PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

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Parlamento europeo
     2019-2024

                                         Documento di seduta

                                                                             B9-0300/2022 }
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     8.6.2022

                  PROPOSTA DI RISOLUZIONE
                  COMUNE
                  presentata a norma dell'articolo 144, paragrafo 5, e dell'articolo 132, paragrafo
                  4, del regolamento

                  in sostituzione delle proposte di risoluzione seguenti:
                  B9-0300/2022 (Verts/ALE)
                  B9-0302/2022 (S&D)
                  B9-0303/2022 (ECR)
                  B9-0304/2022 (PPE)
                  B9-0309/2022 (Renew)

                  sulle violazioni della libertà dei media e della sicurezza dei giornalisti in
                  Georgia
                  (2022/2702(RSP))

                  Željana Zovko, Miriam Lexmann, Michael Gahler, David McAllister,
                  Rasa Juknevičienė, Sandra Kalniete, Andrius Kubilius, Andrzej Halicki,
                  Isabel Wiseler-Lima, Krzysztof Hetman, Adam Jarubas, Antonio
                  López-Istúriz White, Paulo Rangel, Traian Băsescu, Tom
                  Vandenkendelaere, Arba Kokalari, Vangelis Meimarakis, Janina
                  Ochojska, José Manuel Fernandes, Ivan Štefanec, Michaela Šojdrová,
     RC\1257886IT.docx                                                      PE732.357v01-00 }
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IT                                       Unita nella diversità                                        IT
Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, David Lega, Seán Kelly, Christian
                  Sagartz, Vladimír Bilčík, Andrey Kovatchev, Magdalena Adamowicz,
                  Tomáš Zdechovský, Sara Skyttedal, Romana Tomc, Stanislav Polčák,
                  Stelios Kympouropoulos, Eugen Tomac, Peter Pollák
                  a nome del gruppo PPE
                  Pedro Marques, Andrea Cozzolino, Sven Mikser, Isabel Santos
                  a nome del gruppo S&D
                  Petras Auštrevičius, Izaskun Bilbao Barandica, Nicola Beer, Olivier
                  Chastel, Klemen Grošelj, Svenja Hahn, Ilhan Kyuchyuk, Dragoş Pîslaru,
                  Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Michal Šimečka,
                  Nicolae Ştefănuță, Ramona Strugariu, Dragoş Tudorache, Hilde
                  Vautmans
                  a nome del gruppo Renew
                  Markéta Gregorová
                  a nome del gruppo Verts/ALE
                  Raffaele Fitto, Anna Fotyga, Adam Bielan, Angel Dzhambazki, Beata
                  Kempa, Elżbieta Kruk, Hermann Tertsch, Jadwiga Wiśniewska, Ladislav
                  Ilčić, Nicola Procaccini, Valdemar Tomaševski, Veronika Vrecionová,
                  Vincenzo Sofo, Witold Jan Waszczykowski, Zbigniew Kuźmiuk
                  a nome del gruppo ECR

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IT
Risoluzione del Parlamento europeo sulle violazioni della libertà dei media e della
sicurezza dei giornalisti in Georgia
(2022/2702(RSP))

Il Parlamento europeo,

–        viste le sue precedenti risoluzioni sulla Georgia, in particolare quella del 16 settembre
         2020 sull'attuazione dell'accordo di associazione tra l'UE e la Georgia1,

–        vista la recente visita in Georgia del rappresentante OSCE per la libertà dei mezzi di
         comunicazione in data 28 e 29 aprile 2022,

–        visto l'accordo raggiunto dalle forze politiche georgiane il 19 aprile 2021, mediato dal
         Presidente del Consiglio europeo,

–        visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia
         atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra, che è entrato
         pienamente in vigore il 1° luglio 20162,

–        visto l'indice sulla libertà di stampa nel mondo del 2021 e del 2022 di Reporter senza
         frontiere,

