Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020

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Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
Comune di Russi
mercoledì, 26 febbraio 2020
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
Comune di Russi
                                                  mercoledì, 26 febbraio 2020

Prime Pagine

 26/02/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                3
 Prima pagina del 26/02/2020

 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                               4
 Prima pagina del 26/02/2020

sanità, sociale e servizi per l'infanzia

 25/02/2020    Ravenna24Ore.it                                                                                  5
 Russi: Terminata con successo la pet therapy alla residenza per anziani Baccarini

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 26/02/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                          6
 Misure per Pa e scuole. Quarantena per chi è stato in area rossa
 26/02/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                          7
 Scuole, negozi uffici e cittadini: il Governo divide l' Italia in tre zone
 26/02/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                        Gianni Trovati    9
 I sindaci: stop all' emergenza federalista
 26/02/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 10                                                             Gi. Ch.    11
 Più tasse sul patrimonio per spingere l' occupazione
 26/02/2020    Italia Oggi Pagina 27                                                 ALESSANDRA RICCIARDI      12
 A scuola col certificato
 26/02/2020    Italia Oggi Pagina 27                                                 FRANCESCO CERISANO        14
 Sindaci e regioni, decida Conte

 26/02/2020    Italia Oggi Pagina 27                                                 FRANCESCO CERISANO        16
 Smart working per la p.a.
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 § ]

            mercoledì 26 febbraio 2020
                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 3
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 2 § ]

     mercoledì 26 febbraio 2020
                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 2 4 3 9 § ]

                          martedì 25 febbraio 2020

                                                                                Ravenna24Ore.it
                                                                     sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Russi: Terminata con successo la pet therapy alla residenza per anziani Baccarini

                          Per dieci settimane l' attività assistita con i cani ha coinvolto 15 ospiti ed è
                          stata molto apprezzata. È terminata in questi giorni l' attività di pet-therapy
                          per gli anziani ospiti della Casa residenza "Alfredo Baccarini " di Russi. Per
                          dieci settimane l' attività assistita con i cani ha coinvolto 15 ospiti ed è stata
                          molto apprezzata. La presidente dell' Asp Fabiola Gardelli ha dichiarato " Oltre
                          ai servizi obbligatori, nelle case residenza anziani che l' Asp gestisce,
                          riteniamo utile organizzare attività che aiutino gli ospiti a vivere
                          positivamente la nuova condizione di vita all' interno della struttura. L' affetto
                          di un cane può regalare emozioni; questa prima esperienza a Russi è stata
                          molto gradita e ci hanno chiesto di ripeterla. In primavere intanto è già
                          prevista una giornata di onoterapia: sfruttando l' ampio spazio verde esterno
                          ospiteremo gli asinelli dell' Associazione sportiva dilettantistica Clippete
                          Cloppete. Chi non è più all' interno della propria famiglia conserva vivo il
                          bisogno di mantenere relazioni affettive. L' Asp, Azienda dei servizi alla
                          persona di Ravenna Cervia e Russi, apre le porte aperte alla cittadinanza, al
                          volontariato, per arricchire i momenti di socialità degli anziani ospiti.".

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 2 4 4 2 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020
                          Pagina 2

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          le regole per tutta italia

                          Misure per Pa e scuole. Quarantena per chi è stato in area rossa

                          L' ordinanza per l'«area bianca» Èl' ultima ordinanza del ministero della
                          Salute e riguarda tutti gli italiani che non vivono nei Comuni della zona
                          rossa e nelle Regioni con diversi casi conclamati di coronavirus (zona
                          gialla). In particolare sono previsti adempimenti per Pa, scuole, università,
                          che dovranno esporre le informazioni sulle misure di prevenzione, ma
                          anche mettendo a disposizione di tutti soluzioni disinfettanti per il lavaggio
                          delle mani. I sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la
                          diffusione delle stesse misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli
                          esercizi commerciali. Inoltre anche le aziende di trasporto pubblico locale
                          dovranno adottare «interventi straordinari di pulizia dei mezzi». I viaggi di
                          istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite
                          didattiche sono sospese fino al 15 marzo. Infine per i concorsi «deve
                          essere garantita in tutte le fasi del concorso la distanza di sicurezza per la
                          trasmissione droplet». Al via anche l' obbligo di denunciare alla Asl il
                          soggiorno non solo nelle zone a rischio della Cina, ma anche nei Comuni
                          italiani della zona "rossa". Per loro l' autorità sanitaria territorialmente
                          competente provvede «alla prescrizione della permanenza domiciliare»: in pratica la quarantena in casa. In caso di
                          necessità di certificazione ai fini Inps per l' assenza dal lavoro, l' Asl procederà a rilasciare una dichiarazione
                          indirizzata a Inps, datore di lavoro e medico curante in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in
                          quarantena, specificando la data di inizio e fine.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 6
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 2 4 4 4 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020
                          Pagina 2

