POF "ALDO MORO" 2020/2021 - paritarie.info
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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE PARITARIO “ALDO MORO” SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI” VIA VITO NUNZIANTE N.23, 89013 - GIOIA TAURO(RC) POF 2020/2021
Istituto Tecnico Commerciale Commerciale “Aldo Moro Moro” SETTORE ECONOMICO - INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”- ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI” Via Vito Nunziante n.23 n.2 89013 - Gioia Tauro Il Piano dell’Offerta ta Formativa (POF) (POF) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’Istituto Tecnico Commerciale Paritario “Aldo Aldo Moro” Moro di Gioia Tauro. La sua funzione fondamentale è quella di: Informare sulle modalità di organizzazione organizzazione e funzionamento dell’Istituto; Presentare la progettazione educativa che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; Orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine termine di esso. Completano il documento il regolamento di Istituto e il PECUP, griglie di valutazione, quadro orario, attività ed insegnamenti generali. L’intero POFOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente al’interno della società.
Principi del POF Libertà d’insegnamento, nel quadro delle finalità generali del servizio, nel rispetto della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione della progettualità individuale e di istituto. Centralità dell’alunno, nel rispetto dei bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento. Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunità d’istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico. Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali. Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità e didattica in senso verticale e orizzontale (scuola e territorio). Documentazione della progettualità scolastica, cercando la partecipazione di un numero sempre maggiore di soggetti. Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della professionalità docente ed ATA. Verifica e valutazione, accurate in base a precisi indicatori elaborati all’interno dell’istituto. Assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori.
Presentazione della scuola PREMESSA La scuola è, per molte ragioni, il luogo in cui le differenze personali devono essere vissute come ricchezza, come lo “spazio” dove operano persone reali, portatrici di cultura, storie, progetti ed esperienze diverse con un bisogno di attenzione per le varie specificità. Da tutto ciò nasce la necessità di offrire a tutti gli studenti le stesse opportunità e la stessa cura. La principale sfida cui rispondere diventa allora quella di costruire e sperimentare metodologie capaci di collegare tutta l’azione didattica ai vissuti e alle storie individuali rivalutandone le potenzialità. Il POF, Piano dell’Offerta Formativa, documento fondamentale dell’Istituto, chiarisce ciò che è e ciò che tende ad essere, non solo in rapporto alla specificità degli indirizzi attivati, ma anche alla sua cultura (clima, regole, organizzazione, patrimonio di esperienze del suo personale) e al suo progetto (ciò che si vuole diventare, in cosa si vuole migliorare). L’identità culturale che il POF vuole esprimere è in linea con la cultura dell’autonomia che rifiuta un’idea di scuola costruita su modelli rigidi. Tale identità la si vuole costruire a partire dagli obiettivi generali ed educativi ed il loro rapporto con il territorio che sono i confini dell’autonomia scolastica entro i quali agiscono le opzioni metodologiche intese come scelta di quale didattica privilegiare, di quali strategie e strumenti adottare per migliorare la qualità complessiva della scuola. Gli obiettivi della nostra azione educativa sono orientati: • a migliorare la qualità dell’insegnamento, • a favorire il successo scolastico, • a rendere gli studenti sempre più protagonisti ed inseriti nel tessuto sociale come cittadini e persone di cultura. Il raggiungimento degli stessi obiettivi non è scontato; l’azione quotidiana, la costruzione di una collegialità diffusa ed una più responsabile consapevolezza dei soggetti (dirigenza, docenti, alunni) sono i processi che saranno messi in atto. Gli operatori della Scuola si ispireranno a questo documento, le famiglie potranno farvi riferimento per meglio seguire la vita scolastica dei loro
figli, gli studenti vi troveranno le linee guida che riguardano la scuola cui appartengono. L’ISTITUTO ED IL SUO TERRITORIO Le origini dell’Istituto L’Istituto Tecnico Commerciale “Aldo Moro” nasce a Gioia Tauro nell’anno scolastico 2020-2021, rappresentando una novità rilevante nella realtà scolastica dell’istruzione di secondo grado di tutta la vasta area della Piana di Gioia Tauro, caratterizzata da una forte identità professionale e tecnica. La “mission” è quella di educare i giovani, aiutandoli a costruire la loro personalità e la loro concezione del mondo e della vita facendo sì che ciascuno consegua delle competenze, conoscenze e abilità che lo integrino nel miglior modo possibile nel tessuto sociale, e che gli consentano di orientarsi nel mondo del lavoro vivendo responsabilmente nel rispetto di sé e degli altri. L’Istituto risponde altresì alla crescente domanda di una formazione scolastica superiore nell'area tecnico-commerciale, esigenza molto sentita all'interno di una realtà sociale che, come molte altre, vede affiancarsi alla tradizionale vocazione agricola in forte declino, crescenti livelli di industrializzazione che interpretano l’area portuale ed il retroporto come volano di crescita per l’intero territorio. Nuovo obbligo scolastico Il DM 139 del 2007, regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, esteso al biennio della scuola superiore, così recita: L’elevamento dell’obbligo di istruzione a sedici anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Il comma 1 dell’art. 2 del predetto regolamento fa poi riferimento esplicito a saperi e competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento.
