Ombre dal Profondo, il lato oscuro della Luna apre l'anno 3 di Destiny 2
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Ombre dal Profondo, il lato oscuro della Luna apre l’anno 3 di Destiny 2 Con Ombre dal Profondo, uscito il primo ottobre su Pc, Xbox One e Ps4, prende il via l’anno 3 di Destiny 2. Con questa nuova espansione finalmente lo sparatutto Sci-Fi targato Bungie sembra aver preso la giusta direzione e di seguito vi spiegheremo per filo e per segno tutto quello che c’è da sapere. Prima di esaminare le novità introdotte per questo terzo anno, però, è bene ricordare che il 2019 è stato un anno turbolento in casa Bungie, tra la scissione con Activision e l’acquisizione della totale indipendenza, si sono spalancate le porte a molteplici possibili scenari. Scenari che hanno portato a grosse novità. Destiny 2, infatti, è diventato ufficialmente free to play e per i giocatori pc è approdato su Steam. Ovviamente la versione gratuita è quella base (qui la nostra recensione) che comprende il primo anno di contenuti, e
sebbene questa scelta potrebbe sembrare soltanto la naturale adozione di un modello di business differente, rappresenta in realtà una vera e propria presa di posizione sul prodotto attualmente in commercio. Tale decisione fa presumere l’intenzione da parte della software house statunitense di continuare a supportare il brand senza saltare subito, come molti temevano, a un terzo capitolo. Con Ombre dal Profondo, Bungie non offre solo nuovi contenuti e mappe ma un nuovo modo di giocare a Destiny 2 modificando le dinamiche che hanno caratterizzato The Forsaken (qui la nostra recensione) e migliorando il tutto. Questo nuovo dlc riporta i giocatori sulla Luna, quindi per chi è un fan di vecchia data sarà un vero e proprio ritorno alle origini, mentre per i nuovi giocatori ci sarà davvero tanto da esplorare e fare. La Luna in versione Destiny 2 è una Luna molto simile ma nello stesso tempo differente rispetto a quella esplorata nel titolo originale. Un’intensa attività sismica ha attirato l’attenzione dell’Avanguardia e ovviamente il protagonista viene chiamato ad indagare sulla presenza dell’Alveare e delle inquietanti presenze dell’Oscurità che hanno invaso nuovamente il satellite della Terra. L’Alveare ha iniziato a diffondersi su tutta la superficie e oltre, costruendo l’imponente e inquietante Fortezza Scarlatta. In Ombre dal Profondo fa il suo ritorno anche Eris Morn, la misteriosa cacciatrice che ha osservato i movimenti dell’Alveare sin dalla morte di Oryx, il re dei corrotti. Eris, che ha la funzione di Npc della nuova area di gioco, mostrerà
una piramide nera sepolta sotto la superficie della Luna che sembra generare una forte Oscurità per contrastare la Luce del Viaggiatore. Lo scopo dei guardiani in Ombre dal Profondo sarà quindi quello di scoprire i misteri della piramide e penetrare al suo interno per svelare cosa si celi dietro alle inquietanti presenze generate dall’Oscurità. La lore introdotta con il nuovo DLC ci è sembrata interessante e ben realizzata. Bungie ha chiaramente puntato sull’effetto nostalgia dei giocatori di vecchia data, riuscendo chiaramente nell’intento. Il ritorno di vecchie ambientazioni e personaggi si incastra perfettamente con le novità introdotte, accontentando sia i veterani che i neo giocatori. La “nuova” area è ricca di dettagli e ambientazioni fantastiche che arricchiscono il già ampio universo di Destiny 2. Le missioni della storia sono ben equilibrate e si amalgamano davvero bene con le attività sia vecchie che nuove. Assalti, Cala La Notte, Azzardo, Serraglio, Crogiolo e Stendardo di Ferro vengono affiancati dalle cacce agli incubi, le Invasioni Vex e il raid introdotto da una decina di giorni. Insomma il tutto sembra funzionare bene. Se a questo si affianca un nuovo livello di luce da raggiungere, nuove caratteristiche e statistiche per le armature e l’introduzione di un artefatto stagionale che offre vari bonus, il tutto si traduce in moltissime ore di gioco extra. Se proprio si vuole trovare un difetto in Ombre dal
profondo, esso è la miriade di cose che settimanalmente si devono fare per progredire in maniera seria con uno o più personaggi. Durante il passaggio tra il primo al secondo capito di Destiny, la sensazione era che il target a cui volesse rivolgersi fosse cambiato, con l’intenzione di aprirsi a un bacino di utenza più occasionale, a discapito dei player più hardcore che in realtà spendevano tempi di gioco maggiore tra i mondi del sistema solare. Inutile dire, i risultati di questa scelta si sono visti e I Rinnegati è stato soltanto il primo passo nel tentativo di cambiare rotta. Con Ombre dal Profondo, questa inversione di tendenza si potrebbe dire completata e Bungie sembra avere come primo obbiettivo, quello di dare maggiore profondità alle dinamiche che regolano la giocabilità. La prima grande novità di Ombre dal Profondo riguarda le armature, aggiornate ora alla loro versione 2.0. Queste adesso hanno ben sei statistiche, ovvero mobilità, resilienza, recupero, intelletto, disciplina e forza, e ogni singolo pezzo fornisce casualmente ognuna di queste sei caratteristiche. Inoltre, ogni pezzo potrà essere potenziato fino al livello di energia 10, che rappresenta sostanzialmente il numero di punti spendibili nelle modifiche equipaggiabili.
