PROGETTARE L'ADATTAMENTO - Resilienze di agricoltura urbana nel contesto europeo
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ARCHITECTURE AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/1162022 ESSAYS & VIEWPOINT PROGETTARE L’ADATTAMENTO Resilienze di agricoltura urbana nel contesto europeo DESIGNING THE ADAPTATION The resilience of urban agriculture in the European context Maicol Negrello, Daniele Roccaro, Kevin Santus, Isabella Spagnolo ABSTRACT I crescenti fenomeni legati al cambiamento climatico spingono le città a sviluppare pia- ni di resilienza che possano rispondere in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Le strategie nature-based possono rappresentare una soluzione; tra que- ste l’agricoltura urbana può contribuire ad aumentare la resilienza dei tessuti urbani europei. Questa attività è stata più volte oggetto di interesse in periodi di crisi come impegno comunitario dai caratteri sociali, oltre che produttivi ed educativi. Attraverso un excursus storico e una successiva analisi di casi studio contemporanei, il paper for- nisce strumenti progettuali per intervenire nel costruito con strategie che spaziano dal- la scala urbana a quella dell’architettura. Il saggio presenta un approccio morfo-tipolo- gico replicabile che può essere applicato e utilizzato da progettisti e policy-makers al fine di incrementare la resilienza urbana. The growing phenomena linked to climate change pushes cities to develop resilience plans to respond to environmental, social, and economic sustainability. Nature-based strategies can be a solution; among these, urban agriculture can increase the resilience of European urban fabrics. This activity has been the object of interest several times during crises or as a community activity with social, productive, and educational char- acteristics. Through a historical excursus and a subsequent analysis of contemporary case studies, the paper provides design tools for intervening in the built environment with strategies ranging from the urban to the architectural scale. The essay presents a replicable morpho-typological approach that can be applied and used by planners and policymakers to increase urban resilience. KEYWORDS agricoltura urbana, soluzioni basate sulla natura, cambiamento climatico, rigenerazione urbana, agricoltura in ambiente protetto urban agriculture, nature-based solutions, climate change, urban regeneration, agri- culture in a protected environment, controlled environment agriculture Maicol Negrello, Architect and PhD, is an Adjunct Lecturer at the Department of Ar- chitecture and Design (DAD) of the Politecnico di Torino (Italy). He mainly carries out research in integrating natural and built systems E-mail: maicol.negrello@polito.it Daniele Roccaro, Architect and PhD Candidate at the Department of Architecture of the University of Palermo (Italy), carries out research in investigating the influences of nomadic and informal living in contemporary living. E-mail: daniele.roccaro@unipa.it Kevin Santus, Architect and PhD Candidate at the Department of Architecture and Ur- ban Studies of the Politecnico di Milano (Italy), carries out research in the context of the urban regeneration project in the face of climate change. E-mail: kevin.santus@polimi.it Isabella Spagnolo, Architect and PhD Candidate at the Department of Architecture and Urban Studies of the Politecnico di Milano (Italy), carries out research related to the themes of the regeneration of fragile territories thanks to innovative agricultural pro- duction methods. E-mail: isabella.spagnolo@polimi.it 74
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 L’attuale situazione di breakdown climatico di unire sensibilità ambientale e coesione sociale. me accade con la Battery Urban Farm a Battery antropogenico (IPCC, 2021; Pylsy, Lylykangas Park, nel cuore di Manhattan, o sul lungolago di and Kurnitski, 2020), unitamente al fenomeno di Una prospettiva storica: l’agricoltura urbana Vevey, in Svizzera (Negrello, 2019). forte inurbamento, pone la disciplina del proget- in Europa dalla seconda industrializzazione to di fronte a una necessaria riformulazione degli ad oggi | Nel 1930, nel testo polemico di Wer- Spazi di resilienza: un legame possibile con il spazi che possano caratterizzare in modo resi- ner Hegemann dal titolo Das Steinerne Berlin, la New European Bauhaus | Nel Dicembre 2019, liente la città. Nei contesti urbani europei eventi città veniva definita come ‘la più grande barac- l’European Commission (2019), attraverso l’Eu- quali bombe d’acqua, inondazioni o isole di ca- copoli del mondo’, abitata per la maggior parte ropean Green Deal, propone una strategia a lun- lore sono i principali rischi per l’ambiente co- da contadini trasferitisi in città per lavorare dopo go termine per strutturare una transizione capa- struito e per una vita sicura (Sanesi, Gallis and la seconda industrializzazione. La condizione di ce di affrontare le sfide legate al cambiamento Kasperidus, 2011) influendo direttamente sulla degrado urbano, che vigeva in generale nelle climatico: viene promosso uno sviluppo sosteni- necessità di adattamento dello spazio alle nuo- grandi città europee invase da baraccopoli co- bile e in grado di raggiungere gli obiettivi di car- ve condizioni climatiche. In questo saggio, lo stantemente colpite da epidemie e prive di aree bon e climate neutrality (European Commission, spazio pubblico della città europea viene consi- verdi o ad uso esclusivo dell’élite, fu la principale 2018; European Parliament and Council, 2021), derato nell’ottica di una sua necessaria ridefini- spinta che diede inizio ai grandi piani urbanistici incentivando una transizione circolare attenta al- zione lessico-progettuale basata su strategie in- e alle politiche di social housing, ma anche agli l’implementazione e valorizzazione degli spazi novative che vedono l’interferenza tra progetto sventramenti e alle utopie progettuali, tra cui le verdi. In linea con questa transizione europea, e natura (van Eekelen and Bouw, 2020). Il suolo città giardino inglesi e le Siedlungen tedesche. nel 2020, la volontà di tramutare le strategie an- urbano offre la possibilità di rigenerazione fisica In questo contesto di fragilità diffusa nasco- che in esperienza culturale ha portato alla crea- e sociale (Santus and Scaioli, 2021; Peleman et no le prime sperimentazioni morfo-tipologiche a zione del progetto New European Bauhaus (Eu- alii, 2022), agendo sulla capacità dei sistemi ur- scala architettonica e urbana, volte all’ottimizza- ropean Commission, 2021), al fine di sviluppare bani di essere adattivi ai fenomeni climatici, con- zione della distribuzione interna e anche alla pia- una conoscenza collettiva del progetto fondato tribuendo a rigenerare lo spazio pubblico, ga- nificazione di ampi spazi verdi circostanti per sui valori della sostenibilità; questo concetto è rantendo una migliore qualità della vita (Negrello garantire condizioni di salubrità e qualità di vi- tradotto in tre principi cardine: qualità estetica and Ingaramo, 2021) e agendo sulle disparità so- ta migliori. Tra queste sperimentazioni ve ne so- del progetto (forma al di là della funzionalità), in- ciali presenti (Haase, 2017). no alcune che mediano i concetti di città e cam- clusività (valorizzazione delle diversità, garanzia All’interno delle diverse potenzialità e delle pagna, come i progetti del Parallelogramma di di equità e accessibilità economica), e sostenibi- differenti soluzioni nature-based (Kabisch et alii, Owen, l’Icaria di Cabet, la città-lineare di Artu- lità tecnica (per tradurre gli