Piano Intercomunale di Protezione Civile - Comune di Brinzio Approfondimento

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Piano Intercomunale di Protezione Civile - Comune di Brinzio Approfondimento
Piano Intercomunale Protezione Civile           di

                               Approfondimento
                            Comune di Brinzio

                                           2020

Questo Approfondimento è parte integrante del Piano Intercomunale di Protezione Civile e deve
        pertanto mantenere un costante rapporto con le Sezioni di Livello Sovralocale.
Piano Intercomunale di Protezione Civile - Comune di Brinzio Approfondimento
P I  iano        ntercomunale di                P     rotezione         C     ivile

Responsabile Unico del Procedimento (RUP):
Comunità Montana Valli del Verbano – Arch. Daria Brasca

Referente Tecnico del Progetto:
Comunità Montana Valli del Verbano – Geom. Fabio Bardelli

Supporto Tecnico e Stesura del Piano:
Dott. Pianificatore Angelo Campoleoni
Iscritto all’Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese, N°2479
Leggiuno (VA)
Tel. 329.7458779
a.campoleoni@pianiemergenza.it
hiip://www.pianiemergenza.it

Piano redatto ai sensi del D.lgs 1 del 2 gennaio 2018 – “Codice della protezione civile” e della D.G. Regione Lombardia
n.VIII/4732 del 16 maggio 2007

Luino (VA), 2020
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Piano Intercomunale di Protezione Civile - Comune di Brinzio Approfondimento
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

                               APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

     AGGIORNAMENTO 1 REV 0
                  ANNO 2020                                                   STRUTTURA E INDICE

Aggiornamenti del Piano

Sequenza Aggiornamenti        Data                      Atto di Approvazione

00                            11/2012                   Delibera di Consiglio Comunale n°__del______

01                            11/2020                   Delibera di Consiglio Comunale n°32 del 26/11/2020

LE SEZIONI DEL PIANO CHE NECESSITANO DI REVISIONE ANNUALE SONO CONTRADDISTINTE DA * NELL’INDICE

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Piano Intercomunale di Protezione Civile - Comune di Brinzio Approfondimento
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

                                       APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

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                   ANNO 2020                                                               STRUTTURA E INDICE

Contenuto del Piano
- RELAZIONE GENERALE DI LIVELLO INTERCOMUNALE

- ALLEGATI GENERALI

- APPROFONDIMENTI COMUNALI:
     Aggiornamento 2020                                       Aggiornamento 2015
 BA - COMUNE DI BARASSO                                        AG - COMUNE DI AGRA
 BB - COMUNE DI BREZZO DI BEDERO                               AZ - COMUNE DI AZZIO
 BR - COMUNE DI BRINZIO                                        BE - COMUNE DI BRENTA
      BV - COMUNE DI BRISSAGO VALTRAVAGLIA                      CA - COMUNE DI CASALZUIGNO
 CE - COMUNE DI CASTELVECCANA                                  CS - COMUNE DI CASSANO VALCUVIA
 CI - COMUNE DI CITTIGLIO                                      CT - COMUNE DI CASTELLO CABIAGLIO
 CM - COMUNE DI CURIGLIA CON MONTEVIASCO                       CO - COMUNE DI COQUIO TREVISAGO
 GE – COMUNE DI GEMONIO                                        CU - COMUNE DI CUVEGLIO
 GR – COMUNE DI GERMIGNAGA                                     CV - COMUNE DI CUVIO
 LE - COMUNE DI LEGGIUNO                                       DM - COMUNE DI DUMENZA
 LV - COMUNE DI LUVINATE                                       FE - COMUNE DI FERRERA DI VARESE
 MP - COMUNE DI MASCIAGO PRIMO                                 GR - COMUNE DI GRANTOLA
 ME – COMUNE DI MESENZANA                                      LU - COMUNE DI LUINO
 PV - COMUNE DI PORTO VALTRAVAGLIA                             MPV - COMUNE DI MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA
                                                                MV - COMUNE DI MONTEGRINO VALTRAVAGLIA
                                                                OR - COMUNE DI ORINO
                                                                RV - COMUNE DI RANCIO VALCUVIA
                                                                TLM - COMUNE DI TRONZANO LAGO MAGGIORE

- CARTOGRAFIA DI INQUADRAMENTO DI LIVELLO INTERCOMUNALE:
 -     Tavola 1: Inquadramento Territoriale, Risorse ed Infrastrutture
 -     Tavola 2.1: Scenari di Rischio Idraulico ed Idrogeologico
 -     Tavola 2.2: Scenari di Incidente Chimico e da Trasporto di Sostanze Pericolose
 -     Tavola 2.3: Scenari di Incendio Boschivo

- CARTOGRAFIA DI DETTAGLIO DI LIVELLO COMUNALE:
 -     Tavole 1 BA – 1 PV: Inquadramento Territoriale, Risorse ed Infrastrutture
 -     Tavole 2.1 BA – 2.1 PV: Scenari di Rischio Idraulico ed Idrogeologico
 -     Tavole 2.2 BA – 2.2 PV: Scenari di Rischio Chimico-Industriale e da Trasporto di Sostanze Pericolose
 -     Tavole 2.3 BA– 2.3 PV: Scenari di Incendio Boschivo

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                  ANNO 2020                                                                 STRUTTURA E INDICE

Indice
INTRODUZIONE

          1     INQUADRAMENTO TERRITORIALE                                                      TAV 1 BR     PAG 7
 1.1 DATI GENERALI*
 1.2 LA POPOLAZIONE*
 1.3 INQUADRAMENTO URBANISTICO
 1.4 LA RETE INFRASTRUTTURALE
 1.5 LIFELINES-RETI DI SERVIZIO
 1.6 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO
 1.7 IDROGRAFIA

          2     RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE                                                    PAG 20

              2.1 - IL RISCHIO IDRAULICO ED IDROGEOLOGICO                                       TAV 2.1 BR   PAG 21
     2.1.1 ANALISI DELLA PERICOLOSITA’ E MAPPATURA DEL RISCHIO
     2.1.2 PREVISIONE, MONITORAGGIO ED ALLERTA DEI RISCHI IDRAULICI ED IDROGEOLOGICI
     2.1.3 SCENARI DI RISCHIO IDRAULICO ED IDROGEOLOGICO
     2.1.4 LA GESTIONE DELL’EMERGENZA – PROCEDURE OPERATIVE/MODELLO DI INTERVENTO

              2.2 - IL RISCHIO CHIMICO: IMPIANTI A RISCHIO E TRASPORTO DI SOSTANZE PERICOLOSE   TAV 2.2 BR   PAG 45
     2.2.1 ANALISI E MAPPATURA DEL RISCHIO CHIMICO
     2.2.2 PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL RISCHIO CHIMICO
     2.2.3 SCENARI DI RISCHIO: INCIDENTI CHIMICI
     2.2.4 LA GESTIONE DI EMERGENZE CHIMICHE: PROCEDURE OPERATIVE /MODELLO DI INTERVENTO

           2.3 - IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI                                                    TAV 2.3 BR   PAG 58
     2.3.1 ANALISI DELLA PERICOLOSITA’ E MAPPATURA DEL RISCHIO
     2.3.2 PREVISIONE, MONITORAGGIO ED ALLERTA DEGLI INCENDI BOSCHIVI
     2.3.3 SCENARI DI RISCHIO: INCENDI BOSCHIVI
     2.3.4 LA GESTIONE DELL’EMERGENZA – PROCEDURE OPERATIVE/MODELLO DI INTERVENTO

              2.4 - IL RISCHIO EVENTI METEOROLOGICI ESTREMI                                     TAV 2.1 BR   PAG 67
     2.4.1 PREMESSA
     2.4.2 PREVISIONE, MONITORAGGIO ED ALLERTA DEGLI EVENTI METEO ESTREMI
     2.4.3 SCENARI DI RISCHIO
     2.4.4 LA GESTIONE DELL’EMERGENZA – PROCEDURE OPERATIVE/MODELLO DI INTERVENTO

