PGT2021 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - COMUNE DI PIEVE EMANUELE
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COMUNE DI PIEVE EMANUELE Città metropolitana di Milano PGT2021 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Sintesi non Tecnica ottobre 2021
Il presente documento “Sintesi non Tecnica” è stato realizzato dal Centro Studi PIM: nell’ambito del Programma di collaborazione PIM Comune di Pieve Emanuele per l’anno 2021 (IST_11_21). Comune di Pieve Emanuele SINDACO Paolo Festa ASSESSORE ALL’URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI Eugenio Rogliani RESPONSABILE AREA URBANISTICA Roberto Cagnoli AREA URBANISTICA Sonia Ratti Il gruppo di lavoro che ha curato la realizzazione del documento è composto da: Centro Studi PIM dott. Franco Sacchi (Direttore Responsabile) Valutazione Ambientale Strategica: Francesca Boeri [Capo progetto], Evelina Saracchi [staff PIM] ottobre 2021 IST_11_21_ELA_TE_04_adozione
SOMMARIO PREMESSA ............................................................................................................................................ 1 1. ASPETTI NORMATIVI E PROCEDURALI .......................................................................................... 1 1.1 Quadro normativo di riferimento ...................................................................................................... 1 1.2 Valutazione Ambientale Strategica della Variante generale al PGT del Comune di Pieve Emanuele2 2. CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE.................................................................................. 5 2.1 Inquadramento territoriale ............................................................................................................... 5 2.2 Evoluzione del contesto urbano di Pieve Emanuele .......................................................................... 6 2.3 Caratteri e dinamiche del contesto sociale ....................................................................................... 7 3. CONTESTO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ................................................................................... 9 4. VARIANTE GENERALE AL PGT DI PIEVE EMANUELE: OBIETTIVI E FINALITÀ .................................. 16 4.1 Piano di Governo del Territorio vigente .......................................................................................... 16 4.2 Linee guida per la Variante generale al PGT di Pieve Emanuele ..................................................... 18 4.3 Contenuti della Variante al PGT di Pieve Emanuele ........................................................................ 20 4.4 Previsioni di sviluppo della Variante al PGT di Pieve Emanuele ...................................................... 29 4.5 Rete Ecologica Comunale ................................................................................................................ 32 5. VERIFICA DI COERENZA CON IL QUADRO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO ........................... 36 6. DEFINIZIONE DEI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA VARIANTE AL PGT ..................................................................................................................................... 47 6.1 Criteri di sostenibilità del Piano....................................................................................................... 47 6.2 Possibili effetti degli obiettivi della Variante sul contesto di analisi ............................................... 49 7. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLA VARIANTE AL PGT DI PIEVE EMANUELE .............................. 52 7.2 La proposta di Variante al PGT di Pieve Emanuele ......................................................................... 52 7.2 Valutazione degli ambiti di trasformazione .................................................................................... 53 7.3 Sostenibilità degli ambiti di trasformazione ................................................................................... 63 7.4 Bilancio del consumo di suolo ......................................................................................................... 64 8. MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ............................................................................ 68 9. SISTEMA DI MONITORAGGIO ..................................................................................................... 71
VAS – Sintesi non Tecnica Premessa1 La Sintesi non Tecnica si definisce come strumento divulgativo di lettura del processo di Valutazione Ambientale Strategica, ha quindi l’obiettivo di riassumere attraverso un linguaggio non specialistico il processo che ha cercato di indagare i possibili impatti sulle componenti ambientali, derivanti dall’attuazione della Variante generale al Piano di Governo del Territorio di Pieve Emanuele. Nel presente documento si è cercato di mantenere l’impostazione del Rapporto Ambientale, al fine di agevolare il rimando ai suoi contenuti. Le sezioni sono state quindi sintetizzate e riarticolate allo scopo di permettere una migliore lettura anche a soggetti non esperti in materia. Pertanto, si è privilegiato il mantenimento dei contenuti a carattere maggiormente valutativo. Si rimanda al Rapporto Ambientale per la trattazione esaustiva dei diversi temi trattati. 1. ASPETTI NORMATIVI E PROCEDURALI 1.1 Quadro normativo di riferimento La normativa europea sancisce, con la Direttiva 2001/42/CE, il principio generale secondo il quale tutti i piani e i programmi che possano avere effetti significativi sull’ambiente debbano essere sottoposti ad un processo di Valutazione Ambientale Strategica. Tale atto introduce la VAS come un processo continuo che corre parallelamente all’intero ciclo di vita del piano o programma, dalla sua elaborazione fino alla fase di attuazione e gestione. Essa ha l’obiettivo di “garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi […] che possono avere effetti significativi sull’ambiente” (art. 1). La direttiva è volta, dunque, a garantire e a valutare la sostenibilità dei piani e dei programmi, mirando ad integrare la dimensione ambientale al pari di quella economica, sociale e territoriale. Avendo un contenuto prevalentemente “di processo”, la Direttiva si sofferma sulla descrizione delle fasi della valutazione ambientale senza addentrarsi nella metodologia per realizzarla e nei suoi contenuti. A livello nazionale la VAS è stata recepita dal D.Lgs. 152/2006 recante “Norme in materia ambientale”, così come integrato e modificato dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.Lgs. 128/2010. A livello regionale, la L.R. 12/2005 “Legge per il governo del territorio” stabilisce, in coerenza con i contenuti della Direttiva 2001/42/CE, l'obbligo di valutazione ambientale per determinati piani o programmi. Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” emanati dalla Direzione Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia nel marzo 2007, in attuazione dell’articolo 4 della legge regionale e della direttiva europea, costituiscono il quadro di riferimento per i piani e programmi elaborati dai comuni e definiscono i principi e le modalità di applicazione della valutazione ambientale. La Giunta Regionale ha poi disciplinato i procedimenti di VAS e di verifica di assoggettabilità a VAS con una serie di successive deliberazioni: DGR n. 6420 del 27 dicembre 2007 "Determinazione della procedura per la 1 La presente versione della Sintesi non tecnica è stata corretta alla luce delle modifiche apportate alla Variante generale, in seguito alla fase di deposito degli elaborati di Piano ai fini VAS. 1
