PIANO DELLA PERFORMANCE 2019-2021 - La Camera per l'economia, le imprese, i giovani - Camera di Commercio ...
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PIANO DELLA PERFORMANCE 2019-2021 La Camera per l’economia, le imprese, i giovani
1.2 INDICE Pag. 1. Presentazione del Piano e indice 2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni 4 2.1 Chi siamo 4 2.2 Cosa facciamo 6 2.3 Come operiamo 6 3. Identità 8 3.1 L’amministrazione “in cifre” 8 3.2 Mandato istituzionale e Missione 12 3.3 Albero della performance 15 4. Analisi del contesto 16 4.1 Analisi del contesto esterno 16 4.2 Analisi del contesto interno 25 5. Obiettivi strategici 39 6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi 41 6.1 Obiettivi assegnati al personale dirigenziale 57 7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance 58 7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano 58 7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio 59 7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance 60 7.4 Miglioramento del processo di pianificazione 60
1. PRESENTAZIONE DEL PIANO E INDICE 1.1 Presentazione del Piano e indice Il Piano della Performance 2019-2021 costituisce il documento finale del processo di programmazione, in quanto è redatto dopo l’approvazione della Relazione previsionale e programmatica, del Preventivo annuale, del Piano degli Indicatori e dei risultati attesi 2019, previo coinvolgimento e condivisione degli stakeholders. Con tale documento si intende garantire una programmazione che interpreti e incorpori le aspettative dei diversi portatori di interesse, favorire una concreta rendicontazione delle azioni pubbliche realizzate e trasparenza, che migliori il coordinamento tra le diverse aree organizzative e verifichi le risorse impegnate e gli obiettivi conseguiti, in un'ottica di miglioramento continuo oltre che per rendere più efficaci i meccanismi di comunicazione istituzionale interna ed esterna. Con il presente documento sono stati aggiornati gli obiettivi strategici individuati nel Programma Pluriennale, determinati gli indicatori triennali, declinati attraverso azioni contenute in piani operativi misurati attraverso indicatori, target e risultati attesi. L'attività è stata programmata in coerenza con i principi della riforma del sistema camerale di cui al decreto legislativo 219/2016, che ha visto aggiungere nuove funzioni, e che impone un cambiamento del ruolo e dell'organizzazione, nonostante la drastica riduzione del diritto annuale. Ciò ha comportato inevitabilmente una contrazione delle risorse da destinare agli interventi economici ma pur sempre significative per il sostegno di progetti ed interventi ritenuti strategici per lo sviluppo economico del territorio ed in grado di supportare le imprese con interventi e investimenti per la loro crescita, anche attraverso accordi e convenzioni con gli enti ed istituzioni territoriali. Per il 2019 la programmazione è impostata in continuità con le scelte operate nelle annualità precedenti, rappresenta il quinto e conclusivo anno di mandato per gli organi insediatisi nel 2014 e si connota altresì dalle azioni relative ai due progetti nazionali Punto impresa Digitale e Orientamento al lavoro e alle professioni, dalle diversificate attività destinate a tutti i settori economici e finalizzate alla massima qualità ed efficacia. Il Presidente Dott. ANTONINO TRAMONTANA Piano Performance 2019/2021 3
2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI 2.1 CHI SIAMO Il 23 ottobre del 1862 con decreto del Re Vittorio Emanuele II è stata istituita la Camera di Commercio di Reggio Calabria. L'Ente, dunque, è da oltre 155 anni che opera nella provincia di Reggio Calabria per lo sviluppo dell'economia locale. Nel corso degli anni il sistema e le funzioni delle Camere di Commercio sono state oggetto di un processo di riforma, in particolare da qualche anno stanno affrontando un cambiamento epocale che investe la mission, le funzioni, le risorse, gli ambiti territoriali e la struttura stessa del Sistema. Il cambiamento è prodotto dal D.Lgs. n.219/2016 (di attuazione dell’art. 10 della Legge 7 agosto 2015, n. 124) che riforma sostanzialmente la L. n.580/1993. La Camera di Commercio di Reggio Calabria, all'interno del sistema camerale nazionale e sovranazionale, ha operato per rappresentare e sostenere il mondo economico del proprio territorio e per fare da raccordo tra imprese, associazioni di categoria, istituzioni, enti locali, consumatori, operatori economici, ordini professionali, Università e istituzioni scolastiche. Con il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico dell’8 Agosto 2017 sono state ridefinite le circoscrizioni territoriali delle Camere di Commercio in n. di 60 tra le quali è stata confermata la Camera di Commercio di Reggio Calabria nonché, a seguito del piano di razionalizzazione delle aziende speciali, sono state confermate n.2 aziende Speciali (IN.FORM.A. e S.S.E.A.). Le aziende speciali delle camere di commercio sono organismi strumentali dotati di soggettività tributaria e le camere di commercio possono attribuire alle stesse il compito di realizzare le iniziative funzionali al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e del proprio programma di attività, assegnando le risorse finanziarie e strumentali necessarie. Uomini, ruoli e funzioni Gli organi statutari della Camera di commercio di Reggio Calabria sono il Consiglio, la Giunta, il Presidente, e il Collegio dei Revisori dei Conti. Il Consiglio è composto da 28 membri, di cui 25 in rappresentanza dei settori economici e gli altri tre rispettivamente delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori, delle Associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti, e dei liberi professionisti designato dai presidenti degli ordini professionali presso la Camera di Commercio. È l’organo di indirizzo strategico dell’Ente ed esprime gli interessi generali dell’intera comunità economica provinciale; individua gli obiettivi da raggiungere e le risorse necessarie per conseguirli e ne controlla l’attuazione. Il Consiglio resta in carica cinque anni. La Giunta è composta dal Presidente della Camera di Commercio e da 8 membri eletti dal Consiglio, almeno 4 dei quali in rappresentanza dei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. È l’organo esecutivo: attua gli indirizzi generali adottati dal Consiglio, nei confronti del quale svolge attività di stimolo e proposta. Il Presidente interpreta ed esprime gli indirizzi della politica generale dell’Ente; ha la rappresentanza legale, politica e istituzionale della Camera; convoca e presiede il Consiglio e la Giunta. In caso di assenza o impedimento del Presidente, il vice presidente svolge le funzioni vicarie. Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica 4 anni e collabora con il Consiglio nella funzione di controllo e di indirizzo; esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione; attesta la corrispondenza del conto consuntivo alle risultanze della gestione. L’esercizio delle funzioni camerali risponde al principio della distinzione tra i compiti di indirizzo politico – propri del Consiglio, della Giunta e del Presidente – e i compiti di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria, attribuiti al Segretario Generale e alla dirigenza. Il Segretario Generale è nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico su designazione della Giunta, a seguito di apposita procedura comparativa. Provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo Piano Performance 2019/2021 4
