POESIE PREMIATE - La notte delle parole cadenti - Istituto Comprensivo Arcevia

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POESIE PREMIATE - La notte delle parole cadenti - Istituto Comprensivo Arcevia
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ARCEVIA
CON SEZIONI ASSOCIATE DI MONTECAROTTO E SERRA DE’ CONTI

     La notte delle parole cadenti
              VIII edizione- a. s. 2020/21

                                    Melissa Ciarmatori

            POESIE PREMIATE
La grande poetessa polacca Wisława Szymborska, insignita del Premio Nobel per
la letteratura nel 1996 e di altri numerosi riconoscimenti, ha scritto:
                             “ma cos’è mai la poesia?
                            Più d’una risposta incerta
                          è stata già data in proposito.
                Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
                       come alla salvezza di un corrimano”
La poesia è come un’ancora di salvezza e ognuno vi può trovare ciò che crede o
ciò di cui ha bisogno.
Quando sono arrivata in Arcevia, una delle prime realtà progettuali che ho
conosciuto, è stata proprio “La notte delle parole cadenti”, grazie al dono di un
volumetto con le poesie di una precedente edizione. Sono rimasta subito
sorpresa dalla maturità del pensiero e dalla profondità della parola poetica
espressa nel volumetto; i ragazzi che vi partecipano, anno per anno, sanno
regalarci un’istantanea del loro ricco mondo interiore. Poco importa se l’italiano
lo hanno imparato da poco o se ancora non lo conoscono bene: il potere
smisurato della poesia risiede appunto nell’essere di tutti e per tutti.
In questi anni cupi e difficili, con edizioni de “La notte delle parole cadenti” svolte
parzialmente e a distanza, la parola poetica è stata veramente la “salvezza di un
corrimano”, che ha illuminato questo accidentato tratto di strada nel percorso
scolastico dei nostri ragazzi.
Il fatto di essere “esseri umani”, soprattutto in questo periodo, non implica
necessariamente il possedere la dote dell’umanità. La poesia ha concesso ai
nostri alunni questo dono, e non ho dubbi che i nostri piccoli grandi poeti,
sapranno farne tesoro.

                                                                   Maria Finizia Felaco
                                                                   Dirigente Scolastico
CLASSE PRIMA
PRIMO CLASSIFICATO
A TE!

In cima a una collina
ci sei tu,
dimora dei miei primi battiti.
Un castello con le mura,
misterioso, coperto dalla nebbia,
fiabesco, illuminato dai raggi del sole.
Esibisci orgoglioso le tue perle,
la torre e l'orologio,
la fontana e il teatro.
Sei un trono per me,
ci salgo per regalare ai miei occhi
mare e monti.
Immerso nella natura
mi coccoli con i suoi suoni,
ninna nanna per le mie orecchie.

                                           Bellucci Costanza
CALMA

L’acqua ribolliva nell’antico ruscello
Era come una pentola a pressione
che gorgheggiava in mezzo al nulla verde.

S’innalzava l’acqua al cielo
scendeva con gran fracasso
in quel ribollio di schiuma scrosciante.

File di sentinelle
dalla corteccia screpolata,
bloccavano con i loro rami
il passaggio nel sentiero.

Le foglie dormienti,
su letti di corteccia secca e croccante
appoggiavano le loro gemme
su guanciali di muschio
e si accoccolavano
su coperte di rugiada fresca.

Il vento smise di parlare,
i sassi di scrocchiare,
avanzava il silenzio
la calma regnava.

                                            Polzonetti Elena
SECONDO CLASSIFICATO
MADRE TERRA
Mi piace ascoltare
il suono della natura,
che infinite creature,
ospita e cura.

Sembrano gli alberi,
uomini dalle lunghe braccia,
che senza fermata
percorrono i cieli,
non lasciando alcun traccia.

Mi piace assaporare
La freschezza del vento,
che mi accarezza,
come fossi suo figlio.

Somigliano le montagne
ad orsi accasciati,
che dormono tranquilli,
tendenti ai bei mari.
Mi piacciono i racconti
dei piccoli uccellini,
che parlano, parlano,
come i bambini.
Sono contento
del mondo creato.
Trabocca di MAGIA!
Per questo vi prego,
non portatemelo via…           Cesarini Andrea
TRISTE PAESAGGIO

Camminando per le strade deserte,
senza alcuna traccia di un individuo,
si sente il rumore della tristezza,
della morte, dell'orrore: il silenzio.

Dopo tanto cercare, una persona,
persa nella paura dell'umanità,
senza un sorriso di beatitudine,
volto coperto da una mascherina.

Come la verde primavera arriva
speriamo risorga la felicità,
ma prima dell'agognata stagione
c'é l'inverno ostile da superare.