valutazione ambientale di piani e programmi ‐ VAS", successivamente integrata e in parte modificata dalla DGR n. 7110 del 18 aprile 2008, dalla DGR n. 8950 del 11 febbraio 2009, dalla DGR n. 10971 del 30 dicembre 2009, dalla DGR n. 761 del 10 novembre 2010 ed infine dalla DGR n. 2789 del 22 dicembre 2011. Il provvedimento legislativo regionale che riguarda le Varianti al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole, per cui si rende necessaria almeno la verifica di assoggettabilità a VAS, è la DGR 25 luglio 2012 n. IX/3836 "Approvazione allegato 1u ‐ Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi ‐ VAS ‐ Variante al piano dei servizi e piano delle regole". Infine, l'ultimo provvedimento legislativo emesso dalla Regione Lombardia, in materia di VAS, è la D.g.r. 9 giugno 2017 ‐ n. X/6707 “Integrazione alla d.g.r. n. IX/761 del 10 novembre 2010 ‐ Approvazione dei modelli metodologico procedurali e organizzativi della valutazione ambientale (VAS) per i piani interregionali comprensoriali di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale (Allegato1P‐A; allegato1P‐B; Allegato1P‐ C)”. 1.2 Valutazione Ambientale Strategica della Variante generale al PGT del Comune di Pieve Emanuele Con deliberazione di G.C. n. 33 del 11.03.2019 è stato avviato il procedimento di variante agli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (PGT), unitamente al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con individuazione dell’Autorità Procedente e dell’Autorità Competente e dei soggetti invitati ad esprimersi nell'ambito della conferenza di valutazione (soggetti competenti in materia ambientale, enti territorialmente interessati, settori del pubblico interessati), nonché le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni. Con deliberazione di G.C. n. 81 del 14.06.2021, a parziale rettifica della succitata deliberazione del 2019, è stata aggiornata l'attribuzione del ruolo di Autorità Procedente (in coerenza con il nuovo organigramma dell'Ente approvato con deliberazione G.C. n. 27/2021), nonché l'elenco dei soggetti competenti in materia ambientale e gli altri soggetti da coinvolgere nel procedimento, che risultano pertanto così determinati: ‐ Autorità Procedente: arch. Roberto Cagnoli, ‐ Autorità Competente: dott. Graziano Cireddu. ‐ Enti/soggetti invitati: o Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Protezione Civile – Organizzativa Urbanistica e assetto del territorio; o Città metropolitana di Milano, Area Pianificazione e sviluppo economico – Settore Pianificazione territoriale generale; o Provincia di Pavia, Settore Affari Istituzionali, Governo del Territorio, Servizi ai comuni e Progetti strategici; o Comuni confinanti: Basiglio, Lacchiarella, Locate di Triulzi, Opera, Rozzano, Siziano; o Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alla Foreste (ERSAF) della Lombardia; o Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano; o Parco Agricolo Sud Milano; o Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Lombardia; o Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) della Lombardia, dipartimento di Milano; o Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Città metropolitana di Milano; o Ente Nazionale per L'Aviazione Civile (ENAC); 2
VAS – Sintesi non Tecnica o A.N.A.S. Spa; o Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; o Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); o Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Città metropolitana di Milano; o Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi; o Utenza di Roggia Corio; o Consorzio dei Cavi Litta ed Uniti; o Gruppo CAP (CAP Holding, Amiacque); o R.F.I.‐ Rete Ferroviaria Italiana; o ENEL Distribuzione Spa; o ItalgasSpa; o Terna Reta Italia Spa; o SNAM Spa; o Agenzia di Bacino TPL; o Telecom Italia Spa; o Fastweb Spa; o Open Fiber Spa. Il percorso di Valutazione Ambientale della variante al PGT di Pieve E. è stato progettato con la finalità di garantire la sostenibilità delle scelte di piano e di integrare le considerazioni di carattere ambientale, accanto e allo stesso livello di dettaglio di quelle socioeconomiche e territoriali, fin dalle fasi iniziali del processo di pianificazione. Per questo motivo, le attività di VAS sono state impostate in collaborazione con il soggetto pianificatore ed in stretto rapporto con i tempi e le modalità del processo di piano, in accordo allo schema metodologico‐ procedurale di piano/VAS predisposto dalla Regione Lombardia e contenuto nell’Allegato 1 alla D.G.R. n. 9/761 del 10 novembre 2010 “Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) – Modello generale”. Il 16.06.2021 si è tenuta la Prima Conferenza di Valutazione, con partecipazione in presenza, nel corso della quale è stato illustrato il Rapporto Ambientale Preliminare (Documento di Scoping) e gli obiettivi e finalità della Variante al PGT del Comune di Pieve Emanuele. Nessuno dei soggetti invitati alla Conferenza (di cui all’elenco precedente) ha presenziato alla Conferenza stessa, ma, in seguito alla convocazione e alla messa a disposizione del Rapporto Preliminare Ambientale, risultano essere pervenuti all’Autorità Procedente i pareri di Gruppo CAP, Ambito Territoriale Ottimale della Città metropolitana di Milano, Parco Agricolo Sud Milano – Città metropolitana di Milano, ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, RFI – Rete Ferroviaria Italiana, SNAM Rete gas, Consorzio Est Ticino Villoresi, ARPA Lombardia. Il 6.10.2021 si è tenuta la Conferenza di Valutazione finale, con partecipazione in presenza, nel corso della quale è stato illustrato il Rapporto Ambientale e i contenuti della Variante al PGT del Comune di Pieve Emanuele. Nessuno dei soggetti invitati alla Conferenza (di cui all’elenco precedente) ha presenziato alla Conferenza stessa, ma, in seguito alla convocazione e alla messa a disposizione del Rapporto Ambientale e degli elaborati della Variante, risultano essere pervenuti all’Autorità Procedente i pareri/note di ATO Ambito Territoriale Ottimale Città Metropolitana di Milano, ATS Milano Città Metropolitana, Città Metropolitana di Milano – 3
