PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)

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PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
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    PIANO DI EMERGENZA COMUNALE
                          Vaprio d’Adda (MI)
                                      COM 18

                                Edizione 2017

Premessa
In conformità alle disposizioni di legge, con il concreto aiuto del Coordinatore del Gruppo
Comunale di Protezione Civile Sig Perini Renato, di tutto il gruppo di Protezione Civile e del
Commissario Capo di Polizia Locale Stefano Rossi (Comandante del Corpo Intercomunale di
Polizia Locale Martesana Est) è stato redatto il presente PIANO D’EMERGENZA COMUNALE
concernente le disposizioni relative al concorso di personale e mezzi, finalizzati alla gestione
dell’emergenza che dovesse interessare in parte o interamente il territorio comunale.

                                                                       Redattore piano aggiornato

                                                                           Riccardo Ing. Ighina

                                                                  Professionista dell’antincendio

                                                                                                    1
PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
Sede legale:   Comune P.za Cavour n° 26

Sede operativa: Protezione Civile Via DANTE A. n° 6/A

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PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
ALBERO FUNZIONALE OPERATIVITA’

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PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA

     Piano di prevenzione della Protezione Civile di Vaprio d’Adda (Mi)

       Gli allegati alla presente fanno parte integrante del Piano per la Protezione Civile redatto a
suo tempo dal Comitato che il Comune di Vaprio d’Adda ha voluto per il compimento del Piano
stesso e aggiornato alla data del 19 maggio 2017.

       Considerazioni: Il territorio del Comune di Vaprio d’Adda per la sua conformazione e
        posizione non è stato e non è soggetto a particolari pericoli dovuti a terremoti, incendi,
        inondazioni, esondazioni, anche alla luce del rifacimento delle sponde dell’Adda all’inizio
        degli anni duemila che hanno messo in sicurezza la zona più vulnerabile e decentrata del
        paese, lungo l’Adda in prossimità dello sbarramento esistente (zona Diga), i pericoli dovuti
        a trombe d’aria, si sono manifestati negli ultimi anni (2012) ed hanno per ora lambito solo
        la parte nord non residenziale; fin’ora quindi il paese è stato interessato soltanto da eventi
        non classificati come catastrofici. Non gravitando, altresì, nel proprio perimetro industrie
        chimiche o tecnologiche ad alto rischio di inquinamento e tossicità, il territorio di Vaprio
        d'Adda risulta essere privo di tali pericoli e può offrire quindi possibilità ricettiva, in caso di
        grandi emergenze nella zona. Eventuale rischio di inquinamento, peraltro circoscritto,
        potrebbe derivare da incidenti stradali coinvolgenti veicoli trasportanti sostanze pericolose,
        essendo il paese attraversato da arterie a grande traffico sulle direttrici Est-Ovest e Nord-

        Sud; per queste evenienze ci si è dotati di idonee tabelle per l’individuazione e la
        classificazione delle sostanze tossiche nocive eventualmente liberate.

       Prospettive: continuando il lavoro di prevenzione e di intervento, iniziato dall’allora

        Comitato e proseguito con la formazione ed il consolidamento del Gruppo Comunale di
        Protezione Civile, predisporre un utile mezzo di consultazione in caso di emergenze e lo
        sfruttamento di banche dati locali e comuni ai fini di una sempre maggiore sicurezza nella
        gestione del territorio.


       Informazione: la documentazione planimetrica e cartografica depositata a suo tempo
        nelle sedi opportune dell’Amministrazione Comunale ed aggiornate con gli ultimi dati
        derivanti dai vari Enti coinvolti, sono state convertite in formato elettronico, pur
        mantenendo i vari file, la caratteristica di immediata lettura, da parte di coloro che saranno
        predisposti alla gestione dell’eventuale emergenza.

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PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
Indice

  - Elenco persone della struttura operativa Protezione Civile
    Comunale Vaprio d’Adda
  - Elenco fornitori da contattare in caso di emergenza
  - Pianta idro-orografica Vaprio d’Adda
  - Elenco vie Comune di Vaprio d’Adda
  - Vie con accessi difficoltosi
  - Individuazione Comune Vaprio d'Adda
  - Numeri telefonici Utili
  - Elenco punti atterraggio elicotteri di soccorso
  - Scenari di rischio considerati e Procedure di intervento

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PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
- Elenco persone della struttura operativa Protezione Civile
        Comunale Vaprio d’Adda (MI)

 ELENCO PERSONE DELLA STRUTTURA OPERATIVA
      PROTEZIONE CIVILE COMUNALE     VAPRIO D'ADDA
N°              NOMINATIVO      SPECIALIZA          INDIRIZZO                C.A.P.   TELEFONO     CELLULARE
                                  ZIONE
1    MANENTI GIAN BATTISTA                         Vaprio D' Adda        20069
     Responsabile operativo      CRI Primo     P.zzetta Donatori 3                    0290989079   3388014635
                                 soccorso
2    CORTI FLAVIO                                  Vaprio D' Adda        20069
     Vice responsabile           CRI Primo         Via Robecchi 7                     0231055139   3393901309
                                 soccorso
3    ABRUZZO GIOVANNI                              Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e        Via Crotta 13                                  3467681820
                                 socc.gen.
4    BA IBRAHIMA                                   Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e       Via N.Perego 9                                  3336803693
                                 socc.gen.
5    BELLOLI ANGELO                                Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo            Sub e           Via Marconi 38                     0290966207   3407006853
                                socc.nautico
6    BONORA FABIO                                       Inzago           20065
     Incarico operativo          Logistica e   Via Galileo Galilei 10                 029548011    3384603035
                                 socc.gen.
7    CIULLO ANGELO                                 Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e   Via Cagnola 14 c                       0290965728   3383685152
                                 socc.gen.
8    CREMONESI ANGELO MOSE'                        Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e       Via Trezzo 16                      0290966601   3385229634
                                 socc.gen.
9    COLOMBO SIMONE                                Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e   P.zzetta Donatori 3                    0290989909   3395930376
                                 socc.gen.
10   CORNO DANIELE                                 Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e      via Buonarroti 5                    0290965721   3386740605
                                 socc.gen.
11   D'OVIDIO DIEGO GIANMARIO                      Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e   via Marconi 44/b                                    3393800177
                                 socc.gen.
12   FRANCESCHINI FRANCESCO                        Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          CRI Primo           Via Roma 8                        9095055     3398957091
                                 soccorso
13   GUARNERIO ANTONIO                             Pontirolo Nuovo       24040
     Incarico operativo            Sub e                Via Luigi Brembati            036388536    3338582274
                                socc.nautico
14   IMPROTA DAVIDE                                 Vaprio d'Adda        20069
     Incarico operativo         Comunicazion   Via A.Manzoni 8C                       0249468268   3482659157
                                   i CB
15   MORASSI FLAVIO                                 Vaprio d'Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e   Via per Grezzago 47/E                  0227325348   3405693909
                                 socc.gen.
16   OLIVA FRANCESCO                              Trezzo sull'Adda       20065
     Incarico operativo          Logistica e          Via Giotto                                   3398636620
                                 socc.gen.
17   PAPPALETTERA GAETANO                           Vaprio d'Adda        20069
     Incarico operativo         Comunicazion          Via Natale Perego 35            029094924    3388397730
                                   i CB
18   PERINI RENATO                                 Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          CRI Primo     Via Monte Grappa 21                    0290966803   3383196236
                                 soccorso
19   PIROTTA GRETA                                 Vaprio D' Adda        20069
     Incarico operativo          Logistica e        Via Crotta 13                                  3409545660
PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
socc.gen.
20   RIVA COLOMBANO                          Vaprio D' Adda          20069
     Incarico operativo      Sub e       Via XI Febbraio 13                  029094102    3339342939
                          socc.nautico
21   ROSSONI RENZO                           Vaprio D' Adda          20069
     Incarico operativo   Logistica e    Via Galileo Galilei 25                           3480427928
                          socc.gen.
22   ROTTE FLORES BRYAN                      Vaprio D' Adda          20069
     Incarico operativo   Logistica e         Via Motta 25                   0290989062   3456457853
                          socc.gen.
23   SECOMANDI EDOARDO                        Vaprio d'Adda          20069
     Incarico operativo    CRI Primo     Via Giovanni XXIII°, 5              029094580    3483847090
                           soccorso
24   SUGLIANI MARCELLO                      Canonica D'Adda          24040
     Incarico operativo      Sub e            Via Trento 8                   029094294    3342266012
                          socc.nautico
25   TRESOLDI GIUSEPPE                       Vaprio D' Adda          20069
     Incarico operativo   Logistica e    Via M.Baragia 252                   0290966076   3336595079
                          socc.gen.
26   VARONE STEFANO                          Vaprio D' Adda          20069
     Incarico operativo   Logistica e    Via SS. Pietro e Paolo, 1           0239463258   3473890002
                          socc.gen.
27   VILLA SIMONE                            Vaprio D' Adda          20069
     Incarico operativo   Logistica e    Via Grezzago 47/D                                3403223916
                          socc.gen.
                                                                                                  7
PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
Elenco fornitori da contattare e individuare con atto separato in caso
di emergenza (dati in sede)

