PIANO TRIENNALE INTEGRATO PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA'

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Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Mantova

     PIANO TRIENNALE INTEGRATO PER LA
   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA
        TRASPARENZA E L’INTEGRITA’

Redatto dall’avv. Danio Nespoli
(Responsabile Unico della Prevenzione della
Corruzione e della Trasparenza Amministrativa)
Adottato con Delibera del Consiglio in data 10 ottobre 2017
[2017-2020]
INDICE
Sommario
Introduzione Pag. 2
Sezione 1 - Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione Pag. 3
1. Premessa introduttiva Pag. 4
2. Riferimenti normativi Pag. 5
3. Organigramma Pag. 6
4. Individuazione aree di rischio Pag. 8
5. Valutazione del rischio ed adozione Misure di Prevenzione Pag. 9
6. Formazione e Codice di Comportamento del Personale Dipendente Pag. 10
Sezione 2 - Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Pag. 11
1. Introduzione Pag. 12
2. Fonti normative Pag. 12
3. Contenuti Pag. 12
Allegato A - Schema aree di rischio
Allegato B - Misure di prevenzione (suggerite)
Allegato C - Attestazione responsabile della prevenzione della corruzione
INTRODUZIONE
La peculiarità di Ente Pubblico non Economico a carattere associativo del
Consiglio dell’Ordine Forense, che non utilizza fondi pubblici e che non
esercita attività sostitutiva erariale per conto dello Stato, ha determinato la
scelta della redazione di un Piano Triennale integrato di Prevenzione della
Corruzione e della Trasparenza.
Infatti, i Piani integrati tra loro assolvono all’esigenza, da un lato, di prevenire
i fenomeni corruttivi e, dall’altro, di rendere pubbliche le modalità operative
di comportamento del Consiglio con ostensione dei dati necessari per la
trasparenza dell’attività amministrativa in chiave di prevenzione della
corruzione.
Per ragioni di natura pratica e per la esiguità delle attività a contenuto
discrezionale del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Mantova ha
nominato, nella persona del sottoscritto Avv. Danio Nespoli, il Responsabile
Unico della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
Amministrativa.
Il Presente Piano integrato si articola in 2 Sezioni separate specificamente
dedicate.
SEZIONE 1
PIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
1. Premessa introduttiva.
Il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione è realizzato in
adempimento di un obbligo imposto dalla Legge n. 190/2012 esteso ai Consigli
dell’Ordine con Delibera dell’ANAC n. 145/2014.
Tale Delibera è stata oggetto di impugnazione dinanzi al TAR Lazio il quale
con sentenza n. 11391/2015 depositata in data 14/09/2015 nel rigettare il
ricorso ha, comunque, dettato il principio generale in virtù del quale la
generalità e l’astrattezza della norma di legge in questione comporta, dunque,
la sua applicabilità a tutti gli enti pubblici; ma perché tale applicazione
avvenga concretamente occorre che le relative disposizioni siano adattate alla
natura ed alle dimensioni di ogni singolo ente.
Conseguentemente si è proceduto alla redazione del Piano tenendo conto della
peculiarità del Consiglio dell’Ordine che svolge attività in favore degli iscritti
all’Albo e/o Registro ed i cui componenti, sebbene eletti, prestano la loro
attività a completo titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese per le eventuali
trasferte fuori Distretto di Corte di Appello.
In particolare si evidenzia che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati non è
organo di governo che esercita attività di indirizzo politico, perché i compiti
affidatigli dalla legge professionale sono specifici e privi di scelte discrezionali,
anche con riferimento a quella parte di funzioni esercitate su delega dello Stato
per le attività in favore della collettività, come ad esempio la gestione
dell’ammissione del cittadino al gratuito patrocinio, laddove il Consiglio si
limita ad effettuare un semplice controllo formale sulla capacità reddituale del
richiedente sulla scorta del modello ISEE dallo stesso fornito. Quanto ai
compiti di istituto come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo, il richiedente
deposita domanda di iscrizione corredata da una serie di documenti
(Certificato idoneità rilasciato dalla Corte di Appello; certificato carichi
pendenti Procura c/o Tribunale; fotocopia del documento di identità
personale; fotocopia del codice fiscale) ed il Consiglio, verificata la regolarità
formale della documentazione esibita, delibera, come atto dovuto, l’iscrizione;
tuttavia il giuramento dell’iscritto è subordinato al parere favorevole e di
verifica da parte della Procura Circondariale e Distrettuale che, se esprimesse
parere negativo, costringerebbe il Consiglio a revocare l’iscrizione deliberata.