Settore Parco Agricolo Sud Milano, Città Metropolitana di Milano – Settore qualità dell’aria, rumore ed energia, ARPA Lombardia. I pareri pervenuti sono stati controdedotti e riportati nel Verbale della Conferenza stessa, oltrechè allegati al Parere Motivato. 4
VAS – Sintesi non Tecnica 2. CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE 2.1 Inquadramento territoriale Il comune di Pieve Emanuele sorge lungo la Vigentina, strada che collega Milano con Pavia, su una superficie complessiva di 13Kmq. Il territorio, confinante con i comuni di Opera, Locate Trivulzi, Siziano, Lacchiarella, Basiglio e Rozzano, è collocato nella zona delle risorgive, consentendo da sempre l’esercizio dell’attività agricola, in un ambiente in cui prati irrigui si alternano a colture via via divenute specializzate. L’abbondante presenza di acque e la costruzione di una fitta rete di canali sono gli elementi fondamentali che connotano gli aspetti antropici di questo territorio, soprattutto in funzione delle sue potenzialità agricole. Elementi identificativi del luogo sono il fiume Lambro che scorre lungo Fizzonasco e Pieve creando un collegamento naturale e di architetture rurali tipiche dell’area sud Milanese, quali la cascina di Pizzabrasa, Viquarterio e di Sotto. Nel settore in cui si colloca il Comune di Pieve E., insieme con quelli confinanti di Rozzano, Opera, Locate Trivulzi, Basiglio e Lacchiarella, si sono verificate nel trentennio 1970‐2000 le dinamiche di sviluppo demografico e insediativo più accelerate e rilevanti dell’intero quadro metropolitano, dinamiche che hanno investito una realtà, all’inizio degli anni Settanta, ancora profondamente agricola. Su un impianto territoriale sostanzialmente agricolo si sono localizzati insediamenti residenziali e nuove funzioni di scala metropolitana che hanno determinato un’ingentissima crescita della popolazione. A partire dalla prima metà degli anni ’60 il borgo agricolo di Pieve Emanuele si è, infatti, andato trasformando in un efficiente e moderno centro industriale. Le modificazioni del suo assetto economico hanno determinato anche un alto aumento demografico, a seguito anche del boom economico, la cui più vistosa conseguenza è stata l’inizio della costruzione del villaggio INCIS (1963) che ha accolto inoltre un’elevata percentuale di immigrati, soprattutto dalle regioni meridionali. Parallelamente, lo sviluppo dell’agglomerato di Fizzonasco ha contribuito ad accrescere la complessità del quadro territoriale, accorpando la maggior parte delle attività industriali e, intorno ad essa, un corollario di capannoni, aziende artigiane e abitazioni che hanno mutato velocemente l’originaria forma antropica del paesaggio. Le aree più intensamente urbanizzate si concentrano all’estremità settentrionale e nella parte centrale del territorio comunale, mentre si individuano due fasce a prevalenza agricola, una nella parte centrosettentrionale e una nella parte meridionale del territorio. Il comparto territoriale nel quale si colloca il comune di Pieve Emanuele è caratterizzato da una struttura della maglia viaria prevalentemente radiocentrica su Milano costituita dalla SS 35 dei Giovi, dalla SP 412 Val Tidone e dall’autostrada A7 Milano‐Genova. Quest’ultima è considerata nella sua funzione di asse utilizzato anche sulle medie percorrenze, tra i caselli di Assago e Binasco. In senso trasversale il territorio comunale è attraversato, a nord di Fizzonasco, dal tracciato della tangenziale ovest che garantisce le relazioni est‐ovest e la distribuzione dei flussi tra i diversi itinerari radiali, oltre che dalla SP40 Binaschina che attraversa il Sud‐Milano segnando quasi i confini del Parco Sud e di Città metropolitana. Importante per i collegamenti locali è la SP28, che attraversa il territorio comunale con un nuovo tracciato, che, abbandonando il percorso interno al paese (Via Roma), circonda il nucleo di Pieve centro. Il trasporto pubblico locale poggia prevalentemente sul Servizio Ferroviario Regionale della linea Milano‐ Pavia S13, con servizio cadenzato ogni 30 min, grazie alla stazione di recente realizzazione nel comparto sud del comune, ai limiti settentrionali dell’area agricola. 5
Una buona offerta di trasporto pubblico locale è, inoltre, riconducibile al sistema di autolinee su gomma. 2.2 Evoluzione del contesto urbano di Pieve Emanuele La denominazione attuale di Pieve Emanuele fu successiva a quella di Pieve di Leucate, comprendendo anche il territorio dell’odierna Locate Triulzi. Leucate significava “terra sopra l'acqua”, indicando il luogo in cui si riuniva la plebs per attendere a faccende agricole o assistere a funzioni religiose. Da plebs, in epoca medioevale, derivò il nome di Pieve dove le pievi designavano comunità di fedeli appartenenti ad un territorio su cui era stanziato l’edificio della Chiesa. La vicinanza a Milano fa presupporre anche una comunanza con le vicende storiche del capoluogo lombardo annesso all’Impero romano nel 222. Quando i Visconti divennero padroni di Milano anche il territorio di Pieve finì sotto la loro giurisdizione. Alla fine del 1800 Pieve, Fizzonasco e Tolcinasco sono identificabili come insediamenti rurali. Il territorio comunale è fortemente caratterizzato dal disegno geometrico dei campi e dai numerosi corsi d’acqua che lo attraversano. Anche l’IGM del 1936 ci restituisce una immagine di un territorio ancora prevalentemente agricolo. Alla fine degli anni cinquanta la situazione appare per lo più immutata rispetto alla carta del 1888. Emerge in questo periodo il bipolarismo Pieve‐Fizzonasco. Il periodo compreso tra il 1960 e il 1990 è determinate per la conformazione del tessuto comunale. L’inizio della crescita urbanistica avviene con la realizzazione del quartiere Incis, che portò alla realizzazione di circa 1.500 alloggi. In una fase iniziale molti alloggi non furono occupati, la causa è da ricercarsi nell’isolamento che caratterizzò il nuovo insediamento, inserito in un contesto ancora agricolo, in aggiunta alla mancanza di servizi presenti. Il quartiere è caratterizzato da edifici in linea multipiano di sei piani fuori terra. Ancora oggi mantiene la funzione residenziale come destinazione d’uso prevalente ed è caratterizzato da spazi pertinenziali di qualità scadente. L’altezza degli edifici e l’entità dell’intervento non trova alcun tipo di dialogo con il contesto agricolo in cui è inserito, ma pone le basi per la serie di interventi edilizi che furono portati avanti negli anni successivi. La lottizzazione Millesimo Aureliana, dal nome dalle società immobiliari che la portarono avanti, lungo