obiettivi climatici in 2017), l’agricoltura urbana può rivestire un ruolo ro Soria y Mata o la città-giardino di Ebenezer strategie circolari, prive di scarti e che accresca- di sintesi tra adattamento dello spazio urbano (Ca- Howard1 (Gravagnuolo, 1991): si testano quindi no la biodiversità). bral et alii, 2017) e produzione di risorse, divenen- nuove tipologie realizzate da architetti come Bru- Osservare il tema dell’agricoltura urbana, a do obiettivo strategico per la transizione ecolo- no Taut, che modifica il layout tradizionale delle partire dalle riflessioni delle prospettive europee, gica. Le declinazioni dell’agricoltura urbana che Siedlung: non più lungo il filo stradale, ma dispo- diviene fondamento per poter sviluppare una concorrono al raggiungimento di questi obiettivi nendole liberamente nel verde gli edifici. Questo chiave interpretativa del progetto sostenibile; in- vedono gradi di tecnologia diversi, dalle coltiva- concetto ritorna anche con Le Corbusier che fatti, forme di agricoltura urbana possono esse- zioni tradizionali, esiti di processi storici e sociali, nel 1930 immagina la Ville Radieuse svilupparsi re considerate strumento per accrescere l’adat- a quelle soil-less, le quali offrono un futuro pro- secondo schemi a raggiera protesi nel territorio, tività dello spazio urbano e il potenziale sociale duttivo in contesti densi, impermeabili e con con- generando in questo modo aree destinate alla di alcune aree della città, ma anche per rigene- dizioni climatiche complesse, divenendo così nuo- produzione agricola. rare suoli in stato di abbandono. Il ruolo di que- ve chiavi interpretative che caratterizzano e in- Leberecht Migge, impegnato nella progetta- sta strategia nature-based pone le basi per una fluenzano il progetto urbano. zione delle Grosse Siedlungen di Francoforte sul possibile ricaduta sistemica all’interno della co- Il saggio analizza il tema dell’adattamento Meno e Berlino (Haney, 2010), teorizzò e rea- struzione dello spazio urbano, interagendo con urbano partendo da alcune pratiche apparte- lizzò insediamenti produttivi in cui abitazione e istanze fisiche e immateriali (Artmann and Sarti- nenti alla cultura di progetto del moderno, in cui, produzione alimentare erano fusi insieme per son, 2018). A partire da questo presupposto, è già allora, ci si interrogava su delle possibili inte- avvicinarsi a una vita più sana, naturale e auto- possibile sintetizzare tre possibili forme di tra- grazioni formali e funzionali tra agricoltura urba- noma. Per Migge (1999) il verde non era solo igie- sformazione resiliente che l’agricoltura urbana na e costruzione dello spazio aperto, secondo ne o urbanistica ma anche politica: un giardino può generare, in continuità con i tre valori cardi- le possibilità tecnologiche e le tematiche che per famiglia avrebbe assicurato l’autosostenta- ne del New European Bauhaus. caratterizzavano il periodo storico. Passando poi mento domestico, liberando i nuclei familiari dal In primo luogo, l’accrescimento della resilien- alle problematiche della nostra contemporaneità, modello capitalistico. za fisico-spaziale: l’incontro tra agricoltura e tes- si individua una potenziale relazione tra il New Intorno agli anni ’90, nel mondo occidenta- suto urbano può essere declinato con esiti for- European Bauhaus e la metodologia di analisi le, in una condizione di benessere diffuso, l’agri- mali, gradi di artificializzazione e specifiche de- dei casi studio: i principi che il documento indi- coltura urbana come strumento sociale, educa- stinazioni funzionali tra loro differenti ma tutti fi- vidua come necessari per la progettazione so- tivo e di pianificazione della vita nelle città è di- nalizzati a limitare il consumo di suolo, accre- stenibile delle nostre città vengono usati per stu- ventata una vera e propria attività urbana parte- scendo la permeabilità del terreno urbano o im- diare la casistica selezionata, analizzando le di- cipata con carattere meno temporaneo rispetto plementando possibilità di addizione a tessuti verse ‘resilienze’ che ogni progetto può costruire, ai periodi precedenti e più strutturati. Se durante costruiti preesistenti. Applicare soluzioni di agri- secondo la seguente triade: sostenibilità forma- i periodi di crisi essa fu incoraggiata perché con- coltura urbana permette di riflettere sulla costru- le (costruzione della forma), sociale (inclusività) siderata un sistema produttivo di autosostenta- zione della forma dello spazio della natura in città, ed ecologica (ambientale). mento alimentare, oggi sono anche le caratteri- restituendogli centralità. Si propone una matrice che illustra e mette stiche ‘non produttive’ dell’agricoltura urbana a L’agricoltura urbana è poi riconosciuta per i in relazione i suddetti valori con le questioni mor- far considerare le pratiche a essa connesse e- benefici sociali ed ecologici che incrementano fo-tipologiche e con scale e azioni di progetto per sempi virtuosi dal punto di vista sociale e am- anche la resilienza socioeconomica: da un lato la produzione agricola diversificata. L’interse- bientale. Infatti, essa contribuisce all’integrazio- contribuisce a garantire la disponibilità di cibo zione di questi elementi costituisce l’elemento di ne di gruppi socialmente svantaggiati (Rubino, durante disastri naturali o conflitti armati (Adam- originalità del contributo, il quale mette a siste- 2007) e al coinvolgimento sociale nello sviluppo Bradford Hoekstra and van Veenhuizen, 2009), ma tematiche cogenti tra teoria e progetto e for- del senso di appartenenza alla comunità (Arm- dall’altro promuove l’inclusione attraverso mo- nisce un punto di vista innovativo sul rapporto strong, 2000; Holland, 2004); inoltre, da un pun- dalità informali di socializzazione, che generano tra adattamento e agricoltura urbana, con il qua- to di vista spaziale, gli orti comunitari occupano processi democratici con nuove forme di parte- le le azioni basate sulla natura divengono ne- spazi urbani abbandonati o residuali, rigeneran- cipazione e responsabilità dei cittadini. cessarie nei processi di rigenerazione e capaci doli sia da un punto di vista fisico sia sociale, co- Infine uno degli elementi centrali delle solu- 75
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 zioni nature-based è l’aumento della sostenibi- pelhofer Feld, la quale ha iniziato a gestire in mo- ra, realizzata in acciaio e cemento, è composta lità ambientale degli interventi; l’agricoltura urba- do cooperativo centinaia di piccoli orti su lettiere da due corpi di fabbrica con un cavedio centrale na può essere vissuta attraverso lo sviluppo di rialzate, affinché il giardino fosse mobile. L’orto che permette la ventilazione naturale; concepita nuovi approcci che agiscano sui processi di uti- conta oggi circa 250 aiuole rialzate e più di 500 come un ambiente bioclimatico controllato, la lizzo e rigenerazione, lavorando su un piano di giardinieri provenienti da tutto il mondo, affer- nuova fabbrica combina sistemi di ventilazione resilienza energetico-ambientale. In quest’ottica mandosi come simbolo riconosciuto della par- naturale e involucri termici ad alte prestazioni. temi di circolarità, quali il riuso e il riciclo, diven- tecipazione e della resistenza alla privatizzazio- La crescita delle colture si sviluppa su tutti i piani gono strumenti applicabili a varie scale, in prima ne dello spazio pubblico nella città. L’area è un dell’edificio e tutto è basato sull’idea di ecologia istanza rispetto all’approvvigionamento delle ri- frammento di natura urbana accessibile a tutti e di circolarità economica. Molta attenzione