PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2017-2019 - Ismea
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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2017-2019 Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV …………..1
INTRODUZIONE .......................................................................................................... 3 1 COMPETENZE, FUNZIONI E ATTIVITÀ DELL’ISMEA .............................................. 4 2 ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI ........................................................................... 7 2.1 Soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione e coinvolti nel processo di predisposizione e adozione del PTPCT ................................................................................. 8 3 Il PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE ................................ 12 3.1 Analisi del contesto .............................................................................................................. 12 3.2 Valutazione del rischio ........................................................................................................ 13 3.3 Trattamento del rischio: identificazione e programmazione delle misure di prevenzione .. 15 SEZIONE TRASPARENZA ........................................................................................... 26 1 PREMESSA ......................................................................................................... 26 2 SCOPO ............................................................................................................... 26 3 INDIVIDUAZIONI DELLA RESPONSABILITÀ NEL FLUSSO INFORMATIVO PER L’ALIMENTAZIONE DELLA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE ........................... 27 4 ALIMENTAZIONE DELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” ........... 28 4.1 Tempistica per l’aggiornamento .......................................................................................... 29 4.2 Flusso per la pubblicazione dei dati sulla sezione “Amministrazione Trasparente” ........... 29 5 LIMITE ALLA TRASPARENZA .............................................................................. 30 6 DECORRENZA E DURATA DELL’OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE ............................ 31 7 ACCESSO CIVICO ............................................................................................... 32 Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 2
INTRODUZIONE Nel presente Piano sono riportati gli aggiornamenti conseguenti le modifiche normative intervenute in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA), adottato in via definitiva dall’ANAC con delibera 3 agosto 2016, n. 386, e la valutazione del rischio effettuata dal RPC sulle attività ISMEA, così come risultanti dall’incorporazione di ISA S.p.A. e SGFA srl disposta dalla legge di stabilità per l’anno 20161. Per quanto non espressamente previsto nel presente documento, si rinvia ai Piani triennali consultabili sul sito istituzionale alla sezione “Amministrazione trasparente”. A tal proposito, con delibera commissariale del 2 maggio 2016, n. 21 è stato approvato il PTPC 2016- 2018. In conformità al PNA, costituisce allegato del PTPC il Piano Triennale per la Trasparenza e l'Integrità 2016-2018. Nel corso dell'anno 2016, il RPC ha provveduto a: mappare, tramite l'Unità Pianificazione e Controllo, i processi delle attività svolte dall'ISMEA, ivi compresi quelli relativi alle attività nelle quali l'Istituto è subentrato a seguito dell'incorporazione di diritto delle società ISA spa e SGFA srl (cfr. art. 1, commi 659 e ss., legge 208/2015); valutare, con applicazione della metodologia mutuata dal PNA, i rischi inerenti ciascun processo e/o fase dello stesso; monitorare, nelle more dell'individuazione delle aree a rischio, l'applicazione delle misure individuate come obbligatorie nel PTPC; assicurare il raccordo funzionale con l'ODV (di cui il RPC è componente interno giusta nomina effettuata con determinazione direttoriale del 27 aprile 2016), anche al fine di coordinare le azioni e le misure del PTPC con il Modello di organizzazione e gestione ex d.lgs. 231/2001; assicurare la diffusione del Codice di comportamento, in modo particolare per le nuove risorse assunte; 1 Cfr. art. 1, commi 659 e ss., legge 28 dicembre 2015, 208. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV …………..3
garantire la predisposizione della modulistica per le dichiarazioni previste dalla normativa in materia di anticorruzione; monitorare l'aggiornamento della modulistica contrattuale e degli schemi tipo per le procedure di gara, in conformità alle disposizioni in materia; predisporre un piano formativo in materia di anticorruzione e trasparenza e relative novità normative riguardo al nuovo Codice degli Appalti; garantire una adeguata rotazione del personale, interessando con tale misura anche il personale inquadrato nel CCNL Ismea a seguito dell'accorpamento disposto dalla citata legge 208/2015; monitorare sull'aggiornamento costante degli obblighi di pubblicità nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale, curando anche la nuova struttura della sezione a seguito delle novità normative introdotte in materia; predisporre e diffondere sulla intranet aziendale la Procedura per la segnalazione di illeciti da parte del personale dei collaboratori e dei fornitori dell'Istituto. 1 COMPETENZE, FUNZIONI E ATTIVITÀ DELL’ISMEA L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA è un ente pubblico economico nazionale, sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L'ente non rientra tra le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, né tra quelle inserite nel conto economico consolidato dello Stato ed individuate dall'ISTAT ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n.196. Ai sensi dell’art. 1, comma 661, della legge 208/2015, con decreto interministeriale n. 13823 del 21 ottobre 2016, è stato adottato il nuovo Statuto dell’ente che ha ridisegnato, in una logica di razionalizzazione e sviluppo, i compiti e le funzioni di ISMEA. L'Istituto, con riferimento all'attuazione delle politiche e dei programmi comunitari, nazionali e regionali, compresi quelli discendenti dalla programmazione negoziata, che investono il settore agricolo, forestale, agroindustriale, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, svolge: Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 4