la strada Vigentina, prende avvio nel 1970 e si protrarrà per un arco di tempo molto lungo. Tale insediamento consiste nella realizzazione di un edificio di forma semicircolare e da cinque edifici multipiano destinati inizialmente ad accogliere oltre che residenze anche attività direzionali e commerciali. Con questo secondo ingente intervento si modifica definitivamente la fisionomia del territorio di Pieve. A partire dagli anni settanta si assiste ad una espansione industriale nell’area di Fizzonasco che coinvolge una porzione del territorio pari al doppio rispetto al nucleo originale. Il risultato di tale espansione è che allo stato attuale si possono identificare due ambiti monofunzionali: uno industriale‐produttivo, l’altro esclusivamente residenziale. Gli insediamenti produttivi occupano una superficie pari al 73% della superficie urbanizzata di Fizzonasco. Gli insediamenti residenziali sono caratterizzati da edifici mono ‐ bifamiliari di 1‐ 2 piani fuori terra. Dopo il trentennio 1960‐1990, che ha trasformato l’assetto morfologico del territorio comunale, si è verificato un arresto della dinamica urbana. Sia a Pieve Emanuele che nella frazione di Fizzonasco gli interventi realizzati negli ultimi anni sono limitati. 6
VAS – Sintesi non Tecnica DBT 2020 2.3 Caratteri e dinamiche del contesto sociale Il Comune di Pieve Emanuele, che si estende su di una superficie di circa 13 kmq, conta 15.608 residenti al 31.12.2019. L’incremento più significativo si è verificato a partire dal 1970 a seguito dei noti fenomeni migratori. Nel 1993 si è registrato un valore massimo di abitanti residenti con 16.921 unità, quale conseguenza della crescita esponenziale iniziata dagli anni ’70. Da quell’anno la tendenza si è invertita e si è riscontrato un progressivo decremento della popolazione con un saldo annuale leggermente negativo; dal 2012 la popolazione ha ripreso lentamente ad aumentare fino al 2015, per tornare, nuovamente, a decrescere. 7
Dal 2002 al 2015 il saldo naturale mantiene valori positivi (nascite maggiori dei decessi), ma accoppiato ad un saldo migratorio, che registra generalmente valori negativi, determinando la diminuzione di popolazione. L’analisi della struttura della popolazione per classi di età restituisce l’immagine di un territorio che sta “invecchiando”, con una quota di anziani over 65 in continuo aumento dal 2002 (18,9% contro 6,9%). La popolazione attiva fra i 15 e i 64 anni fra il 2002 e il 2020 è diminuita di circa otto punti percentuali dal 76,2% al 68% e la popolazione più giovane diminuisce di circa 4 punti percentuali (dal 16,9% al 13,1%). In generale tale andamento si registra complessivamente per tutta la Città Metropolitana di Milano. Anche l’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni) conferma l’aumento del grado di invecchiamento della popolazione, passando da 138,6 del 2019 a 145,1 nel 2020. Questo valore si mantiene relativamente più basso di quanto registrato per Città metropolitana di Milano nel suo complesso (172,0 nel 2020). La popolazione straniera incide per il 11,5% sul totale della popolazione residente, inferiore al 14,1% della Città Metropolitana. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 16,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Ecuador (9,7%) e dal Perù (8,6%). 8
VAS – Sintesi non Tecnica 3. CONTESTO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE Per valutare quali possono essere gli effetti, dal punto di vista ambientale, derivanti dalla Variante proposta, si riporta una breve descrizione delle principali caratteristiche del contesto del Comune di Pieve Emanuele. La costruzione del quadro conoscitivo ambientale avviene tramite l'analisi delle principali criticità e potenzialità relative alle singole componenti ambientali analizzate. ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI Il Comune di Pieve E. è inserito nella Zona A ‐ Pianura ad elevata urbanizzazione: “area caratterizzata da elevata densità di emissioni di PM10 e NO e COV; situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzata da alta pressione); alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico”. Il settore maggiormente responsabile delle emissioni dei principali inquinanti (CO, CO2, polveri sottili, NOx, SO2) è la combustione industriale, il trasporto su strada e la combustione civile, e, per gli inquinanti ad essa specifici, l’agricoltura. Le mappe relative alla distribuzione spaziale delle emissioni, elaborate sulla base dei risultati dell’Inventario Regionale di Emissioni in Atmosfera – anno 2017, mostrano, per il Comune di Pieve E. una situazione piuttosto critica per quanto riguarda il PM10 e i Gas serra (CO2eq), per i quali si registrano emissioni medio‐alte, situazione mediamente peggiore rispetto ai comuni confinanti, in ragione di una maggiore concentrazione di sorgenti emissive. I maggiori responsabili delle emissioni dei gas serra sono il trasporto su strada e la combustione industriale. USO DEL SUOLO Il comune di Pieve Emanuele ha un’estensione pari a circa 1300 ha, con una superficie urbanizzata pari al 43 % del totale della superficie territoriale del Comune. La superficie agricola totale ammonta al 50% del territorio comunale mentre i territori boscati e le aree seminaturali occupano solo il 5% della superficie complessiva. Molto esigua è la presenza di corpi idrici che occupano il 2% circa del Comune. La struttura del sistema insediativo di Pieve Emanuele è caratterizzata dall’evidente bipolarismo tra Pieve e la frazione di Fizzonasco al confine con Rozzano. Bipolarismo determinato non solo dalla separazione fisica fra i due nuclei, ma anche per morfologia e funzioni insediate. A Fizzonasco allo stato attuale si possono identificare 9
due ambiti monofunzionali: uno industriale‐produttivo, l’altro esclusivamente residenziale. Gli insediamenti produttivi occupano una superficie pari al 73% della superficie urbanizzata di Fizzonasco. Contrariamente al territorio di Fizzonasco, quello di Pieve appare costituito da un tessuto vario e disomogeneo frutto di un’urbanizzazione accelerata. Oltre al centro storico, il quartiere Incis e il quartiere Millesimo Aureliana sono identificabili all’interno del tessuto urbano un ambito di prima espansione adiacente al centro storico caratterizzato da una commistione di tipologie edilizie, due interventi di edilizia economico popolare, caratterizzati da complessi edilizi a schiera o edifici unifamiliari accorpati, il quartiere Fausto Coppi e l’ambio Pieve Ovest SP28, costituito da un insediamento residenziale e uno produttivo. Secondo i dati forniti da Regione Lombardia sull’uso dei suoli (DUSAF), il territorio urbanizzato al 1954 era pari al 2,4% della superficie complessiva del Comune. Questo dato sale al 19% nel 1980, al 39% nel 1999 e all’attuale 43% nel 2018. Il dato, seppur con un certo grado di approssimazione, restituisce in modo evidente quanto il comune di Pieve sia stato pienamente investito dai processi di urbanizzazione a partire dagli anni 60’ del secolo scorso, a discapito evidentemente di suoli naturali o agricoli. Oltre al dato quantitativo, le immagini in sequenza storica restituiscono con efficacia la progressiva erosione e frammentazione degli spazi aperti, sostituiti da tessuti residenziali e produttivi, da servizi, da infrastrutture. 10
