Programma Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2021-2023 - ORDINE DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE DI BOLZANO
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ORDINE DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE DI BOLZANO Programma Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2021-2023 Schema approvato dal Consiglio dell’Ordine durante la seduta del 31 agosto 2021 con delibera n. __________ 1
PERIMETRO NORMATIVO E REGOLAMENTARE DI RIFERIMENTO Il Programma Triennale per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza del triennio 2021 – 2023 (d’ora in poi “PTPCT 2021 – 2023”) viene predisposto in conformità alla seguente normativa e regolamentazione, in quanto pertinente ed applicabile all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bolzano: - Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione” (“Legge Anti-Corruzione” oppure L. 190/2012) - Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, approvato dal Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione di commi 35 e 36 dell’art. 1 della l. n. 190 del 2012” (“Decreto Trasparenza” oppure D.lgs. 33/2013) - Decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, comma 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (“Decreto inconferibilità e incompatibilità”, oppure D.lgs. 39/2013) - Decreto legislativo 25 maggio 2016 n. 97 recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” - D.Lgs.C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233 recante “Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse” - D.P.R. 5 aprile 1950, n. 221, recante “Approvazione del regolamento per la esecuzione del decreto legislativo 13 settembre 1946, n. 233, sulla ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse” - L. 11 gennaio 2018, n. 3 recante “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza del Ministero della salute” - DL 31 agosto 2013, n. 101 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni”, convertito dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125, nelle parti relative agli ordini professionali (art. 2, co. 2 e 2 bis) come modificato dal c.d. DL Fiscale (L.19 dicembre 2019, n. 157, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”) Ed in conformità ai seguenti provvedimenti dell’Autorità di vigilanza: - Delibera ANAC (già CIVIT) n. 72/2013 con cui è stato approvato il Piano Nazionale Anticorruzione (“PNA”) - Delibera ANAC n.145/2014 "Parere dell'Autorità sull'applicazione della L. n.190/2012 e dei decreti delegati agli Ordini e Collegi professionali” - Determinazione ANAC n. 12/2015 “Aggiornamento 2015 al PNA” (“Aggiornamento PNA 2015”) - Delibera ANAC n. 831/2016 “Determinazione di approvazione definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione 2016” (“PNA 2016”) - Delibera ANAC n. 1310/2016 “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016” - Delibera ANAC n. 1309/2016 “Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all'accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del d.lgs. 33/2013, Art. 5- bis, comma 6, del d.lgs. n. 33/2013 recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni» - Determinazione n. 1134 del 8/11/2017 “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” - Circolare n. 2/2017 del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione: “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA)” - Circolare n. 1/2019 del Ministro della Pubblica Amministrazione: “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (FOIA)” - Comunicato del Presidente del 28 giugno 2017, avente ad oggetto: chiarimenti in ordine alla disciplina applicabile agli Ordini professionali in materia di contratti pubblici. 2
- Delibera ANAC n. 1074/2018 “Approvazione definitiva dell’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione” - Delibera ANAC n. 1064/2019 “Piano Nazionale Anticorruzione 2019” (“PNA2019”) - Delibera ANAC n. 469/2021 “Linee guida in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza in ragione di un rapporto di lavoro, ai sensi dell’art. 54-bis del D.Lgs. 165/2001 (c.d. whistleblowing) 3
PARTE I – PREMESSE, PRINCIPI, SISTEMA DI GESTIONE DEL RISCHIO E SOGGETTI Policy Il presente programma rappresenta il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza per il triennio 2021 – 2023 (d’ora in poi “PTPCT 2021-2023” o “Programma”) dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Bolzano (d’ora in poi “Ordine” oppure “Ente”), nonché delibera la politica di trasparenza e di prevenzione di fenomeni di corruzione, corruttela e mala gestio individuando misure organizzative interne, responsabili e attività. L’ente si adegua alla normativa vigente coerentemente alle proprie dimensioni ed organizzazione interna, ritenendo il perseguimento della trasparenza e la prevenzione della cattiva amministrazione un fattore determinante di efficienza, referenzialità, integrità utile sia alla gestione interna dell’ente, sia nel rapporto con gli iscritti, sia nelle relazioni con tutti i vari portatori di interesse. Concetto di corruzione Coerentemente con le indicazioni normative e regolamentari, il presente programma intende il concetto di corruzione nel significato più ampio, facendo riferimento quindi agli illeciti corruttivi individuati dalla normativa penale e includendo le fattispecie di “corruttela” e “mala gestio”1. Per questo motivo i presidi predisposti e di seguito definiti si intendono orientati alla prevenzione sia delle fattispecie penalistiche, sia delle fattispecie di mala administration. Piano triennale e Modello 231 L’Ordine non è dotato di un Modello 231; pertanto, al fine di programmare, pianificare e prevenire il rischio corruttivo, l’Ordine adotta il programma triennale in quanto ritenuto più compatibile con le esigenze di programmazione e più flessibile rispetto alle necessità di adeguamento richieste dalle peculiarità specifiche degli enti esponenziali di categoria. Contesto storico Il programma triennale 2021-2023 viene adottato in una particolare fase storica, segnata dall’epidemia da COVID -19 e dall’emergenza sanitaria che ha visto la categoria professionale degli infermieri estremamente coinvolta nella sua gestione. Tale epidemia ha rappresentato una variabile significativa nella programmazione delle attività ed iniziative dell’Ordine e continua a riverberare i propri effetti anche nel 2021. Il programma triennale, inoltre, viene adottato dal nuovo Consiglio dell’Ordine: a fine 2020 si sono svolte le elezioni e il nuovo Direttivo, nella sua attuale composizione, è diventato definitivo -stante rinunce e dimissioni- solo dal marzo 2021. Principi La predisposizione del presente Programma ha tenuto conto dei seguenti principi: Coinvolgimento dell’organo di indirizzo Il Consiglio dell’Ordine partecipa attivamente e consapevolmente alla definizione delle strategie del rischio corruttivo supportando attivamente il RPCT e i soggetti coinvolti nella compliance nelle varie fasi e con specifico riferimento alla fase di mappatura dei processi, all’attuazione delle misure di prevenzione e alla verifica della conformità dell’ente. Gradualità e selettività L’Ordine sviluppa la propria politica gestione del rischio gradualmente e progressivamente, distribuendo nel triennio gli adempimenti secondo un criterio di priorità di trattamento del rischio. 