"Pronti a portare lo smart stadium in Italia, il tifoso sarà regista di quello che vede in campo" - Il Sole 24 Ore
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FEBBRAIO 2021 DigitEconomy.24 – DALLA MEDICINA AGLI STADI: LE APPLICAZIONI DI AI E 5G L’INTERVISTA AL VICEPRESIDENTE DI ZTE ITALIA, LUCIO FEDELE «Pronti a portare lo smart stadium in Italia, iltifososaràregistadiquellochevedeincampo» L e applicazioni per il 5G sono UPMC ITALY pronte, e sono già realtà. Quello che manca è la co- «Vaccini in tempi pertura di rete per partire con una rapidi con a AI diffusione massiva. A fare il punto e big data» con DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School) su come la nuo- va tecnologica cambierà la nostra vita, dal divertimento alla medicina e alle cure, è il vicepresidente di Zte Italia, Lucio Fedele. Al momento gli stadi sono deserti per le misure di contrasto all’emergenza Covid, ma il vicepresidente - sono tante, ci mo discutendo. D’altronde c’è una xx Giovanni Vizzini, una delle applicazioni già pronte e sono applicazioni per l’industria serie di cose che il 5G abiliterà, dal Upmc Italy che non necessiterebbe neanche di e la sanità, altre per il gaming op- banale parcheggio intelligente, che S una copertura molto estesa è quel- pure per gli show e il divertimen- ci dice in anticipo dove troveremo enza intelligenza artificiale e la dello smart stadium, lo stadio to. Una su cui stiamo lavorando è posto auto, alla facilitazione degli big data non sarebbe stato ‘intelligente’ che in Cina è già una quella dello smart stadium. Lato ingressi fino alla cosa più interes- possibile sviluppare un vaccino realtà. Zte, abbiamo già realizzato questa contro il Covid-19 in pochi mesi. «Le peculiarità del 5G – racconta tecnologica in Cina, in Italia stia- >> continua a pag. 4 Parola di Giovanni Vizzini, chief operating officer e direttore me- PARLA ANTONELLA FOLGORI, LA SCIENZIATA PRESIDENTE DI REITHERA dico scientifico della divisione italiana di Upmc (University of «Grazie ai nuovi bioreattori renderemo l’Italia autonoma» Pittsburgh medical center). La tecnologia, aggiunge, sarà fonda- R eiThera è pronta a produrre 100milioni di dosi di vaccino contro il Covid rendendo così l’Italia h Antonella Folgori, presidente e direttrice ReiThera mentale anche nella prosecuzio- ne sullo studio del vaccino, man mano che si allarga la platea di «autonoma». A dirlo, in un’intervi- scala e a pieno regime; se ReiThera chi lo riceve. «Non sarebbe stato sta a DigitEconomy.24 (report del disporrà delle risorse necessarie, possibile, senza la disponibilità Sole 24Ore Radiocor e della Luiss saremo in grado di produrre fino di strumenti e software poten- Business School) è Antonella Fol- a 100.000.000 di dosi all’anno e tissimi, – spiega - sviluppare un gori, presidente e direttrice del di- quindi potremmo soddisfare l’inte- vaccino in tempi così brevi. Prima partimento di immunologia della ro fabbisogno vaccinale dell’Italia». la tempistica era misurata in anni, casa di Castel Romano. Il gruppo, in Posto che le dosi andranno priorita- oggi in mesi. La pandemia, inoltre, cui ha investito di recente Invitalia, Folgori che è anche fondatrice del riamente all’Italia, la presidente non sta producendo una mole di dati ha acquistato dei bioreattori grazie nucleo originario di Reithera, Okai- esclude che si possa produrre anche ai quali potrà aumentare la produ- ros - sono stati acquistati anche in >> continua a pag. 3 1 zione. «I nuovi bioreattori – spiega previsione della produzione su larga >> continua a pag. 2