              2.5 - IL RISCHIO SISMICO                                                                       PAG 77
     2.5.1 PERICOLOSITA’ SISMICA LOCALE

              2.6 - EVENTI A RILEVANTE IMPATTO LOCALE E ALTRI SCENARI                                        PAG 79
     2.6.1 PREMESSA
     2.6.2 EVENTI A RILEVANTE IMPATTO LOCALE
     2.6.3 ALTRI SCENARI DI RISCHIO
     2.6.4 GESTIONE DELLE EMERGENZE: PROCEDURE DI INTERVENTO EMERGENZE GENERICHE

                                                                  4
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                                             APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

       AGGIORNAMENTO 1 REV 0
                    ANNO 2020                                                         STRUTTURA E INDICE

            3    RISORSE COMUNALI                                                           TAV 1 BR       PAG 84
    3.1 LE AREE DI EMERGENZA: SPAZI E STRUTTURE
    3.2 MEZZI ED ATTREZZATURE*
    3.3 VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
    3.4 ALTRE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
    3.5 RISORSE PRIVATE E ALTRE RISORSE

            4    STRUTTURA OPERATIVA COMUNALE: UCL/COC                                                     PAG 90
   4.1 STRUTTURA OPERATIVA COMUNALE – UCL/COC*

            B    AGGIORNAMENTO E TEST DEL PIANO                                                            PAG 94
    B.1 AGGIORNAMENTO DEL PIANO
    B.2 TEST DEL PIANO: ESERCITAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

            C    PIANO E COMUNITA’ LOCALE                                                                  PAG 96
    C.1 PROGRAMMA DI DIVULGAZIONE DEL PIANO
    C.2 INFORMATIVA ALLA POPOLAZIONE IN EMERGENZA

Le sezioni del piano relative agli Scenari sono contraddistinte dalla lettera S di colore rosso, le sezioni relative alle
Procedure/Modelli di Intervento dalla lettera P di colore giallo.

Le Sezioni che necessitano di una revisione almeno annuale sono contraddistinte da asterisco *

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     AGGIORNAMENTO 1 REV 0
                  ANNO 2020                                                             STRUTTURA E INDICE

Introduzione
Questo Piano ha come obiettivo primario quello di offrire uno strumento utile ed efficace ai fini di protezione civile,
che miri cioè a perseguire obiettivi strategici quali la prevenzione dei rischi e l’organizzazione efficace e tempestiva
dei soccorsi in caso di emergenza secondo una logica di stretta compartecipazione tra i Comuni e la Comunità
Montana.

I vantaggi di un piano di livello sovracomunale sono plurimi: la possibilità di analizzare il territorio secondo una
visione ampia e d’insieme che permette, in molti casi, di svelare criticità impercettibili se analizzate alla sola scala
locale e di avanzare valutazioni più complete; la possibilità di definire strategie per fronteggiare l’emergenza più
idonee ed efficaci, perchè condivise e adottate da più Comuni; la possibilità di condividere risorse ed esperienze al
fine di sortire effetti positivi in termini di risposta all’evento e prevenzione del rischio.

Il Sistema di protezione civile, per poter risultare efficace nel tempo, deve puntare su una serie di azioni
programmate e strutturate che affianchino la pianificazione di emergenza, in particolare la formazione degli
operatori, dei tecnici e dei volontari, l’educazione della Comunità Locale alla conoscenza e alla prevenzione del
rischio nonché all’adozione di adeguati comportamenti di autoprotezione da tenere durante le emergenze.
Solamente attraverso un progetto sinergico e coordinato, si potranno ottenere effetti positivi, che consentiranno
di perfezionare man mano il Sistema di protezione civile locale, di rendere il territorio più sicuro e la Comunità
Locale più resiliente. Questo strumento cercherà di trattare, nelle sue parti, questi aspetti, secondo una logica
sistemica che assegna a ciascuna componente un ruolo essenziale al fine di perseguire gli obiettivi preposti.

Il Piano è stato proposto secondo determinate caratteristiche, funzionali al suo utilizzo: uno strumento che sia
aggiornabile ed implementabile nel tempo, che sia utile per la Comunità Montana e per i Comuni aderenti al
progetto. Per questo motivo si è cercato di renderlo efficace per i due livelli che tratta e riunisce: quello
intercomunale e quello locale. Il documento è strutturato in due sezioni distinte ma assolutamente complementari:
una parte generale di livello intercomunale che comprende la relazione, gli allegati e le cartografie di
inquadramento e una parte comunale composta dagli approfondimenti, tanti quanti i comuni oggetto del piano e
dalle rispettive cartografie di dettaglio.

Per quanto riguarda la veste grafica è stato fatto uno sforzo affinché il documento, in tutte le sue componenti, in
particolare per le parti che necessitano di rapida consultazione, risulti leggibile, chiaro e schematico.

                 Il Piano Intercomunale è affiancato da uno strumento di supporto digitale, l’app denominata
MapRisk, usufruibile gratuitamente da tutti gli utenti attraverso il web (hiips://maprisk.it ) o gli store ufficiali per
dispositivi portatili (Android e IOS) che consente di rendere il Piano uno strumento interattivo, dinamico e di facile
consultazione e che supporterà le Strutture comunali ed intercomunali nella gestione del Servizio di protezione
civile.

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                                       APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

      AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                  ANNO 2020                                INQUADRAMENTO TERRITORIALE DATI GENERALI              1.1

    1          Inquadramento Territoriale                                                            TAV 1 BR
1.1 Dati Generali
                  Comune di BRINZIO
                  Viale Indipendenza, 9 – PROVINCIA DI VARESE
                  Numero di Reperibilità H24                cell. Sindaco – Vedi Scheda UCL 4
                  Sito Web                                             hiip://www.comune.brinzio.va.it
                  PEC                                                  comune.brinzio.va@halleypec.it
                  Tel. Centralino                           0332 435714        Fax                 0332 435351
                                Per i numeri telefonici dei membri dell’UCL/COC vedi SCHEDA 4
CAP                          21030                      COD ISTAT                    012021
COD Catastale                E769                       COM - Ambito Omogeneo        COM 6 - Varese
Ambito Territoriale          Montano                    Zona Sismica                 4 – ag 0.04
Superficie                   6,40 Kmq                   Immagine Inquadramento
Abitanti                     792 09/2020
Densità Abitativa            127 ab/Kmq
                             Min. 394 mslm
Altitudine
                             Max. 1032 mslm
Coordinate                   LAT 45°53'25'' N
(SR - WGS ’84)               LON 8°47’26'' E
Distanza da Varese           1 Km
                             VARESE               S
                             Valganna             E
                             Induno Olona         S-E
Comuni confinanti
                             Bedero Valcuvia      N
                             Rancio Valcuvia      N-O
                             Castello Cabiaglio   O
Frazioni e altre località significative
Denominazione e               Coord. WGS ’84
                      Km
Km da centro                  LAT          LON
BRINZIO                 -     -            -
Alberti               1,6     45°53’54‘’   8°47’34‘’
Casa Valicci          n.d.    n.d.         n.d.
Valicci               1,8     45°53’44‘’   8°48’02‘’
Parise                n.d.    45°53’37‘’   8°47’42‘’
Mainoli               n.d.    45°53’34’’   8°47’50‘’

          Per la descrizione delle caratteristiche climatiche si rimanda alla Relazione Generale del Piano
        SCHEDA PRIM – Regione Lombardia                                        SCHEDA Indicatori ISTAT

                                                              7
Piano Intercomunale di Protezione Civile - Comune di Brinzio Approfondimento
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

                                         APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

          AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                      ANNO 2020                                 INQUADRAMENTO TERRITORIALE LA POPOLAZIONE                           1.2
1.2 La Popolazione
Elenco degli Abitanti per Via1

In caso di emergenza, qualora risulti necessario stimare o quantificare le persone esposte ad un determinato
evento, occorrerà sommare alla popolazione residente (di seguito elencata) anche quella non residente, fluttuante
e senza pernottamento (turisti, lavoratori, visitatori, studenti, etc.), in particolare in considerazione del fatto che
Brinzio risulta un centro ad attrazione turistica.