dell’Ente; a tal fine sovrintende alla gestione complessiva dell’Ente perseguendo livelli ottimali di efficacia e di efficienza e garantendo l’unitarietà e il coordinamento dell’azione amministrativa. Al Segretario Generale rispondono, nell’esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell’Ente. I dirigenti sono responsabili dell’attività degli uffici cui sono preposti e dell’attuazione dei servizi e dei progetti loro delegati dal Segretario generale. Provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai loro uffici e sono responsabili del conseguimento degli obiettivi loro affidati. L’Organismo indipendente di valutazione svolge una funzione di valutazione e controllo strategico dell’attività, dei servizi e dei progetti della Camera. Opera in autonomia all’interno dell’Ente, rispondendo esclusivamente al Consiglio, alla Giunta e al Presidente. È nominato dalla Giunta, a seguito di apposita procedura comparativa, ed è composto da esperti esterni all’amministrazione camerale. GLI ORGANI DI GOVERNO DELLA CAMERA IL PRESIDENTE Antonino TRAMONTANA (Settore Trasporti e Spedizioni) IL CONSIGLIO COMPONENTI SETTORE DI RAPPRESENTANZA Salvatore ASCIOTI Artigianato Alfredo CAPPUCCIO Turismo Saverio CUOCO Associazione di Tutela degli interessi dei consumatori Andrea CUZZOCREA Industria Lucio Maria DATTOLA Servizi alle Imprese Francesco DE CARLO Commercio Bernardo FEMIA Consulta Prov.le Liberi Professionisti Santo FRASCATI Turismo Antonino INUSO Agricoltura Giovanni LAGANA’ Trasporti e Spedizioni Vincenzo LENTINI Agricoltura Rocco LEOTTA Artigianato Elvira Maria LEUZZI Agricoltura Fabio Vincenzo MAMMOLITI Commercio Antonino MARCIANÒ Commercio Santo Alfonso MARTORANO Commercio Giuseppe MINERVINO Credito ed Assicurazioni Giovanni MISITANO Artigianato Serafino NUCERA Cooperazione Vincenzo PARRELLI* Commercio Giuseppe PEDA’* Servizi alle Imprese Rosa Maria PERRONE Organizzazione sindacale dei Lavoratori Giuseppe PRATTICO’ Industria Giuseppe QUATTRONE Industria Giovanni SANTORO Commercio Marino SCAPPUCCI Agricoltura Francesco SICLARI Servizi alle Imprese *In attesa di sostituzione LA GIUNTA PRESIDENTE Antonino TRAMONTANA COMPONENTI SETTORE DI RAPPRESENTANZA Piano Performance 2019/2021 5
Antonino INUSO Agricoltura Giovanni LAGANA’ Trasporti e Spedizioni Elvira Maria LEUZZI Agricoltura Fabio Vincenzo MAMMOLITI Commercio Antonino MARCIANO’ Commercio Giovanni MISITANO Artigianato Giuseppe PRATTICO’ Industria Giovanni SANTORO Commercio (Vice Presidente) IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI PRESIDENTE Vincenzo BARILLÀ COMPONENTI EFFETTIVI Luciana SANTAGATI Franco Mario SOTTILE COMPONENTI SUPPLENTI Anna Maria Rosaria MARCHETTINI Artemisia ROSSI L’ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE PRESIDENTE UBALDO COMITE COMPONENTI Laura NARDO Luigi LA VECCHIA IL SEGRETARIO GENERALE E CONSERVATORE DEL REGISTRO DELLE IMPRESE Natina CREA 2.2 COSA FACCIAMO Il DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2016, n. 219 ha riformato il sistema delle Camere di commercio affidando loro funzioni innovative. Oltre alla storica e fondamentale competenza sul Registro delle imprese, le Camere di commercio italiane continueranno ad essere impegnate soprattutto sui temi strategici della regolazione del mercato, sostegno alla competitività delle imprese e dei territori , assistenza tecnica alla creazione di imprese e start up, informazione, formazione, supporto organizzativo e assistenza alle piccole e medie imprese per la preparazione ai mercati internazionali, digitalizzazione, orientamento e raccordo fra studenti e mondo del lavoro. Inoltre sono state rafforzate le funzioni relative alla valorizzazione del patrimonio culturale ed allo sviluppo e promozione del turismo, nonché competenze in materia ambientale. Il Decreto prevede altresì lo sviluppo di attività in convenzione con le regioni ed altri soggetti pubblici e privati, compatibilmente con la normativa europea., con specifico riguardo agli ambiti della digitalizzazione, della qualificazione aziendale e dei prodotti, del supporto al placement e all'orientamento, della risoluzione alternativa delle controversie. 2.3 COME OPERIAMO La Camera commercio di Reggio Calabria è un sistema aperto, uno snodo di intersezione di più reti, attivate per assumere decisioni e coordinare i vari soggetti, i quali ciascuno con le proprie competenze, concorrono a rispondere ai diversi bisogni espressi dal tessuto economico locale, applicando le soluzioni migliori e creando nuove economie di standardizzazione, di scala e di specializzazione. La Camera opera con interventi diretti e Piano Performance 2019/2021 6
quindi con contributi diretti a favore delle piccole e medie imprese offrendo servizi innovativi alle PMI gestiti direttamente dall’Ente, sulla base degli indirizzi programmatici: promozione e valorizzazione delle imprese del territorio, innovazione, sviluppo sostenibile, creazione d’impresa, regolazione del mercato, formazione, turismo, servizi amministrativi alle imprese in ottica di semplificazione e informatizzazione. Si avvale della collaborazione dell’’Azienda speciale In.Form.A., per supportare il sistema delle piccole e medie imprese locali, ed accrescerne la competitività e rafforzarne la posizione sui mercati locali, nazionali e internazionali. L’Azienda Speciale “Stazione Sperimentale per le industria delle essenze e dei derivati degli agrumi”, creata a seguito della soppressione di tale ente pubblico economico e il trasferimento delle competenze alla Camera di Commercio (art. 7 comma 20 del D.L. 78 del 2010 convertito nella Legge 122/2010) è attualmente oggetto di un tavolo tecnico aperto al Mise ed a Unioncamere per valutarne la mission e le modalità operative future. Compie studi e sperimentazioni sugli oli essenziali, sugli agrumi e sui semilavorati industriali, analisi di laboratorio e informazione scientifica e tecnica. La Camera di Commercio di Reggio Calabria è uno degli attori dello sviluppo che operano sul territorio e l’efficacia della sua azione è fortemente dipendente dalla sua capacità di creare e valorizzare sinergie con tutti gli altri attori territoriali. In tal senso, ricerca costantemente soluzioni operative che