I saperi sono articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF). L’EQF contiene le seguenti definizioni: • “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • “Abilità”: indicano le capacità di applicare le conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Il D.M. 139 stabilisce anche le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria: • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
• Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Gli indirizzi di studio: Il nuovo indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing - articolazione - Sistemi Informativi Aziendali” offre al diplomato le competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra inoltre le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita in un contesto internazionale. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing – Sistemi Informativi Aziendali” sarà in grado di: - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - gestire adempimenti di natura fiscale; - collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - svolgere attività di marketing; - collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Avrà inoltre conseguito, in termini di competenze, i risultati di apprendimento come di seguito specificati: Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. Sbocchi professionali Al termine del regolare corso di studi, lo studente consegue il Diploma in “Sistemi Informativi aziendali” che permette: ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO: impiego nelle aziende industriali, commerciali e informatiche; impiego nel settore terziario (banche, società finanziarie, assicurazioni, imprese di servizi, pubblicità, consulenza, elaborazione dati); impiego nella Pubblica Amministrazione; libera professione come ragioniere commercialista o consulente del lavoro (previo esame di abilitazione); ACCESSO UNIVERSITÀ: accesso a tutte le facoltà universitarie e in particolare a corsi di Laurea in Economia, Scienze Politiche, Scienze Statistiche, Scienze Internazionali e Diplomatiche, Giurisprudenza; Economia gestionale; Informatica… corsi post-diploma e di istruzione tecnica superiore (alta formazione).
QUADRO ORARIO Settore Economico “Amministrazione, Finanza e Marketing” “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI” Discipline 1° 2° 3° 4° 5° Italiano 4 4 4 4 4 Inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate 2 2 Scienze Motorie 2 2 2 2 2 Religione/Attività alternativa 1 1 1 1 1 Fisica 2 Chimica 2 Geografia 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 Informatica 2 2 4 5 5 Diritto 3 3 2 Economia Politica 3 2 3 Economia Aziendale 2 2 4 7 7
I dipartimenti disciplinari istituiti per il SETTORE ECONOMICO sono i seguenti: AREA LINGUISTICA 1 Italiano 2 Inglese 3 Spagnolo 4 Religione (o attività alternative) 5 Storia 6 Geografia AREA LOGICO-MATEMATICA 1 Informatica 2 Matematica AREA TECNICO-SCIENTIFICA 1 Scienze Integrate 2 Scienze motorie e sportive AREA ECONOMICO-SOCIALE 1 Diritto 2 Diritto ed economia 3 Economia Aziendale 4 Economia Politica
ATTIVITA’ DIDATTICA E PROGETTI PIANO DI MIGLIORAMENTO Orario delle lezioni Le lezioni curriculari sono organizzate al mattino su sei giorni settimanali (dal lunedì al sabato) dalle ore 8.00 alle ore 13.00 ad eccezione del Sabato, in cui è prevista la prosecuzione delle attività didattiche fino alle ore 14.00. Il Piano dell’ Offerta Formativa dell’Istituto, in linea con il Regolamento dell’autonomia scolastica e in coerenza con gli obiettivi globali indicati nella Politica della Qualità dell’Istituto, privilegia i seguenti aspetti: 1. innovazione dell'attività didattica, con particolare attenzione alla progettazione curricolare e all’uso delle nuove tecnologie; 2. adeguamento della didattica alle indicazioni della Riforma in particolare per quanto riguarda la programmazione per dipartimenti e per competenze; 3. potenziamento delle azioni di formazione e orientamento in vista della prosecuzione degli studi e dell'inserimento nell'attività lavorativa; 4. miglioramento della qualità del servizio e promozione della cultura della valutazione; 5. caratterizzazione per ogni anno di corso con particolari specificità didattiche e allargamento del “cooperative learning” anche tra studenti di annualità diverse. L’azione formativa viene concepita come un accompagnamento dello studente in un percorso articolato e flessibile, che corrisponde alle varie fasi della sua crescita personale. - inizia in continuità con le scuole secondarie di primo grado del territorio con attività finalizzate all’accoglienza; - prosegue con iniziative mirate alla promozione del successo formativo ed alla prevenzione del disagio e della dispersione;
