PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2017-2019 - Ismea

Pagina creata da Stefania Palmieri
 
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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE
                 DELLA CORRUZIONE
                                           2017-2019

Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019)   REV …………..1
INTRODUZIONE .......................................................................................................... 3

1     COMPETENZE, FUNZIONI E ATTIVITÀ DELL’ISMEA .............................................. 4
2     ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI ........................................................................... 7

    2.1   Soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione e coinvolti nel processo di

          predisposizione e adozione del PTPCT ................................................................................. 8

3     Il PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE ................................ 12
    3.1   Analisi del contesto .............................................................................................................. 12
    3.2   Valutazione del rischio ........................................................................................................ 13
    3.3   Trattamento del rischio: identificazione e programmazione delle misure di prevenzione .. 15
SEZIONE TRASPARENZA ........................................................................................... 26
1     PREMESSA ......................................................................................................... 26
2     SCOPO ............................................................................................................... 26

3    INDIVIDUAZIONI DELLA RESPONSABILITÀ NEL FLUSSO INFORMATIVO PER

     L’ALIMENTAZIONE DELLA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE ........................... 27

4     ALIMENTAZIONE DELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” ........... 28
    4.1   Tempistica per l’aggiornamento .......................................................................................... 29
    4.2   Flusso per la pubblicazione dei dati sulla sezione “Amministrazione Trasparente” ........... 29
5     LIMITE ALLA TRASPARENZA .............................................................................. 30
6     DECORRENZA E DURATA DELL’OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE ............................ 31
7     ACCESSO CIVICO ............................................................................................... 32

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INTRODUZIONE

Nel presente Piano sono riportati gli aggiornamenti conseguenti le modifiche normative intervenute
in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA),
adottato in via definitiva dall’ANAC con delibera 3 agosto 2016, n. 386, e la valutazione del rischio
effettuata dal RPC sulle attività ISMEA, così come risultanti dall’incorporazione di ISA S.p.A. e SGFA
srl disposta dalla legge di stabilità per l’anno 20161.

Per quanto non espressamente previsto nel presente documento, si rinvia ai Piani triennali
consultabili sul sito istituzionale alla sezione “Amministrazione trasparente”.

A tal proposito, con delibera commissariale del 2 maggio 2016, n. 21 è stato approvato il PTPC 2016-
2018. In conformità al PNA, costituisce allegato del PTPC il Piano Triennale per la Trasparenza e
l'Integrità 2016-2018.

Nel corso dell'anno 2016, il RPC ha provveduto a:

 mappare, tramite l'Unità Pianificazione e Controllo, i processi delle attività svolte dall'ISMEA, ivi
      compresi quelli relativi alle attività nelle quali l'Istituto è subentrato a seguito dell'incorporazione
      di diritto delle società ISA spa e SGFA srl (cfr. art. 1, commi 659 e ss., legge 208/2015);
 valutare, con applicazione della metodologia mutuata dal PNA, i rischi inerenti ciascun processo
      e/o fase dello stesso;
 monitorare, nelle more dell'individuazione delle aree a rischio, l'applicazione delle misure
      individuate come obbligatorie nel PTPC;
 assicurare il raccordo funzionale con l'ODV (di cui il RPC è componente interno giusta nomina
      effettuata con determinazione direttoriale del 27 aprile 2016), anche al fine di coordinare le
      azioni e le misure del PTPC con il Modello di organizzazione e gestione ex d.lgs. 231/2001;
 assicurare la diffusione del Codice di comportamento, in modo particolare per le nuove risorse
      assunte;

1   Cfr. art. 1, commi 659 e ss., legge 28 dicembre 2015, 208.

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 garantire la predisposizione della modulistica per le dichiarazioni previste dalla normativa in
    materia di anticorruzione;
 monitorare l'aggiornamento della modulistica contrattuale e degli schemi tipo per le procedure
    di gara, in conformità alle disposizioni in materia;
 predisporre un piano formativo in materia di anticorruzione e trasparenza e relative novità
    normative riguardo al nuovo Codice degli Appalti;
 garantire una adeguata rotazione del personale, interessando con tale misura anche il personale
    inquadrato nel CCNL Ismea a seguito dell'accorpamento disposto dalla citata legge 208/2015;
 monitorare       sull'aggiornamento       costante     degli   obblighi di        pubblicità   nella   sezione
    Amministrazione Trasparente del sito istituzionale, curando anche la nuova struttura della
    sezione a seguito delle novità normative introdotte in materia;
 predisporre e diffondere sulla intranet aziendale la Procedura per la segnalazione di illeciti da
    parte del personale dei collaboratori e dei fornitori dell'Istituto.

1      COMPETENZE, FUNZIONI E ATTIVITÀ DELL’ISMEA

L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA è un ente pubblico economico
nazionale, sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
L'ente non rientra tra le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, né tra quelle inserite nel conto economico consolidato dello Stato ed
individuate dall'ISTAT ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n.196.

Ai sensi dell’art. 1, comma 661, della legge 208/2015, con decreto interministeriale n. 13823 del 21
ottobre 2016, è stato adottato il nuovo Statuto dell’ente che ha ridisegnato, in una logica di
razionalizzazione e sviluppo, i compiti e le funzioni di ISMEA.

L'Istituto, con riferimento all'attuazione delle politiche e dei programmi comunitari, nazionali e
regionali, compresi quelli discendenti dalla programmazione negoziata, che investono il settore
agricolo, forestale, agroindustriale, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, svolge:

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a) sulla base degli indirizzi del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e di specifiche
   convenzioni, le funzioni di rilevazione, elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni
   che riguardano i mercati agricoli, forestali, agroindustriali, agroalimentari, della pesca e
   dell'acquacoltura, anche ai fini dell'attuazione degli adempimenti e degli obblighi derivanti dalla
   normativa comunitaria e dal Sistema statistico nazionale;

b) ricerche, analisi e servizi per la tracciabilità, la valorizzazione, la commercializzazione e la
   promozione dei prodotti agricoli, agroindustriali, agroalimentari e ittici;

c) le funzioni di cui al decreto legislativo 5 marzo 1948, n. 121, e successive modificazioni ed
   integrazioni, nonché i compiti di organismo fondiario ai sensi dell'articolo 39 della legge 9 maggio
   1975, n. 153;

d) le funzioni di organismo nazionale per i servizi informativi, assicurativi, creditizi e finanziari in
   favore delle imprese operanti nei settori agricolo, agroindustriale, agroalimentare, della pesca e
   dell'acquacoltura volti, in particolare, a ridurre i rischi produttivi e di mercato, a favorire il
   ricambio generazionale, la competitività, l’internazionalizzazione e l’innovazione tecnologica.