orientino i servizi, i progetti e le attività verso l’interazione e la collaborazione con altri soggetti. Si ritiene di importanza strategica per lo sviluppo locale, la rete di collaborazioni e convenzioni pluriennali programmatiche che la Camera di Commercio di Reggio Calabria ha attivato ed intende potenziare con la Città Metropolitana, la Regione Calabria, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Università della Calabria, l’ Università di Messina, l’ Università D. Alighieri, i 97 Comuni, le Comunità Montane, la Prefettura, l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Associazionismo e Cooperazione, ABI, OO.SS., Confidi. Sul piano dei servizi ai clienti, la rete della Camera di Commercio risulta essere connessa con i sistemi delle: Imprese, Associazioni imprenditoriali di categoria, Organizzazioni sindacali dei lavoratori, ABI, Associazioni dei consumatori, Terzo Settore, Cooperazione, Consorzi Fidi, Ordini professionali, P.A., Agenzie del sistema camerale, Associazioni e società partecipate, Camere di Commercio italiane e italiane all’estero, Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo (ASCAME), Eurochambres. Sul piano della semplificazione amministrativa, la rete di collaborazioni della Camera di Commercio di Reggio Calabria si estende a: i tre Tribunali di Reggio Calabria-Locri-Palmi, Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, i 97 Comuni, la Provincia, la Regione, la Sovrintendenza Archivistica della Calabria, l’Archivio di Stato. Sul piano della legalità del mercato, la rete di collaborazioni della Camera di Commercio di Reggio Calabria comprende: Tribunali (Reggio Calabria, Palmi e Locri), Forze dell’Ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia di stato e Guardia di finanza), Procura della repubblica, Direzione Investigativa Antimafia e le Associazioni antiracket e anti usura . La Camera i suoi stakeholder Proprio nella sua articolazione a rete la Camera si trova al centro di sistema di rapporti con istituzioni, formazioni sociali e soggetti privati, che si ritiene di poter così articolare: LE ISTITUZIONI - Uffici periferici delle Amministrazioni Pubbliche Centrali; - Le istituzioni di governo del territorio: Regione , enti locali e relativi enti strumentali - Istituti di previdenza ed assistenza: INPS, INAIL - Agenzie fiscali IL MONDO ECONOMICO - Imprese - Associazioni di rappresentanza, che costituiscono gli interlocutori privilegiati - Ordini professionali - Sistema bancario e finanziario - Consumatori IL SISTEMA CULTURALE, LE FORMAZIONI SOCIALI, L’OPINIONE PUBBLICA - Sistema della formazione e cioè tutti i destinatari dei progetti per la conoscenza approfondita del mercato del lavoro e lo sviluppo del capitale umano nelle imprese e nelle istituzioni - Università, Enti di ricerca, Centri studi Piano Performance 2019/2021 7
-Terzo settore -Media: rappresentano i canali tradizionali e innovativi attraverso i quali e con i quali la Camera dialoga quotidianamente GLI STAKEHOLDERS INTERNI E STRUMENTALI - Organi collegiali: sono incaricati di assumere le decisioni fondamentali per la vita dell’Ente e risultano destinatari di specifiche attività di servizio; - Personale interno: è costituito dalle risorse umane che operano entro la struttura organizzativa dell’Ente; - Fornitori: rappresentano i soggetti che offrono a Unioncamere beni e servizi di mercato. 3. IDENTITA’ 3.1 L’AMMINISTRAZIONE IN CIFRE Di seguito si presentano in estrema sintesi alcuni dati significativi in ordine al profilo dell’Amministrazione. Le Risorse Umane La Camera di Commercio offre i suoi servizi con il contributo di 41 persone oltre al Segretario Generale. Le risorse finanziarie complessivamente assegnate Entrate Anno Dir. annuale Dir. Segreteria Contributi Altre entrate Totale 2014 7.904.193 1.128.724 520.902 37.846 9.591.665 2015 5.236.269 1.159.862 342.874 31.413 6.770.418 2016 4.882.161 1.189.550 18.959 100.705 6.191.375 2017 4.652.343 1.160.372 111.933 37.037 5.961.685 Piano Performance 2019/2021 8
Andamento dei Proventi Altre entrate Contributi Dir. Segreteria Dir. annuale 37.037 111.933 2017 1.160.372 4.652.343 100.705 18.959 2016 1.189.550 4.882.161 31.413 342.874 2015 1.159.862 5.236.269 37.846 520.902 2014 1.128.724 7.904.193 Spese Anno Organi Funzionamento Personale Totale 2014 211.772 1.717.159 2.192.895 4.121.826 2015 181.550 1.479.290 2.126.659 3.787.499 2016 134.784 1.250.708 2.124.270 3.509.762 2017 77.524 1.085.362 2.108.890 3.271.776 Piano Performance 2019/2021 9
Organi Funzionamento Personale 211.772 2014 1.717.159 2.192.895 181.550 2015 1.479.290 2.126.659 134.784 2016 1.250.708 2.124.270 77.524 2017 1.085.362 2.108.890 Per effetto dell’art. 28 del decreto legge n.90 del 2014 convertito in legge n.114 /2014, il diritto annuale ha subito una drastica riduzione nella misura pari al 35% nel 2015, pari al 40% nel 2016 e, a decorrere dal 2017 pari al 50%. Tale previsione normativa ha portato l’Ente camerale a rivedere fin da subito il complessivo quadro economico- finanziario di riferimento per il mandato 2014-2019 e ad intervenire con decisioni di contenimento della spesa, come espressamente raccomandato dal Ministero dello Sviluppo Economico, riducendo, anche in fase di programmazione 2019, le risorse destinate all’attività promozionale individuando gli interventi economici maggiormente strategici per lo sviluppo delle imprese e per il sostegno del territorio provinciale. Per il triennio 2017-2019 è stata approvata, con Decreto MISE del 22/05/2017, la maggiorazione del 20% del diritto annuale, di cui all'art.18, comma 10, della Legge n.580/93 e s.m.i., finalizzata alla realizzazione del “Progetto P.I.D." e del "Progetto Orientamento e lavoro" valutati dal Ministero rilevanti nel quadro delle politiche strategiche nazionali. Spese Strutture territoriali La Camera di Commercio di Reggio Calabria opera attraverso una sede sita in Reggio Calabria, Via Tommaso Campanella 12. Da diversi anni la Camera si è fortemente impegnata per la telematizzazione e la diffusione a livello territoriale dei propri servizi. Numerose sono le convenzioni con le Associazioni di categoria e gli studi professionali per la diffusione della firma digitale; è attivo lo sportello decentrato per la mediazione. Tale obiettivo è raggiunto anche attraverso le società e gli organismi che, a vario titolo, contribuiscono allo sviluppo del territorio, e di cui la Camera detiene una partecipazione. Piano Performance 2019/2021 10
