PIANO PROGRAMMATICO 2020-2022 - Allegato A - PIANO PROGRAMMATICO 2008 - 2010 TI2008 2010 - ASP Bassa Romagna

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PIANO PROGRAMMATICO 2020-2022 - Allegato A - PIANO PROGRAMMATICO 2008 - 2010 TI2008 2010 - ASP Bassa Romagna
PIANO PROGRAMMATICO

2008 - 2010
TI2008 - 2010

           PIANO PROGRAMMATICO

                      2020-2022

Allegato A

                                  1
1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO............................................................................................4

    1.1 L'Asp e il processo di trasformazione........................................................................................4

    1.2 Le tendenze demografiche nel Distretto di Lugo.......................................................................5

    1.3 L'accreditamento dei servizi socio-sanitari................................................................................5

    1.4 Il bilancio di mandato................................................................................................................6

2. CARATTERISTICHE E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI DA EROGARE.....................9

    2.1 Il modello organizzativo............................................................................................................9

    2.2 I servizi......................................................................................................................................9

    2.3 La qualità.................................................................................................................................11

    2.4 Sviluppo di programmi per interventi di comunità..................................................................11

3. RISORSE FINANZIARIE ED ECONOMICHE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE

DEGLI OBIETTIVI...........................................................................................................................11

    Premessa........................................................................................................................................11

    3.1 Criteri di previsione di costi/ricavi..........................................................................................11

4. LE PRIORITÀ D’INTERVENTO E GLI OBIETTIVI DEL TRIENNIO................................16

5. LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI EROGATI E IL COORDINAMENTO

CON GLI ALTRI ENTI DEL TERRITORIO.................................................................................20

    5.1 Le modalità di attuazione dei servizi erogati...........................................................................20

    5.2 Le relazioni interistituzionali...................................................................................................20

6. PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE E MODALITÀ DI

REPERIMENTO DELLE STESSE..................................................................................................21

    6.1 Attuale situazione e programmazione risorse umane..............................................................21

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6.2 La promozione di interventi di valorizzazione e sviluppo.......................................................23

    6.3 La gestione informatizzata delle risorse umane.......................................................................23

    6.4 Piano Triennale della Formazione...........................................................................................24

7. INDICATORI E PARAMETRI PER LE VERIFICHE.............................................................26

8. PROGRAMMA DEGLI INVESTIMENTI DA REALIZZARSI..............................................27

    8.1 Immobilizzazioni materiali:.....................................................................................................27

9. PIANO DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO..................................30

0

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1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
Dopo l’avvio nel 2007 di importanti processi di cambiamento, nella nostra Regione sta prendendo
sempre più forma il sistema regionale di welfare delineato dalla Legge 2/2003.

Il sistema di governance delineato dalla Legge 2/03 prevede che i Comuni e le Aziende USL
individuino modelli organizzativi e gestionali per l’integrazione tra il sistema dei servizi socio-
assistenziali e il sistema dei servizi socio-sanitari e sanitari, individuando il Piano di zona quale
strumento di pianificazione sociale e sociosanitaria a livello di distretto.
Il Piano sociale e sanitario regionale esplicita chiaramente la strategia politica regionale che deve
sottostare all’organizzazione locale e gli obiettivi prioritari per il triennio 2017-2019 da perseguire a
livello distrettuale: integrazione socio-sanitaria; governo congiunto delle politiche e degli interventi
sociali, sanitari e sociosanitari; realizzazione tendenziale dell’unicità gestionale dei fattori organizzativi e
delle risorse finanziarie tramite la programmazione annuale.
D’altro canto il perdurare della crisi economica, con l’emergere di nuovi bisogni ha reso necessario,
anche nella nostra comunità modificare le tipologia e le modalità di intervento da parte del sistema
Welfare. A livello distrettuale, quindi, l’avvio dei processi innovativi previsti nel “cantiere del nuovo
welfare” è stato in qualche modo accelerato se non anticipato.
In particolare la pubblicazione, nel corso del 2010, della normativa a completamento dell'iter
“Accreditamento dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili” ha posto il sistema di programmazione
e gestione dei servizi davanti a scelte non più rinviabili, da inserirsi in scenari e contesti che
modificheranno sostanzialmente la produzione dei servizi.
Con questo primario obiettivo, nel nostro territorio è stato istituito l'Ufficio di Piano attraverso il quale
i Comuni del territorio e il Distretto assicurano il governo integrato del sistema. Ad esso compete la
funzione di indirizzo a livello distrettuale nell’area delle politiche sociali, socio-sanitarie e sanitarie.
Nello specifico, all'ufficio compete la programmazione di ambito distrettuale (comprensiva dell’area
della non autosufficienza), la regolazione e la verifica dei risultati di salute e benessere raggiunti. Assume
inoltre il fondamentale ruolo di definizione, attraverso la traduzione politica dei bisogni dei cittadini,
degli indirizzi strategici per la composizione del Piano di zona triennale per la salute ed il benessere
sociale. Garantisce il supporto tecnico e gestionale per le funzioni di programmazione, regolazione e
committenza nell’ambito dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari territoriali. L’ufficio di piano, tra le
altre funzioni, dovrà lavorare alla creazione di un sistema stabile e positivo di collaborazione con le ASP
e con gli altri soggetti della produzione dei servizi.
Nel corso dell’anno 2008 si è completato il rientro delle deleghe in materia socio educativa ai Comuni.
Al termine del 2009 si sono completati i processi di riattribuzione all'Unione dei Comuni dei servizi di
assistenza domiciliare (Adi e Sad). Nel 2010 si è consolidato l'assetto degli uffici di programmazione,
con il passaggio delle attività gestionali ai produttori di servizi (Asp, cooperative sociali, Terzo settore,
etc.)

1.1 L'Asp e il processo di trasformazione
L’Azienda pubblica di servizi alla persona ASP DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA è stata
costituita con deliberazione della Giunta Regionale n. 92 del 28/01/2008 e ha iniziato la propria attività
con decorrenza dal 01/02/2008. Alla data attuale ha chiuso un bilancio relativo a 11 mesi (anno 2008) e
dieci bilanci relativi ad interi anni solari (2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018).
E' inoltre in fase di completamento il preconsuntivo relativo all'anno 2019 e con la presente
documentazione si andrà a presentare il 12° budget da quando l'Asp è stata costituita. In questi primi 10
anni di vita, l'Asp ha dimostrato di saper sostenere le sfide che il territorio ed il contesto hanno messo
in campo, sia sotto il profilo organizzativo (con l'assunzione di nuovi servizi, la politica di gestione del
personale, il consolidamento dei rapporti con le comunità locali) che quello economico (bilanci con utili
ma soprattutto politiche di contenimento delle tariffe legate ai servizi).

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Nel corso del 2013, inoltre, è stata approvata dalla Regione Emilia Romagna, la legge 12, che
nell'ambito del ridisegno delle forme pubbliche di gestione dei servizi sociali, assegna alle Asp un ruolo
di potenziale primaria importanza. In tal senso è utile sottolineare che l'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna, con delibera n. 24 del 6 febbraio 2014, ha approvato il piano di riordino dei servizi sociali del
Distretto di Lugo, in cui individua l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna quale unica forma pubblica
di gestione dei servizi. Inoltre l’Asp è stata individuata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
quale soggetto gestore del sistema di accoglienza richiedenti protezione internazionale per il territorio
della Bassa Romagna.