a) sulla base degli indirizzi del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e di specifiche convenzioni, le funzioni di rilevazione, elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni che riguardano i mercati agricoli, forestali, agroindustriali, agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura, anche ai fini dell'attuazione degli adempimenti e degli obblighi derivanti dalla normativa comunitaria e dal Sistema statistico nazionale; b) ricerche, analisi e servizi per la tracciabilità, la valorizzazione, la commercializzazione e la promozione dei prodotti agricoli, agroindustriali, agroalimentari e ittici; c) le funzioni di cui al decreto legislativo 5 marzo 1948, n. 121, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché i compiti di organismo fondiario ai sensi dell'articolo 39 della legge 9 maggio 1975, n. 153; d) le funzioni di organismo nazionale per i servizi informativi, assicurativi, creditizi e finanziari in favore delle imprese operanti nei settori agricolo, agroindustriale, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura volti, in particolare, a ridurre i rischi produttivi e di mercato, a favorire il ricambio generazionale, la competitività, l’internazionalizzazione e l’innovazione tecnologica. Per il perseguimento delle predette finalità, l'Istituto, anche sulla base di convenzioni con le amministrazioni pubbliche o con privati, svolge in particolare le seguenti attività: a) rilevazione sistematica dei dati e delle informazioni nei settori di competenza e analisi strutturali, congiunturali e previsionali riguardanti la produzione, i costi, i mercati e i consumi in Italia e nell'Unione europea, nonché l'elaborazione e la divulgazione di dati informativi, anche in collaborazione con le altre fonti ufficiali esistenti nell'àmbito del SIAN e del SISTAN, per gli operatori e per quanti svolgono attività di programmazione, monitoraggio e valutazione dell'intervento pubblico nei settori di competenza. In questo ambito, l'Istituto attua una divulgazione sistematica delle fonti informative; b) erogazione di servizi e di supporti informativi finalizzati alla trasparenza del mercato, all'integrazione delle filiere produttive e alla stipula i accordi interprofessionali, nonché servizi per la riduzione e il monitoraggio dei costi di produzione, per la comunicazione, promozione e la commercializzazione delle produzioni agricole, agroalimentari e ittiche; promuove e attua Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 5
programmi di promozione anche ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lettera d) del Regolamento (CE) 22 ottobre 2014, n. 1144/2014; c) operazioni di riordino fondiario ai sensi dell'articolo 4 della legge 15 dicembre 1998, n. 441, nonché di gestione e attuazione di azioni volte a favorire la privatizzazione dei terreni pubblici suscettibili di utilizzazione agricola, ai sensi dell'articolo 66 del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e successive modifiche e integrazioni. Per l'esercizio delle funzioni statali relative alle predette attività, continuano ad applicarsi all'Istituto le norme previste per le amministrazioni dello Stato; d) erogazione di finanziamenti, anche sotto forma di partecipazione al capitale, e concessione di garanzie alle imprese del settore agricolo, agroindustriale, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, nonché erogazione di servizi riassicurativi, di gestione del rischio e al sistema assicurativo; L'Istituto, nell'ambito delle proprie finalità istituzionali, svolge, anche sulla base di convenzioni con le amministrazioni competenti, compiti di predisposizione, gestione, valutazione, monitoraggio, assistenza tecnica e verifica dei risultati di programmi di intervento comunitari, nazionali e regionali. Inoltre, l'Istituto può promuovere, partecipare ed attuare azioni volte ad attivare gli strumenti operativi previsti dalla programmazione negoziata. L'Istituto può altresì compiere operazioni mobiliari e immobiliari, ivi incluse cartolarizzazioni, funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali. Per lo svolgimento di attività di particolare rilievo, l'Istituto può stipulare accordi di collaborazione con amministrazioni, enti, associazioni ed altre persone giuridiche, pubbliche o private, nazionali o internazionali. In particolare, l'Istituto può partecipare, anche su richiesta delle Amministrazioni e di altri organismi competenti, ad iniziative nell'ambito della cooperazione con altri Paesi. Per la gestione delle garanzie, l'Istituto può costituire patrimoni separati ai sensi delle disposizioni di cui al libro quinto, titolo V, capo V, sezione Xl, del codice civile. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 6
L’Istituto è sottoposto al controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259. 2 ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI Al 31 gennaio 2017 la struttura organizzativa di ISMEA risulta essere la seguente: A tale data, l’organico di ISMEA conta 179 risorse, di cui 9 dirigenti e 170 dipendenti. A seguito di quanto disposto dalla legge di stabilità 2016, gli organi attuali dell’Istituto sono: Commissario (coadiuvato da n. 2 Sub Commissari)2che si sostituisce al Presidente e al Consiglio di Amministrazione; Collegio Sindacale 2 Ai sensi dell’art. 1, comma 662, legge 208/2015, la nomina del Commissario è stata effettuata con D.M. 7 gennaio 2016, n. 84 e prorogata con D.M. 30 dicembre 2016, n. 19075. Con nota prot. n. 4106 del 15 marzo 2016, il Ministero vigilante, a seguito di ulteriori approfondimenti, ha chiarito che il decreto concernente la nomina del Commissario straordinario di ISMEA non rientra in alcuna delle categorie degli atti da assoggettare al controllo preventivo di legittimità e che pertanto, dalla data della sua sottoscrizione, il decreto in questione deve ritenersi efficace. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 7