>>> DALLA PRIMA PAGINA - PARLA ANTONELLA FOLGORI, LA SCIENZIATA PRESIDENTE DI REITHERA «Big data e sistemi di intelligenza artificiale sono il futuro dell’industria manifatturiera» per l’estero. In tutto il processo, dalla produzione alla distribuzione del vaccino, le nuove tecno- logie hanno e avranno un ruolo fondamentale.« Che ruolo ha la tecnologia nella ricerca e produ- zione dei vaccini? In tutti i processi di manifattura, l’avanzamento tecnologico va in parallelo con l’ottimizzazione de- gli step produttivi. Ciò vale anche per i vaccini. Per esempio, l’introduzione nel processo di materiali innovativi a basso rilascio di sostanze estraibili ha permesso di aumentare la qualità dei prodotti. An- che in termini di automazione sono stati introdotti importanti progressi. La gestione dei parametri di processo avviene attraverso sistemi di control- lo in remoto, e operazioni come l’ispezione visiva del prodotto finale e il riempimento delle provette vaccinali avvengono oramai in maniera comple- tamente automatizzata. Sicuramente sistemi di intelligenza artificiale e l’ausilio di big data nella gestione e registrazione dei dati di processo rap- presentano il futuro dell’industria manifatturiera, tativi delle varie fasi produttive, necessarie alle ammontano a circa 49 milioni di euro: 41,2 milio- di cui i vaccini sono una componente importante. opportune analisi chimico-biologiche. Il formula- ni a fondo perduto e 7,8 milioni di finanziamento Avete acquistato un bioreattore per la produzio- to vaccinale a questo punto è pronto per essere agevolato. I restanti 32 milioni saranno invece fon- ne di vaccini su larga scala, come funziona e su sottoposto a una procedura di riempimento au- di stanziati da ReiThera con finanziamenti propri. quali tecnologie si basa? Consentirà di aumen- tomatizzato di flaconi per prodotti iniettabili, e Inoltre, in attuazione delle previsioni dell’articolo tare la produzione per le necessità dell’Italia? conservato in condizioni refrigerate in attesa della 34 del decreto-legge 14 agosto 2020, Invitalia Studiate la produzione anche per altri Paesi? distribuzione acquisirà una partecipazione del 27% del capitale I processi produttivi in ReiThera seguono le Nor- I nuovi bioreattori sono stati acquistati anche della società a seguito di un aumento del capitale me di Buona Fabbricazione (normalmente definite in previsione della produzione su larga scala e a di ReiThera. GMP, dall’inglese “Good Manufacturing Practices”) pieno regime: se ReiThera disporrà delle risorse Riguardo alla tempistica, è emerso ultimamente che descrivono i metodi, le attrezzature, i mezzi necessarie, saremo in grado di produrre fino a scetticismo sul fatto che si arrivi a distribuire il e la gestione delle produzioni per assicurarne gli 100.000.000 di dosi all’anno e quindi potremmo vaccino in tempi brevi. Sarà pronto per settem- standard di qualità appropriati. L’officina farma- soddisfare l’intero fabbisogno vaccinale dell’Italia, bre? ceutica applica in ambiente GMP processi di pro- Siamo ottimisti sul fatto di poter iniziare il prima “ duzione dei vettori virali attenuati utilizzando linee possibile i più ampi studi di Fase 2 e 3. «Priorità all’Italia, cellulari ingegnerizzate al fine di ottimizzarne la Molto dipende dalle risorse che avremo a dispo- produttività, grazie all’ impiego di bioreattori che ma non è esclusa sizione per iniziare la produzione su larga scala e utilizzano sacche monouso per colture di cellule la vendita dalla struttura della filiera distributiva. Non cono- in sospensione su una scala che va da 2 a 2000L. del vaccino scendo ancora i dettagli logistici non possiamo ” Questo processo denominato di “upstream”, ba- dare risposte esatte, ma auspichiamo che, dopo sato sull’uso di bioreattori “STR” (stirred tank bio- all’estero» l’approvazione, il vaccino possa arrivare agli italiani reactors) permette di aumentare