Perché sì, i pezzi di armatura non hanno più perk casuali, ma solo spazi per le mod. Queste sono ottenibili dai giocatori semplicemente giocando, tra drop casuali e ricompense e sbloccabili in maniera permanente. Vien da sé come la personalizzazione del proprio equipaggiamento e delle proprie build acquisisca quindi una profondità notevolmente superiore che non in passato, dando piena libertà ai giocatori di sperimentare a proprio piacimento, a patto naturalmente di aver ottenuto o acquistato le mod necessarie. La novità più interessante di Ombre dal Profondo però è senza dubbio il manufatto, da non confondersi con gli artefatti visti in precedenza nel terzo anno del primo Destiny con i Signori del Ferro. Questo, piano piano che si potenzierà, consentirà di spendere i suoi punti per sbloccare modifiche uniche, da utilizzarsi poi nelle proprie armi e armature. Queste mod varieranno da quelle più semplici, che costano un semplice punto energia delle armature, a quelle più efficaci, dal costo che raggiunge persino le 7 unità, ma dagli effetti considerevoli o dedicati solo al raid. Una volta potenziato al massimo, l’esperienza che viene guadagnata lo farà livellare ulteriormente, dando ai guardiani livelli di potere bonus, che andranno a sommarsi al livello luce del personaggio. Sebbene questi valori aggiuntivi non si rifletteranno nel potere delle ricompense, virtualmente il livello totale del guardiano potrà ora aumentare all’infinito. C’è da
sottolineare una cosa importante però: questi manufatti sono definiti stagionali, perché dureranno soltanto il tempo della stagione in corso. Quindi una volta che si darà il via alla nuova stagione, cambiando l’artefatto, si perderanno tutti i bonus e i punti luce extra ottenuti e si dovrà livellare di nuovo per guadagnare i benefici che saranno disponibili. Tale escamotage rende Ombre dal Profondo un gioco vivo e che per essere goduto pienamente avrà bisogno di essere giocato per moltissime ore. Per quanto riguarda la nuova area di gioco offerta da Ombre dal Profondo, la Luna, essa è stata integrata perfettamente, ricostruendo fedelmente tutte le aree esterne e gran parte di quelle sotterranee, con le dovute modifiche causate dall’attività dell’alveare e con il dettaglio naturalmente aumentato. Ma non è tutto qui, sono state aggiunte anche un buon quantitativo di nuove aree, come il Porto del Tormento, o tutti i claustrofobici tunnel sotto la Fortezza Scarlatta, molto ben caratterizzati, costruiti in puro stile alveare, amalgamati perfettamente alle vecchie aree e senza dare quella spiacevole sensazione di distacco tra vecchio e nuovo, e soprattutto sono sufficienti a giustificare la re-introduzione della Luna. Se la location però viene promossa a pieni voti, un discorso analogo non si può
certamente fare per la campagna principale, che ha come quasi unico risultato quello di lasciare una strana sensazione. Ovviamente ogni stagione, differentemente da quanto visto in The Forsaken, offrirà un pezzo di storia in più, però la storia raccontata è veramente troppo breve. Era chiaro fin dai primi trailer rilasciati in estate che gli eventi narrati in Destiny 2 fino al lancio di Ombre dal Profondo avrebbero portato i guardiani ad affrontare, alcune delle peggiori minacce che si sono dovute fronteggiare negli ultimi cinque anni, da Crota fino a Ghaul, e a onor del vero Bungie non ha nemmeno voluto far passare gli Incubi come una novità: sono quel che sono, degli incubi che ci tormentano, e gran parte della narrazione ruota attorno a questo concetto. Il problema di fondo è che nelle circa 6 ore necessarie a completare la storia principale, composta da missioni principali, secondarie e assalti, si va davvero poco oltre questo concetto, con un finale che lascia si la curiosità, ma a cui si arriva con un climax crescente che chiaramente non genera l’esaltazione sperata, sfociando in una conclusione momentanea che porta inevitabilmente il giocatore a chiedersi “e adesso?”. La sensazione è chiaramente che la narrazione non si concluda lì, e a dirla tutta, Bungie ha fatto esattamente quello che aveva detto che avrebbe fatto, ossia sviluppare la narrazione lungo tutto l’anno, non limitandosi alle sole missioni principali e