                                      Ditta           Cellulare reperibile

  -   Movimentazione terra
  -   Gru
  -   Carro attrezzi
  -   Gruppi Elettrogeni
  -   Elettricisti
  -   Idraulici
  -   Spargisale
  -   Spazzaneve
  -   Imprese edili
  -   Approvvigionamento pasti

                                                                             8
PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
Pianta idro-orografica Vaprio d’Adda

                                       9
PIANO DI EMERGENZA COMUNALE - Vaprio d'Adda (MI)
ELENCO SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA   Via MAZZINI

SCUOLA PRIMARIA        Viale della VITTORIA

SCUOLA SECONDARIA      Via Don MOLETTA

ASILO NIDO             P.za CADUTI

                                              10
- Elenco vie Comune di Vaprio d’Adda
                             COORDINATE CARTA
    VIE - PIAZZE - VICOLI
                               TOPOGRAFICA

PIAZZA CADUTI               C3
PIAZZA CAVOUR               D3
PIAZZA CHIESA               C3
PIAZZA LEONARDO DA VINCI    D3

PIAZZETTA DONATORI          D3

VIA ACACIE                  B1
VIA ALZAIA NORD             D2
VIA ALZAIA SUD              B5   C4   C5   D3   D4

VIA BARAGGIA MADRE L.       B4
VIA BATTISTI C.             B4   C4
VIA BELLOTTO B.             C2
VIA BORLONTRONI             A2   B2
VIA BORNAGHI A.             C2
VIA BUONARROTI M.           C2

VIA CADUTI                  C3
VIA CAGNOLA L.              B2
VIA CAMPAGNUOLO M.LLO       C3
VIA CAMPO BRATELA           A5
VIA CAMPO CIOSO             A4   A5
VIA CAMPO DEI MORI          C2
VIA CAMPO MARGHERITA        A5
VIA CAMPO RIVERA            A4
VIA CAMPO ROSEO             B2
VIA CANALETTO               A3
VIA CASCINA BADIA           A5
VIA CASCINELLO              A5
VIA CASSANO                 B4
VIA CASTELBARCO             B2
VIA CAVALLASCO              A1
VIA CIMITERO                C3
VIA CONCESA                 C1   C2   D2
VIA CROTTA                  C3

VIA DANTE A.                B2
VIA DELLE BETULLE           B2
VIA DON MOLETTA             C3   C4
VIA DONIZETTI G.            C3
VIA GALILEI G.              C2   C3
VIA GARIBALDI G.            C2
VIA GREZZAGO                A1

VIA FERMI E.                B3

VIA MAGENTA                 C3   D3
VIA MANDELLI O.             B4
VIA MANZONI A.              A3   B3
VIA MANZOTTI F.LLI          B4
VIA MARCONI G.              B2   C3
VIA MATTEOTTI G.            C3
VIA MAZZINI G.              C2   C3
VIA MEDICI LUIGI            A4
VIA MELZI D'ERIL            B4
VIA MILANO                  A4
VIA MONTE GRAPPA            B4   C4
VIA MONTESSORI M.           B4
VIA MOTTA A.                D3

VIA LEONARDO DA VINCI       D3
VIA LEOPARDI                B3   B4

VIA ORATORIO                C2

VIA PEREGO N.               B3   B4   C3
VIA PIAVE                   B4   C4
VIA PORTA C.                B3
VIA POZZO                   B3
VIA PRIV. LEOPARDI G.       B3   B4
VIA PRIV. PASCOLI G.        B3   B4
VIA PRIV.P.GIOVANNI XXIII   B1
VIA PUECHER F.LLI           B2   C2

VIA RASELLA                 A3   B3
VIA REPUBBLICA CISALPINA    B4
VIA RIVA A.                 C3
VIA ROBECCHI A.             C2
VIA ROMA                    C2

VIA S.ANTONIO               D3   D4
VIA S.FRANCESCO             B4
VIA S.GIACOMO               B4
VIA S.NICOLO'               B4
VIA S.ORSOLA                B4
VIA S.S.PIETRO E PAOLO     B4
VIA SOLFERINO              C3
VIA STAMPA SONCINO         C2

S.S. N.525 DEL BREMBO      A4   B4
S.S. N.104                 B1   B2   B3   B4   B5

VIA TREZZO                 B2   B3

VIA VANVITELLI G.          B3
VIA VERDI G.               B3
VIA VISCONTI DI MODRONE    C4   C5   D4
VIA VOLTA A.               C2

VIA XI FEBBRAIO            C2   C3
VIA XX SETTEMBRE           C3
VIA XXIV MAGGIO            B3   B4
VIA XXV APRILE             C2   D2

VIALE DELLA VITTORIA       C3   C4

VICOLO AL PONTE            D3
VICOLO LEONARDO DA VINCI   D3
VICOLO MOTTA A.            D2
VICOLO PIZZAGALLI A.       D3
VICOLO S.PIETRO            D2

CASCINA BADIA              A5
CASCINA CREMONESI          B5
CASCINA SEGA VISCONTI      C4
CASCINA MARTELLI           A3
CASCINA RASELLA            A3
CASCINA CAVALLASCO         A2
CASCINA SAN PIETRO         D2
CASCINA DELLA VEDOVA       B1
CASCINA MOLINA             B1
CASCINA NOCE               B1
ACCESSI DIFFICOLTOSI

     ELENCO VIE                       ACCESSI       CARATTERISTICHE

                     TUTTA LA VIA DA VIA XXV    LARGHEZZA DA MARCIAPIEDI
VIA XI FEBBRAIO      APRILE E STAMPA SONCINO    A RIGA PARCHEGGIO mt. 2,80
                                                SOLO CON MEZZI FINO A Q.LI 35
                                                AL CIVICO 21 LARG.mt. 2,80
VIA STAMPA SONCINO   DA VIA ORATORIO
                                                SOLO CON MEZZI FINO A Q.LI 35
                      DA PIAZZA MERCATO E DA
VIA CROTTA                                      LARGHEZZA mt. 2,80
                     VIA MATTEOTTI
                     DA VIA MOTTA
VIA PIZZAGALLI       SOLO SE NON CI SONO AUTO   LARGHEZZA mt. 2,80
                     PARCHEGGIATE

VIA MAGENTA          DA P.ZA CAVOUR             LARGHEZZA mt. 2,30

VIA SANT. ANTONIO    DA ALZAIA SUD              CON MEZZI FINO A Q.li 35

                     DA VIA MOTTA               CON MEZZI FINO A Q.li 35
                     E DA P.za CAVOUR           RAGGIO DI CUVATURA FRA VIA
VIA MATTEOTTI
                                                MOTTA E VIA MATTEOTTI mt.
                                                3,80

VIA XX SETTEMBRE     DA VIA MAGENTA             LARGHEZZA mt. 2,30

VIA SOLFERINO        DA VIA MAGENTA             LARGHEZZA mt. 2,60

STRADA PER
                     DA VIA PER TREZZO          SOTTOPASSO H. mt. 2,80
CASTELBARCO

VICOLO SAN PIETRO    DA S.S. 525                LARGHEZZA mt. 2,60

                                                                           15
Individuazione Comune Vaprio d'Adda

Distanza da Milano        Km. 31

Latitudine                45° 35' 045"
Longitudine               9° 32' 111"
Altitudine s.l.m.         mt. 161
Venti dominanti           N.N.O.
Superficie                Kmq. 7.05
Abitanti                  n° 9351 (al 31/12/2020 )
C.A.P.                    20069
Prefisso tel.             02

