PIANO PROGRAMMATICO 2020-2022 - Allegato A - PIANO PROGRAMMATICO 2008 - 2010 TI2008 2010 - ASP Bassa Romagna
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1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO............................................................................................4 1.1 L'Asp e il processo di trasformazione........................................................................................4 1.2 Le tendenze demografiche nel Distretto di Lugo.......................................................................5 1.3 L'accreditamento dei servizi socio-sanitari................................................................................5 1.4 Il bilancio di mandato................................................................................................................6 2. CARATTERISTICHE E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI DA EROGARE.....................9 2.1 Il modello organizzativo............................................................................................................9 2.2 I servizi......................................................................................................................................9 2.3 La qualità.................................................................................................................................11 2.4 Sviluppo di programmi per interventi di comunità..................................................................11 3. RISORSE FINANZIARIE ED ECONOMICHE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI...........................................................................................................................11 Premessa........................................................................................................................................11 3.1 Criteri di previsione di costi/ricavi..........................................................................................11 4. LE PRIORITÀ D’INTERVENTO E GLI OBIETTIVI DEL TRIENNIO................................16 5. LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI EROGATI E IL COORDINAMENTO CON GLI ALTRI ENTI DEL TERRITORIO.................................................................................20 5.1 Le modalità di attuazione dei servizi erogati...........................................................................20 5.2 Le relazioni interistituzionali...................................................................................................20 6. PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE E MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE STESSE..................................................................................................21 6.1 Attuale situazione e programmazione risorse umane..............................................................21 2
6.2 La promozione di interventi di valorizzazione e sviluppo.......................................................23 6.3 La gestione informatizzata delle risorse umane.......................................................................23 6.4 Piano Triennale della Formazione...........................................................................................24 7. INDICATORI E PARAMETRI PER LE VERIFICHE.............................................................26 8. PROGRAMMA DEGLI INVESTIMENTI DA REALIZZARSI..............................................27 8.1 Immobilizzazioni materiali:.....................................................................................................27 9. PIANO DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO..................................30 0 3
1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Dopo l’avvio nel 2007 di importanti processi di cambiamento, nella nostra Regione sta prendendo sempre più forma il sistema regionale di welfare delineato dalla Legge 2/2003. Il sistema di governance delineato dalla Legge 2/03 prevede che i Comuni e le Aziende USL individuino modelli organizzativi e gestionali per l’integrazione tra il sistema dei servizi socio- assistenziali e il sistema dei servizi socio-sanitari e sanitari, individuando il Piano di zona quale strumento di pianificazione sociale e sociosanitaria a livello di distretto. Il Piano sociale e sanitario regionale esplicita chiaramente la strategia politica regionale che deve sottostare all’organizzazione locale e gli obiettivi prioritari per il triennio 2017-2019 da perseguire a livello distrettuale: integrazione socio-sanitaria; governo congiunto delle politiche e degli interventi sociali, sanitari e sociosanitari; realizzazione tendenziale dell’unicità gestionale dei fattori organizzativi e delle risorse finanziarie tramite la programmazione annuale. D’altro canto il perdurare della crisi economica, con l’emergere di nuovi bisogni ha reso necessario, anche nella nostra comunità modificare le tipologia e le modalità di intervento da parte del sistema Welfare. A livello distrettuale, quindi, l’avvio dei processi innovativi previsti nel “cantiere del nuovo welfare” è stato in qualche modo accelerato se non anticipato. In particolare la pubblicazione, nel corso del 2010, della normativa a completamento dell'iter “Accreditamento dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili” ha posto il sistema di programmazione e gestione dei servizi davanti a scelte non più rinviabili, da inserirsi in scenari e contesti che modificheranno sostanzialmente la produzione dei servizi. Con questo primario obiettivo, nel nostro territorio è stato istituito l'Ufficio di Piano attraverso il quale i Comuni del territorio e il Distretto assicurano il governo integrato del sistema. Ad esso compete la funzione di indirizzo a livello distrettuale nell’area delle politiche sociali, socio-sanitarie e sanitarie. Nello specifico, all'ufficio compete la programmazione di ambito distrettuale (comprensiva dell’area della non autosufficienza), la regolazione e la verifica dei risultati di salute e benessere raggiunti. Assume inoltre il fondamentale ruolo di definizione, attraverso la traduzione politica dei bisogni dei cittadini, degli indirizzi strategici per la composizione del Piano di zona triennale per la salute ed il benessere sociale. Garantisce il supporto tecnico e gestionale per le funzioni di programmazione, regolazione e committenza nell’ambito dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari territoriali. L’ufficio di piano, tra le altre funzioni, dovrà lavorare alla creazione di un sistema stabile e positivo di collaborazione con le ASP e con gli altri soggetti della produzione dei servizi. Nel corso dell’anno 2008 si è completato il rientro delle deleghe in materia socio educativa ai Comuni. Al termine del 2009 si sono