            Le persone non Autosufficienti2
Durante un’emergenza l’assistenza prioritaria deve essere indirizzata alle persone non autosufficienti, cioè a quella
fascia di popolazione fragile che necessita di un’assistenza e di attenzioni mirate a causa di particolari condizioni:
disabilità, età avanzata o età infantile, malattia fisica o mentale, infortunio, etc.. Il reperimento e il mantenimento
degli elenchi delle persone non autosufficienti è una procedura molto complessa e piuttosto delicata, essendo
legata a dati personali sensibili nonchè soggetti a costante mutamento. Premesso ciò ha più senso, all’interno di un
piano di protezione civile, piuttosto che stilare elenchi parziali, poco attendibili e non aggiornati, definire prassi,
procedure dedicate e canali informativi prioritari per favorire la comunicazione con le persone non autosufficienti
e con coloro che le affiancano prima e durante un’emergenza nonchè individuare a priori risorse utili che
potrebbero servire in caso di necessità (es. mezzi speciali per evacuazioni, personale sanitario dedicato, etc.).
PERTANTO TUTTE LE AZIONI E LE COMUNICAZIONI INDIRIZZATE ALLA POPOLAZIONE, CONTENUTE ALL’INTERNO
DEL PRESENTE PIANO, IN PARTICOLARE ALL’INTERNO DEGLI SCENARI E DELLE PROCEDURE, DOVRANNO ESSERE
INDIRIZZATE SEMPRE, IN VIA PRIORITARIA, ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI.
Risorse ed indicazioni preziose da questo punto di vista possono essere reperite all’interno del portale dedicato alla
gestione delle emergenze per le disabilità: hiips://www.abiliaproteggere.net

    POPOLAZIONE RESIDENTE – Anagrafe Comune di BRINZIO – Ottobre 2020

    Via                                          Residenti                               Non Autosufficienti
    P.ZA GALVALIGI                               13                                      2
    VIA CAMPO DEI FIORI                          34
    VIA CASTELLO                                 1
    VIA DANTE ALIGHIERI                          25
    VIA DEGLI ALPINI                             2
    VIA DON S. FALETTI                           32
    VIA G. MARCONI                               77                                      1
    VIA G. VANINI                                83
    VIA M. PICCINELLI                            41
    VIA MONTE GRAPPA                             54
    VIA MONTELLO                                 15

1Dato soggetto a costante fluttuazione. L’Anagrafe comunale è in grado di fornire i dati relativi al numero e nominativo di residenti per via
e per numero civico aggiornati
2Dato soggetto a fluttuazione costante, l’elenco aggiornato delle persone non autosufficienti è disponibile presso gli Uffici Comunali. Per
ragioni di privacy non verranno pubblicati all’interno del Piano nominativi delle persone non autosufficienti

                                                                       8
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Via                                     Residenti                        Non Autosufficienti
VIA PIAVE                               47
VIA PROF. D.PICCINELLI                  12
VIA ROMA                                68
VIA SASSELLI                            3
VIA TRENTO                              1                                1
VIA TRIESTE                             36
VIA VALLICCI                            7
VIA VALMOLINA                           2
VIA VIRGILIO                            14
VIA VITTORIO VENETO                     65                               2
VIALE INDIPENDENZA                      30
VIA L.CADORNA                           24
VIALE MONTE ROSA                        106
Totale                                  792                              6

Ecco alcuni dati aggiuntivi sulla popolazione desunti dall’ISTAT (Demo Istat – gennaio 2019)

Popolazione straniera             Popolazione Residente fra 0 e 5 anni         Popolazione Residente > 75 anni
30                                31                                           106

                                                          9
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1.3 Inquadramento Urbanistico 3
“Secondo tradizioni locali il paese fu fondato attorno al IX secolo, tuttavia la presenza di un insediamento umano
nella zona (Cabiaglio) risale alla preistoria. Successivamente il territorio continuò ad essere abitato anche in epoca
romana. La prima fonte scritta su Brinzio è un documento del 979, conservato presso il Sacro Monte di Varese, che
attesta la permuta di alcuni terreni.

Dal punto di vista urbanistico il comune di Brinzio è connotato dalla presenza di un nucleo storico antico che dal
‘700 oggi ha sostanzialmente mantenuto la sua connotazione, caratterizzata dalla presenza di corti in passato
composte da abitazioni connesse funzionalmente a costruzioni di servizio alle attività agricola, di coltivazione del
bosco e di allevamento di bovini e ovini, ora in gran parte convertite ad un uso residenziale e da nuovi insediamenti
sviluppatisi prevalentemente a partire dalla seconda metà del ‘900 lungo le principali vie di comunicazione presenti
sul territorio (la strada provinciale per Varese e Rancio Valcuvia, la strada provinciale per Castello C.). Altre direttrici
di modesto sviluppo insediativo sono alcune vie comunali in particolare la via G. Vanini, con tracciato parallelo a
quello della strada provinciale per Rancio, e la via Luigi Cadorna che si raccorda a est con la SP62.

Il centro storico del paese, ricco di scorci suggestivi, che conserva lo stile architettonico tipico dei villaggi agricoli
lombardi, si sviluppa in modo piuttosto irregolare, con strade tortuose e talvolta piuttosto strette, tutte
pavimentate con acciottolato (la cosiddetta rizzada). Il cuore dell'abitato è la P.za Galvaligi, su cui si affacciano la
chiesa ed il vecchio municipio trasformato in biblioteca.

Dal nucleo abitato storico diparte una rete di strade sterrate che si addentrano nella vegetazione boschiva e che
fungevano da collegamento con le aree a pascolo site più a monte, ove sono presenti isolati cascinali. Fra le località
minori, quasi tutte disabitate e a bassissima antropizzazione si segnalano le seguenti4:

      Pau Majur: situata nella zona settentrionale del paese, nella zona del monte Martica, è costituita
       principalmente da una torbiera.

      Ranchèt (la Bögia in dialetto varesotto): situata a ovest, in direzione della Valcuvia. Il nome deriva da quello
       degli industriali milanesi che a fine XIX secolo vi impiantarono una filanda.

      Fonte del Cerro (Scér in varesotto): si trova alle pendici del versante nord del Campo dei Fiori di Varese, a sud
       del centro abitato di Brinzio. Prende il nome dalla sorgente che vi si trova.

      Monte Legnone: designa la porzione di territorio comunale comprendente la suddetta montagna (750 m s.l.m.)

      Monte Martica: designa la porzione di territorio comunale comprendente la suddetta montagna (1050 m s.l.m.)

      Cascina Valicci: (Valicc in dialetto), si trova a nord dell'abitato, sulla Martica. È caratterizzata dalla presenza di
       prati magri.

      Roccolo: anch'esso situato sulla Martica, a poca distanza dalla torbiera del Pau Majur.

      Sass dul Scurbàtt (letteralmente "Sasso del corvo"): nei pressi di Fonte del Cerro.

3   Tratto da PGT e VAS Comune di Brinzio – Studio Bignotti - 2009
4   Fonte: Wikipedia

                                                                     10
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                    ANNO 2020                              INQUADRAMENTO TERRITORIALE INQUADRAMENTO URBANISTICO   1.3
     Passo Varrò: situata a nord-est del paese, prende il nome dal passaggio che porta da Brinzio alla Rasa di Varese,
      sul massiccio del Campo dei Fiori.

     Cascina Pregambarìt: si trova anch'essa sulla Martica, ma più ad est di Cascina Valicci. È costituita quasi
      unicamente da un grande prato selvatico rettangolare.
     Magolcio (Magolch in dialetto varesotto): frazione contigua a Cascina Valicci.
     Cascata del Pesegh (Cascada dul Pesech in dialetto): prende il nome dall'omonima cascata di 30 metri d'altezza.

