Il Pane Come - Parrocchia di Cristo Risorto
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Come il Pane PERIODICO ISCRITTO AL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI VERONA, IN DATA 18-02-2005 AL NUMERO 1639 - DIRETTORE RESPONSABILE PENNACCHIONI ALBERTO ORARI SANTE MESSE PREFESTIVE NOVEMBRE CRISTO RISORTO 18:30 IL PANE DELLA VITA CORNO SAN VITO 19:00 S. MARIA MAGGIORE 18:00 Santa Maria Maggiore PADRI REDENTORISTI 19:00 Cattabianchi Emma ORARI SANTE MESSE FESTIVE IL PANE DELL’ETERNITÀ CRISTO RISORTO 8:30 | 10:30 | 18:30 CORNO SAN VITO 8:00 | 10:30 Anni S. MARIA MAGGIORE 8:30 | 10:00 | 11:15 | 13:00* | 18:00 PADRI REDENTORISTI 6:30 | 8:30 | 10:00 | 11:30 | 19:00 Santa Maria Maggiore *LINGUA INGLESE Pinter Sergio Zamboni Giuseppe 82 ORARI SANTE MESSE FERIALI Bonafini Beniamino 88 Fiorini Ines 92 CRISTO RISORTO 8:30 Comerlati Chiara 77 CORNO SAN VITO 18:00 Gragnato Luciana 81 S. MARIA MAGGIORE 8:30 | 19:00 Lozada Regis Violetta 86 Barbi Luigi 76 Vassanelli Luigi 89 ORARI SEGRETERIE PARROCCHIALI Pietropoli Luigina 82 Tezza Gino 91 CRISTO RISORTO MAR, MER E GIO | 9:30 - 12:00 Franceschini Vittorio 90 Via Colombo, 3 DA LUN A VEN | 16:00 - 18:00 Calabrese Lino TEL. 045.7153529 Fasoli Domenica 88 S. MARIA MAGGIORE DA LUNEDì A SABATO Piazza Nuova, 3 9:00 - 11:30 Cristo Risorto TEL. 045.7150541 Filippozzi Carlo 87 CORNO SAN VITO SANTUARIO MADONNA Claudio Anna 94 Via Piemonte DEL PERPETUO SOCCORSO Piras Antonio 77 TEL. 045.754314 Via Ospedale, 12 Bonafini Giorgio 56 TEL. 045.7150160 Sandrini Luigi 81 Bertasi Giuseppe 88 Corno San Vito Zivelonghi Teresa 91 Endrizzi Maria 86 Ambrosi Luigi 79 2
Come il Pane Prepara la culla: è Natale “Prepara la culla: è Natale”. Quando penso nel cuore delle tenebre può risplendere una al Natale mi torna spesso in mente questa luce, quella di Dio. frase, titolo di un libro del Cardinal Comastri. È un invito a ricordare che il Natale non è qualcosa di estraneo alla nostra vita, non è sentimentalismo né tantomeno un giorno come gli altri. Natale è un incontro che ci dona speranza. Oggi più che mai sentiamo il bisogno di speranza, una speranza vera, una speranza che non possiamo raggiungere da soli ma frutto dell’incontro tra Dio che si fa bambino, che nasce nel cuore di ciascuno, e noi. Un Natale diverso quello di quest’anno, più essenziale, ma forse proprio per questo ancora più significativo. “Natale è un incontro che ci Il silenzio. dona speranza.” Il silenzio della notte in cui Maria ha dato alla luce il Figlio di Dio. Un silenzio carico Nei racconti dei Vangeli della nascita di Gesù di attesa: tutto il mondo attendeva questo mi colpiscono tre cose: la luce, il silenzio e i momento; un silenzio che sfocia nel canto pastori. degli angeli: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e Gesù nasce nel buio e porta la luce, è lui “la pace in terra agli uomini che Dio ama”. luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Oggi Il Natale ha a che fare con questo silenzio: il buio esterno non è un problema ma quante Cristo nasce nella quiete della notte. Quando persone vivono nel buio interiore dato dal resto in silenzio, metto a tacere le voci fuori dolore, dalla sofferenza, dall’incapacità di e dentro di me, Cristo può nascere nel mio guardare oltre. Ci sono molte persone che cuore. Da questo silenzio posso entrare in celebrano il Natale, ma in loro resta il buio. contatto in modo nuovo con gli altri. Penso alle persone che hanno perso una Dopo il silenzio e l’annuncio degli angeli persona cara, chi è solo, chi non ha il lavoro, arrivano ad adorare il bambino i pastori. chi sta male. La luce di Gesù scuote tutti loro, Se per i Giudei i pastori sono considerati i il bambino nella mangiatoia è una promessa: poveri e gli emarginati, per i Greci i pastori 3