completati i processi di riattribuzione all'Unione dei Comuni dei servizi di assistenza domiciliare (Adi e Sad). Nel 2010 si è consolidato l'assetto degli uffici di programmazione, con il passaggio delle attività gestionali ai produttori di servizi (Asp, cooperative sociali, Terzo settore, etc.) 1.1 L'Asp e il processo di trasformazione L’Azienda pubblica di servizi alla persona ASP DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA è stata costituita con deliberazione della Giunta Regionale n. 92 del 28/01/2008 e ha iniziato la propria attività con decorrenza dal 01/02/2008. Alla data attuale ha chiuso un bilancio relativo a 11 mesi (anno 2008) e dieci bilanci relativi ad interi anni solari (2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018). E' inoltre in fase di completamento il preconsuntivo relativo all'anno 2019 e con la presente documentazione si andrà a presentare il 12° budget da quando l'Asp è stata costituita. In questi primi 10 anni di vita, l'Asp ha dimostrato di saper sostenere le sfide che il territorio ed il contesto hanno messo in campo, sia sotto il profilo organizzativo (con l'assunzione di nuovi servizi, la politica di gestione del personale, il consolidamento dei rapporti con le comunità locali) che quello economico (bilanci con utili ma soprattutto politiche di contenimento delle tariffe legate ai servizi). 4
Nel corso del 2013, inoltre, è stata approvata dalla Regione Emilia Romagna, la legge 12, che nell'ambito del ridisegno delle forme pubbliche di gestione dei servizi sociali, assegna alle Asp un ruolo di potenziale primaria importanza. In tal senso è utile sottolineare che l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con delibera n. 24 del 6 febbraio 2014, ha approvato il piano di riordino dei servizi sociali del Distretto di Lugo, in cui individua l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna quale unica forma pubblica di gestione dei servizi. Inoltre l’Asp è stata individuata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna quale soggetto gestore del sistema di accoglienza richiedenti protezione internazionale per il territorio della Bassa Romagna. 1.2 Le tendenze demografiche nel Distretto di Lugo Nell’ultimo decennio, l’incidenza della popolazione anziana è costantemente aumentata, passando dal 21,5% del 1997 all’attuale 22,8%. Le previsioni demografiche indicano nel periodo 2004-2024 un incremento complessivo della popolazione anziana (65 e oltre) di circa il 20%. In particolare, a fronte di un aumento contenuto della fascia 65-75 anni (7,8%), si prevede un aumento del 34% degli anziani con più di 75 anni e di ben il 50% degli ultraottantenni, che nel 2024 saranno, in Regione Emilia Romagna, oltre 384 mila. La vita media ha ormai raggiunto 78 anni per gli uomini e 83 anni per le donne. È del tutto evidente che la lettura di questi dati e la fotografia di società che ci consegnano non può che essere il punto di partenza per la programmazione delle politiche sociali e la definizione di un’offerta di servizi in grado di intercettare i bisogni e rispondere alla domanda sociale. L'offerta di servizi residenziali e quella di servizi volti al sostegno della domiciliarità devono saper dialogare e intrecciarsi in una vera offerta di rete che sappia dare risposte ai molteplici bisogni che una società composta per tanta parte di popolazione anziana richiede. 1.3 L'accreditamento dei servizi socio-sanitari Nel corso del 2016 si è integrata la produzione di norme, da parte della Regione Emilia Romagna, relative all'accreditamento socio-sanitario dei servizi per anziani e disabili. E’ questa la vera sfida, iniziata nel 2015 e destinata, negli anni a venire, a misurare la capacità del territorio di saperne cogliere le opportunità. In particolare, la Bassa Romagna, con un atto di indirizzo da parte della Giunta dell'Unione dei Comuni ha individuato il possibile scenario per il 2015 e gli anni futuri. Si riporta integralmente l'atto di indirizzo quale guida per i comportamenti futuri: “Visto l’indirizzo espresso ed approvato dalla Giunta dell'Unione della Bassa Romagna, con delibera n. 96 del 23.09.2010, in ordine all’avvio del percorso di accreditamento dei servizi socio sanitari; Considerate le risultanze emerse dall’analisi tecnica condotta dall’Ufficio di Piano in collaborazione con i soggetti gestori dei servizi per anziani sottoposti ad accreditamento, Ribadito che il programma di adeguamento della organizzazione e della gestione del servizio valevole nella fase transitoria, che dovrà portare alla esclusiva e completa responsabilità della gestione in capo ad un unico soggetto, dovrà essere attuata in modo graduale e attraverso periodiche verifiche che consentano anche di rivedere il progetto alla luce di eventuali modificate condizioni sia in ordine alla sostenibilità economica che di possibili riassetti organizzativi. L’orientamento assunto dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, individua quale prospettiva per la responsabilità gestionale unitaria da assicurare in regime di accreditamento definitivo: gestione diretta da parte dell’ASP delle Case Residenza Anziani “Jus Pascendi” Conselice, “Sassoli” Lugo e della Casa Residenza Anziani e Centro Diurno “F.lli Bedeschi” Bagnacavallo”; gestione diretta da parte del soggetto gestore privato delle Case Residenza Anziani e Centri Diurni “Giovanardi e Vecchi”, “Tarlazzi Zarabini”, San Domenico, “Geminiani”, “Boari”. Questi indirizzi sono stati valutati preventivamente sotto il profilo economico attraverso simulazioni dei 5
risultati di budget per i diversi soggetti accreditati e saranno valutati naturalmente anche sotto il profilo della qualità del servizio. Eventuali esiti non soddisfacenti relative alle verifiche economiche e gestionali dovranno comportare la riapertura del confronto sugli indirizzi assunti. Durante il periodo di validità dell’accreditamento transitorio (2011- 2014), l’attività di monitoraggio, vigilanza e controllo svolta in modo integrato tra l’Ufficio di Piano, l’Organismo Tecnico Provinciale e dai soggetti sottoscrittori dei contratti di servizio (Unione, Ausl, Comuni, Coop. Sociali) sarà finalizzata anche alla verifica di adeguatezza e sostenibilità dell’indirizzo assunto e alla riformulazione del programma di adeguamento per il raggiungimento della responsabilità gestionale unitaria”. Tale atto di indirizzo è poi stato confermato con la Delibera di Giunta dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna n. 24 del 6 febbraio 2014 “Piano di riordino delle forme pubbliche di gestione dei servizi nel Distretto della Bassa Romagna”. Al termine del 2014 è stato rilasciato, a seguito del parere positivo dell’Organismo Tecnico di Ambito Provinciale (Otap) il primo accreditamento definitivo relativo ai servizi di Casa Residenza Anziani e Centro Diurno, valido per il triennio 2016-2017. Al termine dell’anno 2017 l’accreditamento definitivo è stato rinnovato per un ulteriore triennio 2018- 2020. 