Figura – Sistema Urbano – Fasi di sviluppo centro storico – PGT 2009

Di seguito si riportano alcuni dati riferiti al censimento generale ISTAT 2011 sul territorio comunale sulle abitazioni.

                                            EDIFICI RESIDENZIALI – DATI CENSIMENTO ISTAT 2011
                     Numero di edifici residenziali (valori assoluti) per epoca di costruzione
   1918 e      1919-    1946-      1961-     1971-       1981-       1991-      2001-        2006 e               TOT
 precedenti    1945     1960       1970      1980        1990        2000       2005        successivi
         74         34       26         50        45          27          13         17                9            295
                                    Tipologia costruttiva edifici residenziali
     muratura portante   calcestruzzo armato diverso da muratura portante, calcestruzzo armato                    TOT
                                175                                    4                                  116       295

                                                                           11
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1.4 Rete Infrastrutturale
1.4.1 La Rete Stradale
                      COD       Da         A                  Lunghezza Tratto                Zona manutenzione
Strade principali     SP 62     Varese     Rancio Valcuvia    9,1 Km (2,7 km in Brinzio)      VI
di collegamento
                      SP 45     Brinzio    Gemonio            11,6 km (0,9 km in Brinzio)     VI

Brinzio è attraversato da 2 strade provinciali, la SP62 che collega Brinzio direttamente a Varese in direzione Sud e
alla Valcuvia in direzione Nord e la SP45, strada che si innesta alla SP62 a nord del centro storico e che collega
Brinzio a Gemonio in corrispondenza della SS394, passando da Castello Cabiaglio, Orino ed Azzio.

La SP62 e la SP45 sono strade montane caratterizzate da pendenze accentuate, presenza di tornanti e immerse in
ambiti boschivi, pertanto sono soggette ad interruzioni a seguito di eventi idraulici-idrogeologici ed eventi meteo
estremi (forte vento, nubifragi e nevicate).

1.4.2 La Rete Ferroviaria
Brinzio non è attraversato da linee ferroviarie.

1.4.3 Trasporto pubblico su gomma
Il Consorzio Trasporti Pubblici Insubria gestisce il trasporto pubblico via bus, effettuato dalla società Autolinee
Varesine. Le linee che interessano il Comune di Brinzio sono le seguenti:

Linea                                                                  Gestore

N13 – Varese – Brinzio – Orino - Cuveglio                              Castano Turismo: hiip://www.ctpi.it

                                                         12
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        1.5      Lifelines – Reti di Servizio                                                                       TAV PUGSS

              1.5.1 Rete e Punti per l’Approvvigionamento Idrico: Acqua Potabile

L’approvvigionamento idrico per il comune di Brinzio è garantito dalla presenza di diversi punti di captazione ubicati
all’interno del territorio comunale corrispondenti a pozzi o sorgenti ad uso idropotabile gestiti da ASPEM.

    Sorgenti e Pozzi Comunali5

    N    COD                Comune        Località                           Denominaz.            Tipo           Quota/Profondità
    1    1                  Brinzio       A sud della SP62                   Pozzo Brinzio 1       Potabile       27 m. profondità
    1    1002 (mappale)     Brinzio       A sud dell’abitato di Brinzio      Sorgente 1            Potabile       600 mslm
    2    1002 (mappale)     Brinzio       A sud dell’abitato di Brinzio      Sorgente 2            Potabile       605 mslm
    3    2435 (mappale)     Brinzio       A sud dell’abitato di Brinzio      Sorgente 3            Potabile       605 mslm
    4    2435 (mappale)     Brinzio       A sud dell’abitato di Brinzio      Sorgente 4            Potabile       605 mslm
    5    1002 (mappale)     Brinzio       A sud dell’abitato di Brinzio      Sorgente 5            Potabile       620 mslm
    6    1002 (mappale)     Brinzio       A sud dell’abitato di Brinzio      Sorgente 6            Potabile       700 mslm
POZZO BRINZIO 1

Il pozzo si trova a sud dell’abitato di Brinzio, nel mappale 2823 di proprietà del Comune stesso. Le caratteristiche
tecniche del pozzo sono riassunte nella tabella seguente:

Descrizione della rete distributiva

L’acqua proveniente dalle sorgenti è immagazzinata in un serbatoio posizionato a valle delle stesse. Al medesimo
serbatoio viene convogliata l’acqua emunta dal pozzo. Un galleggiante posto nella vasca attiva e disattiva le pompe
del pozzo per mantenere il livello: pertanto il pozzo entra in funzione solo nel caso in cui le sorgenti non siano
sufficienti a soddisfare le richieste. Nel bacino è ubicato l’impianto di clorazione delle acque. Dal serbatoio parte la
rete di distribuzione all’utenza, che avviene per gravità.

È presente inoltre un collegamento diretto tra il pozzo e la rete acquedottistica per inviare acqua in rete senza
ricaricare il bacino: tale collegamento non è di norma utilizzato ma serve esclusivamente in situazioni di emergenza
idrica. Il quadro di funzionamento descritto è illustrato nello schema seguente.

5Dati tratti dallo Studio geologico a supporto del PGT – Dott. Geol.P. Davide Fantoni – Studio Idrog. associato Adriano Ghezzi – anno 2009 –
e dal Rapporto Ambientale – Idrogea Servizi Srl - 2009

                                                                      13
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          Rete Idranti
La Rete degli Idranti è stata mappata all’interno della TAV 1 BR

         1.5.2 Rete del Gas

L’attuale Gestore della Rete per la fornitura del Gas Metano per il Comune di Brinzio è ASPEM

         1.5.3 Rete Fognaria e Depurazione
“Il sistema fognario comunale è gestito dal Comune ed è collettato al depuratore comunale, definito dall’ATO di
Varese come agglomerato AG43. Il depuratore ha una potenzialità di progetto pari a 1.000 AE. E’ in progetto la

                                                          14
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realizzazione di un collettore, che porterebbe le acque reflue di Brinzio e quelle di Castello Cabiaglio, verso il
depuratore di Ferrera di Varese (Val Martina), ma non in tempi brevi.

La rete fognaria, di tipo misto, colletta il nucleo urbano principale. Sono escluse solo alcune abitazioni sparse a
nord-est, lungo le vie Sasselli e Castello, e altre abitazioni sparse. L’impianto di depurazione di Brinzio è di tipo
biologico a ossidazione totale con una potenzialità di 1.000 AE e attualmente a servizio di 800 AE. Riceve acque
reflue urbane con portata media giornaliera allo scarico di 120 mc e con una portata di punta pari a 10,7 mc/h.
L’impianto si articola nei seguenti stati:

  •    pretrattamento con grigliatura e dissabbiatura;
  •    ossidazione biologica con aerazione dei fanghi;
  •    sedimentazione finale.

L’impianto di depurazione è di proprietà del Comune di Brinzio ed è in gestione alla ditta Saceccav Gestioni srl di
Desio (MI).”

          1.5.4 Rete Elettrica

Il Gestore della Rete Elettrica per il Comune di Brinzio è Enel Distribuzione.

          1.5.5 Rete Telecomunicazioni

La rete di telecomunicazioni è gestita da TIM-ex Telecom Italia. Da database ARPA Castel, non risultano installati
ripetitori radio-televisivi e di telefonia mobile in territorio di Brinzio.

I numeri telefonici dei Gestori delle Reti Comunali di Servizio sono inseriti nella Scheda UCL/COC al Capitolo 4

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PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

                                            APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

          AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                     ANNO 2020               INQUADRAMENTO TERRITORIALE INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO                                 1.6
1.6 Inquadramento Geomorfologico6
“Il territorio di Brinzio è articolato in due settori montuosi, separati, quasi simmetricamente, da un fondovalle
sospeso, disposto in direzione NW-SE. L'area montuosa in destra idrografica corrisponde a quella parte del
massiccio del Monte Martica comprendente l'anticima e la dorsale che si diparte da questa in direzione NW, verso
il ramo occidentale della Valganna. Il territorio in sinistra idrografica coincide con i versanti nord del Campo dei Fiori
e del M. Legnone. I settori montani presentano un assetto morfologico simile.