                                                                                   Il Sole 24 Ore
                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Scuole, negozi uffici e cittadini: il Governo divide l' Italia in tre zone
                          Il puzzle delle misure. Pronte le regole per i comuni fuori dalle aree di contagio: dagli avvisi ai disinfettanti agli
                          ingressi. In sei regioni spinta allo smart working

                          Marzio Bartoloni, Marco Mobili - Lo stato di emergenza dettato dal
                          coronavirus si misura anche con la pioggia di decreti d' urgenza, norme
                          attuative, ordinanze e circolari che stanno arrivando da Palazzo Chigi, da
                          Regioni e Comuni. Un mix di misure partite con il decreto legge varato
                          domenica notte (già approvato all' unanimità in commissione alla Camera)
                          tutte finalizzate a contenere il contagio e che alla fine hanno, almeno alla
                          serata di ieri al termine di un nuovo consiglio dei ministri, diviso l' Italia in tre
                          aree: quella "bianca" in cui ricadono regioni, province e comuni definiti non
                          cluster, ossia quelle meno a rischio contagio; una zona gialla in cui
                          rientrano le sei regioni con più casi di Covid-19; la zona rossa in cui
                          ricadono i 10 comuni del lodigiano e quello veneto di Vò Euganeo in cui c' è
                          stato il primo decesso italiano da Coronavirus. Il Governo per evitare corse
                          in avanti di governatori e sindaci ha dunque deciso di emanare ieri un Dpcm
                          per le 6 regioni della zona gialla e un nuovo provvedimento per tutto il resto
                          d' Italia. In questo ultimo atto arrivano un ventaglio di misure che
                          riguardano scuole, università, uffici pubblici, trasporti, esercizi commerciali
                          ed anche cittadini. Scatterà in tutti i luoghi, soprattutto quelli con maggiore accesso di pubblico, l' obbligo di esporre
                          le informazioni sulle misure di prevenzione, ma anche la disponibilità di disinfettanti per il lavaggio delle mani all'
                          ingresso. Sindaci e associazioni di categoria faranno lo stesso con tutti gli esercizi commerciali. Inoltre anche le
                          aziende di trasporto pubblico locale dovranno adottare «interventi straordinari di pulizia dei mezzi». Infine in «tutte le
                          fasi» dei concorsi dovrà essere garantita una distanza di sicurezza anti-contagio per evitare «la trasmissione droplet»
                          (le goccioline di saliva). Una misura, questa, non facile da applicare soprattutto per i maxi-concorsi con migliaia di
                          candidati. Per i cittadini scatta poi l' obbligo di comunicazione alla Asl e di conseguenza la quarantena a casa per
                          chiunque abbia soggiornato nelle aree a rischio della Cina ma anche - questa la novità - nella zona rossa dei focolai
                          del virus (quella degli 11 Comuni). Tra l' altro per chi farà la quarantena e ha bisogno della certificazione ai fini Inps
                          per l' assenza dal lavoro sarà l' Asl a rilasciare una dichiarazione indirizzata a Inps, datore di lavoro, e medico curante
                          in cui sarà specificata «la data di inizio e fine» del periodo di "isolamento" domiciliare. Fin qui le ultimissime misure
                          per l' area bianca. Ma novità di peso ci sono anche nell' ultimo Dpcm relativo all' area gialla che riguarda oltre 26
                          milioni di persone che vivono tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli, Emilia e Liguria. Tra le novità principali

