Ombre dal Profondo, il lato oscuro della Luna apre l'anno 3 di Destiny 2

Pagina creata da Nicolò Falcone
 
CONTINUA A LEGGERE
Ombre dal Profondo, il lato oscuro della Luna apre l'anno 3 di Destiny 2
Ombre dal Profondo, il lato
oscuro della Luna apre l’anno
3 di Destiny 2
Con Ombre dal Profondo, uscito il primo ottobre su Pc, Xbox
One e Ps4, prende il via l’anno 3 di Destiny 2. Con questa
nuova espansione finalmente lo sparatutto Sci-Fi targato
Bungie sembra aver preso la giusta direzione e di seguito vi
spiegheremo per filo e per segno tutto quello che c’è da
sapere. Prima di esaminare le novità introdotte per questo
terzo anno, però, è bene ricordare che il 2019 è stato un anno
turbolento in casa Bungie, tra la scissione con Activision e
l’acquisizione della totale indipendenza, si sono spalancate
le porte a molteplici possibili scenari. Scenari che hanno
portato a grosse novità. Destiny 2, infatti, è diventato
ufficialmente free to play e per i giocatori pc è approdato su
Steam. Ovviamente la versione gratuita è quella base (qui la
nostra recensione) che comprende il primo anno di contenuti, e
sebbene questa scelta potrebbe sembrare soltanto la naturale
adozione di un modello di business differente, rappresenta in
realtà una vera e propria presa di posizione sul prodotto
attualmente in commercio. Tale decisione fa presumere
l’intenzione da parte della software house statunitense di
continuare a supportare il brand senza saltare subito, come
molti temevano, a un terzo capitolo. Con Ombre dal Profondo,
Bungie non offre solo nuovi contenuti e mappe ma un nuovo modo
di giocare a Destiny 2 modificando le dinamiche che hanno
caratterizzato The Forsaken (qui la nostra recensione) e
migliorando il tutto. Questo nuovo dlc riporta i giocatori
sulla Luna, quindi per chi è un fan di vecchia data sarà un
vero e proprio ritorno alle origini, mentre per i nuovi
giocatori ci sarà davvero tanto da esplorare e fare.

La Luna in versione Destiny 2 è una Luna molto simile ma
nello stesso tempo differente rispetto a quella esplorata nel
titolo originale.
Un’intensa attività     sismica   ha   attirato   l’attenzione
dell’Avanguardia e
ovviamente il protagonista viene chiamato ad indagare sulla
presenza
dell’Alveare e delle inquietanti presenze dell’Oscurità che
hanno invaso nuovamente
il satellite della Terra. L’Alveare ha iniziato a diffondersi
su tutta la
superficie e oltre, costruendo l’imponente e inquietante
Fortezza Scarlatta. In
Ombre dal Profondo fa il suo ritorno anche Eris Morn, la
misteriosa cacciatrice
che ha osservato i movimenti dell’Alveare sin dalla morte di
Oryx, il re dei
corrotti. Eris, che ha la funzione di Npc della nuova area di
gioco, mostrerà
una piramide nera sepolta sotto la superficie della Luna che
sembra generare
una forte Oscurità per contrastare la Luce del Viaggiatore. Lo
scopo dei guardiani
in Ombre dal Profondo sarà quindi quello di scoprire i misteri
della piramide e
penetrare al suo interno per svelare cosa si celi dietro alle
inquietanti
presenze generate dall’Oscurità. La lore introdotta con il
nuovo DLC ci è
sembrata interessante e ben realizzata. Bungie ha chiaramente
puntato
sull’effetto nostalgia dei giocatori di vecchia data,
riuscendo chiaramente
nell’intento. Il ritorno di vecchie ambientazioni e personaggi
si incastra
perfettamente con le novità introdotte, accontentando sia i
veterani che i neo
giocatori. La “nuova” area è ricca di dettagli e ambientazioni
fantastiche che
arricchiscono il già ampio universo di Destiny 2. Le missioni
della storia sono
ben equilibrate e si amalgamano davvero bene con le attività
sia vecchie che
nuove. Assalti, Cala La Notte, Azzardo, Serraglio, Crogiolo e
Stendardo di
Ferro vengono affiancati dalle cacce agli incubi, le Invasioni
Vex e il raid
introdotto da una decina di giorni. Insomma il tutto sembra
funzionare bene. Se
a questo si affianca un nuovo livello di luce da raggiungere,
nuove
caratteristiche e statistiche per le armature e l’introduzione
di un artefatto
stagionale che offre vari bonus, il tutto si traduce in
moltissime ore di gioco
extra. Se proprio si vuole trovare un difetto in Ombre dal
profondo, esso è la
miriade di cose che settimanalmente si devono fare per
progredire in maniera
seria con uno o più personaggi.