Nella tabella successiva sono riportati i dati rilevanti delle partecipazioni detenute dalla Camera all’ultima rilevazione (31/12/2017). Settore Denominazione Società Capitale sociale al % partecipazione al 31/12/2017 31/12/2017 Mercati agroalimentari COMARC Srl * 779.404,00 54,63 Assistenza e diffusione Consorzio OKEANOS * 134.278,78 20,00 dell'innovazione tecnologica Partecipazione di rete del sistema INFOCAMERE S.c.p.a. 17.670.000,00 0,11 camerale - Informatica Partecipazione di rete del sistema Borsa Merci Telematica s.c.p.a. 2.387.372,16 0,35 camerale - Mercato telematico Enti di sviluppo territoriale Patto territoriale dello Stretto SpA ** 108.340,72 7,15 Credito PROMEM Sud-Est SpA ** 135.026,00 1,23 Infrastrutture SOGAS SpA * 3.100.000,26 0,006 Partecipazione di rete del sistema TECNOHOLDING SpA 25.000.000,00 0,16 camerale - Servizi finanziari Partecipazione di rete del sistema TECNOSERVICECAMERE Scpa 1.318.941,00 0,11 camerale - Servizi di ingegneria Tutela e valorizzazione produzioni GAL Alta Locride S.c.r.l. ** 34.605,50 2,99 locali Assistenza e diffusione Centro di competenza ICT-SUD s.c.r.l. 443.850,00 0,01 dell'innovazione tecnologica ** Assistenza e diffusione CERTA s.c.r.l. ** 100.000,00 1,1 dell'innovazione tecnologica Enti di sviluppo territoriale Consorzio regionale per lo sviluppo 1.608.210,41 0,75 delle attività produttive – C.O.R.A.P. ** Formazione Innovareggio S.c.r.l. ** 41.320,00 10,00 Assistenza e diffusione Meridionale Innovazione Trasporti - 120.000,00 1,67 dell'innovazione tecnologica M.I.T. s.c.r.l. ** Assistenza e diffusione Promedia S.c.r.l. ** 38.300,00 1,83 dell'innovazione tecnologica Partecipazione di rete del sistema Retecamere S.c.r.l.** 242.356,34 0,09 camerale Formazione Scuola Medit. di design Scrl ** 38.760,00 13,16 Tutela e valorizzazione produzioni GAL V.A.T.E. S.r.l. ** 62.920,00 4,13 locali Partecipazione di rete del sistema Uniontrasporti S.c. a r.l. ** 389.041,22 0,30 camerale - Sviluppo dei trasporti Servizi di outsourcing IC OUTSOURCING S.c.r.l. 372.000,00 0,07 Partecipazione di rete del sistema Dintec - Consorzio per l'innovazione 551.473,09 0,32 camerale -Innovazione tecnologica Scrl Partecipazione di rete del sistema JOB CAMERE S.r.l. ** 600.000,00 0,08 camerale - Lavoro Partecipazione di rete del sistema Sistema Camerale Servizi – Si.Camera 4.009.935,00 0,08 camerale - Formazione s.r.l. * In liquidazione/scioglimento/fallimento ** deliberata e avviata procedura di dismissione Le Aziende speciali della Camera Il sistema allargato della Camera di Commercio di Reggio Calabria è composto da altri due soggetti: Piano Performance 2019/2021 11
o l’Azienda speciale IN.FORM.A., incaricata di gestire alcuni servizi e attività specifiche. Costituita nel 1994 per supportare il sistema delle piccole e medie imprese locali, per accrescerne la competitività e rafforzarne la posizione sui mercati locali, nazionali e internazionali, l’Azienda è stata potenziata nel corso dell’ultimo mandato, e trasformata in un vero e proprio polo di servizio operante in tre macroambiti: - servizi qualificati a favore delle micro imprese erogati in regime di mercato; - affiancamento progettuale e operativo alla Camera; - esternalizzazione di alcuni servizi o progetti camerali strumentali alle attività dell’Ente stesso. o l’Azienda Speciale “Stazione Sperimentale per le industria delle essenze e dei derivati degli agrumi”, a seguito della soppressione di tale ente pubblico economico e il trasferimento delle competenze alla Camera di Commercio (art. 7 comma 20 del D.L. 78 del 2010 convertito nella Legge 122/2010), promuove il progresso tecnico e tecnologico delle industrie delle essenze e dei derivati dagli agrumi. Effettua ai sensi di legge, il controllo di qualità degli oli essenziali agrumari ed il rilascio dei certificati di purezza per quelli destinati all'esportazione, e, allo scopo, sviluppa studi ed analisi inerenti i derivati agrumari ed i prodotti alimentari nel loro complesso. I Servizi che eroga includono: la ricerca scientifica, l'analisi dei prodotti, la consulenza su problematiche analitico-composizionali e normative nel campo degli Oli Essenziali e dei Succhi e Derivati Agrumari. Nome Dipendenti Contributo Contributo al 31/12/2018 previsto 2017 effettivo 2017 In.Form.a 3 206.167,27 206.167,27 Stazione sperimentale per le 5 (più il direttore scientifico: 0 0 industrie delle essenze e dei derivati Direttore ordinario ex carriera degli agrumi direttiva ruolo delle Stazioni sperimentali - dipendente Mise - a tempo parziale collabora con l'Università di Salerno presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale) 3.2 MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE Nel 2017 in attuazione del D. Lgs 219/2016 è stata data attuazione al medesimo con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 8 agosto 2017 " Rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, istituzione di nuove camere di commercio, e determinazioni in materia di razionalizzazione delle sedi e del personale" che ha rideterminato il numero delle Camere di Commercio e delle Aziende Speciali. La Camera di Commercio di Reggio Calabria ha visto confermata la propria autonomia insieme alle due Aziende speciali, in quanto ha sede in una città metropolitana e quindi non è stata interessata da processi di accorpamento con altre Camere di commercio . Con il DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2016, n. 219 Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. (16G00236) (GU Serie Generale n.276 del 25-11-2016), sono state assegnate alle Camere di Commercio, singolarmente o in forma associata, funzioni e i compiti: Art. 2. Le camere di commercio, singolarmente o in forma associata, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, svolgono le funzioni relative a: a) pubblicità legale generale e di settore mediante la tenuta del registro delle imprese, del Repertorio economico amministrativo, ai sensi dell'articolo 8, e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di commercio dalla legge; b) formazione e gestione del fascicolo informatico di impresa in cui sono raccolti dati relativi alla costituzione, all'avvio ed all'esercizio delle attività dell'impresa, nonchè funzioni di punto unico di Piano Performance 2019/2021 12
