le è propria, il Collegio Docenti di questa scuola ha definito una scala
valutativa comune, secondo criteri sufficientemente ampi da poter essere utilizzati in ogni
disciplina. La si trova in allegato (ALL.3)

3.4. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO
Credito scolastico
Come stabilito dal Collegio docenti del 16 aprile 2019, il Consiglio della Classe adotta i seguenti
indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo alunno:

   a. Il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti, viene assunto per stabilire
      all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in
      oggetto
   b. Viene assegnato il punteggio massimo della banda di oscillazione solo allo studente che
      presenta almeno uno dei seguenti elementi:
   - 10 in condotta
   - 1 credito formativo
   - Media pari o superiore allo 0,5
   - Valutazione positiva relativa all’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle
      attività complementari e integrative
   c. Viene assegnato il punteggio minimo della banda di oscillazione allo studente al quale nello
      scrutinio di giugno vengono assegnati 2 o più debiti

Credito formativo
Come stabilito dal Collegio Docenti del 16 aprile 2019, circa i criteri per valutare l’ammissibilità
delle attestazioni di esperienze presentate dagli studenti, al fine di ottenere un credito formativo,
e per il peso da attribuire a ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, il Consiglio
di Classe adotta i criteri previsti dalla normativa vigente.
Sono prese in esame qualificate e certificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti
col tipo di corso frequentato. La coerenza è individuata nell’omogeneità coi contenuti tematici del
corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione.
Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si tiene conto della rilevanza
qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione di crediti
formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società
civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale. Parimenti sono
considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali, artistici-ricreativi, ambiente,
volontariato, solidarietà, cooperazione e sport.

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3.5. MEZZI E SPAZI
Laboratorio di Informatica - Il Liceo Leopardi prevede attività informatiche di supporto alla
didattica e, nello stesso tempo, una riflessione su strumenti e metodologie informatiche, nonché
sulle conseguenze sociali e culturali del loro impiego. Nell’arco di tutto il percorso scolastico le
tecnologie vengono presentate e via via apprese affinché lo studente possa trarne il massimo
vantaggio per il proprio corredo di competenze. Si cerca di insegnare un approccio allo strumento
che sia intelligente, critico e creativo.

Laboratorio di Fisica - La conoscenza scientifica nasce per la meraviglia di fronte ad un oggetto
della realtà e dalla scoperta della capacità della ragione umana di comprendere la struttura della
realtà naturale. Nelle lezioni di Fisica è frequente introdurre un nuovo argomento a partire da
un’attività sperimentale fatta in laboratorio. Qui il docente guida gli studenti in un itinerario di
scoperta: più che dare risposte, suscita in loro delle domande e, con loro, cerca le risposte
adeguate. L’esperimento, la formulazione dell’ipotesi interpretativa, la verifica dell’ipotesi,
costituiscono i passi del metodo sperimentale, aprendo a nuove curiosità e a nuovi percorsi di
conoscenza. La Fisica come disciplina si avvale di tre anime: quella storica (il contesto in cui è
emerso un certo pensiero), quella teorica (il modello) e quella sperimentale. Quest'ultima
costituisce l'ultimo passo del metodo scientifico, essenziale per verificare le ipotesi e così validare i
modelli esposti in classe. Gli esperimenti possono essere quindi usati per verificare con la misura
sperimentale i fenomeni descritti in classe. Alternativamente, l'osservazione di un fenomeno e le
domande che questo suscita possono essere utilizzati perché gli studenti siano introdotti a un
nuovo argomento con una posizione di curiosità.

Laboratorio di Scienze Naturali e Chimica - Per evitare che le teorie scientifiche rimangano una
lista di enunciati da imparare e ripetere, i ragazzi sono spesso condotti a farne esperienza diretta
in laboratorio. Per ciascuna disciplina essi sono introdotti anzitutto all’impiego degli strumenti
specifici, che nel tempo sono stati costruiti e migliorati in modo da esaltare l’approccio
metodologico proprio di ogni ambito, ma che sono utilizzati anche in altri campi di ricerca, a
conferma che gli oggetti studiati non possono né devono esser presi individualmente o
separatamente. Nel fare esperienza del laboratorio, gli studenti sono invitati a osservare i
fenomeni in presa diretta, ad avanzare ipotesi, a immaginare e condurre esperimenti con cui
verificarle, ad analizzare i dati, a interrogarli, a quantificarli. Durante le lezioni in laboratorio, il
docente ha dunque il ruolo di guidare all’osservazione via via più acuta di ciò che si ha di fronte,
facendo leva sulla naturale curiosità degli studenti e cercando di far sorgere in loro domande che,
richiedendo una risposta, dettano le fasi dell’esperienza stessa.