Per il perseguimento delle predette finalità, l'Istituto, anche sulla base di convenzioni con le
amministrazioni pubbliche o con privati, svolge in particolare le seguenti attività:

a) rilevazione sistematica dei dati e delle informazioni nei settori di competenza e analisi strutturali,
   congiunturali e previsionali riguardanti la produzione, i costi, i mercati e i consumi in Italia e
   nell'Unione europea, nonché l'elaborazione e la divulgazione di dati informativi, anche in
   collaborazione con le altre fonti ufficiali esistenti nell'àmbito del SIAN e del SISTAN, per gli
   operatori e per quanti svolgono attività di programmazione, monitoraggio e valutazione
   dell'intervento pubblico nei settori di competenza. In questo ambito, l'Istituto attua una
   divulgazione sistematica delle fonti informative;

b) erogazione di servizi e di supporti informativi finalizzati alla trasparenza del mercato,
   all'integrazione delle filiere produttive e alla stipula i accordi interprofessionali, nonché servizi
   per la riduzione e il monitoraggio dei costi di produzione, per la comunicazione, promozione e la
   commercializzazione delle produzioni agricole, agroalimentari e ittiche; promuove e attua

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programmi di promozione anche ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lettera d) del Regolamento
   (CE) 22 ottobre 2014, n. 1144/2014;

c) operazioni di riordino fondiario ai sensi dell'articolo 4 della legge 15 dicembre 1998, n. 441,
   nonché di gestione e attuazione di azioni volte a favorire la privatizzazione dei terreni pubblici
   suscettibili di utilizzazione agricola, ai sensi dell'articolo 66 del decreto legge 24 gennaio 2012, n.
   1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e successive modifiche e
   integrazioni. Per l'esercizio delle funzioni statali relative alle predette attività, continuano ad
   applicarsi all'Istituto le norme previste per le amministrazioni dello Stato;

d) erogazione di finanziamenti, anche sotto forma di partecipazione al capitale, e concessione di
   garanzie alle imprese del settore agricolo, agroindustriale, agroalimentare, della pesca e
   dell'acquacoltura, nonché erogazione di servizi riassicurativi, di gestione del rischio e al sistema
   assicurativo;

L'Istituto, nell'ambito delle proprie finalità istituzionali, svolge, anche sulla base di convenzioni con
le amministrazioni competenti, compiti di predisposizione, gestione, valutazione, monitoraggio,
assistenza tecnica e verifica dei risultati di programmi di intervento comunitari, nazionali e regionali.
Inoltre, l'Istituto può promuovere, partecipare ed attuare azioni volte ad attivare gli strumenti
operativi previsti dalla programmazione negoziata.

L'Istituto può altresì compiere operazioni mobiliari e immobiliari, ivi incluse cartolarizzazioni,
funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali.

Per lo svolgimento di attività di particolare rilievo, l'Istituto può stipulare accordi di collaborazione
con amministrazioni, enti, associazioni ed altre persone giuridiche, pubbliche o private, nazionali o
internazionali. In particolare, l'Istituto può partecipare, anche su richiesta delle Amministrazioni e
di altri organismi competenti, ad iniziative nell'ambito della cooperazione con altri Paesi.

Per la gestione delle garanzie, l'Istituto può costituire patrimoni separati ai sensi delle disposizioni
di cui al libro quinto, titolo V, capo V, sezione Xl, del codice civile.

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L’Istituto è sottoposto al controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 12 della legge 21 marzo
1958, n. 259.

2      ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI

Al 31 gennaio 2017 la struttura organizzativa di ISMEA risulta essere la seguente:

A tale data, l’organico di ISMEA conta 179 risorse, di cui 9 dirigenti e 170 dipendenti.

A seguito di quanto disposto dalla legge di stabilità 2016, gli organi attuali dell’Istituto sono:
      Commissario (coadiuvato da n. 2 Sub Commissari)2che si sostituisce al Presidente e al
       Consiglio di Amministrazione;
      Collegio Sindacale

2   Ai sensi dell’art. 1, comma 662, legge 208/2015, la nomina del Commissario è stata effettuata con D.M. 7 gennaio 2016, n. 84 e
    prorogata con D.M. 30 dicembre 2016, n. 19075. Con nota prot. n. 4106 del 15 marzo 2016, il Ministero vigilante, a seguito di
    ulteriori approfondimenti, ha chiarito che il decreto concernente la nomina del Commissario straordinario di ISMEA non rientra
    in alcuna delle categorie degli atti da assoggettare al controllo preventivo di legittimità e che pertanto, dalla data della sua
    sottoscrizione, il decreto in questione deve ritenersi efficace.

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2.1     Soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione e coinvolti nel processo di
        predisposizione e adozione del PTPCT

Il successo dell’azione di prevenzione della corruzione è il frutto di una continua azione coordinata
di tutto il personale. Per questo motivo la definizione delle specifiche competenze di seguito
elencate e dettagliate ha il significato di favorire e richiamare alla collaborazione e piena
corresponsabilità tutti soggetti che concorrono, per quanto di competenza, nell’azione complessiva
di prevenzione e contrasto dei fenomeni corruttivi.

         Fase                       Attività                                Soggetti responsabili

                                                               Organo di indirizzo politico- amministrativo
                     Promozione e coordinamento del            RPCT
                                                               Organismo di vigilanza (per quanto riguarda la
                     processo di formazione del Piano
                                                                relazione con il Modello di Organizzazione e
                                                                Gestione L. 231/2001)
     Elaborazione/
    aggiornamento                                              Organo di indirizzo politico- amministrativo
       del PTPCT                                               RPCT
                     Individuazione di contenuti del Piano
                                                               Dirigenti / Personale al servizio delle diverse
                                                                direzioni

                     Redazione del Piano                       RPCT

      Adozione del
                                                               Organo di indirizzo politico amministrativo
         PTPCT
                     Attuazione delle misure del Piano,
                     aggiornamento e pubblicazione dei         Dirigenti/personale per competenza riportati nel
 Attuazione del                                                 Piano.
                     dati
 PTPCT
                     Controllo dell’attuazione delle
                                                               RPCT
                     misure

 Monitoraggio /      Monitoraggio periodico- trimestrale       RPTC
                                                               Organismo di Vigilanza per quanto di
 audit del PTPCT     / audit
                                                                competenza

       Organo di indirizzo politico
In base a quanto disposto dall’art. 1, comma 8, legge 190/2012, come novellato dall’art. 41 del
decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, contenuti necessari del PTPCT sono gli obiettivi strategici
in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza definiti dall’organo di indirizzo.