VAS – Sintesi non Tecnica Cartografie dell’uso del suolo in Pieve Emanuele dal 1954 al 2018, sovrapposte al DBT 2020 NATURALITÁ, AGRICOLTURE E RETE ECOLOGICA Il Comune di Pieve Emanuele è inserito nel perimetro del Parco Agricolo Sud Milano per una superficie complessiva di 843,77 ha, che rappresenta il 65% dell’intero territorio comunale. Nelle parti del territorio non investite dal processo di urbanizzazione, il paesaggio agrario è assimilabile alla fascia di pianura del sud milanese, dove l’abbondante presenza di acque e la costruzione di una fitta rete di canali, ha sempre consentito l’esercizio dell’attività agricola, ora intensiva, in particolare riso e mais. Il paesaggio agrario della risaia è caratterizzato da una progressiva estensione degli appezzamenti coltivati e dalla scomparsa delle alberature di ripa, che ancora permangono come rimanenze delle piantumazioni introdotte lungo i margini dei campi, nei terreni agricoli coltivati a seminativo. Elemento significativo sotto il profilo ambientale è la vegetazione arborea che, oltre a rispondere ad esigenze di organizzazione del sistema idraulico e fondiario, rappresentava anche una ricchezza paesistica. Attualmente sono presenti modeste aree boscate solo lungo il corso del Lambro Meridionale. 11
ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE Il Fiume Lambro meridionale rappresenta il principale corso d’acqua del territorio comunale. Completano il sistema idrografico comunale una fitta rete irrigua, capillarmente distribuita nell’intero territorio comunale. L’incisione valliva del F. Lambro meridionale si caratterizza per ampiezze differenti lungo il suo sviluppo, presentando differenti serie terrazzate disposte su diversi livelli altimetrici. Si tratta per la maggior parte di aree esondabili, spesso con frequenza annuale, durante piene che si verificano in concomitanza dei periodi di maggiore piovosità. In particolare, nel tratto compreso tra la frazione di Fizzonasco e il centro di Pieve Emanuele l’alveo è stato rettificato e arginato a protezione dei centri abitati. A valle invece il fiume conserva i suoi caratteri naturali defluendo in un alveo protetto lateralmente da terrazzi morfologici creati nel tempo dal fiume stesso”. I risultati delle analisi qualitative effettuate da Arpa Lombardia sul Lambro, per l’anno 2019, evidenziano che: ‐ Il LIMeco, che concorre alla definizione dello Stato Ecologico dei corsi d’acqua, registra un valore Cattivo, nella stazione di monitoraggio di Locate Triulzi, ‐ Lo stato chimico di tutti i corpi idrici superficiali è classificato in base alla presenza delle sostanze chimiche definite come sostanze prioritarie (metalli pesanti, pesticidi, inquinanti industriali, interferenti endocrini, ecc.) ed elencate nella Direttiva 2008/105/CE, aggiornata dalla Direttiva 2013/39/UE, attuata in Italia dal Decreto Legislativo 13 ottobre 2015, n. 172. Il valore rilevato per il fiume Lambro restituisce uno stato chimico NON BUONO. Gli acquiferi sotterranei presentano un gradiente dell’ordine del 2‰, con caratteri specifici variabili a livello locale. I processi erosionali di natura meteorica e fluviale, localmente, hanno messo a contatto l’acquifero superficiale con la superficie topografica, specialmente in corrispondenza dell’incisione valliva fluviale del Lambro Meridionale. In questo modo si ha un’alimentazione diretta derivante dalle precipitazioni meteoriche e dalle acque dei corsi d’acqua superficiali. Sulla base delle condizioni geologiche, geolitologiche ed idrogeologiche individuate è stata attuata la stima del grado di vulnerabilità del primo complesso acquifero nel settore di specifico interesse. Associando a tali elementi primari il grado di pericolosità delle eventuali attività presenti sul territorio di specifico interesse si individua qualitativamente il grado di vulnerabilità dell’acquifero ovvero il potenziale grado di esposizione del medesimo all’eventuale contaminazione da agenti inquinanti esterni. 12
VAS – Sintesi non Tecnica GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Il settore territoriale di Pieve Emanuele si inserisce nell’ampia pianura costituente il Livello fondamentale della Pianura (informalmente definito in letteratura anche come “Piano Generale Terrazzato della Pianura Padana”) ed attribuito ai depositi fluvioglagiali e fluviali Wurmiani; la morfologia risulta pertanto tipicamente pianeggiante, solo localmente interessata da blande ondulazioni, a debole inclinazione in direzione S–SE. La monotonia morfologica viene interrotta dallo sviluppo dagli intagli morfologici dei principali corsi d’acqua, ovvero, nel caso specifico, dalla valle del Fiume Lambro Meridionale. La valle del Lambro Meridionale interessa solo marginalmente il territorio di Pieve Emanuele costituendone il limite amministrativo orientale, dove si presenta suddivisa in due distinti sistemi terrazzati: il sistema terrazzato delle alluvioni attuali e recenti (topograficamente maggiormente depresso e riconducibile ai settori d’alveo attuali) ed il sistema terrazzato intermedio, costituito dalle alluvioni antiche, contraddistinto da quote topografiche intermedie tra il L.F.P. e le alluvioni recenti. PAESAGGIO Il Comune di Pieve Emanuele si trova nel contesto della pianura irrigua e dei fontanili e delle Valli fluviali. L’abbondanza di acqua e la costruzione di una fitta rete di canali ha consentito lo sviluppo delle potenzialità agricole sul territorio, connotando altresì gli aspetti antropici del luogo. Il paesaggio agrario caratterizzato anche dalla presenza delle risaie, vede una progressiva estensione degli appezzamenti coltivati accompagnata dalla scomparsa delle alberature di ripa. Il Fiume Lambro meridionale, nel tratto compreso tra la frazione di Fizzonasco e il centro di Pieve Emanuele, presenta una struttura d’alveo rettificata e arginata a protezione dei centri abitati medesimi. A valle del centro abitato di Pieve Emanuele il fiume conserva i suoi caratteri naturali defluendo in un alveo protetto lateralmente da terrazzamenti morfologici naturali. Di grande valore, storico e culturale è la chiesa di S. Alessandro sita nel centro storico della Pieve. Risale all’XVI secolo il Castello di Tolcinasco, unico esempio di castello agricolo nella Lombardia dell’epoca. Sito nel territorio tra Mirasole e Pieve, l’edificio è a pianta rettangolare con massicce torri angolari sempre quadrate. La mole è coronata da merlatura protetta dal tetto. 13