è ri- sorse, ad esempio incrementando il riutilizzo del- con panche e sedute, luogo di riunione e di ritro- posta alla gestione delle risorse in entrata (luce, le acque meteoriche o il riuso di rifiuti organici ur- vo dove si svolgono attività didattiche e di sen- acqua, calore e scarti) e all’uso di substrati col- bani come fertilizzanti (Ferreira et alii, 2018). sibilizzazione ambientale. turali ottenuti da rifiuti organici testati, sperimen- Questa possibile ‘stratificazione di resilien- A Kreuzberg, nel 2009, l’Associazione No- tando tecniche agricole fuori suolo in collabora- ze’ individua nell’agricoltura urbana il potenziale madisch Grün, ha ottenuto in affitto circa 1,5 acri zione con AgroTech Paris. Dal punto di vista eco- rigenerativo per il progetto dello spazio pubblico di terreno incolto, per realizzarne uno spazio ver- logico, tecnico ed economico il progetto mette connesso alla funzione ecologica, sociale e pro- de a uso della comunità, lanciando i Prinzessin- in discussione i principi della consueta gestione duttiva; grazie alla descrizione di elementi fon- nengärten, il progetto pilota di orti urbani mobili delle colture al coperto, combinando high-tech dativi è possibile costruire una triplice chiave in- (Figg. 3, 4). L’operazione non ha stravolto lo sta- e low-tech. terpretativa del progetto, costituendo un metro to di fatto, lasciando gli alberi presenti e facendo Nel 2008, a Colombes, viene lanciato dal col- di riferimento nell’osservazione delle pratiche e piccoli interventi di modellazione del terreno, e lettivo francese Atelier d’Architecture Autogérée, dei processi urbani. ha suddiviso l’area per le diverse attività: coltiva- nell’ambito dell’iniziativa R-Urban, il progetto pi- zione, apicoltura, garden café e infine una strut- lota di rigenerazione bottom-up Agrocité (Figg. 8, Esperienze di rigenerazione: specificazioni di tura a telaio, la Nachbarschafts Akademie, ov- 9). Nell’aprile 2018, è stata inaugurata la seconda progetto | Il progetto di adattamento dello spa- vero l’Accademia del quartiere progettata da edizione a Gennevilliers, nella banlieue nord-occi- zio urbano attraverso una visione circolare e stra- Fatkoehl Architekten. L’edificio, che ha un desi- dentale di Parigi, dove ha trovato terreno fertile, a tegie basate sulla natura deve essere sviluppato gn modulare ed è open source, è progettato in differenza del primo esperimento il quale, nono- in modo interscalare, tra la scala architettonica modo tale da non togliere né luce né superficie stante le numerose petizioni e proteste, è stato e quella urbano-territoriale. La rigenerazione del- al giardino e permettere l’implementazione di sradicato a forza dalle autorità locali per far posto la città diventa un lungo processo di modifica- giardini sui terrazzi. a un parcheggio. Agrocité è strutturato con un zione dei luoghi, dove l’approccio nature-based Il Parco Landschaftspark Herzberge (Fig. 5), padiglione di legno in cui sono presenti alcune au- è ascrivibile a un concetto di cura e riparazione nella zona industriale di Lichtenberg, nasce nel le, una caffetteria, un negozio cooperativo per dello spazio; azione che si fonda da un lato sul- 2007 dal recupero di aree verdi incolte e agri- il consumo responsabile, un mercato di verdure, l’osservazione ravvicinata degli elementi presenti cole e dei giardini dell’ex manicomio municipale una serra e una fattoria con alveari per l’apicoltu- in un luogo, dall’altro sulla scelta di interventi stra- (1893) che sono stati protetti dalla costruzione ra. L’unità è composta da tre aree: un’area per le tegici (Clément, 2012). Per comprendere le rica- di nuovi insediamenti. L’intervento ha messo a attività legate alla natura e all’agricoltura, un’area dute progettuali dell’agricoltura urbana il saggio sistema gli spazi residui attraverso percorsi e ha per il giardinaggio comunitario e un AgroLab spe- propone l’analisi di nove casi studio europei, re- creato un luogo di aggregazione e di produzione cializzato nella sperimentazione della produzione centemente realizzati, interpretati secondo la agricola. All’interno del Parco, dal 2017, la startup agricola biologica intensiva. Questo nuovo labo- chiave di lettura esposta nel paragrafo prece- TopFarmers GmbH gestisce la Stadtfarm Berlin, ratorio incoraggia la rigenerazione dell’ecosiste- dente. Le diverse declinazioni di agricoltura ur- una fattoria idroponica che riutilizza tre serre co- ma urbano, fornendo agli abitanti un vero e pro- bana presentate sondano scale di progetto dif- struite negli anni ’70 per produrre verdure e alle- prio hub multidisciplinare, con corsi di formazione ferenti, dalla scala urbana a quella architettoni- vare il pesce gatto africano, utilizzando il sistema professionale e per l’autoproduzione alimentare. ca, permettendo di riflettere sui diversi approcci circolare chiuso di AquaTerraPonik Farming. L’area parigina tra il canale Ourcq e la Petite e implicazioni morfo-tipologiche del progetto. Un altro progetto che si inserisce in un’area Ceinture Ferroviaire fa parte di un Programma di Il primo caso preso in considerazione si tro- abbandonata è la Ferme Abattoir all’interno del- riqualificazione in fase di completamento attra- va nella provincia agricola belga, Roeselare, co- l’area dell’ex Macello di Anderlecht, a Bruxelles, verso interventi pubblici e misti (Fig. 10). Il pro- nosciuta come ‘l’orto d’Europa’ (Fig. 1): dal 2021, area centrale della città e parte del progetto di getto è risultato vincitore del bando Reinventare sul tetto del mercato ortofrutticolo REO Veiling riqualificazione disegnato dallo studio ORG per Parigi, lanciato nel novembre 2014 dal Comune, sorge Agrotopia, progetto concepito come luo- recuperare l’ex Mattatoio (Fig. 6). In questo ca- con la finalità di acquisire progetti urbani innova- go di ricerca applicata e di sviluppo di processi so, mentre lo sviluppo dell’area è stato voluto tivi: è infatti la prima fattoria di policoltura a Parigi. innovativi di orticoltura urbana indoor. Progetta- dalla città di Bruxelles, il progetto della Ferme è Gli spazi progettati sono di vario tipo: un centro ta con la supervisione della Wageningen Univer- sviluppato dal privato BIGH. L’idea è frutto di un di accoglienza e reinserimento sociale con 15 al- sity, Agrotopia fa parte dei progetti pilota di ar- partenariato pubblico-privato volto a dare una loggi CHRS (alloggio e reinserimento sociale), chitettura per il paesaggio produttivo del gover- nuova funzione all’area, applicando i principi del- residenze per studenti, laboratori, una serra di no fiammingo. Dall’esterno, con le sue facciate la circolarità. I sistemi di crescita delle colture produzione, aree coltivate con permacultura, va- in vetro sfaccettato e la scalinata d’ingresso, es- spaziano dalle tecnologie high-tech idroponiche sche per la produzione idroponica, un ristorante sa appare come un blocco compatto che Meta site nella serra bioclimatica a soluzioni tradizio- e un negozio di generi alimentari. L’edificio, pen- Architectuurbureau descrive come ‘una scultu- nali on-soil con coltivazione stagionale sul tetto sato per il comfort bioclimatico, presenta una ra orgogliosa e trasparente di acciaio e vetro’. giardino, che sfruttano la superficie inutilizzata del struttura di legno termicamente isolata da balle La struttura utilizza l’acqua piovana recuperata mercato rendendola produttiva. Grazie all’ap- di paglia ad alta prestazione e un rivestimento in- dai tetti, che viene immagazzinata in silos e il de- proccio circolare l’energia viene recuperata dal- terno in terra per la regolazione dell’umidità