2.1 Soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione e coinvolti nel processo di predisposizione e adozione del PTPCT Il successo dell’azione di prevenzione della corruzione è il frutto di una continua azione coordinata di tutto il personale. Per questo motivo la definizione delle specifiche competenze di seguito elencate e dettagliate ha il significato di favorire e richiamare alla collaborazione e piena corresponsabilità tutti soggetti che concorrono, per quanto di competenza, nell’azione complessiva di prevenzione e contrasto dei fenomeni corruttivi. Fase Attività Soggetti responsabili Organo di indirizzo politico- amministrativo Promozione e coordinamento del RPCT Organismo di vigilanza (per quanto riguarda la processo di formazione del Piano relazione con il Modello di Organizzazione e Gestione L. 231/2001) Elaborazione/ aggiornamento Organo di indirizzo politico- amministrativo del PTPCT RPCT Individuazione di contenuti del Piano Dirigenti / Personale al servizio delle diverse direzioni Redazione del Piano RPCT Adozione del Organo di indirizzo politico amministrativo PTPCT Attuazione delle misure del Piano, aggiornamento e pubblicazione dei Dirigenti/personale per competenza riportati nel Attuazione del Piano. dati PTPCT Controllo dell’attuazione delle RPCT misure Monitoraggio / Monitoraggio periodico- trimestrale RPTC Organismo di Vigilanza per quanto di audit del PTPCT / audit competenza Organo di indirizzo politico In base a quanto disposto dall’art. 1, comma 8, legge 190/2012, come novellato dall’art. 41 del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, contenuti necessari del PTPCT sono gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza definiti dall’organo di indirizzo. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 8
Nel confermare le indicazioni già date nell’Aggiornamento 2015, il PNA 2016 raccomanda agli organi di indirizzo di prestare particolare attenzione alla individuazione di detti obiettivi nella logica di una effettiva e consapevole partecipazione alla costruzione del sistema di prevenzione. E proprio in considerazione di quanto disposto dal PNA 2016, il nuovo statuto dell’ente annovera tra i compiti del Consiglio di Amministrazione quello di individuare gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza3. Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) Gli interventi normativi hanno nel tempo rafforzato il ruolo e la posizione di indipendenza e autonomia dall’organo di indirizzo del RPC. Da ultimo, con l’allegazione del Piano della Trasparenza e dell’integrità, quale misura di prevenzione, al PTPC, tale figura ha assunto il ruolo di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT). Le disposizioni in materia prevedono l’esclusione di responsabilità del RPCT nei casi di ripetute violazioni delle misure di prevenzione della corruzione previste dal Piano, qualora il RPCT provi di aver comunicato agli uffici le misure da adottare e le relative modalità e di aver vigilato sull’osservanza del Piano. Oltre alla stesura nelle misure di prevenzione, sono compiti del RPCT: la definizione di procedure per selezionare e formare i dipendenti assegnati a settori particolarmente esposti alla corruzione; in assenza dell’OIV, la compilazione della griglia di rilevazione riguardante l’adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente4; la predisposizione e pubblicazione della relazione annuale sui risultati dell'attività svolta e la relativa trasmissione all’organo di indirizzo politico e all’Organismo di Vigilanza 231 (OdV); 3Cfr. Statuto ISMEA, art. 4, comma 4, lett. e). Per l’anno 2017, gli obiettivi strategici sono stati definiti con delibera commissariale n. 3 del 26 gennaio 2017. 4 Cfr. Delibera ANAC n. 43/2016 Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 9
la verifica sulla possibilità di rotazione dei Dirigenti nelle aree con più elevato rischio di corruzione, nel rispetto dei principi di buon andamento, mantenimento dell’efficacia e continuità dell’azione amministrativa; la verifica, d’intesa con il dirigente responsabile, sull’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività dove si registra un più elevato rischio che siano commessi reati di corruzione (art. 1, co. 10 L.190/2012); la verifica sul rispetto delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi ai sensi del d.lgs. n. 39/2013; Dirigenti che compongono la struttura I dirigenti sono coinvolti nell’individuazione dei settori maggiormente esposti al rischio di corruzione e nella definizione, attuazione e monitoraggio delle misure di prevenzione della corruzione e della trasparenza riportate nel presente Piano. Ogni dirigente è designato quale referente per la prevenzione della corruzione relativamente alle unità organizzative e funzionali affidate alla sua responsabilità, sia diretta che indiretta. Il PNA 2016 raccomanda un forte coinvolgimento dell’intera struttura in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e responsabilità delle misure di anticorruzione. Pertanto, ogni dirigente è tenuto a: censire tutta l’area di propria competenza, in particolare attraverso una verifica delle risorse umane disponibili, degli incarichi e delle responsabilità delle singole attività affidate, dei processi che coinvolgono i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate; proporre misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto; entro il 30 ottobre di ogni anno, trasmettere al RPCT le proprie proposte avente ad oggetto l’individuazione delle attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione, indicando, altresì, le concrete misure organizzative da adottare dirette a contrastare il rischio rilevato; Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 10
informare, tempestivamente, il RPCT su ogni eventuale anomalia rispetto all’ordinario e regolare espletamento delle attività di ufficio, con riguardo alle prescrizioni relative alla trasparenza delle relative attività, al codice di comportamento e più in generale in tema di anticorruzione; informare, tempestivamente, il ROCT su eventuali situazioni di conflitto di interesse, anche potenziale, che possono interferire con il regolare svolgimento delle attività; promuovere e divulgare i contenuti del Piano nonché gli obblighi di trasparenza e il codice di comportamento; verificare e monitorare l’attuazione delle prescrizioni contenute nel presente piano e nel codice di comportamento Ismea; avanzare proposte per la rotazione del personale assegnato esposto a rischio; monitorare, per le attività di competenza, il rispetto dei termini di conclusione dei relativi procedimenti, l’eventuale esistenza di relazioni di parentela, affinità o collaborazione, a qualsiasi titolo, tra i titolari di incarichi e i dipendenti Ismea. È facoltà del RPCT acquisire direttamente dai dirigenti le informazioni necessarie e le proposte adeguate per l’adozione di misure preventive e di controllo nei settori in cui è più elevato il rischio corruzione. L’Organismo di Vigilanza ex d.lgs. 231/01 Le disposizioni del D.lgs 97/2016 incentivano un maggior livello di coordinamento tra le attività del RPCT e quelle svolte dall’Organismo Indipendente di valutazione (OIV). ISMEA non dispone di un OIV o di strutture con funzioni analoghe. Tuttavia, al fine di migliorare il monitoraggio e la trasparenza delle informazioni, il RPCT si coordina con l’azione dell’Organismo di Vigilanza5 che ha il compito di vigilare sull’efficacia ed efficienza del Modello di Organizzazione e Funzionamento. Al fine di potenziare il coordinamento tra OdV e RPCT, quest’ultimo nel corso del 2016 è stato nominato quale componente interno dell’Organismo. 