Come il Pane sono i custodi dell’amore. Che bello tenere insieme queste due “Un invito forte a non interpretazioni: i primi che arrivano ad abituarci al Natale, a adorare Gesù, sono persone povere, emarginate, ma col cuore libero e per questo lasciarci raggiungere dallo custodi dell’amore. stupore del mistero del Dio Nel presepe c’è sempre una statua che mi colpisce: quella dell’incantato. Mentre tutti fatto bambino.” i pastori portano qualcosa o sono intenti a badare alle pecore, l’incantato non ha nulla, ogni bambino risiede la promessa che la fissa Gesù e nel suo volto si legge stupore. nostra vita si rinnova, che la durezza viene Uno stupore che sento come un invito infranta e l’oscurità si illumina (A. Grun, Buon forte a non abituarci al Natale, a lasciarci Natale! Pensieri per la riflessione) raggiungere il mistero del Dio fatto bambino. Allora prepariamo la culla, accogliamo il Nel quadro del pittore olandese Van Der Signore, il Salvatore che nasce per noi! Goes i volti duri dei pastori si illuminano. Buon Natale! Tutto a un tratto, irradiano una nota di Don Andrea delicatezza. Il bambino li ha trasformati. In Natale a Verona Verona. ....... E quando Città dell’amore l’uragano e dell’incanto magico della pandemia d’una luccicante Stella spazzerà via, che avvolge se stessa ogni angolo e il mondo intero . brulicherà Piazze e vie di nuova linfa vitale di mercatini spogli e nei nostri cuori si colorano invece si riaccenderà di verdi speranze, la fiamma di cuori sognanti e sarà così ad un futuro migliore per sempre Natale. e par che dicano al solitario passante : Chiavetta Eleonora Tornerà la luce brillerà ancora la culla dell’arte e del canto. 4
Come 2 grandi Parole per ragazzi swag* il Pane il NATALE bell’atmosfera….yeyeyeyeye…. ti prego non mi uccidere il mood* dai…. yeyeyeyeye…. quanto abbiamo cantato queste parole qualche tempo fa… voglio collegarle al NATALE, il cui significato profondo spesso non ci è ben conosciuto, ovvero, ci avviciniamo al conoscerlo quando respiriamo l’atmosfera natalizia e la magia del Natale fa breccia nei nostri cuori, ma poi sembra che... “l’Epifania tutte le feste si porta via”... e anche la magia... Eh NO invece! Il mood* resta alto, non deve essere ucciso e soffocato dalle abitudini; la musica del Natale può accompagnare il ritmo del nostro cuore, ogni giorno, continuamente, SEMPRE. Il Natale è la sorpresa di un Dio bambino, di un Dio povero, di un Dio debole, di un Dio che abbandona la sua grandezza per farsi vicino a ognuno di noi. SEMPRE. Il 25 dicembre è una ricorrenza in cui ricordiamo e festeggiamo la nascita di GESÙ, ma non è un flash*… la bellezza di essere amati da Dio è con noi SEMPRE… per restare in “good time*”! Sai cos’è l’Incarnazione? L’Incarnazione… una parola difficile da comprendere... significa che Dio, che è Spirito, Perfezione, Eternità, diventa carne, sangue, vene, muscoli, respiro, sudore e fatica. Siamo talmente asfaltati dall’abitudine, che al sentire queste parole rimaniamo completamente indifferenti. Ma ci pensiamo: l’Eterno è in mezzo a noi, IL TUTTO È QUI! Dire Incarnazione vuol dire che quando torni a casa da scuola o dal lavoro, stanco, stravolto, Dio sa cos’è! Quando soffri perché hai un’infezione in corpo e stai male, Dio sa cos’è. Quando ti senti abbandonato, perché lasciato dalla fidanzata, Dio sa cos’è, perché è stato abbandonato da tutti gli uomini, ben peggio. È un mistero enorme! È un REGALO ENORME! Lo teniamo talmente su nei cieli questo Dio, che non ci rendiamo conto che è lì a scuola con noi, sui libri con noi, a lavare i piatti con noi! Lo teniamo talmente chiuso nelle chiese che non ci rendiamo conto che è sull’autobus, che è lì dove si soffre, che è lì dove si ama, dove si spera. Dio c’è! Non solo quando e se lo cerchiamo. DIO C’È SEMPRE. * Dizionario ragazzi - genitori SWAG, che ha stile MOOD, stato d’animo, umore GOOD TIME, tempo buono, tempo di serenità FLASH , attimo, istante 5