men- flusso dell’irrigazione viene riciclato e riutilizzato, l’edificio sottostante e dai pannelli solari mentre tre i materiali e le attrezzature utilizzati sono pen- mentre il riscaldamento proviene dal calore resi- l’acqua utilizzata per la coltivazione viene recu- sati per ridurre il consumo di energia primaria duo di un vicino termovalorizzatore in simbiosi perata dalle piogge: le piante, coltivate nella ser- non rinnovabile e limitare l’effetto serra; fonda- circolare con la città. ra e sul tetto giardino, stoccano tra le 42 e le 56 mentale è inoltre l’attenzione sia al risparmio idri- A Berlino, nasce nel 2011 l’orto comunita- tonnellate di CO2/anno. co che al recupero dell’acqua piovana. rio Allmende Kontor (Fig. 2), situato all’interno di A Romainville, nell’area metropolitana pari- Nel 2014, Legambiente Reteambiente Mila- Tempelhofer Feld, ufficialmente riconosciuto dal gina, le linee guida governative sulla riqualifica- no, dopo aver ottenuto l’approvazione della mu- 2014 come il più grande parco pubblico della cit- zione dei quartieri di edilizia sociale si concretiz- nicipalità e il sostegno da parte delle Associazio- tà. L’idea dell’orto condiviso è stata promossa zano nella Cité Maraîchère (Fig. 7), che promuo- ni culturali e sociali locali, ha iniziato i lavori di re- dall’Associazione di soci-giardinieri 100% Tem- ve azioni per la transizione ecologica. La struttu- cupero di un lotto di terreno in via Padova a Mi- 76
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 Fig. 1 | Agrotopia in Roeselare designed by Meta Architectuurbureau, 2021 (source: dezeen.com, 2022). Fig. 2 | Gemeinschaftsgarten Allmende-Kontor in the Tempelhofer Feld, Berlin, 2011 (credit: J. Ganschow, 2020). Fig. 3 | Desolate area in Moritzplatz (Berlin) before the Prinzessinnengärten, 2009 (credit: M. Clausen, 2018). Fig. 4 | Aerial photo of Moritzplatz (Berlin) after the intervention of the Prinzessinnengärten designed by Nomadisch Grün, 2009 (source: Google Earth, 2018). lano, precedentemente usato come discarica l’intervento lavora, connettendo diverse quote e loro collocazione: alla quota zero si collocano le abusiva, per realizzare orti condivisi (Fig. 11). L’a- reinterpretando, pur in uno spazio limitato, il pa- vasche per la coltura ittica in sinergia con la pro- rea è stata attrezzata con zone a prato, aiuole radigma formale della cascina (Spagnolo, 2022). duzione agricola della serra soprastante (siste- fiorite, cassoni per un orto sperimentale basato Al centro del cortile si sviluppa l’area adibita a ma idroponico); la restante parte di copertura su meccanismi di auto fertilità del terreno, senza permacultura, mentre la coltivazione idroponica piana è destinata a coltivazione su suolo, crean- arature né concimi (ma con pacciamature), per indoor è collocata nella parte superiore vetrata do una nuova superficie permeabile che recu- piante da mettere a dimora in modo sinergico e degli edifici; è quindi un progetto capace di in- pera l’acqua piovana, così come il tetto della un’area produttiva innovativa per la coltivazione tessere relazioni dal punto di vista fisico-spazia- serra; l’energia per il riscaldamento e l’illumina- idroponica. In pochi anni grazie alle attività dei le, ricucendo quote e spazi diversi, e di declina- zione è recuperata dall’edificio sottostante e dai volontari, gli orti di Via Padova sono diventati un re forme differenziate della produzione agricola pannelli solari. luogo della condivisione, un punto d’incontro in- nel progetto, mostrando così relazioni formali po- In conclusione dalle analisi risulta che un mag- terculturale, di proposte educative, di cura del- sitivi che si generano dall’incontro tra architettu- gior valore di resilienza viene espresso dalla inte- l’ambiente, proponendosi come modello di azio- ra e agricoltura. grazione di azioni progettuali diversificate, anche ne replicabile, perché facilmente gestibile e dalle Rispetto ai criteri di sostenibilità sociale, Cité in presenza di limitata estensione dell’interven- notevoli ricadute sul quartiere. Maraîchère ha ottenuto i migliori risultati in quan- to. Emerge inoltre che in tutti e tre i casi sono sta- to il progetto è studiato per rispondere ai temi di te integrate tra loro tecnologie produttive high- e Punti di forza, limiti e barriere dei casi studio accessibilità, educazione ambientale, formazio- low-tech, favorendo così una maggiore biodiver- | I casi studio individuati sono stati analizzati se- ne e integrazione sociale. Infatti, oltre al caratte- sità alimentare e un’ottimizzazione energetica. condo una duplice modalità: quantitativa (Tab. re produttivo, che combina tecnologie high- e Oltre a caratterizzarsi per una diversificazione 1) e qualitativa (Tab. 2). La scelta dei casi è stata low-tech per ottimizzare la resa energetica e del- nelle tecniche produttive, i tre progetti promuo- dettata dall’esigenza di collocare un limite geo- l’uso delle risorse, il progetto fa della ricerca sul- vono un approccio multifunzionale fondato sui grafico, quello europeo, entro il quale i casi rispon- l’agricoltura urbana la sua ragion d’essere e il tre principi di sostenibilità che, bilanciati, incre- dono ai principali obiettivi del New European principio aggregatore: sono presenti alloggi tem- mentano l’efficacia e la durabilità dell’interven- Bauhaus. Vanno premessi alcuni limiti presenti poranei per ricercatori, serre educative e servizi to per traghettarne la rigenerazione nel tempo e nel saggio: infatti non è stato possibile recupe- di ristorazione che preparano piatti con i prodot- nello spazio. rare in modo completo alcuni dati per la novità ti della fabbrica; inoltre, il progetto impiega ven- I casi studio dimostrano una reale fattibilità e dei progetti stessi e, di conseguenza, per man- tidue nuove unità lavorative, concretizzando quin- replicabilità degli interventi, tuttavia, il panorama canza di una letteratura scientifica strutturata (ad di il valore di transizione ecologica promosso dal- internazionale presenta ancora diversi limiti e bar- esempio, LCF e la relativa carbon footprint). Le la municipalità e supportato da stakeholders pri- riere allo sviluppo capillare di queste attività. Un tabelle illustrano i parametri con i quali sono sta- vati e cittadini. primo ostacolo deriva dalle condizioni dei suoli te condotte le analisi, dalle quale emergono i ri- Ferme Abattoir, infine, incarna il tema del pro- urbani, spesso compromessi e non adatti per sultati che seguono. getto sostenibile inteso nella sua declinazione l’uso agricolo e che richiederebbero un costoso Il progetto che risulta meglio interpretare il più tecnica. La sopraelevazione è costituita da intervento di bonifica per poter essere coltivati valore dell’agricoltura nella ridefinizione del les- una serra high-tech e da un orto outdoor, entram- (spesso quindi si è costretti a coltivare in cassoni sico progettuale è la Ferme du Rail a Parigi. La bi collocati sul tetto del nuovo edificio prefab- fuori suolo per questo motivo). Una problematica forma agricola produttiva sembra modellare il bricato. Il progetto ottimizza gli spazi produttivi è poi di carattere normativo: l’agricoltura urbana residuo urbano a contatto con la ferrovia su cui integrando diverse tecnologie a seconda della non risulta ancora essere una attività normata, 77