1 L’Ordine intende fare riferimento ad un’accezione ampia di corruzione, considerando i reati contro la Pubblica Amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale e, più in generale, tutte quelle situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, potrebbe emergere un malfunzionamento dell’Ordine a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite, ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo. Nel corso dell’analisi del rischio sono stati considerati tutti i delitti contro la P. A. e, in considerazione della natura di ente pubblico non economico e delle attività istituzionali svolte, in fase di elaborazione della programmazione anticorruzione, sono state poste all’attenzione i seguenti reati, pur segnalando che ad oggi nessuna fattispecie delittuosa si è verificata presso l’Ordine: Art.314 c.p. - Peculato Art. 316 c.p. - Peculato mediante profitto dell’errore altrui Art. 317 c.p. - Concussione Art. 318 c.p. - Corruzione per l’esercizio della funzione Art. 319 c.p. - Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio Art. 319 ter - Corruzione in atti giudiziari Art. 319 quater - Induzione indebita a dare o promettere utilità Art. 320 c.p. - Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio Art. 318 c.p.- Istigazione alla corruzione Art. 323 c.p. - Abuso d’ufficio Art. 326 - Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio Art. 328 c.p. - Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione Il DFP, con Circ. 1/2013, chiariva che il concetto di corruzione ex L. 190/2012 comprendesse tutte le situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontrasse l’abuso da parte d’un soggetto pubblico del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. 4
Effettività Il processo di gestione del rischio viene realizzato sulle specificità dell’Ordine, sulle dimensioni e sull’organizzazione interna. L’Ordine, inoltre, in considerazione di ciò procede ad individuare meccanismi di riduzione del livello di esposizione al rischio contemperando le attività al contenimento degli oneri organizzativi ed economici Benessere collettivo L’Ordine predispone, mediante il programma, la propria politica di gestione del rischio nella consapevolezza che ciò sia finalizzato ad aumentare il livello di benessere collettivo, e particolarmente dei professionisti iscritti all’Albo e di tutti i portatori di interesse. Sistema di gestione del rischio corruttivo dell’Ordine e Adempimenti attuati L’Ordine si dota del seguente sistema di gestione del rischio corruttivo, articolato su tre livelli che tra loro interagiscono e si integrano: Lvello 1 - Livello 2 - Misure di Controlli nel prevenzione continuo obbligatorie Livello 3 - Vigilanza esterna Relativamente a ciascun livello si rappresenta che: Le misure di prevenzione obbligatorie sono costituite da: • Nomina del RPCT • Aggiornamento della sezione Amministrazione Trasparente • Pubblicazione del PTPCT nella Piattaforma ANAC secondo le indicazioni fornite dall’Autorità per il 2021 • Adozione codice generale dei dipendenti e codice specifico dell’ente (applicabile anche ai Consiglieri) • Verifica situazioni di incompatibilità e inconferibilità in capo ai componenti del Consiglio Direttivo e pubblicazione delle relative dichiarazioni nella sezione Amministrazione Trasparente • Adozione del “regolamento accessi” e pubblicazione sul sito istituzionale, unitamente alla modulistica e al registro degli accessi I controlli nel continuo sono costituiti da: • Approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea degli iscritti e controlli del Collegio dei revisori costituito ex L. 3/2018 • Adozione di un piano di controllo delle misure di prevenzione da parte del RPCT • Compilazione della Scheda “monitoraggio” della Piattaforma ANAC dal 2021 • Relazione del RPCT e pubblicazione nella sezione Amministrazione trasparente dal 2021 La vigilanza esterna è costituita da: • vigilanza del Ministero della Salute • coordinamento della Federazione nazionale • valutazioni del Collegio dei revisori • vigilanza di ANAC Come noto, l’Ordine non ha una funzione di controllo interno e pertanto articola il proprio sistema sulla governance dell’ente, così organizzata: • Consiglio Direttivo, quale Organo di gestione e organo titolare di un potere di controllo generalizzato • Collegio dei Revisori dei Conti, quale Organo deputato alla verifica del bilancio e alla generale legalità 5
dell’operato dell’ente, • Assemblea degli Iscritti, quale Organo deputato all’approvazione dei bilanci Finalità del Programma Triennale Il programma triennale costituisce lo strumento organizzativo mediante cui l’Ordine si dota di presidi orientati a: • prevenire la corruzione, corruttela, mala gestio e e l’illegalità nell’ente mediante una valutazione del livello di esposizione al rischio per ciascuno dei processi e l’individuazione di misure e meccanismi di prevenzione specifici per i detti processi; • assicurare la trasparenza delle proprie attività, della propria organizzazione e delle proprie risorse mediante la pubblicazione disposta ex D.Lgs. 33/2013, art 2bis, co. 2 e mediante la gestione delle richieste di accesso ex D.Lgs. 33/2013 art. 5.1 e 5.2 pervenute; • garantire che i soggetti operanti a qualsiasi titolo nell’Ordine abbiano competenza e provati requisiti di onorabilità e integrità e operino in assenza di conflitti di interesse e secondo le regole di condotta e comportamentali previste dal codice di comportamento generale e specifico dei dipendenti; • tutelare il dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. Whistleblower); Adozione ed entrata in vigore del PTPCT Il Consiglio dell’Ordine ha approvato il presente PTPCT, predisposto dal RPCT con Delibera di Consiglio n. _____del ______. In considerazione dell’avvicendamento del Consiglio direttivo e delle elezioni del dicembre 2020 si segnala che: - nel mese gennaio 2021 il Consiglio Direttivo ha condiviso gli obiettivi strategici e gestionali; - in data 3 agosto 2021 il RPCT, facendo