Come il Pane LA PACE, come condizione prima di tutto Cari amici e amiche, nell’ultimo numero vi salutavo lasciandovi alla riflessione di una frase che, nell’enciclica papale, mi aveva colpito particolarmente: L’appello del papa è quello di evitare la tentazione di fare appello al DIRITTO della FORZA ma, piuttosto, di perseguire la FORZA del DIRITTO. Nella quotidianità l’uso della forza è diventato, quasi, una prassi; rientra nelle abitudini comuni infatti, utilizzarla come strumento principale per il raggiungimento degli obbiettivi o scopi. La gara del più forte è presente in molte dinamiche sociali, relazionali, politiche, economiche e lavorative; sembra che sia diventato molto più semplice e conveniente imporre ed imporsi, piuttosto che collaborare con umiltà, cercando gli stessi risultati in un clima di pace, distensione e cooperazione. Oramai si parla e si agisce inconsapevolmente, come se questo modo imperativo di essere, fosse un diritto acquisito da poter esercitare in qualsivoglia momento e situazione. In realtà la vera forza sta nella consapevolezza che tutti vantiamo gli stessi diritti, le stesse opportunità e, soprattutto, lo stesso rispetto che si confà all’essere umano. 6
Come il Pane Nel momento in cui riconosciamo che ogni essere umano gode di questi diritti, l’utilizzo della forza risulta nullo ed inutile, e cresce l’importanza di un dialogo costruttivo e rispettoso per il raggiungimento di qualunque tipo di obbiettivo; a maggior ragione per la conquista di un bene preziosissimo: la PACE come condizione alla base di ogni motivo di relazione. Argomento, questo, affrontato anche da Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace. Egli individua in questa condizione “il cammino di speranza di fronte agli ostacoli ed alle prove, un bene prezioso a cui aspira tutta l’umanità”, un pacifico cammino basato sull’ascolto, sulla solidarietà e sulla fraternità. Anche la memoria del passato dovrebbe aiutare ad illuminare questo percorso, per non ripetere gli stessi terribili errori. Un cammino di questo tipo, è una grande e complessa sfida, in quanto gli interessi in gioco nei rapporti tra persone, comunità e nazioni, sono molteplici e contraddittori. Sta di fatto che il processo di pace è un lavoro paziente, di ricerca della verità e della giustizia, che onora sempre i diritti universali dell’essere umano. La Pace risiede anche nella riconciliazione continua nei rapporti umani e tra uomo e Dio; è un sentimento di trasporto verso la natura che Egli ci ha donato, e di cui spesso facciamo abuso. È come la fiamma di un rapporto amoroso che deve essere coltivata giorno dopo giorno. Il mio augurio per il nuovo anno che stiamo per iniziare è quello di prendere vera consapevolezza che, da subito, possiamo lavorare nel nostro piccolo, nelle nostre famiglie e nelle nostre relazioni, come veri innamorati della PACE, che giorno dopo giorno ne tengono viva la fiamma che la alimenta. Buon cammino a tutti. Matteo 7
Come il Pane Il presepe Torna, con il Natale, la bella consuetudine - «celebrare il memoriale di quel Bimbo che di allestire il presepe nelle nostre case: non nacque a Betlemme e con gli occhi del corpo si tratta, però, solo di tenere in vita una contemplare i disagi della sua infanzia povera, veneranda tradizione o più semplicemente come fu adagiato nella mangiatoia e come, di onorare la serie dei “riti” che fanno da tra il bue e l’asino, se ne stette poggiato sul corollario al giorno che ricorda la nascita di fieno». Da queste righe è facile comprendere Gesù, come gli addobbi o l’albero natalizio… l’intenzione per cui san Francesco chiese di C’è qualcosa di più, perché il presepe preparare il presepe: egli voleva partecipare affonda le radici nel fatto stesso della più intensamente sul piano esistenziale ciò fede, che è anzitutto esperienza di Dio. Ma che la liturgia ci presenta a sul piano rituale facciamo un passo indietro, alle origini del e simbolico. Ci racconta ancora, la Legenda Presepe. Quando Francesco di Assisi volle Major, che durante la cerimonia, Francesco per la prima volta rappresentare la nascita stette «in piedi davanti alla greppia, con intensi di Gesù, chiamò un certo Giovanni, di sospiri, devotamente raccolto e circonfuso di Greccio, e a lui chiese di preparare la scena meravigliosa allegrezza. Si celebra la Messa del natale del Salvatore per - disse il Santo solenne sulla mangiatoia, e il sacerdote 8