Le depressioni presenti sul territorio sono spesso sede di aree palustri, costantemente sature, alcune delle quali
facenti parte di una Area protetta (Riserva Orientata).

II fondovalle è sospeso a NW su un ramo della valle di Mulini da una soglia rocciosa, impostata sulle vulcaniti, del
dislivello di circa 30 m. Il rio Brivola, che raccoglie le acque del lago di Brinzio, del Rio Riazzo (sponda sinistra) e del
T. Valmolina (sponda destra,) supera questa soglia con una cascata di elevato valore naturalistico.

Complessivamente il territorio di Brinzio presenta poche situazioni di dissesto che non interferiscono
significativamente con elementi antropici. Sul territorio sono presenti aree instabili superficiali e di modesta
instabilità, distribuite lungo i versanti degli impluvi di alcuni corsi d'acqua, in particolare il Rio Intrino, il Torrente
Valmolina ed il Rio Brivola….

Gli elementi geomorfologici più significativi sono rappresentati da forme del substrato roccioso rilevanti sotto il
profilo paesaggistico ed anche scientifico: si tratta della Cascate del Pesech (vedi “Monumenti naturali”) e dell’area
a coni e depressioni prossima al Pau Majur. Quest’ultima è un esempio particolarmente rilevante di morfologia
ereditata dal periodo preglaciale ed è degna di particolare tutela. L’area è caratterizzata dalla presenza di duomi
rocciosi, con raggio fino ad una decina di metri, separati da piane; su quest’ultime si impostano tipiche torbiere da
substrato non drenante; tra questi ambienti umidi il principale è la riserva di Pau Majiur , a E dell’abitato di Brinzio.

Gli elementi di geomorfologia attiva più rilevanti sono associati alle acque superficiali: si tratta di erosioni lineari e
di modeste frane per scalzamento al piede causato da acque incanalate. Tali fenomeni si manifestano
principalmente lungo il T. Intrino, causando fenomeni di trasporto solido ed in sospensione che favoriscono il
riempimento del Lago di Brinzio. Per contrastare tali fenomeni l’Amministrazione Comunale ha messo in opera una
serie di interventi di ingegneria naturalistica lungo le sponde e nell’alveo del T. Intrino. Ulteriori elementi attivi sono
dati da modeste erosioni di sponda lungo la Brivola, in parte attenuati da piccole opere di ingegneria naturalistica.”

Una descrizione puntuale delle aree caratterizzate da dinamiche geomorfologiche, in particolare fenomeni di
dissesto idrogeologico è compresa all’interno del Capitolo 2.1 – Il Rischio Idraulico ed Idrogeologico.

6   Tratto dallo Studio geologico a supporto del PGT – Dott. Geol.P. Davide Fantoni – Studio Idrogeotecnico associato Adriano Ghezzi – 2009

                                                                       16
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

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      AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                  ANNO 2020                                   INQUADRAMENTO TERRITORIALE IDROGRAFIA                 1.7
1.7 Idrografia
1.7.1 Corsi d’Acqua
Il comune di Brinzio, essendo caratterizzato dalla presenza di un ambito di fondovalle sospeso ad un territorio
montano a media-forte acclività, è interessato dalla presenza di corsi d’acqua a regime torrentizio, per alcuni tratti
ripidi, per altri tratti con pendenze più lievi (ambito di fondovalle). L’ingrossamento di tali torrenti, in caso di eventi
meteorici intensi o molto intensi, può avvenire, viste le loro caratteristiche, in tempi anche brevi e può provocare
oltre all’erosione delle sponde, anche il trasporto a valle di materiale solido.

La presenza di estese aree boschive poste in corrispondenza dei versanti acclivi, talvolta caratterizzate da uno stato
critico, genera criticità ulteriori dovute alla possibilità che quantità di materiale legnoso possano depositarsi in
alveo creando veri e propri sbarramenti naturali e conseguenti effetti diga.

Particolarmente critici, oltre agli elementi posti lungo gli argini dei torrenti, risultano essere i punti terminali del
loro percorso, in corrispondenza degli attraversamenti stradali, i punti cioè dove i corsi d’acqua subiscono
restringimenti di sezione, arginature e riempimenti, dove le sezioni ristrette e gli eventuali sbarramenti possono
ostacolare il deflusso delle acque e generare fenomeni di debris flow con fuoriuscita di acqua mista a materiale
solido in particolare in occasione di fenomeni meteorici intensi.

Il comune di Brinzio, dal punto di vista dell’idrografia è connotato da un corso d’acqua principale, il Torrente Brivola,
emissario del laghetto di Brinzio, che scorre in un ambito di fondovalle, attraversando l’abitato principale di Brinzio
e ricevendo le acque da torrenti minori sia dal versante destro, che sinistro della valle.

Sia il Torrente Brivola, che i suoi affluenti (Torrente di Valle Riazzo, Torrente Intrino e Rio Valmolina) sono
caratterizzati da un carattere torrentizio, con piene intense di breve durata, bassi tempi di corrivazione, massimi di
portata autunnali e primaverili in corrispondenza delle precipitazioni. In caso di eventi meteorici particolarmente
intensi possono dar luogo a fenomeni di erosione e di trasporto a valle di materiale solido di modesta volumetria.

Reticolo Idrico Principale

Il reticolo principale è rappresentato dai seguenti corsi d’acqua:

RETICOLO IDRICO PRINCIPALE – Competenza Regionale UTR
COD        Denominazione                            Comuni attraversati                    Foce o Sbocco

VA014      Torrente Brivola e Lago di Brinzio       Brinzio                                Torr. Rancina - Valmolina

Torrente Brivola

Emissario del laghetto di Brinzio e affluente del Torrente Valmolina. Scorre nel fondovalle, attraversando
marginalmente l'abitato di Brinzio. Non presenta tratti tombinati. Raccoglie le acque del Torrente Intrino e degli
altri immissari del laghetto di Brinzio. Percorre la valle dei Mulini e confluisce nel torrente Rancina presso Molino
di Gaggioli (quota 370 m) nel comune di Castello Cabiaglio. Esso drena un bacino di circa 10 km2, formato da rocce
effusive s.l. (vulcaniti e granofiro di Cuasso) e dolomitiche, con un'importante copertura di depositi glaciali.

                                                              17
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            AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                        ANNO 2020                                         INQUADRAMENTO TERRITORIALE IDROGRAFIA                    1.7
Reticolo Idrico Minore

    Denominazione

    Valle dei Mulini o Rio               Il torrente raccoglie le acque del versante NW del Monte Martica, articolandosi in due aste di
    Valmolina (e affluenti               primo ordine che confluiscono attorno a quota 650 m. A partire dalla confluenza il torrente
    minori)                              scorre in roccia (granofiro di Cuasso e, per un brevissimo tratto, paragneiss), alternando tratti
                                         a direzione E-W con tratti a direzione N-S, che evidenziano un forte controllo strutturale. Il
                                         tratto terminale è una forra rocciosa con versanti sub-verticali, moderatamente instabili.
    Torrente Valle d’Intrino Nasce sul versante nord-est del Monte Tre Croci e drena anche le acque provenienti dai
    (affluente del torrente Brivola in   versanti dei Monti Legnone e Chiusarella. E’ alimentato anche dalle sorgenti poste lungo
    sponda idrografica sinistra)
                                         l’alveo, alcune delle quali captate ad uso idropotabile. Il tratto terminale dell'alveo è stato
                                         deviato in epoca storica ed è stato interessato negli anni passati da interventi di
                                         manutenzione e di sistemazione d’alveo.
                                         Sono inoltre presenti altri corsi d’acqua minori individuabili sulla cartografia con proprio
                                         idronimo ma considerati nel citato studio del Reticolo minore (Carimati, Zaro et. Al) con la
                                         stessa denominazione di altri fiumi di cui sono immissari (principalmente il Rio Brivola).
    Torrente Riazzo                      Nasce sulle pendici occidentali del M. Campo dei Fiori e rappresenta un affluente di sinistra
                                         del Rio Brivola nel quale confluisce poco a ovest dell’abitato di Brinzio.
    Torrente di Valle Pardomo Anche il Rio Pardon trae origine dal versante del M. Campo dei Fiori e confluisce nel Rio Frivola
    d’Intrino   (affluente del a valle del centro di Brinzio. Rappresenta, per un lungo tratto, il confine con il Comune di
    torrente Brivola in       sponda
                                         Castello Cabiaglio.
    idrografica sinistra)
    Torrente Volina                      Nasce a nord dell’abitato di Brinzio e scende, con andamento prevalentemente rettilineo
                                         verso il T. Brivola in cui sfocia in comune di Castello Cabiaglio