ENERGIA Il Comune di Pieve Emanuele ha aderito al Patto dei Sindaci con delibera di Consiglio Comunale n°45 del 29 luglio 2009, impegnandosi, di conseguenza, a ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo il Comune si è impegnato a predisporre l’inventario delle emissioni (Baseline emission inventory – BEI) ed il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), strumenti indispensabili per quantificare le emissioni nonché individuare azioni concrete per ridurle. La base dati di riferimento per individuare azioni ed obiettivi del Piano d’Azione è riferita all’anno 2005 e si basa su dati forniti da Enel e dalla banca dati regionale SIRENA. Dall’analisi dei consumi energetici appare evidente come il peso maggiore sia dovuto in maniera quasi equa al settore residenziale che è responsabile di circa il 34% dei consumi e al settore terziario non comunale responsabile del 33% e, in percentuali minori, seguono i consumi dei trasporti privati e commerciali, che si attestano a circa 16% e del settore industriale con il 13%. Per quanto riguarda i vettori utilizzati, il gas naturale rappresenta il vettore maggiormente utilizzato (53,6%), seguito dall’energia elettrica (25,9%). Le energie rinnovabili rappresentano una quota molto limitata (0,8%). Andando ad analizzare la stima delle emissioni di CO2, appare evidente come il peso maggiore sia dovuto in maniera quasi equa al settore terziario non pubblico e residenziale, responsabili rispettivamente per circa il 34% e il 31% delle emissioni; in percentuali minori sono presenti emissioni prodotte dal settore industriale e dai trasporti privati e commerciali (con circa il 16% e con il 15% rispettivamente). I risultati indicano che i settori su cui è prioritario agire al fine di raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 20% per il Comune di Pieve Emanuele sono nell’ordine: il terziario, il residenziale, l’industria, i trasporti e il Pubblico. RUMORE Il Comune di Pieve Emanuele è dotato di Piano di Zonizzazione Acustica, approvato nel 2003. Il PZA definisce le zone acusticamente omogenee e la relativa classe acustica (da I a VI) a cui sono associati valori limite di emissione, di immissione, di attenzione e di qualità, distinti per i periodi di riferimento diurno (ore 06.00‐22.00) e notturno (ore 22.00‐06.00). In esso vengono, inoltre, definite le aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, mobile o all’aperto ed aggiornate le fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Il tutto con lo scopo di rendere coerenti la destinazione urbanistica e la qualità acustica delle aree. In sintesi: ‐ i ricettori maggiormente sensibili dal punto di vista acustico sono stati inseriti in Classe I, 14
VAS – Sintesi non Tecnica ‐ le aree agricole e la maggior parte delle zone residenziali di Pieve Emanuele sono inseriti in Classe II, ‐ le principali arterie di traffico sono classificate in Classe IV e le aree residenziali prospicienti in Classe III, ‐ gli insediamenti produttivi situati nella zona industriale di Fizzonasco e gli insediamenti produttivi situati nel polo logistico sud sono classificati in Classe V, mentre l’Area ex‐Alcan in Classe VI. ELETTROMAGNETISMO Nel territorio di Pieve Emanuele, le principali e possibili fonti di inquinamento elettromagnetico sono rappresentate da elettrodotti, che attraversano il territorio comunale, tranne che in alcune tratte, sufficientemente lontano da aree residenziali, e da diverse antenne per la telefonia mobile. RIFIUTI La produzione procapite di rifiuti urbani nel comune di Pieve Emanuele per l'anno 2020 (ultimo dato disponibile) è pari a 594,9 kg/ ab*anno, valore in leggero aumento rispetto al 2019 (541,5 kg/ab*anno) e al 2018 (513,9 kg/ab*anno). La percentuale di rifiuti differenziati ammonta al 2020 al 59% del totale dei rifiuti urbani prodotti; questo valore risulta superiore al dato rilevato negli anni precedenti, pari a 56,7 nel 2019 e 43,6% nel 2018. 15
4. VARIANTE GENERALE AL PGT DI PIEVE EMANUELE: OBIETTIVI E FINALITÀ 4.1 Piano di Governo del Territorio vigente Il Comune di Pieve Emanuele è dotato di Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), redatto ai sensi della legge regionale n. 12/2005 e s.m.i., approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 78 del 22.07.2013, i cui elaborati rettificati in accoglimento delle osservazioni e dei pareri pervenuti sono stati validati con determinazione dirigenziale n. 78 del 03.02.2014, ed ha assunto efficacia a seguito della pubblicazione dell’avviso di approvazione sul B.U.R.L. Serie Avvisi e Concorsi, n. 6, del 05.02.2014. Successivamente sono stati deliberati i seguenti atti: ‐ con deliberazione di Consiglio Comunale n. 65 del 06.11.2014 avente ad oggetto: “Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) vigente – Correzione di errori materiali e rettifiche non costituenti variante ai sensi dell’art. 13, comma 14 bis, della L.R. n. 12/2005 e s.m.i.”, sono state approvate rettifiche al P.G.T. e il relativo avviso è stato pubblicato sul B.U.R.L. Serie Avvisi e Concorsi, n. 3, del 14.01.2015; ‐ con deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 02.03.2020 avente ad oggetto “Norme Tecniche di Attuazione del Piano delle Regole del P.G.T. vigente – Interpretazione autentica e rettifica errori materiali non costituenti variante ai sensi dell’art. 13, comma 14 bis, della L.R. n. 12/2005 e s.m.i.” sono state approvate rettifiche al P.G.T. ed il relativo avviso è stato pubblicato sul B.U.R.L. Serie Avvisi e Concorsi, n. 16, del 15.04.2020; ‐ con deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 01.03.2021 avente ad oggetto “Interpretazione autentica della definizione di “Sistema consolidato” di cui alle Tavv. 02.01.a e 02.01.b del Piano delle Regole del P.G.T. vigente” è stata approvata l’interpretazione autentica dei contenuti di due elaborati grafici allegati al P.G.T. ed il relativo avviso è stato pubblicato sul B.U.R.L. Serie Avvisi e Concorsi, n. 15, del 14.04.2021. ‐ con deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 01.03.2021 ad oggetto: "Piano dei Servizi ‐ Rettifica errori materiali non costituenti variante ai sensi dell'art. 13, comma 14 bis, della L.R. 12/2005 e s.m.i.", che ha comportato rettifiche al Piano dei Servizi, il cui avviso è stato pubblicato sul BURL Serie Avvisi e Concorsi n. 22 del 3 giugno 2021. ‐ Infine, con deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 19.04.2021 è stato adottato il Piano Attuativo conforme al PGT denominato FSR. I principali obiettivi che hanno guidato l’elaborazione del PGT vigente posso essere riassunti come di seguito indicato: LA NUOVA CITTÀ CORDIALE ‐ Integrazione fra tessuto urbano e contesto ambientale (attraverso interventi ad elevata qualità paesaggistica, la definizione di nuove flessibilità e compatibilità funzionali e la dotazione di servizi e luoghi collettivi). QUALITÀ URBANA DIFFUSA ‐ Realizzazione della viabilità intesa come spazio urbano di relazione (es. percorsi verdi e piste ciclabili). ‐ Dimensionamento adeguato degli sviluppi insediativi al fine di equilibrare la capacità di carico urbanistico ed ambientale del territorio. 16