1.2 Le tendenze demografiche nel Distretto di Lugo

Nell’ultimo decennio, l’incidenza della popolazione anziana è costantemente aumentata, passando dal
21,5% del 1997 all’attuale 22,8%. Le previsioni demografiche indicano nel periodo 2004-2024 un
incremento complessivo della popolazione anziana (65 e oltre) di circa il 20%. In particolare, a fronte di
un aumento contenuto della fascia 65-75 anni (7,8%), si prevede un aumento del 34% degli anziani con
più di 75 anni e di ben il 50% degli ultraottantenni, che nel 2024 saranno, in Regione Emilia Romagna,
oltre 384 mila.
La vita media ha ormai raggiunto 78 anni per gli uomini e 83 anni per le donne.
È del tutto evidente che la lettura di questi dati e la fotografia di società che ci consegnano non può che
essere il punto di partenza per la programmazione delle politiche sociali e la definizione di un’offerta di
servizi in grado di intercettare i bisogni e rispondere alla domanda sociale. L'offerta di servizi
residenziali e quella di servizi volti al sostegno della domiciliarità devono saper dialogare e intrecciarsi in
una vera offerta di rete che sappia dare risposte ai molteplici bisogni che una società composta per tanta
parte di popolazione anziana richiede.

1.3 L'accreditamento dei servizi socio-sanitari

Nel corso del 2016 si è integrata la produzione di norme, da parte della Regione Emilia Romagna,
relative all'accreditamento socio-sanitario dei servizi per anziani e disabili. E’ questa la vera sfida,
iniziata nel 2015 e destinata, negli anni a venire, a misurare la capacità del territorio di saperne cogliere
le opportunità. In particolare, la Bassa Romagna, con un atto di indirizzo da parte della Giunta
dell'Unione dei Comuni ha individuato il possibile scenario per il 2015 e gli anni futuri. Si riporta
integralmente l'atto di indirizzo quale guida per i comportamenti futuri:
“Visto l’indirizzo espresso ed approvato dalla Giunta dell'Unione della Bassa Romagna, con delibera n.
96 del 23.09.2010, in ordine all’avvio del percorso di accreditamento dei servizi socio sanitari;
Considerate le risultanze emerse dall’analisi tecnica condotta dall’Ufficio di Piano in collaborazione con
i soggetti gestori dei servizi per anziani sottoposti ad accreditamento,
Ribadito che il programma di adeguamento della organizzazione e della gestione del servizio valevole
nella fase transitoria, che dovrà portare alla esclusiva e completa responsabilità della gestione in capo ad
un unico soggetto, dovrà essere attuata in modo graduale e attraverso periodiche verifiche che
consentano anche di rivedere il progetto alla luce di eventuali modificate condizioni sia in ordine alla
sostenibilità economica che di possibili riassetti organizzativi.
L’orientamento assunto dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, individua quale prospettiva per
la responsabilità gestionale unitaria da assicurare in regime di accreditamento definitivo:
      gestione diretta da parte dell’ASP delle Case Residenza Anziani “Jus Pascendi” Conselice,
         “Sassoli” Lugo e della Casa Residenza Anziani e Centro Diurno “F.lli Bedeschi” Bagnacavallo”;
      gestione diretta da parte del soggetto gestore privato delle Case Residenza Anziani e Centri
         Diurni “Giovanardi e Vecchi”, “Tarlazzi Zarabini”, San Domenico, “Geminiani”, “Boari”.
Questi indirizzi sono stati valutati preventivamente sotto il profilo economico attraverso simulazioni dei

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risultati di budget per i diversi soggetti accreditati e saranno valutati naturalmente anche sotto il profilo
della qualità del servizio. Eventuali esiti non soddisfacenti relative alle verifiche economiche e gestionali
dovranno comportare la riapertura del confronto sugli indirizzi assunti.
Durante il periodo di validità dell’accreditamento transitorio (2011- 2014), l’attività di monitoraggio,
vigilanza e controllo svolta in modo integrato tra l’Ufficio di Piano, l’Organismo Tecnico Provinciale e
dai soggetti sottoscrittori dei contratti di servizio (Unione, Ausl, Comuni, Coop. Sociali) sarà finalizzata
anche alla verifica di adeguatezza e sostenibilità dell’indirizzo assunto e alla riformulazione del
programma di adeguamento per il raggiungimento della responsabilità gestionale unitaria”.
Tale atto di indirizzo è poi stato confermato con la Delibera di Giunta dell'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna n. 24 del 6 febbraio 2014 “Piano di riordino delle forme pubbliche di gestione dei
servizi nel Distretto della Bassa Romagna”. Al termine del 2014 è stato rilasciato, a seguito del parere
positivo dell’Organismo Tecnico di Ambito Provinciale (Otap) il primo accreditamento definitivo
relativo ai servizi di Casa Residenza Anziani e Centro Diurno, valido per il triennio 2016-2017. Al
termine dell’anno 2017 l’accreditamento definitivo è stato rinnovato per un ulteriore triennio 2018-
2020.

1.4 Il bilancio di mandato

Al 28 febbraio 2018 è scaduto il secondo mandato da parte dei Sindaci dei Comuni della Bassa
Romagna, dopo dieci anni di attività, per l’attuale forma di governance dell’organo strategico dell’Asp.
In data 12 aprile 2018, a seguito della modifica statutaria autorizzata dalla Regione Emilia Romagna è
stato nominato quale Presidente e legale rappresentante dell’Azienda un Amministratore Unico con un
mandato di validità biennale.
Nel corso di questi primi 12 anni di attività dell’Asp, dopo le prime resistenze di carattere politico e
campanilistico verificatesi in alcuni comuni, il lavoro portato avanti dall’Azienda è stato
successivamente apprezzato in maniera quasi unanime ovunque, andando anche a rafforzare sul
territorio quel senso di maggiore attenzione ai bisogni e capacità professionale tipica della gestione
pubblica dei servizi. Gli Amministratori dei Comuni soci dell’Azienda hanno potuto toccare con mano
nei diversi incontri tenuti nei rispettivi territori quanto gli utenti, i loro famigliari, i volontari e le
associazioni che gravitano attorno alle strutture gestite dall’Asp, abbiano compreso ed apprezzato il
modo di gestire i servizi e soprattutto il rapporto di collaborazione che l’Azienda ha mantenuto con i
Comuni e le singole comunità. Tutto ciò è stato evidenziato dai famigliari degli utenti durante gli
incontri periodici (almeno 2 all’anno) che si tengono in ogni struttura e risulta inoltre documentato dai
risultati delle analisi dei questionari compilati annualmente dagli ospiti o dai loro famigliari. Si tratta di
un prezioso archivio che documenta il percorso avviato nel 2008 dall’Azienda nell’intento di
documentare e verificare sul campo la soddisfazione degli utenti serviti. La gestione dei servizi da parte
di un'unica Azienda ha fatto sì che il temuto aumento indiscriminato delle rette, paventato da più parti
come conseguenza della costituzione di un’azienda unica, abbia invece consentito di applicare un
adeguamento delle rette a carico degli utenti di un importo inferiore rispetto al tasso di inflazione. Le
rette praticate nelle strutture gestite dall’Asp sono rimaste fra le più basse della Regione, tenendo conto
anche delle strutture gestite direttamente dalla cooperazione. Questo, fino ad ora è stato possibile
attraverso un attento percorso di economie e razionalizzazioni portato avanti negli anni, facendo però
attenzione a non incidere sulla qualità dei servizi erogati. Anzi, negli ultimi anni, è stato attivato su tutte
le strutture un incremento di attività a beneficio degli utenti, nell’intento di fare fronte al continuo e
progressivo aggravamento delle persone anziane che entrano nei servizi. Questa Azienda ha saputo
inoltre attivare negli anni sul territorio nuove attività e nuovi servizi, anche di carattere sperimentale,
che sono stati in grado di dare un’importante risposta a diverse sollecitazioni provenienti dalle comunità
e dalle Amministrazioni comunali.
Ci riferiamo in particolare all’attivazione dell’hospice che, dopo il necessario periodo di