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Nel confermare le indicazioni già date nell’Aggiornamento 2015, il PNA 2016 raccomanda agli organi
di indirizzo di prestare particolare attenzione alla individuazione di detti obiettivi nella logica di una
effettiva e consapevole partecipazione alla costruzione del sistema di prevenzione.
E proprio in considerazione di quanto disposto dal PNA 2016, il nuovo statuto dell’ente annovera
tra i compiti del Consiglio di Amministrazione quello di individuare gli obiettivi strategici in materia
di prevenzione della corruzione e di trasparenza3.

        Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC)
Gli interventi normativi hanno nel tempo rafforzato il ruolo e la posizione di indipendenza e
autonomia dall’organo di indirizzo del RPC. Da ultimo, con l’allegazione del Piano della Trasparenza
e dell’integrità, quale misura di prevenzione, al PTPC, tale figura ha assunto il ruolo di Responsabile
della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT).
Le disposizioni in materia prevedono l’esclusione di responsabilità del RPCT nei casi di ripetute
violazioni delle misure di prevenzione della corruzione previste dal Piano, qualora il RPCT provi di
aver comunicato agli uffici le misure da adottare e le relative modalità e di aver vigilato
sull’osservanza del Piano.
Oltre alla stesura nelle misure di prevenzione, sono compiti del RPCT:
 la definizione di procedure per selezionare e formare i dipendenti assegnati a settori
      particolarmente esposti alla corruzione;
 in assenza dell’OIV, la compilazione della griglia di rilevazione riguardante l’adempimento degli
      obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente4;
 la predisposizione e pubblicazione della relazione annuale sui risultati dell'attività svolta e la
      relativa trasmissione all’organo di indirizzo politico e all’Organismo di Vigilanza 231 (OdV);

3Cfr. Statuto ISMEA, art. 4, comma 4, lett. e). Per l’anno 2017, gli obiettivi strategici sono stati definiti con delibera commissariale n.
3 del 26 gennaio 2017.
4
    Cfr. Delibera ANAC n. 43/2016

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 la verifica sulla possibilità di rotazione dei Dirigenti nelle aree con più elevato rischio di
   corruzione, nel rispetto dei principi di buon andamento, mantenimento dell’efficacia e continuità
   dell’azione amministrativa;
 la verifica, d’intesa con il dirigente responsabile, sull’effettiva rotazione degli incarichi negli
   uffici preposti allo svolgimento delle attività dove si registra un più elevato rischio che siano
   commessi reati di corruzione (art. 1, co. 10 L.190/2012);
 la verifica sul rispetto delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità degli
   incarichi ai sensi del d.lgs. n. 39/2013;

 Dirigenti che compongono la struttura
I dirigenti sono coinvolti nell’individuazione dei settori maggiormente esposti al rischio di corruzione
e nella definizione, attuazione e monitoraggio delle misure di prevenzione della corruzione e della
trasparenza riportate nel presente Piano.

Ogni dirigente è designato quale referente per la prevenzione della corruzione relativamente alle
unità organizzative e funzionali affidate alla sua responsabilità, sia diretta che indiretta.

Il PNA 2016 raccomanda un forte coinvolgimento dell’intera struttura in tutte le fasi di
predisposizione, attuazione e responsabilità delle misure di anticorruzione.

Pertanto, ogni dirigente è tenuto a:

 censire tutta l’area di propria competenza, in particolare attraverso una verifica delle risorse
   umane disponibili, degli incarichi e delle responsabilità delle singole attività affidate, dei processi
   che coinvolgono i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate;
 proporre misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il
   rispetto; entro il 30 ottobre di ogni anno, trasmettere al RPCT le proprie proposte avente ad
   oggetto l’individuazione delle attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione, indicando,
   altresì, le concrete misure organizzative da adottare dirette a contrastare il rischio rilevato;

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 informare, tempestivamente, il RPCT su ogni eventuale anomalia rispetto all’ordinario e regolare
      espletamento delle attività di ufficio, con riguardo alle prescrizioni relative alla trasparenza delle
      relative attività, al codice di comportamento e più in generale in tema di anticorruzione;
 informare, tempestivamente, il ROCT su eventuali situazioni di conflitto di interesse, anche
      potenziale, che possono interferire con il regolare svolgimento delle attività;
 promuovere e divulgare i contenuti del Piano nonché gli obblighi di trasparenza e il codice di
      comportamento;
 verificare e monitorare l’attuazione delle prescrizioni contenute nel presente piano e nel codice
      di comportamento Ismea;
 avanzare proposte per la rotazione del personale assegnato esposto a rischio;
 monitorare, per le attività di competenza, il rispetto dei termini di conclusione dei relativi
      procedimenti, l’eventuale esistenza di relazioni di parentela, affinità o collaborazione, a qualsiasi
      titolo, tra i titolari di incarichi e i dipendenti Ismea.
È facoltà del RPCT acquisire direttamente dai dirigenti le informazioni necessarie e le proposte
adeguate per l’adozione di misure preventive e di controllo nei settori in cui è più elevato il rischio
corruzione.

         L’Organismo di Vigilanza ex d.lgs. 231/01
Le disposizioni del D.lgs 97/2016 incentivano un maggior livello di coordinamento tra le attività del
RPCT e quelle svolte dall’Organismo Indipendente di valutazione (OIV).

ISMEA non dispone di un OIV o di strutture con funzioni analoghe. Tuttavia, al fine di migliorare il
monitoraggio e la trasparenza delle informazioni, il RPCT si coordina con l’azione dell’Organismo di
Vigilanza5 che ha il compito di vigilare sull’efficacia ed efficienza del Modello di Organizzazione e
Funzionamento.

Al fine di potenziare il coordinamento tra OdV e RPCT, quest’ultimo nel corso del 2016 è stato
nominato quale componente interno dell’Organismo.