accesso telematico in relazione alle vicende amministrative riguardanti l'attività d'impresa, ove a ciò delegate su base legale o convenzionale; c) tutela del consumatore e della fede pubblica, vigilanza e controllo sulla sicurezza e conformità dei prodotti e sugli strumenti soggetti alla disciplina della metrologia legale, rilevazione dei prezzi e delle tariffe, rilascio dei certificati di origine delle merci e documenti per l'esportazione in quanto specificamente previste dalla legge; d) sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite attività d'informazione economica e assistenza tecnica alla creazione di imprese e start up, informazione, formazione, supporto organizzativo e assistenza alle piccole e medie imprese per la preparazione ai mercati internazionali nonchè collaborazione con ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, SACE, SIMEST e Cassa depositi e prestiti, per la diffusione e le ricadute operative a livello aziendale delle loro iniziative; sono in ogni caso escluse dai compiti delle Camere di commercio le attività promozionali direttamente svolte all'estero; d-bis) valorizzazione del patrimonio culturale nonchè sviluppo e promozione del turismo, in collaborazione con gli enti e organismi competenti; sono in ogni caso escluse dai compiti delle Camere di commercio le attività promozionali direttamente svolte all'estero; e) d-ter) competenze in materia ambientale attribuite dalla normativa nonchè supporto alle piccole e medie imprese per il miglioramento delle condizioni ambientali; f) orientamento al lavoro e alle professioni anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti, in coordinamento con il Governo e con le Regioni e l'ANPAL attraverso in particolare: 1. la tenuta e la gestione, senza oneri a carico dei soggetti tenuti all'iscrizione, ivi compresi i diritti di segreteria a carico delle imprese, del registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro di cui all'articolo 1, comma 41 della legge 13 luglio 2015 n. 107, sulla base di accordi con il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali; 2. la collaborazione per la realizzazione del sistema di certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro; 3. il supporto all'incontro domanda-offerta di lavoro, attraverso servizi informativi anche a carattere previsionale volti a favorire l'inserimento occupazionale e a facilitare l'accesso delle imprese ai servizi dei Centri per l'impiego, in raccordo con l'ANPAL; 4. il sostegno alla transizione dalla scuola e dall'università al lavoro, attraverso l'orientamento e lo sviluppo di servizi, in particolare telematici, a supporto dei processi di placement svolti dalle Università; g) assistenza e supporto alle imprese in regime di libera concorrenza da realizzare in regime di separazione contabile. Dette attività sono limitate a quelle strettamente indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali del sistema camerale e non possono essere finanziate al di fuori delle previsioni di cui all'articolo 18 comma 1 lettera b); h) ferme restando quelle già in corso o da completare, attività oggetto di convenzione con le regioni ed altri soggetti pubblici e privati stipulate compatibilmente con la normativa europea. Dette attività riguardano, tra l'altro, gli ambiti della digitalizzazione, della qualificazione aziendale e dei prodotti, del supporto al placement e all'orientamento, della risoluzione alternativa delle controversie. Le stesse possono essere finanziate con le risorse di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), esclusivamente in cofinanziamento con oneri a carico delle controparti non inferiori al 50%.". Purtroppo pesa con effetti sui bilanci delle Camere di Commercio la circostanza che non sono stati emanati alcuni decreti attuativi ed in particolare il decreto ministeriale che ridefinisce i servizi che le Camere di Commercio sono tenute a svolgere sull’intero territorio nazionale, con riferimento alle funzioni amministrative ed economiche di cui all’art. 2 della legge 580/93 e agli ambiti prioritari di intervento con riferimento alle funzioni promozionali. Il D.L. 90/2014 convertito in legge 114/2014 ha previsto la ridefinizione in capo al MISE delle tariffe e dei diritti camerali sulla base dei costi standard. Dal 2013 il sistema delle Camere ha definito un sistema di monitoraggio e misurazione dei processi e dei servizi (contabilizzazione dei relativi costi e degli output prodotti) per poter valutarne l’efficacia e l’efficienza che unitamente agli indicatori di Pareto di struttura ed economico- patrimoniali potesse: Piano Performance 2019/2021 13
- fornire alle Camere di Commercio gli elementi utili per l’individuazione delle aree di ottimizzazione dei processi e razionalizzazione dei costi (i c.d. costi standard); - consentire la rilevazione degli indici per verificare la capacità di ciascuna Camera di garantire, insieme, il raggiungimento della mission e l’equilibrio economico – finanziario; - definire gli standard di servizio delle Camere di Commercio e rilevare le dinamiche della gestione per guidare la riorganizzazione sulla base di parametri anche di natura economica. Con il predetto sistema si è in grado di conoscere la quota di copertura dei costi standard con l’attuale diritto di segreteria oggi correlato al prodotto tipo e quella coperta da altri proventi. Il fabbisogno residuo viene coperto con l’incremento dei diritti e delle tariffe attuali. La missione La missione identifica l’ambito in cui l’Ente camerale opera in termini di politiche e azioni perseguite. Essa rappresenta l’esplicitazione degli obiettivi strategici che l’organizzazione intende perseguire attraverso il proprio operato. La Camera di Commercio di Reggio Calabria, nella definizione delle linee politiche di mandato che hanno preso corpo all’interno della programmazione pluriennale 2015-2019 , approvata dal Consiglio in data 2.12.2014, ha impostato la propria programmazione tenendo conto della natura, delle competenze istituzionali e dell’identità dell’Ente, del contesto esterno e delle attività svolte negli anni precedenti, con senso di responsabilità ed attenzione alle dinamiche evolutive causate dalla crisi congiunturale e nel quadro di una riorganizzazione complessiva della PA che sia orientata a migliorare e potenziare la risposta degli enti pubblici alle esigenze di cittadini e imprese, il sostegno alla competitività di un simile tessuto produttivo può essere assicurato esclusivamente dalle Camere di commercio, quali istituzioni funzionalmente più “prossime” alle imprese, La delicatezza della sfida imposta dal predetto riordino ed in attesa delle evoluzioni normative, la Camera di Commercio, con le risorse fortemente ridotte a seguito del taglio del diritto annuale, dovrà necessariamente rivedere la propria azione, in un proficuo confronto con le forze politiche ed economiche locali, operando scelte ritenute più opportune e strategiche, consolidando azioni che maggiormente insistono e producono effetti positivi sul territorio e sulle imprese per sacrificarne altre, non più economicamente sostenibili. Piano Performance 2019/2021 14