seguito a quanto condiviso e programmato nelle precedenti adunanze di Consiglio, ha sottoposto al Consiglio Direttivo il lavoro e una prima bozza di PTPTC, avente ad oggetto la gestione del rischio di corruzione e gli adempimenti di trasparenza; il Consiglio, dopo disamina congiunta delle bozze al consiglio del 03 agosto ha condiviso: a) gli obiettivi di programmazione strategico-gestionale unitamente agli obiettivi di anticorruzione e trasparenza e alle tempistiche e referenti ivi indicate; b) la metodologia di gestione del rischio di corruzione; c) il registro dei rischi e le misure di prevenzione generali individuate, unitamente al monitoraggio; d) la ponderazione svolta. Relativamente alle misure di prevenzione specifiche, ha ritenuto utile un maggiore approfondimento e personalizzazione previa valutazione dei costi relativi all’implementazione di nuove misure. Il RPCT ritenendo utile lo spunto fornito a proposito delle misure specifiche procede con i dovuti approfondimenti, riservandosi di presentare ulteriore ed emendata bozza di PTPTC e allegati alla prossima riunione di consiglio del 31 agosto p.v.”. - In data 31 agosto 2021 il Consiglio Direttivo ha approvato lo Schema del PTPCT per il triennio 2021-2023 ed ha deliberato di metterlo in pubblica consultazione in data 1° settembre 2021 e fino al 13.09.2021; contestualmente alla pubblica consultazione, il RPCT ha anche inviato una richiesta di osservazioni ai dipendenti, collaboratori, DPO, organo di revisione. In esito alla pubblica consultazione, sono/non sono stati ricevuti contributi da parte degli stakeholders. Pubblicazione del PTPCT Il presente programma è pubblicato, unitamente alla delibera di adozione, sul sito istituzionale dell’Ordine alla Sezione AT/Altri Contenuti/Anti-Corruzione e alla sezione Amministrazione Trasparente/Disposizioni generali/Piano Triennale Prevenzione della Corruzione e della trasparenza (mediante link alla sottosezione Atri contenuti/Anticorruzione). In conformità all’art. 1, co. 8 L. 190/2012 e considerando la Piattaforma on line sviluppata da ANAC per la condivisione dei programmi triennali e per la rilevazione delle informazioni sulla predisposizione dei PTPC e della loro attuazione, l’Ordine procederà -concordemente ai tempi indicati dall’Autorità- alla compilazione. Il programma viene trasmesso con mail ordinaria dal RPCT ai dipendenti, collaboratori e consulenti a qualsiasi titolo, Data Protection Officer, terzi incaricati di servizi e forniture per loro opportuna conoscenza, rispetto e implementazione. Copia del PTPCT verrà inoltre trasmesso ai Consiglieri dell’Ordine. Obiettivi Strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza Il Consiglio direttivo ha proceduto a programmare i propri obiettivi gestionali e strategici nell’adunanza del 26 gennaio 2021; tali obiettivi, cui integralmente si invia, sono tesi ad una migliore interazione tra l’ordine e gli iscritti e alla valorizzazione della professione infermieristica. Tra questi obiettivi, ai fini della prevenzione della corruzione e della trasparenza, si segnala 6
- il maggiore e più efficace utilizzo del sito web come fonte informativa delle attività, organizzazione, iniziative dell’Ordine, tale da far diventare il sito “la fonte primaria di informazione verso gli iscritti”; tale obiettivo viene perseguito sia sotto il profilo formale (migliore layout) sia sotto il profilo sostanziale (completezza e aggiornamento delle informazioni, con particolare riguardo a quelle da pubblicare ai sensi e per gli effetti del decreto trasparenza); - nomina di due rappresentanti dell’Ordine per le sessioni di laura annuali; tale obiettivo richiede che le future pertinenti delibere siano motivate nella scelta dei consiglieri; - formalizzazione della policy in tema di indennità dei consiglieri per le attività dell’OPI; a riguardo -sotto il profilo della trasparenza- si segnala che tali disposizioni saranno oggetto di pubblicità nella sezione amministrazione trasparente e che -in considerazione di tali attribuzioni economiche- ai Consiglieri verrà richiesto di pubblicare i propri dati reddituali, oltre che curriculari, nella sezione Amministrazione Trasparente; - formalizzazione di un Regolamento di funzionamento del Consiglio dell’Ordine. Gli obiettivi sopra indicati, sotto lo specifico profilo dell’anticorruzione e della trasparenza, sono di pertinenza del RPCT quale esecutore di processo e del Consiglio dell’Ordine, quale owner di processo; la Segreteria Amministrativa, procede a supporto degli organi per l’esecuzione materiale degli adempimenti. Il termine per il completamento degli obiettivi sopra indicati è il 31 dicembre 2021, ad eccezione del Regolamento di funzionamento dell’Ordine, per il quale si è in attesa di indicazioni da parte della Federazione Nazionale (FNOPI). Tali obiettivi strategici relativi alla prevenzione della corruzione e della trasparenza trovano conforto nella programmazione economica dell’ente, approvata dall’Assemblea degli iscritti, tenutasi il giorno 4 maggio 2021, nella quale previo parere positivo del collegio dei revisori dei conti, sono stati approvati il bilancio consuntivo 2020 ed il bilancio preventivo 2021. Soggetti coinvolti dell’attuazione del Programma Il rispetto e l’efficacia del PTCPT richiede l’attività dei seguenti soggetti, ciascuno con le seguenti rispettive funzioni: Consiglio dell’Ordine Il Consiglio dell’Ordine approva il PTPCT e dà impulso alla sua esecuzione, diffusione e rispetto, assicurando idonee risorse, umane e finanziarie utili per l’attuazione. Il Consiglio dell’Ordine, inoltre, ha un dovere controllo generalizzato sulla compliance dell’ente alla normativa di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Il RPCT Con delibera n. 72/2021 del 09.02.2021 successivamente alle elezioni avvenute nel dicembre 2020, l'Ordine ha proceduto alla nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione nella persona del sig. Claudio Valerio, consigliere senza deleghe dell’Ordine. Tale scelta è stata adottata in considerazione della mancanza di dirigenti in organico e dal carico di lavoro già allocato ai 3 dipendenti, peraltro in part time. Il RPCT svolge i compiti previsti dalla normativa di riferimento e in conformità alle disposizioni normative e regolamentari, - possiede qualifiche e caratteristiche idonee allo svolgimento del ruolo con autonomia ed effettività - non è titolare di deleghe in nessuna delle aree di rischio individuate; - quale membro del direttivo dialoga costantemente con l’organo di indirizzo affinché le scelte e le decisioni da questi adottati siano conformi alla normativa di riferimento; - presenta requisiti di integrità