VAS – Sintesi non Tecnica VERDE E RETE ECOLOGICA ‐ Completamento delle aree ad alto valore ambientale tramite la proposta di Contratto di Fiume. ‐ Creazione di una rete di connessione con piste ciclabili e connessioni verdi protette. ‐ Creazione di una rete ecologica locale di valorizzazione dei sistemi idrici principali e secondari (rogge e fiume Lambro) per creare un circuito ad elevato valore naturalistico. SISTEMA DELLA PRODUZIONE E DEL COMMERCIO ‐ Riqualificazione del tessuto produttivo esistente (in particolare a Fizzonasco). ‐ Differenziazione della nuova offerta commerciale. VIABILITÀ E MOBILITÀ ‐ Ridisegno della viabilità urbana in coerenza al riassetto di quella extraurbana (si mira in particolare allo smaltimento del traffico pesante passante per Fizzonasco in direzione Opera); ‐ Miglioramento dei collegamenti del territorio comunale a scala regionale attraverso trasporto pubblico. Gli interventi previsti nel Documento di Piano sono i seguenti: ‐ Area di trasformazione Sp1 – Corte Solidale; ‐ Area di trasformazione C1 – via Brodolini; ‐ Aree di trasformazione per servizi S1, S2; ‐ PRU delle Rose; ‐ Nuova fermata e nodo di interscambio FSR; ‐ Piani Attuativi in fase di revisione istruttoria P1, P2, P3. ‐ Campus della Pieve – CdP ‐ ampliamento dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Complessivamente le previsioni del PGT sono quelle indicate nella tabella seguente. Le numerose modifiche ed integrazioni alla LR12/05, nonché l’approvazione di nuove normative quali la LR31/14, che ha posto il tema della riduzione del consumo di suolo, e la LR18/19, che ha definito una serie di misure per semplificare ed incentivare la rigenerazione urbana e territoriale, intervenute dalla data di approvazione del PGT vigente, rendono necessaria la redazione di una Variante generale. 17
Una Variante generale che, oltre ad adeguare il PGT alle recenti disposizioni regionali, avrà anche il compito di porre rimedio a una serie di incongruenze tecniche emerse in questo periodo di gestione del Piano. 4.2 Linee guida per la Variante generale al PGT di Pieve Emanuele Il documento programmatico relativo alle Linee guida per la Variante generale al PGT di Pieve Emanuele è stato approvato con deliberazione G.C. n. 74 del 31.05.2021. Esse riassumono gli obiettivi da perseguire con la Variante stessa, alla base della quale sono posti i seguenti temi principali. 1. SEMPLIFICAZIONE – Un Piano semplice e attuabile La Variante di PGT sarà caratterizzata da un nuovo impianto documentale e normativo: a tutti gli effetti può essere considerata un nuovo Piano di Governo del Territorio, agile per struttura, semplice ed esauriente sia per contenuti che per disposizioni normative. Il quadro conoscitivo avrà l’obiettivo di fornire una lettura del territorio nella sua complessità, che tenga conto delle dinamiche economico‐territoriali che hanno influenzato lo sviluppo dell’ambito comunale. Il quadro programmatico sarà rinnovato attraverso lo snellimento delle disposizioni normative, la semplificazione dei tre atti che compongono il PGT (Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi) e la costruzione di elaborati cartografici chiari, con l’obiettivo di ottenere un quadro previsionale e normativo di più facile comprensione e applicazione. Pochi documenti, dunque, di semplice lettura e facilmente aggiornabili, in grado di garantire un più facile utilizzo da parte dei professionisti. Gli studi di settore costituiscono un ulteriore avanzamento dello stato conoscitivo: all’aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica, infatti, si affiancheranno sia lo studio del Reticolo Idrico Minore (RIM) e del Documento di Polizia Idraulica, di cui si porterà a compimento l’iter regionale di approvazione adeguandolo alle nuove disposizioni normative, sia la redazione dello studio comunale di gestione del rischio idraulico. Tutte le analisi verranno effettuate in ambiente GIS, a partire dalle banche dati comunali, in un progetto integrato di interscambio delle informazioni tra i differenti settori comunali, nell’alveo del processo di digitalizzazione dell’Ente. 2. UN PROGETTO PER FIZZONASCO – Rigenerare il comparto industriale L’obsolescenza funzionale ed edilizia delle aree produttive costruite in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ‘60 agli anni ’90 del secolo scorso caratterizza anche la frazione di Fizzonasco. Si tratta di aree ancora in parte utilizzate e contrassegnate da fenomeni di parziale abbandono, per ora connessi al ciclo economico, che in un prossimo futuro potrebbero vivere una traiettoria discendente. Il tessuto edilizio è costituito da edifici vecchi, generalmente poco adattabili e poco efficienti sotto il profilo energetico, caratterizzato da usi univoci (produttivi‐artigianali) e con utilizzo quasi esclusivamente diurno. Sono aree rigide che poco si prestano alla trasformazione (bassa resilienza) e che inglobano spazi e attrezzature pubblici insufficienti, non idonei o addirittura assenti. A questa realtà produttiva si affiancano, a spot, insediamenti residenziali. Trattandosi di proprietà frazionata, il mutamento non può che avvenire innestando piccole modifiche che, se reiterate nel tempo, possono comportare un cambiamento complessivo. Obiettivo primario è dunque facilitare le trasformazioni, sia quelle già in atto e perlopiù indotte dalla vicinanza con l’I.C. Humanitas e il suo campus universitario, sia innestarne di nuove. Favorire le riconversioni e 18