Pertanto, tenuto conto della peculiarità dell’attività amministrativa svolta dal
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, il Piano Triennale per la Prevenzione
della Corruzione si sottrae ad alcune regole imposte dalla Legge n. 190/2012
per la generalità degli Enti Pubblici ed in particolare per quelli che godono di
provvidenze pubbliche ovvero che svolgano attività delegata di incasso
imposte o tasse per conto dello Stato ovvero di Enti Territoriali.
In particolare il Piano è stato adottato senza che siano state sentite le
associazioni rappresentate nel Consiglio Nazionale dei consumatori e degli
utenti; né si è prevista la costituzione di un OIV per la non previsione degli enti
pubblici non economici nell’art. 74 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n.
150, recante Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e
trasparenza delle pubbliche amministrazioni; né si è previsto, tra le misure di
prevenzione, la rotazione degli incarichi per il personale dipendente perché,
per la esiguità del numero dei dipendenti, il Consiglio dell’Ordine non si è
dotato di una pianta organica con definizione specifica delle competenze per
singolo dipendente.
2. Riferimenti normativi
A) Disposizioni relative agli obblighi di prevenzione e repressione di
fenomeni corruttivi.
a. Legge 6 novembre 2012, n. 190, recante "Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione".
b. Circolare Ministero per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione 25
gennaio 2013 n. 1 recante “Legge n. 190 del 2012 – Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”.
c. Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante "Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni".
d. Decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante "Disposizioni in materia di
inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche
amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma
dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190".
e. Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche".
f. D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, recante “Regolamento recante codice di
comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;
g. Delibera ANAC n. 75 del 24/10/2013 del recante "Linee Guida in materia di
codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni".
h. Legge 27 maggio 2015, n. 69 recante “Disposizioni in materia di delitti contro
la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in
bilancio”.
B) Disposizioni relative alla normativa di settore.
a. Legge 31 dicembre 2012 n. 247 recante “Nuova disciplina dell’Ordinamento
della Professione Forense”.
C) Disposizioni normative riguardanti i reati di corruzione.
a. Articolo 314 c.p. - Peculato.
b. Articolo 316 c.p. - Peculato mediante profitto dell’errore altrui.
c. Articolo 317 c.p. - Concussione.
d. Articolo 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione.
e. Articolo 319 c.p. - Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
f. Articolo 319 ter - Corruzione in atti giudiziari.
g. Articolo 319 quater - Induzione indebita a dare o promettere utilità.
h. Articolo 320 c.p. - Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
i. Articolo 318 c.p.- Istigazione alla corruzione.
j. Articolo 323 c.p. - Abuso d’ufficio.
k. Articolo 326 - Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.
l. Articolo 328 c.p. - Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione.
3. Destinatari del Piano

Le disposizioni del PTPC, oltre ai dipendenti, si applicano, nei limiti della
compatibilità, anche ai seguenti soggetti:
1. i componenti del Consiglio;
2. i componenti delle Commissioni (anche esterni);
3. i consulenti;
4. i revisori dei conti;
5. i titolari di contratti per lavori, servizi e forniture.

I componenti eletti quali Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Mantova
per gli anni 2017-2018 hanno rilasciato la dichiarazione di cui all’articolo 20 del
D. L.vo 8 aprile 2013 n. 39 nonché la dichiarazione di cui all’art. 14 del D. L.vo
14 marzo 2013, n. 33

Personale dipendente:
- D.SSA GALAFASSI BARBARA addetta alla segreteria livello B3
- PINARDI CRISTIANA addetta alla segreteria livello B3
- BRUNELLI STEFANIA addetta alla segreteria livello B3
- PADUANO FRANCESCA addetta alla segreteria livello B3
Soggetti terzi che intrattengono rapporti con il Consiglio dell’Ordine in virtù
di contratto di fornitura servizi e consulenza per il periodo 2017-2018.