ed indipendenza sia rispetto al ruolo di Consigliere, sia di RPCT e con cadenza annuale, rinnova la propria dichiarazione in tema di assenza di cause di incompatibilità, inconferibilità e conflitto di interessi. Il nominativo del nuovo RPCT verrà comunicato all’Autorità di vigilanza a cura del RPCT mediante registrazione del profilo sul portale di ANAC. Dipendenti/collaboratori e consulenti/terzi titolari di contratti di lavori, servizi e forniture I dipendenti dell’Ordine, compatibilmente con le proprie competenze, rispettano le previsioni del PTPCT e prendono parte alla sua attuazione, attuando attività specifiche come anche indicato nell’allegato relativo ai Responsabili della trasparenza. Parimenti i collaboratori e consulenti si adoperano per il rispetto e l’attuazione del PTPTC; a tal riguardo di segnala il Provider Informatico, dott. Marco Recla, che come meglio specificato nella sezione Trasparenza si occupa della pubblicazione dei dati sul sito Amministrazione Trasparente sotto il coordinamento del Capoufficio e del RPCT. OIV – Organismo Indipendente di valutazione Stante l’art. 2, comma 2 bis del DL 101/2013 l’Ordine non è dotato di OIV. I compiti dell’OIV, in quanto compatibili ed applicabili all’Ordine, verranno svolti dal soggetto di tempo in tempo designato per competenza. 7
Collegio dei Revisori L’Ordine, a seguito delle elezioni del dicembre 2020, ha nominato un nuovo Collegio dei revisori, nelle persone di Sergio Ernesto e Stajkowska Aneta come membri effettivi, Abdallah Snoussi quale membro supplente e Patrizia Filippi quale Presidente Commercialista Revisore Legale. L’attività di revisione contabile è qualificabile come attività di controllo che si integra con i controlli predisposti e dettagliati nel presente programma. DPO - Data Protection Officer L’Ordine ha nominato come Data Protection Officer Lasa Consulting snc con contratto del 24.07.2018. Ottemperando alle indicazioni sia del Garante Privacy che dell’ANAC in tema di autonomia dei ruoli di RPCT e DPO, il DPO, senza in alcun modo sostituirsi nel ruolo definito dalla norma per il RPTC, supporta il titolare del trattamento e gli altri soggetti incaricati su tematiche inerenti la pubblicazione e/o ostensione di dati, incluse le richieste di accesso. Stakeholders Avuto riguardo alla natura di ente pubblico a base associativa dell’Ordine, gli iscritti all’albo costituiscono la categoria prevalente di stakeholders. Una più articolata descrizione degli stakeholders è disponibile nella parte relativa al contesto esterno. 8
PARTE II - GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE L’Ordine articola la propria gestione del rischio attraverso le seguenti fasi che vengono svolte con modalità ciclica: Consultazione Analisi del contesto pubblica e (esterno ed trasparenza nel interno) continuo Monitoraggio delle Valutazione del misure di rischio prevenzione e (identificazione, controllo analisi, valutazione, generalizzato del ponderazione dei sistema di gestione rischi) del rischio Trattamento del rischio (identificazione delle misure di prevenzione e programmazione) La gestione del rischio all’interno dell’Ordine tiene conto dei seguenti elementi: - normativa istitutiva della professione infermieristica; a riguardo si segnala che talune previsioni della L. 3/2018, c.d. Legge Lorenzin, non hanno ancora ricevuto attuazione e che pertanto l’Ordine attende indicazioni ed istruzioni anche da parte delle Federazione Nazionale - FNOPI; - applicazione “in quanto compatibile” sia della normativa di trasparenza che della normativa di anticorruzione; - peculiare governance interna consistente in un unico organo con contestuali funzioni politiche ed amministrative e ridotta organizzazione interna; - per la valutazione del rischio, individuazione di una metodologia basata su indicatori specificatamente tarati sul sistema ordinistico e individuazione di 3 livelli di rischio (alto, medio o basso) derivanti dalla correlazione degli indicatori e specificatamente dalla correlazione dei fattori di probabilità ed impatto; la descrizione della metodologia, indicatori e fattori di rischio e probabilità è reperibile all’Allegato 1 che forma parte integrante e sostanziale del presente programma. Il processo di gestione del rischio viene rivisto e aggiornato con cadenza annuale in concomitanza della predisposizione del PTPCT del triennio a seguire; i soggetti impegnati nel processo di gestione sono in via preliminare il RPCT e la Segreteria nella persona del capoufficio e, successivamente alla predisposizione dello schema di gestione del rischio, il Consiglio dell’Ordine. nella fase di controllo i soggetti impegnati sono il RPCT relativamente al monitoraggio e il Consiglio dell’Ordine relativamente al controllo generalizzato e alla revisione periodica del sistema di gestione. Qui di seguito l’Ordine fornisce indicazioni in merito al contesto esterno in cui opera e in merito al contesto interno, suddividendo in organizzazione e processi. 1. ANALISI DEL CONTESTO 1.A Analisi del contesto esterno Caratteristiche istituzionali L’Ordine è ente pubblico non economico istituito ai sensi del D.Lgs. CPS n. 233/1946; la Legge n. 3/2018 ha apportato significative modifiche, alcune ancora in via di attuazione, a seguito della quali l’Ordine: 1. è organo di diritto pubblico con la finalità di tutelare gli interessi pubblici connessi all’esercizio della professione infermieristica; 2. è dotato di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare; 9
3. è sottoposto alla vigilanza della Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche e del Ministero della Salute; 4. è finanziato esclusivamente con i contributi degli iscritti, senza oneri per la finanza pubblica. L’Ordine, pur nella sua natura di ente pubblico, è qualificabile come ente a base associativa in quanto focalizzato sulla gestione degli iscritti all’albo professionale e sulle istanze derivanti dalla professione di riferimento; questa qualifica di ente pubblico a base associativa determina peculiarità e conseguenti adattamenti rispetto all’applicazione della normativa anticorruzione e di trasparenza negli enti pubblici. All’atto della predisposizione del presente programma l’Ordine annovera n. 5253 iscritti. Territorio L’estensione territoriale dell’Ordine è 7400 Kmq, con densità abitativa di 72 abitanti per kmq, con popolazione di n.532.644. La provincia di riferimento è risultata alla 68esima posizione della classifica predisposta dal Sole 24 ore e relativa all’indice di criminalità generale2 riportando nel rapporto numero di 2840 denunce su 100.000 abitanti nel 2020. La relazione della Direzione investigativa antimafia (Dia), relativa al semestre gennaio-giugno 2020, nel capitolo relativo al Trentino Alto Adige ha evidenziato che l’emergenza sanitaria ha aggravato, a causa della temporanea crisi di liquidità delle imprese, il rischio di infiltrazioni mafiose nel tessuto economico del territorio trentino e altoatesino attraverso l’usura e le estorsioni e che i settori esposti a maggior rischio di infiltrazione sono quelli della estrazione del porfido e delle costruzioni. Relativamente alla permeabilità3 alle mafie, Bolzano viene connotata con un indice basso (71° posto4). Non si registrano episodi di criminalità afferenti all’Ordine, ai dipendenti ai consiglieri, né illeciti da questi commessi, né richieste di risarcimento per atti e fatti a questi imputabili e relativi all’attività dell’Ordine. Stakeholders Come anticipato, l’operatività dell’Ordine si attua prevalentemente a favore dei propri iscritti e nella provincia di riferimento. Altri principali portatori di interesse sono: • iscritti all’albo delle professioni infermieristiche di altre province • Federazione Nazionale (FNOPI) • enti pubblici locali • Università ed enti di istruzione e ricerca • Autorità Giudiziarie • Ministero della Salute quale organo di vigilanza • Altri ordini e collegi professionali (professioni sanitarie), anche di altre province • Aziende ospedaliere, ASL, soggetti operanti a qualunque titolo nel settore sanitario • Provider di formazione autorizzati • Provider di formazione non autorizzati • Cassa di previdenza L’operatività dell’Ordine, con particolare riguardo agli effetti verso l’esterno, è interessata dalle seguenti diverse variabili: Variabile politica - Da dicembre 2020 si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo con mandato per il quadriennio 2021-2024 Variabile economica - Autofinanziamento - Programmazione economica limitata ad una annualità e correlata al bilancio (preventivo e consuntivo) approvato dall’Assemblea degli iscritti Variabile sociale Eterogeneità degli stakeholders di riferimento; bilinguismo Variabile tecnologica Attuazione del processo di smart working in considerazione della variabile ambientale Variabile ambientale Emergenza sanitaria COVID-19 negli anni 2020 e 2021; per tale motivo l’Ordine si è dedicato essenzialmente alla gestione ordinaria. Compatibilmente con l’andamento della crisi epidemiologica e anche a fronte dell’elezione 2 https://lab24.ilsole24ore.com/indice-della-criminalita/?Bolzano 3 studio condotto da Eurispes nell’ambito del Protocollo di intesa con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo presentato il 16/12/2020 4 Tra le province più virtuose, che hanno visto diminuire il valore dell’Ipco – Indice di permeabilità alla criminalità organizzata, Bolzano è stata la migliore. Il valore Ipco della provincia è sceso di 8,38 punti, scendendo in graduatoria di 71 posizioni. 10
del nuovo organo politico amministrativo si procederà ad una programmazione di attività maggiormente strutturata e a lungo termine. Etica ed integrità Il Consiglio Direttivo appena insediatosi è fortemente indirizzato ad assicurare che i soggetti che a qualsiasi titolo gestiscono l’Ordine siano in possesso di requisiti di integrità, oltre che di competenza 1.B Analisi del contesto interno Caratteristiche Il contesto interno dell’Ordine professionale ricalca la specialità tipica degli “enti pubblici a base associativa”, le cui caratteristiche sono: - Ente di ridotta dimensione e con ambito di operatività prevalentemente di territoriale - Autofinanziamento mediante il contributo degli iscritti - Mancanza di sottoposizione al controllo contabile Corte dei Conti - Controllo di bilancio svolto dell’Assemblea degli iscritti, oltre che dal Collegio dei revisori - Specificità derivanti dal DL. 101/2010 - Governance dell’ente affidata esclusivamente al Consiglio Direttivo - Assenza di potere decisionale in capo a dipendenti - Missione istituzionale prevista ex lege - Sottoposizione e controllo del Ministero della salute - Coordinamento da parte della Federazione Nazionale (FNOPI). All’atto di predisposizione del presente PTPCT, l’Ordine annovera n. 5253 iscritti. Organizzazione risorse umane e attività L’Ordine è gestito dal Consiglio Direttivo insediatosi in data 20.12.2020 con mandato quadriennale, costituito dai seguenti 12 componenti eletti con le rispettive cariche attribuite: dott.ssa Liliana Favari – Presidente dott. Paolo Berenzi – Vicepresidente dott. Maurizio Pilia – Segretario dott.ssa Stefania Coseri – Tesoriera dott. Claudio Valerio – Consigliere e RPCT dott. Hannes Pichler – Consigliere dott.ssa Greta Lotto – Consigliera dott. Fabio Carpi – Consigliere dott.ssa Veronica Milanello -Consigliera dott.ssa Simone Koppmann – Consigliera dott.ssa Petra Waldner – Consigliera dott.ssa Laura Rech – Consigliera Il Consiglio Direttivo si riunisce di norma due volte al mese secondo il calendario prestabilito dal consiglio stesso. Il Consiglio opera a titolo oneroso; il contributo a favore dei componenti del Consiglio dell’Ordine e dei Revisori dei Conti è disciplinato dalle delibere nn. 73 e 84/2021 pubblicate sul sito istituzionale, sezione AT/disposizioni generali/ atti generali/ atti amministrativi generali. I dati curriculari e reddituali relativi ai titolari di incarichi di amministrazione, di direzione o di governo di cui all’art. 14, co. 1 bis, D.Lgs. 33/2013 sono pubblicati nella relativa sezione AT/organizzazione/titolari di incarichi. Il Consiglio Direttivo opera su mandato degli iscritti, ai quali competono, attraverso l’Assemblea degli iscritti, i seguenti compiti: • approvazione del bilancio e il conto consuntivo dell’Ordine su proposta del Consiglio Direttivo • deliberazioni in merito alle variazioni di bilancio All’atto di predisposizione del presente PTPCT, presso l’Ordine sono impiegati n. 3 dipendenti in part time assunti con CCNL relativo al personale del comparto funzioni centrali 2016 – 2018. Si segnala che nessun processo decisionale è attribuito ai dipendenti ma che ciascuna decisione viene assunta collegialmente dal Consiglio dell’Ordine secondo il criterio della maggioranza. 11