                                                     16
Numeri telefonici Utili

   Uffici Istituzionali
      Comune                                   02 9094004

      Comune fax                               02 90966436

      Polizia Locale                           02 9094428

      Carabinieri Caserma                      02 90966018

      Guardia di Finanza
      (Gorgonzola)                             02 9513126

      Biblioteca comunale                      02 90966946

      Tesoreria comunale (BPM Vaprio d’Adda)
                                               02 909 4008

      Ufficio Postale                          02 90965966

      Prefettura Milano                        02 77581

      Prefettura Milano Fax                    02 77584850

      Sala Operativa Prefettura                02 67652855

      Protezione Civile                        800 061 160

      Regione Lombardia                        02 6765

      Sala Operativa Regione Lombardia         02 67811811

      Centro Meteo Regionale Bormio            800 061 160

      Città metropolitana di Milano            02 77401

      Città metropolitana di Milano Fax        02 7740 5818

      Emergenza H24 Citta’ Metropolitana MI    cel. 334 1156926

                                                                  17
Emergenza sicurezza

Centrale operativa emergenze               112

Guardia di Finanza                         117

Soccorso stradale ACI                      116

 Emergenza salute
Numero unico emergenza             112

Emergenza guasti

                                   02 895201e
CAP - Acqua (Milano)               8001755

                                   800 900 800 e
ENEL (Melzo)                       119505055

Gas Metano                         800 900 999

ATES (Corrente/Impianti
semaforici) 3347472057

Indirizzi utili lavoro
Camera di Commercio (Milano)       02 550251

Ufficio imposte Dirette (Milano)   02 62891

Ufficio IVA (Milano)               02 66803541

             18
ELENCO PUNTI ATTERRAGGIO ELICOTTERI

Campo sportivo        Viale Monte Grappa

 Coordinate               N      45° 34' 06,423"
                          E     009° 31' 26,610"

 Prato                    Fronte Villa Castelbarco

 Coordinate               N      45° 35' 03,319"
                          E     009° 31' 49,565"

 Prato                 Fronte P.C. Via Dante Alighieri

 Coordinate               N      45° 35' 03,319"
                          E     009° 31' 49,565"

                                                         19
SCENARI DI RISCHIO CONSIDERATI
E PROCEDURE D’INTERVENTO

 1    Incendio
 2    Terremoto
 3    Scoppio o esplosione
 4    Emissione o sversamento incontrollati di sostanze pericolose
      sulle strade di Città Metropolitana
 5    Alluvione/allagamento
 6    Nevicata intensa/ tempesta di neve
 7    Tromba d’aria
 8    Rinvenimento o annuncio ordigni esplosivi
 9    Black-out prolungato
 10   Caduta aereomobile
 11   Grave incidente stradale o chiusura A4 e A58
 12    Fuga di gas
 13   Allestimento centro ricovero

                                                                     20
21
A Per ogni scenario di rischio si è stilata una procedura d’intervento, archivi di riferimento,
planimetrie aree interessate:

I      carta n. 1/a – idraulico/idrogeologico (censimento frane, aree sondabili)

II      carta n. 1/b – industrie a rischio (piani di emergenza esterni industrie ARIR)

III     carta n. 1/d – terremoti (edifici più popolosi, scuole, ospedali, edifici più alti edifici più
                             vecchi, edifici pericolanti).

B.     Analisi del tessuto urbanizzato (mappatura di tutto il territorio comunale)

I       carta n. 2/a – centri abitati, edifici e strutture di rilevanza strategica,aree di emergenza, aree
                      di ricovero, insediamenti produttivi

II     .carta n. 2/b – viabilità principale e minore

III     carta n. 2/c – lifelines (elettrodotti, metanodotti, acquedotti, centrali telefoniche
                       cabine distribuzione ENEL… Prese d’acqua.)

M ETODI DI ALLERTAMENTO

Modalità di allertamento relative agli scenari previsti

-.     I volontari e l’ UCL verranno allertati tramite telefono o cellulare.

-      I cittadini tramite megafono, sirene e campane.

                                                                                                         22
1      Incendio Edificio

Figure Interessate

                               o   Sindaco
                               o   Volontari Protezione Civile
                               o   Polizia Locale
                               o   Corpo VVFF
                               o   Mezzi Primo soccorso
                               o   Ufficio Tecnico Comunale

Materiale necessario

                               o   Transenne
                               o   Pale
                               o Radio ricetrasmittenti
                               o Estintori
                               o Coperte ignifughe
                               o Manichette
                               o Stivali
                               o Guanti

Carte Riferimento

                               o   Carta viabilistica
                               o   Carta Prese d’acqua

                                                                 23
Procedura intervento

Fermo restando il ruolo operativo demandato agli organi tecnici (Corpo forestale dello Stato, Corpo
Nazionale dei VV.F.F.), la seguente procedura operativa riguarda il coinvolgimento della Struttura
comunale di protezione civile nella lotta attiva agli incendi di aree urbane.

Il gruppo comunale di protezione civile dovrà avere un minimo di addestramento e essere
equipaggiato per l’attività di spegnimento.

Il gruppo Di Protezione Civile dovrà provvedere a:

      Avvisare i VVFF
       Evacuare i cittadini procedendo all’appello dei presenti nella struttura
      Chiudere le strade d’accesso
      Disattivare la fornitura di energia elettrica
      Transennare gli attacchi motopompa
      Contenere l’incendio in attesa dell’arrivo dei VVFF
      Assistere i VVFF
      Far Intervenire Primo Soccorso
       Allertare il Pronto Soccorso

                                                                                                24
ATTIVITA’ DI SPEGNIMENTO

I volontari, previa procedura standard di attivazione, intervengono sull’incendio, equipaggiati dei
dispositivi di protezione individuale (DPI) previsti e le attrezzature antincendio in dotazione,
tenendo conto della formazione, dell’esperienza e delle capacità operative di ciascun operatore.

Giunti sull’incendio con autobotti, manichette, moduli antincendio e altre attrezzature i volontari
iniziano l’attività di spegnimento che è coordinata dai Vigili del Fuoco nel ruolo di Responsabile
delle operazioni di spegnimento (ROS).

Le presenti operazioni derivano dai protocolli di coordinamento in materia di Antincendio.

Nell’attesa dell’arrivo dei VVFF, il caposquadra dei volontari assume la direzione provvisoria delle
operazioni secondo le normali procedure, in detti casi, i volontari agiscono attenendosi a principi di
prudenza in modo da limitare al minimo l’esposizione a rischi; pertanto si limitano a sorvegliare in
posizione sicura l’incendio e a spegnere in tutta sicurezza solo piccoli focolai posti in zone ben
accessibili.

Dovranno inoltre valutare:

- i potenziali rischi per le infrastrutture civili e le persone presenti nell’area;
- la strategia di spegnimento con i relativi mezzi e personale necessari;
- tutti i potenziali rischi per il personale ed i mezzi operativi;
- tenere conto della formazione, dell’esperienza e delle capacità operative di ciascun operatore.

Qualora l’incendio stesso o le operazioni di spegnimento interferiscano con attività o strutture civili
presenti in zona, la squadra di protezione civile provvede ad attivare tutte le misure necessarie alla
riduzione dei rischi potenziali, ad esempio la disattivazione di linee elettriche, chiusura fornitura gas
metano, la chiusura di strade ed autostrade, lo sgombero degli specchi acquei interessati dal
rifornimento dei mezzi aerei.
Sull’andamento delle operazioni di spegnimento devono essere informati il Dipartimento di
protezione Civile, il Sindaco/Sindaci dei Comuni coinvolti nelle operazioni, la Prefettura.
I Capisquadra dei Gruppi comunali di protezione civile impegnati nell’attività di spegnimento
comunicano tutte le informazioni.

                                                                                                      25
2       Terremoto

Figure Interessate

                             o    Sindaco
                             o    Volontari Protezione Civile
                             o   Polizia Locale
                             o     Corpo VVFF
                             o   Protezione civile Città Metropolitana
                             o   Primo soccorso
                             o     Ufficio Tecnico Comunale

Società da far intervenire

                             o Mezzi movimentazione
                             terra o Gru

Materiale necessario

                             o Transenne
                             o Pale
                             o Radio ricetrasmittenti
                             o Stivali
                             o Guanti o
                             Caschetti
                             o Coperte termiche

Carte Riferimento

                             o Carta viabilistica
                             o Carta con caratteristiche edifici
                             o Carta con punti accoglienza

                                                                         26
I terremoti non danno alcun preavviso e avvertimento e, anche dopo una prima scossa, non si può
sapere se ve ne saranno altre e di quale entità. Ciò rende ancor più importante e necessario
conoscere le procedure di emergenza ed evacuazione: improvvisare è pericoloso e il panico può
rendere la cosa ancor più difficile.