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sperimentazione avviato dall’ex Ipab di Lugo, all’interno della struttura S. Domenico e dopo averne
verificato la straordinaria risposta che questo tipo di servizio riusciva a dare ai malati oncologici
terminali e alle loro famiglie, è stato successivamente trasferito all’interno dell’Ospedale. Il
trasferimento dell’hospice all’interno dell’Ospedale ha aperto la strada all’attivazione da parte dell’Asp
di un nuovo nucleo di servizi sanitari e socio-assistenziali rivolto a persone con gravissime disabilità
acquisite in età adulta (L.R. 2068). Un servizio di grande intensità assistenziale e di forte impatto
psicologico completamente assente sul territorio. Sono stati attivati inoltre nei Comuni di Fusignano e
di Lugo due nuovi servizi di comunità alloggio per un totale di 21 posti letto. Anche in questo caso è
stato possibile dare nuove risposte a una fascia di anziani che si trovano in condizioni di parziale non
autosufficienza e non più in grado di avere una vita in condizioni di autonomia e sicurezza all’interno
delle loro abitazioni.
Ci riferiamo infine all’esperienza avviata nell’anno 2015 con la gestione del servizio di accoglienza delle
persone richiedenti protezione internazionale attraverso un’apposita convenzione sottoscritta con la
Prefettura di Ravenna e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Anche in questo caso l’Asp è stata
in grado di saper gestire in maniera professionale, trasparente ed inclusiva un servizio estremamente
difficile e delicato come quello dell’accoglienza, dimostrando ancora una volta una straordinaria
capacità di sapersi adeguare in maniera professionale ed elastica alle sollecitazioni provenienti dai
territori. Durante i quasi quattro anni di gestione del “servizio di accoglienza”, il continuo lavoro
destinato al controllo sui siti occupati dai ragazzi, al mantenimento dei rapporti sia con le istituzioni che
con le diverse comunità locali, ha evitato l’insorgere di tensioni e/o problemi che da altre parti hanno
avuto la ribalta della cronaca.
Dopo 12 anni di gestione l’Amministrazione l’ASP consegna ai Comuni Soci un’Azienda sana, con una
buona riserva finanziaria e consolidata sul territorio nella gestione di servizi, sicuramente apprezzata e
stimata dagli utenti e dai loro famigliari.
Ora, occorre guardare con attenzione il futuro, tenere alta l’attenzione sulle ASP non riguarda
solamente avere a cuore il futuro per questi Enti Pubblici ma riguarda piuttosto prendere importanti
decisioni sulla prospettiva futura del sistema dei servizi pubblici in una società proiettata verso un
progressivo invecchiamento della popolazione e caratterizzata da continue mutazioni che portano
sempre di più all’emersione di nuovi bisogni. In un simile contesto è evidente che il ruolo del pubblico
riveste un’importanza fondamentale non solo per quanto riguarda la programmazione e la
pianificazione dei servizi ma anche per la sua presenza nella gestione degli stessi al fine di garantire quei
punti di eccellenza che da sempre sono stati il riferimento sui territori sia per i cittadini che per gli altri
soggetti gestori. Essere in grado di mantenere una quota di gestione pubblica dei servizi vuol dire anche
mantenere e valorizzare quelle professionalità che possono diventare indispensabili risorse per potere
espletare efficacemente la funzione di controllo che l’ente pubblico committente è sempre più chiamato
a svolgere. Controllo da non limitare a semplici ed inutili verifiche di carattere amministrativo ma
piuttosto volto a verificare l’effettiva qualità dei servizi che vengono erogati dai rispettivi gestori,
pubblici o privati che essi siano. Per fare questo è indispensabile avere a disposizione personale
qualificato, formato da esperienza svolta sul campo e maturata in anni di lavoro all’interno delle
strutture. La presenza del pubblico nella gestione dei servizi serve anche e soprattutto ad evitare
situazioni di monopolio che potrebbero portare, in mancanza di termini di paragone, a ingiustificati
aumenti dei costi a carico della committenza, come peraltro è già successo nella nostra regione nel
campo della disabilità.
La capacità di innovazione e sperimentazione è per un’azienda pubblica una scelta strategica obbligata,
anche se sappiamo che quando veniamo chiamati ad operare a supporto degli organi di
programmazione locale la convenienza economica non è sempre garantita o non è certo il parametro
principale di riferimento.
Per quanto riguarda il futuro sono due i temi principali sui quali l’Asp e le Amministrazioni dei Comuni
soci sono chiamati a mettersi in gioco.

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Il primo riguarda la sostenibilità delle Aziende Asp così come costituite dalla Regione E.R. nell’anno
2008. Infatti le Asp si trovano sottoposte nella loro funzione di “produttori di servizi” ad un sistema
normativo appesantito da una consistente mole di costi aggiuntivi e di adempimenti dai quali sono
pressoché esonerati gli altri soggetti gestori presenti (o in competizione) sul mercato, ovvero la
cooperazione sociale no profit e il privato profit. Si tratta di una mole di costi aggiuntivi che rischia di
compromettere definitivamente la sostenibilità delle Aziende pubbliche. Non riuscire a risolvere questi
problemi vorrebbe dire mettere in discussione la presenza futura del pubblico nella gestione dei servizi
alla persona.
Il secondo punto sul quale il territorio è chiamato a mettersi in gioco riguarda la capacità di dare
risposta alla progressiva richiesta di disponibilità di servizi per anziani non autosufficienti conseguente
al progressivo invecchiamento della popolazione. Già oggi sono diverse centinaia le persone in
condizione di bisogno che si trovano in lista d’attesa per l’accesso nelle strutture residenziali gestite
dall’Asp. Il continuo fiorire sui territori di nuove “Case Famiglia” evidenzia quanto sia alto il bisogno.
Se non si vuole lasciare il territorio e le famiglie a se stesse occorre prendere in mano al più presto la
questione e valutare con attenzione e responsabilità la possibilità di realizzare un importante
investimento strutturale capace di dare risposta a questo progressivo aumento della richiesta da parte
dei cittadini. Anche in questo caso andrà valutata con attenzione la sostenibilità dell’intervento. Il fatto
che i posti accreditati in residenza protetta presenti sul territorio provinciale risultino inferiori alla media
regionale e che la maggior parte delle persone affette da disabilità siano costrette a emigrare verso
strutture di altre provincie, con i conseguenti evidenti disagi per le famiglie, può rappresentare un
importante punto di partenza, anche di carattere economico, per la realizzazione di una nuova struttura
moderna di dimensioni sovracomunali. La possibilità di realizzare questo tipo di investimento dipende
in gran parte dalla possibilità di intercettare finanziamenti pubblici che ad oggi risultano pressoché
inesistenti. Ancora una volta emerge la necessità che le Amministrazioni svolgano un importante azione
politica nei riguardi della Regione per fare in modo che vengano destinate risorse ad investimenti per
nuove strutture socio sanitarie, considerato il trend demografico che i dati delle analisi messe a
disposizione dalla Regione stessa evidenziano.
Da quanto sopra esposto risulta evidente che il destino del futuro dell’Azienda Asp è in gran parte nelle
mani delle Amministrazioni socie dell’Azienda, i Comuni. La capacità di risolvere e dare risposta alle
problematiche sopra elencate vuol dire dare una migliore risposta ai bisogni dei cittadini, viceversa, si
andrà verso il rischio concreto della sparizione del pubblico dalla gestione dei servizi.