5 Il Modello di Organizzazione e Funzionamento 231 è parte integrante del PTPCT Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 11
Il Modello 231 è in fase di aggiornamento. Il Personale Tutti i dipendenti e i collaboratori sono responsabili, nell’ambito dei propri compiti e mansioni, del verificarsi di fenomeni corruttivi derivanti da un inefficace presidio delle attività e/o da comportamenti elusivi e/o non in linea con le prescrizioni aziendali in materia. A tali soggetti è attribuito il compito di piena e continua collaborazione nella prevenzione della corruzione e dell’illegalità, compito che si concretizza: nel rispetto del Codice di comportamento; nell’astensione nei casi di conflitto d’interessi; nel rispetto delle previsioni del presente PTPCT, nonché del Modello di Organizzazione e Gestione ex d.lgs. 231/01; nella segnalazione di situazioni di illecito. 3 Il PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE Il processo di gestione del rischio si compone di tre macro fasi: 1. analisi del contesto (interno, esterno), 2. valutazione del rischio (identificazione, analisi e ponderazione del rischio) 3. trattamento del rischio (identificazione e programmazione delle misure di prevenzione) 3.1 Analisi del contesto L’analisi del contesto esterno effettuato ha avuto come obiettivo quello di evidenziare le caratteristiche dell’ambiente nel quale Ismea opera, le relazioni e le possibili influenze esistenti con i portatori e i rappresentanti di interessi esterni. L’analisi più approfondita è stata effettuata in particolare sul contesto interno, costituito dalla mappatura di tutti i processi dell'Ismea. Nell’ambito del lavoro di mappatura è stato chiesto agli uffici di adottare, nella individuazione delle proprie attività, il criterio della massima analiticità possibile, scomponendo ciascuna “attività” in Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 12
“fasi” e ciascuna fase in singole “azioni”, al fine di porre in evidenza ogni possibile ambito in cui potessero trovare spazio comportamenti a rischio corruttivo. La mappatura delle attività poste in essere da tutti gli uffici è stata registrata all’interno di una matrice in formato Excel (una per ogni processo), costituita da due sezioni: la prima contenente la macro attività, la Direzione e l’attività specifica di competenza, la descrizione della suddetta attività, il Responsabile di Fase ed il personale (interno e esterno) coinvolto. la seconda sezione è formata da domande a risposte chiuse che riprendono quanto disposto nell’All. 5 del PNA. 3.2 Valutazione del rischio La valutazione del rischio è la macro-fase del processo di gestione del rischio in cui lo stesso è identificato, analizzato e confrontato con gli altri rischi al fine di individuare le priorità di intervento e le possibili misure correttive / preventive (trattamento del rischio). L’analisi per valutare il rischio deve comprende sia l’identificazione degli eventi rischiosi (compresi quelli che ipoteticamente potrebbero verificarsi e avere conseguenze sull’attività dell’Ismea) che l’identificazione delle cause degli eventi rischiosi (analisi), in modo da individuare le migliori modalità per prevenirli e la ponderazione del rischio per stabilirne le priorità di trattamento. Il valore (l’identificazione) del rischio di un evento di corruzione è stato calcolato rilevando: la probabilità che si verifichi uno specifico evento di corruzione, raccogliendo tutti gli elementi informativi sia di natura oggettiva (ad esempio, eventi di corruzione specifici già occorsi in passato, segnalazioni pervenute all’amministrazione, notizie di stampa), che di natura soggettiva, tenendo conto del contesto ambientale, delle potenziali motivazioni dei soggetti che potrebbero attuare azioni corruttive, nonché degli strumenti in loro possesso; l’impatto che, nel caso in cui l’evento di corruzione si presentasse, viene valutato calcolando le conseguenze: Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 13
1. sulla qualità e continuità dell’azione amministrativa, sulla reputazione e credibilità istituzionale, quelle di carattere economico e legale, etc.; 2. sui cittadini e sugli utenti. All’esito della valutazione di tutti i comportamenti a rischio riportati nelle mappature delle direzioni competenti, è emerso che determinati rischi possono essere considerati trasversali ovvero ricorrenti in tutti i processi di attività (ad esempio, il possibile uso improprio o distorto della discrezionalità ovvero il rischio di alterazione/manipolazione/utilizzo improprio di informazioni e documenti”); altri invece possono assumere forme e manifestazioni diverse a seconda della specifica fase in cui si manifestano. Di seguito si riporta la tabella6 delle macro attività /processi mappati e del rischio corrispondente a seguito della valutazione effettuata: Rischio trascurabile Rischio medio-basso Rischio rilevante Rischio critico Business intelligence URP Risorse Umane Primo Insediamento Contratti di Filiera Gestione Garanzie Subentro IT Gestione Commesse Investimenti Bilancio e Tesoreria Riassicurazione 6 Il livello di rischio critico delle macro attività riportate deriva dalla rilevanza che le stesse hanno all’esterno e dall’eventuale discrezionalità soggettiva. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 14
