Piccole Sardine crescono "Riattiviamo le periferie" - Centro ...

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Piccole Sardine crescono "Riattiviamo le periferie" - Centro ...
Piccole Sardine crescono
 «Riattiviamo le periferie»

conversazione tra SILVIA AVALLONE. MAURIZIO FERRERA e le Hardine ANDREA GARREFFA, MATTIA SANTORI, GIULIA TRAPPOLONI a rara di ANTONIO CARIOTI

I
       quattro giovani bolognesi che han-             de merito delle Sardine è stato riportare il          che qualcuno può provare di fronte al ti-
       no portato in piazza migliaia di per-          web a una funzione pubblica capace di                 tolo è un effetto voluto. Non forniamo ri-
       sone in tutta Italia ora si raccontano         incidere su processi reali: dagli account             sposte, vogliamo generare domande, a
       nel libro Le Sardine non esistono              alle persone, dalla piazza virtuale a quella          cominciare dalla più importante: e ades-
       (Einaudi Stile libero). Un testo su            fisica. La sorte della politica, penso, si            so? Il libro testimonia e documenta la
cui abbiamo messo a confronto la scrit-               gioca sulla costruzione di una commuta                storia iniziale della nostra avventura, su
trice Silvia Avallone e il politologo Mauri-          attraverso l'incontro duetto. Una seconda             cui se ne sentono di tutti i colori. Intende
zio Ferrera con tre degli autori: Andrea              ragione di vicinanza deriva dal fatto che             anche tutelare la nostra amicizia, da cui
Garreffa, Mattia Santori e Giulia Trappo-             abito a Bologna, città che definisco «di              tutto è nato. Ma non indica linee pro-
loni (il quarto, Roberto Morotti, non ha              mare», anche se il mare non c'è: aperta,              grammatiche, è una sorta di fotografia in
potuto partecipare per altri impegni).                universitaria, dove la maggior parte delle            movimento.
   MAURIZIO FERRERA — Vorrei fare un                  persone che incontri viene da fuori, un                  GIULIA TRAPPOLONI — Aggiungo
doppio complimento a voi Sardine: per il              laboratorio di accoglienza con una forte              che finora il nome Sardine è stato legato
ruolo politico che avete svolto e per il li-          attenzione al sociale. Infine c'è la scelta di        al volto di noi fondatori. Dire che «non
bro, che è una lettura molto gradevole,               venire allo scoperto. Più volte mi sono               esistono» è un modo per uscire da una
restituisce il senso della vostra avventura           detta con alcuni amici: dobbiamo fare                 condizione di leadership che non abbia-
e contiene validi spunti di riflessione. Mi           qualcosa. Ma poi non ci siamo mossi. Le               mo cercato, anche se poi l'abbiamo as-
è piaciuto di meno il titolo Le Sardine               Sardine hanno dimostrato che uscire di                sunta. D'ora in avanti le Sardine non sia-
non esistono, perché disorienta. Esistere             casa e sporcarsi le mani è un gesto che               mo più solo noi: tutti coloro che lo desi-
                                                      può cambiare le cose. Però non basta. Ca-             derano possono esserlo.
in filosofia significa produrre effetti e voi
ne avete prodotti molti. Si vuole dire che            pisco che abbiate bisogno di tempo per                   MATTIA SANTORI — Nella fase di cui
le Sardine non esistono più, è un messag-             definire un'identità ancora fluida, tutta-            si parla nel libro la nostra amicizia ha re-
gio di disimpegno? Oppure che volete                  via non potete non porvi il problema di               so patrimonio comune tutto ciò che uno
trasformarvi? Che messaggio è per le per-             costruire mia struttura in cui incanalare             di noi diceva. Adesso, conia diffusione in
sone che vi hanno seguiti? Non si rischia             l'energia che avete suscitato.                        tutta Italia, abbiamo il compito di tenere
che rimangano deluse? Stimolare un mo-                   ANDREA GARREFFA — Cominciamo                       insieme tante voci diverse. D'altronde ci
to di partecipazione è importante, però               dal titolo, che è il richiamo a un'afferma-           siamo resi conto presto, alla quinta piaz-
                                                      zione fatta da Mattia Santori, a nome di              za dopo Bologna, che il format era già
non si può vivere in un perpetuo stato na-                                                                  vecchio, perché se si replica il già visto,
scente. 0 lo slancio svanisce, oppure si              tutti noi, sul palco di piazza San Giovanni
                                                      a Roma: non esistono le Sardine, esisto-              non si fa più innovazione. Per produrre
trasforma in una struttura più organizza-                                                                   altri effetti, in un mondo che va di fretta,
ta, come è successo per i Cinque Stelle.              no le persone. Ci colpisce il fatto che tan-
                                                      ta gente sia stata pronta a indossare una             dobbiamo cambiare: il titolo ha anche
   SILVIA AVALLONE — Sono nata, come                  maschera, nel senso positivo del termi-               questo significato. Comunque ha ragione
le Sardine, negli anni Ottanta. Siamo una             ne, per svolgere un ruolo sociale come                Silvia Avallone, credo che le Sardine sia-
generazione ponte: ci ricordiamo che co-              Sardine. C'è un forte bisogno di apparte-             no nate proprio nel momento in cui ci
s'era una cabina telefonica, ma siamo a               nenza a un gruppo, rispetto al quale il ti-           siamo sporcati le mani ritagliando i pesci
nostro agio con i social network. E avver-            tolo suona come un monito: non dimen-                 di carta. Quando abbiamo dato alle no-
tiamo la necessità di costruire un collega-           tichiamo che siamo in primo luogo per-                stre idee una forma materiale.