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 7
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 2 4 4 4 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          c' è la riscrittura delle regole dello smart working che non sarà più automatico, ma applicato in via provvisoria fino
                          al 15 marzo in tutti Comuni delle 6 Regioni (si veda servizio a pagina 25). Nella zona gialla oltre allo stop a gite
                          scolastiche e viaggi di istruzione fino al 15 marzo si prevede che la riammissione a scuola (appena ripartiranno dove
                          sono chiuse) avverrà secondo le regole di una volta, ossia con l' obbligo di certificato medico dopo 5 giorni di
                          assenza. Ma il decreto prevede anche la possibilità per i dirigenti scolastici di ricorrere a lezioni a distanza con
                          modalità telematica. Stessa opzione anche per le università che in aggiunta dovranno anche garantire agli studenti
                          appena riapriranno al pubblico il recupero delle attività formative e soprattutto di esami, prove o verifiche. L'
                          emergenza colpisce anche i tifosi che non potranno seguire allo stadio le squadre del cuore: partite e allenamenti
                          saranno svolti a porte chiuse almeno per la prossima giornata di campionato. In Veneto, Lombardia ed Emilia
                          saranno anche sospesi gli esami per la patente di guida negli uffici della Motorizzazione civile di 14 province
                          (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e
                          Vicenza) ma sarà assicurata la validità dei fogli rosa in scadenza. Infine negli uffici giudiziari ricompresi nei distretti
                          di Corte di appello cui appartengono gli 11 Comuni della zona rossa si potrà stabilire la riduzione dell' orario di
                          apertura al pubblico. Per i comuni della zona rossa dopo il Dl e il primo Dpcm sulle regole della quarentena per circa
                          50mila cittadini è arrivato anche il Dm del Mef che sospende versamenti fiscali, cartelle e rate della pace fiscale in
                          scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo. Un decreto che al momento sembra dimenticare però gli obblighi e gli
                          adempimenti degli intermediari (commercialisti, consulenti ed avvocati) e che con tutta probabilità sarà disciplinato
                          con un nuovo decreto legge con le misure di sostegno alle imprese. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 8
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 2 4 4 1 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020
                          Pagina 3

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          IL CAOS DELLE COMPETENZE

                          I sindaci: stop all' emergenza federalista
                          Nelle Marche il presidente ribadisce la chiusura delle scuole fermata lunedì da Conte

                                                                                                                                   Gianni Trovati

                          ROMA Prima del coronavirus questa sarebbe dovuta essere la settimana d'
                          avvio dell' autonomia differenziata. Ma l' emergenza sanitaria ha colpito in
                          pieno anche le residue velleità federaliste. Al punto che ieri, alla stessa
                          cabina di regia teatro dello scontro fra il premier Conte e il governatore
                          lombardo Attilio Fontana, sindaci e presidenti di Provincia si sono
                          presentati per chiedere di «sterilizzare il federalismo», e sospendere le
                          competenze che la legge attribuisce agli amministratori locali in caso di
                          emergenza. «Fate voi», hanno in pratica detto i sindaci al governo. Un inizio
                          settimana caotico ha senza dubbio contribuito ad alimentare tanta
                          saggezza. Il picco si è raggiunto forse nelle Marche, dove il presidente
                          Ceriscioli martedì si è rimangiato in diretta, su invito telefonico del premier
                          Conte, l' annuncio della chiusura delle scuole nella regione, e ieri è tornato
                          sui propri passi ordinando lo stop alle lezioni fino al 4 marzo. Ma in tutta
                          Italia molte amministrazioni locali hanno deciso in autonomia limitazioni ai
                          servizi e chiusure degli uffici, senza una regola chiara per i dipendenti. La
                          posizione portata ieri al tavolo dal presidente dell' Anci Antonio Decaro
                          solleva però un punto debole strutturale dell' autonomia declinata all' italiana: perché anche nelle emergenze locali,
                          che non conquistano i primi posti nel dibattito nazionale, il caos è sempre dietro l' angolo. E soprattutto impone a
                          governatori e sindaci di assumersi responsabilità e prendere decisioni senza avere gli strumenti, le competenze e le
                          informazioni che servono. Di qui la richiesta di sospendere l' articolo 50 del Testo unico degli enti locali e l' articolo
                          32 della legge 833/1978, cioè le due norme che regolano i poteri di ordinanza urgente di sindaci e presidenti di
                          Regione. Perché, spiega Decaro, senza «comportamenti omogenei ed uniformi» si rischia «di favorire un
                          innalzamento pericoloso dell' allarme sociale e del panico conseguente». Su questo terreno, insomma, il coronavirus
                          non fa che rendere particolarmente evidente il solito problema strutturale del pasticciato federalismo all' italiana.
                          Perché quando in gioco c' è un' emergenza sanitaria il caos organizzativo moltiplica la paura e il disorientamento dei
                          cittadini. Ma anche su temi emotivamente più freddi i suoi effetti sono rovinosi, quanto meno in termini di incertezza
                          delle regole. Il riassunto più efficace del problema è offerto dai numeri della guerriglia continua fra Stato e regioni
                          che continua a seppellire di carte i giudici della Corte costituzionale. Dal 2001 a fine 2019 governi e politici regionali
                          hanno battagliato alla Consulta su 2.003 provvedimenti. E solo lo scorso anno i conflitti sono stati 116. Più spesso
                          (69% dei casi l' anno scorso, 60% nella media 2001-2019) a lanciarsi all' attacco è stato il governo, impugnando leggi
                          regionali in odore di incostituzionalità. Ma battaglie