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 zioni, ampliando le possibili azioni progettuali os- ecological transition. To contribute to this scope, servabili e lo sguardo sul panorama europeo con- the spectrum of urban agriculture presents var- temporaneo. Un’ulteriore limitazione deriva dalla ious degrees of technology ranging from tradi- scelta di aver voluto limitare il campo di studio al tional crops as a result of historical and social contesto europeo, quando però sarebbe inte- processes, to soil-less solutions, which offer a ressante ampliare lo sguardo e confrontare i ri- productive future in dense, impermeable contexts. sultati con altri contesti geografici. Thus, urban agriculture could become a key com- ponent that characterizes and influences urban Conclusioni e sviluppi futuri | Lo schema fun- projects. zionale della Ferme Radieuse di Le Corbusier in The essay analyses the theme of urban adap- fondo aveva già tutti gli elementi di cui discutia- tation beginning with experiences in modern mo: nel Villaggio Radioso il Maestro prevedeva design culture. Indeed, during this period, there la compresenza di abitazioni e giardini, stalle, si- were questions about the possible formal and los, fienile e capannone organizzati a corte, orto functional integration between urban agriculture e frutteto (Fig. 12), rappresentando così una vi- and the construction of open space, according sione di fattoria moderna capace di integrare to the technological possibilities and the themes modelli abitativi e produttivi moderni, evoluzione that characterized the historical period. Moving del principio formale della cascina. I modelli del on to the problems of our contemporaneity, a passato, così come quelli del moderno, posso- potential relationship is identified between the no quindi essere fonte di ispirazione per sviluppi New European Bauhaus and the methodology e riflessioni future in cui il progetto sarà sempre of case study analysis: the principles that the pa- meno antropocentrico e sempre più orientato per identifies as necessary for the city’s sustain- verso una coesistenza tra uomo e natura. able design are used to study the selected cas- L’interpretazione critica dei progetti mostrati es, to detect the different ‘resilience’ that each conferma questa visione e la metodologia attra- project can build, according to the following tri- verso la quale sono stati analizzati può costituire partition: formal sustainability (construction of the uno strumento di analisi trasferibile, attraverso form), social (inclusiveness) and ecological (en- cui ampliare la casistica di azioni di rigenerazio- vironmental sustainability). ne legate a soluzioni di agricoltura urbana. Furthermore, a matrix summarizes and trans- Il saggio apre dunque a possibili scenari di lates these values to morpho-typological issues, ricerca ulteriori, dove lo studio dei processi di with scales and project actions for diversified adattamento può essere fondamento per una agricultural production. The intersection of these quantificazione dei servizi ecosistemici gene- elements constitutes the main element of origi- rati e per una ricerca più approfondita sulle pra- nality of the contribution, consisting of a system tiche nature-based, osservando il loro impatto nel- of themes between theory and project. Hence, la costruzione di una rinnovata cultura urbana e this develops an innovative point of view describ- ponendo il progetto in forte relazione con il New ing the relationship between adaptation and ur- Fig. 5 | Meadows and industrial archaeology in the European Bauhaus, quale risultato del rapporto ban agriculture, where actions based on nature Landschaftspark Herzberg, Berlin, 2017 (credit: Hen- tra inclusività, sostenibilità tecnica, e costruzio- become necessary in regeneration processes, ningsen Landschaftsarchitekten, 2013). ne della forma. capable of combining environmental sensitivity Fig. 6 | Ferme Abattoir in Brussels designed by ORG ar- and social cohesion. chitects, 2017 (source: salesguide.visit.brussels, 2022). Fig. 7 | Cité Maraîchère in Romainville designed by Il- A historical perspective: urban agriculture in imego, 2019 (source: archdaily.com, 2022). The current anthropogenic climate breakdown, Europe from the second industrialization to caused by unchecked urbanization, forces a refor- today | In 1930, in Werner Hegemann’s contro- mulation of the project’s discipline (IPCC, 2021; Pyl- versial text entitled Das Steinerne Berlin, the city come invece avviene per altre tipologie di produ- sy, Lylykangas and Kurnitski, 2020). This transfor- was defined as ‘the largest slum in the world’, zione (industriale e non), all’interno dei regola- mation of spaces can characterize the city in a inhabited for the most part by farmers who moved menti urbani, edilizi e dei P.R.G. italiani, così co- resilient way. In European urban contexts, extreme to the city to work after the second industrializa- me negli strumenti di pianificazione internazionali precipitation, floods, or heat islands are the main tion. The condition of urban decay, which gen- (Negrello, 2019), rendendo così difficoltosa la pro- risks to the built environment and a safer exis- erally existed in large European cities invaded duzione e la vendita di prodotti coltivati in conte- tence (Sanesi, Gallis and Kasperidus, 2011), di- by slums constantly affected by epidemics and sti urbani. Un’altra importante criticità è rappre- rectly affecting the need to adapt space to new without green areas or for the exclusive use of sentata dagli aspetti economici, in particolar mo- climatic conditions. This essay considers the pub- the elite, was the main thrust that gave rise to do per quanto riguarda l’uso di sistemi altamente lic space of European cities in its necessary lex- the great urban plans and social housing, but al- tecnologizzati nella produzione agricola (come le ical-design redefinition, based on innovative so leading to evictions and design utopias, in- colture fuori suolo), in cui il costo di gestione (ri- strategies that investigate the interference be- cluding English garden cities and the German sorse energetiche e umane) influisce pesante- tween design and nature (van Eekelen and Bouw, Siedlungen. mente sulla sostenibilità economica dell’interven- 2020). The urban ground offers the possibility of In this context of widespread fragility, the to, rendendo poco praticabile la diffusione di physical and social regeneration (Santus and first morpho-typological experiments on an ar- queste attività, ragion per cui bisognerebbe riu- Scaioli, 2021; Peleman et alii, 2022), acting on chitectural and urban scale were born, optimiz- scire ad instaurare dei sistemi energetici circolari the ability of urban systems to be adaptive to cli- ing the internal distribution and planning the che minimizzino l’uso di risorse. matic phenomena. This can help regenerate pub- large surrounding green spaces to ensure health- In questo quadro, il saggio presenta una se- lic space, guaranteeing a better quality of life ier conditions and a better quality of life. Among rie di limiti impliciti. L’excursus storico, ad esem- (Negrello and Ingaramo, 2021) and reacting to these experiments, some mediate between the pio, prende in considerazione solo un numero li- existing social disparities (Haase, 2017). concept of city and countryside, such as the mitato di progetti emblematici, prediligendo una Within an array of various nature-based so- projects in Owen’s Parallelogram, Cabet’s Ica- cultura del progetto che tratta il tema dell’agri- lutions (Kabisch et alii, 2017), urban agriculture ria, Arturo Soria y Mata’s linear-city, or Ebenez- coltura urbana dalla seconda industrializzazione can play a role in synthesizing urban space adap- er Howard’s garden-city1 (Gravagnuolo, 1991): ad oggi. Allo stesso modo, l’analisi dei casi stu- tation (Cabral et alii, 2017) and resource pro- new typologies created by architects such as dio potrebbe arricchirsi di ulteriori sperimenta- duction, becoming a strategic objective for the Bruno Taut are then tested, modifying the tradi- 78