.1.7.2 Bacini idrici e Dighe

“A Brinzio è presente un laghetto di origine glaciale che si colloca nella porzione sud-orientale del territorio
comunale. Le principali caratteristiche dello specchio d’acqua sono le seguenti:

        •    quota: 506 m slm,

        •    superficie: 26.000 m2,

        •    perimetro: 1.600 ml,

        •    profondità massima: 2,50 m,

        •    bacino imbrifero: 3,56 km2

Il lago ha origine a seguito dello sbarramento operato sul T. Brivola dalla conoide del T. Intrino che ha deviato il suo
corso; circa due secoli fa è stato definito un nuovo percorso del T. Intrino, che attualmente confluisce direttamente
nel Lago di Brinzio, come anche il T. Val Brinzina. L’emissario del lago è il T. Brivola che, dopo aver attraversato
l’abitato di Brinzio, confluisce nel torrente Valmolina.

Il Lago di Brinzio si inserisce all’interno della riserva naturale istituita e gestita dal Parco Reg. del Campo dei Fiori.”7

7   Tratto dal Rapporto Ambientale del Comune di Brinzio – Idrogea Servizi Srl - 2009

                                                                         18
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                    ANNO 2020                              INQUADRAMENTO TERRITORIALE IDROGRAFIA                1.7

Foto- Laghetto di Brinzio

Per quanto riguarda la descrizione di dettaglio sul Rischio Idraulico e Idrogeologico, si rimanda al Capitolo 2.1

                                                           19
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        AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                    ANNO 2020                 RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE                PREMESSE        2

        2       Rischi, Scenari, Allertamento e Procedure
Struttura del Capitolo
Il capitolo 2, rappresenta il fulcro del Piano di Protezione Civile, raccoglie infatti al proprio interno, per favorire una
lettura schematica ed operativa del piano, suddivise per tipologia di Rischio, le seguenti sezioni:
    a. Analisi e Mappatura dei Rischi,
    b. Allertamento (per i rischi prevedibili) e Monitoraggio,
    c. Scenari di Rischio,
    d. Procedure Operative/Modelli di Intervento.
Per quanto riguarda l’introduzione ai concetti di Rischio, Esposizione e Vulnerabilità si rimanda alla Relazione
Generale – Capitolo 2.
Le parti descrittive generali, riferite alle varie tipologie di rischio, sono state inserite all’interno della Relazione
Generale del Piano, essendo parti di tipo perlopiù nozionistico che riguardano tutti i Comuni oggetto del piano.
Nella Relazione Generale inoltre, si è cercato di offrire il quadro sintetico dei rischi alla scala intercomunale, non
tralasciando l’intento primario di questo Piano che è appunto quello di offrire uno strumento di protezione civile
di livello sovracomunale.
All’interno degli Approfondimenti si è cercato di dare risalto soprattutto agli aspetti locali e più operativi. Tale
schematizzazione limita la dispersione testuale e aiuta a ricercare l’informazione in modo più rapido e mirato.

I Rischi in Comune di Brinzio
Ai sensi del D.lgs 1 del 2018, “L'azione del Servizio nazionale di protezione civile si esplica, in particolare, in relazione
alle seguenti tipologie di rischi: sismico, vulcanico, da maremoto, idraulico, idrogeologico, da fenomeni
meteorologici avversi, da deficit idrico e da incendi boschivi…ed è suscettibile di esplicarsi, altresì, per le seguenti
tipologie di rischi: chimico, nucleare, radiologico, tecnologico, industriale, da trasporti, ambientale, igienico-
sanitario e da rientro incontrollato di oggetti e detriti spaziali…

I Rischi principali cui è esposto Brinzio sono legati perlopiù ad eventi di natura idraulica-idrogeologica per la
presenza di versanti montani e di un reticolo idrico diffuso, agli incendi boschivi per la presenza di estese aree
forestali prossime ai centri abitati. I fenomeni idraulici sono legati anche agli effetti degli eventi meteorologici
estremi, sempre più ricorrenti. Sussiste un rischio di origine antropica dovuto soprattutto alla movimentazione di
merce pericolosa via strada. In particolare sono stati trattati i seguenti Rischi all’interno del Piano:
    -    2.1 - Rischio Idraulico-Idrogeologico
    -    2.2 - Rischio Chimico e Trasporti Pericolosi
    -    2.3 - Rischio Incendi Boschivi
    -    2.4 - Rischio Eventi Meteorologici Estremi
    -    2.5 - Rischio Sismico (marginale)
    -    2.6 - Eventi a rilevante impatto locale e altri scenari di rischio

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     AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                 ANNO 2020           RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE RISCHIO IDRAULICO-IDROGEOLOGICO    2.1

  2.1           Il Rischio Idraulico e Idrogeologico                                               TAV 2.1 BR
La parte introduttiva e descrittiva generale dei fenomeni idraulici ed idrogeologici, l’introduzione alla Direttiva
Alluvioni e gli aspetti riguardanti la previsione e la prevenzione e la gestione dell’emergenza sono trattati all’interno
della Relazione Generale, Capitolo 2 - paragrafo 1 mentre l’inquadramento Geomorfologico e Idrografico del
territorio sono inseriti all’interno dei Capitolo 1.6 e 1.7 del presente Approfondimento.

2.1.1 Analisi e Mappatura del Rischio
RISCHIO IDRAULICO e IDROGEOLOGICO

       Il Rischio Idraulico considera le conseguenze indotte da fenomeni di trasferimento di onde di piena nei tratti
di fondovalle e di pianura che non sono contenute entro l’alveo naturale o gli argini. L’acqua invade le aree esterne
all’alveo naturale con quote e velocità variabili in funzione dell’intensità del fenomeno e delle condizioni
morfologiche del territorio. Ogni persona o cosa mobile ed immobile, investita da tali fenomeni, può subire gravi
conseguenze. Si tratta in generale di fenomeni molto estesi, che possono generare danni anche gravissimi

       Il Rischio Idrogeologico si riferisce alle conseguenze indotte da fenomeni di evoluzione accelerata dell’assetto
del territorio, innescati da eventi meteorologici come sbalzi di temperatura, fenomeni di gelo e disgelo e piogge
intense, che coinvolgono il trasporto verso valle di importanti volumi di materiale solido. Questi fenomeni possono
rimanere confinati sui versanti, ma nei casi più gravi possono alimentare rilevanti trasporti in massa entro gli alvei
torrentizi, con interessamento delle aree limitrofe, soprattutto in corrispondenza delle riduzioni di pendenza. Ogni
persona o cosa mobile ed immobile, investita da tali fenomeni, può subire gravissimi danni, anche irreversibili.