5   Il Modello di Organizzazione e Funzionamento 231 è parte integrante del PTPCT

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Il Modello 231 è in fase di aggiornamento.

     Il Personale
Tutti i dipendenti e i collaboratori sono responsabili, nell’ambito dei propri compiti e mansioni, del
verificarsi di fenomeni corruttivi derivanti da un inefficace presidio delle attività e/o da
comportamenti elusivi e/o non in linea con le prescrizioni aziendali in materia.
A tali soggetti è attribuito il compito di piena e continua collaborazione nella prevenzione della
corruzione e dell’illegalità, compito che si concretizza:

     nel rispetto del Codice di comportamento;
     nell’astensione nei casi di conflitto d’interessi;
     nel rispetto delle previsioni del presente PTPCT, nonché del Modello di Organizzazione e
      Gestione ex d.lgs. 231/01;
     nella segnalazione di situazioni di illecito.

3     Il PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE

Il processo di gestione del rischio si compone di tre macro fasi:

1.    analisi del contesto (interno, esterno),
2.    valutazione del rischio (identificazione, analisi e ponderazione del rischio)
3.    trattamento del rischio (identificazione e programmazione delle misure di prevenzione)

3.1   Analisi del contesto

L’analisi del contesto esterno effettuato ha avuto come obiettivo quello di evidenziare le
caratteristiche dell’ambiente nel quale Ismea opera, le relazioni e le possibili influenze esistenti con
i portatori e i rappresentanti di interessi esterni.

L’analisi più approfondita è stata effettuata in particolare sul contesto interno, costituito dalla
mappatura di tutti i processi dell'Ismea.

Nell’ambito del lavoro di mappatura è stato chiesto agli uffici di adottare, nella individuazione delle
proprie attività, il criterio della massima analiticità possibile, scomponendo ciascuna “attività” in

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“fasi” e ciascuna fase in singole “azioni”, al fine di porre in evidenza ogni possibile ambito in cui
potessero trovare spazio comportamenti a rischio corruttivo.

La mappatura delle attività poste in essere da tutti gli uffici è stata registrata all’interno di una
matrice in formato Excel (una per ogni processo), costituita da due sezioni:

     la prima contenente la macro attività, la Direzione e l’attività specifica di competenza, la
      descrizione della suddetta attività, il Responsabile di Fase ed il personale (interno e esterno)
      coinvolto.
     la seconda sezione è formata da domande a risposte chiuse che riprendono quanto disposto
      nell’All. 5 del PNA.

3.2    Valutazione del rischio

La valutazione del rischio è la macro-fase del processo di gestione del rischio in cui lo stesso è
identificato, analizzato e confrontato con gli altri rischi al fine di individuare le priorità di intervento
e le possibili misure correttive / preventive (trattamento del rischio).

L’analisi per valutare il rischio deve comprende sia l’identificazione degli eventi rischiosi (compresi
quelli che ipoteticamente potrebbero verificarsi e avere conseguenze sull’attività dell’Ismea) che
l’identificazione delle cause degli eventi rischiosi (analisi), in modo da individuare le migliori
modalità per prevenirli e la ponderazione del rischio per stabilirne le priorità di trattamento.

Il valore (l’identificazione) del rischio di un evento di corruzione è stato calcolato rilevando:

     la probabilità che si verifichi uno specifico evento di corruzione, raccogliendo tutti gli elementi
      informativi sia di natura oggettiva (ad esempio, eventi di corruzione specifici già occorsi in
      passato, segnalazioni pervenute all’amministrazione, notizie di stampa), che di natura
      soggettiva, tenendo conto del contesto ambientale, delle potenziali motivazioni dei soggetti
      che potrebbero attuare azioni corruttive, nonché degli strumenti in loro possesso;
     l’impatto che, nel caso in cui l’evento di corruzione si presentasse, viene valutato calcolando
      le conseguenze:

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1.       sulla qualità e continuità dell’azione amministrativa, sulla reputazione e credibilità
                   istituzionale, quelle di carattere economico e legale, etc.;
          2.       sui cittadini e sugli utenti.

All’esito della valutazione di tutti i comportamenti a rischio riportati nelle mappature delle direzioni
competenti, è emerso che determinati rischi possono essere considerati trasversali ovvero ricorrenti
in tutti i processi di attività (ad esempio, il possibile uso improprio o distorto della discrezionalità
ovvero il rischio di alterazione/manipolazione/utilizzo improprio di informazioni e documenti”); altri
invece possono assumere forme e manifestazioni diverse a seconda della specifica fase in cui si
manifestano.

Di seguito si riporta la tabella6 delle macro attività /processi mappati e del rischio corrispondente a
seguito della valutazione effettuata:

          Rischio trascurabile                Rischio medio-basso                Rischio rilevante                 Rischio critico
      Business intelligence                  URP                               Risorse Umane                  Primo Insediamento
      Contratti di Filiera                   Gestione Garanzie                                                Subentro
                                             IT                                                               Gestione Commesse
                                             Investimenti
                                             Bilancio e Tesoreria
                                             Riassicurazione

6   Il livello di rischio critico delle macro attività riportate deriva dalla rilevanza che le stesse hanno all’esterno e dall’eventuale
discrezionalità soggettiva.

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3.3             Trattamento del rischio: identificazione e programmazione delle misure di prevenzione

Secondo l’Aggiornamento 2015 al PNA, la fase di trattamento del rischio “…è la fase tesa a
individuare i correttivi e le modalità più idonee a prevenire i rischi, sulla base delle priorità emerse in
sede di valutazione degli eventi rischiosi”.

Le singole misure, individuate in corrispondenza di ogni categoria di rischio, sono state distinte in
generali e specifiche.

               Misure generali
                L’Aggiornamento 2015 al PNA, superando la distinzione tra misure “obbligatorie” e misure
                “ulteriori”, ha sottolineato la necessità che ciascuna amministrazione individui strumenti
                specifici, idonei a mitigare i rischi tipici dell’ente stesso, emersi a seguito di specifica analisi e
                ha, quindi, adottato una classificazione che distingue tra:
               “misure generali” che incidono sul sistema complessivo della prevenzione della corruzione
                intervenendo in materia trasversale sull’intera amministrazione;
               “misure specifiche” che incidono su problemi specifici individuati tramite l’analisi del rischio.

Di seguito, la tabella delle misure di carattere generale, con indicazione del relativo stato di
attuazione rispetto a quanto riportato nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
2016/2018 e delle azioni che si intono intraprendere nel corso del 2017.