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 tional layout of the Siedlungs: no longer along by stimulating carbon and climate neutrality (Eu- ognized for its social and ecological benefits the road but freely arranging them in the green ropean Commission, 2018; European Parliament that increase socio-economic resilience. For ex- buildings. This concept also returns with Le Cor- and Council, 2021), encouraging a circular tran- ample, it helps to ensure food availability during busier, who, in 1930, imagined the Ville Radieu- sition attentive to the implementation and en- natural disasters or armed conflicts (Adam-Brad- se developing according to radial patterns pro- hancement of green spaces. In 2020, with the ford Hoekstra and van Veenhuizen, 2009), and it truding into the territory, thus generating areas perspective of the European transition, the de- can promote inclusion through informal ways of destined for agricultural production. sire to transform strategies into cultural experi- socialization, which generate democratic pro- Leberecht Migge, involved in the design of ence led to the creation of the New European cesses with new forms of participation and re- the Grosse Siedlungen in Frankfurt am Main and Bauhaus project (European Commission, 2021) sponsibility of citizens. Berlin (Haney, 2010), theorized and built produc- to develop a collective knowledge of the project Finally, one of the central elements of nature- tion settlements in which housing and food pro- based on the values of sustainability. This con- based solutions is the increase in the environ- duction were fused to approach a healthier, nat- cept is translated into three fundamental princi- mental sustainability of the interventions. Urban ural, and autonomous life. For Migge (1999), green ples: aesthetic quality of the project (form be- agriculture can be experienced by developing was not only for hygiene or urban planning but al- yond functionality), inclusiveness (enhancement new approaches that act on the processes of so for political reasons: a garden per family would of diversity, guarantee of equity, and economic use and regeneration, working on an energy- have ensured domestic self-sufficiency, freeing accessibility), and technical sustainability (to trans- environmental resilience level. From this perspec- families from the capitalist model. late climate goals into circular strategies, waste- tive, circularity issues, such as reuse and recy- Around the 1990s in the Western world, in a free, that increase biodiversity). cling, become relevant tools at various scales, in state of general well-being, urban agriculture as a Observing the theme of urban agriculture, the first instance concerning the supply of re- social, educational, and lifestyle tool in cities has starting from the European perspective, becomes sources, for example, by increasing the reuse of become a participatory urban activity with a less the foundation for developing an interpretative rainwater or the reuse of urban organic waste as temporary and more structured character than in key to a sustainable project. Forms of urban agri- fertilizers (Ferreira et alii, 2018). previous periods. If during times of crisis it was culture can be considered a tool to increase the This possible ‘stratification of resilience’ with- encouraged because it was considered a pro- adaptability of urban space and the social po- in urban agriculture for the public space design ductive system of self-sustaining food, today it is tential of some areas of the city, but also to re- identifies the regenerative potential connected also the ‘non-productive’ characteristics of urban generate neglected soils. The role of this nature- to the ecological, social, and productive function. agriculture that make the practices connected to based strategy lays the foundations for a possi- Thanks to the description of the founding ele- it considered virtuous examples from a social and ble systemic consequence within the urban ments, it is possible to build a tripartite interpre- environmental perspective. It contributes to the space construction, interacting with physical and tative key to the project, constituting a measure integration of socially disadvantaged groups (Ru- immaterial factors (Artmann and Sartison, 2018). in the observation of urban practices and pro- bino, 2007) and to social involvement in the de- Starting from this assumption, it is possible to cesses. velopment of a sense of belonging to the com- synthesize three possible forms of resilient trans- munity (Armstrong, 2000; Holland, 2004); more- formation that urban agriculture can offer in con- Experiences of regeneration: project specifi- over, from a spatial point of view, community veg- tinuity with the three fundamental values of the cations | The urban space adaptation project has etable gardens often occupy abandoned or resid- New European Bauhaus. to follow an inter-scalar approach, spreading be- ual urban spaces, regenerating them both from a The first is the increase of physical-spatial tween the architectural and the urban-territorial physical and social point of view, as at the Battery resilience: the encounter between agriculture and scale, that considers circularity and strategies Urban Farm in Battery Park in the heart of Man- the urban fabric can be reduced with measur- based on nature. The regeneration of the city be- hattan, or on the lakefront of Vevey in Switzerland able outcomes, degrees of artificialization, and comes a long process of modification of places, (Negrello, 2019). specific functional destinations. They are differ- where the nature-based approach is considered ent from each other, but all aimed at limiting land as care and a tool for repairing the public space; Spaces of resilience: a possible connection consumption, increasing the permeability of the this action is based on the one hand on the close with the New European Bauhaus | In Decem- urban terrain, or implementing the possibility of observation of the elements present in a place, ber 2019, the European Commission (2019), additions to pre-existing built fabrics. Applying and on the other on the choice of strategic inter- through The European Green Deal, proposed a urban agriculture solutions allows us to reflect ventions (Clément, 2012). In the essay, nine Eu- long-term strategy to structure a transition ca- upon the functionality of nature as space in the ropean case studies have been analysed through pable of facing the challenges related to climate city, restoring its centrality. the interpretation structure (mentioned in the pre- change. Sustainable development is promoted As a second form, urban agriculture is rec- vious paragraph) to understand the possible im- Figg. 8, 9 | Agrocité in Gennevilliers designed by Atelier d’Architecture Autogérée, 2020 (source: r-urban.net, 2022). 79