L'unico modo che si ha per essere pronti e probabilmente più lucidi è fare

                     PREVENZIONE, FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO.

Le procedure dipendono dalle strutture degli edifici, dalle loro caratteristiche tecniche, dal numero
di piani fuori terra o interrati (e in particolare da dove ci si trova al momento dell'emergenza.)
Presidi di emergenza presenti (ad esempio se vi sono oppure no scale antincendio esterne
autoportanti).
Si possono però fissare alcune indicazioni che, seppur generali, possono rappresentare una valida
Guida per la propria salvezza e di chi si sta soccorrendo.

Dal punto di vista fisico le procedure più corrette durante la fase di scossa sono:

       • Solo se ci si trova al piano terra e in prossimità di un'uscita (diciamo indicativamente ad
una distanza non superiore a 15-20 metri di percorso effettivo) dirigersi rapidamente verso essa ed
uscire in luogo sicuro (stando lontani dall'edificio stesso ed in particolare da cornicioni e terrazzi)
In alternativa:
       • Abbassarsi (non rimanere in piedi) e possibilmente proteggersi (se non completamente
         almeno la testa) sotto un tavolo o una scrivania.
       • Non sostare accanto ad oggetti o altro materiale pesante che può cadere (ad esempio
         vicino ad una libreria o al di sotto di un lampadario).
       • Non sostare vicino a finestre o altre superfici vetrate.
       • Se si conoscono i muri e le strutture portanti è preferibile sostare vicini ad essi (a volte
         si può riconoscere più facilmente una colonna o pilastro portante, o una trave portante).
       • Tenere le mani dietro la nuca ed abbassare la testa tra le ginocchia (sempre per la sua
         protezione).
       • Rimanere nella posizione rannicchiata, magari con gli occhi chiusi, finché non termina la
         scossa.

                                                                                                     27
Procedure successive alla scossa:
      -   Dopo la prima forte scossa, la Protezione civile dovrà assicurarsi che gli edifici,
          specialmente quelli più vecchi, non abbiano subito danni considerevoli e che gli
          inquilini, specialmente quelli più anziani o malati e disabili, siano incolumi e fuoriusciti
          dall’edificio.

      -   Evacuare edifici più alti o pericolanti muovendosi con molta sollecitudine ma senza mai
          correre e parlare ad alta voce.

      -   Se la scossa è stata molto forte dovranno essere evacuati gli edifici più alti, non usando
          l'ascensore, avendo l’accortezza di far chiudere il gas.
      -   Non perdere tempo per recuperare oggetti personali (comprese giacche, borse,
          oggetti di valore, cellulari, ecc.) o per terminare lavorazioni o altro (ad esempio
          salvataggio di lavori informatici).
      -   Verificare se tra le altre persone presenti qualcuno abbia bisogno di aiuto
          (chiamandole, meglio per nome, e rassicurandole, aiuta a mantenere la calma).

      •    Non utilizzare mai gli ascensori e non sostare mai sulle scale
      •    Chiamare i Vigili del Fuoco (115)

      • Se la scossa è stata leggera (quindi non sono caduti oggetti, non vi sono segni di cedimento
      strutturale, e i superiori non danno istruzioni specifiche differenti, ecc.) tornare con calma in
      posizione normale e riprendere le attività.

      • Nel dubbio chiamare la Città Metropolitana.

      • Seguire i percorsi d'esodo indicati dalla segnaletica e comunque dirigersi verso le uscite
      più vicine (meglio utilizzare in generale scale esterne di sicurezza ed uscite di emergenza).

      • Durante l'esodo cercare di controllare che tali vie di fuga siano sicure ed accessibili (ad
      esempio per la possibile presenza di calcinacci o per possibili formazioni di crepe sulle
      scale).

                                                                                                      28
• Durante l'esodo aiutare le persone presenti in difficoltà (diversamente abili, anziani,
       bambini, persone agitate o prese dal panico) cercando di utilizzare sempre un dialogo al
       positivo e orientato all'ottimismo ('tranquillo, ci siamo quasi', 'dai, il peggio è passato', 'vieni,
       andiamo fuori assieme', ecc.)

       • Una volta raggiunto l'esterno (se indicato arrivare al luogo di raduno), rimanere in attesa
       dei soccorsi, dare informazione ai superiori sulla propria presenza, segnalare eventuali rischi
       di cui si è venuti a conoscenza, indicare la possibile presenza all'interno di altre persone.

       • Non far rientrare mai nessuno prima di aver verificato che la situazione sia tornata
       ordinaria e sicura o dopo aver ricevuto indicazioni dai responsabili dei VVFF

       Prevenzione

L'unica vera ed efficace prevenzione antisismica è quella di trovarsi in edifici (case, aziende, scuole
o locali pubblici) costruiti con criteri appunto antisismici.
La prevenzione tecnica e strutturale (che tiene conto della zona specifica, della tipologia costruttiva
e della destinazione d'uso) può nei casi gravi fare la differenza e salvare la vita alle persone: tale
responsabilità è ovviamente, a seconda della situazione, dei costruttori, dei committenti, dei
proprietari o degli enti pubblici.
E' possibile comunque procedere a verifiche statiche e antisismiche per conoscere lo stato di
sicurezza di un immobile e anche la semplice segnalazione di crepe, infiltrazioni, piccoli cedimenti
strutturali o arredi non sicuri (ad esempio scaffalature non fissate saldamente a muro o a pavimento)
in condizioni 'normali' (cioè prima dell'eventuale scossa sismica) può aiutare ad un successivo
intervento di consolidamento e ristrutturazione edilizia.
Infine fare prevenzione vuol dire, anche in questo caso così come per le altre emergenze possibili,
fare formazione ed addestramento: la conoscenza del rischio e delle procedure per mettere in
salvo le persone può fortemente incidere sull'incolumità fisica in caso di terremoto e sulla
possibilità di evitare condizioni emotive di panico che spesso, già di per sé, può essere fonte di
pericolo ed infortunio.
N.B.

Su una pianta si dovranno indicare gli stabili ritenuti più a rischio (altezza, anno di
costruzione, stato della struttura, età cittadini molto anziani, scuole, ospedali etc.)

                                                                                                         29
3       Scoppio o esplosione

Figure Interessate

                                  o Sindaco
                                  o Volontari Protezione Civile
                                  o Polizia Locale
                                  o Corpo VVFF
                                  o Mezzi Primo soccorso
                                  o Ufficio Tecnico Comunale

   o Società da far intervenire

                                  o Mezzi movimentazione terra

Materiale necessario

                                  o Transenne
                                  o Pale e picconi
                                  o Radio
                                  ricetrasmittenti o Stivali
                                  o Guanti
                                  o Coperte ignifughe

Carte Riferimento

                                  o Carta viabilistica
                                  o Carta con caratteristiche edifici
                                  o Carta con punti d’accoglienza

                                                                        30
Procedure Intervento

Fermo restando il ruolo operativo demandato agli organi tecnici (Corpo Nazionale dei VV.F.F. e
Corpo Polizia Locale), la seguente procedura operativa riguarda il coinvolgimento della
Struttura comunale di protezione civile durante la fase di soccorso.

I gruppi comunali di protezione civile dei comuni non sono addestrati ed equipaggiati per
questa attività di intervento

Pertanto il gruppo di Protezione Civile dovrà provvedere a

      Avvisare i VVFF
       evacuare i cittadini procedendo all’appello dei presenti nella struttura
      chiudere le strade d’accesso
      disattivare la fornitura di energia elettrica
      far disattivare la fornitura del metano
      transennare l’intera zona per impedire l’accesso ai curiosi
      mettere in sicurezza le persone eventualmente coinvolte nell’esplosione all’esterno
      assistere i VVFF
       far intervenire Primo Soccorso

Inoltre, in caso di scoppio di serbatoi di gas eventualmente tossici o nocivi, nell’area industriale,
oltre alle normali procedure si dovranno :

        -   chiudere le strade di accesso sottovento
        -   far evacuare le strutture circostanti
        -   assistere la squadra di pronto intervento aziendale
        -   allestire il centro operativo ad almeno 200 metri sopravento.