mento tra virtuale e reale. LI digitale è una         sone, n nome in fondo non conta. Ci sia-                 MAURIZIO FERRERA — Io direi piut-
rivoluzione irreversibile, ma bisogna                 mo chiamati Sardine, potevamo essere                  tosto che allora sono nati i cuccioli delle
metterla al servizio della realtà. Un gran-           Salmoni o Stambecchi. E lo smarrimento                Sardine. Adesso però bisogna crescere.

                                                                  CENTRO EINAUDI                                                                           1
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Alcuni vi hanno rimproverato di essere            MATTIA SANTORI — Il fatto è che la         ribaltare quell'approccio, andare in pro-
solo un movimento «contro» per il vo-          verità non fa notizia in un mercato dei       vincia, in periferia, nelle zone spopolate,
stro antipopulismo, ma io non la penso         media che vive di suggestioni. Forse a        come ha esortato a fare Papa Francesco.
così. Sin dall'inizio avete affermato dei      volte bisogna trovare compromessi, usa-       Sarebbe un'iniziativa davvero rivoluzio-
valori, che non si possono neanche rias-       re semplificazioni per arrivare alla verità.  naria. Non possiamo chiedere alla politi-
sumere nel pur giusto richiamo alla Co-        Mi pare però che in alcuni ambienti me-       ca di cambiare, se innanzitutto non sia-
stituzione. Mi interessa molto, ad esem-       diatici, per come è impostato il dibattito,   mo noi a farci carico dei problemi.
pio, la vostra richiesta di «verità», che è    sia davvero impossibile riportarla a galla.      MAURIZIO FERRERA — Sono piena-
essenziale per ogni comunicazione poli-        Quanto al web, serve soprattutto ad atti-     mente d'accordo. Un concetto importan-
tica. Questa attenzione verso il rispetto      rare l'attenzione: bisogna poi, una volta     te a questo proposito è quello di ricono-
dei fatti da parte dei mass media coincide     agganciato il pubblico, far seguire un ap-    scimento. La donna che per la prima vol-
con le esigenze che ho messo in luce nel       profondimento reale e un'informazione         ta si sente guardata e ascoltata viene fi-
libro II potere della verità, scritto con      corretta. È un po' quello che abbiamo fat-    nalmente riconosciuta come persona,
Franca D'Agostini, che vi manderò. Se si        to con lo slogan «dateci venti minuti del-   titolare di dnitti. Ma lo sforzo di ricono-
smarrisce la possibilità di assumere co-        la vostra vita per cambiare cinque anni      scere l'altro è faticoso. Usare il citofono
me vero ciò che gli altri dicono, crollano      del vostro futuro». Era un paradosso, co-    nel senso suggerito da Silvia Avallone si-
le basi della convivenza civile. Quindi         me quando l'allenatore di basket, alla fine  gnifica anche scontrarsi con le paure del-
v'invito a insistere su questo, specie          di ogni time-out, dice ai suoi giocatori     le persone emarginate e con la loro per-
quando siete invitati dai grandi mezzi di       che quello è il momento decisivo. Noi        meabilità alla propaganda ingannevole.