1.4 Il bilancio di mandato Al 28 febbraio 2018 è scaduto il secondo mandato da parte dei Sindaci dei Comuni della Bassa Romagna, dopo dieci anni di attività, per l’attuale forma di governance dell’organo strategico dell’Asp. In data 12 aprile 2018, a seguito della modifica statutaria autorizzata dalla Regione Emilia Romagna è stato nominato quale Presidente e legale rappresentante dell’Azienda un Amministratore Unico con un mandato di validità biennale. Nel corso di questi primi 12 anni di attività dell’Asp, dopo le prime resistenze di carattere politico e campanilistico verificatesi in alcuni comuni, il lavoro portato avanti dall’Azienda è stato successivamente apprezzato in maniera quasi unanime ovunque, andando anche a rafforzare sul territorio quel senso di maggiore attenzione ai bisogni e capacità professionale tipica della gestione pubblica dei servizi. Gli Amministratori dei Comuni soci dell’Azienda hanno potuto toccare con mano nei diversi incontri tenuti nei rispettivi territori quanto gli utenti, i loro famigliari, i volontari e le associazioni che gravitano attorno alle strutture gestite dall’Asp, abbiano compreso ed apprezzato il modo di gestire i servizi e soprattutto il rapporto di collaborazione che l’Azienda ha mantenuto con i Comuni e le singole comunità. Tutto ciò è stato evidenziato dai famigliari degli utenti durante gli incontri periodici (almeno 2 all’anno) che si tengono in ogni struttura e risulta inoltre documentato dai risultati delle analisi dei questionari compilati annualmente dagli ospiti o dai loro famigliari. Si tratta di un prezioso archivio che documenta il percorso avviato nel 2008 dall’Azienda nell’intento di documentare e verificare sul campo la soddisfazione degli utenti serviti. La gestione dei servizi da parte di un'unica Azienda ha fatto sì che il temuto aumento indiscriminato delle rette, paventato da più parti come conseguenza della costituzione di un’azienda unica, abbia invece consentito di applicare un adeguamento delle rette a carico degli utenti di un importo inferiore rispetto al tasso di inflazione. Le rette praticate nelle strutture gestite dall’Asp sono rimaste fra le più basse della Regione, tenendo conto anche delle strutture gestite direttamente dalla cooperazione. Questo, fino ad ora è stato possibile attraverso un attento percorso di economie e razionalizzazioni portato avanti negli anni, facendo però attenzione a non incidere sulla qualità dei servizi erogati. Anzi, negli ultimi anni, è stato attivato su tutte le strutture un incremento di attività a beneficio degli utenti, nell’intento di fare fronte al continuo e progressivo aggravamento delle persone anziane che entrano nei servizi. Questa Azienda ha saputo inoltre attivare negli anni sul territorio nuove attività e nuovi servizi, anche di carattere sperimentale, che sono stati in grado di dare un’importante risposta a diverse sollecitazioni provenienti dalle comunità e dalle Amministrazioni comunali. Ci riferiamo in particolare all’attivazione dell’hospice che, dopo il necessario periodo di 6
sperimentazione avviato dall’ex Ipab di Lugo, all’interno della struttura S. Domenico e dopo averne verificato la straordinaria risposta che questo tipo di servizio riusciva a dare ai malati oncologici terminali e alle loro famiglie, è stato successivamente trasferito all’interno dell’Ospedale. Il trasferimento dell’hospice all’interno dell’Ospedale ha aperto la strada all’attivazione da parte dell’Asp di un nuovo nucleo di servizi sanitari e socio-assistenziali rivolto a persone con gravissime disabilità acquisite in età adulta (L.R. 2068). Un servizio di grande intensità assistenziale e di forte impatto psicologico completamente assente sul territorio. Sono stati attivati inoltre nei Comuni di Fusignano e di Lugo due nuovi servizi di comunità alloggio per un totale di 21 posti letto. Anche in questo caso è stato possibile dare nuove risposte a una fascia di anziani che si trovano in condizioni di parziale non autosufficienza e non più in grado di avere una vita in condizioni di autonomia e sicurezza all’interno delle loro abitazioni. Ci riferiamo infine all’esperienza avviata nell’anno 2015 con la gestione del servizio di accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale attraverso un’apposita convenzione sottoscritta con la Prefettura di Ravenna e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Anche in questo caso l’Asp è stata in grado di saper gestire in maniera professionale, trasparente ed inclusiva un servizio estremamente difficile e delicato come quello dell’accoglienza, dimostrando ancora una volta una straordinaria capacità di sapersi adeguare in maniera professionale ed elastica alle sollecitazioni provenienti dai territori. Durante i quasi quattro anni di gestione del “servizio di accoglienza”, il continuo lavoro destinato al controllo sui siti occupati dai ragazzi, al mantenimento dei rapporti sia con le istituzioni che con le diverse comunità locali, ha evitato l’insorgere di tensioni e/o problemi che da altre parti hanno avuto la ribalta della cronaca. Dopo 12 anni di gestione l’Amministrazione l’ASP consegna ai Comuni Soci un’Azienda sana, con una buona riserva finanziaria e consolidata sul territorio nella gestione di servizi, sicuramente apprezzata e stimata dagli utenti e dai loro famigliari. Ora, occorre guardare con attenzione il futuro, tenere alta l’attenzione sulle ASP non riguarda solamente avere a cuore il futuro per questi Enti Pubblici ma riguarda piuttosto prendere importanti decisioni sulla prospettiva futura del sistema dei servizi pubblici in una società proiettata verso un progressivo invecchiamento della popolazione e caratterizzata da continue mutazioni che portano sempre di più all’emersione di nuovi bisogni. In un simile contesto è evidente che il ruolo del pubblico riveste un’importanza fondamentale non solo per quanto riguarda la programmazione e la pianificazione dei servizi ma anche per la sua presenza nella gestione degli stessi al fine di garantire quei punti di eccellenza che da sempre sono stati il riferimento sui territori sia per i cittadini che per gli altri soggetti gestori. Essere in grado di mantenere una quota di gestione pubblica dei servizi vuol dire anche mantenere e valorizzare quelle professionalità che possono diventare indispensabili risorse per potere espletare efficacemente la funzione di controllo che l’ente pubblico committente è sempre più chiamato a svolgere. Controllo da non limitare a semplici ed inutili verifiche di carattere amministrativo ma piuttosto volto a verificare l’effettiva qualità dei servizi che vengono erogati dai rispettivi gestori, pubblici o privati che essi siano. Per fare questo è indispensabile avere a disposizione personale qualificato, formato da esperienza svolta sul campo e maturata in anni di lavoro all’interno delle strutture. La presenza del pubblico nella gestione dei servizi serve anche e soprattutto ad evitare situazioni di monopolio che potrebbero portare, in mancanza di termini di paragone, a ingiustificati aumenti dei costi a carico della committenza, come peraltro è già successo nella nostra regione nel campo della disabilità. La capacità di innovazione e sperimentazione è per un’azienda pubblica una scelta strategica obbligata, anche se sappiamo che quando veniamo chiamati ad operare a supporto degli organi di programmazione locale la convenienza economica non è sempre garantita o non è certo il parametro principale di riferimento. Per quanto riguarda il futuro sono due i temi principali sui quali l’Asp e le Amministrazioni dei Comuni soci sono chiamati a mettersi in gioco. 7