Quanto all’organizzazione, all’atto della predisposizione del Programma l’organigramma risulta il seguente: Assemblea iscri Collegio dei revisori Commis s ione Formazione e s vi l uppo profes s i ona l e C Commi s s i one Area Extra os peda l i era CO O O Responsabile Protezione Da Commis s ione Area os pedaliera e (esternalizzato) del l emergenza Commi s s i one Medi a e Comuni ca zi one Ges one del sito Provider Ges one contabile informa co egreteria inistra a (esternalizzato) (esternalizzato) Supporto a l l a ges one Tenuta e ges one Ges one Supporto l ogi s co a l l a conta bi l e, Corri s pondenza e forma zi one ECM Ges one degl i i s cri dell albo pi a ni ca zi one e protocol l o i nforma co control l o Organigra aO L’attività dell’Ordine corrisponde prevalentemente alla missione istituzionale, deriva dalla normativa e si sostanzia in: • Tenuta dell’albo (iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, pubblicazione, comunicazione); • Stabilire il contributo annuo dovuto dagli iscritti per sostenere il funzionamento dell’ente; • Amministrare i proventi e provvedere alle spese redigendo il bilancio preventivo e il conto consuntivo annuale: • Dare a richiesta parere sulle controversie professionali; • Vigilare alla tutela dell’esercizio professionale e alla conservazione del decoro dell’Ordine, reprimendo gli abusi e le mancanze di cui gli iscritti si rendessero colpevoli nell’esercizio della professione; • Rappresentanza della professione in tutte le sedi, operative ed istituzionali; • Facilitare e favorire la “formazione continua permanente” accreditata ECM L’Ordine ha ritenuto nel tempo di normare la propria attività attraverso atti di autoregolamentazione che hanno creato regole univoche e consolidate. Gli atti di autoregolamentazione -come di seguito individuati- sono pubblicati nella sezione amministrazione trasparente/disposizioni generali e sono oggetto di revisione costante in caso di modifiche normative/regolamentari/organizzative. DENOMINAZIONE DEL REGOLAMENTO/PROCEDURA AMBITO DI OPERATIVITÀ REGOLATA Regolamento di amministrazione, contabilità e attività Amministrazione dell’ente contrattuale Contabilità dell’ente affidamenti Linee Guida per la gestione dei provvedimenti degli organi Organizzazione interna collegiali Regolamento privacy Applicazione delle linee guida del garante Regolamento “Accesso agli atti” approvato con delibera n. 272 Amministrazione dell’ente del 13/07/2021 Trasparenza e Anticorruzione Linee Guida al Codice dei Dipendenti approvate con delibera n. Gestione delle risorse umane 273 del 13/07/2021 Conflitto di interesse dei consiglieri Linee Guida in materia di indennità dei Consiglieri dell’Ordine e Amministrazione dell’ente rimborsi spese approvate con delibere nn. 73 e 84 del 2021 Attività di segreteria Regolamento sulle Procedure Elettorali per il rinnovo degli Procedimento elettorale Ordini Provinciali FNOPI Approvato nel CN del 12/10/19. Trasmesso al Ministero della salute in data 28 ottobre 2019 Regolamento sul procedimento disciplinare degli iscritti Attività etico-deontologica dell’ente adottato con delibera n. 79/2019 dd. 13.05.2019 Codice specifico di Comportamento dei dipendenti delibera n. Amministrazione dell’ente n. 367 del 03/08/2021 Attività etico-deontologica dell’ente Pianta organica dell’ente approvata con delibera 102/2016 Amministrazione dell’ente Attività di segreteria e gestione del personale 12
L’Ordine, in considerazione dell’esiguo numero dei dipendenti e della necessità di professionalità specialistiche, per lo svolgimento della propria missione istituzionale si avvale delle seguenti collaborazioni, anche indicate nella sezione Amministrazione Trasparente (sottosezione Consulenti e Collaboratori; sottosezione Bandi di gara e contratti) - Presidente esterno del Collegio dei Revisori dei Conti - DPO - Consulenza legale - Consulenza fiscale - Consulenza gestione lavoratori - Supporto gestione informatica e del sito web - Servizio di Traduzione L’operatività del Consiglio Direttivo è supportata, ratione materiae, dalle seguenti Commissioni e gruppi di lavoro COMMISSIONI GRUPPI COMPONENTI FUNZIONI/AREA COMPETENZA DI LAVORO COMMISSIONE Referente, PILIA MAURIZIO • Analisi bisogni formativi finalizzata a FORMAZIONE E Simone Koppmann • favorire la crescita professionale degli iscritti SVILUPPO Laura Rech attraverso la progettazione e l’offerta di PROFESSIONALE Claudio Valerio percorsi (anche FAD) in particolare sull’etica Liliana Favari e la deontologia (“nuovo codice deontologico“). • progetta e sviluppa la tematica per “la giornata dell’infermiere” (12 maggio); • mantiene aggiornato il sito dello specifico ambito di competenza; • promuove iniziative per la valorizzazione delle competenze; • svolge compiti di rappresentanza (con due consiglieri di commissione) in qualità di “referenti ECM dell’Ordine Provinciale degli infermieri di Bolzano” ai meeting della FNOPI, con l’obiettivo di dare maggiore rilevanza all’aggiornamento continuo e al ruolo degli infermieri nel sistema ECM, valorizzare le esperienze consolidate nei vari OPI, condividerle e metterle a disposizione di tutti; • monitora le offerte formative presenti in Alto Adige e attiva strategie di divulgazione; • seleziona le offerte per il patrocinio; • promuove borse di studio in collaborazione con l’azienda. COMMISSIONE AREA Referente, CARPI FABIO • collaborazione con i coordinatori delle varie EXTRAOSPEDALIERA strutture del territorio (RSA/lungodegenti, Claudio Valerio private, azienda); Stefania Coser • propone soluzioni per migliorare la gestione Petra Waldner Liliana Favari economica e la gestione delle risorse umane; • tutela il cittadino garantendo che ricevano prestazioni sanitarie da personale qualificato e in possesso del titolo abilitante; • contrasta l’abusivismo; • partecipa ad incontri e tavoli di lavoro provinciali che si occupano di questo ambito ed agli incontri e tavoli di lavoro con la Federazione per il Sociale e la Sanità. 13
COMMISSIONE AREA Referente, BERENZI PAOLO • si propone di collaborare con i coordinatori, OSPEDALIERA (e dell’ le DTA e i direttori di comprensorio; emergenza) Hannes Pichler • propone soluzioni per migliorare la gestione Veronika Milanello economica e la gestione delle risorse umane; Greta Lotto Liliana Favari • tutela il cittadino garantendo che ricevano prestazioni sanitarie da personale qualificato e in possesso del titolo abilitante; • contrasta l’abusivismo; • partecipa ad incontri e tavoli di lavoro provinciali che si occupano di questo ambito. COMMISSIONE MEDIA E Referente, LILIANA FAVARI • attraverso la pubblicazione sul sito web di COMUNICAZIONE circolari, relazioni bilanci consuntivi e Greta Lotto preventivi, delibere, gruppi di lavoro e commissioni, circolari e comunicati per fornire informazioni inerenti eventi significativi che coinvolgono la professione, attività promosse dall’OPI e FNOPI, incarichi a consulenti, fornitori e docenti con i criteri della pubblica amministrazione; • con l’aggiornamento costante dei profili Facebook ed Instagram; • attraverso comunicati stampa e comunicazioni rivolte alla cittadinanza; • con la predisposizione e la diffusione di materiale informativo per gli iscritti su