–        visti l'articolo 144, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.       considerando che nel loro accordo di associazione, che è in vigore dal 1º luglio 2016, la
         Georgia e l'UE si sono impegnate a sviluppare un dialogo politico al fine di rafforzare il
         rispetto dei principi democratici, dello Stato di diritto e della buona governance, dei
         diritti umani e delle libertà fondamentali, compresa la libertà dei media;

B.       considerando che il 3 marzo 2022 la Georgia ha presentato la sua domanda di adesione
         all'UE, il che testimonia le aspirazioni europee del popolo georgiano, che godono di un
         ampio sostegno da parte dei cittadini e di tutto lo spettro politico, compresa
         l'opposizione;

C.       considerando che la libertà di espressione, la libertà dei media e la sicurezza dei
         giornalisti sono elementi fondamentali di una democrazia dinamica e che la loro
         protezione da parte delle autorità è un indicatore importante del consolidamento della
         democrazia; che media pluralistici, liberi e indipendenti sono una pietra angolare della
         democrazia nonché uno dei pilastri principali della lotta contro la disinformazione;

D.       considerando che l'accordo del 19 aprile, mediato dal Presidente del Consiglio europeo
         Charles Michel, ha sottolineato la necessità di affrontare la percezione di un sistema
         giudiziario politicizzato, anche mediante l'adozione e l'attuazione di un'ambiziosa

1   GU C 385 del 22.9.2021, pag. 40.
2   GU L 261 del 30.8.2014, pag. 4.
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riforma del sistema giudiziario volta a rafforzarne l'indipendenza, la trasparenza e la
          responsabilità;

     E.   considerando che il 5 luglio 2021 oltre 50 giornalisti, rappresentanti dei media e
          manifestanti pacifici sono stati aggrediti violentemente da attivisti principalmente di
          estrema destra mentre seguivano la Marcia per la dignità organizzata in occasione del
          Pride di Tbilisi, il quale alla fine è stato cancellato; che Alexander Lashkarava,
          operatore dell'emittente televisiva TV Pirveli, è deceduto poco dopo tale aggressione a
          causa delle lesioni riportate;

     F.   considerando che l'ambiente mediatico della Georgia, dopo diversi anni di
          miglioramenti, si è rapidamente deteriorato nel corso degli ultimi anni e che in seguito
          agli atti di violenza di massa durante la marcia del Pride di Tbilisi del 5 luglio 2021 nel
          paese si è verificato un numero senza precedenti di aggressioni violente nei confronti di
          giornalisti, il che ha spinto diverse organizzazioni internazionali a esprimere la propria
          preoccupazione mediante dichiarazioni in difesa della libertà dei media e ha determinato
          un significativo declassamento della Georgia nell'indice sulla libertà di stampa nel
          mondo (il paese è passato da un punteggio di 71,36 e un piazzamento al 60° posto su
          180 nella classifica del 2021 a un punteggio di 59,9 e a un piazzamento al 89° posto su
          180 nella classifica del 2022);

     G.   considerando che il numero di aggressioni verbali nei confronti di giornalisti e il
          numero di azioni legali per diffamazione, comprese quelle avviate da funzionari
          governativi e individui associati al partito al governo, nei confronti dei rappresentanti e
          delle società dei media critici sono in aumento; che, come osservato da Transparency
          International Georgia, la modifica della prassi giudiziaria pone l'onere della prova sui
          giornalisti, nonostante una disposizione univoca del diritto georgiano affermi il
          contrario; che i giornalisti, in particolare quelli dei canali mediatici critici nei confronti
          del governo, incontrano difficoltà nell'accesso alle informazioni che dovrebbero essere
          disponibili al pubblico;

     H.   considerando che le indagini sono state caratterizzate da una mancanza di trasparenza ed
          efficacia, il che ha dato luogo a un'impressione diffusa di impunità per i responsabili dei
          reati nei confronti dei giornalisti;