3.3 ALBERO DELLE PERFORMANCE Di seguito si presenta l’albero delle Performance della Camera di Commercio che, partendo dal mandato esposto nel precedente paragrafo, identifica le aree strategiche di intervento, gli obiettivi strategici ed i relativi piani operativi: AREA STRATEGICA I COMPETITIVITA’ DEL TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO INTERSETTORIALE Obiettivo Strategico I.1: ACCRESCERE LA PIANO OPERATIVO PID – Punto impresa digitale DIGITALIZZAZIONE DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE E STIMOLARE L’INNOVAZIONE Obiettivo Strategico I.2: CAPITALE UMANO E PIANO OPERATIVO Orientamento al lavoro e alle professioni IMPRENDITORIALITÀ Obiettivo Strategico I.3: FAVORIRE LA PIANO OPERATIVO Internazionalizzazione PRODUTTIVITÀ E LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA PIANO OPERATIVO Turismo e cultura TERRITORIALE PIANO OPERATIVO Sviluppo d’impresa e qualificazione aziendale e dei prodotti PIANO OPERATIVO Ambiente e sviluppo sostenibile AREA STRATEGICA II SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E REGOLAZIONE DEL MERCATO Obiettivo Strategico II.1 QUALITÀ E TECNOLOGIA PIANO OPERATIVO Semplificazione e trasparenza PER SERVIZI PIÙ ACCESSIBILI ED EFFICACI PIANO OPERATIVO La comunicazione per migliorare la relazionalità con l’utente/cliente ed incentivare la partecipazione Obiettivo Strategico II.2: FAVORIRE LA FIDUCIA NEL PIANO OPERATIVO Tutela e legalità MERCATO PIANO OPERATIVO La trasparenza del mercato PIANO OPERATIVO La vigilanza del mercato AREA STRATEGICA III EFFICIENTAMENTO ECONOMICO – PATRIMONIALE E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE Obiettivo Strategico III.1: GARANTIRE L’EFFICIENZA PIANO OPERATIVO Efficientamento dei processi e comunicazione DI GESTIONE interna Obiettivo Strategico III.2: COMUNICARE PIANO OPERATIVO Comunicazione e trasparenza nel dialogo con EFFICACEMENTE E GARANTIRE LA TRASPARENZA imprese e stakeholders Piano Performance 2019/2021 15
4. ANALISI DEL CONTESTO 4.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO 1 Gli anni che stiamo attraversando sono complessi e densi di trasformazioni. I consumi sono influenzati dai moderni sistemi di comunicazione e socializzazione; i sistemi produttivi sono trasformati dalle intelligenze artificiali; il mercato del lavoro cerca figure professionali capaci di gestire i cambiamenti in corso, tralasciando molte figure tradizionali, adesso marginalizzate. Parallelamente a tutto questo, sono i Paesi con “economie in crescita” - i cosiddetti BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) e non più i Paesi occidentali - il vero motore trainante in termini di produzione di ricchezza e capacità di spesa. E’ questo, in sintesi, l’orizzonte entro cui ci muoviamo oggi, da tenere in considerazione nell’ambito della definizione di possibili scenari di sviluppo dei territori. I dati riportano un quadro riassuntivo del sistema economico locale, cogliendo le principali tendenze in atto, relativamente alla produzione di ricchezza, alle dinamiche demografiche delle imprese, al mercato del lavoro, ai rapporti tra aziende e sistema creditizio, all’interscambio commerciale e all’andamento dei flussi turistici. Le tendenze, contestualizzate attraverso confronti con i benchmark regionali e nazionali di riferimento, mirano a posizionare la Città metropolitana, cercando di cogliere i tratti salienti che descrivono la situazione attuale, al fine di aiutare i policy maker nell’implementazione di interventi di sostegno dell’economia locale. Recentemente gli studi condotti dalla Camera di commercio, sono stati arricchiti da un approfondimento sulle tariffe dei principali servizi pubblici a rete (rifiuti e acqua), applicati alle imprese nei Comuni con oltre 5mila abitanti della nostra Città metropolitana. Lo studio che sintetizza i risultati del monitoraggio realizzato dalla Camera di Commercio, mette in luce, per alcuni Comuni, prezzi per la gestione dei rifiuti e la fornitura di acqua tra i più elevati d’Italia: valori che incidono sui costi di produzione delle imprese e, quindi, sulla loro competitività nel mercato. Il “Portale delle tariffe” messo a disposizione dall’Ente camerale consente, in relazione ai Comuni oggetto dell’indagine, di quantificare i costi legati alle tariffe per le varie tipologie di attività imprenditoriale e di effettuare confronti e simulazioni, qualificandosi quindi come trasparente strumento di benchmarking per valutare l’appetibilità complessiva del territorio comunale. Il portale, che contiene anche i documenti ufficiali adottati dai Comuni, è liberamente accessibile all’indirizzo http://calabria.repertoriotariffe.it. Per comprendere il posizionamento di Reggio Calabria, non possiamo sottrarci ad un breve inquadramento internazionale. Un esercizio utile per comprendere dove si posiziona l’Italia, oggi che la ripresa, pur se debole, sembra essersi affermata. Il PIL Il quadro, seppur migliorato, non ci rende ottimisti. Nel 2017, l’Italia è penultima per tasso di crescita del PIL tra i Paesi dell’area euro (+1,5%), davanti alla sola Grecia (+1,4%). Allargando l’orizzonte agli ultimi sei anni, poi, scopriamo di essere tra i tre Paesi che hanno registrato un tasso di crescita complessivamente negativo (-1,2%), migliore solo a quello greco (-8,9%) e cipriota (-1,5%). Al di là del risultato complessivo, però, dobbiamo soffermarci su una particolarità di questi anni cui non sfugge nessuna delle economie europee, in particolare quelle di vecchia adesione. Ad una sostanziale stagnazione dei consumi si associano ritmi di crescita a doppia cifra per le esportazioni. In altre parole, le difficoltà che l’Unione europea incontra sul fronte interno si associano ad una domanda crescente di Europa che il Mondo afferma. In Italia, la contrapposizione tra domanda interna ed estera appare ancora più evidente: i consumi, tra il 2011 ed il 2017, si sono ridotti dell’1,6%, a fronte di una crescita delle vendite oltreconfine che si è attestata al +19,4%. 1 La presente sezione è compilata con i dati ufficiali più recenti disponibili al momento della predisposizione del documento. Si prevede che le elaborazioni statistiche con base dati 2018 saranno disponibili nel corso della prima metà del 2019. Piano Performance 2019/2021 16
Un quadro, quello appena delineato, che influenza e trasforma profondamente il mosaico territoriale italiano. Le province caratterizzate da un sistema manifatturiero avanzato e propenso alla domanda estera, infatti, riescono - con le esportazioni - a contrastare la stagnazione dei consumi interni. Le realtà chiuse all’interscambio commerciale, già caratterizzate per un basso livello di ricchezza prodotta, trovano maggior difficoltà, il che non fa che amplificare i divari già esistenti, in primis quelli tra Nord e Sud del Paese. Anche gli investimenti, sempre più orientati alle imprese internazionalizzate, contribuiscono all’allargamento della forbice nel Paese, concentrandosi sempre più in territori competitivi e lasciando il passo laddove invece servirebbero. Ciò spiega come mai, anche nel 2017, la dinamica del valore aggiunto dell’economia reggina, al lordo dell’andamento dei prezzi, sia stata meno incisiva di quella media nazionale. Il +1,4% registrato dalla Città metropolitana, infatti, appare cinque decimi di punto inferiore al dato nazionale (+1,9%) e due decimi in meno della media calabrese (+1,6%). Approfondendo l’analisi su scala settoriale, appare evidente il ruolo fondamentale svolto dal terziario. Il 51,5% della ricchezza prodotta localmente proviene dai servizi (compresi quelli delle pubbliche amministrazioni locali) più di quanto osservato a livello Italia (49,6%). Reggio Calabria, peraltro, si conferma anche come principale centro regionale del commercio, stante una incidenza sul valore aggiunto locale pari al 35,3%, ben superiore a quella calabrese (26,4%) e nazionale (24,4%). L’industria e le costruzioni sono i settori caratterizzati da maggiori difficoltà. Nel primo caso, il motivo è dovuto alla presenza di un sistema industriale ancora poco strutturato, e questo rappresenta il vero nodo da sciogliere per il rilancio delle esportazioni e dell’economia, puntando fortemente anche sulle opportunità legate a Industria 4.0; nel secondo, invece, una scarsa contribuzione alla creazione di ricchezza deriva dalla congiuntura sfavorevole che continua ad interessare il settore edile. Il PIl procapite Rapportando il valore aggiunto alla popolazione residente, si conferma il ritardo strutturale del nostro territorio. Rispetto alla media nazionale (circa 25mila e 500 euro procapite), si riscontrano quasi 9mila euro in meno a persona. La ricchezza pro capite reggina - pari a 16.566 euro - è cresciuta quasi in linea con la media nazionale (+2,1 contro +1,9%), risultando seconda per valore a livello regionale, superata solo dalla provincia di Catanzaro (16.953 euro). Nel medio periodo (2011 -2017), la Città metropolitana di Reggio Calabria comunque ha recuperato 11 posizioni, arrivando all’89-esima posizione nella graduatoria delle province per valore aggiunto pro-capite. Il sistema produttivo I dati disponibili sulle dinamiche delle imprese al 30 giugno 2018, evidenziano un saldo positivo di 330 imprese (all’esito di 764 iscrizioni e 434 cessazioni), raggiungendo un valore assoluto pari a 52.747. Il confronto tra il trimestre esaminato e il corrispondente dello scorso anno restituisce un incremento delle iscrizioni pari al 6,3% (in Italia 0,2%) e un incremento delle cancellazioni pari al 9,3% (in Italia 6,4%). Interessante il dato che riguarda, in particolare, la dinamica delle società di capitali: rispetto allo stesso periodo del 2017, le loro iscrizioni sono aumentate del 15,3% (in Italia 4,7%) e, al contempo, le loro cessazioni sono diminuite del -20,7%, (in Italia sono aumentate del 10,4%): il tessuto imprenditoriale reggino, pur rimanendo contraddistinto da una netta maggioranza di ditte individuali( 68,22% , in numero assoluto 35.988), continua ad essere interessato da un processo di riqualificazione verso forme più stabili e, quindi, competitive. Per quanto concerne i settori economici, è interessante notare che l’agricoltura è al secondo posto (dopo il commercio) per numero di iscrizioni trimestrali, pari a 158, ossia il 20,68% del totale (+ 32,8% rispetto al secondo trimestre 2017, in Italia 0,6%) e, al contempo, registra un numero di cessazioni pari a 40 (ossia il 9,2% del totale), in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-11,1%, in Italia +2,5%). Piano Performance 2019/2021 17
Valore aggiunto procapite a prezzi correnti delle province calabresi, del Mezzogiorno e dell’ Italia Anni 2011-2017 (valori assoluti in euro e numeri indice con base Italia=100,0) Valori pro capite 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Cosenza 15.310 13.772 13.513 13.192 13.524 13.796 14.102 Catanzaro 17.133 16.826 16.389 16.563 16.295 16.703 16.953 Reggio Calabria 14.324 15.966 15.824 15.673 15.980 16.258 16.566 Crotone 15.550 14.693 14.341 14.028 14.076 14.319 14.540 Vibo Valentia 13.810 13.443 13.207 13.154 13.514 13.880 14.295 CALABRIA 15.264 15.003 14.740 14.583 14.775 15.080 15.377 Mezzogiorno 16.438 16.364 16.008 15.841 16.240 16.510 16.864 ITALIA 24.762 24.320 23.975 23.982 24.454 24.884 25.406 Numeri indice (Italia=100,0) 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Cosenza 61,8 56,6 56,4 55,0 55,3 55,4 55,5 Catanzaro 69,2 69,2 68,4 69,1 66,6 67,1 66,7 Reggio Calabria 57,8 65,6 66,0 65,4 65,3 65,3 65,2 Crotone 62,8 60,4 59,8 58,5 57,6 57,5 57,2 Vibo Valentia 55,8 55,3 55,1 54,8 55,3 55,8 56,3 CALABRIA 61,6 61,7 61,5 60,8 60,4 60,6 60,5 Mezzogiorno 66,4 67,3 66,8 66,1 66,4 66,3 66,4 ITALIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: elaborazioni Si.Camera su dati Unioncamere - Istat - Fondazione Istituto Guglielmo Tagliacarne L’occupazione Fare impresa rappresenta, per i giovani, una delle modalità per contrastare le difficoltà insite nel mercato del lavoro. La disoccupazione giovanile, infatti, rimane uno dei nodi strutturali più gravosi. Anche nel 2017 (ultimo dato disponibile a livello provinciale), il tasso di disoccupazione giovanile ha continuato a crescere, raggiungendo quota 60%; un valore quasi doppio al già troppo alto valore medio nazionale, ad oggi sceso di otto punti percentuali, dal 42,7% del 2014 al 34,7% del 2017. Complessivamente comunque il tasso di disoccupazione è sceso durante l’anno, passando dal 24% al 22,2%. Un valore che rimane però superiore alla media regionale (21,6%) e quasi doppio rispetto a quello italiano (11,2%). Nella graduatoria delle province italiane per tasso di disoccupazione, la Città metropolitana di Reggio Calabria si colloca al 97-esimo posto; fa peggio la provincia di Crotone in ultima posizione. Tasso di disoccupazione nella Città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria e in Italia Anni 2009-2017(valori percentuali) Piano Performance 2019/2021 18
23,4 24,0 25,0 22,9 22,2 22,3 19,4 23,2 20,0 22,1 21,6 20,5 19,2 15,0 12,7 11,3 11,9 15,9 10,0 12,9 12,1 12,7 11,2 11,5 11,9 11,7 11,2 10,7 7,7 8,4 8,4 5,0 0,0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Reggio Calabria Calabria ITALIA Fonte: elaborazioni su dati Istat Il numero di occupati residenti sul territorio reggino è invece aumentato dell’1,3%; una dinamica tuttavia dimezzata rispetto alla media regionale (+2,6%) ma sostanzialmente in linea con il dato Italia (+1,2%). Era dal 2012 che non si verificava un aumento della base occupazionale, anche se mancano all’appello ancora 16 mila posti di lavoro rispetto al periodo pre-crisi. Il tasso di occupazione, fortemente influenzato dai ritardi strutturali, risulta pari al 37,5%: 20,5 punti percentuali sotto la media nazionale (una delle più basse nel panorama comunitario) e 3,3 punti percentuali sotto la media regionale. Nella ripartizione di genere, le 55 mila e cinquecento donne occupate determinano un tasso di occupazione del 29,8%, con uno scarto di 19,1 punti percentuali in meno rispetto al dato Italia; un differenziale che aumenta fino a 21,7 p.p. considerando la componente maschile. In tema di occupazione è interessante analizzare i dati sulle previsioni occupazionali ed i fabbisogni professionali delle imprese rilevati nell’ambito del progetto Excelsior, curato da Unioncamere nazionale in collaborazione con l’Agenzia nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. Per la Città metropolitana di Reggio Calabria, l’indagine evidenzia previsioni occupazionali nel mese di Novembre pari a 1.550 unità professionali, con l’11% specificatamente riferite a laureati. E’ il diploma, tuttavia, il livello di qualifica più richiesto (37%). Proprio in questa fascia di assunzioni, però, si annidano i maggiori problemi, essenzialmente legati ad un’offerta formativa troppo generica, poco orientata alle necessità sempre più specifiche del mondo produttivo. Ad oggi, quasi il 25% del personale richiesto appare ancora di difficile reperimento, il che rilancia il ruolo della Camera di Commercio nel migliorare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, soprattutto alla luce dei profondi cambiamenti di cui accennato inizialmente e che, già oggi, stanno trasformando gli equilibri all’interno del mercato del lavoro. Tasso di occupazione nella Città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria e in Italia Anni 2009-2017(valori percentuali sulla popolazione 15-64 anni) Piano Performance 2019/2021 19