3.6. TEMPI
Il Consiglio di Classe si è preoccupato di garantire una scansione temporale ordinata e coerente
dell’affronto dei contenuti di insegnamento e delle verifiche scritte ed orali, evitando il rischio di
concentrazioni innaturali a ridosso delle scadenze quadrimestrali.

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4. CONTENUTI DI INSEGNAMENTO

4.1. PERCORSI DISCIPLINARI
Ogni Docente ha predisposto il percorso didattico della propria disciplina in costante confronto
con il Consiglio di Classe e con gli studenti della classe. In allegato il percorso dettagliato di ogni
disciplina (ALL.4)

4.2. PERCORSI INTERDISCIPLINARI
L’attenzione a valorizzare possibili nessi interdisciplinari, offerti dai singoli percorsi disciplinari,
appartiene alla tradizione metodologica della nostra scuola.
Ad inizio anno il Consiglio di Classe suole dedicarvi uno specifico momento di lavoro, dettando
alcuni criteri metodologici generali; lo sviluppo poi di prospettive d’indagine interdisciplinare,
lungo il corso dell’anno, viene affidato all’iniziativa dei singoli insegnanti.
La notizia che, a partire dal presente anno scolastico, il Colloquio dell’Esame di Stato avrebbe
preso avvio da un tema interdisciplinare, proposto dalla Commissione ad ogni studente, è circolata
a più riprese, con indicazioni diverse e provvisorie, accompagnate da molte incertezze, trovando
conferma certa solo con la pubblicazione dell’O.M. n.205 dell’11 Marzo 2019.
Nella seconda metà di Marzo il Consiglio di Classe ha chiesto agli studenti di provare a formulare
temi interdisciplinari che avessero colto la loro attenzione nel corso dell’anno e che ritenevano di
essere in grado di sviluppare, tentativamente, in forma organica e dettagliata. Sono giunte diverse
proposte, elaborate sia da singoli studenti che da piccoli gruppi.
A questo punto il Consiglio di Classe, raccogliendo le proposte degli studenti, ha concordato alcuni
percorsi interdisciplinari specifici, strettamente legati ai contenuti dei singoli programmi
disciplinari dell’anno, distribuendo fra i diversi Docenti il compito di svilupparli con gli studenti.
Giova ricordare che il tempo a disposizione, quanto mai limitato, ha pesantemente condizionato i
frutti di questo lavoro. Se fosse stato programmato ed avviato ad inizio anno scolastico, non solo
gli esiti sarebbero stati ben più significativi, ma soprattutto il coinvolgimento attivo degli studenti
avrebbe potuto avere ben altra consistenza.
In allegato (ALL.5) i percorsi interdisciplinari su cui abbiamo lavorato.

4.3. PERCORSI DI “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”
In allegato (ALL.6) si trova una dettagliata descrizione dei Percorsi e delle Attività svolte dagli
studenti nell’Ambito di Cittadinanza e Costituzione, inseriti nel percorso scolastico secondo quanto
previsto dall’art.1 del d.l.n.137 del 2008, convertito con modificazioni dalla l.n. 169 del 2008.
Le attività proposte sono state pensate per approfondire due principali tematiche che trovano
profonda corrispondenza di significato con quelle affrontate attraverso i contenuti disciplinari:
Educazione alla legalità (I fondamenti di una legge uguale per tutti: tre riferimenti storici
fondamentali; Giustizia e Pena: punire o riabilitare; Esperienze di solidarietà sociale; Un caso di
discriminazione: la persecuzione dei cristiani del mondo; Ricerca scientifica e tutela giuridica dei
cittadini; Diffusione dei social network e tutela giuridica dei cittadini) e Fenomeno
dell’Immigrazione (Tornei AVSI; Banco Alimentare; Tratta degli Esseri Umani).
Questo ha costituito per gli studenti un ulteriore aiuto per riscoprire la pertinenza rispetto alla
realtà di quanto studiato nelle singole materie, poiché hanno visto lo stretto nesso tra le discipline
e temi d’attualità.