Quadro di Sintesi

Brinzio è soggetto a Rischi di natura Idraulica e a conseguenti fenomeni alluvionali circoscritti alle porzioni di
territorio poste a ridosso del Reticolo Idrico Principale (torr. Brivola) e minore proveniente dai versanti montani
posti a monte delle aree urbanizzate. Agli episodi di allagamento occorre sommare gli effetti dovuti al trasporto
verso valle di materiale solido (terra, sassi e materiale vegetativo); pertanto si potrebbero manifestare colate
detritiche in particolare in corrispondenza dei punti di attraversamento, laddove il reticolo idrico è regimato in
ambito urbanizzato. Sono noti anche episodi di erosione spondale lungo il torr. Brivola, fenomeni in grado di
peggiorare ulteriormente gli scenari di rischio. La presenza di grandi quantità di materiale vegetativo proveniente
dalle aree forestali potrebbe creare fenomeni di sbarramento lungo i corsi d’acqua e i versanti (ad esmepio in
corrispondenza della cascata del Pesegh).

Ulteriori problematiche di carattere idraulico, come già avvenuto in passato, potrebbero manifestarsi anche a
seguito di ruscellamenti non controllati provenienti dai versanti montani lungo le vie preferenziali di dilavamento
o a causa di mancata percolazione delle acque in corrispondenza di terreni caratterizzati da marcta permeabilità
superficiale e scarso drenaggio.

                                                            21
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     AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                 ANNO 2020           RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE RISCHIO IDRAULICO-IDROGEOLOGICO   2.1
Analisi di Dettaglio

Area coinvolgibili da fenomeni con pericolosità moderata (Em)

• Em1: Si riporta un'unica area, localizzata lungo il rio Brivola immediatamente a monte del lavatoio pubblico e
perimetrata indicativamente in base agli eventi osservati durante l'alluvione del 2002, caratterizzata da scarsa
pericolosità per la modesta velocità della corrente e la bassa altezza dell'acqua.

PTCP di Varese, approvato con delibera P.V. n. 27 in data 11/04/07, fornisce, relativamente al rischio geologico,
indirizzi e prescrizioni atti a individuare fenomeni potenzialmente pericolosi e ambiti di studio prioritari per
interventi di difesa idrogeologica, attraverso la redazione di carte di censimento dei dissesti e della pericolosità.

Il PTCP contiene, in alcune tavole del rischio, riferimenti cartografici al comune di Brinzio, riportati nelle figure
seguenti e brevemente discussi in relazione alla verifica dell'effettivo stato di pericolosità.

• nelle Tavole RIS1 (Carta del rischio) e RIS4 (Carta della pericolosità frane di crollo) non è riportato alcun elemento.

• la Tavola RIS2 (Carta censimento dissesti) sono riportati tre distinti elementi (fig. 9.2), tutti integralmente ripresi
dal database regionale Geoiffi (vedi fig. 4.2), con l'esclusione delle aree di crollo potenziale:

- alluvioni attuali, corrispondenti alle alluvioni di fondovalle. L'elemento è, presumibilmente, riportato in relazione
a possibili esondazioni del Rio Brivola, già valutate nel paragrafo sulla dinamica morfologica.

- conoide alluvionale quiescente, corrispondente ai conoidi presenti su entrambi i fianchi della valle. Il rilevamento
ha evidenziato che si tratta di apparati laterali stabilizzati, percorsi dai torrenti attuali in posizioni marginale, a
contatto con il rilievo glacializzato. Solo il Torrente Intrino è noto per le torbide che hanno portato al progressivo
interrimento del Lago del Brinzio. Nonostante lo scarso confinamento, non sussistono osservazioni storiche o
evidenze di terreno di fenomeni di trasporto in massa su conoide che ne giustifichino l'inclusione in un censimento
dei dissesti. Anche la cartografia PAI, notoriamente conservativa relativamente al grado di attività sui conoidi, non
riporta alcuna indicazione relativa ad essi.

- frana di scivolamento di grandi dimensioni localizzato sul versante NW del M. Martica, lungo il corso del Torrente
Valmolina. Nel database regionale dei dissesti (GeoIffi) tale frana è indicata come relitta. Rilevamenti recenti hanno
confermato questo status di attività; solo nella parte mediana dell'area perimetrata si individua un'evoluzione
recente, molto superficiale, evidenziata dalla presenza di qualche soil slip. L'ubicazione è, inoltre, tale da non
consentire alcuna interferenza con l'antropizzato.

I fenomeni di dissesto sono rappresentati da modesti scivolamenti rotazionali stabilizzati, da diffusi fenomeni di
creep superficiale, piccoli scivolamenti e/o soil slip attivi di minima entità, crolli di modestissima entità, situazioni
di erosione areale pellicolare e concentrata.

I settori maggiormente acclivi del territorio comunale sono rappresentati dalle zone sommitali e dalle zone basali
dei versanti dei monti Martica e Legnone; parte degli impluvi dei torrenti Intrino, Valmolina e Pardomo sono
connotati da pendenze marcate.

Lo studio geologico a supporto del PGT ha evidenziato le seguenti situazioni di dissesto, tutte ubicate nei pressi
degli impluvi di alcuni torrenti:

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        AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                    ANNO 2020                RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE RISCHIO IDRAULICO-IDROGEOLOGICO             2.1
    -   Nel tratto montano del Rio Intrino sono comuni, particolarmente sul fianco sinistro, modesti scivolamenti
        rotazionali stabilizzati (superfici boscate, concave e fortemente arretrate rispetto all'alveo), attualmente
        interessati da diffusi fenomeni di creep superficiale (alberi con fusto deformato o abbattuti, radici esposte).
        Localmente si manifestano anche piccoli scivolamenti e/o soil slip attivi (presenza nicchia di distacco, piante
        abbattute, asportazione degli orizzonti superficiali di suolo e sedimento). L'entità di tali dissesti è minima;

    -   Il torrente Valmolina nel tratto terminale scorre in una forra con pareti rocciose da acclivi (versante sinistro) a
        sub-verticali (versante destro), con un andamento a doppio gomito che riflette il controllo strutturale sul corso
        d'acqua (alternanze di sistemi di frattura E-W e N-S). Presso lo sbocco nella valle principale, inoltre, corre il
        limite tra paragneiss e granofiro, che appaiono (soprattutto quest'ultimo) piuttosto tettonizzati. L'insieme di
        queste situazioni ha indotto una diffusa instabilità superficiale, particolarmente evidente sul fianco destro della
        forra, costituito da una parete con dislivello di circa 30 m, impostata su granofiro tettonizzato, la cui instabilità
        è accentuata dall'articolato andamento in pianta dell'orlo di scarpata, che isola uno stretto setto in roccia;

    -   Il Rio Brivola, a valle della confluenza con il Riazzo e il Valmolina, scorre per qualche decina di metri in una forra
        in roccia dell'altezza di 10-15 m, prima di formare un'alta cascata (20-25 m). I versanti sub-verticali della forra,
        sia a valle che a monte della cascata, presentano segni di una diffusa e moderata instabilità superficiale,
        evidenziata da piccoli crolli (pochi metri cubi), soil slip, erosione areale pellicolare (asportazione della lettiera,
        esposizione di radici, caduta di alberi) e solchi di erosione accelerata. A causa dell'urbanizzazione presente in
        sponda sinistra della forra, a monte della cascata, si consiglia un rilievo visuale periodico di questo tratto per
        evitare possibili interferenze con le abitazioni.

Per quanto riguarda le classi di fattibilità geologica definite all’interno dello Studio Geologico8 a supporto del PGT,
rientrano nelle classi 3 e 4, come aree connotate da potenziale pericolosità dovuta all’instabilità dei versanti le
seguenti zone:

CLASSE 3 – FATTIBILITA’ CON CONSISTENTI LIMITAZIONI

Sottoclasse 3a – Aree ad elevata acclività (>35°) su pendii in roccia: Settore di versante immediatamente a monte
del laghetto di Brinzio e della SP62 per Varese;

Sottoclasse 3b – Aree ad elevata acclività (>20°) su pendii caratterizzati dalla presenza di depositi glaciali di
copertura: Presenti in diversi settori del territorio comunale, specie al confine con i comuni di Varese e Induno
Olona, in settori del territorio in gran parte non antropizzati.