i volumi di pro- nel più breve tempo possibile. duzione in modo efficiente e lineare. rendendola autonoma. Come abbiamo sempre La tecnologia può essere d’aiuto anche nella se- Il vettore virale viene successivamente purificato detto, le dosi andranno prioritariamente all’Italia, conda fase di distribuzione del vaccino? (processo di “downstream”) per rimuovere i con- ma ciò non esclude che successivamente potremo Certamente: è uno ormai strumento fondamenta- taminanti del processo di produzione e quindi aprirci alla vendita presso altri Paesi. le nella maggior parte dei settori, compreso quel- principalmente della linea cellulare. La fase di puri- Invitalia partecipa al finanziamento da 81 milio- lo farmaceutico, soprattutto per la sua capacità ficazione del virus è basata su tecnologie avanzate ni di euro del vostro vaccino. Come sono spac- di semplificazione e coordinazione dei processi. che prevedono l’utilizzo di tecniche per filtrazione chettati i fondi nel dettaglio? Per la distribuzione sicuramente utilizzeremo, e di profondità, separazione con cromatografia a Il consiglio di amministrazione di Invitalia ha ap- con noi anche tutti i nostri partner, gli strumenti scambio ionico e formulazione attraverso filtra- provato il contratto di Sviluppo presentato da Rei- più all’avanguardia a nostra disposizione per assi- zione a flusso tangenziale. Al fine di garantire la thera che finanzia un investimento industriale e di curarci che il vaccino arrivi agli operatori sanitari qualità del vaccino, l’intero processo produttivo ricerca da 81 milioni di euro. Le agevolazioni con- e ai cittadini nel modo più efficiente e più rapido 2 viene monitorato con campionamenti rappresen- cesse, in conformità alle norme sugli aiuti di Stato, possibile. n
PARLA L’AD DI RETELIT Protto: «Rete fissa migliore per la telemedicina» P er le operazioni chirurgiche e le visite a distanza non c’è solo il 5G. Retelit, ad esempio, dopo aver Uno dei problemi che potrebbero nascere con la connessione mobile è proprio quello relativo alla velocità quello della sicurezza, «che abbiamo affrontato non tanto sulla parte del- la rete ma su quella dei data center concluso un accordo con il gruppo della connessione. «Il ritardo in sé – relativamente alla diagnostica per milanese San Donato per la forni- afferma – non è un problema, perché immagini». tura di un’infrastruttura abilitante si tratterebbe di uno scollamento E nella telemedicina avere una rete che può operare anche nel campo minimo rispetto al tempo reale, il unica in fibra potrebbe giovare? Sulla dei teleconsulti, ora ha in atto degli problema nasce quando il ritardo è xx Federico Protto, rete unica Protto ribadisce la posizio- use–case con la Fondazione Ope- variabile. Il chirurgo da remoto, cioè, ad di Retelit ne tenuta anche in passato: «stanno ra San Camillo sempre nell’ambito compie il movimento e il piccolo venendo al pettine tanti nodi, sicura- infrastrutturale, con cui è possibile robot collegato in ospedale opera i primi a verificarsi, la connessione mente superabili, che rendono tutto abilitare applicazioni di telemedicina fisicamente, ma con un ritardo non mobile è necessaria: «riassumendo più complicato. Oltre all’incognita sulla rete fissa. costante la mano del medico potreb- la connessione fissa è migliore dal della posizione del nuovo governo, «La tecnologia 5G – spiega a DigitE- be risultare non ferma, con il rischio punto di vista tecnologico, la mobile c’è poi l’opportunità dei fondi del Re- conomy.24 (report del Sole 24 Ore e di avere un movimento discontinuo». inizialmente non è necessaria». covery: se il Pnrr sarà un po’ più cir- della Luiss Business School) l’ammi- La continuità di movimento è un In questo contesto