comunicazione, dove spesso gli ospiti           prima abbiamo chiesto venti minuti, poi      Bisogna essere pronti ad ascoltare non
hanno licenza di mentire. Si tratta di una      sei ore il 19 gennaio, quindi abbiamo pro-   solo i loro problemi, ma anche le perce-
grave emergenza per la democrazia, non          posto contenuti più complessi. Tre resta-    zioni false istillate dalle forze populiste.
inferiore a quelle che giustamente segna-       no i punti fermi: l'empatia tra i corpi nel-    ANDREA GARREFFA — Fin dal princi-
late in fatto di rispetto per la diversità e    lo spazio pubblico, che porta a scoprire la  pio abbiamo individuato non tanto nella
tutela delle minoranze.                                                                      parola quanto nella narrazione una risor-
                                                verità; la creatività e la gratuità, alternati-
                                                ve al modello capitalistico, al consumi-     sa fondamentale, che plasma la realtà. LI
                                                smo e alle manipolazioni del potere; una     gesto di suonare al citofono come ha fat-
                                                politica che risponda al populismo valo-     to Salvini, che ha turbato tutti noi, è an-
   GIULIA TRAPPOLONI — Le Sardine               rizzando le regole democratiche, ma pre-     ch'esso espressione di un modo di narra-
nascono proprio dalla denuncia di una           sentandosi in forme nuove per coinvol-       re la società. Ma noi a quella mossa ab-
evidente manipolazione della verità.            gere coloro che si sentono esclusi.          biamo deciso di opporre il silenzio. Oggi
Matteo Salvini era venuto a Bologna e                                                        ci si sente sempre in dovere di ribattere
aveva detto che al suo comizio in piazza                                                     alle provocazioni, ma a volte la risposta
Maggiore avevano assistito centomila
persone. Ma una folla del genere in quel-
                                                                    fT                       migliore, quella che fa più male a chi cer-
                                                                                             ca la rissa, è ignorarlo. Dato che i social si
lo spazio non entra materialmente. Così            SILVIA AVALLONE—Io vorrei ripartire basano sulla quantità delle interazioni,
abbiamo invitato i cittadini a riunirsi con     da Bologna, da un altro momento della
noi in piazza Maggiore per mostrare co-         campagna elettorale regionale in cui vi alimentare la polemica significava ab-
me la verità dei corpi fisici possa smenti-     siete inseriti, generando l'esperienza del- boccare a un tranello. E le Sardine non
re l'informazione alterata. E i partecipanti    la quale il libro offre una narrazione al- abboccano. La vera risposta è andare nel-
ci hanno detto: finalmente non ci sentia-       ternativa agli slogan della propaganda. le periferie e stimolare l'ascolto tra le per-
mo più soli. Ad aggregare intorno a noi         Mi riferisco alla scena di Matteo Salvini sone, di cui c'è enorme bisogno. Già sia-
tante persone non sono stati dunque             che citofona a una famiglia di immigrati mo andati nell'Appennino fuori Bologna,
specifici contenuti politici, ma fattori        marocchini, accusandoli di essere spac- ma non a organizzare eventi di piazza,
metapolitici: un ritrovarsi nell'empatia,       ciatori. Quel citofono è una metafora po- semmai a svolgere un'attività rispettosa
nella relazione tra diversi, nel richiamo ai    tente: usato in modo terrificante, avrebbe del luogo. È stato emozionante a Casti-
duitti umani. E il punto di partenza è sta-     meritato di essere adoperato diversa- glione dei Pepoli vedere trecento persone
to il bisogno di ristabilire la verità.         mente. Voglio due che è necessario suo- partire dal paese e caniminare in silenzio
                                                nare al citofono delle periferie. Senza te- nel bosco con le lacrime agli occhi. Può
   MAURIZIO FERRERA — Permettetemi              lecamere, senza social, ma con garbo e ri- sembrare romanticismo, ma è stata
di citare un passo del Vangelo di Giovan-       spetto, bisogna andare ad ascoltare colo- un'esperienza forte di condivisione. Mi
ni: «La verità vi farà liberi».                 ro che vivono nei luoghi di marginalità e piace anche il concetto di riconoscimen-
   ANDREA GARREFFA — Sicuramente                dare loro la dovuta importanza. Sono cit- to, che non deve rivolgersi solo agli altri
faremo tesoro delle idee che propone            tadini sempre più abbandonati e quindi ma anche a conoscere noi stessi.