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4.4. PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO

L’orizzonte di riferimento per la progettazione delle attività di alternanza scuola-lavoro nel nostro
Liceo si è definito a partire dall’osservazione che lo scopo dell’insegnamento è l’introduzione alla
realtà e le discipline insegnate a scuola sono linguaggi elaborati per descrivere il medesimo
oggetto secondo angolature differenti. Al contrario, corriamo quotidianamente il rischio di
insegnare i termini e i concetti delle discipline come “ciò che” bisogna conoscere. In questo modo
però la scuola non raggiunge il suo obiettivo: gli alunni potrebbero apprendere perfettamente i
linguaggi delle discipline senza incontrare mai il dato di realtà cui si riferiscono. L’ingresso
dell’alternanza scuola-lavoro nei Licei è stato considerato da noi un aiuto a rimettere in questione
realmente – e non solo a parole – lo scopo e le forme dell’insegnamento, restituendo alle
discipline scolastiche il loro autentico statuto: mezzo, e non fine, della conoscenza.
Inoltre, le esperienze di alternanza scuola-lavoro possono concorrere alla formazione globale della
personalità dello studente, incidendo sullo sviluppo delle competenze non cognitive.
Nel nostro Liceo è in corso un tentativo di ripensare l’alternanza scuola-lavoro per proporre
un’attività che abbia effettivamente a che fare con la natura e lo scopo degli studi liceali e non sia
semplicemente una copia (più o meno riuscita) delle esperienze di tirocinio pensate per altre
tipologie di scuola. Si tratta di un tentativo tra i tanti possibili, in un contesto in cui i Licei si
misurano con questa novità normativa in assenza di un modello di alternanza univoco e di
comprovata efficacia.
Alla luce di quanto detto, si è optato per una formula che non riducesse l’alternanza scuola-lavoro
a corpo estraneo, un “a parte” rispetto al normale corso della vita scolastica. Si è invece deciso di
far interagire in modo stabile e strutturale il mondo extrascolastico con le discipline scolastiche
per metterne in discussione l’interpretazione puramente cognitiva e favorire una ricaduta positiva
sull’intero percorso scolastico. Si è quindi scelto di dedicare al progetto una parte del monte ore
per tutto l’anno scolastico. Grazie anche alla collaborazione delle associazioni di categoria del
territorio, la scuola è entrata in contatto con realtà imprenditoriali interessate a intraprendere un
percorso stabile di collaborazione con l’istituto (tredici soggetti di tipologia differente, tutti legati
al territorio – dallo scatolificio all’industria dolciaria, ad associazioni culturali e di categoria). Una
volta chiarito il numero dei partner coinvolti, i diversi dipartimenti disciplinari hanno suddiviso gli
studenti della scuola in gruppi trasversali per età e assegnato ogni gruppo a un’azienda con la
quale collaborare.
I gruppi di lavoro, composti da insegnanti e studenti, sono stati concepiti come delle piccole
società di servizi che attraverso visite aziendali e incontri con gli imprenditori sono entrate in
relazione con il mondo produttivo e hanno individuato possibili servizi da offrire al “cliente” a
partire dalle specifiche competenze disciplinari del gruppo.

In allegato (ALL.7) l’elenco dettagliato dei percorsi per le competenze trasversali e per
l’orientamento svolte da ciascuno studente.

Ulteriori Attività di Orientamento
Nell’ultimo anno di Liceo è inoltre programmata una specifica attività di Orientamento
all’Università e al lavoro che ha previsto un’assemblea il 15 marzo, condotta dal docente
universitario Carmine Di Martino, con lo scopo primo di suggerire criteri ragionevoli e fondati per
affrontare non soltanto la scelta dell’università, ma per considerare anche il nesso, antropologico
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ed educativo, tra la persona e il mondo, lo studio e il lavoro. Essa si è svolta nella forma di un
dialogo a partire da esigenze, interrogativi, richieste di informazione e di giudizio, difficoltà e
problemi rispetto alla scelta post-diploma sollevate dai ragazzi.