A. MANZONI & C. SPA
ABATIANNI ALESSANDRO
AMOREAROMA DI SGANZERLA MIRKO
ANTONIAZZI SNC DI SIPOLO NEIDE & C
ASSODOC - MANTOVA
ASSOCIAZIONE DOTTORI COMMERCIALISTI
BARDINI & ASSOCIATI
BELTRAMI STEFANO
BERTOGNA MATTEO
CALGARO CLAUDIA
CAMAR CLEANING SAS
CAPELLINI PAOLA
CARRA SIMONETTA
DAISY SRL
DALLA BONA ALESSANDRA
DCS SOFTWARE E SERVIZI SRL
DE PADOVA EMANUELA
DELNEVO ERMES
ENEL SERVIZIO ELETTRICO SPA
F&M CONSULENTI D'AZIENDA SRL
FONDAZIONE UNIVERMANTOVA
GEM SNC DI GROSSI GALEAZZO & C
GRASSI MADDALENA
HOTEL CASA POLI SRL
IL CIGNO SNC di Martini Gaetano & C
IL SOLE 24 ORE S.P.A.
LEALI RAFFAELLO
LEXTEL SPA
LIETO ALESSIA
LOVATTI MARCO
LU.CA. SAS HOTEL DEI GONZAGA DI BIANCHI
MALAGUTI BRUNELLA
MASIELLO MATTEO
MELARA SILVIA
MERCHIORI - PROIETTI STUDIO LEGALE ASS.
MINISTERO DELL'INTERNO
MIRONI FRANCESCA
MYNET SRL
MONDOFFICE SRL
MONTECCHI ROSANNA
MOZZINI MONICA
NAMIRIAL SPA
NESPOLI DANIO
NEXIVE SPA
OPEN DOT COM SPA
PASETTI CEDRIK
PESCHIERA ANNA MARIA
PINARDI FEDERICO
PREVIDI ALDA
RAGAZZONI - ZERBINI STUDIO LEGALE
RICCARDI GIOVANNINA
RIGHI VANNI
SFERABIT SRL UNIPERSONALE
STUDIO LEGALE COLLINI CAZZANIGA
SUPINO SRL
SYSTEMCOPY SRL.
TECNO 3 SNC
TIM SPA
TIPOGRAFIA BESIA SNC
TONGHINI CHIARA
TOSONI DI TOSONI E ARALDI SNC
TRAISCI GIACOMO
TROMBINI GLORIA
VALLE DEI FIORI ORLANDELLI
VENERI LORIS
VERONA 83 S.C.R.L.
VIDIEMME SOC.COOP. A R.L
VIGNONI BUGADA STUDIO LEGALE ASS.
VILLA SCHIARINO DI LENA GIUSEPPE
WATER TIME IL BOCCIONE S.R.L.
WATT SNC INSTALLAZIONI ELETTRICHE
WOLTERS KLUWER ITALIA SRL

4. Individuazione delle aree di rischio
Parte centrale del Piano è l’analisi dei rischi di corruzione che possano incidere
sul regolare svolgimento dell’attività del Consiglio, seguita dalla valutazione
sotto il profilo del valore di rischio e l’adozione delle misure atte a prevenire il
rischio di corruzione. Tuttavia questa analisi non può prescindere dalla
valutazione della peculiare attività del Consiglio che, sottratta a margini di
discrezionalità amministrativa, conseguentemente, può ritenersi di difficile
penetrazione di fenomeni corruttivi.
Per effettuare l’analisi dei rischi si è proceduto alla mappatura in aree delle
attività del Consiglio.
Le aree di rischio delle attività del Consiglio interessate dalla mappatura.
A) Area acquisizione e progressione del personale
1. Reclutamento.
2. Progressioni di carriera.
3. Conferimento di incarichi di collaborazione esterna.
B) Area servizi e forniture
C) Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi
di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario
1. Provvedimenti amministrativi di iscrizione, trasferimento e cancellazione
dall’Albo Avvocati, dal Registro Praticanti, dal Registro Abilitati alla Difesa a
spese dello Stato.