3.3 Trattamento del rischio: identificazione e programmazione delle misure di prevenzione Secondo l’Aggiornamento 2015 al PNA, la fase di trattamento del rischio “…è la fase tesa a individuare i correttivi e le modalità più idonee a prevenire i rischi, sulla base delle priorità emerse in sede di valutazione degli eventi rischiosi”. Le singole misure, individuate in corrispondenza di ogni categoria di rischio, sono state distinte in generali e specifiche. Misure generali L’Aggiornamento 2015 al PNA, superando la distinzione tra misure “obbligatorie” e misure “ulteriori”, ha sottolineato la necessità che ciascuna amministrazione individui strumenti specifici, idonei a mitigare i rischi tipici dell’ente stesso, emersi a seguito di specifica analisi e ha, quindi, adottato una classificazione che distingue tra: “misure generali” che incidono sul sistema complessivo della prevenzione della corruzione intervenendo in materia trasversale sull’intera amministrazione; “misure specifiche” che incidono su problemi specifici individuati tramite l’analisi del rischio. Di seguito, la tabella delle misure di carattere generale, con indicazione del relativo stato di attuazione rispetto a quanto riportato nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2016/2018 e delle azioni che si intono intraprendere nel corso del 2017. Misure generali trasversali7 IN ATTUAZIONE Nell’anno 2016 è stata svolta formazione: FORMAZIONE - sulla riforma del Codice degli appalti (D.lsg. 50/2016) al fine approfondire la gestione del rischio in materia; - sulla riforma in materia di trasparenza (D.lgs. 97/2016) e sull'adeguamento del PTPCT a seguito dell’approvazione definitiva del PNA 2016 AZIONI DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) 7 paragrafo 4.2 Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2016-2018 Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 15
E’ prevista la programmazione di attività formative riconducibili a due ambiti: - formazione / informazione generale, riferita a tutto il personale; - formazione specifica: mirata ed adeguata alle attività a rischio di corruzione di ogni singola Unità/ Direzione. con un focus specifico sui nuovi obblighi in materia di trasparenza. SOGGETTI RESPONSABILI RPCT Dirigente Area Risorse Umane Tutti i Dirigenti per la formazione interna ai rispettivi settori TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 IN ATTUAZIONE Il Codice di comportamento è stato aggiornato a fine dell'anno 2015. Nel corso del 2016 sono stati adeguati i format degli incarichi ai collaboratori, i modelli degli atti di gara ed i modelli da restituire da parte dei fornitori. AZIONI DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) CODICE DI COMPORTAMENTO Eventuale revisione del Codice conseguente l’aggiornamento del Modello di Organizzazione e Gestione 231 (in corso) SOGGETTI RESPONSABILI RPCT Dirigente Area Risorse Umane Dirigenti, dipendenti e collaboratori ODV (per quanto riguarda l’aggiornamento del Mod. 231/2001) TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 IN ATTUAZIONE CONFRONTI DEL RPC Obblighi che ricadono su tutti i soggetti coinvolti, sia nella fase di predisposizione del Piano di INFORMAZIONE NEI OBBLIGHI DI Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza che nelle fasi di verifica del suo funzionamento e dell’attuazione delle misure adottate. TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 16
IN ATTUAZIONE La rotazione ha interessato le figure apicali e, attraverso il processo di riorganizzazione, anche le attività. Inoltre, sono state inserite nell’organigramma n. 15 risorse assunte con procedura di selezione ad evidenza pubblica AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) Riorganizzazione e rotazione delle attività e del personale dell’Istituto con apposito Ordine di Servizio (in corso di adozione), in modo particolare rotazione del personale con responsabilità operante nelle aree a più elevato rischio di corruzione. ROTAZIONE Informatizzazione dei processi di selezione del fornitore/collaboratore per garantire adeguata rotazione e separazione dei compiti nell’ambito del processo di selezione. SOGGETTI RESPONSABILI Dirigente di vertice RPCT Dirigenti delle diverse direzioni TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 IN ATTUAZIONE Riguardo a questa misura si rimanda a quanto disposto nel Piano della Trasparenza, contenuto nel TRASPARENZA presente PTPCT TERMINE Monitoraggio ogni 15 giorni sulla documentazione con aggiornamento tempestivo e trimestrale su tutto il resto. Monitoraggio annuale in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019. Aggiornamento costante, a seguito delle novità normative in materia. IN ATTUAZIONE VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE INCONFERIBILITÀ E INCOMPATIBILITÀ Richiesta delle dichiarazioni ai sensi del D.lgs. n.39/2013. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) Controllo annuale sulle dichiarazioni rilasciate dagli organi di indirizzo politico, incarichi amministrativi di vertice e incarichi dirigenziali. SOGGETTI RESPONSABILI Organi di indirizzo politico Dirigente I fascia Dirigenti II fascia Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 17
TERMINE Annuale dalla data dell’ultima dichiarazione. Monitoraggio in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019. IN ATTUAZIONE ATTIVITÀ ED INCARICHI EXTRA-ISTITUZIONALE Misura integrante del Codice di comportamento in quanto la procedura attivata prevede che la comunicazione del dipendente sullo svolgimento di incarichi extraistituzionali venga corredata dell’attestazione riguardo l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi. AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) Tempestiva pubblicazione dell’incarico extra istituzionale (dati ulteriori). SOGGETTI RESPONSABILI Tutto il personale che deve svolgere incarichi extraistituzionali Dirigente Amministrazione ( Risorse Umane ) per la pubblicazione TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 IN ATTUAZIONE ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL Inserita clausola ad hoc nei contratti di assunzione del personale e atti di gara/ procedure di selezione RAPPORTO DI LAVORO AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) Scelta di un campione e controllo dell’inserimento della clausola sui contratti stipulati. SOGGETTI RESPONSABILI Dirigente Area Risorse Umane Dirigenti, dipendenti TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 IN ATTUAZIONE ASTENSIONE PER CONFLITTO controllo sulle dichiarazioni rilasciate ai sensi del codice di comportamento. DI INTERESSI AZIONE DA INTRAPRENDERE (OGGETTO DI MONITORAGGIO) verifica a campione sulle dichiarazioni rese nell’anno 2017 SOGGETTI RESPONSABILI Dirigente area risorse umane tutto il personale Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 18