Sottoclasse 3c – Aree in roccia con valori di acclività da medi ad elevati:

        -   Versanti in sponda idrografica sinistra del torrente Valmolina;

        -   Versante a monte di via Pregambarit.

CLASSE 4 – FATTIBILITA’ CON GRAVI LIMITAZIONI

Sottoclasse 4a – Versanti potenzialmente instabili su pendii con valori di acclività elevati:

8   Studio geologico a supporto del PGT – Dott. Geol.P. Davide Fantoni – Studio Idrogeotecnico associato Adriano Ghezzi – 2009 -

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PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

                                      APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

     AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                 ANNO 2020            RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE RISCHIO IDRAULICO-IDROGEOLOGICO   2.1
    -   Versanti in sponda al torrente Valmolina, nel tratto a monte dell’abitato;

    -   Nei pressi di alcuni impluvi di torrenti e ruscelli appartenenti al reticolo idrico minore;

Sottoclasse 4b – Aree con pareti in roccia o con elevati valori di acclività (>35°) potenzialmente soggette a crolli di
massi: presenti in ambito montuoso, alle quote più elevate, nel settore meridionale del territorio comunale al
confine di Varese (zona del Passo Varro – Monte Pizzella).

Lo studio geologico segnala inoltre l’esistenza di un’area allagata in occasione di eventi meteorici eccezionali o
allagabili con minor frequenza (indicativamente con Tr superiori o pari a 100 anni) e/o con modesti valori di velocità
ed altezze di acqua tali da non pregiudicare l’incolumità delle persone, la funzionalità di edifici e infrastrutture e lo
svolgimento di attività economiche, con terreni prevalentemente limoso-argillosi con limitata capacità portante,
elevata vulnerabilità dell’acquifero sfruttato ad uso idropotabile, e falda acquifera a bassa soggiacenza, sita nei
pressi del laghetto di Brinzio, nella piana fra la strada provinciale per Varese e la via Virgilio, ove ha origine il
Torrente Brivola.

Vengono, quindi, individuate porzioni di territorio caratterizzate da pericolosità omogenee per la presenza di
fenomeni di dissesto idrogeologico in atto o potenziale, per vulnerabilità idrogeologica e idraulica e per
problematiche geologico-tecniche.

Di seguito sono riportate le aree omogenee suddivise per ambiti di pericolosità e di vulnerabilità.

AREE PERICOLOSE DAL PUNTO DI VISTA DELLA INSTABILITÀ DI VERSANTE

• Versanti potenzialmente instabili su pendii caratterizzati da valori di acclività elevati. Corrispondono alle aree di
impluvio dei torrenti Intrino, Valmolina (per il solo tratto terminale), Brivola (nel tratto immediatamente a monte
e a valle della cascata) e del Rio Volina, caratterizzate da elevata acclività e da una modesta, ma diffusa, instabilità
superficiale.

• Aree ad elevata acclività (> 20°) su pendii caratterizzati dalla presenza di depositi glaciali di copertura: Sono state
perimetrate, secondo le indicazioni contenute nei "Criteri attuativi della L.R.. 12/05 per il governo del territorio", le
aree con pendenze superiori a 20° in depositi quaternari glacigenici. Queste aree corrispondono, principalmente,
al basso versante NW della Martica, al basso versante NE del Monte Legnone, entrambi a sud dell'abitato di Brinzio,
e agli impluvi di alcuni corsi d'acqua (Rio Intrino, Valmolina, Riazzo e Rio Brivola).

• Aree ad elevata acclività (>35°) su pendii in roccia: Sono state individuate, secondo le indicazioni contenute nei
"Criteri attuativi della L.R.. 12/05 per il governo del territorio", le aree con pendenze superiori a 35° caratterizzate
da affioramenti rocciosi. Queste aree vengono individuate in particolar modo sulle pareti in roccia sub-verticali
poste sul lato Est della piccola piana che ospita il Laghetto di Brinzio.

• Aree con pareti in roccia ad elevata acclività (>35°) e grado di fratturazione potenzialmente soggette a crolli di
massi : Si tratta di una ridotta porzione di territorio posta sul versante NE del Monte Legnone, caratterizzato dalla
presenza di versanti ad elevata acclività e dalla presenza di substrato fratturato affiorante/sub-affiorante che può
dar luogo a locali crolli di massi.

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PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

                                    APPROFONDIMENTO COMUNE DI BRINZIO

     AGGIORNAMENTO 1 REV.0
                 ANNO 2020            RISCHI, SCENARI, ALLERTAMENTO E PROCEDURE RISCHIO IDRAULICO-IDROGEOLOGICO   2.1
• Aree in roccia con valori di acclività da medi ad elevati: Si tratta di un’area caratterizzata dalla presenza di
substrato costituito da rocce appartenenti al basamento cristallino ed alla serie vulcanica, che raccorda le pareti
sub-verticali che insistono sulla piana del Laghetto di Brinzio e il basso versante NW del Monte Martica.

AREE CHE PRESENTANO SCADENTI CARATTERISTICHE GEOTECNICHE

• Aree prevalentemente limose con limitata capacità portante: Corrispondono a diverse aree di limitata estensione
caratterizzate dalla presenza di depositi torbosi, poste nel settore settentrionale del territorio comunale di Brinzio.

AREE VULNERABILI DAL PUNTO DI VISTA IDROGEOLOGICO

• Aree con elevata vulnerabilità dell’acquifero captato ad uso idropotabile. Falda idrica a bassa soggiacenza: Si
tratta delle aree di fondovalle che comprendono parte dell’abitato di Brinzio e la piana del Laghetto di Brinzio,
costituite da depositi clastici grossolani messi in posto dall’attività del Rio Brivola.

AREE VULNERABILI DAL PUNTO DI VISTA IDROGEOLOGICO E GEOTECNICO

• Aree prevalentemente limoso-argillose con limitata capacità portante e con elevata vulnerabilità degli acquiferi
captati ad uso idropotabile. Falda idrica sub-affiorante: Si tratta di una zona critica sia dal punto di vista geotecnico
sia idrogeologico, corrispondente al lago di Brinzio e all'area perilacustre, caratterizzate da sedimenti limosi
rammolliti per le condizioni di saturazione permanente indotta dalla presenza di una falda superficiale.

AREE VULNERABILI DAL PUNTO DI VISTA IDRAULICO, IDROGEOLOGICO E GEOTECNICO

• Aree allagate in occasione di eventi meteorici eccezionali o allagabili con minore frequenza (indicativamente con
T.R. < 100 anni) e/o con modesti valori di velocità ed altezze d'acqua tali da non pregiudicare l'incolumità delle
persone, la funzionalità di edifici e infrastrutture e lo svolgimento di attività economiche; terreni prevalentemente
limosa con limitata capacità portante; elevata vulnerabilità degli acquiferi captati ad uso idropotabile. Falda idrica
a bassa soggiacenza.

Si riporta un'unica area, localizzata lungo il rio Brivola immediatamente a monte del lavatoio pubblico e perimetrata
indicativamente in base agli eventi osservati durante l'alluvione del 2002, caratterizzata da scarsa pericolosità per
la modesta velocità della corrente e la bassa altezza dell'acqua.

AREE CHE NON PRESENTANO PARTICOLARI SITUAZIONI DI VULNERABILITA’

• Aree a moderata acclività (valori compresi tra 10° e 20°) su versanti caratterizzati dalla presenza di depositi glaciali
di copertura: Corrispondono alle aree caratterizzate da ridotti valori di acclività appartenenti al basso versante dei
Monti Martica e Legnone ed al versante che si estende a nord del centro abitato di Brinzio.

ULTERIORI CRITICITÀ IDRAULICHE-IDROGEOLOGICHE

A seguito di confronto diretto con la Struttura Comunale di Protezione Civile e rilievo sul territorio, sono state
confermate ed evidenziate ulteriori criticità di natura idraulica e idrogeologica che interessano in particolare le aste
torrentizie, provenienti dai versanti montani.

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