particolari e prioritari argomenti di interesse professionale; • trasmettendo comunicazioni e circolari tramite PEC; • monitorando la stampa e i media; • facendosi carico di piccole traduzioni e monitorando l’equilibrio delle lingue. Organizzazione risorse economiche L’Ordine si autofinanzia con il contributo degli iscritti; la sua gestione economica dell’Ordine, sia in via preventiva che consuntiva, è approvata dall’Assemblea degli Iscritti. L’Ordine non riceve finanziamenti statali. L’Ordine persegue gli iscritti morosi con attività di tipo amministrativo e in conformità alla normativa vigente. Relativamente ai rapporti economici con la Federazione, si segnala che l’Ordine versa alla Federazione € 10 per ciascun proprio iscritto al fine di contribuito al sovvenzionamento della Federazione stessa. Sotto il profilo contabile e al fine di garantirne l’integrità, l’Ordine si avvale dell’attività del Collegio dei Revisori dei Conti, che è composto da 1 presidente esterno, 2 membri effettivi e 1 membro supplente nominati con le modalità previste dall’art. 27 del D.P.R. 5 aprile 1950, n. 221, fatte salve le ipotesi di incompatibilità di cui all’articolo 2399 del codice civile. Il Collegio è così composto: • Presidente: dott.ssa Patrizia Filippi • Membro effettivo: Sergio Ernesto • Membro effettivo: Stajkowska Aneta • Membro supplente: Abdallah Snoussi Il Collegio dei Revisori dei Conti è disciplinato dal Capo VIII del Regolamento di Amministrazione, contabilità e attività contrattuale e opera secondo le correlate previsioni. Flussi informativi tra RPCT e Consiglio Direttivo/Dipendenti/Organo di revisione Il RPCT è membro del Consiglio Direttivo; questo consente una costante interlocuzione e una massima conoscenza delle 14
attività dell’ente, facilitando un controllo nel continuo e un monitoraggio costante. Relativamente alla reportistica, il RPCT sottopone al Consiglio Direttivo la propria relazione annuale e i risultati della propria attività di monitoraggio. Tale documentazione, di norma è presentata entro il 31 dicembre di ciascun anno e viene utilizzata per la predisposizione del PTPCT dell’anno successivo e per la valutazione di azioni integrative e correttive sul sistema di gestione del rischio. Relativamente ai rapporti tra RPCT e dipendenti, si segnala che -stante il Codice dei dipendenti approvato- questi sono tenuti ad un dovere di collaborazione con il RPCT e ad un dovere di segnalare situazioni atipiche potenzialmente idonee a generare rischi corruttivi o di mala gestio. A tal riguardo, i dipendenti sono tenuti ad una stretta collaborazione, ad un controllo di livello 1 e a riportare in maniera tempestiva al RPCT eventuali disfunzioni riscontrate Relativamente ai rapporti tra RPCT e organo di revisione, il RPCT sottopone la propria relazione annuale all’organo di revisione che può esprimere pareri e indicazioni migliorative. Processi – Mappatura, descrizione e responsabili La mappatura dei processi, anche in considerazione dei requisiti dimensionali esigui, si basa prevalentemente sulle attività istituzionalmente riservate all’Ordine dalla normativa di riferimento. All’atto di predisposizione del presente PTCPT si identificano i seguenti processi, con indicazioni dell’area di rischio di pertinenza e del responsabile Reclutamento per: concorso pubblico, mobilità (avviso Consigliere pubblico o domanda diretta), avviso pubblico (tempi Segretario determinati), collocamento ACQUISIZIONE E PROGRESSIONE DEL PERSONALE Progressioni di carriera: fasce retributive/ concorsi interni/ Consigliere incarichi di coordinamento/ posizioni organizzative Segretario Conferimento di incarichi di collaborazione esterna e di Consiglio Direttivo consulenza AFFIDAMENTO LAVORI, SERVIZI E Affidamento sotto soglia Consiglio Direttivo FORNITURE Consigliere Tesoriere, Gestione spese funzionali e approvazione bilancio; incasso GESTIONE ECONOMICA DELL'ENTE Consiglio Direttivo quote e gestione della morosità e Collegio dei Revisori Consigliere Ricezione di richiesta di natura Segretario e LEGALE E CONTENZIOSO legale/amministrativa/risarcitoria/accertamento di Segreteria - responsabilità e corretta valutazione e gestione Consiglio Direttivo 15
Provvedimenti amministrativi di iscrizione, trasferimento e Consiglio Direttivo cancellazione dall’Albo. Iscrizione professionisti stranieri e Segreteria (esame di italiano) dell'Ordine PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI Concessione patrocini, utilizzo di loghi, pubblicità sanitaria Consiglio Direttivo PRIVI DI EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO Segreteria Provvedimenti amministrativi di rilascio certificazione dell'Ordine PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI CON Erogazione contributi/sovvenzioni/sussidi/borse di Consiglio Direttivo EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED studio/scontistica per neo-iscritti IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO Formazione professionale continua Consiglio Direttivo Rilascio di pareri ai sensi dell'art. 3, lett. e) D.Lgs. CP Presidente /2 o più 233/1946 come modificato dalla L. 3/2018 Consiglieri Individuazione di un Consigliere dell'Ordine su richiesta di AREE SPECIFICHE DI RISCHIO terzi per partecipazione a commissioni di esami, Consiglio Direttivo commissioni, gruppi di lavoro Indicazioni di professionisti iscritti su richiesta di terzi per lo Consiglio Direttivo svolgimento di incarichi specifici Procedimento elettorale Consiglio Direttivo Presidente, n.q. di gestione dei controlli (Ministero, Federazione CONTROLLI, VERIFICHE E ISPEZIONI legale Controlli di autorità amministrative e giudiziarie) rappresentante 16
Processi e sottoprocessi vengono elencati, analizzati e valutati ai fini della valutazione e gestione del rischio nell’allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale del presente programma. Registro dei rischi – Analisi dei fattori abilitanti L’Ordine, avuto riguardo ai processi sopra descritti, ha condotto un’analisi fondata su sotto processi ed attività e, per ciascun processo ha individuato il rischio manifestabile. Tali elementi vengono riportati nel Registro dei Rischi che descrive (reperibile all’allegato 1) che, per ogni area di rischio, riporta i processi e i responsabili. Il Registro dei Rischi è stato condiviso dal Consiglio direttivo e formalizzato nella seduta del 3 agosto 2021. Nell’analisi condotta è stata verificata l’eventuale sussistenza dei fattori c.d. fattori abilitanti, per tali intendendosi le circostanze che agevolano il verificarsi di fatti di corruzione. Nello specifico, relativamente al settore ordinistico, sono stati considerati: • mancanza di misure di prevenzione obbligatorie • assenza di autoregolamentazione in settori specifici • eccessiva o complessa regolamentazione • mancanza di trasparenza • la concentrazione dei poteri decisionali • l’inadeguatezza o insufficienza del personale addetto • la complessa applicabilità della normativa agli Ordini in assenza di un atto di indirizzo specifico. 