DOSSIER Giovedì, 03 novembre 2016 - Confcommercio Modena
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DOSSIER Giovedì, 03 novembre 2016 2731 ottobre 31/10/2016 La Nuova Prima Pagina Pagina 17 Modena, un piccolo segnale dal lavoro Crescita del 4,3%. Boom... 1 31/10/2016 Gazzetta di Modena Pagina 9 Imprese rosa: In regione 1 su 4 2 28/10/2016 La Nuova Prima Pagina Pagina 12 Le abitazioni di lusso sbarcano a Modena con Engel & Völkers:... 4 28/10/2016 Gazzetta di Modena Pagina 31 FRANCESCO DONDI La stangata del terremoto «Pagateci le tasse sospese» 5 27/10/2016 La Stampa Pagina 13 PAOLO BARONI Stop all' aumento Iva ma nel 2018 può salire al 25 per cento 7
31 ottobre 2016 Pagina 17 La Nuova Prima Pagina La Nuova Prima Pagina Modena, un piccolo segnale dal lavoro Crescita del 4,3%. Boom nell'agricoltura Risultano positivi tutti gli indicatori della provincia relativi all' indagine sulle forze di lavoro effettuata dall' Istat, come riporta la Camera di Commercio. Nel periodo luglio 2015 giugno 2016 sono aumentati di 13.000 unità gli occupati in provincia di Modena, diventando 313 mila, con un incremento percentuale pari al 4,3%. L' Emilia Romagna presenta una crescita inferiore (+1,4%), arrivando a 1.941 mila occupati. Il settore più performante come variazione tendenziale appare l' agricoltura (+37,5%), seguita dai servizi (+8,6%) e dal commercio (+2,0%). L' unico settore negativo risulta l' industria (1,0%), che perde mille occupati. Le costruzioni risultano stabili (0,0%). Anche gli altri indicatori relativi al lavoro appaiono positivi: a Modena salgono le forze di lavoro (+2,4%), in regione aumentano più lievemente (+0,5%), mentre sono in netto calo le persone in cerca di occupazione (21,4%) e le 'non forze di lavo ro ' (7,8%). Anche in regione sono in calo questi valori, ma in modo meno marcato (9,4% e 1,8% rispettivamente). Contemporaneamente in provincia di Modena risultano in aumento sia il tasso di attività, che il tasso di occupazione, passando dal 71,3% al 73,4% il primo e da 65,1% a 68,3% il secondo. In Emilia Romagna gli stessi valori salgono in modo meno marcato: il tasso di occupazio ne diventa il 67,5% e il tasso di attività il 73,0%. Infine il tasso di disoccupazione scende dall' 8,5% al 6,7% a Modena e dal l' 8,2% al 7,4% in Emilia Romagna. Variazione percentuale del numero di persone occupate, in cerca di occupazione, forze e non forze di lavoro a Modena e in Emilia Romagna confronto medie annuali luglio 2014/giugno 2015 luglio 2015/giugno 2016. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
31 ottobre 2016 Pagina 9 Gazzetta di Modena Gazzetta di Modena Imprese rosa: In regione 1 su 4 Unioncamere EmiliaRomagna ha scattato la fotografia delle imprese femminili regionali dopo il terzo trimestre: per questo ha elaborato i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio nella indagine Movimprese (fonte InfoCamere) A fine settembre le imprese a guida femminile sono diventate 85.336, con una crescita dello 0,3 per cento in un anno (267 unità), il 20,8 per cento del totale. In forte ascesa le società di capitale, +3,4 per cento (449 unità), e in evidente calo le società di persone (333 unità, 2,4 per cento), mentre tengono le ditte individuali (+0,2 per cento). I dati evidenziano come ci siano più imprese nei servizi, in particolare servizi alla persona, commercio all' ingrosso e attività immobiliari, con la sola eccezione del commercio al dettaglio. Prosegue la contrazione in agricoltura, nell' industria e nelle costruzioni. In EmiliaRomagna è "rosa" quasi un' impresa su quattro. Sono soprattutto ditte individuali, con una significativa crescita delle società di capitale, operano principalmente nei servizi. Le imprese in rosa sono aumentate nei due terzi delle regioni italiane: nel complesso nel Paese, le imprese femminili (1.160.348) sono aumentate dello 0,6 per cento. L' incremento più rapido si è avuto in Basilicata (+1,8 per cento) e nel Lazio (+1,4 per cento). Per quanto riguarda la forma giuridica, l' incremento delle imprese femminili è da attribuire sostanzialmente alle società di capitale, che sono aumentate rapidamente (+449 unità, pari al 34 per cento) e sono giunte al 16,1 per cento del totale, grazie anche all' attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata. Questa però, motiva anche la sensibile riduzione delle società di persone (333 unità, 2,4 per cento). Le ditte individuali hanno mostrato una maggiore tenuta e sono in lieve aumento (+0,2 per cento, +133 unità). Per quanto concerne il capitolo dei settori di attività economica, va detto che la leggera crescita delle imprese femminili è determinata da quelle dell' insieme dei servizi, che crescono dello 0,7 per cento (422 unità), con la rilevante eccezione dell' insieme del commercio al dettaglio (298 unità, 1,7 per cento). I maggiori contributi sono venuti dalle altre attività dei servizi (+251 unità, +2,6 per cento), che sono trainate dai servizi alla persona, e dalle attività immobiliari (+83 imprese, +1,5 per cento). D' altro canto, la crisi passata incide ancora ma meno ampiamente del passato e in minore misura per le imprese femminili, sui settori produttivi tradizionali: agricoltura (108 imprese, 0,8 per cento), Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