Come il Pane ne riceve una consolazione mai provata cambiati. prima». Sospiri, raccoglimento, allegrezza: Ecco il motivo per cui Francesco volle sono termini preziosi per capire la natura allestire il presepe: perché non si trattava del presepe che anche noi continuiamo solo di celebrare uno dei grandi misteri della a fare nelle nostre case. Francesco volle fede, ma anche e prima di tutto di viverlo “contemplare con gli occhi del corpo” la nascita come un incontro reale, concreto e in di Gesù. Non si accontentò di un racconto, di qualche modo il più direttamente possibile. un insegnamento o di ascoltare l’annuncio di È questo il motivo per cui facciamo il un mistero. Per lui la fede non era solamente presepe nelle nostre case: per vedere anche qualcosa da capire, ma anche qualcosa da noi fisicamente, “con gli occhi del corpo” la vivere con i sentimenti, con le emozioni e grandezza dell’amore di Dio, che nel presepe con tutta la persona. Più che un tutto in se diventa uno di noi e uno come noi. completo e articolato di verità, la fede è incontro vivo con la Persona viva di Cristo. E quando si incontra una persona, entrano in gioco tutti i timbri della comunicazione umana: testa, cuore, vista, affetti, ragione… Di una persona si fa esperienza, se ne vive la presenza, si impara a conoscerla e da questa conoscenza si viene anche poco o tanto “Ecco il motivo per cui La Legenda Major racconta ancora della Francesco volle allestire visione avuta da uno degli astanti durante la cerimonia di Greccio: «Un uomo virtuoso il presepe: perché non si scorge una mirabile visione. Costui vedeva, trattava solo di celebrare uno infatti, nella mangiatoia giacere un bimbo addormentato e il Santo di Dio gli si accostava, dei grandi misteri della fede, e voleva quasi risvegliare il fanciullino dal sonno ma anche e prima di tutto profondo». Nella visione, uno degli abitanti di Greccio vede il Bambino addormentato di viverlo come un incontro e Francesco che corre a svegliarlo. Nel reale, concreto e in qualche raccontarla, la Legenda Major ci dà anche modo il più direttamente l’interpretazione di questa visione: «Non era sconveniente, questa visione - scrive possibile.” 9
Come il Pane l’Autore - poiché il Bambino Gesù era caduto - e soprattutto ai poveri -, chi non costruisce nella dimenticanza nei cuori di molti». Il Bimbo fraternità, chi si attarda su questioni faziose addormentato nella mangiatoia è simbolo e divisive, probabilmente non è mai passato del sonno del cuore, che lascia cadere da Betlemme… Chiediamo al Signore che nell’oblio l’amore di Dio per gli uomini. E questo Natale rafforzi lo spirito di unità perché il nostro cuore rimanga sveglio e tra che ci è necessario per fare delle nostre una fetta di pandoro e un flute di spumante parrocchie una sola grande famiglia, diversa non perda il ricordo del Natale di Gesù e unita, plurale e una. Che tutti possiamo Cristo, continuiamo a fare il presepe nelle lasciarci attrarre dal Bambino di Betlemme nostre case, perché il ricordo della nascita e scoprirci più vicini gli uni agli altri. di Gesù rimanga presente e vivo nelle nostre famiglie. “È questo il motivo per cui Vorrei aggiungere un’ultima considerazione. La capanna che ospita la Famiglia santa è facciamo il presepe nelle solitamente posta in un “luogo strategico”, nostre case: per vedere anche nel punto focale del presepe; essa ne noi fisicamente, “con gli rappresenta il centro. Verso la capanna converge la folla dei pastori: giovani e occhi del corpo” la grandezza vecchi, uomini e donne, poveri e ricchi. Alla dell’amore di Dio, che nel capanna si dirigono anche le pecore, qualche capretta e il cane che le