Il primo riguarda la sostenibilità delle Aziende Asp così come costituite dalla Regione E.R. nell’anno 2008. Infatti le Asp si trovano sottoposte nella loro funzione di “produttori di servizi” ad un sistema normativo appesantito da una consistente mole di costi aggiuntivi e di adempimenti dai quali sono pressoché esonerati gli altri soggetti gestori presenti (o in competizione) sul mercato, ovvero la cooperazione sociale no profit e il privato profit. Si tratta di una mole di costi aggiuntivi che rischia di compromettere definitivamente la sostenibilità delle Aziende pubbliche. Non riuscire a risolvere questi problemi vorrebbe dire mettere in discussione la presenza futura del pubblico nella gestione dei servizi alla persona. Il secondo punto sul quale il territorio è chiamato a mettersi in gioco riguarda la capacità di dare risposta alla progressiva richiesta di disponibilità di servizi per anziani non autosufficienti conseguente al progressivo invecchiamento della popolazione. Già oggi sono diverse centinaia le persone in condizione di bisogno che si trovano in lista d’attesa per l’accesso nelle strutture residenziali gestite dall’Asp. Il continuo fiorire sui territori di nuove “Case Famiglia” evidenzia quanto sia alto il bisogno. Se non si vuole lasciare il territorio e le famiglie a se stesse occorre prendere in mano al più presto la questione e valutare con attenzione e responsabilità la possibilità di realizzare un importante investimento strutturale capace di dare risposta a questo progressivo aumento della richiesta da parte dei cittadini. Anche in questo caso andrà valutata con attenzione la sostenibilità dell’intervento. Il fatto che i posti accreditati in residenza protetta presenti sul territorio provinciale risultino inferiori alla media regionale e che la maggior parte delle persone affette da disabilità siano costrette a emigrare verso strutture di altre provincie, con i conseguenti evidenti disagi per le famiglie, può rappresentare un importante punto di partenza, anche di carattere economico, per la realizzazione di una nuova struttura moderna di dimensioni sovracomunali. La possibilità di realizzare questo tipo di investimento dipende in gran parte dalla possibilità di intercettare finanziamenti pubblici che ad oggi risultano pressoché inesistenti. Ancora una volta emerge la necessità che le Amministrazioni svolgano un importante azione politica nei riguardi della Regione per fare in modo che vengano destinate risorse ad investimenti per nuove strutture socio sanitarie, considerato il trend demografico che i dati delle analisi messe a disposizione dalla Regione stessa evidenziano. Da quanto sopra esposto risulta evidente che il destino del futuro dell’Azienda Asp è in gran parte nelle mani delle Amministrazioni socie dell’Azienda, i Comuni. La capacità di risolvere e dare risposta alle problematiche sopra elencate vuol dire dare una migliore risposta ai bisogni dei cittadini, viceversa, si andrà verso il rischio concreto della sparizione del pubblico dalla gestione dei servizi. 8
2. CARATTERISTICHE E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI DA EROGARE 2.1 Il modello organizzativo Tra i principali impegni dell’ASP nel corso del prossimo triennio vi è innanzitutto quello di mantenere e consolidare la sostenibilità economica per i servizi che sono rimasti in capo ad essa, a seguito della drastica diminuzione di attività derivante dall'entrata in vigore del regime di accreditamento definitivo, ossia le case di riposo e le comunità alloggio, le case protette ed RSA ed i Centri diurni, sia per anziani che per disabili adulti. La gestione di tali servizi dovrà inoltre essere improntata alla flessibilità e alla personalizzazione – per adeguarsi ad una popolazione anziana che ha bisogni sempre più diversificati e, soprattutto, ha patologie fisiche e psichiche sempre più gravi e livelli di autonomia sempre più compromessi o ormai inesistenti – e all’attenzione alle richieste e agli input provenienti dagli utenti e dalle loro famiglie. La realizzazione del nuovo Piano Programmatico 2020-2022 impone quindi all’Azienda di continuare la ricerca di ottimizzazione già avviata, con l’attivazione di nuovi servizi e il consolidamento/miglioramento di quelli già in essere, nel quadro di una sostenibilità economica che assicuri l’equilibrio di bilancio nel medio/lungo periodo. 2.2 I servizi L’ASP, inoltre, dovrà dare attuazione agli impegni assunti nell’ambito della programmazione distrettuale ma, anche, mettere a disposizione la propria esperienza e le proprie risorse per rispondere alle domande di servizi e prestazioni provenienti dalla propria comunità e/o sui quali fosse richiesto il 9
suo intervento da parte dei Comuni del Distretto. Nel corso del 2010 si è avviato il progetto “Palestra della mente” e “Spazio Incontro”, attuato in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio e con l'Azienda Usl, Distretto di Lugo. Nel corso del 2011 tale progetto è stato confermato ed ampliato con uno spazio dedicato all'attività fisica per i frequentatori dei due servizi sopra citati. Nel corso del 2013, Asp dei Comuni della Bassa Romagna ha assunto la gestione del Centro Socio-occupazionale L'Inchiostro di Alfonsine, che occupa con laboratori creativi, 10 ragazzi disabili. A decorrere dal 1 novembre 2015, inoltre, l'Asp ha sottoscritto una convenzione con la prefettura di Ravenna, per la gestione di 53 posti di richiedenti protezione internazionale, successivamente integrata con ulteriori appendici fino all'entrata a regime, prevista dal 1 gennaio 2017, di una accoglienza pari a 417 posti, per il quale non è ad oggi possibile individuare una suddivisione tra i Comuni. La convenzione è scaduta nel dicembre 2018, è stata rinnovata per ulteriori tre mesi (fino al 31 marzo 2019), poi successivamente per altri tre mesi e infine, per un numero ridotto di siti per ulteriori 2 mesi, al termine dei quali (31 agosto 2019) il servizio si è chiuso. Nell’anno 2018 si è definitivamente completata la realizzazione della nuova comunità alloggio di via Fermini n. 4 a Lugo, per complessivi 12 posti. All’inizio del 2019 è pervenuta l’autorizzazione al funzionamento e nel corso delle settimane successive sono stati inseriti i primi utenti. Al 31 dicembre 2019 i posti occupati erano 8. In sintesi, nelle tabelle sottostanti, i servizi erogati direttamente dall'Asp, suddivisi per tipologie e Comuni: ANNO 2020 10