                                                                                                        31
4       Emissione o sversamento incontrollati di sostanze pericolose su
           strade di Città Metropolitana

Figure interessate

                                   o Sindaco
                                   o Volontari Protezione Civile
                                   o Polizia Locale
                                   o Corpo VVFF
                                   o Mezzi Primo soccorso
                                   o Ufficio Tecnico Comunale

Società interessate

                                   o Mezzi movimentazione sabbia
                                   o Carro attrezzi

Materiale necessario

                                  o Transenne
                                  o Pale e picconi
                                  o Radio
                                  ricetrasmittenti o Stivali
                                  o Guanti
                                  o Sabbia

Carte Riferimento

                                   o Carta viabilistica
                                   o Carta con caratteristiche edifici

                                                                             32
In caso di emissione o fuoriuscita da autocisterne di gas o liquidi eventualmente tossici o nocivi,
sulla strada Città metropolitana si dovranno :

       -    chiudere la strada di Città Metropolitana deviando il traffico sulla viabilità
           secondaria secondo le indicazioni della Polizia Locale
       -   chiamare i VVFF
       -   avvisare i mezzi di primo soccorso
       -   far evacuare le strutture circostanti
       -   assistere i VVFF
       -   allestire il centro operativo ad almeno 200 metri sopravento.
       -   Se si tratta di liquido, rovesciare sabbia per contenere l’allargamento del liquido

                                                                                                      33
5       Alluvione/allagamento

Figure Interessate

                                   o Sindaco
                                   o Volontari Protezione Civile
                                   o Polizia Locale
                                   o Corpo VVFF
                                   o Mezzi Primo soccorso
                                   o Ufficio Tecnico Comunale

Società interessate

                                   o Mezzi movimentazione sabbia
                                   o Carro attrezzi
                                   o Ditta di Spurghi

Materiale necessario

                                   o Transenne
                                   o Pale e picconi
                                   o Radio
                                   ricetrasmittenti o Stivali
                                   o Guanti
                                   o Idrovore , motopompe, elettropompe
                                   o Fari, prolunghe , Gruppo elettrogeno

Carte Riferimento

                                   o Carta viabilistica
                                   o Carta con caratteristiche edifici
                                   o Carta rischio idrogeologico.

                                                                            34
ALLUVIONE O ALLAGAMENTO - RISCHIO IDROGEOLOGICO DESCRIZIONE

DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL COMUNE DI VAPRIO D’ADDA

La vigente normativa in materia di interventi in emergenza, cataloga e suddivide i vari
scenari che si pongono in relazione ad eventi di carattere meteorologico: esondazione, dissesto
idrogeologico, distinguendo fra rischio idraulico, ovvero l’insieme delle conseguenze prodotte da
fenomeni di trasferimento di onde di piena al di fuori degli argini naturali con conseguente
interessamento dei territori circostanti e, rischio idrogeologico, quando il fenomeno per intensità
comporta anche il trasporto di materiale solido tale da compromettere l’aspetto e la consistenza del
territorio interessato fino a cambiarne sostanzialmente la composizione; ciò può essere provocato
sia da intense attività naturali, con fenomeni non rientranti della normalità stagionale, sia da cause
imputabili allo sfruttamento e la mal conservazione ambientale da parte dell’uomo.

Si passa a catalogare e a normare i fenomeni che possono incidere e provocare gli eventi idraulici
ed idrogeologici in:

       Rischio temporali forti: che considera le conseguenze provocate da intensi fenomeni che si
        sviluppano su aree fortemente circoscritte (pioggia, fulmini, raffiche di vento, grandine,
        trombe d’aria)

       Rischio neve: che considera le conseguenze indotte da ingenti precipitazioni nevose tali da
        generare difficoltà nelle comuni attività della popolazione, con interessamento del trasporto
        pubblico e privato e le interruzioni nella fornitura dei servizi essenziali, nonché danni alle
        strutture. Per un successivo innalzamento della temperatura, il repentino scioglimento della
        neve potrebbe causare un danno dovuto all’ allagamento

       Rischio ondate di calore: che considera gli effetti sulla salute dei cittadini con particolare
        riferimento alle grandi aree urbane ove esiste un maggiore escursus fra temperature
        registrate ed effettivamente percepite, sia per elevati tassi di umidità sia per scarsa
        ventilazione.

Il territorio di Vaprio d’Adda, per la presenza appunto del fiume omonimo, è interessato, sia dal
rischio idraulico che da quello idrogeologico, limitatamente però agli insediamenti soprattutto rurali
ed agricoli della zona Sud-Est; il territorio maggiormente urbanizzato, invece, si trova in posizione
elevata rispetto ai corsi d’acqua principali esistenti, fiume e naviglio Martesana, il reticolo
idrografico minore superiore è di scarsa importanza, ai fini alla valutazione di rischi, sia idraulico
che idrogeologico, se si eccettua la presenza di una derivazione del canale Villoresi, in zona Bettola

                                                                                                    35
- Inzago, quindi a qualche chilometro di distanza in direzione Ovest; il sottosuolo, a differenza di
comuni limitrofi, come Trezzo, è costituito da materia sufficientemente permeabile, posto sopra una
piattaforma di scorrimento in materiale consistente, (ceppo dell’Adda che supporta zone di depositi
sabbiosi e sassosi molto a ridosso della falda).

Al fine di identificare le zone a rischio idraulico presenti nel territorio di Vaprio d’Adda, si precisa
che, ai sensi delle disposizioni vigenti, le aree soggette a rischio sono individuate secondo le
direttive dell’Autorità di bacino del fiume Po, in corrispondenza delle cosiddette fasce fluviali; ai
fini della gestione dell’emergenza da rischio idraulico ed idrogeologico, si consideri che la
permeabilità si riduce al minimo per la quota della falda e si prende in considerazione nella sua
massa completa il flusso proveniente sia da Adda sia da Brembo; in particolare, a seguito della
normativa vigente, le aree di possibile esondazione si identificano in corrispondenze delle seguenti
fasce:

        FASCIA A o fascia di deflusso della piena, costituita dalla porzione di alveo sede
         prevalente del deflusso della corrente; nella norma la porzione di alveo nella quale
         defluisce l’80 %. della portata relativa ad un tempo di ritorno di 200 anni.

        FASCIA B o fascia di esondazione, esterna alla precedente ma delimitata da porzione di
         alveo interessato dal verificarsi dell’evento di piena (tempo di ritorno come sopra) i limiti
         possono coincidere con quelli della fascia A anche in presenza di rifacimenti e di
         arginature che comportano variazioni all’alveo originale.

        FASCIA C o area di inondazione per piena catastrofica; delimita la porzione di territorio
         circostante interessato da eventi di portata eccezionale.

Per quanto riguarda il rischio frane, argomento ampiamente trattato dalle normative in essere,
dobbiamo limitarne il pericolo nella fascia Est, che costituisce la cintura degli insediamenti
delimitata dal Naviglio Martesana, partendo da Nord, la tenuta del Monasterolo, in territorio
vapriese, passando per gli insediamenti di Vicolo San Pietro, la Costa, con le antiche ville
residenziali nobili, i terrazzamenti più a Sud, come il Parco di Via Don Moletta di recente
costituzione, anche se su terreno preesistente e consolidato, l’Ospedale, i grattacieli e le altre
residenze abitative che si affacciano sulla vallata sottostante, la Strada della Costa sotto a
conglomerati di ceppo, peraltro mai utilizzata, per finire all’edificio della Centrale Italgen, a livello
Naviglio con l’uscita del canale sotterraneo che, provenendo da Trezzo, alimenta le turbine per la
produzione di energia elettrica e l’abitato sovrastante, un tempo legato all’attività della Centrale, ora
riconvertito per un utilizzo residenziale; tali realtà, forse perché mai interessate da ristrutturazioni
                                                                                                           36
che prevedessero avanzamenti verso il fiume (Est), conservano la loro solida posizione e, fino ad
ora, gli eventi atmosferici capitati a memoria d’uomo, non hanno mai dato adito a episodi di
allarme; il ceppo, sottosuolo compatto sulla cui piattaforma insistono gli abitati della zona, termina
a ridosso dell’abitato di Cassano, verso Sud (frazione Groppello) per dare spazio alla pianura che
porta l’acqua del Naviglio Martesana a Milano; è comunque giusto menzionare tali eventualità di
rischio, considerando inoltre che il resto del territorio su cui sorge l’abitato è privo di dislivelli e la
sua composizione va, dai terreni agricoli tutto intorno al paese, che poggiano su zone drenanti
(vedasi Cava), ghiaia e sabbia che a loro volta lasciano il posto a conglomerati di ceppo.

