Protocolli gestionali in oncologia Il distretto cervico-cefalico - xfile

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Protocolli gestionali in oncologia Il distretto cervico-cefalico - xfile
Protocolli gestionali in oncologia
                  Il distretto cervico-cefalico

                 OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO DI GENOVA
              U.O.D. DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA
                      ANTONIO COSTIGLIOLO - SAMIR SUKKAR

Certificazione UNI EN ISO9001 2000N°9122.OSSM relativa a:
Erogazione di Servizi di Dietetica e N utrizione Artificiale Enterale e
P arenterale
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MALNUTRIZIONE IN ONCOLOGIA

La perdita di peso è spesso il
primo sintomo di neoplasia. A
seconda del tipo di neoplasia la
perdita di peso è presente nel
30%-80% dei pazienti ed è
grave (>10%) in almeno il 15% .

 Marion M. Support Line. 1998;20:3
 Ottery FD. Cancer Pract. 1994;2:123
 DeWys WD, et al. Am J Med. 1980;69:491
 Linee Guida ESPEN 2006
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2014
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TOXIC DEATH

                     TREATMENT       TREATMENT MORTALITY
Brizel NEJM 1998     HFRT +/- CT     2%
Calais JNCI 1999     CTRT            1-2%
Adelstein JCO 2003   RT-CTRT CDDP-   2-3%
                     CTRTCDDP5FU
Argiris 2004         CTRT            5.5%
Adelstein JCO 2006   CTRT            1%
Pfister JCO 2006     CTRT+ CET       9%
Bonner 2006          RT+/-CET        -
Givens 2009          CTRT (IMRT)     2-4%
Lefebre 2009         Seq/alt CTRT    3-6%
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Mucositis-associated symptoms
dry mouth
lack of appetite
pain
mouth/throat sores
problems tasting food (nausea/vomiting)
problem with mouth/throat mucus
difficulty chewing/swallowing

                   25-50% of HN cancer pts being classified as:
                   NUTRITIONALLY COMPROMISED PRIOR TO
                   INITIATION OF TREATMENT

POOR NUTRITION!!!
                              Median weight loss 6% max 13.6 % of preRT weight
                              (Capelle et al Clin Oncol 2012)
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MALNUTRIZIONE

       TUMORE                              TRATTAMENTI

alterazioni       attività                              disfagia
                               anoressia
metaboliche   infiammatoria                            odinofagia

                                           riduzione ingesta

                                               • abuso di alcol/tabacco
       cachessia          malnutrizione
                                               • livello socioeconomico
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MALNUTRIZIONE E OUTCOME

 Aumentato rischio di infezioni e complicanze post-operatorie maggiori in
  pazienti sottoposti ad intervento chirurgico
                             van Bokhorst-de van der Schueren MA. 1997, 1998

 Maggior mortalità e morbidità, minor sopravvivenza libera da malattia con
  ogni tipo di trattamento, inclusa la radioterapia
                   Salas S. 1998; van Bokhorst-de van der Schueren MA. 1999;
                   Nguyen TV. 2002; Lin A. 2005; Liu SA. 2006; Kubrak C. 2010

 Maggiori interruzioni del trattamento, fallimenti loco-regionali e riammissioni
  in ospedale
                       Duncan W. 1996; Robertson AG. 1998; James ND. 2003;
                                            Platek ME. 2010; Capuano G. 2010

 Peggior qualità di vita
                                    Jager-Wittenaar H. 2010; Capuano G. 2010
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It is well known that treatment
prolongation secondary to treatment
breaks results in lower rates of
locoregional control and survival

             Acta Oncologica. 2001

             Int J Radiat Oncol Biol Phys.2006
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RCT e DISFAGIA

       Stress ossidativo
       Ipossia
       Citochine proinfiammatorie

EFFETTI
 ACUTI
                        Fase fibrotica

 Fase rigenerativa
    (< 3 mesi)

  Deglutizione
   normale
Swallowing dysfunction in head and neck cancer patients treated
by radiotherapy: Review and recommendations of the supportive
task group of the Italian Association of Radiation Oncology.

                                              Cancer Treat Rev 2012

Tutti i pazienti dovrebbero essere valutati clinicamente per la
ricerca di segni e sintomi suggestivi di disfagia (‘‘Murphy’s trigger
symptoms’’)
Tutti i pazienti a rischio (sulla base del Murphy’s trigger symptoms)
dovrebbero essere valutati al più presto da un logopedista
TRIGGERS FOR DYSPHAGIA EVALUATION
Aprile 2012

Raccomandazione                                                            Grado
Uno screening della malnutrizione dovrebbe essere effettuato in ogni          B
paziente al momento della diagnosi e ripetuto ad intervalli durante il
trattamento
Tutti i pazienti sottoposti a radioterapia dovrebbero essere valutati da      A
un dietista
I pazienti non malnutriti alla diagnosi ma a rischio di malnutrizione         C
dovrebbero essere valutati da un dietista
OBIETTIVI DEL SUPPORTO NUTRIZIONALE