     I.   considerando che il 4 aprile 2022 il tribunale della città di Tbilisi ha condannato sei
          persone a una pena detentiva di cinque anni per l'aggressione nei confronti di due
          operatori e un giornalista durante i violenti attacchi contro la marcia del Pride di Tbilisi
          del 5 luglio 2021;

     J.   considerando che il 16 maggio 2022 Nika Gvaramia, direttrice dell'emittente televisiva
          Mtavari, è stata condannata a una pena detentiva di tre anni e mezzo a norma
          dell'articolo 220 del codice penale sulla base di dubbie accuse di riciclaggio di denaro,
          corruzione e falsificazione di documenti in relazione alla sua precedente attività in
          qualità di direttrice di Rustavi 2 TV, sentenza che in Georgia è stata ampiamente
          percepita come un tentativo di mettere a tacere una voce critica nei confronti dell'attuale
          governo; che tale caso è già stato valutato negativamente dal difensore pubblico della
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IT
Georgia nel 2019;

K.   considerando che indagini e azioni penali selettive che prendono di mira coloro che si
     oppongono all'attuale governo minano la fiducia dell'opinione pubblica non solo nei
     confronti delle istituzioni giudiziarie, ma anche del governo stesso, mentre il ripetersi di
     casi analoghi a danno dei proprietari di media legati all'opposizione compromette gli
     sforzi tesi a rafforzare l'indipendenza della magistratura;

L.   considerando che l'ex presidente Mikheil Saakashvili, le cui condizioni di salute
     continuano a peggiorare, è stato infine trasferito in un ospedale civile su parere di
     medici indipendenti secondo cui le sue condizioni non sarebbero altrimenti migliorate;

M.   considerando che la riforma della legge sulle comunicazioni elettroniche conferisce alla
     Commissione nazionale georgiana per le comunicazioni (GNCC) il diritto di nominare
     amministratori speciali presso le società di telecomunicazioni che applicano le decisioni
     del GNCC;

N.   considerando che sono stati avviati procedimenti giudiziari nei confronti di proprietari
     di altri importanti organi di informazione critici o dei loro familiari stretti, in particolare
     David Kezerashvili di Formula TV e Vakhtang Tsereteli, fondatore dell'emittente
     televisiva indipendente TV Pirveli; che nel gennaio 2022 il tribunale della città di
     Tbilisi ha giudicato colpevoli di frode Mamuka Khazaradze e Badri Japaridze, fondatori
     della TBC Bank e del partito politico "Lelo per la Georgia", nonché Avtandil Tsereteli,
     padre di Vakhtang Tsereteli, condannandoli a una pena detentiva di sette anni; che la
     pena è stata tuttavia commutata, essendo scaduto il termine di prescrizione per frode;

O.   considerando che negli ultimi anni, e in particolare dopo l'invasione russa dell'Ucraina,
     la Georgia ha registrato un aumento della disinformazione e della propaganda russe
     anti-UE, rivolte in particolare contro le donne, la comunità LGBTQI +, gli attivisti per i
     diritti umani e le minoranze etniche;

P.   considerando che le rivelazioni di diffuse intercettazioni illegali nel settembre 2021
     hanno confermato che tra i membri della società georgiana le cui conversazioni sono
     state registrate figurano molti giornalisti;

Q.   considerando che le indagini sul caso del giornalista azerbaigiano Afgan Mukhtarli,
     rapito in Georgia nel maggio 2017 e trasportato illegalmente attraverso il confine con
     l'Azerbaigian per essere processato a Baku, presumibilmente con la collusione di
     membri delle forze di sicurezza georgiane, non hanno ancora prodotto risultati concreti;

1.   esprime preoccupazione per il significativo deterioramento della situazione dei media e
     della sicurezza dei giornalisti in Georgia negli ultimi anni, malgrado il solido quadro
     giuridico del paese teso a garantire la libertà di espressione e la libertà dei media;