2. VALUTAZIONE DEL RISCHIO Mediante la fase della valutazione del rischio l’Ordine sviluppa un efficace sistema del relativo trattamento, individuando i processi che richiedono maggiore attenzione e, pertanto, un trattamento prioritario. L’Ordine utilizza una propria metodologia che tiene in considerazione la propria specificità e che si conforma al principio di proporzionalità e di sostenibilità, anche economica. L’esito della valutazione del rischio, unitamente alla metodologia utilizzata per il calcolo, è riportato nell’allegato 1. Metodologia – Valutazione del rischio con approccio qualitativo specifico per il regime ordinistico L’Ordine, coerentemente con le indicazioni di ANAC; adotta un approccio valutativo di tipo qualitativo, che fa leva su indicatori specifici del settore ordinistico, oltre che del settore della PA. La valutazione di rischiosità (i.e. “giudizio di rischiosità”) deriva dal prodotto tra la probabilità e l’impatto di accadimento. Tali fattori derivano da indicatori proposti dal PNA e riadattati al regime ordinistico quali5: • Livello di interesse esterno • Grado di discrezionalità del decisore • Manifestazione di eventi corruttivi in passato sia con riguardo al processo esaminato sia con riguardo ai decisori • Opacità nel processo decisionale, per mancanza di strumenti di trasparenza o di regolamentazione • Esistenza e grado di attuazione delle misure di prevenzione. Giudizio qualitativo sintetico di rischiosità Il giudizio di rischiosità tiene conto degli effetti economici, reputazionali od organizzativi generabili dal manifestarsi del rischio, ed è descritto come segue. Il significato di ciascun giudizio e il suo trattamento viene così definito: Giudizio di rischiosità RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO La probabilità di accadimento è rara e L’accadimento dell’evento è probabile e La probabilità di accadimento è l’impatto dell’accadimento genera effetti l’impatto produce effetti minori e alta/ricorrente. trascurabili o marginali. mitigabili. L’impatto genera effetti seri. Il Non sono richieste misure di prevenzioni Il trattamento di questo rischio deve trattamento di questo rischio deve ulteriori rispetto a quelle già individuate essere pianificato e finalizzato nel essere immediato e finalizzato nel termine di 1 anno; sono richieste termine di 6 mesi dall’individuazione; ulteriori misure di prevenzione rispetto sono richieste ulteriori misure di a quelle esistenti la cui programmazione prevenzione rispetto a quelle esistenti la 5 Cfr Box 10 Allegato 1 17
e attuazione non deve eccedere un anno cui programmazione ed attuazione non dalla valutazione svolta deve eccedere 6 mesi dalla valutazione svolta Dati oggettivi di stima La valutazione di ciascun rischio è stata condotta sotto il coordinamento del RPCT e si è basata su dati ed informazioni oggettivi e riscontrabili6. L’allegato 1 riporta per ogni rischio individuato il valore della probabilità, il valore dell’impatto e il giudizio di rischiosità attribuito, utilizzando -in applicazione del criterio di semplificazione- in caso di rischio alto il colore rosso, rischio medio il colore giallo e rischio basso il colore verde. La valutazione di ciascun rischio è stata oggetto di valutazione da parte del Consiglio direttivo ed è stata condivisa nella seduta del 3 agosto e definitivamente formalizzata nella seduta del 31 agosto 2021 Ponderazione La fase della ponderazione è finalizzata a supportare i processi decisionali; in particolare, movendo dalle valutazioni dei rischi ottenute, mediante la ponderazione si stabiliscono azioni da intraprendere e la “gerarchia” nel trattamento dei rischi individuati. Relativamente alle azioni da intraprendere: • nel caso di rischio basso l’Ordine decide di non adottare alcuna azione in quanto -considerato il concetto di rischio residuo- risulta che le misure di prevenzione già esistenti siano funzionanti e sufficienti. • Nel caso di rischio medio, l’Ordine decide di operare una revisione delle misure già in essere per verificare la possibilità di irrobustirle entro il termine di 1 anno dall’adozione del presente programma. • Nel caso di rischio alto, l’Ordine procede ad adottare misure di prevenzione nel temine di 6 mesi dall’adozione del presente programma. Considerato quanto sopra, l’allegato 1 nella parte “Trattamento del rischio -Misure di prevenzione” riporterà per ciascun rischio individuato le misure di prevenzione, distinguendo tra quelle già esistenti e quelle da attuare (misure in programmazione), e indicando responsabile, termini di attuazione delle misure e termini per le verifiche/monitoraggio La ponderazione è stata svolta sulla base del giudizio di rischiosità attribuito (contraddistinto per colore), di modo che i rischi contraddistinti dal colore rosso saranno i primi ad essere trattati secondo quanto anche indicato nella tabella relativa al giudizio qualitativo sintetico. La ponderazione è stata oggetto di valutazione da parte del Consiglio direttivo ed è stata condivisa nella seduta del 3 agosto e definitivamente formalizzata nella seduta del 31 agosto 2021 3. TRATTAMENTO DEL RISCHIO L’Ordine si dota di misure di prevenzione generali e specifiche, riportate qui di seguito e richiamate nell’Allegato 1. Imparzialità soggettiva dei funzionari pubblici (dipendenti, consiglieri, consulenti, collaboratori) Misure di carattere generale Fermo restando quanto espresso dal DL 101/2013 relativamente all’applicazione peculiare del D.Lgs. 165/2001 ai dipendenti di ordini e collegi professionali, si segnala la necessità di adeguare e di personalizzare taluni precetti normativi all’organizzazione interna delle risorse. L’Ordine, dunque, si è dotato delle seguenti misure che vengono applicate ai dipendenti e, in quanto compatibili, ai consulenti/collaboratori e ai Consiglieri; a riguardo, l’Ordine si è dotato di una Linea Guida interna in materia di attuazione dei doveri comportamentali ai fini anticorruzione e trasparenza, che va letta, interpretata ed applicata congiuntamente alle misure sottoindicate. a. Accesso e permanenza nell’incarico 6 Dati di precedenti giudiziari/disciplinare • Segnalazioni pervenute • Articoli di stampa • Notizie sul web (dopo riscontro) • Interviste con il Consiglio Direttivo 18
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