Ferrera sui «dnitti aletici», relativi alla     sempre meno disposti a essere solidali.
verità. Del resto abbiamo partecipato a         Chi è privato di attenzione fa fatica ad
diverse assemblee nelle scuole e una do-        ascoltare gente che sta peggio di lui. Invi-
manda ricorrente dei ragazzi è appunto:         to tutti a leggere il libro La strada di Ann    MAURIZIO FERRERA — Ora vorrei ra-
come facciamo a capire se una notizia è                                                      gionare sulla fase successiva del vostro
vera? C'è un grande disorientamento. Noi       Perry. L'autrice è un'afroamericana che       impegno, che vedete incentrata sulla par-
abbiamo dato voce a un bisogno di verità,      scrive negli anni Quaranta: racconta di       tecipazione orizzontale dal basso. Ma la
abbiamo smascherato la bugia dei cento-        mia donna che vive in mi quartiere de-        politica ha anche una dimensione verti-
mila in piazza Maggiore. Ma un'azione          gradato e va a raccontare la sua vita a un    cale, quella della decisione. Se le persone
del genere non si può compiere tutti i         santone. Qui per la prima volta si sente      hanno bisogni e aspirazioni, non basta
giorni, quindi è enorme la responsabilità      guardata: nessuno in precedenza, com-         ascoltarle, discutere con loro, occorre
dei mezzi d'informazione, di chi lavora        presi assistenti sociali e poliziotti, aveva  adottare delle soluzioni. Nel libro questa
con le notizie. È una sfida tutt'altro che     mai prestato attenzione alla sua voce e al- dimensione verticale è presente solo co-
semplice, ma non può essere elusa, per-        le sue esigenze. Perciò dico che il citofo-   me cornice generale. Dite che le scelte
ché dove dilaga la menzogna si disgrega-       no va simbolicamente strappato a chi lo       pubbliche devono basarsi su una vasta
no le basi stesse della democrazia.            ha usato in modo strumentale. Bisogna         rappresentanza e su un'analisi seria dei
                                                                                             fatti, ma il problema è anche come sele-

                                                           CENTRO EINAUDI                                                                     2
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zionare le istanze giunte dal basso. Non        propulsione. Ora per noi si pone il noto         frontare meglio la fatica necessaria e sa-
tutte si possono soddisfare, alcune sono        problema di come fa un movimento                 lutare di metterci nei panni degli altri.
incompatibili tra loro. Che fare allora? Io     spontaneo a consolidarsi nel tempo.              Quindi vorrei insistere perché inseriate
penso che dobbiate scendere da una cor-         Molti di quei fenomeni finiscono per di-         fra le priorità la rivalutazione del libro.
nice valoriale elevata a linee strategiche      sperdersi, noi stiamo cercando di darci              ANDREA GARREFFA — Su questo
più definite. Non vi chiedo che cosa pen-       una forma. Abbiamo passato un mese di            mettiamo la firma. L'istruzione e la lettu-
sate dell'Uva o dell'Alitalia, ma di elabora-   impasse decisionale, perché prima a de-          ra sono al centro della nostra attenzione,
re indicazioni sul futuro, su come correg-      cidere eravamo noi quattro, adesso tutto         come tutto ciò che permette di superare
gere le iniquità, sul perché l'Italia non       è più complicato. Anche sui contenuti ci         la paura che ci fa percepire gli altri come
cresce e i giovani vanno all'estero. Potreb-    sono visioni diverse: c'è chi vuole insiste-     una minaccia e non come una ricchezza.
be essere utile connettervi con altri sog-      re su tre o quattro punti qualificanti e chi         MATTIA SANTORI — È importante la
getti giovanili (uno è il gruppo Tortuga,       preferisce elaborare un progetto com-            lettura, ma conta di più l'esperienza di-
ma ce ne sono altri) che non si sono spor-      plessivo. Siamo in una fase embrionale e         retta. Noi stiamo constatando che nel-
cati le mani, però riflettono sulle scelte      accettiamo suggerimenti.                         l'azione pratica mia marea di convinzioni
della politica e propongono contenuti.             GIULIA TRAPPOLONI—Per quanto ri-              teoriche si disintegrano. Nella sinistra, a
                                                guarda i contenuti programmatici, una            cui apparteniamo, ci sono infinite con-
   ANDREA GARREFFA — E senza dub-                                                                traddizioni. Basta mettere quattro perso-
bio un passaggio necessario. Vorrei però        scelta giusta può essere cercarli nei terri-
                                                tori che si sono attivati grazie alle Sardi-     ne intorno a un tavolo e affiorano visioni
precisare che il libro si pone fuori da que-                                                     diverse, difficili da conciliare. Domina
sta prospettiva verticale. La sua ambizio-      ne, vedere se le energie che abbiamo
                                                messo in moto possono anche indicarci            l'individualismo, nessuno è disposto a ri-
ne è documentare un percorso compiuto                                                            vedere le sue posizioni. Ma per convince-
da noi quattro, con tutti i nostri limiti.      punti da elaborare e sostenere. Non si
                                                tratta solo di intercettare i bisogni delle      re le persone devi metterti in gioco, dare
Per fare un passo avanti bisogna ricorrere                                                       l'esempio. Tra Gino Strada e Graziano
a competenze che non abbiamo. I ragazzi         periferie, come suggerisce la metafora
                                                del citofono. Bisogna attivare i territori,      Delrio (tanto per fare un nome) ti fidi di
di Tortuga ci hanno cercati e li incontre-                                                       più del primo, perché è andato di perso-
remo. C'è interesse a conoscersi e a con-       coinvolgerli in un processo decisionale.