                                         Pulcinelli Samuele
TERZO CLASSIFICATO
PAESE DI CAMPAGNA

Anche l’aria mi parla,qui,
seduta,sulla solita ombra di gelso
a sonnecchiare e a godere della brezza primaverile.
Ti guardo come se fossi incantato,tu,
campo coltivato di grano,
che con i tuoi colori,dipingi la mia tela.
Mi dirai che non c’è molto,qui,
sotto l’ombra di gelso,
ma è pieno di ricordi,
i tramonti,i pensieri,il gradevole odore di fresco.
La calma,il ronzio degli insetti,
rendono l’atmosfera più rilassante,
e mi piace avere tutto ciò,
in un paesaggio di campagna.
                                                      Gianfelici Elena
Paesaggio in bianco e nero

Apro la finestra, non vedo niente di bello,
vedo un virus che vaga, molto birbantello.

Ma questo è un dettaglio, lasciamolo stare
descriviamo il paesaggio è il momento di ascoltare.

Aspettate! Il virus non è un dettaglio,
per colpa sua non c’è più paesaggio,
sembra tutto in bianco e nero
ma con buon senso lo sconfiggeremo!

C’è gente incosciente che va in giro
come se non fosse successo niente!

Se qualcuno non rispetta l’ordine dato,
il contagio è assicurato!

Con il vaccino forse un po' di febbre salirà,
ma con la seconda dose tutto passerà.

                                                      Giulianelli Riccardo
Pilastri

Il paesaggio si inchina al cospetto di quei palazzi
Mentre l’uomo calpesta la terra con quei sorrisi falsi.
Le radici ormai disidratate, cercano un punto per tornare a vivere,
un’ultima speranza per poter ancora sorridere.

La maestosa quercia sta oscillando,
essa rappresenta l’unica speranza di questo mondo.
I fiori colorati situati sulla terra,
costituiscono una grande serra.

I fiumi attraversano tutto il territorio,
sono molto splendenti, ricordano l’avorio.
Gli animali giocano tranquilli e beati,
circondati da questi meravigliosi prati.

                                                             Lametti Matthew
La mia mamma alla finestra

Ti guardo pensierosa
e provo ad immaginare cosa pensi.
Forse è la luna
che rapisce i tuoi pensieri
o forse le selle
a cui esprimi i tuoi desideri.
Infondi in me tranquillità e serenità,
quasi quasi mi avvicino
e sto lì con te nel silenzio
di questa notte misteriosa.

                                         Perticaroli Marta
Il ciliegio

Tutto a un tratto,
un raggio rosso come il fuoco
bucò la coperta malinconica del cielo;
e toccando la terra
riscaldò tutte le meraviglie della natura.

Si svegliò così la formica,
la lucertola e il ciliegio;
pian piano il ciliegio
si mise un abito candido come
la neve e sempre lentamente
il vento lo spogliò del suo magnifico abito;
mentre la palla di fuoco, riscaldandolo
gli mise un nuovo abito, verde e poi rosso.

E adesso vi sono
doni per tutti:
per le famiglie di passeri
e per i golosi bambini
che passando di lì
assaggiano i deliziosi doni del ciliegio;
dicendo:
Grazie ciliegio! Grazie primavera!!!

                                               Sgreccia Davide
Uno sguardo dalla finestra

Oggi decisi di affacciarmi dalla finestra
E subito un albero si sistemò la cresta.
Le piante fecero festa
E i fiori scossero la testa
Di qua e di là.
Tic,
Frush,
Splash,
Vrooom…
Intonò l’orchestra.
Mentre la primavera
Si addentrò nella mia finestra
Dandomi la buona notte.
                                            Venturi Dylan
CLASSE SECONDA
PRIMO CLASSIFICATO
IL MARE DI SERA
Un profumo di fresco mi avvolge
Con una leggera brezza che mi pervade
E l’atmosfera mi coinvolge:
La sera, la spiaggia invade.

Il sole sta calando
Mentre tutti a casa stanno tornando;
Il mare si appiattisce
E ogni pensiero svanisce.

Il delicato fruscio delle onde
Pacifica i sensi
Delle anime vagabonde
Dai pensieri densi.

Il riflesso della luna sul mare
Indica che la notte sta per arrivare
Senza veli,
Per abbandonarsi a sogni paralleli.

                                        Monnati Sofia
SECONDO CLASSIFICATO
Davanti la scrivania

Seduto davanti la scrivania
guardo fuori e sento malinconia,
guardo fuori, cielo grigio, pioggia che entra in camera mia,
guardo fuori e penso
ai bei pomeriggi d’estate volati via.

Le uscite con gli amici
a Montecarotto da noi tanto amata,
in piattaforma giocavamo felici,
ma quella vita è cambiata.

Odore di acqua piovana,
pioggia che picchia sul davanzale,
aria fredda che condensa,
col mio caldo respiro il vetro si appanna,
creando una sottile nube intensa.

Un velo tra me e l’esterno
i miei ricordi si offuscano
portando via ciò che era stupendo.