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 9
Comune di Russi mercoledì, 26 febbraio 2020
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                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          epiche, e qualche volta vinte come accaduto per tanti snodi della riforma della Pubblica amministrazione targata
                          Madia, sono state ingaggiate dalle Regioni. E per paradosso, questo tafferuglio continuo quasi ignora la sanità, che
                          occupa l' 80% dei bilanci regionali ma non è fra le materie in coabitazione fra Stato e Regioni. Sulla salute la battaglia
                          è quasi esclusivamente finanziaria, nell' attesa eterna degli standard che finora nessuna riforma è stata in grado
                          nemmeno di abbozzare. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          LA SIMULAZIONE sull' Imu

                          Più tasse sul patrimonio per spingere l' occupazione

                                                                                                                                    Gi. Ch.

                          Da anni la Commissione europea sostiene che l' Italia dovrebbe ridurre le
                          tasse sul lavoro trasferendole sul patrimonio, in un' ottica redistributiva che
                          avrebbe l' effetto non secondario di far crescere l' occupazione. Il rapporto
                          2020 contiene una simulazione che misura, con scenari diversi, gli effetti di
                          una manovra di questo tipo. Escluso il primo scenario (che ipotizza una
                          reintroduzione generalizzata dell' Imu per tutti i proprietari di prima casa)
                          perché avrebbe effetti molto limitati, lo studio si concentra sullo "scenario
                          2" che prevede l' esenzione dall' Imu sulla prima casa per i proprietari con
                          redditi inferiori ai 24.600 euro annui. Usando le entrate aggiuntive, stimate
                          in 5,2 miliardi annui, per ridurre i contributi previdenziali dei lavoratori che
                          percepiscono un reddito inferiore a 24.600 euro, non solo aumenterebbe il
                          loro potere d' acquisto, ma crescerebbe anche l' occupazione: le ore
                          lavorate aumenterebbero dell' 1,6% (2,3% per le donne). L' aumento degli
                          occupati e dei consumi, in cinque anni si tradurrebbe, al netto del calo degli
                          investimenti immobiliari, in una crescita del Pil dello 0,1% che
                          raddoppierebbe in 10 anni. Gli effetti si farebbero sentire anche nel
                          rapporto debito-Pil che si ridurrebbe di 3 decimi di punto in 10 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          malattia oltre i cinque giorni