2.   condanna il crescente numero di casi di intimidazioni, minacce e violenza nei confronti
     dei giornalisti e la persecuzione di questi ultimi, incluso il crescente numero di indagini
     penali a carico degli operatori e dei proprietari dei media; chiede alle autorità georgiane
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                                                                                                       IT
di indagare scrupolosamente su qualsiasi caso di violenza e di perseguire coloro che
          incitano a commettere attacchi violenti contro i giornalisti e altri operatori dei media o
          che realizzano tali atti, ponendo dunque fine alla sensazione di impunità in relazione a
          tali crimini; invita la Georgia a limitare il ricorso ad azioni legali strategiche nei
          confronti dei difensori dei diritti umani e dei rappresentanti dei media intese a bloccare
          la partecipazione pubblica, il cui obiettivo è ostacolare l'attività fondamentale e
          indipendente di tali persone;

     3.   invita la Georgia a garantire la libertà dei media, che dovrebbe includere l'indipendenza
          redazionale, la titolarità trasparente dei media e una copertura mediatica pluralistica,
          imparziale e non discriminatoria delle opinioni politiche nella programmazione delle
          emittenti private e soprattutto pubbliche, in particolare nel periodo di campagna
          elettorale; si rivolge alla Georgia affinché assicuri l'accesso senza ostacoli alle
          informazioni che dovrebbero essere pubblicamente accessibili e garantisca la sicurezza,
          la protezione e l'empowerment dei giornalisti e degli altri professionisti dei media;

     4.   critica la condanna, in data 16 maggio 2022, di Nika Gvaramia, direttore del principale
          canale televisivo vicino all'opposizione, che ha evidenziato la sfiducia persistente nel
          sistema giudiziario della Georgia; approva l'appello di Reporter senza frontiere a
          riesaminare la condanna di Nika Gvaramia; sottolinea ancora una volta che il governo
          deve compiere con urgenza progressi reali nella riforma del sistema giudiziario
          attraverso un processo interpartitico ampio e inclusivo, con l'obiettivo di accrescere
          l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura, in linea con gli impegni assunti in
          qualità di partner associato dell'UE;

     5.   invita tutti i rappresentanti del governo georgiano ad astenersi dal ricorrere a una
          retorica aggressiva e a un trattamento discriminatorio nei confronti dei rappresentanti
          dei media in Georgia e a promuovere, nell'ambito delle loro dichiarazioni pubbliche, un
          approccio tollerante e rispettoso dei diritti umani;

     6.   denuncia con forza la persistente mancanza di indagini o azioni penali condotte con
          diligenza in relazione ai responsabili degli atti di violenza commessi nei confronti di
          giornalisti e manifestanti pacifici durante la parata del pride di Tbilisi del 5 luglio 2021;
          insiste sul fatto che non è possibile tollerare in alcuna circostanza che i responsabili di
          tali atti restino impuniti, essendo le loro azioni contrarie sia alla legislazione nazionale
          georgiana che agli impegni internazionali ed europei, e chiede che gli incidenti del 5
          luglio 2021 siano effettivamente oggetto di indagini; condanna le continue
          discriminazioni subite dalle persone LGBTQI+; esorta le autorità georgiane ad attuare
          appieno la legislazione in materia di diritti umani e lotta alle discriminazioni;

     7.   invita le autorità georgiane a condurre indagini efficaci sullo scandalo intercettazioni e a
          porre in essere veri e propri meccanismi di controllo democratico in relazione alle
          attività di vigilanza e raccolta di dati realizzate dalle istituzioni statali;

     8.   evidenzia la necessità di garantire un contesto lavorativo sicuro e favorevole per i
          giornalisti, gli operatori dei media e gli organi di informazione, sia a livello normativo
          che nella pratica, ivi incluso per i giornalisti che fuggono dalla Russia, dalla Bielorussia
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e da altri regimi autoritari in cerca di rifugio; incoraggia pertanto la Georgia a sfruttare
      la cooperazione internazionale per migliorare il contesto mediatico e la legislazione in
      materia, in linea con le migliori pratiche internazionali;