                                                               Cingolani Alexis
TERZO CLASSIFICATO
CARTOLINA D’INVERNO

Piccole bianche stelline
Volteggiano leggere come ballerine
Si rincorrono, saltellano allegramente
E stanche si posano dolcemente
Sulle strade, sui davanzali, sui terrazzi
Sui tetti di case, scuole e palazzi
E coprono il paesaggio silenzioso
Con una spessa coperta bianca
Come ad augurargli buon riposo.
Gli alberi spogli non più di verde vestiti
Hanno indossato sui loro rami infreddoliti
Un candido cappotto bianco e delicato
Per difendersi dal vento ghiacciato.
Le montagne si sono messe in posa
Per sfoggiare i loro bianchi veli
Uguali a quelli di una sposa
Laggiù un omino bianco dalla testa ai piedi
Si specchia nel lago ghiacciato
Immerso nei suoi pensieri
Ha due occhi grandi, un naso arancione
E una bocca sorridente fatta con qualche bottone
Sembra che abbia fatto l’occhiolino, a guardarlo bene
Ma chissà, tutto è più magico quando c’è la neve.
                                                        Olivi Giulia
IL MARE

Ho trovato una conchiglia
E la voglio osservare
E con lei sentire il mare
E il mare con la barca vorrei solcare
Per vedere isole lontane
Sdraiarmi al sole e non pensare
Alle cattiverie che il mondo mi può riservare
Pensare ad un domani azzurro come il mare
E dal sole lasciarmi baciare.
                                                Simonetti Lorenzo
IL LAGO

Coraggio e libertà, si accendono sorvolando il lago
dove in questo specchio d’acqua la mia anima si riflette
e rimane una sensazione di vago.
La sua infinità mi porta paura
ma la sua brezza mi lascia gioia pura,
come le vette bianche ai suoi confini,
con sagome di freschi pini.

                                                           Spoletini Margherita
CLASSE TERZA
PRIMO CLASSIFICATO
A volte ritornano

A volte ritornano
dicevano le stelle perdute
che sospiri d’ombra credevano schive.
A volte ritornano le mie maree
che credevo perdute
perdute forse come la nebbia
che insolente
a volte ritorna
dentro di me.

                                        Ciarmatori Melissa
SECONDO CLASSIFICATO
Notte di San Lorenzo

Sul prato distesa
in un bosco selvoso
una stella accesa
e un clima afoso

Tra un canto di grilli
un respiro d’affanno
e un profumo di tigli
le stelle cadranno
                         Cecchini Gaia
TERZO CLASSIFICATO
La vita

Divisa da una strada ghiaiosa.
Alla sua destra, leggermente più a valle,
si trova un labirinto
alle cui pareti
sono appese
tante bacche verdi
inscritte in molti triangoli.
Il terreno è ricoperto da un tappeto
verde
lucente
ed appuntito.
Tra i fili si scorgono
chiazze turchesi, bianche e vermiglie.
A intervalli irregolari
alte colonne marroni
ospitano, sui loro rami,
cantanti appassionati
e instancabili lavoratori.
Infine
dei cilindri di paglia
sparsi qua e là
completano questo meraviglioso quadro.

A sinistra
invece
ci sono appartamenti omologati gli uni
agli altri,
marciapiedi fin troppo regolari
e persone scure in viso.
I ticchettii che si sovrappongono
agli schiamazzi
e alle grida.
I lampioni spenti,
le finestre luminose.
Un satellite
ravviva il cielo stellato
che ormai nessuno
ammira più.
La ghiaia però
si interrompe.
                                    Mancini Giada
Concorso di poesia “La notte delle parole cadenti”, VIII edizione a. s.
2020/21
                               Alunni vincitori
CLASSE PRIMA

PRIMO         Bellucci Costanza 1C - A te                             (28 pt)
CLASSIFICATO Polzonetti Elena 1D - Calma
(pari merito)

SECONDO       Cesarini Andrea 1 C - Madre terra                       (27 pt)
CLASSIFICATO Pulcinelli Samuele 1A - Triste paesaggio
(pari merito)

              Gianfelici Elena 1B – Paese di campagna
TERZO         Giulianelli Riccardo 1E - Paesaggio in bianco e nero
CLASSIFICATO Lametti Matthew 1D - Pilastri                            (25 pt)
(pari merito) Perticaroli Marta 1C – La mia mamma alla finestra
              Sgreccia Davide 1D – Il ciliegio
              Venturi Dylan 1E - Uno sguardo dalla finestra

CLASSE SECONDA

PRIMO                                                                (32 pt)
             Monnati Sofia 2D - Il mare di sera
CLASSIFICATO

SECONDO                                                              (28 pt)
             Cingolani Alexis 2C - Davanti la scrivania
CLASSIFICATO

TERZO         Olivi Giulia 2A - Cartolina d'inverno                  (26 pt)
CLASSIFICATO Simonetti Lorenzo 2E - Il mare
(pari merito) Spoletini Margherita 2C - Il lago

CLASSE TERZA

PRIMO                                                                (31 pt)
             Ciarmatori Melissa 3A - A volte ritornano
CLASSIFICATO

SECONDO                                                              (30 pt)
             Cecchini Gaia 3A - Notte di San Lorenzo
CLASSIFICATO

TERZO                                                                (28 pt)
             Mancini Giada 3C – La vita
CLASSIFICATO
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