28 ottobre 2016 Pagina 12 La Nuova Prima Pagina La Nuova Prima Pagina APERTURA Ieri in via Emilia il taglio del nastro dell' agenzia immobiliare presente in 32 Paesi Le abitazioni di lusso sbarcano a Modena con Engel & Völkers: «Scommettiamo qui» Engel & Völkers, gruppo internazionaleleader nell'inter mediazione degli immobili dipregio, presente in 32Paesi e 4 continenti, annuncia l'apertura di unnuovo shop a Modena. «Abbiamo scelto Modenaperché è una città strategica che, nella sua eleganza rinascimentale, offre meravigliose residenze di lusso nel centro storico ma anche ville esclusive nelle zone collinari,che regalano paesaggi unici», ha dichiarato Alberto Cogliati, direttorecommerciale di Engel &Völkers Italia. «Credia mo molto nella collaborazione con Tommaso Leone, imprenditore modenese che vanta una vastaesperienza nel settore delfranchising e che hascommesso, insieme anoi, in questa avventurainvestendo nell'aper turadi questo shop». Da un'analisi dell'Agenzia delleEntrate, relativa allecompravendite della cittàdi Modena e della provincia, emerge che nel 2015sono stati venduti in tut ta l'area 5.520 immobili dicui 1.621 in città. Il 57%appartiene alla fasciadelle proprietà medio emedio grandi. Un altrodato interessante si ricava paragonando i datidell'Osservatorio delmercato Immobiliare Omi, che mette a confrontoil primo e il secondo trimestre 2015 e 2016. Dai risultati si rileva che la sola città di Modena ha registrato il 40% in più delle transazioni, mentrenella provincia si è realizzata una crescita del27.8%. «Abbiamo decisodi scommettere su Mode na perché i dati immobiliari sono decisamenteincoraggianti e ci spingono a credere molto in questa realtà, in un'ottica dicrescita nell'area settentrionale. La sua bellezza,inoltre, attrae turisti anche oltre confine», hacommentato ValentinaBianchini, responsabilesviluppo nordest di Engel & Völkers Italia. I numeriIl fatturato e il numerodelle sedi sono in costante aumento. Nei primi seimesi del 2016, il gruppoEngel & Völkers ha totalizzato commissioni diintermediazione pari a229,4 milioni di euro. Questo dato evidenzia unaumento del fatturato del26,2% rispetto allo stessoperiodo dell'anno prece dente (primo semestre2015: 181,7 milioni di euro ) . Profilo aziendaleEngel & Völkers è unasocietà leader a livellomondiale nell'inter mediazione di immobili residenziali e commercialidi altissima qualità e yacht e aeroplani nel segmento premium. Con ilsuo sistema di licenze,Engel & Völkers è l'unicaazienda tedesca tra le prime 100 società di franchising nel mondo. Con untotale di più di 700 sedi,Engel & Völkers offre aisuoi clienti privati ed istituzionali una vastagamma di servizi professionali su misura. Locazioni, vendite, consulenza e valutazioni formanole competenze di base delpersonale composto dacirca 8.500 dipendenti.Attualmente l'azienda opera in 32 paesi e in quattro continenti. I programmi di formazioneintensiva nella propriaaccademia immobiliareinterna e l'alto livello digaranzia della qualitàche ne disciplinano laprestazione di servizi si stematicamente strutturata sono i fattori chiavealla base del successodell'azienda. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
28 ottobre 2016 Pagina 31 Gazzetta di Modena Gazzetta di Modena La stangata del terremoto «Pagateci le tasse sospese» Lunedì le imprese devono saldare la prima rata del prestito fatto dallo Stato Giro da 700 milioni: in tanti non hanno i soldi. Arrivano le trattenute agli stipendi di Francesco Dondi wMIRANDOLA Lo Stato presenta il conto e le imprese terremotate si accingono a saldare la prima rata del prestito, elargito dalla Cassa depositi e prestiti, per pagare tasse e contributi. Una scadenza, prevista per lunedì, posticipata rispetto all' indicazione iniziale del 30 giugno, ma che si appresta ad essere il primo, vero banco di prova sulla tenuta delle aziende, soprattutto quelle artigiane o di piccole dimensioni. La preoccupazione è tanta e secondo