               Misure generali trasversali7

                       IN ATTUAZIONE
                       Nell’anno 2016 è stata svolta formazione:
        FORMAZIONE

                       - sulla riforma del Codice degli appalti (D.lsg. 50/2016) al fine approfondire la gestione del rischio in
                        materia;
                       - sulla riforma in materia di trasparenza (D.lgs. 97/2016) e sull'adeguamento del PTPCT a seguito
                        dell’approvazione definitiva del PNA 2016
                       AZIONI DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)

7   paragrafo 4.2 Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2016-2018

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E’ prevista la programmazione di attività formative riconducibili a due ambiti:
                                 - formazione / informazione generale, riferita a tutto il personale;
                                 - formazione specifica: mirata ed adeguata alle attività a rischio di corruzione di ogni singola Unità/
                                 Direzione.
                                 con un focus specifico sui nuovi obblighi in materia di trasparenza.
                                 SOGGETTI RESPONSABILI
                                 RPCT
                                 Dirigente Area Risorse Umane
                                 Tutti i Dirigenti per la formazione interna ai rispettivi settori
                                 TERMINE
                                 Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                 la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019
                                 IN ATTUAZIONE
                                 Il Codice di comportamento è stato aggiornato a fine dell'anno 2015. Nel corso del 2016 sono stati
                                 adeguati i format degli incarichi ai collaboratori, i modelli degli atti di gara ed i modelli da restituire
                                 da parte dei fornitori.
                                 AZIONI DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
       CODICE DI COMPORTAMENTO

                                 Eventuale revisione del Codice conseguente l’aggiornamento del Modello di Organizzazione e
                                 Gestione 231 (in corso)
                                 SOGGETTI RESPONSABILI
                                 RPCT
                                 Dirigente Area Risorse Umane
                                 Dirigenti, dipendenti e collaboratori
                                 ODV (per quanto riguarda l’aggiornamento del Mod. 231/2001)
                                 TERMINE
                                 Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                 la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019
                                 IN ATTUAZIONE
  CONFRONTI DEL RPC

                                 Obblighi che ricadono su tutti i soggetti coinvolti, sia nella fase di predisposizione del Piano di
  INFORMAZIONE NEI
     OBBLIGHI DI

                                 Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza che nelle fasi di verifica del suo funzionamento e
                                 dell’attuazione delle misure adottate.
                                 TERMINE
                                 Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                 la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019

Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019)                                               REV ………….. 16
IN ATTUAZIONE
                                                                      La rotazione ha interessato le figure apicali e, attraverso il processo di riorganizzazione, anche le
                                                                      attività. Inoltre, sono state inserite nell’organigramma n. 15 risorse assunte con procedura di selezione
                                                                      ad evidenza pubblica
                                                                      AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
                                                                      Riorganizzazione e rotazione delle attività e del personale dell’Istituto con apposito Ordine di Servizio
                                                                        (in corso di adozione), in modo particolare rotazione del personale con responsabilità operante nelle
                                                                        aree a più elevato rischio di corruzione.
               ROTAZIONE

                                                                      Informatizzazione dei processi di selezione del fornitore/collaboratore per garantire adeguata
                                                                        rotazione e separazione dei compiti nell’ambito del processo di selezione.
                                                                      SOGGETTI RESPONSABILI
                                                                       Dirigente di vertice
                                                                       RPCT
                                                                       Dirigenti delle diverse direzioni
                                                                      TERMINE
                                                                      Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                                                      la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019
                                                                      IN ATTUAZIONE
                                                                      Riguardo a questa misura si rimanda a quanto disposto nel Piano della Trasparenza, contenuto nel
               TRASPARENZA

                                                                      presente PTPCT
                                                                      TERMINE
                                                                      Monitoraggio ogni 15 giorni sulla documentazione con aggiornamento tempestivo e trimestrale su
                                                                      tutto il resto. Monitoraggio annuale in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC
                                                                      2017-2019. Aggiornamento costante, a seguito delle novità normative in materia.
                                                                      IN ATTUAZIONE
  VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE
                                 INCONFERIBILITÀ E INCOMPATIBILITÀ

                                                                      Richiesta delle dichiarazioni ai sensi del D.lgs. n.39/2013.
    DISPOSIZIONI IN MATERIA DI

                                                                      AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
                                                                      Controllo annuale sulle dichiarazioni rilasciate dagli organi di indirizzo politico, incarichi
                                                                      amministrativi di vertice e incarichi dirigenziali.
                                                                      SOGGETTI RESPONSABILI
                                                                      Organi di indirizzo politico
                                                                      Dirigente I fascia
                                                                      Dirigenti II fascia

Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019)                                                                                      REV ………….. 17
TERMINE
                                                         Annuale dalla data dell’ultima dichiarazione. Monitoraggio in concomitanza con la stesura della
                                                         Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019.
                                                         IN ATTUAZIONE
            ATTIVITÀ ED INCARICHI EXTRA-ISTITUZIONALE

                                                         Misura integrante del Codice di comportamento in quanto la procedura attivata prevede che la
                                                         comunicazione del dipendente sullo svolgimento di incarichi extraistituzionali venga corredata
                                                         dell’attestazione riguardo l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi.
                                                         AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
                                                         Tempestiva pubblicazione dell’incarico extra istituzionale (dati ulteriori).
                                                         SOGGETTI RESPONSABILI
                                                         Tutto il personale che deve svolgere incarichi extraistituzionali
                                                         Dirigente Amministrazione ( Risorse Umane ) per la pubblicazione
                                                         TERMINE
                                                         Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                                         la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019
                                                         IN ATTUAZIONE
   ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL

                                                         Inserita clausola ad hoc nei contratti di assunzione del personale e atti di gara/ procedure di
                                                         selezione
             RAPPORTO DI LAVORO

                                                         AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
                                                         Scelta di un campione e controllo dell’inserimento della clausola sui contratti stipulati.
                                                         SOGGETTI RESPONSABILI
                                                         Dirigente Area Risorse Umane
                                                         Dirigenti, dipendenti
                                                         TERMINE
                                                         Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                                         la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019
                                                         IN ATTUAZIONE
   ASTENSIONE PER CONFLITTO

                                                         controllo sulle dichiarazioni rilasciate ai sensi del codice di comportamento.
          DI INTERESSI