- è potenziato dall’uso didattico delle nuove tecnologie multimediali e da progetti ed iniziative culturali complementari e integrative. PERCHÉ SCEGLIERE L'ISTITUTO TECNICO? - Perché la formazione tecnica è la porta di accesso a molte professioni e studi superiori. - Perché la formazione tecnica è fortemente richiesta dal mondo del lavoro. - Perché la cultura tecnica e scientifica è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, oltre ad aver reso grande l’Italia nel mondo e a renderla grande tuttora. I nostri studenti La popolazione studentesca proviene da un bacino d’utenza molto esteso per lo più racchiuso nella Piana di Gioia Tauro, ed appartiene a famiglie di diversa estrazione sociale con una scolarizzazione diversificata tendente ad un livello medio-basso. L’elemento economicamente trainante e di eccellenza del territorio, era l’agricoltura da tempo in profonda crisi per le difficoltà degli sbocchi di mercato in cui versa il settore, e per la forte crisi internazionale che non la rende più economicamente appetibile. Storicamente la zona della Piana di Gioia Tauro era considerata tra le più fertili d’Italia e forniva forza-lavoro a migliaia di contadini. Oggi, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) ridefinisce la stessa area ridefinendo un’ampia zona industriale e conferendogli grande rilevanza nell’intero territorio regionale, per la presenza del più grande porto del Mediterraneo. L’area è stata oggetto di uno sviluppo economico squilibrato recando con sè una pseudo-industrializzazione che ruota intorno all’area portuale di Gioia Tauro, che ne ha determinato forti squilibri di natura socio- economica stravolgendo l’originaria struttura contadina. Il nostro istituto è in grado di accogliere studenti diversamente abili che richiedono interventi didattici specializzati, per i quali è previsto un ampio
ventaglio di opportunità formative, con strategie e contenuti disciplinari adeguati a favorirne l’integrazione e l’autonomia personale. Mercato del lavoro L’insediamento di complessi industriali nell’area portuale ASI (Area di Sviluppo Industriale) non ha minimamente scalfito il problema occupazionale. L’emergenza lavoro nell’area ha raggiunto livelli mai osservati in precedenza: il fenomeno della disoccupazione influisce infatti non solo sulla crescita economica ma anche sulla stessa convivenza consenso sociale. La mancanza di una cultura proiettata al nuovo mercato, la carenza di centri sociali e culturali, l’assenza di risposte positive alla formazione giovanile, hanno spesso determinato situazioni di disagio che sono sfociate nella criminalità diffusa e nell’ abbandono scolastico. Rispetto al resto della Regione è possibile avanzare l’ipotesi di una stagnazione sociale che grava pesantemente sul bacino di utenza servito dalla scuola, con una struttura occupazionale rigida e ristretta ed una grande massa di persone che si offrono sul mercato del lavoro, senza avere alcuna prospettiva di incontrare una domanda corrispondente. I valori record del tasso di disoccupazione, con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile, imputabili a molteplici fattori di carattere internazionale, inducono ad alcune considerazioni sull’esistenza diffusa del lavoro sommerso. L’economia sommersa è, infatti, largamente presente nell’area e si configura come una vera e propria economia parallela, con il suo mercato, i suoi finanziamenti, il suo collocamento. Scuola e Famiglia Una scuola in quanto servizio non può prescindere dall’identificare la propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. I genitori partecipano al contratto educativo condividendone responsabilità ed impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli. Si ritiene pertanto determinante, al fine del successo scolastico degli alunni, concordare tra insegnanti e genitori modalità di relazione improntate a chiarezza, collaborazione basata sulla fiducia, trasparenza, dialogo e rispetto delle competenze.