2. Provvedimenti amministrativi di rilascio certificazione.
3. Provvedimenti amministrativi di accreditamento eventi formativi.
4. Provvedimenti amministrativi aventi ad oggetto pareri consultivi previsti
per legge.
5. Provvedimenti amministrativi di opinamento parcelle ed ammissione al
Gratuito Patrocinio nel Settore Civile.
6. Provvedimenti amministrativi di conciliazione iscritto/cliente e consegna
documenti al cliente.
D) Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario
1. Provvedimenti amministrativi di incasso quote dagli iscritti.
2. Provvedimenti amministrativi di pagamento verso i creditori.
3. Provvedimenti amministrativi di gestione del recupero crediti verso gli
iscritti e di assolvimento obblighi non di natura deontologica.
5. Valutazione del rischio ed adozione delle Misure di Prevenzione.
La valutazione del rischio è ancorata a fattori/valori che incidono sul regolare
svolgimento del processo di formazione del provvedimento amministrativo.
Poiché la valutazione deve ancorarsi a criteri obiettivi e non soggetta a
valutazioni soggettivi discrezionali si è proceduto ad attribuire valori specifici
da 0 a 2 ai profili soggettivi ed oggettivi del procedimento così da pervenire
alla individuazione del fattore di rischio relativo in applicazione di un
parametro numerico di valore (basso=0, medio=1, alto=2).
I seguenti parametri numerici semplificati, applicati ed adattati ad ogni singolo
processo deliberativo nell’area analizzata, rappresentano il criterio di
determinazione del fattore di rischio relativo giusta quanto elaborato
nell’allegato A.
Richiedente Valore
Requisiti vincolanti 0
Requisiti non vincolanti 1
Nessun requisito 2
Introduzione Procedimento Valore
Requisiti vincolanti 0
Requisiti non vincolanti 1
Nessun requisito 2
Istruttoria Valore
Regole vincolanti 0
Regole non vincolanti 1
Discrezionalità totale 2
Istruttore Valore
Collegiale 0
Commissione 1
Singolo componente 2
Organo Decidente Valore
Collegiale 0
Commissione 1
Singolo componente 2
Decisione Valore
Regole vincolanti 0
Regole non vincolanti 1
Discrezionalità totale 2
All’individuazione del Grado complessivo di rischio si è pervenuti attraverso
l’applicazione ad ogni processo
nell’analisi delle tipologie di procedimento analizzati nelle relative aree della
seguente formula matematica
   (somma fattori di rischio relativo ottenuti) * (valore massimo del fattore rischio relativo al processo analizzato)
                              (somma fattori di rischio relativo del processo analizzato)

il cui risultato ha consentito di classificare il grado complessivo di rischio
parametrato al risultato ottenuto.
In particolare, laddove il valore ottenuto è stato minore di 0,5, il grado
complessivo di rischio è stato classificato Basso; laddove il valore ottenuto è
stato compreso tra 0,5 e 1, il grado complessivo di rischio è stato classificato
Medio; laddove il valore è stato maggiore di 1 il grado complessivo di rischio
è stato classificato Alto.
In atto separato, ma parte integrante del presente piano, gli allegati A e B.
L’Allegato A, ha ad oggetto i criteri di determinazione del fattore di rischio
relativo applicato ad ogni singolo processo dell’area di analisi: nelle tabelle, ivi
riportate, per ciascun processo è riportato il parametro numerico del Grado
complessivo di rischio che nella formula matematica che precede costituisce il
valore Somma Fattori di rischio relativi.
L’Allegato B ha ad oggetto la tabella riepilogativa con la indicazione dei valori
di rischio complessivi per area con i dati relativi ai fattori di rischio ed alle
Misure di Prevenzione adottate.
6. Formazione e Codice di Comportamento del Personale Dipendente
Il Consiglio, attraverso il Responsabile unico della prevenzione della
corruzione e della trasparenza amministrativa, provvederà ad effettuare
incontri periodici con il personale dipendente diretti ad illustrare il Codice di
Comportamento e le modalità operative di svolgimento del lavoro in modo
tale da evitare pericoli di fenomeni corruttivi.