2.3 La qualità L’azienda intende ampliare e consolidare la dimensione della qualità del servizio come previsto dalla Carta dei Servizi con progetti di struttura impostati per una gestione sempre più mirata, trasparente, adatta ad operare a confronto con i suoi beneficiari. Si intende procedere in progetti che valorizzino fattori di qualità e di espressione dei diritti degli utenti. In particolare si vogliono sperimentare tutte le azioni che consentano un miglioramento delle dimensioni di salute e benessere. 2.4 Sviluppo di programmi per interventi di comunità L’Asp ha fortemente ampliato il numero e diversificato la tipologia delle presenze da parte del mondo del volontariato e terzo settore e delle istituzioni (soprattutto le scuole) offrendo sempre nuove opportunità di relazione e di scambio fra le strutture e la comunità territoriale. Il programma prevede di continuare e ulteriormente ampliare le relazioni con il mondo associativo, organizzato formalmente o in libera espressione anche di persone non organizzate, con un coordinamento permanente fra Asp e servizi Welfare dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Inoltre è intenzione dell’Asp, che gestisce la Farmacia santo Monte di Bagnacavallo, aprire un ragionamento con gli organi istituzionali preposti per avviare un progetto di Farmacia di Comunità. 3. RISORSE FINANZIARIE ED ECONOMICHE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI Premessa I criteri per la formulazione della previsione delle risorse economiche necessarie per la realizzazione degli obiettivi triennali di attività, partendo dall’analisi dei costi relativa all’anno 2019, hanno fatto riferimento ai seguenti criteri. 3.1 Criteri di previsione di costi/ricavi Per la definizione del budget 2020 sono stati analizzati i costi presunti, derivanti dal pre-consuntivo alla data del 30 settembre 2019, tenendo come riferimento i criteri organizzativi di ciascuna struttura, come definiti sin dalla costituzione dell'Asp e come successivamente modificati. Nel corso dell’anno 2019 è completamente cessata l’attività di gestione diretta ed indiretta del servizio accoglienza rivolto a stranieri richiedenti protezione internazionale, con la conseguente diminuzione dei costi diretti e aumento delle quote di costi fissi e indivisibili tra i servizi gestiti dall’Asp in proporzione ai rispettivi ricavi. Nel 2020 è prevista l’entrata a regime della Comunità alloggio “Via Fermini” con un aumento dei costi di produzione relativi sia in termini di acquisti beni di consumo che di servizi. Si riassumono di seguito gli elementi che influiscono sull'andamento dei costi più rilevanti, previsti per il primo anno del triennio: Incremento del costo del personale quale previsione di assunzione di personale per espletamento dei servizi di assistenza socio-assistenziale, infermieristici e tecnici con contestale riduzione delle costo per il lavoro somministrato che rappresenta lo strumento più adeguato per tempistica per garantire le sostituzioni dei dipendenti assenti o dimissionari. Nel 2020 è previsto il completamento del potenziamento dell’apparato amministrativo, previsto nell’ultimo piano del fabbisogno triennale, il potenziamento dell’organico socio assistenziale a fronte dell’entrata a regime della nuova comunità alloggio. Per le utenze, è stato previsto un consumo in linea con in linea con i consumi annui 2018 e in 11
parte per quelli a consuntivo 2019, consapevoli che si tratta di consumi non sempre di facile previsione perché collegati all’andamento atmosferico. Sono entrati a regime gli impianti di cogenerazione installati nelle CRA Sassoli e Bedeschi che utilizzano gas naturale per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica e l’immissione nella rete pubblica per il surplus energetico prodotto. Nel 2020 è previsto di completare il percorso di efficientamento energetico nella CRA Jus Pascendi di Conselice. Incremento delle principali voci di acquisto per beni e servizi, in misura generale pari all'1%, salvo per quei costi per i quali è stato necessario individuare una puntuale valorizzazione. In particolare sono state incrementate le spese per beni sanitari e presidi che richiedono un costante rinnovo. Incidono nelle voci di acquisto dei beni tecnico economali, le previsioni per l’attività commerciale della farmacia che ha visto un trend positivo delle vendite e che comporta conseguentemente un aumento negli acquisti di merce. Inoltre nel 2020 è in scadenza il contratto di fornitura e gestione servizio vendite e per lo stesso è previsto un aumento della quota di servizio esternalizzato. Il valore delle manutenzioni sui fabbricati costituisce una voce rilevate nel bilancio dell’Aspin quanto comprende gli interventi periodici necessari per garantire la funzionalità degli edifici e la sicurezza degli ambienti, esterni ed interni (coperture tetti, asfalti, pavimentazioni interne e tinteggiature, etc.). Nel 2020 la previsione è assestata sulla spesa ordinaria in diminuzione rispetto alle previsioni straordinarie previsti nel precedente esercizio. In modo prudenziale sono stati rivisti i valori dell’IMU a carico dell’Asp in seguito a accertamenti effettuati sulle aree edificabili e sull’applicazione di alcune aliquote agevolate, da parte dei Comuni, pur non essendosi ancora completato il procedimento di riesame e revisione degli stessi e tenuto conto delle indicazioni della legge di bilancio 2020 che prevede aumenti nelle aliquote Imu. I principali elementi che influiscono sull'andamento dei ricavi, per il primo anno del triennio, sono i seguenti: Per quanto riguarda le rette a carico degli utenti, sono previsti i seguenti aumenti: ◦ per i posti accreditati residenziali un aumento di € 0,70 a decorrere dal 01/04/2020, al fine di garantire una copertura adeguata all’aumento dei costi di produzione e tenendo conto che le rette, ad esclusione di quella applicata ai 16 posti temporanei della CRA F.lli Bedeschi, sono tutte inferiori al limite regionale in vigore da agosto 2016 di € 50,05; ◦ per i posti non accreditati che rappresentano circa il 20%, l’aumento previsto è di € 1,00 con decorrenza 01/04/2020, al fine di compensare l’aumento dei costi socio assistenziali, ai quali viene prioritariamente destinato l’aumento stesso; In relazione all'applicazione delle quote relative ai fattori produttivi messi a disposizione del sistema pubblico per la gestione dei servizi in ambito di accreditamento definitivo, l'Asp ha previsto l'incasso del canone di concessione e di noleggio per le strutture di proprietà (residenza Anziani e Centro Diurno di Cotignola e Fusignano), come da concessione di uso degli immobili e noleggio di beni mobili, definita in coerenza con quanto previsto dalla normativa regionale sull'accreditamento. Per quanto riguarda le entrate sul patrimonio sono stati previsti per il 2020 i canoni d'affitto corrispondenti ai contratti in essere e a quelli che devono essere perfezionati con il Comune di Lugo per alcuni immobili destinati all'edilizia popolare e ad un uso socio/sanitario. Si allega prospetto riepilogativo delle rette 2019 e previste per il 2020 sui servizi accreditati e non. 12