sorveglia. Anche i presepe diventa uno di noi e Magi si mettono in viaggio verso la capanna uno come noi” di Gesù e lo stesso cielo - nella stella cometa di cartone splendente di lustrini - ad essa si orienta. C’è dunque un movimento nel In coda al racconto del presepe, la Legenda presepe, un dinamismo che lo percorre da un Major annota un’ultima cosa ancora: «da capo all’altro e lo proietta verso la capanna. Greccio che era, il paese diventa quasi una Il luogo dove nasce Gesù diventa così un nuova Betlemme». È questo l’augurio che ci punto di incontro, luogo di accoglienza, scambiamo e per il quale preghiamo. Che esperienza di fraternità. Il presepe ci anche la nostra città divenga una nuova insegna una legge fondamentale: che più Betlemme, in cui riparta la speranza, cresca siamo vicini a Dio, più siamo vicini agli altri. la fraternità, rimanga per tutti la gioia del Mano a mano che ci si avvicina alla capanna, Natale. spariscono le divisioni, le rivalità, le contese. Buon Natale, carissimi, con un ricordo Gli uomini dimenticano ciò che li divide e speciale a quanti fra noi stanno facendo si ritrovano uniti in un Amore che tutti li fatica. Che il Bambino li sollevi e tutti ci accoglie e di tutti fa una grande famiglia. Di benedica. conseguenza, chi chiude le braccia agli altri Don Diego 10
Come il Pane Presepi famiglie di Bussolengo Michele e Angela Lucio, Karin, Alice, Pietro Teresa Mengalli e nipoti Andrea zamboni Leonardo Girelli Gianelli Olinda fam. Montresor Lucio fam. Caneva 11
Come il Pane Presentazione gruppo sposi-bis di Cristo Risorto Siamo un gruppo di Ad ogni incontro, dopo il momento di coppie e di famiglie, che si riflessione e preghiera, abbiamo condiviso incontrano nella propria con gioia ed amicizia tanti momenti realtà parrocchiale, il luogo goderecci, con dolcetti e un buon vino. più propizio per imparare a Abbiamo inaugurato la nostra “Oktober vivere come coppia, per crescere nella fede Sposi”, il “Veglione di Capodanno” e la e nell’amore e capire come il Signore chiede “Cena d’inizio Estate” per chiudere l’attività di vivere il proprio impegno nella vita di ogni annuale, anche accompagnati dalla giorno. Condividiamo esperienze e difficoltà presenza di uno dei nostri sacerdoti. Non della vita famigliare, esperienze lavorative, sono mancate spensierate avventure fuori confrontandoci nel rapporto con i propri porta e occasioni in cui abbiamo partecipato figli, tenendo presente gli insegnamenti a ricorrenze importanti delle nostre della vita cristiana, avvalendoci dell’aiuto e famiglie. Il ritrovarci insieme è sempre una del sostegno della preghiera comunitaria. In festa e il clima è di sincera amicizia, anche questo modo, discutendo della quotidianità nelle naturali diversità di temperamento di e ascoltandoci, cresciamo insieme. Non ciascuno di noi e nel rispetto delle proprie dimentichiamo di ringraziare il Signore, opinioni personali. Ci piace questa modalità di lodarlo, di pregarlo e di chiedere di incontro: ha il sapore della casa, della perdono……… famiglia, dell’amicizia e della fede. “ETER.NIT” è il nome del nostro gruppo Il nostro gruppo sposi parrocchiale, si WhatsApp e siamo sei coppie di sposi ritrova con cadenza mensile il sabato sera, diversamente giovani. Il nostro è un gruppo eterogeneo e flessibile, solo che ogni anno invece di aggiungersi nuove coppie, ci consolidiamo tra noi con entusiasmo e simpatia. Nel corso degli anni durante i nostri incontri, ci siamo avvalsi di vari sussidi per affrontare e discutere diverse tematiche, scelte in base alle esigenze delle nostre famiglie. Siamo stati accompagnati nel nostro cammino di fede da vari sacerdoti della parrocchia, che si sono avvicendati nel corso del tempo. 12