TERMINE dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della relazione annuale sul ptpc 2017-2019 IN ATTUAZIONE la procedura di tutela del dipendente è stata adottata nel mese di dicembre 2016 ed è pubblicata TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI sulla sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale. AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) Verifiche sulla corretta gestione delle segnalazioni e accoglimento di richiesta di interventi migliorativi SOGGETTI RESPONSABILI RPCT Soggetti coinvolti nelle segnalazioni TERMINE A seguito di richiesta di interventi migliorativi, monitoraggio e valutazione immediata per l’adozione di apposita atto deliberativo. In generale, Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 IN ATTUAZIONE Sono state informatizzate: le procedure di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per l'insediamento dei giovani in agricoltura (presentazione telematica delle domande e protocollazione automatica). la "procedura di valutazione comparativa per titoli e colloquio di un numero di candidati compreso INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI tra 3 e 5" per l'attivazione di consulenze e collaborazioni la procedura per la gestione dell'Elenco Fornitori, con estrazione automatica degli operatori economici secondo i criteri di ricerca previsti dalla procedura di gara. AZIONE DA INTRAPRENDERE (oggetto di monitoraggio) Verifica della corretta gestione delle suddette procedure, ricezione e valutazione delle proposte migliorative delle stesse. Informatizzazione di altri processi. SOGGETTI RESPONSABILI Dirigenti per i processi di loro responsabilità TERMINE Dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019 Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 19
Misure specifiche Come accennato, tra i contenuti necessari del PTPCT vi sono gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza individuati dall’organo di indirizzo politico. Con delibera commissariale del 26 gennaio 2017, n. 3, sono stati individuati per l’anno 2017 i seguenti obiettivi: organizzazione di percorsi formativi in materia, al fine di promuovere la gestione del rischio di corruzione come modus operandi dell’Ente e non come un mero adempimento burocratico; promozione di maggiori livelli di coordinamento tra gli obiettivi di direzione e quelli in materia di anticorruzione e trasparenza, integrando il sistema di premialità con elementi di valutazione riguardanti l’attuazione delle misure previste nel PTPC; promozione di maggiori livelli di trasparenza, prevedendo per le specifiche aree a rischio la pubblicazione di dati ulteriori ovvero una riduzione dei termini per i relativi adempimenti di pubblicità; promuovere maggiori livelli di programmazione delle attività, anche attraverso la pubblicazione del programma biennale degli acquisti di beni e servizi, al fine di favorire la trasparenza, l’efficienza e la funzionalità dell’azione amministrativa; Nella tabella che segue, anche in attuazione dei citati obiettivi strategici, sono riportate con riferimento alle aree risultate - dopo la preventiva analisi e valutazione - più a rischio di corruzione, le misure “specifiche” individuate per contrastare il rischio. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 20
MACRO ATTIVITÀ MISURE DI PREVENZIONE ATTIVITÀ Autorizzazione ad agire sul fondo Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti; Azione legale con Rafforzare la separazione di compiti /ruoli; PRIMO INSEDIAMENTO rinuncia a Sentenza Implementare l’informatizzazione del processo relativo alla fase di valutazione delle Esproprio, servitù, domande; diritto di superficie Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle Permute procedure; Riassegnazioni Assicurare adeguata tracciabilità dei documenti e suddivisione e raccolta nei fascicoli per Rinvii rate fasi procedurali e per soggetto (acquirente/venditore) Trasferimento diritti Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti; Garantire il rispetto dell’ordine cronologico di protocollazione delle domande di accesso alla misura Rafforzare la separazione di compiti /ruoli; Implementare l’informatizzazione dell’intero processo; SUBENTRO Subentro e Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle Ampliamento procedure; Assicurare adeguato monitoraggio sui progetti, anche al fine di assicurare la tempestiva chiusura dei CUP Assicurare adeguata tracciabilità dei documenti e suddivisione e raccolta nei fascicoli per fasi procedurali e per soggetto (cedente/cessionario) Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 21
Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti; Assicurare l’idoneità del compenso proposto per il profilo professionale in relazione alla tempistica di svolgimento dell’incarico; Reperimento di Implementare il controllo sul rispetto del divieto di frazionamento o innalzamento nuove risorse artificioso delle giornate uomo necessarie per l’espletamento dell’attività (importo RISORSE UMANE Gestione personale contrattuale); Formazione Assicurare adeguata conservazione delle comunicazioni previste dal Codice di Gestione Comportamento; applicativo Assicurare, nei casi di reperimento di nuove risorse, la rotazione dei componenti della informatico INAZ Commissione di Selezione, anche con l’inserimento dei membri esterni; Garantire, nelle more dell’adozione di un nuovo applicativo, l’estrapolazione dei profili professionali da valutare con procedura comparativa ai sensi del MOA. Garanzia esercizio diritti di accesso (agli atti e civico) Gestione report Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure; URP periodico Ricezione documentazione primo insediamento INTELLIGENCE BUSINESS Business Si rinvia alle misure di carattere generale intelligence Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure; CONTRATTI DI Contratti di filiera FILIERA Migliorare le tecniche di redazione degli atti, al fine di facilitarne la comprensione; 3° Bando Migliorare i tempi di rendicontazione al Mipaaf Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti; Garanzia diretta GARANZIE GESTIONE Rafforzare la separazione di compiti /ruoli; Garanzia Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure; sussidiaria Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 22