VAS – Sintesi non Tecnica consentire il mix funzionale saranno le logiche sottese a questa trasformazione, con alcune limitazioni rispetto alla residenza pura che mal si concilia con i comparti produttivi. La flessibilità delle norme dovrà comunque consentire di governare le trasformazioni, senza per questo inibire l’insediamento di nuove attività produttive o ostacolare il consolidamento di quelle esistenti. 3. VALORIZZAZIONE AMBIENTALE – Il territorio naturale come risorsa Buona parte della superficie territoriale del Comune di Pieve Emanuele è interessata da ambiti destinati a usi agricoli o naturali, tipici del paesaggio di pianura del basso milanese. L’inserimento all’interno del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano ha determinato storicamente la salvaguardia di queste porzioni di territorio dai processi di urbanizzazione. Si tratta di un sistema paesaggistico e rurale articolato dal punto di vista naturalistico e di valore economico per le aziende agricole presenti, che trova nel Fiume Lambro Meridionale un elemento di grande interesse. Il nuovo PGT per questi ambiti ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare i nuclei rurali esistenti (le cascine), in sinergia con la valorizzazione ecologico‐ambientale del paesaggio agrario e delle attività in esso insediate. Il recupero degli insediamenti agricoli dismessi o abbandonati costituisce un tema di rilevante importanza che, connesso alla creazione di una rete articolata di percorsi ciclopedonali in grado di mettere in relazione lo spazio rurale all’ambiente urbano, può assicurare la completa fruizione del territorio. Un tema centrale riguarda la valorizzazione dei corsi d’acqua superficiali (il sistema dei canali e delle rogge) e, in particolare, del fiume. Il Lambro, infatti, rappresenta un sistema ambientale unico, ricco di avifauna e di vegetazione, che il Piano intende recuperare e rendere fruibile: la percorribilità a piedi o in bicicletta delle sue sponde e l’”immersione” nel paesaggio fluviale, comporteranno senz’altro una valida alternativa agli itinerari esistenti, già molto frequentati e apprezzati. Un complesso di azioni, dunque, che pongono al centro del Piano l’ambiente, il paesaggio agricolo e l’acqua quali elementi del sistema delle strategie territoriali proposte. 4. LA CITTÀ PUBBLICA – Razionalizzare i servizi La città pubblica sarà protagonista della Variante n. 1 al PGT. Pertanto, anche il Piano dei Servizi sarà oggetto di revisione. Un’analisi sulle aree e sugli edifici che ospitano attrezzature e servizi di interesse pubblico e generale avrà l’obiettivo di ricostruire un quadro ricognitivo aggiornato. Il nuovo PGT definirà azioni per la valorizzazione della città pubblica e per la programmazione degli interventi futuri. Potranno essere previste misure finalizzate alla riorganizzazione e integrazione dei servizi esistenti, con un focus sul recupero di quei servizi che presentano maggiori criticità in termini di stato di conservazione e livello di fruibilità. La concentrazione delle risorse disponibili verso la razionalizzazione dei servizi esistenti e la previsione di interventi mirati a favorire la fruizione sistemica che includa la frazione di Fizzonasco, sarà accompagnata dalla ridefinizione del ruolo di alcuni servizi. Saranno inoltre inseriti progetti per la riqualificazione degli spazi pubblici (piazze, parchi di quartiere, itinerari principali), incluso il completamento dei percorsi ciclopedonali e la definizione di interventi di riorganizzazione della rete stradale. Con una visione territoriale più dilatata, che volge lo sguardo al quadrante metropolitano di riferimento, il potenziamento del sistema dei servizi locali, unitamente alla riqualificazione delle infrastrutture viabilistiche e 19
alla valorizzazione del sistema agricolo e naturale, può rappresentare una strategia in grado di far emergere la qualità abitativa del territorio comunale, rendendolo più attrattivo e vivibile. In questa ottica dovranno essere potenziati anche i collegamenti interni, in particolare con l’Università Humanitas e l’ospedale, e, attraverso il quadruplicamento della linea ferroviaria Milano‐Genova già in programma, quelli con il sistema dei grandi servizi metropolitani e dei trasporti pubblici regionali (sistema ferroviario suburbano e metropolitano). 5. TRASFORMAZIONI E RIGENERAZIONE – Governare il cambiamento Dal punto di vista normativo determinante sarà il recepimento di una serie di disposizioni sovraordinate entrate in vigore successivamente all’approvazione del PGT vigente: la riduzione del consumo di suolo, la tutela del sistema paesistico‐ambientale e di difesa del suolo del PTCP della Città metropolitana di Milano e del Parco Agricolo Sud Milano, l’adeguamento della componente geologica, idrogeologica e sismica. Il nuovo PGT dovrà ridefinire le strategie territoriali per programmarne lo sviluppo con interventi attuabili e coerenti. Un progetto di sviluppo che terrà conto dei nuovi scenari di riferimento: da un lato una profonda crisi economica che ha condizionato il mercato immobiliare negli ultimi anni, dall’altro le recenti disposizioni regionali in tema di riduzione del consumo di suolo che limitano la previsione di nuove trasformazioni su aree non urbanizzate allo stato attuale. A questo va aggiunta la non facile situazione legata alla pandemia da Covid‐ 19 che sta condizionando ogni scelta futura. Il Documento di Piano avrà il compito di strutturare, tramite macro‐obiettivi strategici, una nuova visione del territorio. Verranno definiti i criteri guida per la pianificazione attuativa, in particolare per gli ambiti di trasformazione non attuati. Obiettivo prioritario sarà incentivare l’attuazione delle previsioni. Il Piano delle Regole si concentrerà sulla semplificazione delle norme di attuazione, che dovranno essere aggiornate e rese di facile lettura. Recepirà inoltre le misure di incentivazione per la rigenerazione urbana, finalizzate a promuovere interventi di recupero nel tessuto urbano consolidato o di aree e edifici sottoutilizzati o abbandonati. La regolazione dell’uso del suolo sarà caratterizzata da una «zonizzazione» più semplice, individuerà i nuclei di antica formazione e le aree di interesse. L’adattabilità degli immobili alle diverse esigenze (metabolismo urbano) costituirà un ulteriore obiettivo, soprattutto nella frazione, dove si punterà a far nascere un nuovo mix funzionale. 4.3 Contenuti della Variante al PGT di Pieve Emanuele I principali contenuti della Variante al PGT di Pieve Emanuele sono stati sviluppati in coerenza con quanto indicato nelle Linee Giuda approvate dalla amministrazione Comunale, riprendendo i diversi temi proposti. In particolare: ‐ Il paesaggio agricolo, riconosciuto come elemento di maggiore qualità del territorio di Pieve E, deve essere valorizzato in tutte le sue forme: attività agricola intensiva, ancora capace di produrre reddito, rete irrigua complessa e ricca di canali e rogge, complessi rurali, in parte ormai abbandonati, sistema della valle fluviale del Lambro meridionale, con i suoi rami secondari e le sue aree boscate. Valorizzare il paesaggio agricolo ha innanzitutto una finalità di carattere ambientale che va oltre l’obbligo di non consumare nuovo territorio agricolo per scopi urbani, ma che può anche contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a contrastare l’impoverimento della diversità biologica, che ormai caratterizza gli spazi aperti. In questo senso si pongono azioni come piantare più alberi, realizzare nuovi boschi e siepi, valorizzare la rete idrografica, realizzare zone umide e mantenere le strade 20
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