Durante il passaggio tra il primo al secondo capito di
Destiny, la sensazione era che il target a cui volesse
rivolgersi fosse cambiato,
con l’intenzione di aprirsi a un bacino di utenza più
occasionale, a discapito
dei player più hardcore che in realtà spendevano tempi di
gioco maggiore tra i
mondi del sistema solare. Inutile dire, i risultati di questa
scelta si sono
visti e I Rinnegati è stato soltanto il primo passo nel
tentativo di cambiare
rotta. Con Ombre dal Profondo, questa inversione di tendenza
si potrebbe dire
completata e Bungie sembra avere come primo obbiettivo, quello
di dare maggiore
profondità alle dinamiche che regolano la giocabilità. La
prima grande novità
di Ombre dal Profondo riguarda le armature, aggiornate ora
alla loro versione
2.0. Queste adesso hanno ben sei statistiche, ovvero mobilità,
resilienza,
recupero, intelletto, disciplina e forza, e ogni singolo pezzo
fornisce
casualmente ognuna di queste sei caratteristiche. Inoltre,
ogni pezzo potrà
essere potenziato fino al livello di energia 10, che
rappresenta
sostanzialmente il numero di punti spendibili nelle modifiche
equipaggiabili.
Perché sì, i pezzi di armatura non hanno più perk casuali, ma
solo spazi per le
mod. Queste sono ottenibili dai giocatori semplicemente
giocando, tra drop
casuali e ricompense e sbloccabili in maniera permanente. Vien
da sé come la
personalizzazione del proprio equipaggiamento e delle proprie
build acquisisca
quindi una profondità notevolmente superiore che non in
passato, dando piena
libertà ai giocatori di sperimentare a proprio piacimento, a
patto naturalmente
di aver ottenuto o acquistato le mod necessarie. La novità più
interessante di
Ombre dal Profondo però è senza dubbio il manufatto, da non
confondersi con gli
artefatti visti in precedenza nel terzo anno del primo Destiny
con i Signori
del Ferro. Questo, piano piano che si potenzierà, consentirà
di spendere i suoi
punti per sbloccare modifiche uniche, da utilizzarsi poi nelle
proprie armi e
armature. Queste mod varieranno da quelle più semplici, che
costano un semplice
punto energia delle armature, a quelle più efficaci, dal costo
che raggiunge
persino le 7 unità, ma dagli effetti considerevoli o dedicati
solo al raid. Una
volta potenziato al massimo, l’esperienza che viene guadagnata
lo farà livellare
ulteriormente, dando ai guardiani livelli di potere bonus, che
andranno a
sommarsi al livello luce del personaggio. Sebbene questi
valori aggiuntivi non
si rifletteranno nel potere delle ricompense, virtualmente il
livello totale
del guardiano potrà ora aumentare all’infinito. C’è da
sottolineare una cosa
importante però: questi manufatti sono definiti stagionali,
perché dureranno
soltanto il tempo della stagione in corso. Quindi una volta
che si darà il via
alla nuova stagione, cambiando l’artefatto, si perderanno
tutti i bonus e i
punti luce extra ottenuti e si dovrà livellare di nuovo per
guadagnare i
benefici che saranno disponibili. Tale
escamotage rende Ombre dal Profondo un gioco vivo e che per
essere goduto
pienamente avrà bisogno di essere giocato per moltissime ore.

Per quanto riguarda la nuova area di gioco offerta da Ombre
dal Profondo, la Luna, essa è stata integrata perfettamente,
ricostruendo
fedelmente tutte le aree esterne e gran parte di quelle
sotterranee, con le dovute
modifiche causate dall’attività     dell’alveare   e   con   il
dettaglio naturalmente
aumentato. Ma non è tutto qui, sono state aggiunte anche un
buon quantitativo
di nuove aree, come il Porto del Tormento, o tutti i
claustrofobici tunnel
sotto la Fortezza Scarlatta, molto ben caratterizzati,
costruiti in puro stile
alveare, amalgamati perfettamente alle vecchie aree e senza
dare quella
spiacevole sensazione di distacco tra vecchio e nuovo, e
soprattutto sono
sufficienti a giustificare la re-introduzione della Luna. Se
la location però
viene promossa a pieni voti, un discorso analogo non si può
certamente fare per
la campagna principale, che ha come quasi unico risultato
quello di lasciare
una strana sensazione. Ovviamente ogni stagione,
differentemente da quanto
visto in The Forsaken, offrirà un pezzo di storia in più, però
la storia
raccontata è veramente troppo breve. Era chiaro fin dai primi
trailer
rilasciati in estate che gli eventi narrati in Destiny 2 fino
al lancio di
Ombre dal Profondo avrebbero portato i guardiani ad
affrontare, alcune delle
peggiori minacce che si sono dovute fronteggiare negli ultimi
cinque anni, da
Crota fino a Ghaul, e a onor del vero Bungie non ha nemmeno
voluto far passare
gli Incubi come una novità: sono quel che sono, degli incubi
che ci tormentano,
e gran parte della narrazione ruota attorno a questo concetto.
Il problema di
fondo è che nelle circa 6 ore necessarie a completare la
storia principale,
composta da missioni principali, secondarie e assalti, si va
davvero poco oltre
questo concetto, con un finale che lascia si la curiosità, ma
a cui si arriva
con un climax crescente che chiaramente non genera
l’esaltazione sperata,
sfociando in una conclusione momentanea che porta
inevitabilmente il giocatore
a chiedersi “e adesso?”. La sensazione è chiaramente che la
narrazione non si concluda lì, e a dirla tutta, Bungie ha
fatto esattamente
quello che aveva detto che avrebbe fatto, ossia sviluppare la
narrazione lungo
tutto l’anno, non limitandosi alle sole missioni principali e
non soltanto alla
stagione attualmente in corso. Fortunatamente però il bello di
Destiny è che una
volta finita la campagna ha inizio il vero gioco: taglie
giornaliere e
settimanali, assalti, cala la notte, crogiolo, azzardo,
serraglio e adesso
invasioni vex, caccia agli incubi saranno le attività da
svolgere in solitaria
o in compagnia per ottenere armi ed equipaggiamento migliore.
Ovviamente poi,
per chi vuole godere del massimo dell’esperienza offerta da
Destiny 2, come
ogni espansione “maggiore” che si rispetti, Bungie ha anche
lanciato un nuovo
raid chiamato “Il Giardino della Salvezza”. Per chi non lo
sapesse, in quest’attività
un gruppo di 6 giocatori dovrà affrontare una missione
particolarmente lunga e
dalle dinamiche complesse che richiederanno gioco di squadra,
coordinazione e
tanta, tanta pazienza.