RIASSICURAZIONE Fondo di Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure riassicurazione Unità acquisti: Acquisto materiale hw e sw: competenza dell’Unità acquisti: Acquisto beni e Implementare il monitoraggio sul corretto adempimento degli obblighi dichiarativi da servizi (procedura parte dei componenti delle commissioni di gara; di selezione, Assicurare che il personale che ha partecipato alla stesura degli atti di gara non rivesta il affidamenti diretti, ruolo di componente di Commissione interinali) Assicurare, attraverso l’implementazione dell’elenco fornitori, l’estrapolazione automatica degli operatori economici nel rispetto del principio di rotazione ed efficacia dell’azione. Favorire, anche attraverso l’utilizzo dell’applicativo che gestisce l’elenco fornitori, una valutazione da parte della Direzione tecnica del fornitore selezionato. Assicurare il costante aggiornamento della contrattualistica e della modulistica di gara Direzione tecnica Acquisto materiale hw e sw da parte delle Direzioni richiedenti: richiedente: Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti; Gestione Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle IT collaboratori e procedure; professionisti Assicurare una dettagliata redazione dei capitolati di gara, per garantire che il Collaudo del servizio/fornitura richiesto/a sia corrispondente alle reali esigenze dell’Istituto (evitare software ampliamenti in corso di esecuzione) e per favorire una corretta valutazione tecnica delle Gestione e offerte da parte della Commissione di gara manutenzione SW Garantire un migliore livello di programmazione degli acquisti, anche al fine di evitare in esercizio/ portali l’elusione del divieto di frazionamento web / Data Base Implementare il monitoraggio sull’esecuzione dei contratti in essere ed implementare Gestione l’elenco fornitori con le valutazioni sul fornitore a conclusione del contratto (anche al fine infrastruttura – di garantire, ove possibile, un’adeguata rotazione) server rete-PDL Messa in esercizio Sviluppo nuovi applicativi /portali web/ data base Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 23
Unità acquisti: Unità acquisti: forniture di beni e servizi finalizzati alla realizzazione dei programmi di attività (gestione commesse): Acquisto beni e Implementare il monitoraggio sul corretto adempimento degli obblighi dichiarativi da parte servizi (procedura di dei componenti delle commissioni di gara; selezione, Assicurare che il personale che ha partecipato alla stesura degli atti di gara non rivesta il affidamenti diretti, ruolo di componente di Commissione interinali) Assicurare, attraverso l’implementazione dell’elenco fornitori, l’estrapolazione automatica degli operatori economici nel rispetto del principio di rotazione ed efficacia dell’azione. Favorire, anche attraverso l’utilizzo dell’applicativo che gestisce l’elenco fornitori, una valutazione da parte della Direzione tecnica del fornitore selezionato. Assicurare il costante aggiornamento della contrattualistica e della modulistica di gara *** *** GESTIONE COMMESSE Direzione tecnica Direzione tecnica richiedente: forniture di beni e servizi finalizzati alla realizzazione dei richiedente: programmi di attività (gestione commesse): Valutazione e Incrementare il livello di adeguatezza della motivazione nella predisposizione degli atti; approvazione nuova Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle commessa procedure; Acquisto beni e Assicurare una dettagliata redazione dei capitolati di gara, per garantire che il servizi (procedura di servizio/fornitura richiesto/a sia corrispondente alle reali esigenze dell’Istituto (evitare selezione, ampliamenti in corso di esecuzione) e per favorire una corretta valutazione tecnica delle affidamenti diretti, offerte da parte della Commissione di gara interinali) Garantire un migliore livello di programmazione degli acquisti, anche al fine di evitare Gestione l’elusione del divieto di frazionamento collaboratori e Implementare il monitoraggio sull’esecuzione dei contratti in essere ed implementare professionisti l’elenco fornitori con le valutazioni sul fornitore a conclusione del contratto (anche al fine Richiesta proroga o di garantire, ove possibile, un’adeguata rotazione) variante commessa Migliorare il livello di progettazione delle attività affidate dal committente pubblico Termine commessa Assicurare adeguato supporto per garantire una tempestiva rendicontazione delle (rendicontazione) commesse Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 24
bilancio Garantire un costante aggiornamento delle linee guide comportamentali e delle procedure, in cassa contanti particolare quelle relative alla gestione della liquidità; contabilità Assicurare il rispetto dell’ordine cronologico di ricezione delle fatture e migliorare i tempi di Bilancio e Tesoreria gestione ciclo attivo pagamento dei fornitori anche attraverso un’implementazione tempestiva e costante del gestione commesse sistema contabile; imposte Rafforzare la separazione di compiti /ruoli in un’ottica di implementazione di punti di rapporti banche controllo e verifica; rapporti con collegio Migliorare il livello di informatizzazione dei processi contabili sindacale riconciliazione banca Per tutte le macro attività / attività elencate e le misure specifiche riportate per ciascuna, i soggetti responsabili sono i Dirigenti individuati con Ordine di Servizio. Il termine per la realizzazione delle misure specifiche è fissato al 31 dicembre 2017, con monitoraggi entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre in concomitanza con la stesura della Relazione Annuale sul PTPC 2017-2019. Monitoraggio Il monitoraggio è finalizzato a verificare lo stato di attuazione delle azioni programmate e il grado di raggiungimento degli obiettivi previsti nel PTPCT. Il RPCT provvede, con periodicità almeno semestrale, a richiedere alle strutture dirigenziali, anche mediante la somministrazione di appositi questionari, le informazioni utili ai fini del monitoraggio. Nel monitoraggio del Piano, confluiscono anche i rapporti di audit realizzati sulle macroattività risultanti, dalla valutazione del rischio, con più alta probabilità di corruzione e sui “nuovi” settori di attività riconducibili alle società incorporate in Ismea a seguito di quanto disposto dalla Legge di stabilità per l’anno 2016. La definizione di un sistema di flussi informativi tra il RPCT e i dirigenti, in quanto referenti in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, agevola l’attività di monitoraggio, assicurando un costante presidio delle attività e dei comportamenti. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 25