Inoltre a fine marzo si è organizzata una mattinata di tavoli per l'orientamento universitario con
nostri ex alunni di numerose facoltà, che hanno illustrato i principali indirizzi di studio e corsi di
laurea.
Infine, nell’intero corso dell’anno, sono state date tempestive informazioni e materiali sugli open
day delle varie università e sulle giornate di orientamento post diploma di cui la scuola ha ricevuto
notifica.

4.5. CLIL
Content and Language Integrated Learning – Il consiglio di classe ha scelto di adottare la
metodologia CLIL per far sperimentare agli studenti un uso della lingua inglese come strumento
per la conoscenza di materie non prettamente linguistiche, optando per percorsi a carattere
scientifico. In particolare, gli studenti hanno affrontato con metodo CLIL alcuni argomenti di
Biochimica. L’elenco dettagliato è illustrato nel programma di SCIENZE in allegato (ALL. 4- Percorsi
Disciplinari)

4.6. VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE
Viaggio d’istruzione
Quest’anno il viaggio di Istruzione si è svolto a Parma, Siena e Lucca dal 5 al 7 marzo 2019.
Il viaggio d’istruzione ha attivato negli studenti un interesse critico ai contenuti proposti, acuendo
l’intelligenza della realtà. Questo momento ha un preciso valore culturale ed è, a pieno titolo,
attività didattica. Esso ha costituito inoltre un momento formativo di socialità, cioè d’incontro con
un luogo, con gli uomini che lì vivono e possono aiutarci a comprenderlo. Da sempre il Liceo
Leopardi propone un viaggio di istruzione che comprende tutti gli studenti del Liceo. Ogni ragazzo
ha un preciso compito che gli viene assegnato da un docente (spiegazione ai compagni,
preparazione serata comune, preparazione momento conviviale, realizzazione libretto,
progettazione gadget, etc..), in modo tale che ciascuno sia reso protagonista.

Uscite didattiche
Le uscite didattiche sono state pensate per offrire la possibilità di visitare architetture sul
territorio, mostre artistiche e frequentare laboratori scientifici. La caratteristica principale è che
sono tutte iniziative nate in stretto rapporto con la quotidiana attività curricolare. La proposta ha
coinvolto in modo significativo gli studenti: con loro è stata preparata l’uscita, in classe si è
presentato il contenuto attraverso lezioni monografiche e alcuni di loro hanno preparato delle
spiegazioni da comunicare durante le uscite.
Di seguito, l’elenco delle uscite didattiche alle quali gli studenti di questa classe hanno partecipato
nell’anno scolastico 2018-2019:

   -   Spettacolo Teatrale “Agamennone” di Eschilo a cura dell’associazione “Kerkis -teatro antico
       in scena”.
       13 dicembre_ Milano
                                                                                                    11
-   Spettacolo teatrale in lingua inglese “Dr. Jekyll and Mr. Hyde”.
         20 febbraio_Lecco “Teatro Cenacolo Francescano”

     -   Attività didattiche di laboratorio di bioscienze organizzate dal centro CusMiBio (Centro
         Università degli Studi di Milano - Scuola per la diffusione delle Bioscienze) all'interno del
         Progetto "Sperimenta il BioLab".
         17 aprile_ Milano laboratori del CusMiBio

5.       ATTIVITA’ SPECIFICHE IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO

5.1. PRIMA PROVA
I Docenti di Italiano della nostra scuola, a partire dall’anno scolastico 2017-18, hanno iniziato una
stretta collaborazione collegiale, giovandosi anche della consulenza di un collaboratore esterno
con ampia esperienza nell’insegnamento di Italiano nei Licei Classico e Scientifico. In particolare
hanno lavorato su un percorso quinquennale di scrittura, elaborando metodologie comuni e
curando la produzione di tipologie di prove e di criteri di valutazione adeguati ad ogni anno di
corso.
La griglia di correzione che forniamo in allegato (ALL. 8) tiene conto da una parte dei criteri emersi
da questo lavoro collegiale e, dall’altra, delle indicazioni fornite dal Ministero nel “Quadro di
riferimento per la redazione e lo svolgimento della prima prova scritta dell’esame di Stato”.

5.2. SECONDA PROVA
La griglia di correzione che forniamo in allegato (ALL.9) tiene conto da una parte dei criteri emersi
dal lavoro collegiale del dipartimento di Lettere e, dall’altra, delle indicazioni fornite dal Ministero
nel “Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame
di Stato”.