Le scelte educative e didattiche dell’Istituto In una realtà territoriale che denota precarietà culturale e sociale, l’Istituto “Aldo Moro” di Gioia Tauro si pone come centro propulsivo di iniziative atte ad educare gli allievi alla cittadinanza attiva, alla flessibilità e alla imprenditorialità, creando anche valide occasioni per recuperare le radici territoriali. La nostra Scuola si propone, infatti, di formare soggetti responsabili, consapevoli di sé e del mondo esterno, in possesso di una buona cultura di base e di specifiche competenze tecnico-professionali, che siano anche duttili e flessibili, per rispondere alla richiesta di mobilità del mercato del lavoro e per una adeguata prosecuzione efficace degli studi. Essa mira pertanto a superare la dicotomia fra istruzione e formazione, educando così alla complessità, alla responsabilità delle scelte, alla partecipazione attiva, ai processi di apprendimento, al rispetto delle diversità in una visione europea e mondiale, ritenendo anacronistica un’istruzione solo tecnicistica che non veicoli valori fondamentali e legati al territorio. L’Istituto “Aldo Moro” intende dunque offrire un contributo più fattivo all’educazione anche dell’alunno più svantaggiato, affinché si realizzi la sua piena maturazione umana, sociale e culturale. Il Cuore dell’Autonomia Evidentemente l’attenzione alla didattica da parte dei docenti comporta un impegno di continua formazione in servizio, di sicuro arricchimento per gli insegnanti ma anche carica di valori esistenziali come l’umiltà, lo studio, la cultura, la formazione integrale della persona, trasmessi agli allievi con il semplice esempio, contribuendo già così ad una convivenza civile sempre più esperita in una comunità scolastica dove non si educa per valutare ma si valuta per educare. Educare alla convivenza civile In un contesto sociale nel quale è ampiamente avvertito un vuoto che non riguarda solo la classica buona educazione, ma che si traduce in un vero e proprio deficit di rispetto di se stessi, degli altri, della cura e della
conservazione della propria salute, di attenzione per la “res publica” e per il bene comune e di tutela dell’ambiente, la scuola non può mostrarsi sorda al richiamo dell’opinione pubblica, che ne sottolinea sempre il suo ruolo di importantissima agenzia formativa. Il nostro Istituto, quindi, lungi dal considerarsi una panacea di tutti i mali e sottolineando che risulta indispensabile la collaborazione con la famiglia, non può ignorare che sempre più frequentemente, anche in ambito scolastico, si consumano atti vandalici di minore o maggiore entità, verbali o gestuali, minacciati o praticati, piccoli e grandi litigi, piccoli furti, spesso riconducibili a fenomeni di bullismo o di intolleranza, che se trascurati, possono produrre la diffusione di una subcultura negativa nel gruppo dei pari (“il branco”) e tradursi in violenze dalle conseguenze irreparabili. Da qui nasce l’esigenza di considerare l’educazione alla convivenza civile un obiettivo primario e trasversale, da raggiungere non solo con le attività progettuali specifiche - “Educazione ambientale”, “Educazione alla salute”, “Educazione alla solidarietà”- ma anche e soprattutto attraverso l’attenzione che ogni docente dedicherà alla costruzione dell’autostima dei singoli allievi e alla promozione di un clima scolastico cooperativo, aperto al dialogo e al pluralismo, disponibile all’accoglienza, all’interazione sinergica e al confronto, attento a osservare e a far osservare le regole del vivere insieme civilmente e del sentirsi bene, in equilibrio fisico, psicologico, emotivo ed affettivo. I valori condivisi I valori che sono alla base di tutta l’attività della scuola hanno come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana e trovano riscontro nei principi fondamentali che si riportano qui di seguito.