Entro il 30 ottobre di ciascun anno i dirigenti inoltrano al RPCT le proprie proposte con riferimento alle attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione, indicando, altresì, le concrete misure organizzative da adottare dirette a contrastare il rischio rilevato. Entro il 15 dicembre8 di ciascun anno, sulla base delle informazioni ricevute, il RPCT redige la relazione annuale ai sensi dell’art. 1, comma 14, della legge n. 190/2012 sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel Piano triennale di prevenzione della corruzione nonché l’aggiornamento del PTPCT da adottarsi entro il 31 gennaio dell’anno successivo. SEZIONE TRASPARENZA 1 PREMESSA Alla luce di quanto disposto dal PNA 2016 e dalle “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni” approvate con delibera ANAC del 28 dicembre 2016, n. 1310, nel PTPCT devono essere definite le misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi della trasparenza. Il Piano Triennale per la Trasparenza e l’integrità non esiste più come atto separato ma è parte integrante del PTPCT. La presente sezione del PTPCT riporta il flusso organizzativo necessario per assicurare l’adempimento degli obblighi di pubblicazione di dati e informazioni previsti dalla normativa vigente, individuando anche i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati dei dati. 2 SCOPO Come accennato, con delibera n. 3/2017, il Commissario ha individuato per l’anno 2017 gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza. In particolare, in materia di trasparenza, è stato individuato, quale obiettivo strategico, la promozione di maggiori livelli di 8 Il termine può essere prorogato dall’ANAC. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 26
trasparenza, prevedendo per le specifiche aree a rischio la pubblicazione di dati ulteriori ovvero una riduzione dei termini per i relativi adempimenti di pubblicità. Con il presente documento si intende migliorare il livello di coordinamento tra i compiti, gli adempimenti e le responsabilità dei vari attori del sistema, al fine di dare concreta ed efficace attuazione alle disposizioni in materia di trasparenza. 3 INDIVIDUAZIONI DELLA RESPONSABILITÀ NEL FLUSSO INFORMATIVO PER L’ALIMENTAZIONE DELLA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), individua: i contenuti da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente” e provvede al suo aggiornamento nel caso di modifiche normative. la direzione responsabile a cui compete l’individuazione e produzione dei contenuti. i tempi di aggiornamento dei dati per singola sottosezione, in relazione anche ai tempi stabiliti dalla Legge. verifica l’adempimento di pubblicazione da parte di ciascuna direzione per i contenuti di competenza e la qualità dei dati pubblicati (la completezza, la tempestività, la comprensibilità, la semplicità di consultazione e la riutilizzabilità). In considerazione del complesso processo riorganizzativo che ha interessato l’Istituto a seguito dell’incorporazione di diritto di ISA spa e SGFA srl, disposta con la citata legge n. 208/2015, processo che sarà completato nel 2017, con l’adozione di una nuova struttura organizzativa, l’individuazione dei soggetti responsabili della elaborazione e trasmissione dei dati è funzionale e non nominativa, anche in ossequio alle recenti linee guida ANAC in materia. I dirigenti responsabili costituiscono la struttura di supporto del RPCT. Tutti i dirigenti dell’Istituto sono responsabili, per le aree di competenza: della predisposizione, dell’aggiornamento e della trasmissione dei dati oggetto di pubblicazione all’ufficio responsabile del sito web istituzionale; Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 27
del rispetto dei termini e delle modalità prescritte dalla legge e dal RPCT per il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione, ivi incluse le diposizioni in materia di privacy. Ogni dirigente, a sua volta, può provvedere a nominare i “referenti della trasparenza”, nomina da comunicarsi al RPCT ed all’ufficio del personale. In caso di nomina, il “referente” è tenuto a garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai sensi del D. Lgs. 33/2013. Il soggetto responsabile dell’inserimento e dell’aggiornamento annuale degli elementi identificativi della stazione appaltanti (RASA) coincide con il Responsabile dell’Unità operativa Gare. L’ufficio responsabile della gestione del sito web è responsabile della pubblicazione dei dati sul portale istituzionale entro i termini stabiliti dal presente Piano. Ai componenti di tale ufficio vengono attribuite apposite credenziali per l’accesso e l’utilizzo degli strumenti di pubblicazione. 4 ALIMENTAZIONE DELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” La Tabella allegata al presente Piano disciplina la struttura delle informazioni che vanno pubblicate sul sito istituzionale. Il legislatore ha organizzato in sottosezioni di primo e secondo livello le informazioni da pubblicare. Le dette sottosezioni devono essere denominate esattamente come indicato nella tabella allegata. Al fine di una maggior efficienza, nel caso sia necessario pubblicare nella sezione “Amministrazione trasparente” informazioni, documenti o dati che sono già pubblicate sul sito istituzionale, è richiesto di inserire un collegamento ipertestuale ai contenuti stessi, in modo di evitare duplicazione di informazioni. I collegamenti ipertestuali associati alle singole sotto-sezioni devono essere mantenuti invariati nel tempo, per evitare situazioni di “collegamento non raggiungibile” da parte di accessi esterni. L’utente deve poter accedere ai contenuti di interesse dalla sezione “Amministrazione Trasparente” senza dover effettuare operazioni aggiuntive, senza necessità di registrazioni o password. Aggiornamento Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – PTPC ( 2017-2019) REV ………….. 28
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