                                                         AZIONE DA INTRAPRENDERE (OGGETTO DI MONITORAGGIO)
                                                         verifica a campione sulle dichiarazioni rese nell’anno 2017
                                                         SOGGETTI RESPONSABILI
                                                         Dirigente area risorse umane
                                                         tutto il personale

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TERMINE
                                                  dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la
                                                  stesura della relazione annuale sul ptpc 2017-2019
                                                  IN ATTUAZIONE
                                                  la procedura di tutela del dipendente è stata adottata nel mese di dicembre 2016 ed è pubblicata
    TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI

                                                  sulla sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale.
                                                   AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
                                                   Verifiche sulla corretta gestione delle segnalazioni e accoglimento di richiesta di interventi
                                                   migliorativi
                                                   SOGGETTI RESPONSABILI
                                                  RPCT
                                                  Soggetti coinvolti nelle segnalazioni
                                                   TERMINE
                                                   A seguito di richiesta di interventi migliorativi, monitoraggio e valutazione immediata per l’adozione
                                                   di apposita atto deliberativo. In generale, Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed
                                                   entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019
                                                 IN ATTUAZIONE
                                                 Sono state informatizzate:
                                                  le procedure di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per l'insediamento dei
                                                    giovani in agricoltura (presentazione telematica delle domande e protocollazione automatica).
                                                  la "procedura di valutazione comparativa per titoli e colloquio di un numero di candidati compreso
    INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI

                                                    tra 3 e 5" per l'attivazione di consulenze e collaborazioni
                                                  la procedura per la gestione dell'Elenco Fornitori, con estrazione automatica degli operatori
                                                    economici secondo i criteri di ricerca previsti dalla procedura di gara.
                                                   AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio)
                                                   Verifica della corretta gestione delle suddette procedure, ricezione e valutazione delle proposte
                                                   migliorative delle stesse. Informatizzazione di altri processi.

                                                   SOGGETTI RESPONSABILI
                                                   Dirigenti per i processi di loro responsabilità

                                                   TERMINE
                                                   Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con
                                                   la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019

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 Misure specifiche

Come accennato, tra i contenuti necessari del PTPCT vi sono gli obiettivi strategici in materia di
prevenzione della corruzione e della trasparenza individuati dall’organo di indirizzo politico.

Con delibera commissariale del 26 gennaio 2017, n. 3, sono stati individuati per l’anno 2017 i
seguenti obiettivi:

 organizzazione di percorsi formativi in materia, al fine di promuovere la gestione del rischio di
    corruzione come modus operandi dell’Ente e non come un mero adempimento burocratico;
 promozione di maggiori livelli di coordinamento tra gli obiettivi di direzione e quelli in materia di
    anticorruzione e trasparenza, integrando il sistema di premialità con elementi di valutazione
    riguardanti l’attuazione delle misure previste nel PTPC;
   promozione di maggiori livelli di trasparenza, prevedendo per le specifiche aree a rischio la
    pubblicazione di dati ulteriori ovvero una riduzione dei termini per i relativi adempimenti di
    pubblicità;
 promuovere maggiori livelli di programmazione delle attività, anche attraverso la pubblicazione
    del programma biennale degli acquisti di beni e servizi, al fine di favorire la trasparenza,
    l’efficienza e la funzionalità dell’azione amministrativa;

Nella tabella che segue, anche in attuazione dei citati obiettivi strategici, sono riportate con
riferimento alle aree risultate - dopo la preventiva analisi e valutazione - più a rischio di corruzione,
le misure “specifiche” individuate per contrastare il rischio.

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MACRO                        ATTIVITÀ                                            MISURE DI PREVENZIONE
ATTIVITÀ

                        Autorizzazione ad
                         agire sul fondo          Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti;
                        Azione legale con        Rafforzare la separazione di compiti /ruoli;
  PRIMO INSEDIAMENTO

                         rinuncia a Sentenza      Implementare l’informatizzazione del processo relativo alla fase di valutazione delle
                        Esproprio, servitù,         domande;
                         diritto di superficie    Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle
                        Permute                     procedure;
                        Riassegnazioni           Assicurare adeguata tracciabilità dei documenti e suddivisione e raccolta nei fascicoli per
                        Rinvii rate                 fasi procedurali e per soggetto (acquirente/venditore)
                        Trasferimento
                         diritti

                                                  Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti;
                                                  Garantire il rispetto dell’ordine cronologico di protocollazione delle domande di accesso
                                                    alla misura
                                                  Rafforzare la separazione di compiti /ruoli;
                                                  Implementare l’informatizzazione dell’intero processo;
  SUBENTRO

                        Subentro            e    Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle
                         Ampliamento                procedure;
                                                  Assicurare adeguato monitoraggio sui progetti, anche al fine di assicurare la tempestiva
                                                    chiusura dei CUP
                                                  Assicurare adeguata tracciabilità dei documenti e suddivisione e raccolta nei fascicoli per
                                                    fasi procedurali e per soggetto (cedente/cessionario)

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 Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti;
                                                                 Assicurare l’idoneità del compenso proposto per il profilo professionale in relazione alla
                                                                   tempistica di svolgimento dell’incarico;
                               Reperimento            di        Implementare il controllo sul rispetto del divieto di frazionamento o innalzamento
                                nuove risorse                      artificioso delle giornate uomo necessarie per l’espletamento dell’attività (importo
         RISORSE UMANE

                               Gestione personale                 contrattuale);
                               Formazione                       Assicurare adeguata conservazione delle comunicazioni previste dal Codice di
                               Gestione                           Comportamento;
                                applicativo                      Assicurare, nei casi di reperimento di nuove risorse, la rotazione dei componenti della
                                informatico INAZ                   Commissione di Selezione, anche con l’inserimento dei membri esterni;
                                                                 Garantire, nelle more dell’adozione di un nuovo applicativo, l’estrapolazione dei profili
                                                                   professionali da valutare con procedura comparativa ai sensi del MOA.