UGUAGLIANZA Il servizio pubblico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole che disciplinano i rapporti tra utenti e Scuola sono uguali per tutti. Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni pisico-fisiche e socio-economiche. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività, equità ed imparzialità. La Scuola utilizza le risorse disponibili per garantire, nell’ambito delle proprie competenze, la continuità e la regolarità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, specie nelle classi iniziali e nelle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è rivolto alla soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti in ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle istituzioni carcerarie. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. DIRITTO DI SCELTA L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di essa. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.). L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo
dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte. PARTECIPAZIONE Istituzioni, personale, genitori e alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del Piano dell’offerta formativa, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extra-scolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. EFFICIENZA E TRASPARENZA La legge 241/90 (nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso a documenti amministrativi) è assunta quale riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio. L’istituzione scolastica promuove ogni forma di partecipazione e garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità e trasparenza. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascuno indirizzo. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’Amministrazione che assicura interventi organici e regolari. L’istituzione scolastica garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti
culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dell’Amministrazione. ORIENTAMENTO L’orientamento si articola in: Attività di informazione e orientamento degli alunni delle scuole secondarie di primo grado; Accoglienza delle prime classi; Orientamento in ingresso Orientamento presso le scuole medie L’orientamento nelle scuole medie prevede le seguenti attività: Identificazione dei bacini d’utenza e delle scuole medie; Realizzazione di brochure, materiale multimediale, locandine, siti web per presentare le attività del nostro istituto; Disponibilità di docenti, per la presentazione dell’Istituto nelle scuole medie; Organizzazione di “Open Day” per accogliere intere classi, singoli alunni e genitori nell’Istituto; Orientamento in itinere Le passerelle Per garantire il diritto al successo formativo di ciascun allievo e fare acquisire le conoscenze le competenze necessarie agli studenti che chiedono il passaggio per frequentare proficuamente nell’anno successivo un altro indirizzo sono previste apposite passerelle. I destinatari sono sia gli allievi del nostro Istituto che quelli non appartenenti, che chiedono il passaggio ad un altro indirizzo di studio. Procedure: Convocazione del consiglio di classe per: Prendere atto della richiesta di convocazione; Effettuare l’analisi comparata dei curricoli di provenienza e destinazione; Comunicazione della richiesta alla scuola di destinazione;
Intesa con la scuola di destinazione; Comunicazione alle famiglie sulle modalità di svolgimento della passerella; Svolgimento dei moduli integrativi di raccordo; Certificazione delle competenze acquisite; Scrutinio. Accoglienza delle Prime Classi Al fine di favorire la socializzazione della classe, di creare un clima di fiducia tra gli alunni, e le diverse componenti della scuola, sono previste, nei primi giorni di scuola, le seguenti attività di accoglienza: Incontro con il Coordinatore Didattico (CD) e il consiglio di classe; Conoscenza dell’Istituto, delle sue attività e dei suoi spazi; Conoscenza delle regole di comportamento, del Regolamento di Istituto e del POF; Test di ingresso per accertare i livelli di conoscenza e di autonomia dello studente; Attività di integrazione e socializzazione con le altre classi dell’Istituto; L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Le modalità di attuazione dell'integrazione sono indicate nei commi 5, 6, 7, 8, dell'art.12, nonché negli artt.13 e 14, L.104/92. Sono però gli accordi in sede locale che pongono le basi per un progetto più ricco possibile, in cui i diversi soggetti firmatari devono sottoscrivere gli impegni finanziari concreti, atti a garantire la realizzazione della piena integrazione scolastica dei ragazzi con deficit. L’integrazione scolastica, fa parte di un progetto più ampio, globale ed individualizzato al tempo stesso, che coinvolge non solo il singolo individuo ma anche tutte le realtà del territorio. Una vera integrazione si realizza unicamente se al centro dell’attenzione si pongono non soltanto i bisogni della persona con deficit, ma anche i suoi desideri, le sue risorse e le potenzialità nell’ambito dell’apprendimento, della comunicazione, delle relazioni e della socializzazione.