9.    si congratula con Nino Lomjaria, difensore pubblico della Georgia, per le sue azioni a
      tutela della libertà dei media, malgrado i costanti attacchi da parte del governo;

10.   prende atto del contesto mediatico diversificato e pluralistico in Georgia, ma si
      rammarica per le relazioni estremamente tese tra il partito al potere e gli organi di
      informazione critici, come pure tra i partiti di opposizione e i media filogovernativi;
      deplora vivamente la polarizzazione del panorama mediatico, che rispecchia la
      crescente e deleteria polarizzazione del contesto politico;

11.   ribadisce il suo invito alle autorità georgiane ad astenersi dall'interferire nella libertà dei
      media o dal perseguire cause di matrice politica a carico di rappresentanti o proprietari
      di media;

12.   esorta le autorità georgiane a scarcerare l'ex presidente Mikhail Saakashvili per motivi
      umanitari in modo da consentirgli di ricevere le adeguate cure mediche all'estero;

13.   esprime preoccupazione per il costante aumento della disinformazione e della
      manipolazione delle informazioni operate dalla Russia in Georgia, nel contesto
      dell'invasione russa dell'Ucraina, ed esorta il governo georgiano a sviluppare programmi
      educativi di alfabetizzazione mediatica per i suoi cittadini, a sostenere la società civile
      nella creazione di meccanismi di accertamento dei fatti e a intraprendere misure attive
      per prevenire campagne di disinformazione a opera di attori stranieri o nazionali contro
      il paese, i gruppi o le persone vulnerabili, come coloro che vivono in comunità etniche
      minoritarie o in zone di conflitto, e i partiti politici;

14.   esorta tutti gli attori politici georgiani ad astenersi dallo sfruttare i tentativi di
      disinformazione russi per prendere di mira i rispettivi oppositori politici, in quanto ciò
      non fa che contribuire a diffondere ulteriormente la disinformazione e pregiudica la
      coesione sociale e la democrazia;

15.   incoraggia la Georgia ad avvalersi al meglio di tutti gli strumenti e le iniziative dedicati
      al rafforzamento della resilienza nel quadro del partenariato orientale e invita la
      Commissione e gli Stati membri dell'UE a fornire sostegno politico, tecnico e
      finanziario ai media indipendenti e alla società civile in Georgia;

16.   accoglie con favore la partecipazione della Georgia al programma Europa creativa
      2021-2027; invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere azioni intese a
      monitorare e valutare i rischi per il pluralismo e la libertà dei media, difendere i
      giornalisti sotto attacco e agevolare la trasformazione e la competitività del settore dei
      mezzi di informazione in Georgia;

17.   invita le autorità georgiane a rispettare con risolutezza i più elevati standard in materia
      di democrazia, Stato di diritto, indipendenza della magistratura, equo processo e libertà
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fondamentali, ivi incluso nel settore della libertà dei media, dimostrando così in modo
           inequivocabile la volontà politica di dare attuazione alle ambiziose aspirazioni europee
           del popolo della Georgia, testimoniate dalla domanda di adesione all'UE presentata dal
           paese il 3 marzo 2022; è dell'opinione che le aspirazioni legittime del popolo georgiano
           meritino di essere realizzate e invita pertanto le istituzioni dell'UE ad adoperarsi a
           favore del riconoscimento dello status di paese candidato all'UE alla Georgia, in linea
           con l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea, sulla base del merito e a condizione
           che le autorità georgiane rispettino tutti i criteri;

     18.   incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della
           Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di
           sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati
           membri, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in
           Europa e alla Presidente, al governo e al Parlamento della Georgia.

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