A tal fine ad ogni dipendente è stato consegnato in forma cartacea del D. P.R.
16 aprile 2013 n. 62 recante “Regolamento recante codice di comportamento
dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165”.
Il personale dipendente è stato invitato a dare rigida applicazione al Codice di
Comportamento.
SEZIONE 2
PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’
1. Introduzione
Il concetto di trasparenza amministrativa si esplica attraverso l’accessibilità
delle informazioni relative alla organizzazione ed alla attività del Consiglio,
allo scopo di renderle più rispondenti alle esigenze degli iscritti attraverso
forme diffuse di controllo sulle attività istituzionali del Consiglio e sull'utilizzo
delle risorse economiche acquisite dal Consiglio con i contributi degli iscritti.
La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto d'ufficio e
di protezione dei dati personali, è condizione essenziale per garantire i principi
costituzionali di eguaglianza, di imparzialità e buon andamento della pubblica
amministrazione.
Per dare attuazione all’esigenza di trasparenza amministrativa si è fatto ricorso
alla pubblicazione nel sito web del Consiglio di un’apposita Sezione
denominata “Amministrazione Trasparente”.
2. Fonti normative
Le principali fonti normative per la stesura della presente Sezione al Piano
Integrato sono il Decreto Legislativo n. 33/2013 e le Delibere n. 2/12 della
CIVIT (ora ANAC) e n. 50/2013 dell’ANAC.
3. Contenuti
Per dare attuazione alle disposizioni di legge sul tema della trasparenza di
seguito si rappresenta il percorso di realizzazione della Sezione
Amministrazione Trasparente del sito web del Consiglio.
La Sezione Amministrazione Trasparente avrà un link sulla Home Page del
sito web del Consiglio che trasferirà l’utente ad una pagina di indice delle
singole pagine web di rilevanza specifica.
All’interno di ogni successiva pagina si potranno attingere le notizie e le
informazioni ostensibili per legge nel rispetto del segreto d’ufficio e della
protezione dei dati personali ai sensi del d. l.vo 196/2003.
In particolare di seguito i contenuti delle singole pagine web che verranno
aggiornate tempestivamente ad ogni cambiamento dei suoi contenuti per
effetto di integrazioni normative e di modifiche soggettive od oggettive (in
parentesi l’articolo di riferimento del D. L.vo. n. 33/2013).
A) Atti di carattere normativo e amministrativo generale (Art. 12)
Sono pubblicati tutti i Regolamenti emanati dal Consiglio; i provvedimenti di
carattere amministrativo generale relativi alla presentazione delle domande di
iscrizione o di accesso ai servizi resi dal Consiglio.
B) Dati concernenti i componenti dei consiglieri (Art. 14)
La pagina web contiene l’indicazione delle generalità dei Consiglieri eletti.
C) Dati concernenti i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o
consulenza (Art. 15)
La pagina web contiene l’indicazione delle generalità dei Collaboratori e
soggetti che prestano la loro attività di consulenza in favore del Consiglio.
D) Dati concernenti la dotazione organica e il costo del personale con
rapporto di lavoro a tempo indeterminato (Art. 16); a tempo determinato
(Art. 17); valutazione delle performance (Art. 20) e della contrattazione
collettiva (Art. 21).
La pagina web indica le voci di bilancio con la divisione dei costi del personale
ripartiti per fasce delle aree professionali e con l’indicazione del costo
complessivo del personale diviso per aree professionali.
E) Dati relativi agli enti pubblici vigilati e agli enti di diritto privato in
controllo pubblico, nonché alle partecipazioni in società di diritto privato
(Art. 22)
(Contenuti da completare ad onere del Responsabile se sussistono i
presupposti di pubblicazione)
F) Dati relativi ai provvedimenti amministrativi (Art. 23)
La pagina contiene gli elenchi dei provvedimenti conclusivi dei procedimenti
amministrativi, in forma schedulare sintetica, prodotta automaticamente in
sede di formazione del documento che contiene l’atto, concernenti:
a) autorizzazione o concessione;
b) scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche
con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei
contratti pubblici, relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
c) concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di
carriera di cui all'articolo 24 del decreto legislativo n. 150 del 2009;
d) accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre
amministrazioni pubbliche.