Essa deve intendersi, come un processo dinamico, dialettico, di sviluppo delle potenzialità soggettive, e si deve basare sul rispetto e la valorizzazione della diversità della persona con deficit, che deve essere vista come risorsa, piuttosto che solo come portatrice di bisogni. In quest’ottica assume una particolare rilevanza la costruzione di progetto educativo, derivante dal confronto di tutte le Istituzioni e basato sulla messa in rete delle risorse umane e strumentali offerte dal territorio, il cui coordinamento è necessario anche per evitare interventi frazionati ed inutili dispersioni. Tra queste risorse, un ruolo sempre più attivo deve essere riconosciuto alle famiglie, sia nella formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato, sia nella loro verifica in itinere. L’adeguamento del sistema scolastico ai bisogni di formazione e crescita della persona con handicap, la flessibilità organizzativa e di contenuti, aperta alla sperimentazione di strategie multidisciplinari, la progettazione congiunta, la realizzazione di progetti di orientamento e di continuità educativa, l’attenzione alla prospettiva della vita adulta, diventano elementi essenziali per la qualificazione del percorso di integrazione. Si devono, in conclusione, porre in essere tutte le condizioni, secondo le diverse competenze istituzionali, per rendere effettivo il diritto allo studio dell’alunno con deficit, rimuovere in definitiva, tutti quegli ostacoli che, limitando di fatto il pieno sviluppo della persona, impediscono l’uguaglianza dei cittadini, art.2, 3 e 4 della Costituzione. Insomma, una maggiore aderenza dell'intervento al bisogno e alle finalità dell'integrazione scolastica. L’integrazione scolastica coinvolge tutte le componenti, dai docenti curricolari e personale ATA alla componente studentesca. Il docente di sostegno è un insegnante specializzato, previsto dalla Legge 517/77, che viene assegnato, in piena contitolarità con gli altri docenti, alla classe in cui è inserito il soggetto portatore di handicap per attuare "forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap" e "realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni" inoltre, sono una risorsa cui fanno riferimento tutti gli alunni dell’Istituto. La costituzione di un gruppo di lavoro per ogni alunno Gruppo Lavoro Handicap (GLH), formato dal Coordinatore Didattico, da tutti i docenti della classe, curriculari e di sostegno, da uno o più membri dell’equipe specialistica dell’ASL, da un rappresentante dei servizi sociali, dai genitori degli alunni, consente di individuare gli obiettivi, i tipi di intervento,
l’interazione tra i docenti e gli strumenti didattici, permette di stilare il Piano Educativo Individualizzato (PEI), commisurato alle capacità e potenzialità di ciascun alunno diversamente abile. I GLH si riuniscono all’inizio ed al termine dell’anno scolastico, nonché ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità. Le modalità operative GLH: Raccolta dei dati relativi all’anamnesi personale, alla storia familiare e scolastica dell’alunno; Osservazione sistematica diretta e indiretta; Individuazione dei bisogni e delle difficoltà di relazione e apprendimento; Individuazione delle capacità possedute e delle capacità presenti; Gli obiettivi educativi e didattici a lungo termine individuati sono: Favorire la socializzazione e lo sviluppo dell’autostima; Favorire la crescita culturale, suscitando interesse per la scuola e potenziando la responsabilità, l’autonomia e l’impegno personale; Far leva sulle potenzialità dell’alunno per aiutarlo a raggiungere risultati positivi che lo motiveranno ulteriormente; Sviluppare le capacità di attenzione, concentrazione, memorizzazione. LE FINALITA’ EDUCATIVE FORMATIVE L’autonomia scolastica ed una autentica libertà di insegnamento fondata sul senso di responsabilità di ogni operatore consentirà alla nostra scuola di modulare il lavoro secondo le peculiari capacità di chi studia, insegna, collabora, apprende. E’ un’operazione che si sforza di coniugare la tradizione con l’innovazione, privilegiando la qualità, con l’obiettivo di costruire una scuola che guardi al futuro. Agli Istituti Tecnici, presidio della cultura tecnologica sono attribuiti: Una nuova identità fondata sulla cultura tecnica e scientifico- tecnologica;
Le quote di flessibilità dei percorsi di studio per rispondere alle esigenze del territorio, del mondo del lavoro e delle libere professioni; Utilizzo diffuso dei laboratori a fini didattici in tutte le discipline, soprattutto dell’area di indirizzo per un apprendimento efficace e attraente per gli studenti; Più stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro, strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale. Insegnamento potenziato dell’inglese (al quinto anno potrà essere insegnata in inglese una disciplina non linguistica); Possibile collaborazione con esperti esterni per arricchire l’offerta formativa e sviluppare competenze specialistiche; Previsione di un organico potenziato dei docenti su base territoriale in relazione alle risorse disponibili, soprattutto per le attività di laboratorio, linguistico. Tale clima è finalizzato al raggiungimento delle seguenti finalità ed obiettivi: FINALITA’ EDUCATIVE Favorire la stima di sé e la consapevolezza delle proprie capacità; Potenziare il rispetto della propria persona, degli altri, dell’ambiente di lavoro e delle regole, secondo i principi di legalità e della non violenza; Favorire la socializzazione e la rimotivazione degli studenti al fine di ridurre in modo significativo l’insuccesso scolastico anche attraverso l’apertura pomeridiana dell’istituto con l’organizzazione di attività formative; Sviluppare la capacità di collaborazione e di interazione nel gruppo, anche con persone di culture diverse; Migliorare la capacità di integrazione all’interno della comunità scolastica degli studenti diversamente abili;