non soltanto alla stagione attualmente in corso. Fortunatamente però il bello di Destiny è che una volta finita la campagna ha inizio il vero gioco: taglie giornaliere e settimanali, assalti, cala la notte, crogiolo, azzardo, serraglio e adesso invasioni vex, caccia agli incubi saranno le attività da svolgere in solitaria o in compagnia per ottenere armi ed equipaggiamento migliore. Ovviamente poi, per chi vuole godere del massimo dell’esperienza offerta da Destiny 2, come ogni espansione “maggiore” che si rispetti, Bungie ha anche lanciato un nuovo raid chiamato “Il Giardino della Salvezza”. Per chi non lo sapesse, in quest’attività un gruppo di 6 giocatori dovrà affrontare una missione particolarmente lunga e dalle dinamiche complesse che richiederanno gioco di squadra, coordinazione e tanta, tanta pazienza. Parlando del raid, possiamo dirvi che in “Giardino della Salvezza” i guardiani dovranno combattere nel Giardino Nero, uno dei “mondi” più affascinanti ma peggio sfruttati di tutto il brand. La location è completamente inedita e i quattro step che compongono l’incursione porteranno i giocatori a sfidare i Vex in una magnifica combinazione di geometriche strutture amalgamate perfettamente alla straordinaria vegetazione. E’
sorprendente come il team in carico della progettazione di quest’attività, riesca ancora una volta a creare interessanti dinamiche che ne aumentano sì la complessità, ma senza sfociare nell’eccesso, integrando addirittura meccaniche simili ad azzardo con le particelle da depositare o richiedendo ai giocatori di utilizzare i guardiani come ripetitori per creare flussi di energia tra due punti. Dovendolo paragonare a quanto visto in passato, il raid presente in Ombre dal Profondo risulta essere un buon compromesso fra coordinazione e buona comunicazione tra i players. Farsi prendere dal panico o fare le cose troppo di fretta non porterà a nulla, quindi è bene aver presente tutte le dinamiche e non essere mai avventati. L’unico ostacolo al completamento del raid è il livello di luce che, specialmente per chi si avvicina per la prima volta al mondo di Destiny, può apparire davvero alto. Sicuramente il Giardino della Salvezza non è il raid più difficile visto fino a ora, ma in ogni caso offre un buon livello di sfida, quindi, per chiunque volesse provarlo, consigliamo di trovare un clan e di partire tutti insieme. Alla luce di quanto detto, vi riassumiamo che cosa sarà presente con Ombre dal Profondo: nuova campagna, pattuglie sulla Luna, due nuovi assalti, personalizzazione delle armature 2.0, manufatto stagionale Occhio del Guardiaporta, nuove mosse finali, aggiornamenti del Crogiolo, il ritorno di due mappe PvP dall’era di D1: la Corte
della Vedova e la Breccia del Crepuscolo, eliminazione nei Laboratori del Crogiolo, due nuove armi di punta: una per Azzardo e una per il Crogiolo, ricompense di grado stagionale gratuite, che includono: la nuova arma esotica, Promessa di Eriana, tre set di armature leggendarie (uno per classe), due armi leggendarie. Inoltre sono presenti gli engrammi luminosi Il meglio dell’anno 2, possibilità di avere un tetto massimo di Lumen maggiore (da 100mila a 250mila) e moduli di aggiornamento. Tirando le some quindi, con Ombre dal Profonda, Destiny 2 si arricchisce di tante cose nuove e, se preso seriamente, il titolo riempirà le vostre giornate senza mai deludervi. Ovviamente trattandosi di un MMO fermarsi alla sola campagna è riduttivo e non valorizza assolutamente il titolo. Attualmente il titolo di Bungie è davvero in grado di tenere incollati allo schermo per un anno intero. Quindi, se avete voglia di un titolo appassionante, con tante cose da fare e che vi dia la possibilità di stringere nuove amicizie, con Destiny 2 Ombre dal Profondo potreste aver trovato veramente ciò di cui avete bisogno. GIUDIZIO GLOBALE: Grafica: 8,5
Sonoro: 9 Gameplay: 9 Longevità: 9,5 VOTO FINALE: 9 Francesco Pellegrino Lise
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