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2. CARATTERISTICHE E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI DA
    EROGARE

2.1 Il modello organizzativo

Tra i principali impegni dell’ASP nel corso del prossimo triennio vi è innanzitutto quello di mantenere
e consolidare la sostenibilità economica per i servizi che sono rimasti in capo ad essa, a seguito
della drastica diminuzione di attività derivante dall'entrata in vigore del regime di
accreditamento definitivo, ossia le case di riposo e le comunità alloggio, le case protette ed RSA ed i
Centri diurni, sia per anziani che per disabili adulti. La gestione di tali servizi dovrà inoltre essere
improntata alla flessibilità e alla personalizzazione – per adeguarsi ad una popolazione anziana che ha
bisogni sempre più diversificati e, soprattutto, ha patologie fisiche e psichiche sempre più gravi e livelli
di autonomia sempre più compromessi o ormai inesistenti – e all’attenzione alle richieste e agli input
provenienti dagli utenti e dalle loro famiglie.
La realizzazione del nuovo Piano Programmatico 2020-2022 impone quindi all’Azienda di continuare la
ricerca di ottimizzazione già avviata, con l’attivazione di nuovi servizi e il
consolidamento/miglioramento di quelli già in essere, nel quadro di una sostenibilità economica che
assicuri l’equilibrio di bilancio nel medio/lungo periodo.

2.2 I servizi

L’ASP, inoltre, dovrà dare attuazione agli impegni assunti nell’ambito della programmazione
distrettuale ma, anche, mettere a disposizione la propria esperienza e le proprie risorse per rispondere
alle domande di servizi e prestazioni provenienti dalla propria comunità e/o sui quali fosse richiesto il

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suo intervento da parte dei Comuni del Distretto. Nel corso del 2010 si è avviato il progetto “Palestra
della mente” e “Spazio Incontro”, attuato in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio e con
l'Azienda Usl, Distretto di Lugo. Nel corso del 2011 tale progetto è stato confermato ed ampliato con
uno spazio dedicato all'attività fisica per i frequentatori dei due servizi sopra citati. Nel corso del 2013,
Asp dei Comuni della Bassa Romagna ha assunto la gestione del Centro Socio-occupazionale
L'Inchiostro di Alfonsine, che occupa con laboratori creativi, 10 ragazzi disabili.
A decorrere dal 1 novembre 2015, inoltre, l'Asp ha sottoscritto una convenzione con la prefettura di
Ravenna, per la gestione di 53 posti di richiedenti protezione internazionale, successivamente integrata
con ulteriori appendici fino all'entrata a regime, prevista dal 1 gennaio 2017, di una accoglienza pari a
417 posti, per il quale non è ad oggi possibile individuare una suddivisione tra i Comuni. La
convenzione è scaduta nel dicembre 2018, è stata rinnovata per ulteriori tre mesi (fino al 31 marzo
2019), poi successivamente per altri tre mesi e infine, per un numero ridotto di siti per ulteriori 2 mesi,
al termine dei quali (31 agosto 2019) il servizio si è chiuso.
Nell’anno 2018 si è definitivamente completata la realizzazione della nuova comunità alloggio di via
Fermini n. 4 a Lugo, per complessivi 12 posti. All’inizio del 2019 è pervenuta l’autorizzazione al
funzionamento e nel corso delle settimane successive sono stati inseriti i primi utenti. Al 31 dicembre
2019 i posti occupati erano 8.

In sintesi, nelle tabelle sottostanti, i servizi erogati direttamente dall'Asp, suddivisi per tipologie e
Comuni:

ANNO 2020

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2.3 La qualità
L’azienda intende ampliare e consolidare la dimensione della qualità del servizio come previsto dalla
Carta dei Servizi con progetti di struttura impostati per una gestione sempre più mirata, trasparente,
adatta ad operare a confronto con i suoi beneficiari.
Si intende procedere in progetti che valorizzino fattori di qualità e di espressione dei diritti degli utenti.
In particolare si vogliono sperimentare tutte le azioni che consentano un miglioramento delle
dimensioni di salute e benessere.

2.4 Sviluppo di programmi per interventi di comunità
L’Asp ha fortemente ampliato il numero e diversificato la tipologia delle presenze da parte del mondo
del volontariato e terzo settore e delle istituzioni (soprattutto le scuole) offrendo sempre nuove
opportunità di relazione e di scambio fra le strutture e la comunità territoriale.
Il programma prevede di continuare e ulteriormente ampliare le relazioni con il mondo associativo,
organizzato formalmente o in libera espressione anche di persone non organizzate, con un
coordinamento permanente fra Asp e servizi Welfare dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Inoltre è intenzione dell’Asp, che gestisce la Farmacia santo Monte di Bagnacavallo, aprire un
ragionamento con gli organi istituzionali preposti per avviare un progetto di Farmacia di Comunità.

3. RISORSE FINANZIARIE ED ECONOMICHE NECESSARIE ALLA
    REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Premessa
I criteri per la formulazione della previsione delle risorse economiche necessarie per la realizzazione
degli obiettivi triennali di attività, partendo dall’analisi dei costi relativa all’anno 2019, hanno fatto
riferimento ai seguenti criteri.