Sviluppare una critica curiosità intellettuale collegata ad un corretto orientamento scolastico e professionale; Promuovere l’autonomia nello studio e nella riflessione professionale; Promuovere una viva conoscenza Europea mediante il miglioramento delle competenze linguistiche con insegnanti madrelingua, progetti comunitari e stage; Favorire i rapporti con il mondo del lavoro attraverso stage aziendali; Sviluppare il senso della solidarietà e della coscienza civile; ASSI CULTURALI Il concetto di asse culturale meglio esprime il modo con cui deve essere riorganizzato e offerto il sapere per perseguire tale risultato. Si parla di assi e non di aree perché un asse insiste più sulla verticalità dei saperi finalizzati all’acquisizione di competenze. È stato stabilito che gli assi culturali dell’istruzione, impartita nella scuola dell’obbligo fino a 16 anni, sono quattro: asse dei linguaggi, matematico, scientifico – tecnologico, storico – sociale. Ciò presuppone che tutto il sapere, di cui si sostanzia la cultura di un popolo, possa “ruotare” attorno ad essi e che si possano rendere finalmente confrontabili tra loro gli esiti dei percorsi di istruzione e di formazione di tutti i bienni. ASSE DEI LINGUAGGI _ Padronanza della lingua italiana; _Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; _ Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; _ Produrre testi di vario tipo in relazione a differenti scopi comunicativi; _Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; _Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; _Utilizzare e produrre testi multimediali;
ASSE MATEMATICO _Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; _Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; _ Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; _Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO _Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; _Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alla trasformazione di energia a partire dall’esperienza; _Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; ASSE STORICO - SOCIALE _Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; _Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; _Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; METODOLOGIA DI LAVORO Lavorare con spirito di imparzialità ed accoglienza; Favorire i rapporti scuola-famiglia; Sperimentare nuove forme di organizzazione nella scuola dell’autonomia; Lavorare per progetti e processi sia nell’ambito dell’offerta curriculare che extracurriculare;
DIDATTICA LABORATORIALE Come prassi ordinaria, ma ancor più alla luce del nuovo ordinamento dell’istruzione tecnica, i docenti ricercano strategie di insegnamento e promuovono stili di apprendimento volti a creare l’unitarietà del sapere, cercando di affiancare un’educazione formale, intesa come insieme di conoscenze disciplinari, a un’educazione informale, dove il bagaglio di conoscenze si sviluppa in forme diverse attraverso l’esperienza. In quest’ottica ampio spazio viene riconosciuto al laboratorio, considerato come metodologia innovativa della didattica utile a facilitare un processo di insegnamento/apprendimento necessario per “acquisire il sapere attraverso il fare”. Operando in laboratorio gli studenti diventano protagonisti, e riescono a modificare l’atteggiamento di passività caratterizzante le lezioni frontali; il laboratorio, quindi, come occasione per riconsiderare i diversi stili cognitivi, e momento per riconvertire il sapere astratto in contesti applicativi. Nell’attività laboratoriale, ricorrendo frequentemente a simulazioni, si utilizzano diverse strumentazioni, oltre alle apparecchiature informatiche. METODOLOGIE E DIDATTICHE COMUNI L’Istituto adotta una metodologia didattica flessibile centrata sui bisogni formativi delle singole classi. La didattica calata nella realtà quotidiana richiede capacità di adattamento alle specifiche esigenze che si presentano nelle diverse fasi dell’apprendimento e necessita continuamente di stimoli nuovi. Ove possibile è adottata una struttura modulare della programmazione. Nell’ambito delle proprie competenze, i gruppi interdisciplinari, i Consigli di classe e i singoli docenti pianificano strategie di intervento atte a raggiungere gli obiettivi prefissati in funzione delle diverse situazioni e degli obiettivi didattici. I docenti possono far ricorso a varie modalità di lavoro: Lezione frontale; Lezione - discussione; Insegnamento individualizzato; Lavoro di gruppo;