La valutazione dei rischi Idraulico ed Idrogeologico, deve tenere in ogni modo presente,
l’aumentata frequenza dei fenomeni atmosferici, anche ad alta intensità, l’ultima piena del fiume
Adda, nell’anno 2002 ha sconvolto il paesaggio della zona Sud-Est del paese, tanto che si è dovuto
ricorrere al rifacimento, in chiave di maggiore sicurezza, degli argini in sponda destra e, anche per
motivi di ritorno economico, alla sostituzione della struttura della vecchia Diga Poiret, a palconcelli,
con la costruzione delle paratie metalliche mobili che danno la massima sicurezza in caso di piene
eccezionali.

                                                                                                        37
Piano Emergenza Comunale Vaprio d’Adda

Livelli di Criticità e Codici di Allerta per RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO (D.G.R. n.VIII/8753 del 22
                                               dicembre 2008 e s.m.i.)

              CATEGORIE CRITICITA’                                                     SOGLIE per TIPOLOGIA DI RISCHIO
                                                            AZIONE da                  Rischio         Rischio      Rischio
 LIVELLO DI      CODICE DI
                                  descrizione               ESPLETARE             idrogeologico ed    Temporali   Vento forte
 CRITICITA’       ALLERTA
                                                                                      idraulico         forti
                             Non sono previsti
                             fenomeni naturali
                             (forzanti esterne)                                   pioggia                                < 3m/s
   Assente          0                                    PREVENZIONE                                   Assentii
                             responsabili                                         < 50 mm/24h                            (100 mm/24h          -                 -
                             danni anche gravi per
                             la popolazione, tali da
                             interessare
                             complessivamente una
                             consistente quota del
                             territorio considerato.
                             Situazioni
                             estremamente gravi in       EMERGENZA
                             cui i danni si stanno       Allertamento
                             manifestando già in         Attivazione
 Emergenza          4
                             modo diffuso e le           Dispiegamento
                             azioni vanno                Consolidamento
                             indirizzate al soccorso     Rientro
                             alla popolazione.
                                                                                                           D
                    Area Omogenea di riferimento
                                                                                                 Pianura Occidentale

                                                                                                                                    38

                                                                      2
Piano Emergenza Comunale Vaprio d’Adda

                                      PROCEDURA A: Procedura di emergenza per l’UCL in caso di rischio Idrogeologico e Idraulico
                                                                   (ESONDAZIONE E FRANA)

           Fase                            Figura Operativa                                                Azioni                                                 FS
           di

                                         RESPONSABILE G.C.     Consulta periodicamente le condizioni meteo sul sito di ARPA-SMR e su altri siti web
                                         VOLONTARI P.C.        dedicati.
evisione

           Fase

                       TA

                                                               In caso di invio AVVISO DI CRITICITA’ regionale per rischio idrogeologico e idraulico
                                                               per livelli di criticità MODERATA, ELEVATA o EMERGENZA, da parte di Regione
                                         SINDACO               Lombardia/ARPA-SMR, mette in allerta il RESPONSABILE del G.C. dei VOLONTARI di P.C.
                                                               ed il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE al fine di attivare opportune misure di
                                                               monitoraggio e servizi di vigilanza sul territorio, al fine di verificare la situazione in atto.

                                                               Ricevuto l’AVVISO DI CRITICITA’ regionale per rischio idrogeologico e idraulico per livelli
                                                               di criticità MODERATA, ELEVATA o EMERGENZA, da parte di Regione Lombardia /ARPA-
                                                               SMR attiva il personale di Polizia Locale in servizio ed eventualmente il Coordinatore di
                                                               Protezione Civile, al fine di provvedere alle opportune attività di monitoraggio
                                                               ed ai servizi di vigilanza sul territorio, in particolare lungo i corsi d’acqua e le
                                                               possibili aree di frana.
                     sorveglianza

                                         COMANDANTE DELLA
                                         POLIZIA LOCALE        Tramite il personale di Polizia Locale e i Volontari di Protezione Civile intervenuti,
                                                               raccoglie segnalazioni relative alla situazione in atto sul territorio comunale, alle
                                                               eventuali condizioni di disagio o di danno alla popolazione, al patrimonio e/o all’ambiente
                                                               verificatesi.
                                                               Una volta verificata la situazione in atto, supporta il SINDACO nell’ individuazione delle
                                                               azioni da compiere e, qualora si prefigurasse un peggioramento della situazione in corso,
                  monitoraggio e TA

                                                               valuta la necessità di convocare l’UCL ai fini dell’attivazione degli interventi di messa in
                                                               sicurezza del territorio e di soccorso e assistenza alla popolazione.
                                                               Ricevuto l’AVVISO DI CRITICITA’ regionale per rischio idrogeologico e idraulico per livelli
                                                               di criticità MODERATA, ELEVATA o EMERGENZA, organizza e coordina i Volontari
                                                               appartenenti al G.C. dei Volontari di Protezione Civile per attivare azioni di monitoraggio
                                         RESPONSABILE G.C.
                                                               sul territorio, in particolare lungo i corsi d’acqua e le possibile aree di frana.
                                         VOLONTARI DI P.C.
                                                               Eventualmente si tiene in contatto con il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE per
                                                               coordinarsi sulle azioni di monitoraggio e sorveglianza da attivare nel territorio comunale.
                                                               Si tiene in contatto con il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE per valutare
                                                               attentamente la situazione in atto, informandosi sull’ intensità del fenomeno atteso e
                                         SINDACO               delle possibili cause che ne potrebbero conseguire con il suo manifestarsi, al fine di
                                                               stabilire se la situazione è fronteggiabile con i servizi ordinari a disposizione del Comune
                                                               o se, invece, è attivare la struttura comunale di protezione civile (Unità di Crisi Locale).
                                                               Supporta il SINDACO nel valutare l’opportunità di convocare l’UCL ed attivare opportuni
                                                               interventi di emergenza, qualora si prefiguri un peggioramento della situazione in atto
                                                               tale da generare rischi per la popolazione, od in corrispondenza di eventi, quali:
           ENTO

                                         COMANDANTE DELLA
                                                                                               ESONDAZIONE/allagamento
                                         POLIZIA LOCALE
                                                                                                      FRANA/dissesto
                                                                       anomalie nel funzionamento della DIGA S. ANNA che possa generare
                                                                                         un evento di ESONDAZIONE O FRANA
                                                               A seguito del verificarsi di un evento di:
                                                                                               ESONDAZIONE, allagamento
                                                                                                      FRANA, dissesto
                                                                       Anomalie nel funzionamento della DIGA S. ANNA che possa generare
                                                                                         un evento di ESONDAZIONE O FRANA
                                                               convoca i componenti dell’UCL presso la sede stabilita:
                                                                       ROC
                                                                       TECNICO COMUNALE
                                                                       COMANDANTE POLIZIA LOCALE
                                                                       RESPONSABILE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
                                         SINDACO
           AZIONE

                                                                       RESPONSABILE FORZE DELL’ORDINE.
                                                               In qualità di autorità comunale di Protezione Civile, assume la direzione e il
                                                               coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede
                                                               agli interventi necessari, anche avvalendosi delle organizzazioni di volontariato operanti a
                                                               livello comunale o intercomunale.
                                                               Una volta giunti nella sede dell’UCL:
                                                                       ROC
                                                                       TECNICO COMUNALE
                                                                       COMANDANTE POLIZIA LOCALE
                                                                      RESPONSABILE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
                                                                                                                                                                  39

                                                                                                22
Piano Emergenza Comunale Vaprio d’Adda

                                       RESPONSABILE FORZE DELL’ORDINE.
                              istituisce l’UCL con specifico atto, attribuendo ai suoi componenti le Funzioni di Supporto da
                              attivarsi ai sensi del Metodo Augustus e dispone un calendario di aggiornamento.