                                                   MATTIA SANTORI — Di recente io e              na ad affrontare i problemi di cui parla.
taminare le rispettive esperienze.
   MATTIA SANTORI — Quelli evocati da           Andrea siamo andati a Scampia e a Ta-                MAURIZIO FERRERA — Però Strada è
Ferrera sono i temi su cui ci stiamo arro-      ranto. Poi io ho visitato Certosa, quartiere     credibile sui problemi che conosce. Non
vellando giorno e notte. Al momento ab-         di Genova sotto il ponte Morandi crollato        lo metterei a decidere su questioni di fi-
biamo una struttura fondata molto più           nel 2018. Solo che siamo assediati dalla         nanza internazionale.
sulla fiducia e sul merito che sulla demo-      pressione mediatica e non riusciamo a                MATTIA SANTORI — Ciascuno ha le
crazia. Non è detto che sia un male, ma se      raggiungere quei luoghi in punta di piedi        sue competenze. Però lo scopo delle Sar-
ci chiedono da chi siamo stati scelti noi, e    come vorremmo. Le periferie, che in ge-          dine è unire storie diversissime, i comu-
ancora di più da chi sono state scelte le       nere non vogliono essere definite tali, so-      nisti convinti e gli iscritti al Pd, che si ri-
persone che vanno in tv o scrivono testi        no diffidenti in partenza: se arrivi con         trovano in un contesto nuovo, sgombrato
per le Sardine, la risposta è che tutto è       venti fotografi e operatori al seguito, la si-   dai preconcetti, segnato dalla pratica
successo un po' come veniva. Oggi abbia-        tuazione non può che peggiorare.                 concreta e destrutturato rispetto alle
mo circa 120 referenti in Italia e una tren-       SILVIA AVALLONE — C'è un altro pun-           esperienze tradizionali.
tina nel resto d'Europa, la cui legittima-      to importante su cui le Sardine si sono di-          ANDREA GARREFFA—Conoscere l'al-
zione deriva dal fatto che sono stati più       mostrate sensibili. Mi riferisco alla lettu-     tro da noi è una fatica e non è di moda,
svelti a lanciare un evento su Facebook.        ra, anzi al libro: un oggetto oggi poco          ma vediamo crescere la voglia di farlo.
   MAURIZIO FERRERA — Però quello               considerato e valorizzato, forse perché              GIULIA TRAPPOLONI — Lo abbiamo
che avete fatto non è per nulla illegittimo.    non alla moda. Per me aprire un volume è         visto con l'iniziativa «Sardina ospita Sar-
La comunità che sceglie i suoi rappresen-       un gesto politico e civile. Equivale all'usa-    dina», quando i nostri dell'Emilia-Roma-
tanti deve essere innanzitutto costituita.      re il citofono come strumento per met-           gna hanno aperto le porte a ragazzi pro-
E ciò nella storia di solito avviene attra-     tersi in contatto con le persone, perché         venienti da tutta Italia per la manifesta-
verso persone come voi, che si alzano in        leggere un libro significa entrare nella vi-     zione del 19 gennaio. Quanto al problema
piedi e lanciano un'iniziativa intomo alla      ta, nei pensieri di un altro. È liberatorio      culturale, il cambiamento di linguaggio
quale convergono altri. A quel punto sor-       incontrare gli altri, perché nessuno può         non può che partire dalle scuole.