                               Garanzia esercizio
                                diritti di accesso
                                (agli atti e civico)
                               Gestione       report
                                                             Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure;
         URP

                                periodico
                               Ricezione
                                documentazione
                                primo
                                insediamento
    INTELLIGENCE
      BUSINESS

                               Business                          Si rinvia alle misure di carattere generale
                                intelligence

                                                             Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure;
CONTRATTI DI

                               Contratti di filiera
                   FILIERA

                                                             Migliorare le tecniche di redazione degli atti, al fine di facilitarne la comprensione;
                                3° Bando                     Migliorare i tempi di rendicontazione al Mipaaf

                                                             Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti;
                               Garanzia diretta
                   GARANZIE
GESTIONE

                                                             Rafforzare la separazione di compiti /ruoli;
                               Garanzia
                                                             Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure;
                                sussidiaria

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RIASSICURAZIONE

                   Fondo di                 Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure
                   riassicurazione

                  Unità acquisti:           Acquisto materiale hw e sw: competenza dell’Unità acquisti:
                   Acquisto     beni   e    Implementare il monitoraggio sul corretto adempimento degli obblighi dichiarativi da
                   servizi (procedura          parte dei componenti delle commissioni di gara;
                   di          selezione,    Assicurare che il personale che ha partecipato alla stesura degli atti di gara non rivesta il
                   affidamenti diretti,        ruolo di componente di Commissione
                   interinali)               Assicurare,     attraverso   l’implementazione     dell’elenco   fornitori,   l’estrapolazione
                                               automatica degli operatori economici nel rispetto del principio di rotazione ed efficacia
                                               dell’azione.
                                             Favorire, anche attraverso l’utilizzo dell’applicativo che gestisce l’elenco fornitori, una
                                               valutazione da parte della Direzione tecnica del fornitore selezionato.
                                             Assicurare il costante aggiornamento della contrattualistica e della modulistica di gara

                  Direzione tecnica
                                            Acquisto materiale hw e sw da parte delle Direzioni richiedenti:
                  richiedente:
                                             Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti;
                   Gestione
                                             Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle
IT

                    collaboratori e
                                               procedure;
                    professionisti
                                             Assicurare una dettagliata redazione dei capitolati di gara, per garantire che il
                   Collaudo del
                                               servizio/fornitura richiesto/a sia corrispondente alle reali esigenze dell’Istituto (evitare
                    software
                                               ampliamenti in corso di esecuzione) e per favorire una corretta valutazione tecnica delle
                   Gestione e
                                               offerte da parte della Commissione di gara
                    manutenzione SW
                                             Garantire un migliore livello di programmazione degli acquisti, anche al fine di evitare
                    in esercizio/ portali
                                               l’elusione del divieto di frazionamento
                    web / Data Base
                                             Implementare il monitoraggio sull’esecuzione dei contratti in essere ed implementare
                   Gestione
                                               l’elenco fornitori con le valutazioni sul fornitore a conclusione del contratto (anche al fine
                    infrastruttura –
                                               di garantire, ove possibile, un’adeguata rotazione)
                    server rete-PDL
                   Messa in esercizio
                   Sviluppo nuovi
                    applicativi /portali
                    web/ data base

Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019)                                           REV ………….. 23
Unità acquisti:            Unità acquisti: forniture di beni e servizi finalizzati alla realizzazione dei programmi di attività
                                               (gestione commesse):
                      Acquisto beni e
                                                Implementare il monitoraggio sul corretto adempimento degli obblighi dichiarativi da parte
                       servizi (procedura di
                                                   dei componenti delle commissioni di gara;
                       selezione,
                                                Assicurare che il personale che ha partecipato alla stesura degli atti di gara non rivesta il
                       affidamenti diretti,
                                                   ruolo di componente di Commissione
                       interinali)
                                                Assicurare, attraverso l’implementazione dell’elenco fornitori, l’estrapolazione automatica
                                                   degli operatori economici nel rispetto del principio di rotazione ed efficacia dell’azione.
                                                Favorire, anche attraverso l’utilizzo dell’applicativo che gestisce l’elenco fornitori, una
                                                   valutazione da parte della Direzione tecnica del fornitore selezionato.
                                                Assicurare il costante aggiornamento della contrattualistica e della modulistica di gara

                             ***                                                                ***
GESTIONE COMMESSE

                    Direzione tecnica          Direzione tecnica richiedente: forniture di beni e servizi finalizzati alla realizzazione dei
                    richiedente:               programmi di attività (gestione commesse):
                      Valutazione e            Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti;
                       approvazione nuova       Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle
                       commessa                    procedure;
                      Acquisto beni e          Assicurare una dettagliata redazione dei capitolati di gara, per garantire che il
                       servizi (procedura di       servizio/fornitura richiesto/a sia corrispondente alle reali esigenze dell’Istituto (evitare
                       selezione,                  ampliamenti in corso di esecuzione) e per favorire una corretta valutazione tecnica delle
                       affidamenti diretti,        offerte da parte della Commissione di gara
                       interinali)              Garantire un migliore livello di programmazione degli acquisti, anche al fine di evitare
                      Gestione                    l’elusione del divieto di frazionamento
                       collaboratori e          Implementare il monitoraggio sull’esecuzione dei contratti in essere ed implementare
                       professionisti              l’elenco fornitori con le valutazioni sul fornitore a conclusione del contratto (anche al fine
                      Richiesta proroga o         di garantire, ove possibile, un’adeguata rotazione)
                       variante commessa        Migliorare il livello di progettazione delle attività affidate dal committente pubblico
                      Termine commessa         Assicurare adeguato supporto per garantire una tempestiva rendicontazione delle
                      (rendicontazione)           commesse

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 bilancio                 Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure, in
                        cassa contanti              particolare quelle relative alla gestione della liquidità;
                        contabilità              Assicurare il rispetto dell’ordine cronologico di ricezione delle fatture e migliorare i tempi di
Bilancio e Tesoreria

                        gestione ciclo attivo       pagamento dei fornitori anche attraverso un’implementazione tempestiva e costante del

                        gestione commesse           sistema contabile;

                        imposte                  Rafforzare la separazione di compiti /ruoli in un’ottica di implementazione di punti di

                        rapporti banche             controllo e verifica;

                        rapporti con collegio    Migliorare il livello di informatizzazione dei processi contabili

                         sindacale
                         riconciliazione banca

Per tutte le macro attività / attività elencate e le misure specifiche riportate per ciascuna, i soggetti
responsabili sono i Dirigenti individuati con Ordine di Servizio.
Il termine per la realizzazione delle misure specifiche è fissato al 31 dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30
settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019.

 Monitoraggio

Il monitoraggio è finalizzato a verificare lo stato di attuazione delle azioni programmate e il grado di
raggiungimento degli obiettivi previsti nel PTPCT.