                              Il Sindaco, di concerto con i componenti dell’UCL convocati stabilisce le modalità per:
                                     avere informazioni in merito all’evento in corso;
                                     effettuare attività di monitoraggio e sorveglianza a livello locale, in particolare
                                         lungo i corsi d’acqua e le possibili aree di frana;
                                     definire specifici valori soglia che a livello locale che indirizzino gli interventi
                                         tecnico operativi da intraprendere in emergenza, quali indicatori di possibile
                                         innesco di ESONDAZIONE o FRANA;
                                     individuare specifiche strutture e/o infrastrutture (scuole, strade, …) , o luoghi
                                         in generale, coinvolte nell’evento puntuale (frana, allagamento, tromba d’aria,
                                         …), ed in cui concentrare le attività dei soccorritori in corrispondenza delle
                                         aree interessate dall’evento;
                                     individuare la popolazione che può subire od ha già subito danni a causa della
                                         situazione in atto e che, eventualmente, dovrà essere evacuata;
                                     provvedere alla messa in sicurezza delle aree a rischio tramite l’attuazione di
                                         interventi tecnici urgenti (drenaggio aree allagate tramite idrovore, rimozione
                                         di piante, stabilizzazione di una frana, chiusura strade, trasporto di materiali
                                         nei punti critici – sacchi di sabbia, pale, paratie, - , …), anche con l’ausilio dei
                                         Vigili del fuoco e dei Volontari di Protezione Civile;
                                     provvedere ad una eventuale interruzione dei servizi pubblici essenziali
                                         erogati dal Comune (scuole, attività produttive, acquedotto, rete elettrica, …);
                                     provvedere alle esigenze della popolazione in difficoltà predisponendo la
                                         distribuzione di generi di conforto (distribuzione bevande, pasti, coperte, ….)
                                         ed/od alloggiamenti temporanei di emergenza (aree di raccolta, aree di
                                         ricovero-accoglienza, aree di ammassamento);
                                     informare tutta la popolazione e i media sull’emergenza in corso e sugli
                                         opportuni comportamenti da adottare;
                                     comunicare a Prefettura di Milano, Città Metropolitana di Milano e Sala Operativa
                                         di protezione Civile di Regione Lombardia l’emergenza in corso.
        COMANDANTE DELLA
        POLIZIA LOCALE
        RESPONSABILE G.C.     Una volta convocati dal SINDACO, si recano presso la sede dell’UCL e ne prendono
        VOLONTARI DI P.C.     parte stabilendo innanzitutto le modalità per attuare le principali azioni di emergenza. In
        ROC                   sede di UCL ad ogni componente viene attribuita la responsabilità di una o più Funzioni
        TECNICO COMUNALE      di Supporto da applicarsi ai sensi del Metodo Augustus.
        RESPONSABILE FORZE
        DELL’ORDINE
                              Individua, di concerto con gli altri componenti dell’UCL, il personale da inviare in
                              rappresentanza dell’UCL/Comune presso l’eventuale Posto di Comando Avanzato (PCA)
                              istituito sul luogo dell’evento o, comunque, in prossimità dei luoghi più a rischio (in
                              particolare lungo i corsi d’acqua ed le possibili aree di frana) che necessitano o in cui
                              sono già in atto interventi tecnico-operativi.
                              Tramite il ROC, qualora si fosse verificata o fosse in atto una FRANA, provvede ad
                              informarsi relativamente a:
                                      momento in cui si è verificata la frana o si reputa che possa avere inizio, con
                                          dettaglio orario;
                                      volume di materiale franato o che si reputa possa franare;
                                      area coinvolta o coinvolgibile dal fenomeno.
                              Tramite il ROC, qualora si fosse verificato o fosse in atto un evento di
                              ESONDAZIONE/allagamento, provvede ad informarsi relativamente a:
                                      momento in cui è iniziato il fenomeno o che si reputa possa avere inizio,
                                          possibilmente con dettaglio orario;
                                      momento in cui si è verificato il livello massimo del corso d’acqua o che si
        SINDACO                           reputa possa avere inizio, con dettaglio almeno orario;
                                      livello raggiunto o raggiungibile dalla piena rispetto a riferimenti anche locali;
MENTO

                                      momento corrispondente al verificarsi dei danni (argine sifonato, muro di
                                          contenimento ceduto, …);
                                      indicazione delle aree esondate/allagate o che si attende vengano
                                          esondate/allagate.
                              Tramite il ROC si tiene costantemente aggiornato sulla situazione in essere.
                              Verifica, tramite i componenti dell’UCL, la pronta disponibilità della struttura comunale di
                              Protezione Civile e di tutto il personale necessario alla gestione dell’emergenza, nonché
                              delle attrezzature, mezzi e risorse necessarie.
                              Con il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE valuta l’attivazione di un Piano di Posti di
                              Blocco e Cancelli di Accesso per la gestione della viabilità alternativa in prossimità dei
                              luoghi in cui si è verificato l’evento, nonché la necessità di presidiare le aree a rischio
                              non agibili alla popolazione, anche in collaborazione con il RESPONSABILE del G.C.P.C.

                              Si coordina con il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE per effettuare un censimento
                              della popolazione a rischio.
                                                                                                                                40

                                                               2
Piano Emergenza Comunale Vaprio d’Adda

                    Si coordina con il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE, il ROC, il TECNICO COMUNALE
                    ed il RESPONSABILE DEL GC DEI VOLONTARI DI PC per valutare l’eventuale
                    evacuazione della popolazione a rischio, al fine di predisporre un adeguato Piano di
                    Evacuazione per la popolazione a rischio da accogliere in opportune aree di emergenza.
                    Valuta con il ROC, il TECNICO COMUNALE ed il RESPONSABILE DEL GC DEI VOLONTARI
                    DI PC l’individuazione di spazi aperti o strutture idonee ad essere adibite ad aree di
                    emergenza per la raccolta o l’accoglienza/ricovero della popolazione evacuata.
                    Sentiti il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE, il ROC ed il TECNICO COMUNALE, valuta
                    l’eventuale necessità di allertare le aziende municipalizzate erogatrici dei servizi pubblici
                    ed essenziali per l’ interruzione dell’erogazione dei servizi .

                    Valuta con il ROC ed il TECNICO COMUNALE la necessità di convocare presso l’UCL
                    anche i rappresentanti dei gestori interessati nell’evento, andando a costituire il COC.