3.1 Criteri di previsione di costi/ricavi

Per la definizione del budget 2020 sono stati analizzati i costi presunti, derivanti dal pre-consuntivo alla
data del 30 settembre 2019, tenendo come riferimento i criteri organizzativi di ciascuna struttura, come
definiti sin dalla costituzione dell'Asp e come successivamente modificati.
Nel corso dell’anno 2019 è completamente cessata l’attività di gestione diretta ed indiretta del servizio
accoglienza rivolto a stranieri richiedenti protezione internazionale, con la conseguente diminuzione dei
costi diretti e aumento delle quote di costi fissi e indivisibili tra i servizi gestiti dall’Asp in proporzione
ai rispettivi ricavi.
Nel 2020 è prevista l’entrata a regime della Comunità alloggio “Via Fermini” con un aumento dei costi
di produzione relativi sia in termini di acquisti beni di consumo che di servizi.
Si riassumono di seguito gli elementi che influiscono sull'andamento dei costi più rilevanti, previsti per
il primo anno del triennio:

       Incremento del costo del personale quale previsione di assunzione di personale per
        espletamento dei servizi di assistenza socio-assistenziale, infermieristici e tecnici con contestale
        riduzione delle costo per il lavoro somministrato che rappresenta lo strumento più adeguato per
        tempistica per garantire le sostituzioni dei dipendenti assenti o dimissionari. Nel 2020 è previsto
        il completamento del potenziamento dell’apparato amministrativo, previsto nell’ultimo piano
        del fabbisogno triennale, il potenziamento dell’organico socio assistenziale a fronte dell’entrata
        a regime della nuova comunità alloggio.
       Per le utenze, è stato previsto un consumo in linea con in linea con i consumi annui 2018 e in

                                                                                                            11
parte per quelli a consuntivo 2019, consapevoli che si tratta di consumi non sempre di facile
        previsione perché collegati all’andamento atmosferico. Sono entrati a regime gli impianti di
        cogenerazione installati nelle CRA Sassoli e Bedeschi che utilizzano gas naturale per soddisfare
        il fabbisogno di energia elettrica e l’immissione nella rete pubblica per il surplus energetico
        prodotto. Nel 2020 è previsto di completare il percorso di efficientamento energetico nella CRA
        Jus Pascendi di Conselice.
     Incremento delle principali voci di acquisto per beni e servizi, in misura generale pari all'1%,
        salvo per quei costi per i quali è stato necessario individuare una puntuale valorizzazione. In
        particolare sono state incrementate le spese per beni sanitari e presidi che richiedono un
        costante rinnovo. Incidono nelle voci di acquisto dei beni tecnico economali, le previsioni per
        l’attività commerciale della farmacia che ha visto un trend positivo delle vendite e che comporta
        conseguentemente un aumento negli acquisti di merce. Inoltre nel 2020 è in scadenza il
        contratto di fornitura e gestione servizio vendite e per lo stesso è previsto un aumento della
        quota di servizio esternalizzato.
     Il valore delle manutenzioni sui fabbricati costituisce una voce rilevate nel bilancio dell’Aspin
        quanto comprende gli interventi periodici necessari per garantire la funzionalità degli edifici e la
        sicurezza degli ambienti, esterni ed interni (coperture tetti, asfalti, pavimentazioni interne e
        tinteggiature, etc.). Nel 2020 la previsione è assestata sulla spesa ordinaria in diminuzione
        rispetto alle previsioni straordinarie previsti nel precedente esercizio.
     In modo prudenziale sono stati rivisti i valori dell’IMU a carico dell’Asp in seguito a
        accertamenti effettuati sulle aree edificabili e sull’applicazione di alcune aliquote agevolate, da
        parte dei Comuni, pur non essendosi ancora completato il procedimento di riesame e revisione
        degli stessi e tenuto conto delle indicazioni della legge di bilancio 2020 che prevede aumenti
        nelle aliquote Imu.
I principali elementi che influiscono sull'andamento dei ricavi, per il primo anno del triennio, sono i
seguenti:
     Per quanto riguarda le rette a carico degli utenti, sono previsti i seguenti aumenti:
        ◦ per i posti accreditati residenziali un aumento di € 0,70 a decorrere dal 01/04/2020, al fine
             di garantire una copertura adeguata all’aumento dei costi di produzione e tenendo conto che
             le rette, ad esclusione di quella applicata ai 16 posti temporanei della CRA F.lli Bedeschi,
             sono tutte inferiori al limite regionale in vigore da agosto 2016 di € 50,05;
        ◦ per i posti non accreditati che rappresentano circa il 20%, l’aumento previsto è di € 1,00 con
             decorrenza 01/04/2020, al fine di compensare l’aumento dei costi socio assistenziali, ai
             quali viene prioritariamente destinato l’aumento stesso;
     In relazione all'applicazione delle quote relative ai fattori produttivi messi a disposizione del
        sistema pubblico per la gestione dei servizi in ambito di accreditamento definitivo, l'Asp ha
        previsto l'incasso del canone di concessione e di noleggio per le strutture di proprietà (residenza
        Anziani e Centro Diurno di Cotignola e Fusignano), come da concessione di uso degli immobili
        e noleggio di beni mobili, definita in coerenza con quanto previsto dalla normativa regionale
        sull'accreditamento.
     Per quanto riguarda le entrate sul patrimonio sono stati previsti per il 2020 i canoni d'affitto
        corrispondenti ai contratti in essere e a quelli che devono essere perfezionati con il Comune di
        Lugo per alcuni immobili destinati all'edilizia popolare e ad un uso socio/sanitario.

Si allega prospetto riepilogativo delle rette 2019 e previste per il 2020 sui servizi accreditati e non.

                                                                                                           12
PROSPETTO RIEPILOGATIVO                                          2020 (rette previste dal
      RETTE 2019-2020                             2019                      01/04)            ANNO 2020

                                         RETTE 2019  RETTE 2019  RETTE 2020  RETTE 2020
                                         POSTI       POSTI NON   POSTI       POSTI NON
                                         ACCREDITATI ACCREDITATI ACCREDITATI ACCREDITATI      AUMENTO in €

LUGO                                                                         1
       SASSOLI CASA RESIDENZA
                       ANZIANI               € 48,92     € 64,75      € 49,62       € 65,75     ,70      1,00
      SASSOLI CASA RESIDENZA
  ANZIANI – SERVIZIO HANDICAP                            € 80,15                    € 80,15     ,00          ,00

COMUNITA' ALLOGGIO VIA FERMINI                           € 64,75                    € 65,75     ,00      1,00
SILVAGNI COMUNITA' ALLOGGIO –
                   retta ordinaria                       € 53,85                    € 54,85     ,00      1,00
SILVAGNI COMUNITA' ALLOGGIO –
      retta utenti non autosufficienti                   € 64,75                    € 65,75     ,00      1,00

        SILVAGNI CENTRO DIURNO                           € 26,44                    € 26,44     ,00          ,00
                                                                                                ,00          ,00
BAGNACAVALLO                                                                                    ,00          ,00
F.LLI BEDESCHI CASA RESIDENZA
                       ANZIANI               € 48,49     € 62,12      € 49,19       € 63,12     ,70      1,00

 F.LLI BEDESCHI CENTRO DIURNO                € 27,19     € 27,19      € 27,19       € 27,19     ,00          ,00
F.LLI BEDESCHI CASA RESIDENZA
               ANZIANI (EX RSA)              € 50,05                  € 50,05                   ,00          ,00
                                                                                                ,00          ,00
CONSELICE                                                                                       ,00          ,00
 JUS PASCENDI CASA RESIDENZA
                      ANZIANI                € 48,92                  € 49,62                   ,70          ,00

                                                                                                ,00          ,00

                                                                                                        13
Si riporta di seguito la tabella del conto economico preventivo relativo al periodo 2020-2021
                       CONTO ECONOMICO               ANNO 2020           ANNO 2021       ANNO 2022