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 Fig. 10 | Ferme du Rail in Paris designed by Grand Huit architecture + Melanie Drevet, 2020 (source: ge200.ch, 2022). Fig. 11 | Vegetable gardens of via Padova in Milan by Legambiente Reteambiente Milano, 2012 (credit: F. Beccari, 2022). plications of urban agriculture in architecture. educational and environmental awareness ac- city of Brussels, the Ferme project is being run Different forms of urban agriculture are applied tivities are carried out. by the company BIGH. The idea is the result of to projects of variable dimensions, from the ur- In Kreuzberg, in 2009, the Nomadisch Grün a public-private partnership aimed at giving a ban to the architectural scale, giving feedback to Association rented about 1.5 acres of unculti- new function to the area and applying the prin- the project’s approaches and morpho-typologi- vated land to create a green space for the com- ciples of circularity. Crop growth systems range cal implications. munity, launching the Prinzessinnengärten as a from high-tech hydroponic technologies (locat- The first case taken into consideration is lo- pilot project of mobile urban vegetable gardens ed in the bioclimatic greenhouse) to traditional cated in Roeselare, considered the Belgian agri- (Figg. 3, 4). The operation did not significantly soil-based solutions, with seasonal cultivation cultural province, also known as ‘the vegetable alter the site: existing trees were preserved, small on the roof garden, thus exploiting the unused garden of Europe’ (Fig. 1). Since 2021, on the interventions of land modelling have been car- surface of the market and making it productive. roof of the REO Veiling market stands Agrotopia, ried out, the area has been divided for the dif- Thanks to the circular approach, energy is re- a project designed for applied research and for ferent activities (cultivation, beekeeping, garden covered from the building below and solar pan- developing innovative indoor urban horticulture café), and the Nachbarschafts Akademie (Acade- els. The plants in the greenhouse and on the processes. Designed under the supervision of my of the neighbourhood) has been realized with rooftop garden, watered with stored rainwater, Wageningen University, Agrotopia is part of the a frame wood structure, designed by Fatkoehl can store between 42 and 56 tons of CO2/year. Flemish government’s architectural pilot pro- Architekten. The building, which has a modular In Romainville in the Paris metropolitan area, jects for the productive landscape. From the design and is open source, is designed consid- government guidelines for the redevelopment outside, with its faceted glass facades and the en- ering the solar exposition, avoiding shadowing of social housing neighbourhoods are embod- trance staircase, it appears as a compact block the garden, and allowing further implementation ied in the Cité Maraîchère (Fig. 7), which promotes that Meta Architectuurbureau describes as ‘a of gardens on terraces. actions for ecological transition. The structure, proud and transparent sculpture of steel and In 2007, in the industrial area of Lichtenberg, made of steel and concrete, comprises two build- glass’. The structure uses rainwater recovered the Landschaftspark Herzberge Park (Fig. 5) has ings with a central shaft that allows natural ven- from the roofs, stored in silos, and the irrigation risen from the recovery of uncultivated and agri- tilation. Conceived as a controlled bioclimatic runoff is recycled and reused, while the heating cultural green areas and the gardens of the for- environment, the new factory combines natural comes from the residual heat of a nearby waste- mer municipal asylum (1893), which were pro- ventilation systems and high-performance ther- to-energy plant in circular symbiosis with the city. tected by the construction of new settlements. mal envelopes. Crop growth is spread over all In Berlin, the Allmende Kontor community The intervention systematized the residual spaces floors of the building, and everything is based vegetable garden born in 2011 (Fig. 2), located through paths and created a place for aggrega- on the idea of ecology and economic circularity. within Tempelhofer Feld, has been officially rec- tion and agricultural production. Inside the park, The incoming resources (light, water, heat, and ognized in 2014 as the largest public park in the since 2017, the startup TopFarmers GmbH has waste) are managed to maximize performance. city. The idea of the shared garden was promot- been managing the Stadtfarm Berlin. This hy- The growing substrate is obtained from tested ed by the 100% Tempelhofer Feld Association droponic farm reuses three greenhouses built in organic waste and used for experimenting with of gardeners, which began to cooperatively man- the 1970s to produce vegetables and raise African soilless agricultural techniques in collaboration age hundreds of small vegetable gardens on catfish, using the closed-circuit system of Aqua- with AgroTech Paris. From an ecological, tech- raised bedding so that the garden was mobile. TerraPonik Farming. nical, and economic point of view, the project The garden now has about 250 raised flower beds Another project that utilizes an abandoned questions traditional indoor crop management and more than 500 gardeners worldwide, es- area is the Ferme Abattoir. The project is located principles, by combining high- and low-tech so- tablishing itself as a recognized symbol of par- inside the lot of the former slaughterhouse of An- lutions. ticipation and resistance to the privatization of derlecht in Brussels, in a central area of the city In 2008 in Colombes, the French collective public space in the city. The area is a fragment of included in the redevelopment project designed Atelier d’Architecture Autogérée was launched urban nature accessible to all, with benches and by the ORG (Fig. 6). In this case, while the devel- as part of the R-Urban initiative and the pilot seating, and serves as a meeting place where opment of the area was commissioned by the project of bottom-up regeneration Agrocité (Figg. 80
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 Tab. 1 | References Data (credit: the authors, 2022). Tab. 2 | References, principles, project actions (credit: the authors, 2022). 81
Negrello M., Roccaro D., Santus K., Spagnolo I. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 74-83 izers but rather with mulch for plants to be plant- synergy with the agricultural production of the ed synergistically and an innovative production greenhouse above (hydroponic system); the re- area for hydroponic cultivation. In a few years, maining part of the flat roof is intended for culti- thanks to a robust volunteer effort, the vegetable vation on soil, creating a new permeable sur- gardens of Via Padova have become a place of face that recovers rainwater as well as the roof sharing, an intercultural meeting point featuring of the greenhouse; and the energy for heating educational proposals, care for the environment, and lighting is recovered from the building be- and serving as a model of replicable action due low and via solar panels. to its ease of maintenance and positive contribu- In conclusion, the analyses show that a bet- tion the neighbourhood. ter resilience value is expressed by integrating diversified project actions, even in the presence Advantages, limits, and barriers of the case of limited intervention. It also emerges that high- studies | The case studies identified were anal- and low-tech production technologies were in- ysed in quantitative (Tab. 1) and qualitative (Tab. tegrated into all three cases, thus promoting Fig. 12 | Ferme Radieuse designed by Le Corbusier, 2) manners. The choice of cases was dictated greater food biodiversity and energy optimiza- 1937 (credit: Le Corbusier, 1937). by the need to place a geographical limit (a Eu- tion. In addition to being characterized by diver- ropean one) within which the cases respond to sification in production techniques, the three pro- the main objectives of the New European