G) Dati aggregati relativi all’attività amministrativa (Art. 24)
(Contenuti da completare ad onere del Responsabile se sussistono i
presupposti di pubblicazione)
H) Dati relativi alle concessioni di sovvenzioni, contributi e attribuzione di
vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati (Art. 26) con
la pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiati (Art. 27)
La pagina web indica le eventuali sovvenzioni in favore di associazioni per la
coorganizzazione di eventi il cui vantaggio sia superiore ad € 1.000,00 con la
specifica indicazione del tipo di sovvenzione ovvero del vantaggio economico
con l’elencazione dei dati del soggetto beneficiato.
I) Dati relativi ai bilanci consuntivi e preventivi (Art. 29)
La pagina contiene i il link per il download dei Bilanci Preventivi e Consuntivi
approvati dall’Assemblea degli iscritti.
L) Dati relativi ai beni immobili e la gestione del patrimonio (Art. 30)
(Contenuti da completare ad onere del Responsabile se sussistono i
presupposti di pubblicazione)
M) Dati relativi agli organi di controllo (Art. 31)
La pagina web contiene le generalità dei componenti del Collegio dei Revisori
dei Conti.
N) Dati relativi ai servizi erogati (Art. 32)
La pagina web contiene:
a) i costi contabilizzati, con evidenza di quelli effettivamente sostenuti e quelli
imputati al personale per ogni servizio erogato e il relativo andamento nel
tempo;
b) i tempi medi di erogazione dei servizi, con riferimento all'esercizio
finanziario precedente.
O) Dati relativi ai procedimenti amministrativi e ai controlli sulle
dichiarazioni sostitutive e l’acquisizione
d’ufficio dei dati (Art. 35)
La pagina web contiene i dati previsti dall’art. 35 con riferimento alle attività
del Consiglio.
In particolare i procedimenti amministrativi riguardanti la iscrizione all’albo
ed al registro, la formazione delle commissioni, i procedimenti di ammissione
al gratuito patrocinio.
Sono pubblicate le seguenti informazioni:
a) una breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti
normativi utili;
b) l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria;
c) il nome del responsabile del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici
e alla casella di posta elettronica istituzionale, nonché l'ufficio competente
all'adozione del provvedimento finale;
d) per i procedimenti ad istanza di parte: gli atti e i documenti da allegare
all'istanza e la modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le
autocertificazioni, anche se la produzione a corredo dell'istanza è prevista da
norme di legge, regolamenti o atti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, nonché
gli uffici ai quali rivolgersi per informazioni, gli orari e le modalità di accesso
con indicazione degli indirizzi, dei recapiti telefonici e delle caselle di posta
elettronica istituzionale, cui presentare le istanze;
e) le modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni
relative ai procedimenti in corso che li riguardino;
f) il termine fissato per la conclusione con l'adozione di un provvedimento
espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante;
g) i procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere
sostituito da una dichiarazione dell'interessato, ovvero il procedimento può
concludersi con il silenzio assenso dell'amministrazione;
h) gli strumenti di tutela, amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla
legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento e nei confronti del
provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il
termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli;
i) il link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o i tempi
previsti per la sua attivazione;
l) le modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con
le informazioni di cui all'articolo 36 del d. l.vo 33/2013;
m) il nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo,
nonché le modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti
telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale;
La pagina web contiene il link per il download dei moduli e i formulari
necessari per il procedimento.
P) Dati relativi alle informazioni necessarie per l’effettuazione di pagamenti
elettronici (Art. 36)
La pagina web contiene i dati e le informazioni previste dall’art. 5 d. l.vo
82/2005 relativamente ai pagamenti elettronici per l’erogazione dei servizi. In
particolare i codici IBAN per i bonifici e l’identificativo del c/c per i versamenti
diretti da parte dell’interessato nonché l’attivazione del POS.
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