Parlando del raid, possiamo dirvi che in “Giardino della
Salvezza” i guardiani dovranno combattere nel Giardino Nero,
uno dei
“mondi” più affascinanti ma peggio sfruttati di tutto il
brand. La
location è completamente inedita e i quattro step che
compongono l’incursione porteranno
i giocatori a sfidare i Vex in una magnifica combinazione di
geometriche
strutture amalgamate perfettamente alla straordinaria
vegetazione. E’
sorprendente come il team in carico della progettazione di
quest’attività,
riesca ancora una volta a creare interessanti dinamiche che ne
aumentano sì la
complessità, ma senza sfociare nell’eccesso, integrando
addirittura meccaniche
simili ad azzardo con le particelle da depositare o
richiedendo ai giocatori di
utilizzare i guardiani come ripetitori per creare flussi di
energia tra due
punti. Dovendolo paragonare a quanto visto in passato, il raid
presente in
Ombre dal Profondo risulta essere un buon compromesso fra
coordinazione e buona
comunicazione tra i players. Farsi prendere dal panico o fare
le cose troppo di
fretta non porterà a nulla, quindi è bene aver presente tutte
le dinamiche e
non essere mai avventati. L’unico ostacolo al completamento
del raid è il
livello di luce che, specialmente per chi si avvicina per la
prima volta al
mondo di Destiny, può apparire davvero alto. Sicuramente il
Giardino della
Salvezza non è il raid più difficile visto fino a ora, ma in
ogni caso offre un
buon livello di sfida, quindi, per chiunque volesse provarlo,
consigliamo di
trovare un clan e di partire tutti insieme. Alla luce di
quanto detto, vi
riassumiamo che cosa sarà presente con Ombre dal Profondo:
nuova campagna, pattuglie
sulla Luna, due nuovi assalti, personalizzazione delle
armature 2.0, manufatto
stagionale Occhio del Guardiaporta, nuove mosse finali,
aggiornamenti del
Crogiolo, il ritorno di due mappe PvP dall’era di D1: la Corte
della Vedova e
la Breccia del Crepuscolo, eliminazione nei Laboratori del
Crogiolo, due nuove
armi di punta: una per Azzardo e una per il Crogiolo,
ricompense di grado
stagionale gratuite, che includono: la nuova arma esotica,
Promessa di Eriana,
tre set di armature leggendarie (uno per classe), due armi
leggendarie. Inoltre
sono presenti gli engrammi luminosi Il meglio dell’anno 2,
possibilità di avere
un tetto massimo di Lumen maggiore (da 100mila a 250mila) e
moduli di
aggiornamento. Tirando le some quindi, con Ombre dal Profonda,
Destiny 2 si
arricchisce di tante cose nuove e, se preso seriamente, il
titolo riempirà le
vostre giornate senza mai deludervi. Ovviamente trattandosi di
un MMO fermarsi
alla sola campagna è riduttivo e non valorizza assolutamente
il titolo. Attualmente
il titolo di Bungie è davvero in grado di tenere incollati
allo schermo per un
anno intero. Quindi, se avete         voglia   di   un   titolo
appassionante, con tante cose
da fare e che vi dia la possibilità di stringere nuove
amicizie, con Destiny 2
Ombre dal Profondo potreste aver trovato veramente ciò di cui
avete bisogno.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5
Sonoro: 9

Gameplay: 9

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise
Puoi anche leggere