Bau- jects promote a multifunctional approach based 8, 9). In April 2018, the second edition was in- haus. Some limitations of the essay should be on the three principles of sustainability, which, augurated in Gennevilliers in the north-western noted: for example, it was not possible to fully when balanced, increase the effectiveness and suburb of Paris. Unlike the first experiment, it recover some data due to the novelty of the pro- durability of the intervention to ferry its regener- found fertile ground which, despite numerous jects themselves and, consequently, due to the ation over time and space. petitions and protests, was forcibly uprooted lack of structured scientific literature (for exam- The case studies demonstrate the actual fea- by the authorities’ decision to make way for a ple, LCF and its carbon footprint). The tables il- sibility and replicability of the interventions. How- parking lot. Agrocité is structured as a wooden lustrate the parameters with which the analyses ever, the international scene still presents vari- pavilion with some classrooms, a cafeteria, a were conducted, and from which the following ous limits and barriers to the widespread devel- cooperative shop for responsible consumption, results emerged. opment of these activities. A first obstacle de- a vegetable market, a greenhouse, and a farm The project that best interprets the value of rives from the conditions of urban soils, which with hives for beekeeping. The unit consists of agriculture in the redefinition of the design lexi- are often compromised and unsuitable for agri- three areas: an area for activities related to na- con is the Ferme du Rail in Paris. The produc- cultural use and would require an expensive ture and agriculture, an area for community gar- tive agricultural form seems to model the urban reclamation effort to be cultivated (therefore forc- dening, and an AgroLab specialized in experi- residue in contact with the railway on which the ing cultivation in soilless boxes for this reason). menting with intensive organic agricultural pro- intervention works, connecting different heights Another problem is regulatory: urban agriculture duction. This new laboratory encourages the re- and reinterpreting, albeit in a limited space, the is not yet a regulated activity, as is the case for generation of the urban ecosystem, providing formal paradigm of the farmhouse (Spagnolo, other types of production (industrial and other- the inhabitants with a multidisciplinary hub of- 2022). The permaculture area develops in the wise), within urban building regulations and the fering professional training courses and food courtyard’s centre, while indoor hydroponic cul- Italian PRGs, as well as in international planning production for individual consumption. tivation is located in the upper glazed part of the tools (Negrello, 2019), thus making the produc- The Parisian area between the Ourcq Canal buildings. Therefore, it is a project capable of weav- tion and sale of products grown in an urban con- and the Petite Ceinture is part of a redevelop- ing relationships from a physical-spatial point of text difficult. Another important criticality is rep- ment program completed through public and view, mending different dimensions and spaces, resented by the economic aspects, especially mixed interventions (Fig. 10). The project was and providing differentiated forms of agricultural with regards to the use of highly technological the winner of the Reinvent Paris call launched in production in the project, thus showing positive systems in agricultural production (such as soil- November 2014 by the Municipality to acquire formal relationships generated by the encounter less crops), in which the management cost (in- innovative urban projects and is, in fact, the first between architecture and agriculture. cluding energy and human resources) heavily af- polyculture farm in Paris. The spaces designed For the social sustainability criteria, Cité Ma- fects the economic sustainability of the interven- are of various types: a reception and social rein- raîchère obtained the best results, as the project tion, making the diffusion of these activities im- tegration centre with 15 CHRS accommoda- is designed to respond to issues of accessibility, practical, which is why circular energy systems tions (accommodation and social reintegration), environmental education, training, and social in- that minimize the use of resources are essential. student residences, laboratories, a production tegration. In fact, in addition to the production In this context, the essay presents some im- greenhouse, areas cultivated with permaculture, character, which combines high- and low-tech plicit limitations. For example, the historical ex- tanks for hydroponic production, a restaurant, technologies to optimize energy yield and use of cursus considers only a limited number of em- and a grocery store. The building, designed for resources, the project makes research on urban blematic projects, preferring a general perspec- bioclimatic comfort, has a wooden structure ther- agriculture its raison d’etre and the aggregating tive capable of structuring a fil rouge within the mally insulated by high-performance straw bales principle by including temporary housing for re- design culture, dealing with the theme of urban and an internal lining in the earth for humidity searchers, educational greenhouses and cater- agriculture in projects from the second industri- regulation, while the materials and equipment used ing services that prepare dishes with the prod- alization until today. Similarly, the analysis of the are designed to reduce the consumption of non- ucts of the factory. In addition, the project em- case studies could be enriched by further ex- renewable primary energy and limit its contribu- ploys twenty-two new work units. The project, perimentation, expanding the possible observ- tion to the greenhouse effect. It also includes therefore, concretizes the value of ecological tran- able design actions and the gaze on the con- water-saving and rainwater recovery systems. sition promoted by the municipality and support- temporary European landscape. Finally, a fur- In 2014, Legambiente Reteambiente Milano, ed by private stakeholders and citizens. ther limitation derives from restricting the field of after obtaining the approval of the municipality Finally, Ferme Abattoir embodies the theme study to the European context (due to the au- and the support of the local cultural and social of sustainable design understood in its more thors’ familiarity). However, broadening the gaze associations, began the recovery work of a plot technical approach. The elevation consists of a and comparing the results with other geograph- of land in via Padova in Milan to create shared high-tech greenhouse and an outdoor vegetable ical contexts would be interesting. vegetable gardens on a site previously used as garden, both located on the roof of a new, pre- an illegal landfill (Fig. 11). The site includes lawn fabricated building. The project optimizes the Conclusions and future developments | The areas, flower beds, and caissons for an experi- production spaces by integrating different tech- functional scheme of Le Corbusier’s Ferme Ra- mental vegetable garden based on mechanisms nologies according to their location: at zero alti- dieuse already had all the elements we are dis- of self-fertility of the soil without plowing or fertil- tudes, the tanks for fish farming are placed in cussing: in the Radiant Village, Le Corbusier en- 82
Puoi anche leggere