                    Con il supporto del ROC e del TECNICO COMUNALE, coordina le attività in corso sul
                    proprio territorio per la messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi puntuali
                    (frana, allagamento, caduta di alberi, …), eventualmente rapportandosi con i VVF e altri
                    soggetti di Protezione Civile.
                    Con l’ausilio degli altri componenti dell’UCL provvede ad informare la popolazione circa la
                    situazione in atto e i comportamenti da adottare (tramite web, stampa, porta a porta con
                    l’ausilio del personale di Polizia Locale e dei Volontari di Protezione Civile).
                    Qualora fosse necessario per tutelare l’incolumità pubblica, predispone ed adotta
                    Ordinanze Contingibili ed Urgenti per la chiusura di strade, per lo sgombero di edifici, per
                    la requisizione di immobili, mezzi o attrezzature, a seconda delle necessità che emergono
                    durante la gestione dell’emergenza.
                    Comunica a Prefettura di Milano , Città Metropolitana di Milano e Sala Operativa di
                    Regione Lombardia l’emergenza in corso e si tiene in contatto per eventuali aggiornamenti.
                    Coordina e provvede a far attuare le attività di monitoraggio, vigilanza, controllo e
                    presidio del territorio con l’ausilio del personale del Corpo di Polizia Locale ed
                    eventualmente con altro personale a disposizione dell’UCL (Volontari di PC), segnalando         F7
                    prontamente situazioni critiche (cantieri in alveo, scavi, impedimenti al deflusso acque,
                    …), nonché ogni ulteriore informazione utile.
                    Si tiene in contatto con il personale di Polizia Locale facendo il punto della situazione con
                    gli eventuali Posti di Comando Avanzato (PCA) istituiti sul territorio, al fine di vigilare     F8
                    sull’attuazione degli interventi programmati in sede di UCL.
                    Predispone ed attiva un piano di posti di blocco e di cancelli di accesso per agevolare le
                    operazioni di soccorso ed assistenza alla popolazione, tramite la gestione della viabilità
                    alternativa, impiegando il personale di Polizia Locale ed eventualmente di altro personale      F7
                    messo a disposizione dal RESPONSABILE del VOLONTARIATO di PC ed dal
                    RAPPRESENTANTE DELLE FORZE DELL’ORDINE.
COMANDANTE della
                    Predispone un’Ordinanza viabilistica per la chiusura delle strade comunali interessate e
POLIZIA LOCALE
                    ne da comunicazione agli enti interessati (Città Metropolitana di Milano, Prefettura di         F7
                    Milano, Polizia stradale
                    Supporta il SINDACO ed il TECNICO COMUNALE nell’individuazione delle aree e degli               Ausi
                    edifici a rischio, nonché delle aree di raccolta e di accoglienza e ricovero per la              lio
                    popolazione, da sottoporre a presidio.                                                          F9
                    Organizza un Piano di Evacuazione per la popolazione dagli edifici e dalle aree a rischio       Ausi
                    inagibili e ne cura il trasporto fino alle aree di emergenza per l’attesa o l’accoglienza e     lio
                    ricovero della popolazione.                                                                     F9
                    Si coordina con il RAPPRESENTANTE DELLE FORZE DELL’ORDINE per attuare il piano di
                    posti di blocco e di cancelli di accesso, il presidio delle aree a rischio, delle aree di
                    emergenza e per provvedere al Piano di Evacuazione della popolazione, anche con                 F8
                    l’ausilio dei Volontari di Protezione Civile, tramite il RESPONSABILE dei VOLONTARI di
                    PC.
                    Supporta il SINDACO nella realizzazione delle azioni pianificate in sede di UCL, mettendo
                    a disposizione delle strutture operative di Protezione Civile intervenute col personale         F3
                    volontario appartenente al GC.
                    Coordina ed organizza l’attività dei Volontari del GC, valutando la necessità di convocare
                                                                                                                    F3
                    ulteriore personale volontario di supporto.
                    Supporta il COMANDANTE della POLIZIA LOCALE per l’attuazione del piano di posti di              Ausi
RESPONSABILE CG     blocco e di cancelli di accesso, per il presidio delle aree a rischio e delle aree di           lio
VOLONTARI DI PC     emergenza, nonché per l’attuazione del Piano di Evacuazione.                                    F8
                                                                                                                    Ausi
                    Supporta il Sindaco nell’attuazione di interventi tecnici per la messa in sicurezza delle       lio
                    aree a rischio, anche in ausilio dei Vigili del Fuoco se intervenuti.                           F1
                    Supporta il SINDACO ed il TECNICO COMUNALE nell’allestimento delle aree di
                                                                                                                    Ausi
                    emergenza. Eventualmente, provvede alla predisposizione di un punto di ristoro-pausa            lio
                    per la distribuzione dei generi di conforto agli operatori che interverranno nelle              F9
                    operazioni di soccorso.
                    In supporto al SINDACO, qualora si fosse verificata o fosse in atto una FRANA, provvede
ROC                 ad informarsi relativamente a:                                                                  F1
                           momento in cui si è verificata la frana o si reputa che possa avere inizio, con

                                                                                                                     41

                                                    24
Piano Emergenza Comunale Vaprio d’Adda

                                        dettaglio orario;
                                  volume di materiale franato o che si reputa possa franare;
                                   area coinvolta o coinvolgibile dal fenomeno.
                            In supporto al SINDACO, qualora si fosse verificato o fosse in atto un evento di
                            ESONDAZIONE/allagamento, provvede ad informarsi relativamente a:
                                   momento in cui è iniziato il fenomeno o che si reputa possa avere
                                        inizio, possibilmente con dettaglio orario;
                                   momento in cui si è verificato il livello massimo del corso d’acqua o che si
                                        reputa possa avere inizio, con dettaglio almeno orario;                               F1
                                  livello raggiunto o raggiungibile dalla piena rispetto a riferimenti anche locali;
                                   momento corrispondente al verificarsi dei danni (argine sifonato, muro
                                       di contenimento ceduto, …);
                                   indicazione delle aree esondate/allagate o che si attende vengano
                                        esondate/allagate.
                            In supporto al SINDACO, verifica e si aggiorna costantemente la situazione in atto
                            per seguirne l’evoluzione:
                                  consultando il METEO su siti web dedicati;
                                   confrontandosi costantemente con gli altri componenti dell’UCL quali
                                        responsabili di specifiche Funzioni di Supporto;                                      F1
                                   facendo, in particolare, il punto della situazione con il COMANDANTE DELLA
                                        POLIZIA LOCALE che si tiene in contatto con il personale di Polizia Locale
                                        distribuito sul territorio, anche presso gli eventuali Posti di Comando
                                        Avanzato (PCA) istituiti.
                            Attua un collegamento con Vigili del Fuoco e SSUEm-112 per tenersi in costante
                            aggiornamento sulla situazione in corso e sulle iniziative intraprese e da intraprendere,
                            anche in coordinamento. Eventualmente convoca per conto del SINDACO una                           F1
                            rappresentante dei Vigili del Fuoco ed uno del SSUEm-112 nell’UCL, al fine di costituire il
                            Centro Operativo Comunale (COC).
                            Supporta il SINDACO nel provvedere al censimento delle proprietà coinvolte nell’evento
                            (edifici, terreni, infrastrutture, attività industriali, agricole,…), al fine di individuare la
                                                                                                                              F9
                            popolazione a rischio e le attività da evacuare, gli edifici da sottoporre a verifica di
                            agibilità e gli eventuali luoghi in cui istituire il PCA.
                            Supporta il SINDACO nel provvede al censimento (con verifica dei dati anagrafici) della
                            popolazione coinvolta negli eventi (residenti e addetti), anche ai fini di una eventuale          F6
                            evacuazione con alloggiamento presso aree di attesa, accoglienza o ricovero
                            Supporta il SINDACO nella predisposizione di un’eventuale Ordinanza di sgombero della
                                                                                                                              F9
                            popolazione da edifici inagibili.
                            Valutata la necessità di alloggiare la popolazione evacuata in strutture temporanee,
                            individua con l’ausilio del COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE le idonee aree di
                                                                                                                              F9
                            raccolta e di accoglienza e ricovero per la popolazione, e ne predispone l’allestimento
                            anche con l’ausilio del RESPONSABILE DEL GC DEI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE.
                            Effettua il censimento dei mezzi e dei materiali necessari alla realizzazione degli
        TECNICO COMUNALE
                            interventi disposti dall’UCL e provvede al loro reperimento, assicurandone la pronta              F4
                            disponibilità.
                            Predispone eventuale l’Ordinanza sindacale per la requisizione di immobili, mezzi e/o
                            attrezzature necessarie all’attuazione degli interventi programmati a supporto                    F4
                            dell’assistenza alla popolazione.
                            Gestisce l’utilizzo delle attrezzature e dei mezzi in possesso dell’Amministrazione
                                                                                                                              F4
                            Comunale che possono risultare utili alla situazione in corso.
                            Supporta il SINDACO a verificare il funzionamento delle reti dei servizi essenziali ed
                            eventualmente richiede l’intervento del personale addetto al ripristino delle linee e/o           F5
                            delle utenze dei servizi quali Acqua, Gas, Luce, Telefono, ….
                            Supporta il SINDACO nella redazione di una eventuale Ordinanza per la sospensione dei
                                                                                                                              F5
                            servizi a rete essenziali.
                            Valuta con il SINDACO la necessità di convocare presso l’UCL anche i rappresentanti dei
                                                                                                                              F5
                            gestori interessati nell’evento, andando a costituire il COC.
                            Qualora la situazione fosse non gestibile con le sole forze interne al Comune, il Sindaco
                            allerta e richiede l’intervento di altre forze di Protezione Civile per costituire il Centro
                            Operativo Comunale (COC):
                                 -       tutti i Componenti dell’UCL,
                                 -       un rappresentante dei VVF
                                 -       un rappresentante del AREU-112
                                 -       RID
                                 -       STER - Regione Lombardia
        SINDACO                  -       ENEL
    M

    N

    O
    E

    T

                                 -       Carabinieri
                                 -       Polizia di Stato (Stradale, Ferroviaria, ….)
                                 -       Guardia di Finanza
                                 -       Corpo Forestale dello Stato
                                 -       Parco dell’Adda Nord
                                 -       Prefettura di Milano
                                 -       Altri Enti e soggetti coinvolti nell’evento incidentale.
                            Una volta costituito il COC vengono ridefinite le Funzioni di Supporto individuate ai sensi
                                                                                                                               42

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