PROSPETTO RIEPILOGATIVO 2020 (rette previste dal RETTE 2019-2020 2019 01/04) ANNO 2020 RETTE 2019 RETTE 2019 RETTE 2020 RETTE 2020 POSTI POSTI NON POSTI POSTI NON ACCREDITATI ACCREDITATI ACCREDITATI ACCREDITATI AUMENTO in € LUGO 1 SASSOLI CASA RESIDENZA ANZIANI € 48,92 € 64,75 € 49,62 € 65,75 ,70 1,00 SASSOLI CASA RESIDENZA ANZIANI – SERVIZIO HANDICAP € 80,15 € 80,15 ,00 ,00 COMUNITA' ALLOGGIO VIA FERMINI € 64,75 € 65,75 ,00 1,00 SILVAGNI COMUNITA' ALLOGGIO – retta ordinaria € 53,85 € 54,85 ,00 1,00 SILVAGNI COMUNITA' ALLOGGIO – retta utenti non autosufficienti € 64,75 € 65,75 ,00 1,00 SILVAGNI CENTRO DIURNO € 26,44 € 26,44 ,00 ,00 ,00 ,00 BAGNACAVALLO ,00 ,00 F.LLI BEDESCHI CASA RESIDENZA ANZIANI € 48,49 € 62,12 € 49,19 € 63,12 ,70 1,00 F.LLI BEDESCHI CENTRO DIURNO € 27,19 € 27,19 € 27,19 € 27,19 ,00 ,00 F.LLI BEDESCHI CASA RESIDENZA ANZIANI (EX RSA) € 50,05 € 50,05 ,00 ,00 ,00 ,00 CONSELICE ,00 ,00 JUS PASCENDI CASA RESIDENZA ANZIANI € 48,92 € 49,62 ,70 ,00 ,00 ,00 13
Si riporta di seguito la tabella del conto economico preventivo relativo al periodo 2020-2021 CONTO ECONOMICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022 A) Valore della produzione 13.758.245,32 13.895.827,77 14.034.786,05 RICAVI DA ATTIVITA' PER SERV. ALLA PERS. 10.064.659,00 10.165.305,59 10.266.958,65 Rette 5.344.573,34 5.398.019,07 5.451.999,26 Oneri a rilievo sanitario 3.522.341,28 3.557.564,69 3.593.140,34 Concorsi rimborsi e recuperi da attività 1.197.744,38 1.209.721,82 1.221.819,04 COSTI CAPITALIZZATI 1.644.462,55 1.660.907,18 1.677.516,25 Quota per utilizzo contributi in c/cap. 1.644.462,55 1.660.907,18 1.677.516,25 PROVENTI E RICAVI DIVERSI 2.049.123,77 2.069.615,01 2.090.311,16 Proventi e ricavi da utilizzo del patr. 277.601,78 280.377,80 283.181,58 Concorsi rimborsi e recuperi x att. div. 72.959,57 73.689,17 74.426,06 Altri ricavi istituzionali 14,71 14,86 15,01 Ricavi da attività commerciale 1.698.547,71 1.715.533,19 1.732.688,52 B) Costi della produzione 13.198.838,36 13.330.826,74 13.464.135,01 ACQUISTI BENI 1.958.722,52 1.978.309,75 1.998.092,84 Acquisti beni socio - sanitari 315.152,73 318.304,26 321.487,30 Acquisti beni tecnico - economali 1.643.569,79 1.660.005,49 1.676.605,54 ACQUISTI DI SERVIZI 3.626.903,67 3.663.172,71 3.699.804,43 Acq. serv. per gest. attività socio-san. 34.420,55 34.764,76 35.112,40 Servizi esternalizzati 1.176.507,05 1.188.272,12 1.200.154,84 Trasporti 14.722,98 14.870,21 15.018,91 Lavoro interinale e altre forme di coll. 1.715.339,29 1.732.492,68 1.749.817,61 Utenze 354.988,32 358.538,20 362.123,59 Manutenzioni e riparazioni ordinarie 163.155,37 164.786,92 166.434,79 Costi per organi Istituzionali 30.662,11 30.968,73 31.278,42 Assicurazioni 88.114,61 88.995,76 89.885,71 Altri servizi 48.993,39 49.483,32 49.978,16 GODIMENTO DI BENI DI TERZI 39.496,48 39.891,44 40.290,36 Affitti 25.469,48 25.724,17 25.981,42 Service 14.027,00 14.167,27 14.308,94 COSTO DEL PERSONALE DIPENDENTE 5.673.950,32 5.730.689,82 5.787.996,72 Salari e stipendi 4.394.120,48 4.438.061,68 4.482.442,30 Oneri sociali 1.264.736,63 1.277.384,00 1.290.157,84 Altri costi personale dipendente 15.093,21 15.244,14 15.396,58 AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 1.690.352,90 1.707.256,43 1.724.328,99 Ammortamenti delle imm. immateriali 19.385,89 19.579,75 19.775,55 Ammortamenti delle immobilizz. materiali 1.670.967,01 1.687.676,68 1.704.553,45 VARIAZIONI RIMANENZE MAT.PRIME E B.CONS -6.969,47 -7.039,16 -7.109,56 Variaz. rim.m.prime beni tecnico-econ. -6.969,47 -7.039,16 -7.109,56 ONERI DIVERSI DI GESTIONE 216.381,94 218.545,76 220.731,22 Costi amministrativi 31.850,80 32.169,31 32.491,00 Imposte non sul reddito 109.485,78 110.580,64 111.686,44 Tasse 40.836,57 41.244,94 41.657,39 Contributi erogati ad aziende non-profit 34.208,79 34.550,88 34.896,39 DIFFERENZA tra VALORE e COSTI di PRODUZIONE (A-B) 559.406,96 565.001,03 570.651,04 14
CONTO ECONOMICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022 C) Proventi e oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari 5.800,00 5.858,00 5.916,58 Interessi attivi bancari e post. 5.800,00 5.858,00 5.916,58 17) Interessi e altri oneri finanziarere CodEnte 1.089,14 1.100,03 1.111,03 Interessi passivi su mutui 1.089,14 1.100,03 1.111,03 TOTALE PROVENTI e ONERI FINANZIARI (15+16- 4.710,86 4.757,97 4.805,55 17±17bis) TOTALE PARTITE STRAORDINARIE (20-21) 0,00 0,00 0,00 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B±C±D±E) 564.117,82 569.759,00 575.456,59 Imposte sul reddito -514.885,52 -520.034,38 -525.234,72 IMPOSTE SUL REDDITO -514.885,52 -520.034,38 -525.234,72 Irap -471.980,97 -476.700,78 -481.467,79 Ires -42.904,55 -43.333,60 -43.766,93 UTILE O PERDITA DELL'ESERCIZIO 49.232,30 49.724,62 50.221,87 15
4. LE PRIORITÀ D’INTERVENTO E GLI OBIETTIVI DEL TRIENNIO Il rafforzamento e la stabilizzazione dell’azienda avverrà attraverso la realizzazione delle priorità di intervento /obiettivi per il triennio 2020-2022, come già programmato e condiviso con l’Assemblea dei Soci, ossia: A) SOSTENIBILITÀ SOSTENIBILITÀ Aree di intervento Azioni Obiettivi 1) Progettazione 1. Promozione della Realizzazione interventi di innovativa nei progettazione innovativa e innovativi per la rivalutazione servizi alla persona del fund raising (richiesta di del patrimonio o fruibilità dei contributi alla Fondazione servizi Cassa di Risparmio di Ravenna, alla Regione Emilia Romagna, al Ministero dell’Ambiente, al Fondo Unraa); 2) Riqualificazione 2. Prosecuzione dei Utilizzo più adeguato degli del patrimonio progetti di riqualificazione immobili, promozione delle del patrimonio immobiliare attività commerciale e dell’Asp (ristrutturazione riduzione del consumo sede amministrativa Asp, energetico riqualificazione Farmacia Santo Monte, efficientamento energetico Cra Conselice); 3) Risorse umane - 3. Programmazione delle Garantire livelli di assistenza Efficacia ed risorse umane sulla base delle adeguati alla crescente gravità efficienza esigenze organizzative, quale dell’utenza. risposta alle criticità rilevate nella gestione dei servizi, oltre che sulla base dei parametri regionali previsti. 4) Fatturato attività 4. Promuovere attività Miglioramento del fatturato , e commerciale della promozionali nell’attività conseguente aumento dell’utile Farmacia Santo commerciale, in particolare dell’attività commerciale quale Monte per ciò che riguarda la strumento utile per la vendita del promozione sociale - loca parafarmaco/cosmetico 16