                          A scuola col certificato

                                                                                                                             ALESSANDRA RICCIARDI

                          Torna il certificato medico a scuola. Gli studenti che si assentano causa
                          malattia per più di cinque giorni possono tornare in classe solo dietro
                          presentazione di certificato di avvenuta guarigione. Anche se la regione di
                          appartenenza ha abolito l' obbligo della certificazione. E ancora: chi aveva
                          programmato la gita scolastica può chiedere il recesso. Non si terrà inoltre la
                          prima domenica di marzo gratuita nei musei. Sono alcune delle indicazioni
                          contenute nel decreto del presidente del consiglio dei ministri, firmato ieri da
                          Giuseppe Conte, in attuazione del decreto legge varato dal governo la scorsa
                          settimana circa le misure di contenimento dell' emergenza Coronavirus.
                          Sempre per motivi sanitari, Flc-Cgil, Cisl scuola, uil scuola, Snals e Gilda
                          hanno sospeso lo sciopero della scuola proclamato per il 6 marzo. In tutti i
                          comuni delle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia,
                          Veneto e Piemonte sono sospese le competizioni sportive sia in luoghi
                          pubblici che privati, saranno possibili le partite solo in stadi a porte chiuse,
                          dice il primo comma dell' articolo 1 del provvedimento. I viaggi di istruzione,
                          le iniziative di scambio di studenti e di gemellaggio, le gite e le uscite
                          didattiche sono sospese fino al 15 marzo e le scuole potranno esercitare il diritto di recesso. Il Dpcm prevede l'
                          obbligo di certificato medico per la riammissione di studenti che siano stati male per più di 5 giorni, fino alla data del
                          15 marzo 2020, anche in deroga a diversa previsione della normativa regionale. La maggior parte delle regioni del
                          Centronord, infatti, ha abolito l' obbligo di certificato medico in caso di a assenza per malattia. I dirigenti poi potranno
                          avviare «modalità di didattica a distanza avuto riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità», la
                          previsione ovviamente riguarda le sole scuole dove per misura precauzionale siano state sospese le lezioni. La
                          prima domenica di marzo non ci sarà la giornata dei musei aperti e gratuiti. Per gli uffici di motorizzazione civile
                          inoltre, aventi sede nelle province della zona rossa, sarà il dirigente dell' ufficio a decidere il numero massimo di
                          accessi e gli spazi per gli esami di idoneità alla guida. Per tutti i candidati che dovevano sostenere le prove d' esame
                          in ragione della sospensione della selezione, è prevista la proroga dei termini. Disposizioni ad hoc anche per le
                          università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale: lì dove per l' emergenza sanitaria le attività sono
                          sospese, gli istituti potranno svolgere attività a distanza. Le università dovranno assicurare il recupero delle attività
                          formative curriculari, «ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al
                          completamento del percorso didattico». Le assenze maturate a casa della sospensione delle attività didattiche non
                          sono computate, precisa

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 12
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                          mercoledì 26 febbraio 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          il Dpcm, ai fini dell' eventuale ammissione agli esami e alle relative valutazioni. Previsioni anche per gli uffici
                          giudiziari ricompresi nei distretti delle corti di appello cui appartengono i comuni della zona rossa: fino al prossimo 15
                          marzo il capo dell' ufficio, sentito il dirigente amministrativo, può decidere la riduzione dell' orario di apertura al
                          pubblico. Infine sono confermate e restano in vigore le disposizioni contenute nelle ordinanze adottare dal ministro
                          della salute d' intesa con i presidenti delle regioni Emilia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto del 23
                          febbraio, così come l' ordinanza del 24 febbraio sottoscritta d' intesa con il presidente della regione Liguria. Una
                          precisazione che serve anche a togliere dal campo dubbi circa la sovrapposizione tra la normazione nazionale e
                          regionale.

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          EMERGENZA CORONAVIRUS/ Il presidente Anci: sterilizzare a tempo il federalismo

                          Sindaci e regioni, decida Conte
                          Decaro: gestione centralizzata per evitare confusione