             Mortalità

             Qualità della vita
Primari
             Complicanze – Ricoveri

             Praticabilità delle terapie

             Costi

             Parametri antropometrici
Secondari
             Parametri biochimici

             Composizione corporea

             Test funzionali
L’intervento nutrizionale è
   in grado di migliorare
 l’outcome del paziente?
SUPPORTIVE CARE:
        ELEMENTO
NECESSARIO E INDISPENSABILE
  Tossicita’ acuta/ tardiva
  Mortalità da trattamento
  Ricoveri ospedalieri
  Deviazione dose CT
 Compliance
 QL
 Sopravvivenza
COUNSELING NUTRIZIONALE

                           Semin Oncol Nurs 2010
               Gestione dei sintomi con impatto
                         nutrizionale:

            Mucosite orale
            Disfagia
            Xerostomia
            Alterazioni gustative ed olfattive
            Nausea e vomito
            Stipsi
            Anoressia
COUNSELING NUTRIZIONALE

                                                                Head Neck 2005

Metodi

75 pazienti candidati a radioterapia (RT) randomizzati in 3 gruppi:

• gruppo 1 (n = 25), counseling nutrizionale + dieta regolare
• gruppo 2 (n = 25), integratori + dieta regolare
• gruppo 3 (n = 25), dieta regolare
COUNSELING NUTRIZIONALE

L’apporto calorico e proteico durante RT aumenta nei gruppi 1 e 2; mentre si riduce
significativamente nel gruppo 3.
A 3 mesi solo il gruppo 1 (counseling) mantiene gli apporti.
COUNSELING NUTRIZIONALE

A 3 mesi, nel gruppo 1 vi è un maggior numero di pazienti (90%) con miglioramento
dei sintomi anoressia, nausea/vomito, xerostomia, disgeusia, odinofagia/disfagia.
COUNSELING NUTRIZIONALE

Dopo RT la qualità di vita è migliore nei gruppi 1 e 2. Tuttavia, a 3 mesi, solo nel
gruppo 1 rimane invariata o migliora.
Aprile 2012

Raccomandazione                                                                  Grado
L’intervento nutrizionale (counseling e/o integratori e/o NE)                      A
migliora/mantiene lo stato nutrizionale
L’intervento nutrizionale migliora la qualità di vita e la funzione fisica del     B
paziente
La NE può migliorare l’apporto calorico e proteico quando le ingesta               B
sono inadeguate
La NE può ridurre le riammissioni in ospedale e le interruzioni dei                C
trattamenti
Arends J, et al. Clin Nutr. 2017; 36:11-48
HCT = Hematopoietic cell transplantation.

                                             23
CRITERI DI SCELTA TRA NUTRIZIONE ENTERALE
                 E PARENTERALE
                          L’INTESTINO È FUNZIONANTE?

           SI                                                            N0

     ENTERALE                                                   PARENTERALE

 < 30 gg        > 30 gg                                       < 15 gg         > 15 gg

  SONDINO:           GASTROSTOMIA                   PERIFERICA            CENTRALE
NASOGASTRICO
                     DIGIUNOSTOMIA
NASODIGIUNALE

                                         Zaloga GP. Lancet 2006, 1, 367 (9516): 1101-11

           OBIETTIVI
         NUTRIZIONALI         N0
          RAGGIUNTI?

                SI
NE
                    versus
                     NP ?
Vantaggi della NE rispetto alla NP:

•   minore incidenza di complicanze infettive

•   più semplice gestione

•   minore invasività (?)

•   minori costi (1:6 - 1:10)

La NE non è in antitesi con la NP
VIA D’ACCESSO DELLA NE

             La GS è sicura ?

               PEG o RIG ?
Autore         Pazienti deceduti      Metodo              Causa di morte

Ehrsson Y 2004          9               PEG     2 pneumoperitoneo con IRA
                                                1 arresto cardiaco durante procedura
                                                1 peritonite postoperatoria
                                                1 peritonite postoperatoria
                                                1 fascite necrotizzante
                                                1 emorragia intestinale
                                                                    Clin Otolaryngol 2009
                                                1 emorragia intestinale
                                                1 diarrea ed ileo paralitico

Hunter JG 1989          1               PEG     1 polmonite aspirativa acuta

La selezione del paziente, le comorbidità, la prognosi ed il timing di posizionamento
sono tutti fattori critici nella prevenzione delle complicanze.
Br J Oral Maxillofac Surg 2010

Conclusioni

Sulla base delle attuali evidenze sembra che ci sia un minor rischio di
mortalità e peritonite con il posizionamento endoscopico di una gastrostomia
(PEG) rispetto a quello radiologico.
TIMING DELLA NE

        PEG «preventiva» o SNG
           «terapeutico» ?
SNG «TERAPEUTICO»

PRO                           CONTRO

 Minor dipendenza dalla NE    Discomfort
 Più rapido recupero della    Stress emotivo
  funzione deglutitoria        Dislocamento
                               Maggiore irritazione della
                                mucosa faringea ed
                                esofagea
                               Reflusso gastroesofageo
PEG «PREVENTIVA»