60,0 55,0 57,4 57,2 58,0 56,8 56,8 56,6 56,3 55,5 55,7 50,0 45,0 43,0 42,1 42,4 41,5 40,8 38,9 39,3 38,9 39,6 40,0 41,7 41,7 40,6 40,7 38,4 38,6 35,0 37,5 37,1 37,5 30,0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Reggio Calabria Calabria ITALIA Fonte: elaborazioni su dati Istat Il rapporto tra banche e imprese La ripresa delle assunzioni deve gioco forza misurarsi con una nuova stagione degli investimenti, possibile solo attraverso un miglioramento delle relazioni tra banche ed imprese. Tuttavia, il sistema bancario italiano, dopo la lunga crisi finanziaria ed economica globale, sembra aver cambiato strategia nelle relazioni con le imprese. Sempre meno credito e sempre più selettivo, concentrato tra le aziende più strutturate, soprattutto se internazionalizzate, in linea con la contrapposizione tra le dinamiche dei consumi interni e delle esportazioni. Nuovi equilibri che penalizzano il nostro sistema produttivo, come noto popolato da poche realtà aziendali di maggiore dimensione e propense all’estero. Ne consegue un valore degli impieghi alle imprese che, anche nel 2017, ha continuato a ridursi (-1,7%). Negli ultimi cinque anni (2012-2017), i prestiti bancari al mondo produttivo sono scesi del 6,0% ( a livello nazionale -4,7%). Le costruzioni sono quelle che più hanno sofferto (-12,9%), in linea con quanto accaduto nel resto del Paese. Dinamica degli impieghi vivi alle imprese nelle province della Calabria, nel Mezzogiorno e in Italia Anni 2012-2017 (variazioni percentuali medie annue) 2012-2017 2012-2013 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 Cosenza -7,0 -8,0 -9,3 -8,0 -5,6 -3,9 Catanzaro -8,0 -2,0 -15,7 -7,7 -6,9 -7,1 Reggio Calabria -6,0 -10,6 -5,8 -5,6 -6,2 -1,7 Crotone -4,3 -3,7 2,1 -11,4 -5,9 -2,2 Vibo Valentia -7,9 -11,1 -8,9 -11,0 -6,7 -1,6 Calabria -6,9 -6,6 -9,5 -8,1 -6,2 -4,0 Mezzogiorno -5,1 -8,6 -4,8 -3,7 -4,4 -4,1 ITALIA -4,7 -9,2 -4,4 -3,7 -2,8 -3,3 Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia Meno risorse dalle banche significano meno investimenti, il che non fa che ridurre le potenzialità di crescita del territorio. D’altronde, finanziare nuovi progetti, dopo anni di recessione, è una pratica sempre più rischiosa, stante la crescita continuativa delle sofferenze bancarie delle imprese tra il 2012 ed il 2016. In tal senso, però, il 2017 rappresenta un anno di svolta. In solo dodici mesi, in linea con il resto del Paese, il valore delle criticità in seno alle banche è diminuito del 39,1%, passando dai 655 milioni di euro del 2016 ai 399 attuali. Il tasso di sofferenze ha risentito positivamente di tutto ciò, riducendosi di quasi 25 punti percentuali, dal 63,3% al 39,2%. Un elemento, questo, che associandosi ad una politica monetaria accomodante da parte della BCE, non potrà che influenzare positivamente gli investimenti produttivi futuri, specie se finalizzati alla implementazione di strategie per l’internazionalizzazione. Piano Performance 2019/2021 20
Sofferenze alle imprese nelle province della Calabria, nel Mezzogiorno e in Italia Anni 2012-2017 (valori assoluti in migliaia di euro e variazioni percentuali) Valori assoluti (migliaia di euro) 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Cosenza 628 708 705 814 903 684 Catanzaro 269 307 359 420 487 334 Reggio Calabria 457 515 576 630 655 399 Crotone 223 219 238 258 276 200 Vibo Valentia 114 136 150 168 175 120 Calabria 1.691 1.885 2.028 2.290 2.496 1.737 Mezzogiorno 21.70 25.48 29.06 32.98 33.63 23.55 0 8 9 0 2 2 ITALIA 93.42 117.5 136.3 151.4 154.0 109.9 0 08 18 23 34 60 Variazioni percentuali medie annue 2012-2017 2012-2013 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 Cosenza 1,7 12,7 -0,4 15,5 10,9 -24,3 Catanzaro 4,4 14,1 16,9 17,0 16,0 -31,4 Reggio Calabria -2,7 12,7 11,8 9,4 4,0 -39,1 Crotone -2,2 -1,8 8,7 8,4 7,0 -27,5 Vibo Valentia 1,0 19,3 10,3 12,0 4,2 -31,4 Calabria 0,5 11,5 7,6 12,9 9,0 -30,4 Mezzogiorno 1,7 17,5 14,0 13,5 2,0 -30,0 ITALIA 3,3 25,8 16,0 11,1 1,7 -28,6 *al netto della sezione Ateco U - Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia L’export I dati Istat sull’interscambio internazionale riferiti ai primi sei mesi del 2018 evidenziano, un netto miglioramento della competitività internazionale per la Città metropolitana di Reggio Calabria. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, infatti, l’ammontare di beni venduti oltreconfine è cresciuto vertiginosamente (+55,9%), da quasi 92 a oltre 143 milioni di euro (+51 milioni di euro). Una crescita che spiega quasi i due terzi della crescita regionale (+81 milioni di euro) e che, in termini assoluti, non trova uguale intensità in nessuna delle altre province calabresi. Dinamiche interessanti che, tuttavia, evidenziano ancora ampi margini di crescita. Le vendite oltreconfine delle imprese reggine, infatti, secondo gli ultimi dati disponibili, incidono per appena lo 0,06% delle esportazioni italiane (143 milioni su un totale nazionale di 232 miliardi di euro), evidenziando un sistema produttivo che deve cogliere sempre più le opportunità offerte dalla globalizzazione. Dei 51 milioni di export in più, ben 44 milioni sono da associare a quattro comparti manifatturieri, alcuni innovativi e legati ad imprese di grandi dimensioni, altri storicamente legati al territorio ed alle produzioni tipiche: i mezzi di trasporto (+18,4 milioni di euro), gli apparecchi elettrici (+13,3 milioni di euro), la chimica, con le attività di estrazione delle essenze agrumarie che, in realtà, per il territorio reggino rappresenta da molti anni un settore vocato all’export(+12,6 milioni di euro) e l’agroalimentare che ha registrato +2,6 milioni di euro. L’analisi geografica restituisce un quadro dinamico che premia ancora il vecchio continente, traino della competitività dell’area metropolitana di Reggio Calabria. Dei 51 milioni di euro di crescita, ben 20 milioni provengono da quest’area. Tra le grandi Piano Performance 2019/2021 21
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