Come il Pane nelle abitazioni dei componenti, da ottobre delle attività della parrocchia e della a giugno. comunità di Bussolengo. Alcuni di noi fanno Durante questa emergenza sanitaria, i parte della compagnia teatrale “I Malmaridè”, nostri incontri purtroppo si sono dovuti nata per intrattenere gli anziani alla interrompere, ma non sono mai mancate “Castagnata” e ora per raccogliere offerte tra noi le diverse interazioni tramite i social, da devolvere ai più bisognosi, grazie alla che ci hanno permesso di interagire, darci un rappresentazione di commedie divertenti. sostegno morale e psicologico e alleggerire C’è chi fa parte del Comitato Sagra e chi si questo momento impegnativo e particolare. offre volontario nel servizio per il mitico Il nostro desiderio è di poter riprendere il pranzo della festa della nostra parrocchia. prima possibile i nostri incontri in presenza, Non manca chi dirige la Schola Cantorum e che ci danno la carica per proseguire nella chi partecipa come corista. Altri di noi sono nostra vita quotidiana. al servizio della comunità attraverso il loro Cercando di aprirsi alla comunità, il impegno politico e sociale. nostro gruppo, assieme agli altri della Ci auguriamo che altre giovani e meno parrocchia, promuove iniziative di incontro giovani nuove coppie della comunità, e condivisione, come la “Festa per la Vita” possano “sposare” le nostre iniziative, e la “Festa degli Anniversari di matrimonio” aggregandosi o formando nuovi gruppi. per le Coppie Sposi 25° e 50°, ma anche con Cristina, Grazia, Lorena, Paola, Patty altre scadenze. e Silvana…..la forza femminile del nostro Sono diverse le nostre iniziative a sostegno gruppo! 13
Come il Pane I nostri Scout Branca LC anche questo può essere un modo per Il Branco dopo l’esperienza estiva ha ripreso scoprire nuovi luoghi del proprio paese. la sua “normale” attività verso la fine di L’attività svolta in questo modo è più Settembre, sempre mantenendo distanze, complessa e ne siamo consapevoli, ma mascherine e le mani ben igienizzate! quando tutto passerà, avremo nuovi ricordi Per quest’anno la nostra tana è rimasta e nuove avventure da raccontare! chiusa e abbiamo svolto le attività all’aperto, ad oggi siamo stati molto fortunati in quanto il meteo della giungla per ora ci ha fatto stare chiusi nelle nostre tane solo per un sabato e, forti della nostra pelliccia, speriamo di resistere anche al gelo invernale. Da Inizio Novembre il Branco si è diviso in due per andare a cacciare al Parco Baden Powell e in Piazza del grano. La caccia quest’anno è più difficile viste le regole che limitano le nostre azioni, ma come sempre faremo del nostro meglio. Branca R/S Branca EG La Branca R/S sta proseguendo la sua strada Il nostro reparto EG, conclusa l’attività intrapresa a settembre, cercando di non del campo estivo, ha aperto il nuovo anno farsi abbattere dai molti decreti. scout con un’uscita di apertura verso la fine I ragazzi stanno vivendo le loro riunioni di Settembre. Mascherina e disinfettante secondo lo spirito scout ovvero: “la vita fanno ormai parte della nostra uniforme, all’aria aperta” svolgendo attività nei parchi il cerchio è un po’ più largo ora ma con pubblici, ma quando il maltempo incombe, megafono e buona voce tutto procede per il attraverso una semplice riunione online. meglio. Quello che ci rende felici è vedere che i nostri B.P. valorizzava l’uomo dei boschi, ebbene, rover e le nostre scolte sanno comunque questo anno il reparto svolge le sue riunioni vivere un senso di comunità nonostante completamente all’aperto, il meteo e le questo periodo difficile. temperature a volte non sono a nostro Tra gel e mascherine la voglia di portare favore, ciò nonostante siamo sempre pronti avanti i nostri progetti non manca, a portare a termine gli obiettivi prefissati, nonostante ciò cerchiamo sempre di non sarà di certo un po’ di freddo a fermarci! apprezzare il valore dei piccoli ma grandi Circa un mese fa abbiamo iniziato a dividerci momenti che viviamo assieme. in due gruppi dislocati per Bussolengo, 14
Come il Pane A tutti i bambini… e non solo… COLORIAMO INSIEME! 25 dicembre Santo Natale 15
Come il Pane Buon Natale! 16
Puoi anche leggere