   A) Valore della produzione                           13.758.245,32    13.895.827,77    14.034.786,05
     RICAVI DA ATTIVITA' PER SERV. ALLA PERS.           10.064.659,00    10.165.305,59    10.266.958,65
       Rette                                             5.344.573,34     5.398.019,07     5.451.999,26
       Oneri a rilievo sanitario                         3.522.341,28     3.557.564,69     3.593.140,34
       Concorsi rimborsi e recuperi da attività          1.197.744,38     1.209.721,82     1.221.819,04
     COSTI CAPITALIZZATI                                 1.644.462,55     1.660.907,18     1.677.516,25
       Quota per utilizzo contributi in c/cap.           1.644.462,55     1.660.907,18     1.677.516,25
     PROVENTI E RICAVI DIVERSI                           2.049.123,77     2.069.615,01     2.090.311,16
       Proventi e ricavi da utilizzo del patr.             277.601,78       280.377,80      283.181,58
       Concorsi rimborsi e recuperi x att. div.             72.959,57        73.689,17       74.426,06
       Altri ricavi istituzionali                                14,71           14,86           15,01
       Ricavi da attività commerciale                    1.698.547,71     1.715.533,19     1.732.688,52
   B) Costi della produzione                            13.198.838,36    13.330.826,74    13.464.135,01
     ACQUISTI BENI                                       1.958.722,52     1.978.309,75     1.998.092,84
       Acquisti beni socio - sanitari                      315.152,73       318.304,26      321.487,30
       Acquisti beni tecnico - economali                 1.643.569,79     1.660.005,49     1.676.605,54
     ACQUISTI DI SERVIZI                                 3.626.903,67     3.663.172,71     3.699.804,43
       Acq. serv. per gest. attività socio-san.             34.420,55        34.764,76       35.112,40
       Servizi esternalizzati                            1.176.507,05     1.188.272,12     1.200.154,84
       Trasporti                                            14.722,98        14.870,21       15.018,91
       Lavoro interinale e altre forme di coll.          1.715.339,29     1.732.492,68     1.749.817,61
       Utenze                                              354.988,32       358.538,20      362.123,59
       Manutenzioni e riparazioni ordinarie                163.155,37       164.786,92      166.434,79
       Costi per organi Istituzionali                       30.662,11        30.968,73       31.278,42
       Assicurazioni                                        88.114,61        88.995,76       89.885,71
       Altri servizi                                        48.993,39        49.483,32       49.978,16
     GODIMENTO DI BENI DI TERZI                             39.496,48        39.891,44       40.290,36
       Affitti                                              25.469,48        25.724,17       25.981,42
       Service                                              14.027,00        14.167,27       14.308,94
     COSTO DEL PERSONALE DIPENDENTE                      5.673.950,32     5.730.689,82     5.787.996,72
       Salari e stipendi                                 4.394.120,48     4.438.061,68     4.482.442,30
       Oneri sociali                                     1.264.736,63     1.277.384,00     1.290.157,84
       Altri costi personale dipendente                     15.093,21        15.244,14       15.396,58
     AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI                         1.690.352,90     1.707.256,43     1.724.328,99
       Ammortamenti delle imm. immateriali                  19.385,89        19.579,75       19.775,55
       Ammortamenti delle immobilizz. materiali          1.670.967,01     1.687.676,68     1.704.553,45
     VARIAZIONI RIMANENZE MAT.PRIME E B.CONS                -6.969,47        -7.039,16        -7.109,56
       Variaz. rim.m.prime beni tecnico-econ.               -6.969,47        -7.039,16        -7.109,56
     ONERI DIVERSI DI GESTIONE                             216.381,94       218.545,76      220.731,22
       Costi amministrativi                                 31.850,80        32.169,31       32.491,00
       Imposte non sul reddito                             109.485,78       110.580,64      111.686,44
       Tasse                                                40.836,57        41.244,94       41.657,39
       Contributi erogati ad aziende non-profit             34.208,79        34.550,88       34.896,39
 DIFFERENZA tra VALORE e COSTI di PRODUZIONE (A-B)         559.406,96       565.001,03      570.651,04

                                                                                                          14
CONTO ECONOMICO                         ANNO 2020          ANNO 2021       ANNO 2022

  C) Proventi e oneri finanziari
    16)       Altri proventi finanziari                              5.800,00        5.858,00        5.916,58
       Interessi attivi bancari e post.                              5.800,00        5.858,00        5.916,58
    17)       Interessi e altri oneri finanziarere CodEnte           1.089,14        1.100,03        1.111,03
       Interessi passivi su mutui                                    1.089,14        1.100,03        1.111,03
TOTALE PROVENTI e ONERI FINANZIARI (15+16-                           4.710,86        4.757,97        4.805,55
17±17bis)
TOTALE PARTITE STRAORDINARIE (20-21)                                     0,00            0,00            0,00
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B±C±D±E)                          564.117,82      569.759,00      575.456,59
  Imposte sul reddito                                             -514.885,52     -520.034,38     -525.234,72
    IMPOSTE SUL REDDITO                                           -514.885,52     -520.034,38     -525.234,72
       Irap                                                       -471.980,97     -476.700,78     -481.467,79
       Ires                                                        -42.904,55      -43.333,60      -43.766,93
UTILE O PERDITA DELL'ESERCIZIO                                      49.232,30       49.724,62       50.221,87

                                                                                                                15
4. LE PRIORITÀ D’INTERVENTO E GLI OBIETTIVI DEL TRIENNIO
Il rafforzamento e la stabilizzazione dell’azienda avverrà attraverso la realizzazione delle priorità di
intervento /obiettivi per il triennio 2020-2022, come già programmato e condiviso con l’Assemblea dei
Soci, ossia:

A) SOSTENIBILITÀ

                      SOSTENIBILITÀ
    Aree di intervento      Azioni                              Obiettivi
    1) Progettazione         1.    Promozione         della      Realizzazione interventi di
    innovativa nei           progettazione innovativa e          innovativi per la rivalutazione
    servizi alla persona     del fund raising (richiesta di      del patrimonio o fruibilità dei
                             contributi alla Fondazione          servizi
                             Cassa di Risparmio di
                             Ravenna, alla Regione Emilia
                             Romagna,      al    Ministero
                             dell’Ambiente, al Fondo
                             Unraa);
    2) Riqualificazione      2.     Prosecuzione          dei    Utilizzo più adeguato degli
    del patrimonio           progetti di riqualificazione        immobili, promozione delle
                             del patrimonio immobiliare          attività   commerciale   e
                             dell’Asp      (ristrutturazione     riduzione    del   consumo
                             sede amministrativa Asp,            energetico
                             riqualificazione      Farmacia
                             Santo                   Monte,
                             efficientamento energetico
                             Cra Conselice);
    3) Risorse umane -      3.      Programmazione delle Garantire livelli di assistenza
    Efficacia ed            risorse umane sulla base delle adeguati alla crescente gravità
    efficienza              esigenze organizzative, quale dell’utenza.
                            risposta alle criticità rilevate
                            nella gestione dei servizi, oltre
                            che sulla base dei parametri
                            regionali previsti.
    4) Fatturato attività    4.     Promuovere attività         Miglioramento del fatturato , e
    commerciale della        promozionali nell’attività         conseguente aumento dell’utile
    Farmacia Santo           commerciale, in particolare        dell’attività commerciale quale
    Monte                    per ciò che riguarda la            strumento       utile  per    la
                             vendita del                        promozione sociale - loca
                             parafarmaco/cosmetico