alcune stime fatte dalle associazioni di categoria si parla di un monte globale di 700 milioni di euro a cui circa il 25% delle Partita Iva non sarebbero in grado di rispondere. Le cause sono plurime, ma possono sintetizzarsi in due macroaree: la cronica assenza di liquidità e il ritardo dei contributi sulla ricostruzione. Ci sono infatti aziende come spiegato anche dal deputato M5s, Vittorio Ferraresi, l' unico a sollevare (magari un po' in ritardo) la questione che hanno investito tutti i risparmi nella ricostruzione per rilanciare l' attività produttiva e che ancora aspettano gli indennizzi legati a Mude e Sfinge e ora si trovano senza i soldi necessari a ripagare il debito. In parallelo alla prima scadenza se ne presenterà una seconda, che riguarda anche e soprattutto i dipendenti. Perché le aziende che hanno chiesto la sospensione dei tributi hanno ottenuto pure lo stop al versamento dei contributi dei dipendenti e ora si troveranno a doversi rimettere in pari. Ciò significa che nella busta paga del prossimo mese, il dipendente si vedrà decurtato pesantemente lo stipendio a cui era abituato. Quale sarà la cifra è da definire, o meglio la legge prevede il prelievo di 1/5 (un quinto), ma è in corso una discussione tra capitani d' impresa per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa e univocamente accettata. E sempre sul tavolo delle associazioni di categoria, riunite in Rete Impresa Italia, è approdata l' ordinanza 50 della Regione, che impone entro il 4 novembre una rendicontazione complessiva dei contributi ottenuti nel triennio che va dal 2011 al 2013. In sostanza viale Aldo Moro vuole conoscere quanti soldi pubblici dati da Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio ogni impresa ha incassato per delocalizzazioni, incentivi, progetti. Il tutto sarà poi confrontato con il danno da sisma effettivamente avuto e l' obiettivo è quello di accertare che non vi sia stata una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5
28 ottobre 2016 Pagina 31 Gazzetta di Modena
27 ottobre 2016 Pagina 13 La Stampa Economia Nazionale Stop all' aumento Iva ma nel 2018 può salire al 25 per cento Consumatori in allarme. Il governo: non scatterà mai Gli aumenti Iva anche per l' anno prossimo sono scongiurati. Operazione a caro prezzo questa del governo, che come è noto per disinnescare le vecchie clausole di salvaguardia deve impegnare oltre 15 miliardi sui 26,3 complessivi delle legge di bilancio 2017. Questo però non risolve il problema delle salvaguardie che infatti si riproporrà ancora più grande nel 2018 e poi ancora nel 2019. Il governo ha già assicurato che anche il prossimo gli aumenti verranno sterilizzati, intanto però nella legge di bilancio 2017 stando alle bozze che stanno circolando non può far altro che spostare avanti di un anno il problema. In questo modo, però, a partire dal 2018 l' aliquota intermedia del 10% salirebbe al 13 e quella massima del 22 passerebbe al 25%. Poi dal primo gennaio del 2019 scatterebbe un ulteriore rialzo dello 0,9%. In Europa solamente l' Ungheria, dove l' aliquota più alta arriva al 27 per cento, avrebbe un' imposta sul valore aggiunto più alta. Insomma una vera stangata, differita nel tempo ma pur sempre una stangata. Che preoccupa i commercianti, allarma i consumatori e ovviamente scatena le opposizioni. Rischio stangata «Se venissero confermate le indiscrezioni protesta Confcommercio il Paese dovrebbe prepararsi a una prolungata stagnazione che nessun incentivo agli investimenti potrebbe scongiurare». Secondo calcoli del loro Ufficio studi, infatti, il pericolo è che nel 2018 gli italiani siano chiamati a versare ben 19 miliardi di maggiori imposte che salirebbero poi a 23 l' anno seguente. Secondo il Codacons i soli costi diretti nel 2018 determinerebbero un aggravio pari a 791 euro a famiglia senza contare poi la «cascata rincari dei listini in tutti i settori» e ciò «determinerebbe una ecatombe per i consumi con danni enormi per l' economia». L' opposizione è subito partita all' attacco del governo. Scatenati soprattutto i leghisti. Calderoli: «Per cercare di raggranellare qualche sì in più al referendum Renzi prepara una stangata colossale per gli italiani, naturalmente posticipata al 2018 in modo da non avere ripercussioni ora sul referendum». Mentre per Fedriga questa è «l' ennesima prova che quando si passa dalle slide propagandistiche al testo vero della legge di bilancio emergono tutte le bugie renziane». La replica del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
27 ottobre 2016 Pagina 13 La Stampa
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