Il RPCT provvede, con periodicità almeno semestrale, a richiedere alle strutture dirigenziali, anche
mediante la somministrazione di appositi questionari, le informazioni utili ai fini del monitoraggio.

Nel monitoraggio del Piano, confluiscono anche i rapporti di audit realizzati sulle macroattività
risultanti, dalla valutazione del rischio, con più alta probabilità di corruzione e sui “nuovi” settori di
attività riconducibili alle società incorporate in Ismea a seguito di quanto disposto dalla Legge di
stabilità per l’anno 2016.

La definizione di un sistema di flussi informativi tra il RPCT e i dirigenti, in quanto referenti in materia
di prevenzione della corruzione e di trasparenza, agevola l’attività di monitoraggio, assicurando un
costante presidio delle attività e dei comportamenti.

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Entro il 30 ottobre di ciascun anno i dirigenti inoltrano al RPCT le proprie proposte con riferimento
alle attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione, indicando, altresì, le concrete misure
organizzative da adottare dirette a contrastare il rischio rilevato.

Entro il 15 dicembre8 di ciascun anno, sulla base delle informazioni ricevute, il RPCT redige la
relazione annuale ai sensi dell’art. 1, comma 14, della legge n. 190/2012 sull’efficacia delle misure
di prevenzione definite nel Piano triennale di prevenzione della corruzione nonché l’aggiornamento
del PTPCT da adottarsi entro il 31 gennaio dell’anno successivo.

SEZIONE TRASPARENZA

1      PREMESSA

Alla luce di quanto disposto dal PNA 2016 e dalle “Prime linee guida recanti indicazioni
sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni” approvate con
delibera ANAC del 28 dicembre 2016, n. 1310, nel PTPCT devono essere definite le misure
organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi della trasparenza. Il Piano Triennale per la
Trasparenza e l’integrità non esiste più come atto separato ma è parte integrante del PTPCT.

La presente sezione del PTPCT riporta il flusso organizzativo necessario per assicurare
l’adempimento degli obblighi di pubblicazione di dati e informazioni previsti dalla normativa
vigente, individuando anche i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati dei dati.

2         SCOPO

Come accennato, con delibera n. 3/2017, il Commissario ha individuato per l’anno 2017 gli obiettivi
strategici in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza. In particolare, in materia
di trasparenza, è stato individuato, quale obiettivo strategico, la promozione di maggiori livelli di

8   Il termine può essere prorogato dall’ANAC.

Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019)         REV ………….. 26
trasparenza, prevedendo per le specifiche aree a rischio la pubblicazione di dati ulteriori ovvero una
riduzione dei termini per i relativi adempimenti di pubblicità.

Con il presente documento si intende migliorare il livello di coordinamento tra i compiti, gli
adempimenti e le responsabilità dei vari attori del sistema, al fine di dare concreta ed efficace
attuazione alle disposizioni in materia di trasparenza.

3     INDIVIDUAZIONI DELLA RESPONSABILITÀ NEL FLUSSO INFORMATIVO PER
      L’ALIMENTAZIONE DELLA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), individua:
     i contenuti da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente” e provvede al suo
      aggiornamento nel caso di modifiche normative.
     la direzione responsabile a cui compete l’individuazione e produzione dei contenuti.
     i tempi di aggiornamento dei dati per singola sottosezione, in relazione anche ai tempi stabiliti
      dalla Legge.
     verifica l’adempimento di pubblicazione da parte di ciascuna direzione per i contenuti di
      competenza e la qualità dei dati pubblicati (la completezza, la tempestività, la comprensibilità,
      la semplicità di consultazione e la riutilizzabilità).
In considerazione del complesso processo riorganizzativo che ha interessato l’Istituto a seguito
dell’incorporazione di diritto di ISA spa e SGFA srl, disposta con la citata legge n. 208/2015, processo
che sarà completato nel 2017, con l’adozione di una nuova struttura organizzativa, l’individuazione
dei soggetti responsabili della elaborazione e trasmissione dei dati è funzionale e non nominativa,
anche in ossequio alle recenti linee guida ANAC in materia.

I dirigenti responsabili costituiscono la struttura di supporto del RPCT. Tutti i dirigenti dell’Istituto
sono responsabili, per le aree di competenza:
     della predisposizione, dell’aggiornamento e della trasmissione dei dati oggetto di
      pubblicazione all’ufficio responsabile del sito web istituzionale;

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     del rispetto dei termini e delle modalità prescritte dalla legge e dal RPCT per il corretto
      adempimento degli obblighi di comunicazione, ivi incluse le diposizioni in materia di privacy.
     Ogni dirigente, a sua volta, può provvedere a nominare i “referenti della trasparenza”, nomina
     da comunicarsi al RPCT ed all’ufficio del personale. In caso di nomina, il “referente” è tenuto a
     garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai sensi del D. Lgs.
     33/2013.
Il soggetto responsabile dell’inserimento e dell’aggiornamento annuale degli elementi identificativi
della stazione appaltanti (RASA) coincide con il Responsabile dell’Unità operativa Gare.
L’ufficio responsabile della gestione del sito web è responsabile della pubblicazione dei dati sul
portale istituzionale entro i termini stabiliti dal presente Piano. Ai componenti di tale ufficio vengono
attribuite apposite credenziali per l’accesso e l’utilizzo degli strumenti di pubblicazione.

4     ALIMENTAZIONE DELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”

La Tabella allegata al presente Piano disciplina la struttura delle informazioni che vanno pubblicate
sul sito istituzionale. Il legislatore ha organizzato in sottosezioni di primo e secondo livello le
informazioni da pubblicare. Le dette sottosezioni devono essere denominate esattamente come
indicato nella tabella allegata.

Al fine di una maggior efficienza, nel caso sia necessario pubblicare nella sezione “Amministrazione
trasparente” informazioni, documenti o dati che sono già pubblicate sul sito istituzionale, è richiesto
di inserire un collegamento ipertestuale ai contenuti stessi, in modo di evitare duplicazione di
informazioni.

I collegamenti ipertestuali associati alle singole sotto-sezioni devono essere mantenuti invariati nel
tempo, per evitare situazioni di “collegamento non raggiungibile” da parte di accessi esterni.
L’utente deve poter accedere ai contenuti di interesse dalla sezione “Amministrazione Trasparente”
senza dover effettuare operazioni aggiuntive, senza necessità di registrazioni o password.

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