ge una comunità che, come state facendo         essere felice nell'isolamento, hi rete si ri-        ANDREA GARREFFA — E qui torna il
voi, si pone il problema di selezionare i       schia di conoscere solo gente che già la         discorso sul potere dell'esempio. Noi lo
suoi leader. Non c'è nulla di anomalo.          pensa come noi. La carica di frustrazione        abbiamo dato: narrando una storia,
                                                e di rabbia diffusa oggi nasce anche da          riempiendo le piazze, stimolando la par-
   MATTIA SANTORI — A noi in realtà             questa condizione, mentre sarebbe fon-           tecipazione. Senza quelle azioni concrete
non interessa tanto la rappresentanza           damentale imparare a non avere paura di          non saremmo qui.
quanto il coinvolgimento, hi ogni attività      chi è diverso. E i libri aiutano perché sono                              Antonio Carioti
di gruppo, se non riesco a far sentire tutti    l'inizio dell'incontro, consentono di af-
partecipi, si perdono spinta, passione,                                                                                        S RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                           CENTRO EINAUDI                                                                                 3
Le immagini
                                      Da sinistra a destra, sei       Sono il fenomeno
                    I                momenti dell'esperienza
                                delle Sardine. 14 novembre
                                 2019: in piazza Maggiore a
                                                                      più rilevante
                                Bologna il primo flash mob,
                                 guidato da quattro ragazzi,
                               richiama a sorpresa 15 mila
                                                                      di questa stagione
         LE SARDINE
        nati C S W T W W
                               persone; 14 dicembre 2019:
                                le Sardine riempiono piazza
                                                                      politica, nato a
                                      San Giovanni a Roma, il
                                            luogo simbolo delle       Bologna il 14
                                   manifestazioni sindacali e
                                 del concerto del 1° Maggio;
                                     19 gennaio 2020: nuovo
                                                                      novembre per
       ANDREA GARREFFA
                                   raduno a Bologna, ad una
                                          settimana dal voto in
                                                                      contestare i nu-
       ROBERTO MOROTTI
         MATTIA SANTORI
                               Emilia-Romagna, in piazza 8
                               Agosto con artisti, scrittori e
                                           giornalisti (50 mila i
                                                                      meri della piazza
      GIULIA TRAPPOLONI
Le Sardine non esistono.
 Il racconto dei fondatori
                                      presenti); 31 gennaio: i
                                       quattro fondatori delle
                                                                      di Salvini. Ora
    EINAUDI STILE UBERO
           Pagine 87, € 12
                                      Sardine a Treviso fanno
                                        visita a Fabrica, centro      pubblicano un
                                ricerche fondato da Oliviero
                  L'uscita          Toscani e posano per una
                                  foto con Luciano Benetton
                                                                       ibro, che è la sto-
 Il volume Le Sardine non
   esistono esce in libreria
        martedì 10 marzo
                                 (molte polemiche sul web);
                                 11 febbraio: primo incontro
                                                                      ria di un'amicizia
                                         con le istituzioni nella
                                  persona del ministro per il         prima ancora
                                 Sud, Giuseppe Provenzano
                                       (il giorno dopo visita al
                                  collega titolare degli Affari
                                                                      che un manifesto.
                                regionali Francesco Boccia);
                                               29 febbraio: una       Li abbiamo invitati
                                      delegazione guidata da
                                      Mattia Santori, Jasmine
                                 Cristallo e Lorenzo Donnoli
                                                                      a parlarne
                                interviene ad Amia ài Maria
                                         De Filippi su Canale 5
                                                                      con il politologo
                                                     I libri citati
                               La verità al potere di Maurizio        Maurizio Ferrera
                               Ferrera e Franca DAgostini è
                               edito da Einaudi. Lo strado di
                                     Ann Petry da Mondadori
                                                                      e la scrittrice
                                                                      Silvia Avallone

                                             CENTRO EINAUDI                                  4
Il movente iniziale è stato
recuperare la verità dei fatti
con un'esperienza diretta
Ora servono nuovi contenuti

      In via Solferino
      Qui sopra: nella sala
      Albertini del «Corriere», le
      tre Sardine che hanno
      partecipato al dibattito.
      Da sinistra: Andrea Garreffa
      (32 anni, guida ambientale
      escursionistica); Giulia
      Trappoloni (30 anni,
      fisioterapista e insegnante
      di danza); Mattia Santori
      (32 anni, ricercatore per i
      mercati energetici). Non ha
      potuto partecipare
      Roberto Moratti (31 anni,
      ingegnere). Servizio
      fotografico di Stefano
      De Grandis (Fotogramma)

                                     CENTRO EINAUDI   5
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