                                                                                                                             FRANCESCO CERISANO

                          Comuni, province e regioni abdicano alle loro competenze in materia
                          sanitaria e si affidano alla cabina di regia di palazzo Chigi per fronteggiare in
                          modo uniforme l' emergenza Coronavirus. La richiesta di sterilizzare, per un
                          periodo limitato di tempo, l' autonomia locale in modo da affidarsi a una
                          gestione centralizzata dell' emergenza non arriva dal governo, ma dai diretti
                          interessati, comuni, province e regioni, preoccupati per il panico e l' allarme
                          sociale che potrebbe derivare da decisioni fai-da-te a livello locale. La
                          proposta è stata formalizzata dal presidente dell' Anci, Antonio Decaro, nel
                          corso della riunione del coordinamento nazionale sull' emergenza
                          Coronavirus che si è tenuto ieri tra governo, province, presidenti regionali e
                          ministero della salute. Ed ha subito trovato l' assenso del governo. «Ho
                          chiesto di affidarci tutti, in modo responsabile, alle decisioni della cabina di
                          regia, istituita presso la presidenza del consiglio dei ministri sterilizzando,
                          limitatamente all' emergenza, i poteri dei sindaci previsti dall' art.50 del Tuel e
                          quelli dei governatori stabiliti dall' art.32 della legge 833 del 1978 o,
                          comunque, utilizzare schemi tipo di ordinanze regionali uguali per le aree
                          territoriali che si trovano nelle stesse condizioni», ha spiegato il sindaco di Bari. «L' emanazione di provvedimenti da
                          parte di alcuni presidenti di regione e di alcuni sindaci, in controtendenza rispetto a quello che le competenze
                          scientifiche di questo Paese richiedono a noi amministratori, crea solo confusione», ha osservato Decaro, con
                          evidente (anche se non esplicito) riferimento ai casi dei governatori di Marche e Calabria che hanno espresso l'
                          intenzione, bloccata sul nascere dall' intervento del premier Giuseppe Conte, di chiudere le scuole nei propri territori
                          di riferimento ancorché non colpiti da casi di Covid-19. «Gli epidemiologi invitano i decisori politici ad adottare
                          comportamenti omogenei ed uniformi perché rischiamo di favorire un innalzamento pericoloso dell' allarme sociale
                          e del panico conseguente. Non possiamo affrontare l' emergenza con provvedimenti adottati seguendo i rigidi paletti
                          del federalismo regionale e delle autonomie locali», ha concluso Decaro. I presidenti di regione, dal canto loro, hanno
                          accolto la richiesta avanzata dal governo di uniformare nel territorio nazionale tutte le azioni di contrasto alla
                          diffusione del Coronavirus per un suo più efficace contenimento in tutti i territori definiti «no cluster». «Il lavoro di
                          leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali sta dando i suoi frutti, attraverso azioni coordinate e omogenee in
                          tutto il territorio nazionale. Con questi interventi si eviteranno le incomprensioni o le fughe in avanti non coordinate
                          dal tavolo nazionale della protezione civile», ha commentato il ministro per gli affari regionali e le autonomie,
                          Francesco Boccia.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
[ § 1 5 4 7 2 4 4 5 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                                           Italia Oggi
                                                         Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

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                                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
[ § 1 5 4 7 2 4 4 6 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                                    Italia Oggi
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          oggi la direttiva del ministro dadone

                          Smart working per la p.a.

                                                                                                                             FRANCESCO CERISANO

                          La p.a. punta sullo smart working per continuare a garantire i servizi ai
                          cittadini nelle zone colpite dal Covid-19. L' indicazione, subito fatta propria
                          dal comune di Milano, è contenuta nella direttiva che il ministro della
                          funzione pubblica Fabiana Dadone diramerà oggi dopo il vertice di ieri con le
                          regioni e con il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Le pubbliche
                          amministrazioni dovranno assicurare, ai dipendenti che ne facciano richiesta,
                          compatibilmente con il regolare svolgimento delle attività e dei servizi, la
                          possibilità di lavorare in modalità agile. Chance già prevista per tutti i
                          lavoratori dal dpcm del 23 febbraio che rende applicabile lo smart working «in
                          via automatica» e «anche in assenza di accordi individuali». In arrivo anche
                          istruzioni sulla possibilità di svolgere lezioni in videoconferenza (in modo da
                          ovviare alla sospensione delle attività didattiche, per il momento disposta
                          fino al 1° marzo), sulla profilassi sanitaria e la pulizia dei locali, nonché sulla
                          distanza di sicurezza da tenere nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda l'
                          eventuale distribuzione di mascherine e guanti negli uffici pubblici, il ministro
                          ha chiarito che essa sarà legata alle istruzioni che arriveranno dalle autorità
                          sanitarie. In pratica, guanti e mascherine verranno messe a disposizione se le autorità sanitarie lo richiederanno. La
                          chiusura degli uffici nella zona rossa del Lodigiano (quella da cui sono partiti i primi focolai infettivi e comprendente i
                          comuni di Codogno, Castiglione D' Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei
                          Passerini, Castelgerundo e San Fiorano) non inciderà ovviamente, ha precisato il ministro, sulle retribuzioni dei
                          lavoratori che resteranno piene e non saranno decurtate. Il governo sta valutando se estendere tali disposizioni di
                          tutela anche a tutto il territorio delle regioni colpite dall' emergenza Coronavirus (Emilia Romagna, Friuli Venezia
                          Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria). © Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
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