                                                                                                     16
B) QUALITÀ

La qualità è intesa come azione trasversale a tutti i processi strategici dell’Azienda.
Per il triennio 2020-2022 si individuano i seguenti obiettivi:

                            QUALITÀ
    Aree di intervento       Azioni                                Obiettivi
    1) sistema                1.       Implementazione del         Miglioramento
    informativo               sistema informativo aziendale        dell’informatizzazione     con
    aziendale                 (upgrade        dei     software     software su piattaforma web
                              gestionali      completo,      da    quale strumento indispensabile
                              realizzarsi gradualmente con         per migliorare il sistema
                              avvio                   dell’area    informativo      aziendale    e
                              contabile/approvvigionament          conseguentemente la qualità dei
                              o per proseguire con l’area          servizi
                              personale. Aggiornamento e
                              perfezionamento protocollo
                              informatico)
                              2.       implementazione della
                              cartella          socio-sanitaria
                              informatizzata                con
                              introduzione di dati per la
                              gestione delle informazioni
                              (interscambio con i familiari,
                              progetto “Traduttore) e
                              costruzione di percorsi per la
                              gestione       delle      attività
                              assistenziali          (progetto
                              “Storygram”);
                              3.       adeguamento sistema
                              informativo privacy (registro
                              trattamenti);
                              4.       entrata a regime del
                              software         di     gestione
                              automatizzata turni
    2) Controllo di           5.     Integrazione        del        Migliorare il controllo al fine di
    gestione con              controllo di gestione con             ridurre i consumi sui beni di
    indicatori di qualità     nuovi indicatori di qualità ed        consumo, o sui servizi a
    ed efficienza             efficienza, da individuare            noleggio (es. consumi carta,
                              annualmente sulla base delle          toner      e    razionalizzazione
                              maggiori criticità emerse o           dell’utilizzo delle fotocopiatrici)
                              segnalate;
    3) Politiche a favore     6.     Potenziamento delle Migliorare       il     benessere
    del benessere             politiche a favore del organizzativo e favorire la
    organizzativo             benessere      organizzativo motivazione del personale.
                              mediante l’attuazione delle
                              misure contenute nel Piano

                                                                                                          17
delle Azioni Positive 2019-
                                  2021;
     4) Valorizzazione            7.      Valorizzazione delle          Migliorare la qualità delle
     delle risorse umane          risorse umane attraverso lo           valutazione               e
                                  sviluppo della                        conseguentemente il livello
                                  partecipazione, con una               delle prestazioni
                                  revisione condivisa
                                  dell’intero percorso di
                                  valutazione delle prestazioni
                                  individuali;
     5) Visibilità                8.      Realizzazione/Parteci Dare maggiore visibilità pubblica
     dell’Asp                     pazione di Asp ad eventi      all’attività dell’Asp sia rispetto
                                  istituzionali                 alle istituzioni che alla collettività
     6) Nuovo sito web e          9.     Implementazione              Sito più facile da consultare e
     innovazione della            sistema di pubblicazioni nel        aggiornato tempestivamente
     “Amministrazione             sito Asp “Amministrazione
     Trasparente”                 Trasparente” e messa a
                                  regime nuovo sito web
     7) Formazione                10.     Formazione continua Elevare il livello di qualità dei
     personale                    del personale socio-sanitario servizi
                                  sulle modalità di attuazione
                                  delle azioni per la sicurezza e
                                  la qualità della prestazione
                                  socio-sanitaria
     8) Riduzione               11.     Riduzione        incarichi Miglioramento del livello delle
     incarichi esterni a        esterni    a      favore      delle prestazioni, per la stabilità del
     favore delle               professionalità            interne rapporto
     professionalità            (infermieri e fisioterapisti)
     interne

Il presente documento di programmazione triennale definisce gli obiettivi aziendali sulla base dei quali
verrà sviluppata l’individuazione degli obietti di performance organizzativa e individuale individuati
all’interno del Piano della performance

Come previsto nel regolamento di organizzazione degli uffici e servizi approvato con delibera n. 01 del
29/01/2019 dell’Amministratore Unico, all’art. 32 “ La documentazione di pianificazione di cui ai punti da 1 a
3 tra loro integrati, forniscono complessivamente le informazioni per sviluppare il Piano della Performance che si articola
in quattro sezioni:
       • La presentazione dell’amministrazione
       • La pianificazione triennale
       • La programmazione annuale
       • Collegamento tra la performance organizzativa alla performance individuale dei dirigenti.

                                                                                                                        18
La performance organizzativa esprime la capacità delle strutture dirigenziali, nei domini di rispettiva
pertinenza, di attuare i piani e i programmi adottati dall’Ente, migliorando costantemente la qualità del
proprio operato e rispondendo positivamente alle attese dei cittadini.
La performance individuale rappresenta, invece, il contributo reso dai singoli al risultato gestionale, con
particolare riguardo al conseguimento di obiettivi individuali specifici, alla professionalità acquisita e alle
competenze e ai comportamenti dimostrati.
Il ciclo di gestione della performance è il complesso delle fasi e delle attività attraverso le quali si
attivano i diversi strumenti e processi del sistema di gestione della performance, al fine di programmare,
misurare, gestire, valutare, comunicare e rendicontare la performance in un periodo temporale
determinato.
Il Piano della Performance esplicita gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi, specificando i
soggetti coinvolti, i tempi di attuazione, i risultati attesi e i relativi indicatori per misurarne la
realizzazione, che viene verificata a conclusione dell’esercizio.
I dipendenti concorrono all’assegnazione del trattamento economico accessorio collegato alla
performance organizzativa ed alla performance individuale (legata agli obiettivi conseguiti ed alla qualità
dell’apporto al lavoro di gruppo, alle competenze e capacità dimostrate nel periodo di riferimento).

Il Piano della Performance relativo al triennio 2020-20222 verrà redatto in collaborazione con i vertici
dell'Amministrazione ed approvato dall’Amministratore Unico.