“Problem solving” e attività di laboratorio; Lezione interattiva con strumenti multimediali; Scoperta guidata, simulazione e giochi did IL RECUPERO NELLA PROGRAMMAZIONE L’Istituto considera l’individuazione dei percorsi formativi come una strategia centrale della programmazione didattica. I tempi dell’apprendimento possono essere differenziati a causa delle diverse attitudini, a causa della variabilità dell’interesse e della motivazione, a causa di circostanze di vita e contesti socio-culturali diversi. La valutazione serve a controllare l’efficacia dell’azione educativa e fornisce informazioni utili ad evitare che nessuno rimanga indietro. Il recupero costituisce quindi una strategia fondamentale che si articola nelle forme seguenti: 1) RECUPERO MOTIVAZIONALE a) Avverrà attraverso un’attività di accoglienza nelle classi e di coordinamento ad opera dei tutor di classe. 2) RECUPERO COGNITIVO 1. In itinere Per tutta la classe Per gruppi di lavoro A classi aperte 2. Pomeridiano Con il proprio docente o con altro docente dell’istituto e della stessa materia attraverso attività di sportello. 3) RECUPERO ESTIVO a) Giugno - Luglio: consegna compiti estivi mirati. b) Entro l’inizio dell’anno scolastico: verifica del superamento del debito scolastico.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO Ai sensi delle innovazioni introdotte dal D. M. 3 ottobre 2007, n.80 e dell’O.M. n.92 del 5/11/2007 le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’offerta formativa. Sono programmate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico- metodologici definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni organizzative approvate dal consiglio di Istituto. Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno, che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti e si concentrano sulle discipline o sulle aree disciplinari, per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti. La scuola promuove la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di sostegno, dandone periodicamente notizia alle famiglie. Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate. Nell’ambito dell’autonomia l’Istituto individua le discipline e/o le aree disciplinari che necessitano degli interventi e ne determina l’organizzazione, la realizzazione, i tempi, la durata, i modelli didattico- metodologici, le forme di verifica dei risultati conseguiti dagli studenti e le modalità di comunicazione alle famiglie. In particolare, nella determinazione del numero e della consistenza oraria da assegnare a ciascuno di essi, ha cura di commisurarne la definizione in modo coerente rispetto al numero degli studenti ed alla diversa natura dei relativi fabbisogni, nonché all’articolazione dei moduli prescelti ed alla disponibilità delle risorse. I consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel certificare gli esiti ai fini del saldo del debito formativo.
Il collegio dei docenti definisce i criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia. Il collegio dei docenti, tenendo conto delle innovazioni introdotte dal Decreto ministeriale 3 ottobre 2007, n. 80, determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini, al fine di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe. Per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio, o anche a seguito di altre verifiche periodiche previste dal Piano dell’offerta formativa della scuola, presentano insufficienze in una o più discipline, il consiglio di classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate, avendo cura di procedere ad un’analisi attenta dei bisogni formativi di ciascuno studente e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline. Il consiglio di classe tiene conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti. L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal consiglio di classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti destinatari delle attività. Questi ultimi sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti, salvo nel caso in cui le famiglie non intendano avvalersi di tali iniziative e ne diano alla scuola comunicazione formale. Al termine delle attività di recupero sono effettuate verifiche, volte ad accertare l’avvenuto recupero, del cui risultato l’Istituto dà puntuale notizia alle famiglie. Sia che ci si avvalga o che non ci si avvalga delle iniziative di recupero, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal consiglio di classe, che ne comunica l’esito alle famiglie. PROGETTI PER GLI ADULTI DEL TERRITORIO I seguenti progetti perseguono specifici obiettivi in risposta ai bisogni dell’utenza e in coerenza con le risorse del territorio. Le attività previste dai progetti consentono di raggiungere una serie di obiettivi formativi inerenti lo sviluppo armonico della personalità di ciascun allievo, valorizzandone le capacità e le potenzialità.
Informazioni ritenute necessarie Dovendo scegliere le piste di per la spiegazione delle scelte di Miglioramento su cui articolare le miglioramento azioni d’intervento si è tenuto conto di alcuni fattori per individuare l’iniziativa prioritaria. Il grado di priorità è stato individuato in base all’impatto che l’area di miglioramento ha sui fattori critici di successo e in base alla capacità/fattibilità della scuola: tempi, risorse e autonomia operativa Modalità di condivisione e L’Istituto nasce nel 2020 e dalla sua didattica tra insegnanti, apertura cerca di coinvolgere il più attenzione alle dinamiche tra possibile i genitori degli alunni pari, gestione della scuola, sistemi attraverso una comunicazione attiva di comunicazione e costante. La scuola promuove la partecipazione attiva degli studenti mediante lavori di gruppo e ricerche. L’Istituto presta attenzione alle dinamiche tra allievi ed insegnanti e tra pari: sono, infatti, in atto politiche miranti a favorire le relazioni e l’integrazioni mediante un patto di corresponsabilità e un sistema di regole condivise, ma anche mediante la collaborazione dei ragazzi in svariate attività e progetti per i quali si sentono motivati. Si avverte la necessità di progettare in modo più articolato e di formalizzare in un definitivo piano di lavoro le varie attività realizzate.
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