Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
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Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020 Prime Pagine 26/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 26/02/2020 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 26/02/2020 sanità, sociale e servizi per l'infanzia 25/02/2020 Ravenna24Ore.it 5 Russi: Terminata con successo la pet therapy alla residenza per anziani Baccarini Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 26/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 6 Misure per Pa e scuole. Quarantena per chi è stato in area rossa 26/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 7 Scuole, negozi uffici e cittadini: il Governo divide l' Italia in tre zone 26/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Gianni Trovati 9 I sindaci: stop all' emergenza federalista 26/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 10 Gi. Ch. 11 Più tasse sul patrimonio per spingere l' occupazione 26/02/2020 Italia Oggi Pagina 27 ALESSANDRA RICCIARDI 12 A scuola col certificato 26/02/2020 Italia Oggi Pagina 27 FRANCESCO CERISANO 14 Sindaci e regioni, decida Conte 26/02/2020 Italia Oggi Pagina 27 FRANCESCO CERISANO 16 Smart working per la p.a.
[ § 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 4 7 2 4 3 9 § ] martedì 25 febbraio 2020 Ravenna24Ore.it sanità, sociale e servizi per l'infanzia Russi: Terminata con successo la pet therapy alla residenza per anziani Baccarini Per dieci settimane l' attività assistita con i cani ha coinvolto 15 ospiti ed è stata molto apprezzata. È terminata in questi giorni l' attività di pet-therapy per gli anziani ospiti della Casa residenza "Alfredo Baccarini " di Russi. Per dieci settimane l' attività assistita con i cani ha coinvolto 15 ospiti ed è stata molto apprezzata. La presidente dell' Asp Fabiola Gardelli ha dichiarato " Oltre ai servizi obbligatori, nelle case residenza anziani che l' Asp gestisce, riteniamo utile organizzare attività che aiutino gli ospiti a vivere positivamente la nuova condizione di vita all' interno della struttura. L' affetto di un cane può regalare emozioni; questa prima esperienza a Russi è stata molto gradita e ci hanno chiesto di ripeterla. In primavere intanto è già prevista una giornata di onoterapia: sfruttando l' ampio spazio verde esterno ospiteremo gli asinelli dell' Associazione sportiva dilettantistica Clippete Cloppete. Chi non è più all' interno della propria famiglia conserva vivo il bisogno di mantenere relazioni affettive. L' Asp, Azienda dei servizi alla persona di Ravenna Cervia e Russi, apre le porte aperte alla cittadinanza, al volontariato, per arricchire i momenti di socialità degli anziani ospiti.". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 4 7 2 4 4 2 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali le regole per tutta italia Misure per Pa e scuole. Quarantena per chi è stato in area rossa L' ordinanza per l'«area bianca» Èl' ultima ordinanza del ministero della Salute e riguarda tutti gli italiani che non vivono nei Comuni della zona rossa e nelle Regioni con diversi casi conclamati di coronavirus (zona gialla). In particolare sono previsti adempimenti per Pa, scuole, università, che dovranno esporre le informazioni sulle misure di prevenzione, ma anche mettendo a disposizione di tutti soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani. I sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle stesse misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali. Inoltre anche le aziende di trasporto pubblico locale dovranno adottare «interventi straordinari di pulizia dei mezzi». I viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche sono sospese fino al 15 marzo. Infine per i concorsi «deve essere garantita in tutte le fasi del concorso la distanza di sicurezza per la trasmissione droplet». Al via anche l' obbligo di denunciare alla Asl il soggiorno non solo nelle zone a rischio della Cina, ma anche nei Comuni italiani della zona "rossa". Per loro l' autorità sanitaria territorialmente competente provvede «alla prescrizione della permanenza domiciliare»: in pratica la quarantena in casa. In caso di necessità di certificazione ai fini Inps per l' assenza dal lavoro, l' Asl procederà a rilasciare una dichiarazione indirizzata a Inps, datore di lavoro e medico curante in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e fine. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 4 7 2 4 4 4 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Scuole, negozi uffici e cittadini: il Governo divide l' Italia in tre zone Il puzzle delle misure. Pronte le regole per i comuni fuori dalle aree di contagio: dagli avvisi ai disinfettanti agli ingressi. In sei regioni spinta allo smart working Marzio Bartoloni, Marco Mobili - Lo stato di emergenza dettato dal coronavirus si misura anche con la pioggia di decreti d' urgenza, norme attuative, ordinanze e circolari che stanno arrivando da Palazzo Chigi, da Regioni e Comuni. Un mix di misure partite con il decreto legge varato domenica notte (già approvato all' unanimità in commissione alla Camera) tutte finalizzate a contenere il contagio e che alla fine hanno, almeno alla serata di ieri al termine di un nuovo consiglio dei ministri, diviso l' Italia in tre aree: quella "bianca" in cui ricadono regioni, province e comuni definiti non cluster, ossia quelle meno a rischio contagio; una zona gialla in cui rientrano le sei regioni con più casi di Covid-19; la zona rossa in cui ricadono i 10 comuni del lodigiano e quello veneto di Vò Euganeo in cui c' è stato il primo decesso italiano da Coronavirus. Il Governo per evitare corse in avanti di governatori e sindaci ha dunque deciso di emanare ieri un Dpcm per le 6 regioni della zona gialla e un nuovo provvedimento per tutto il resto d' Italia. In questo ultimo atto arrivano un ventaglio di misure che riguardano scuole, università, uffici pubblici, trasporti, esercizi commerciali ed anche cittadini. Scatterà in tutti i luoghi, soprattutto quelli con maggiore accesso di pubblico, l' obbligo di esporre le informazioni sulle misure di prevenzione, ma anche la disponibilità di disinfettanti per il lavaggio delle mani all' ingresso. Sindaci e associazioni di categoria faranno lo stesso con tutti gli esercizi commerciali. Inoltre anche le aziende di trasporto pubblico locale dovranno adottare «interventi straordinari di pulizia dei mezzi». Infine in «tutte le fasi» dei concorsi dovrà essere garantita una distanza di sicurezza anti-contagio per evitare «la trasmissione droplet» (le goccioline di saliva). Una misura, questa, non facile da applicare soprattutto per i maxi-concorsi con migliaia di candidati. Per i cittadini scatta poi l' obbligo di comunicazione alla Asl e di conseguenza la quarantena a casa per chiunque abbia soggiornato nelle aree a rischio della Cina ma anche - questa la novità - nella zona rossa dei focolai del virus (quella degli 11 Comuni). Tra l' altro per chi farà la quarantena e ha bisogno della certificazione ai fini Inps per l' assenza dal lavoro sarà l' Asl a rilasciare una dichiarazione indirizzata a Inps, datore di lavoro, e medico curante in cui sarà specificata «la data di inizio e fine» del periodo di "isolamento" domiciliare. Fin qui le ultimissime misure per l' area bianca. Ma novità di peso ci sono anche nell' ultimo Dpcm relativo all' area gialla che riguarda oltre 26 milioni di persone che vivono tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli, Emilia e Liguria. Tra le novità principali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 4 7 2 4 4 4 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali c' è la riscrittura delle regole dello smart working che non sarà più automatico, ma applicato in via provvisoria fino al 15 marzo in tutti Comuni delle 6 Regioni (si veda servizio a pagina 25). Nella zona gialla oltre allo stop a gite scolastiche e viaggi di istruzione fino al 15 marzo si prevede che la riammissione a scuola (appena ripartiranno dove sono chiuse) avverrà secondo le regole di una volta, ossia con l' obbligo di certificato medico dopo 5 giorni di assenza. Ma il decreto prevede anche la possibilità per i dirigenti scolastici di ricorrere a lezioni a distanza con modalità telematica. Stessa opzione anche per le università che in aggiunta dovranno anche garantire agli studenti appena riapriranno al pubblico il recupero delle attività formative e soprattutto di esami, prove o verifiche. L' emergenza colpisce anche i tifosi che non potranno seguire allo stadio le squadre del cuore: partite e allenamenti saranno svolti a porte chiuse almeno per la prossima giornata di campionato. In Veneto, Lombardia ed Emilia saranno anche sospesi gli esami per la patente di guida negli uffici della Motorizzazione civile di 14 province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza) ma sarà assicurata la validità dei fogli rosa in scadenza. Infine negli uffici giudiziari ricompresi nei distretti di Corte di appello cui appartengono gli 11 Comuni della zona rossa si potrà stabilire la riduzione dell' orario di apertura al pubblico. Per i comuni della zona rossa dopo il Dl e il primo Dpcm sulle regole della quarentena per circa 50mila cittadini è arrivato anche il Dm del Mef che sospende versamenti fiscali, cartelle e rate della pace fiscale in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo. Un decreto che al momento sembra dimenticare però gli obblighi e gli adempimenti degli intermediari (commercialisti, consulenti ed avvocati) e che con tutta probabilità sarà disciplinato con un nuovo decreto legge con le misure di sostegno alle imprese. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 4 7 2 4 4 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali IL CAOS DELLE COMPETENZE I sindaci: stop all' emergenza federalista Nelle Marche il presidente ribadisce la chiusura delle scuole fermata lunedì da Conte Gianni Trovati ROMA Prima del coronavirus questa sarebbe dovuta essere la settimana d' avvio dell' autonomia differenziata. Ma l' emergenza sanitaria ha colpito in pieno anche le residue velleità federaliste. Al punto che ieri, alla stessa cabina di regia teatro dello scontro fra il premier Conte e il governatore lombardo Attilio Fontana, sindaci e presidenti di Provincia si sono presentati per chiedere di «sterilizzare il federalismo», e sospendere le competenze che la legge attribuisce agli amministratori locali in caso di emergenza. «Fate voi», hanno in pratica detto i sindaci al governo. Un inizio settimana caotico ha senza dubbio contribuito ad alimentare tanta saggezza. Il picco si è raggiunto forse nelle Marche, dove il presidente Ceriscioli martedì si è rimangiato in diretta, su invito telefonico del premier Conte, l' annuncio della chiusura delle scuole nella regione, e ieri è tornato sui propri passi ordinando lo stop alle lezioni fino al 4 marzo. Ma in tutta Italia molte amministrazioni locali hanno deciso in autonomia limitazioni ai servizi e chiusure degli uffici, senza una regola chiara per i dipendenti. La posizione portata ieri al tavolo dal presidente dell' Anci Antonio Decaro solleva però un punto debole strutturale dell' autonomia declinata all' italiana: perché anche nelle emergenze locali, che non conquistano i primi posti nel dibattito nazionale, il caos è sempre dietro l' angolo. E soprattutto impone a governatori e sindaci di assumersi responsabilità e prendere decisioni senza avere gli strumenti, le competenze e le informazioni che servono. Di qui la richiesta di sospendere l' articolo 50 del Testo unico degli enti locali e l' articolo 32 della legge 833/1978, cioè le due norme che regolano i poteri di ordinanza urgente di sindaci e presidenti di Regione. Perché, spiega Decaro, senza «comportamenti omogenei ed uniformi» si rischia «di favorire un innalzamento pericoloso dell' allarme sociale e del panico conseguente». Su questo terreno, insomma, il coronavirus non fa che rendere particolarmente evidente il solito problema strutturale del pasticciato federalismo all' italiana. Perché quando in gioco c' è un' emergenza sanitaria il caos organizzativo moltiplica la paura e il disorientamento dei cittadini. Ma anche su temi emotivamente più freddi i suoi effetti sono rovinosi, quanto meno in termini di incertezza delle regole. Il riassunto più efficace del problema è offerto dai numeri della guerriglia continua fra Stato e regioni che continua a seppellire di carte i giudici della Corte costituzionale. Dal 2001 a fine 2019 governi e politici regionali hanno battagliato alla Consulta su 2.003 provvedimenti. E solo lo scorso anno i conflitti sono stati 116. Più spesso (69% dei casi l' anno scorso, 60% nella media 2001-2019) a lanciarsi all' attacco è stato il governo, impugnando leggi regionali in odore di incostituzionalità. Ma battaglie Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 4 7 2 4 4 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali epiche, e qualche volta vinte come accaduto per tanti snodi della riforma della Pubblica amministrazione targata Madia, sono state ingaggiate dalle Regioni. E per paradosso, questo tafferuglio continuo quasi ignora la sanità, che occupa l' 80% dei bilanci regionali ma non è fra le materie in coabitazione fra Stato e Regioni. Sulla salute la battaglia è quasi esclusivamente finanziaria, nell' attesa eterna degli standard che finora nessuna riforma è stata in grado nemmeno di abbozzare. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 4 7 2 4 4 3 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LA SIMULAZIONE sull' Imu Più tasse sul patrimonio per spingere l' occupazione Gi. Ch. Da anni la Commissione europea sostiene che l' Italia dovrebbe ridurre le tasse sul lavoro trasferendole sul patrimonio, in un' ottica redistributiva che avrebbe l' effetto non secondario di far crescere l' occupazione. Il rapporto 2020 contiene una simulazione che misura, con scenari diversi, gli effetti di una manovra di questo tipo. Escluso il primo scenario (che ipotizza una reintroduzione generalizzata dell' Imu per tutti i proprietari di prima casa) perché avrebbe effetti molto limitati, lo studio si concentra sullo "scenario 2" che prevede l' esenzione dall' Imu sulla prima casa per i proprietari con redditi inferiori ai 24.600 euro annui. Usando le entrate aggiuntive, stimate in 5,2 miliardi annui, per ridurre i contributi previdenziali dei lavoratori che percepiscono un reddito inferiore a 24.600 euro, non solo aumenterebbe il loro potere d' acquisto, ma crescerebbe anche l' occupazione: le ore lavorate aumenterebbero dell' 1,6% (2,3% per le donne). L' aumento degli occupati e dei consumi, in cinque anni si tradurrebbe, al netto del calo degli investimenti immobiliari, in una crescita del Pil dello 0,1% che raddoppierebbe in 10 anni. Gli effetti si farebbero sentire anche nel rapporto debito-Pil che si ridurrebbe di 3 decimi di punto in 10 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 4 7 2 4 4 0 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali malattia oltre i cinque giorni A scuola col certificato ALESSANDRA RICCIARDI Torna il certificato medico a scuola. Gli studenti che si assentano causa malattia per più di cinque giorni possono tornare in classe solo dietro presentazione di certificato di avvenuta guarigione. Anche se la regione di appartenenza ha abolito l' obbligo della certificazione. E ancora: chi aveva programmato la gita scolastica può chiedere il recesso. Non si terrà inoltre la prima domenica di marzo gratuita nei musei. Sono alcune delle indicazioni contenute nel decreto del presidente del consiglio dei ministri, firmato ieri da Giuseppe Conte, in attuazione del decreto legge varato dal governo la scorsa settimana circa le misure di contenimento dell' emergenza Coronavirus. Sempre per motivi sanitari, Flc-Cgil, Cisl scuola, uil scuola, Snals e Gilda hanno sospeso lo sciopero della scuola proclamato per il 6 marzo. In tutti i comuni delle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte sono sospese le competizioni sportive sia in luoghi pubblici che privati, saranno possibili le partite solo in stadi a porte chiuse, dice il primo comma dell' articolo 1 del provvedimento. I viaggi di istruzione, le iniziative di scambio di studenti e di gemellaggio, le gite e le uscite didattiche sono sospese fino al 15 marzo e le scuole potranno esercitare il diritto di recesso. Il Dpcm prevede l' obbligo di certificato medico per la riammissione di studenti che siano stati male per più di 5 giorni, fino alla data del 15 marzo 2020, anche in deroga a diversa previsione della normativa regionale. La maggior parte delle regioni del Centronord, infatti, ha abolito l' obbligo di certificato medico in caso di a assenza per malattia. I dirigenti poi potranno avviare «modalità di didattica a distanza avuto riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità», la previsione ovviamente riguarda le sole scuole dove per misura precauzionale siano state sospese le lezioni. La prima domenica di marzo non ci sarà la giornata dei musei aperti e gratuiti. Per gli uffici di motorizzazione civile inoltre, aventi sede nelle province della zona rossa, sarà il dirigente dell' ufficio a decidere il numero massimo di accessi e gli spazi per gli esami di idoneità alla guida. Per tutti i candidati che dovevano sostenere le prove d' esame in ragione della sospensione della selezione, è prevista la proroga dei termini. Disposizioni ad hoc anche per le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale: lì dove per l' emergenza sanitaria le attività sono sospese, gli istituti potranno svolgere attività a distanza. Le università dovranno assicurare il recupero delle attività formative curriculari, «ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico». Le assenze maturate a casa della sospensione delle attività didattiche non sono computate, precisa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 4 7 2 4 4 0 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali il Dpcm, ai fini dell' eventuale ammissione agli esami e alle relative valutazioni. Previsioni anche per gli uffici giudiziari ricompresi nei distretti delle corti di appello cui appartengono i comuni della zona rossa: fino al prossimo 15 marzo il capo dell' ufficio, sentito il dirigente amministrativo, può decidere la riduzione dell' orario di apertura al pubblico. Infine sono confermate e restano in vigore le disposizioni contenute nelle ordinanze adottare dal ministro della salute d' intesa con i presidenti delle regioni Emilia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto del 23 febbraio, così come l' ordinanza del 24 febbraio sottoscritta d' intesa con il presidente della regione Liguria. Una precisazione che serve anche a togliere dal campo dubbi circa la sovrapposizione tra la normazione nazionale e regionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 4 7 2 4 4 5 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali EMERGENZA CORONAVIRUS/ Il presidente Anci: sterilizzare a tempo il federalismo Sindaci e regioni, decida Conte Decaro: gestione centralizzata per evitare confusione FRANCESCO CERISANO Comuni, province e regioni abdicano alle loro competenze in materia sanitaria e si affidano alla cabina di regia di palazzo Chigi per fronteggiare in modo uniforme l' emergenza Coronavirus. La richiesta di sterilizzare, per un periodo limitato di tempo, l' autonomia