5.3. COLLOQUIO
La nuova normativa sugli Esami di Stato ha introdotto una significativa novità nella conduzione del
colloquio: allo studente viene fornito uno “strumento” (testo, documento, esperienza, progetto,
problema) che deve utilizzare per sviluppare un’argomentazione interdisciplinare. In questo modo
la trattazione interdisciplinare dei contenuti del colloquio, da molto tempo raccomandata dalle
disposizioni ministeriali, cessa di essere un generico auspicio e diventa una sostanziale necessità.
Ciò pone agli studenti un serio elemento di difficoltà perché un’argomentazione interdisciplinare
costituisce di per sé un’azione complessa. Il fatto che indicazioni certe sul colloquio siano state
fornite solo in marzo, ha amplificato l’entità di questa difficoltà.
Contemporaneamente, però, il Consiglio di Classe rileva il fatto che si tratta di una novità in sé
decisamente positiva; la capacità di argomentare individuando e mettendo a fuoco nessi fra
contenuti di natura differente costituisce infatti una competenza sostanziale di un Liceo.
Il Consiglio concorda perciò di prendere sul serio e di sviluppare senza incertezze le nuove
indicazioni ministeriali, pur nella consapevolezza che il poco tempo a disposizione non ci
consentirà, per quest’anno, un lavoro pienamente soddisfacente.
Una volta concluso il lavoro coi ragazzi per l’individuazione e lo sviluppo di percorsi
interdisciplinari, abbiamo programmato una simulazione di colloquio che si è svolta il 13 maggio. Il
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Consiglio ha scelto in anticipo due studenti ed ha approntato quattro strumenti, relativi ai percorsi
n. 1 e n.2. Il colloquio è iniziato con la consegna dello strumento all’interrogato e ad ogni studente
della classe; all’interrogato sono stati lasciati 10 minuti per riflettere, stendendo uno schema
dell’argomentazione che intendeva sviluppare, in forma di appunto ad uso personale;
contemporaneamente tutta la classe è stata invitata a fare il medesimo lavoro. L’interrogato ha
poi presentato la scaletta della propria argomentazione: quali temi riteneva di dover affrontare e
come riteneva di connetterli, senza sviluppare analiticamente i singoli contenuti. Abbiamo poi
interpellato altri disponibili a integrare la proposta del compagno oppure a sviluppare una traccia
di argomentazione sostanzialmente diversa. Si è così articolata una discussione su come meglio
strutturare l’argomentazione interdisciplinare. Infine gli insegnanti hanno ripreso gli aspetti più
validi delle proposte degli studenti, tracciando un quadro di una possibile argomentazione
adeguata. Nel complesso non si è trattato di una vera e propria simulazione, ma di un primo
approccio ad una nuova modalità argomentativa; l’obiettivo ottenuto è stato quello di aiutare i
ragazzi a comprendere come muoversi.
In allegato (ALL. 10) i due strumenti approntati dal Consiglio di Classe per la simulazione.

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6. FIRME

Il presente documento consta di 14 pagine e 11 allegati.

Il Consiglio di Classe della Quinta Liceo Classico è costituito dai seguenti docenti:

ITALIANO                 Prof.ssa Giulia Gizzi
LATINO E GRECO           Prof.ssa Sofia Riva
MATEMATICA E FISICA      Prof. Andrea Malerba

INGLESE                  Prof.ssa Anna Pirovano

INGLESE MADRE L.         Prof.ssa Carolyn Frank
STORIA E FILOSOFIA       Prof.ssa Laura Bellelli

SCIENZE NATURALI         Prof.ssa Elena Papini
STORIA DELL’ARTE         Prof.ssa Silvia Perossi
SCIENZE MOTORIE E        Prof. Stefano Ciceri
SPORTIVE
RELIGIONE                Prof.ssa Laura Bellelli

La Coordinatrice di classe e Verbalizzatrice:

Prof.ssa Sofia Riva _______________________________________

I rappresentanti degli studenti

______________________________________________________

______________________________________________________

La Coordinatrice delle Attività Educative e Didattiche

Prof.ssa Paola Perossi ______________________________________

                                                                                Lecco, 13 maggio 2019

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