non bisogna tra- costanziato, se il governo sarà solido nistratore delegato Protto – sta par- aspetto che viene garantito «nativa- scurare la sicurezza dei dati sanitari e forte, parte di quei fondi potrebbe- tendo e ha al momento un problema mente» in misura superiore dalle reti che vengono scambiati tramite le ap- ro essere utilizzati bene nel digitale e di capillarità, inoltre c’è un rischio di fisse. La connessione mobile, invece, plicazioni di telemedicina. «Si pensa nella rete unica». Protto, ricordando ritardo più evidente con la rete mobi- sarebbe utile nel caso in cui l’opera- che i grossi attacchi di hacker siano che la rete unica è un’opportunità per le che con quella fissa». Fondamen- zione non avvenga in un nosocomio soprattutto sui sistemi bancari, in- il Paese, aggiunge anche che va chia- tale poi, prosegue Protto, è tutelare vero e proprio, dove si presume ci vece sono soprattutto sui sistemi rito come e dove farla: «sicuramente la sicurezza dei dati sanitari, dati sia la connessione, ma, ad esempio, sanitari. Solo per fare un esempio si nelle aree bianche e forse nelle aree sensibili che sono soggetti di hacke- in un ospedale da campo. In questo può hackerare un fascicolo elettro- grigie, sicuramente no nelle aree raggio più di quelli bancari. caso, che probabilmente non sarà tra nico a scopo ricattatorio». Un tema, nere dove c’è già concorrenza». n >>> DALLA PRIMA PAGINA - L ‘INTERVENTO DI GIOVANNI VIZZINI, UPMC ITALY enorme, abbiamo a disposizione una utilizzando computer e dati: la stes- Almeno quando si parla di Fda e Ema, dei grossi problemi dell’AI, non fanno quantità di informazioni che ci con- sa informazione fornita dal banco di non c’è sicuramente stata nessuna immediatamente comprendere le ra- sentirà di avere soluzioni e indicazioni laboratorio viene subito digitalizzata. scorciatoia. I tempi sono stati ab- gioni dell’esito. I meccanismi interni in tempi rapidissimi, con un’accura- Abbiamo banche dati che prima non breviati solo perché i dati sono stati di calcolo sono basati su algoritmi e tezza che non si sarebbe potuta avere esistevano, entriamo cioè a pieno ti- raccolti in contemporanea grazie agli hanno bisogno, dunque, di qualcuno in altri casi». tolo nell’area dei big data». Anche la ingenti finanziamenti». che riesca a interpretare e spiegare i Sono stati vari i fattori che hanno per- caratterizzazione del virus è avvenuta Le tecnologie daranno una mano an- risultati». messo la scoperta del vaccino così velocemente grazie alla tecnologia. che nella fase che si apre con la som- Grandi novità in campo sanitario pos- velocemente, senza, afferma Vizzini, «L’Rna, cioè il dna del virus, viene stu- ministrazione del vaccino. « Ora – pro- sono arrivare, infine, dai competence sacrificarne la sicurezza. Innanzitut- diato attraverso apparecchiature gui- segue Vizzini - occorre usare big data center. «In Italia ce ne sono 5 o 6 che to, c’erano a disposizione gli studi già date dai computer, grazie a strumenti e collaborazione per continuare a mo- hanno il compito di sviluppare innova- compiuti per la Sars. «In quel caso, di intelligenza artificiale che permet- nitorare il vaccino che è stato testato zione. A Bologna c’è il centro di calcolo fortunatamente, il virus si è spento tono di gestire una grande mole di su un frammento microscopico della Cineca, dove Upmc è entrato come da solo, ma i centri di ricerca avevano dati. Il Coronavirus 19, studiato e ti- popolazione rispetto alla quantità di capofila dell’area biomedica. La mis- già attivato programmi per lo sviluppo pizzato a distanza di qualche settima- persone che lo riceveranno; come per sione del competence center è appli- dei vaccini che poi non hanno avuto na da quando se