                                                                                                            19
5. LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI EROGATI E IL
     COORDINAMENTO CON GLI ALTRI ENTI DEL TERRITORIO
5.1 Le modalità di attuazione dei servizi erogati

Asp ha rispettato pienamente, fina dal 1 gennaio 2015 quanto previsto dal comma 787 dell’art. 1 della
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 772/07 in merito alla
necessità di garantire, ai fini dell’accreditamento, l’unitarietà della responsabilità gestionale dei servizi di
cura alla persona, superando la frammentarietà dei servizi;
 Rispetto alla riorganizzazione complessiva e definitiva, è importante sottolineare l’esigenza di poter
ragionare sull’insieme dei servizi e delle strutture accreditabili, per cercare di minimizzare il più possibile
le rigidità presenti in ciascuna gestione e per flessibilizzare al massimo gli interventi che si renderanno
necessari.
Nell'anno 2017 si è attivata la procedura di reclutamento del personale socio-sanitario (Oss), completata
nel corso del 2018 e che ora consente di poter accedere ad una consistente graduatoria per la copertura
a tempo indeterminato dei ruoli che dovessero rendersi vacanti nel corso dei prossimi anni.
A seguire è stata effettuata, infruttuosamente, la procedura di mobilità per l'inserimento nei servizi di
personale sanitario. Nel corso del 2020 verrà espletato il concorso in convenzione con altre Asp della
regione Emilia Romagna.
L’Azienda deve dare continuità e consolidare i servizi tradizionali orientandoli verso una sempre
maggiore qualità e attuare i progetti/interventi già previsti da accordi pregressi e dalla pianificazione
zonale (alloggi protetti, comunità alloggio, assistenza domiciliare nell’ambito delle dimissioni
ospedaliere protette); dovrà inoltre entrare a regime con il progetto di aumento della gestione dei servizi
residenziali per disabili (passati da 4 a 5 nel corso del 2018 e arrivati a 6 nel corso del 2019, sulla
struttura di Bagnacavallo).

5.2 Le relazioni interistituzionali

Il ruolo dell’Azienda quale nodo centrale nel sistema cittadino dei servizi alla persona richiede di
svolgere un ruolo rilevante in termini di integrazione con la propria comunità di riferimento, di
coinvolgimento e rendicontazione nei confronti dei principali stakeholders, interni ed esterni. Inoltre,
nel mettersi al servizio della propria comunità l’Azienda non dovrà limitare il proprio ruolo a quello di
semplice erogatore di prestazioni e servizi ma via via contribuire alla promozione e diffusione di
“buone pratiche” e, indirettamente, alla crescita della più complessiva “cultura sociale”.
L’Asp dei Comuni della Bassa Romagna vuole continuare a svolgere un ruolo primario per l’Unione dei
Comuni della Bassa Romagna e per tutti i Comuni del Distretto, al fine di progettare ed erogare servizi
rivolti ad anziani non autosufficienti e parzialmente autosufficienti e ad altre persone in condizione di
disagio/difficoltà.
A questo scopo Asp continuerà a far parte dei gruppi progettuali dei diversi tavoli tematici attivati
nell’ambito dei piani di zona, condividendo la lettura dei bisogni e progettando gli interventi
assistenziali più adeguati in funzione dell’evoluzione della domanda di servizi, oltre che collaborare alle
attività svolte da Saa e Udp per i temi contigui all’area operativa di Asp.
Da valorizzare anche la collaborazione con altre Asp del territorio provinciale e regionale, al fine di
perseguire sinergie significative sia nel settore amministrativo, che in quello gestionale e assistenziale.

                                                                                                             20
6.PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE
     E MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE STESSE

6.1 Attuale situazione e programmazione risorse umane

L’organico dell’ASP al 31/12/2019 è pari a complessive 159,00 dipendenti distribuito per categorie
secondo il sistema di classificazione del personale introdotto con il CCNL Comparto Regioni ed
Autonomie Locali 31/3/1999.

SETTORE ATTIVITÀ

                        %    n. dipendent
 Direttre             100,00                   1,00

Stcit assistenziale    82,39%               131,00
Sanitarit               7,55%                12,00
Amministratit           6,29%                10,00
Tecnict                 3,77%                 6,00

Tttale                100,00%               159,00

Se si tiene conto delle % di part-time le unità (rapportate) risultano così distribuite:

SETTORE ATTIVITÀ

                         %    n. dipendent rapp. PT)
Direttre              100,00%                   1,00

Stcit assistenziale    82,67%                125,09
Sanitarit               7,49%                 11,33
Amministratit           6,08%                  9,19
Tecnict                 3,76%                  5,69

Tttale                100,00%                151,31

Ad esso si aggiungono circa 70 operatori impiegati attraverso la somministrazione lavoro, libera
professione od esternalizzazione.

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SETTORE ATTIVI-                      n. dipendent la-
TÀ                                   itrt stmmini-                                Ctnien- TOTALE
                  n. dipendent       stratt rapptrtt prtfessitni- Esternal.       zitne ctn
                   rapp. PT          PT)              st          Seriizit        altra Asp            %
Direttre                         1                                                                 1 100,00%

Stcit assisten-
                          125,09                 35,89                    1,00               161,98   71,57%
ziale
Sanitarit                  11,33                 21,11        3,00                            35,44 15,66%
Amministratit               9,19                  3,00                                        12,19   5,39%
Tecnict                     5,69                  4,50                    4,00        0,50    14,69   6,49%
Farmacia                                          2,00                                         2,00   0,88%
                                                                                               0,00   0,00%
Tttale                    151,31                 66,50           3            5       0,50   226,31 100,00%

La distribuzione del personale per aree evidenzia che poco più del 87% dei dipendenti opera nell’Area
Assistenza, che comprende anche l'assistenza sanitaria fornita da infermieri e terapisti della
riabilitazione. Di questi, il 82% è costituito da personale assistenziale, il 12% da personale
infermieristico.
Nell’Area Logistica ed Attività di Supporto è invece presente poco più del 6% dei dipendenti.
Il 5.5% circa delle risorse umane dell’Azienda lavora nell’ambito degli uffici amministrativi.
Circa 1% sono impiegati nell’attività di Farmacia.
Nel corso del 2020 continua lo scorrimento della graduatoria del concorso OSS in vigore, al fine di
completare il fabbisogno dell’area assistenziale. Si tratta di un obiettivo difficile da raggiungere
considerato che in questa area vi è un elevato turn over motivato dalla esigenza di avvicinarsi al proprio
domicilio o perché attratti dai contratti presso le Ausl locali che presentano più varietà di attività
rispetto alle possibilità offerta dall’Asp.
Nel 2020 prende avvio anche il concorso, gestito in convenzione con alcune Asp dell’Emilia Romagna,
per la selezione di infermieri, per il quale sono fortemente aumentati dei posti vacanti nell’ultimo anno.
Il piano del fabbisogno comprende anche il rafforzamento dell’apparato di supporto e quello
amministrativo mediante reclutamento esterno e CFL per l’amministrazione e accesso agli elenchi
presso il centro per l’impiego per l’area di supporto. Il piano triennale per il fabbisogno del personale
analizza in modo analitico quanto sinteticamente qui illustrato.
La necessità di garantire la continuità dell’assistenza socio sanitaria rende comunque inevitabile il
ricorso al lavoro somministrato, quale forma flessibile e dinamica in grado di garantire tale esigenza sia
in caso di assenze prolungate del personale, sia per far fronte ai tempi prolungati propri delle procedure
concorsuali che negli ultimi anni, per motivi di economicità, sono gestite in modo accentrato con le Asp
regionali.

I programmi per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nel triennio 2020-2022 prendono quale
riferimento le linee di Indirizzo e gli obiettivi strategici descritti nel precedente capitolo, orientandosi
quindi in funzione:
PIANO PROGRAMMATICO 2008 - 2010
dell’orientamento al futuro e dello sviluppo delle capacità d’innovazione;
delle forti esigenze di valorizzare le professionalità presenti in Azienda;
dell’attenzione al tema della sicurezza, del benessere organizzativo, alle pari opportunità e al

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