B) QUALITÀ La qualità è intesa come azione trasversale a tutti i processi strategici dell’Azienda. Per il triennio 2020-2022 si individuano i seguenti obiettivi: QUALITÀ Aree di intervento Azioni Obiettivi 1) sistema 1. Implementazione del Miglioramento informativo sistema informativo aziendale dell’informatizzazione con aziendale (upgrade dei software software su piattaforma web gestionali completo, da quale strumento indispensabile realizzarsi gradualmente con per migliorare il sistema avvio dell’area informativo aziendale e contabile/approvvigionament conseguentemente la qualità dei o per proseguire con l’area servizi personale. Aggiornamento e perfezionamento protocollo informatico) 2. implementazione della cartella socio-sanitaria informatizzata con introduzione di dati per la gestione delle informazioni (interscambio con i familiari, progetto “Traduttore) e costruzione di percorsi per la gestione delle attività assistenziali (progetto “Storygram”); 3. adeguamento sistema informativo privacy (registro trattamenti); 4. entrata a regime del software di gestione automatizzata turni 2) Controllo di 5. Integrazione del Migliorare il controllo al fine di gestione con controllo di gestione con ridurre i consumi sui beni di indicatori di qualità nuovi indicatori di qualità ed consumo, o sui servizi a ed efficienza efficienza, da individuare noleggio (es. consumi carta, annualmente sulla base delle toner e razionalizzazione maggiori criticità emerse o dell’utilizzo delle fotocopiatrici) segnalate; 3) Politiche a favore 6. Potenziamento delle Migliorare il benessere del benessere politiche a favore del organizzativo e favorire la organizzativo benessere organizzativo motivazione del personale. mediante l’attuazione delle misure contenute nel Piano 17
delle Azioni Positive 2019- 2021; 4) Valorizzazione 7. Valorizzazione delle Migliorare la qualità delle delle risorse umane risorse umane attraverso lo valutazione e sviluppo della conseguentemente il livello partecipazione, con una delle prestazioni revisione condivisa dell’intero percorso di valutazione delle prestazioni individuali; 5) Visibilità 8. Realizzazione/Parteci Dare maggiore visibilità pubblica dell’Asp pazione di Asp ad eventi all’attività dell’Asp sia rispetto istituzionali alle istituzioni che alla collettività 6) Nuovo sito web e 9. Implementazione Sito più facile da consultare e innovazione della sistema di pubblicazioni nel aggiornato tempestivamente “Amministrazione sito Asp “Amministrazione Trasparente” Trasparente” e messa a regime nuovo sito web 7) Formazione 10. Formazione continua Elevare il livello di qualità dei personale del personale socio-sanitario servizi sulle modalità di attuazione delle azioni per la sicurezza e la qualità della prestazione socio-sanitaria 8) Riduzione 11. Riduzione incarichi Miglioramento del livello delle incarichi esterni a esterni a favore delle prestazioni, per la stabilità del favore delle professionalità interne rapporto professionalità (infermieri e fisioterapisti) interne Il presente documento di programmazione triennale definisce gli obiettivi aziendali sulla base dei quali verrà sviluppata l’individuazione degli obietti di performance organizzativa e individuale individuati all’interno del Piano della performance Come previsto nel regolamento di organizzazione degli uffici e servizi approvato con delibera n. 01 del 29/01/2019 dell’Amministratore Unico, all’art. 32 “ La documentazione di pianificazione di cui ai punti da 1 a 3 tra loro integrati, forniscono complessivamente le informazioni per sviluppare il Piano della Performance che si articola in quattro sezioni: • La presentazione dell’amministrazione • La pianificazione triennale • La programmazione annuale • Collegamento tra la performance organizzativa alla performance individuale dei dirigenti. 18
La performance organizzativa esprime la capacità delle strutture dirigenziali, nei domini di rispettiva pertinenza, di attuare i piani e i programmi adottati dall’Ente, migliorando costantemente la qualità del proprio operato e rispondendo positivamente alle attese dei cittadini. La performance individuale rappresenta, invece, il contributo reso dai singoli al risultato gestionale, con particolare riguardo al conseguimento di obiettivi individuali specifici, alla professionalità acquisita e alle competenze e ai comportamenti dimostrati. Il ciclo di gestione della performance è il complesso delle fasi e delle attività attraverso le quali si attivano i diversi strumenti e processi del sistema di gestione della performance, al fine di programmare, misurare, gestire, valutare, comunicare e rendicontare la performance in un periodo temporale determinato. Il Piano della Performance esplicita gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi, specificando i soggetti coinvolti, i tempi di attuazione, i risultati attesi e i relativi indicatori per misurarne la realizzazione, che viene verificata a conclusione dell’esercizio. I dipendenti concorrono all’assegnazione del trattamento economico accessorio collegato alla performance organizzativa ed alla performance individuale (legata agli obiettivi conseguiti ed alla qualità dell’apporto al lavoro di gruppo, alle competenze e capacità dimostrate nel periodo di riferimento). Il Piano della Performance relativo al triennio 2020-20222 verrà redatto in collaborazione con i vertici dell'Amministrazione ed approvato dall’Amministratore Unico. 19
5. LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI EROGATI E IL COORDINAMENTO CON GLI ALTRI ENTI DEL TERRITORIO 5.1 Le modalità di attuazione dei servizi erogati Asp ha rispettato pienamente, fina dal 1 gennaio 2015 quanto previsto dal comma 787 dell’art. 1 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 772/07 in merito alla necessità di garantire, ai fini dell’accreditamento, l’unitarietà della responsabilità gestionale dei servizi di cura alla persona, superando la frammentarietà dei servizi; Rispetto alla riorganizzazione complessiva e definitiva, è importante sottolineare l’esigenza di poter ragionare sull’insieme dei servizi e delle strutture accreditabili, per cercare di minimizzare il più possibile le rigidità presenti in ciascuna gestione e per flessibilizzare al massimo gli interventi che si renderanno necessari. Nell'anno 2017 si è attivata la procedura di reclutamento del personale socio-sanitario (Oss), completata nel corso del 2018 e che ora consente di poter accedere ad una consistente graduatoria per la copertura a tempo indeterminato dei ruoli che dovessero rendersi vacanti nel corso dei prossimi anni. A seguire è stata effettuata, infruttuosamente, la procedura di mobilità per l'inserimento nei servizi di personale sanitario. Nel corso del 2020 verrà espletato il concorso in convenzione con altre Asp della regione Emilia Romagna. L’Azienda deve dare continuità e consolidare i servizi tradizionali orientandoli verso una sempre maggiore qualità e attuare i progetti/interventi già previsti da accordi pregressi e dalla pianificazione zonale (alloggi protetti, comunità alloggio, assistenza domiciliare nell’ambito delle dimissioni ospedaliere protette); dovrà inoltre entrare a regime con il progetto di aumento della gestione dei servizi residenziali per disabili (passati da 4 a 5 nel corso del 2018 e arrivati a 6 nel corso del 2019, sulla struttura di Bagnacavallo). 5.2 Le relazioni interistituzionali Il ruolo dell’Azienda quale nodo centrale nel sistema cittadino dei servizi alla persona richiede di svolgere un ruolo rilevante in termini di integrazione con la propria comunità di riferimento, di coinvolgimento e rendicontazione nei confronti dei principali stakeholders, interni ed esterni. Inoltre, nel mettersi al servizio della propria comunità l’Azienda non dovrà limitare il proprio ruolo a quello di semplice erogatore di prestazioni e servizi ma via via contribuire alla promozione e diffusione di “buone pratiche” e, indirettamente, alla crescita della più complessiva “cultura sociale”. L’Asp dei Comuni della Bassa Romagna vuole continuare a svolgere un ruolo primario per l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e per tutti i Comuni del Distretto, al fine di progettare ed erogare servizi rivolti ad anziani non autosufficienti e parzialmente autosufficienti e ad altre persone in condizione di disagio/difficoltà. A questo scopo Asp continuerà a far parte dei gruppi progettuali dei diversi tavoli tematici attivati nell’ambito dei piani di zona, condividendo la lettura dei bisogni e progettando gli interventi assistenziali più adeguati in funzione dell’evoluzione della domanda di servizi, oltre che collaborare alle attività svolte da Saa e Udp per i temi contigui all’area operativa di Asp. Da valorizzare anche la collaborazione con altre Asp del territorio provinciale e regionale, al fine di perseguire sinergie significative sia nel settore amministrativo, che in quello gestionale e assistenziale. 20
6.PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE E MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE STESSE 6.1 Attuale situazione e programmazione risorse umane L’organico dell’ASP al 31/12/2019 è pari a complessive 159,00 dipendenti distribuito per categorie secondo il sistema di classificazione del personale introdotto con il CCNL Comparto Regioni ed Autonomie Locali 31/3/1999. SETTORE ATTIVITÀ % n. dipendent Direttre 100,00 1,00 Stcit assistenziale 82,39% 131,00 Sanitarit 7,55% 12,00 Amministratit 6,29% 10,00 Tecnict 3,77% 6,00 Tttale 100,00% 159,00 Se si tiene conto delle % di part-time le unità (rapportate) risultano così distribuite: SETTORE ATTIVITÀ % n. dipendent rapp. PT) Direttre 100,00% 1,00 Stcit assistenziale 82,67% 125,09 Sanitarit 7,49% 11,33 Amministratit 6,08% 9,19 Tecnict 3,76% 5,69 Tttale 100,00% 151,31 Ad esso si aggiungono circa 70 operatori impiegati attraverso la somministrazione lavoro, libera professione od esternalizzazione. 21
SETTORE ATTIVI- n. dipendent la- TÀ itrt stmmini- Ctnien- TOTALE n. dipendent stratt rapptrtt prtfessitni- Esternal. zitne ctn rapp. PT PT) st Seriizit altra Asp % Direttre 1 1 100,00% Stcit assisten- 125,09 35,89 1,00 161,98 71,57% ziale Sanitarit 11,33 21,11 3,00 35,44 15,66% Amministratit 9,19 3,00 12,19 5,39% Tecnict 5,69 4,50 4,00 0,50 14,69 6,49% Farmacia 2,00 2,00 0,88% 0,00 0,00% Tttale 151,31 66,50 3 5 0,50 226,31 100,00% La distribuzione del personale per aree evidenzia che poco più del 87% dei dipendenti opera nell’Area Assistenza, che comprende anche l'assistenza sanitaria fornita da infermieri e terapisti della riabilitazione. Di questi, il 82% è costituito da personale assistenziale, il 12% da personale infermieristico. Nell’Area Logistica ed Attività di Supporto è invece presente poco più del 6% dei dipendenti. Il 5.5% circa delle risorse umane dell’Azienda lavora nell’ambito degli uffici amministrativi. Circa 1% sono impiegati nell’attività di Farmacia. Nel corso del 2020 continua lo scorrimento della graduatoria del concorso OSS in vigore, al fine di completare il fabbisogno dell’area assistenziale. Si tratta di un obiettivo difficile da raggiungere considerato che in questa area vi è un elevato turn over motivato dalla esigenza di avvicinarsi al proprio domicilio o perché attratti dai contratti presso le Ausl locali che presentano più varietà di attività rispetto alle possibilità offerta dall’Asp. Nel 2020 prende avvio anche il concorso, gestito in convenzione con alcune Asp dell’Emilia Romagna, per la selezione di infermieri, per il quale sono fortemente aumentati dei posti vacanti nell’ultimo anno. Il piano del fabbisogno comprende anche il rafforzamento dell’apparato di supporto e quello amministrativo mediante reclutamento esterno e CFL per l’amministrazione e accesso agli elenchi presso il centro per l’impiego per l’area di supporto. Il piano triennale per il fabbisogno del personale analizza in modo analitico quanto sinteticamente qui illustrato. La necessità di garantire la continuità dell’assistenza socio sanitaria rende comunque inevitabile il ricorso al lavoro somministrato, quale forma flessibile e dinamica in grado di garantire tale esigenza sia in caso di assenze prolungate del personale, sia per far fronte ai tempi prolungati propri delle procedure concorsuali che negli ultimi anni, per motivi di economicità, sono gestite in modo accentrato con le Asp regionali. I programmi per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nel triennio 2020-2022 prendono quale riferimento le linee di Indirizzo e gli obiettivi strategici descritti nel precedente capitolo, orientandosi quindi in funzione: PIANO PROGRAMMATICO 2008 - 2010 dell’orientamento al futuro e dello sviluppo delle capacità d’innovazione; delle forti esigenze di valorizzare le professionalità presenti in Azienda; dell’attenzione al tema della sicurezza, del benessere organizzativo, alle pari opportunità e al 22
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