ne è iniziato a parlare, tutti i farmaci c’è una valutazione pri- care tecnologie innovative come big impiego clinico. Nel momento in cui è è un evento che non ha precedenti». ma dell’impiego clinico, poi si avvia la data e Ai nel settore della salute at- stato identificato il virus del Covid-19, Sulla velocità della scoperta del vacci- fase della sorveglianza». traverso lo sviluppo di progetti inno- i laboratori hanno ripreso in mano il no ha inciso in maniera fondamentale Nodo cruciale nello sviluppo della vativi, con un programma importante lavoro fatto in precedenza e lo hanno il finanziamento da parte degli Stati nuova era, che si apre nella medicina di formazione e supporto». Solo per sviluppato, sulla base delle similitudi- «che possono permettersi di non grazie alle tecnologie, è la creazione di fare un esempio, conclude Vizzini, c’è ni tra il virus della Sars 2 e quello della ragionare in termini di rischio come i nuovi skill. «Pensiamo per esempio uno studio che porta all’identificazio- Sars». Tutto questo è stato possibile privati». Centrale anche il contributo alla formazione della figura specifica ne della dose di radioterapia che ri- anche grazie «all’informatizzazione e delle agenzie mondiali del farmaco: del biostatistico che ha competen- sponde meglio nei vari casi presentati al livello di conservazione dei dati che «Le sperimentazioni cliniche hanno ze mediche e di biologia assieme a dai pazienti. E riguardo a un grosso negli anni precedenti non era imma- goduto della piena collaborazione quelle statistiche o alle competen- problema come quello delle infezioni ginabile. Il lavoro di ricerca fatto in la- da parte di tutte agenzie che hanno ze nello sviluppo e nella gestione di negli ospedali, si punta a sistemi di boratorio, inoltre, non avviene solo in tagliato di molto i tempi della buro- programmi di intelligenza artificiale. sorveglianza che vigilino sulle proce- 3 provetta; gran parte viene compiuto crazia, senza sacrificare la sicurezza. Tutte le valutazioni, e questo è uno dure da seguire. n
>>> DALLA PRIMA PAGINA - L’INTERVISTA AL VICEPRESIDENTE DI ZTE ITALIA, LUCIO FEDELE «Le applicazioni di telemedicina sono realtà ma per la produzione massiva manca la copertura 5G» sante, il vero e proprio smart stadium. Grazie al un medico o da un ospedale». Il secondo use-ca- posizionamento con lo smartphone, chiunque se consente, attraverso videochiamate ad altis- avrà cioè la possibilità di assistere alla partita sima risoluzione, di visitare a distanza il paziente. come se fosse il regista di ciò che sta guar- Un’ulteriore applicazione è «l’utilizzo degli smart dando, scegliendo il calciatore da inquadrare glasses nelle ambulanze. In tempo reale, cioè, chi e conoscendo immediatamente le statistiche è al pronto soccorso vede che cosa sta facen- storiche, quelle in tempo reale sulla sua perfor- do sul campo l’operatore sanitario che indossa mance, quanto ha corso, quali zone ha coper- gli occhiali, dando indicazioni su come operare. to, quanto era veloce il suo ultimo tiro». Tutti Inoltre il medico in ospedale sa già che cosa deve aspetti che gli appassionati di calcio ora riesco- preparare perché conosce le condizioni del pa- no a sapere solo dopo la fine della partita, nel ziente che sta arrivando». Gli smart glasses pos- corso dei programmi televisivi di approfondi- sono essere utilizzati anche nella sicurezza: «ad mento, e che, in questa maniera, conoscerebbe- esempio un poliziotto che li indossa può vedere ro in diretta. A livello tecnologico «quella dello che cosa un drone sta trasmettendo o che cosa smart stadium è un’applicazione pronta. È ora vede un collega che ha una visuale diversa dalla necessario coprire le strutture col 