Il posizionamento di una PEG «preventiva» prima dell’inizio di RT o RCT si è dimostrato
efficace nel ridurre:

Calo ponderale
                   Scolapio JS 2001; Piquet MA 2002; Beer KT 2005; Nguyen NP 2006;
                                Wiggenraad RG 2007; Chang JH 2009; Chen AM 2010;
                                     Rutter CE 2011; Silander E 2011; Assenat E 2011

Interruzioni del trattamento
                                            Lee JH 1998; Beer KT 2005; Assenat E 2011

Ospedalizzazioni per disidratazione/malnutrizione
      Lee JH 1998; Scolapio JS 2001; Piquet MA 2002; Rutter CE 2011; Assenat E 2011
Una PEG preventiva, rispetto ad una
NE terapeutica o al solo intake per
os, migliora lo stato nutrizionale e
può contribuire al miglioramento di
aspetti clinici, economici e della
qualità di vita.
World J Gastroenterol 2011

Circa il 50% dei pazienti non ha mai utilizzato la PEG
oppure l’ha utilizzata per meno di 2 settimane
                                                         !?
Aprile 2012

Raccomandazione                                                          Grado
Il metodo ottimale (SNG, PEG preventiva o terapeutica) non è chiaro        A
Una PEG preventiva migliora gli outcomes nutrizionali con minor calo       B
ponderale
Una PEG preventiva può migliorare la qualità di vita durante e dopo il     B
trattamento
Una PEG preventiva può ridurre le riammissioni in ospedale                 C
PEG «PREVENTIVA»

           SELEZIONE DEI PAZIENTI!
Criteri di selezione per gastrostomia «preventiva»
• Fattori nutrizionali
• Fattori socioambientali
• Stadio e sede tumore
• Radioterapia/chemioterapia
• Chirurgia
• Tipo di metodica e morbidità
Current Oncology 2011

Una PEG preventiva dovrebbe essere seriamente considerata in presenza
di almeno 1 dei seguenti fattori:
• Calo ponderale >5% in 1 mese o >10% in 6 mesi
• BMI
Aprile 2012

Raccomandazione                                                          Grado
Una PEG preventiva dovrebbe essere considerata per migliorare lo           C
stato nutrizionale, i costi e l’outcome di pazienti con tumore T4 o
dell’ipofaringe candidati a trattamento radiochemioterapico
concomitante.

Altri gruppi di pazienti dovrebbero essere considerati dal team
multidisciplinare in base ad altri fattori clinici come dimensioni del
tumore, stadio, effetto di trattamenti multimodali, dosi e campi della
RT, tipo di chirurgia, stato nutrizionale e disfagia
«DIPENDENZA DALLA PEG»

Una prolungata NE tramite PEG o nulla per os > 1-2 settimane possono
essere causa di disfagia di lunga durata in seguito ad atrofia muscolare
                                               Rosenthal D. J Clin Oncol 2006

Nell’intento di prevenire il deterioramento della funzione deglutitoria i pazienti
dovrebbero essere incoraggiati a deglutire durante tutto il periodo di RT o RCT
                                                   Platteaux N. Dysphagia 2010

Nella prevenzione dell’atrofia non ha importanza il tipo di bolo: il paziente può
semplicemente bere acqua durante la giornata
                                                 Langmore S. Dysphagia
2011
IL PERCORSO
NUTRIZIONALE
NELL’OSPEDALE
SAN MARTINO
ATTIVITÀ 2013-2016
Pz seguiti 55 su 209 (26,3%)
BMI : 24,2+/-8
Calo poderale medio 5,5+/- 2 Kg
Calo ponderale dopo 1 mese 0,5+/-1,8
Calo ponderale medio dopo terapia : 0,4+/-1,3

NP: 25 (11,96%) : NE : 15 (7%)di cui PEG 2
Visite 128/anno
Giornate NP DH: 205
Durata media NP: 38 +/- 12 gg
Durata media NED: 38+/-10 gg
CONSIDERAZIONI
Pro
Inclusione di tutti i pazienti-> Pro: Migliore screening
Contro > 450 vs 128 visite anno (scarse risorse umane della DNC)
Identificazione di pz con indicazione alla PEG preventiva
Cartella condivisa
Letto tecnico al PS per emergenze nutrizionali
CONCLUSIONI

1. Capacità, competenze e disponibilità di risorse per il miglior outcome
   clinico
2. Screening della malnutrizione e della disfagia
3. Gestione nutrizionale complementare a quella della deglutizione
4. Dietista esperto e Medico Nutrizionista all’interno del Team
   Multidisciplinare
5. Possibilità di accesso rapido e frequente presso Strutture di Dietetica e
   Nutrizione Clinica
6. Nell’ambito di un Team Multidisciplinare, valutazione di criteri clinici per
   una scelta appropriata di posizionamento di gastrostomia preventiva
7. Stretto monitoraggio per la prevenzione di complicanze
Grazie
     per
l’attenzione
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