locale in modo da affidarsi a una gestione centralizzata dell' emergenza non arriva dal governo, ma dai diretti interessati, comuni, province e regioni, preoccupati per il panico e l' allarme sociale che potrebbe derivare da decisioni fai-da-te a livello locale. La proposta è stata formalizzata dal presidente dell' Anci, Antonio Decaro, nel corso della riunione del coordinamento nazionale sull' emergenza Coronavirus che si è tenuto ieri tra governo, province, presidenti regionali e ministero della salute. Ed ha subito trovato l' assenso del governo. «Ho chiesto di affidarci tutti, in modo responsabile, alle decisioni della cabina di regia, istituita presso la presidenza del consiglio dei ministri sterilizzando, limitatamente all' emergenza, i poteri dei sindaci previsti dall' art.50 del Tuel e quelli dei governatori stabiliti dall' art.32 della legge 833 del 1978 o, comunque, utilizzare schemi tipo di ordinanze regionali uguali per le aree territoriali che si trovano nelle stesse condizioni», ha spiegato il sindaco di Bari. «L' emanazione di provvedimenti da parte di alcuni presidenti di regione e di alcuni sindaci, in controtendenza rispetto a quello che le competenze scientifiche di questo Paese richiedono a noi amministratori, crea solo confusione», ha osservato Decaro, con evidente (anche se non esplicito) riferimento ai casi dei governatori di Marche e Calabria che hanno espresso l' intenzione, bloccata sul nascere dall' intervento del premier Giuseppe Conte, di chiudere le scuole nei propri territori di riferimento ancorché non colpiti da casi di Covid-19. «Gli epidemiologi invitano i decisori politici ad adottare comportamenti omogenei ed uniformi perché rischiamo di favorire un innalzamento pericoloso dell' allarme sociale e del panico conseguente. Non possiamo affrontare l' emergenza con provvedimenti adottati seguendo i rigidi paletti del federalismo regionale e delle autonomie locali», ha concluso Decaro. I presidenti di regione, dal canto loro, hanno accolto la richiesta avanzata dal governo di uniformare nel territorio nazionale tutte le azioni di contrasto alla diffusione del Coronavirus per un suo più efficace contenimento in tutti i territori definiti «no cluster». «Il lavoro di leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali sta dando i suoi frutti, attraverso azioni coordinate e omogenee in tutto il territorio nazionale. Con questi interventi si eviteranno le incomprensioni o le fughe in avanti non coordinate dal tavolo nazionale della protezione civile», ha commentato il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 4 7 2 4 4 5 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 4 7 2 4 4 6 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali oggi la direttiva del ministro dadone Smart working per la p.a. FRANCESCO CERISANO La p.a. punta sullo smart working per continuare a garantire i servizi ai cittadini nelle zone colpite dal Covid-19. L' indicazione, subito fatta propria dal comune di Milano, è contenuta nella direttiva che il ministro della funzione pubblica Fabiana Dadone diramerà oggi dopo il vertice di ieri con le regioni e con il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Le pubbliche amministrazioni dovranno assicurare, ai dipendenti che ne facciano richiesta, compatibilmente con il regolare svolgimento delle attività e dei servizi, la possibilità di lavorare in modalità agile. Chance già prevista per tutti i lavoratori dal dpcm del 23 febbraio che rende applicabile lo smart working «in via automatica» e «anche in assenza di accordi individuali». In arrivo anche istruzioni sulla possibilità di svolgere lezioni in videoconferenza (in modo da ovviare alla sospensione delle attività didattiche, per il momento disposta fino al 1° marzo), sulla profilassi sanitaria e la pulizia dei locali, nonché sulla distanza di sicurezza da tenere nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda l' eventuale distribuzione di mascherine e guanti negli uffici pubblici, il ministro ha chiarito che essa sarà legata alle istruzioni che arriveranno dalle autorità sanitarie. In pratica, guanti e mascherine verranno messe a disposizione se le autorità sanitarie lo richiederanno. La chiusura degli uffici nella zona rossa del Lodigiano (quella da cui sono partiti i primi focolai infettivi e comprendente i comuni di Codogno, Castiglione D' Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano) non inciderà ovviamente, ha precisato il ministro, sulle retribuzioni dei lavoratori che resteranno piene e non saranno decurtate. Il governo sta valutando se estendere tali disposizioni di tutela anche a tutto il territorio delle regioni colpite dall' emergenza Coronavirus (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria). © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
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