5G, sceglien- sua». do tra le diverse strade: dalle antenne standard xx Lucio Fedele, Tutte queste applicazioni di telemedicina, dalla alle microcelle, meno impattanti. Oltre alla co- vicepresidente di Zte Italia maglietta intelligente alle visite a distanza, po- pertura 5G, c’è un’altra tecnologica necessaria, trebbero giovare nel caso della pandemia. «Quel- sempre inerente al mondo 5G, definita Mec esempi su cui stiamo lavorando – racconta il ma- lo che manca in questo momento – sottolinea (multi-access edge computing) che consente nager - è la maglietta intelligente che consente il Fedele - è la copertura 5G: a oggi tutte queste di elaborare il dato vicino all’utente, avendo una monitoraggio di parametri vitali del nostro corpo applicazioni di telemedicina, a breve anche quella reazione di tipo immediato». e, in caso di anomalia, può comunicare a livello più complessa dell’operazione a distanza, sono Dal calcio e dallo sport alla musica e agli eventi. di alert. Allo stesso tempo la gestione di un nu- già realtà. Ma non essendoci una copertura 5G «L’applicazione che abbiamo studiato per lo sta- mero di dati molto alto consente di monitorare non è possibile renderle disponibili in maniera dio – aggiunge Fedele – vale, infatti, anche per un nel tempo un paziente, analizzarlo e seguire la massiva». La velocità di implementazione, con- concerto, consentendo ad esempio di vedere che sua evoluzione. Lo step successivo è poi, gra- clude, «dipenderà molto dal supporto che verrà cosa sta facendo esattamente un musicista in un zie a sistemi di machine learning e AI, provare a da parte delle istituzioni nella semplificazione determinato momento». predire quello che potrebbe accadere in futuro». della permissistica. Un discorso che vale per In attesa che si ritorni alla normalità e stadi e Infine Zte ha partecipato alle sperimentazioni del qualsiasi tipo di sviluppo infrastrutturale, anche concerti tornino a popolarsi, ci sono altre appli- Mise a Prato e L’Aquila. Nel primo caso si tratta di per la rete in fibra. La parte burocratica, cioè, è cazioni legate alla medicina, che, se ci fosse una un’applicazione che consente al paziente, «attra- più complessa di quella realizzativa, ci vuole più copertura capillare con rete 5G, potrebbero già verso sensori e sistemi di misurazione da utiliz- tempo a ottenere permessi piuttosto che a in- essere utilizzate in maniera massiva. «Uno degli zare a casa di essere direttamente monitorato da stallare la rete». n La prima operazione chirurgica da remoto in Italia realizzata da Vodafone L a prima operazione chirurgica a distanza in Italia è avvenuta l’8 ottobre scorso con un robot in remoto attraverso la rete 5G Vodafone in occa- sione del 5G Healthcare - Vodafone Conference & experience day, dove erano presenti anche l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio, e il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta. L’intervento è stato effettuato da Matteo Trimarchi, professore e otorinola- ringoiatra dell’Ircss Ospedale San Raffaele, attraverso una tecnologia rea- lizzata con l’Iit (Istituto italiano di tecnologia) di Genova. In sala operatoria non c’era un vero e proprio paziente, ma un modello di laringe sintetica che riproduceva un polipo sulle corde vocali. L’operazione è avvenuta con successo grazie alla bassissima latenza che caratterizza la rete di nuova generazione, oltre alla banda ultralarga e alla affidabilità del 5G. Il chirurgo ha eseguito un intervento di microchirurgia laser transorale, direttamente dal Vodafone Village, e ha potuto azionare il laser e le pinze manipolatrici del robot da remoto ricevendo un video stereoscopico dell’area di opera- zione. n 4
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