PERSPECTIVE 2019 - Cordusio SIM
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F E B PERSPECTIVE B R NOW. NEW. NEXT A I O 2019 Cordusio SIM S.p.A. Via Borromei, 5 20123 Milano
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | SOMMARIO SCENARIO MACRO USA 4 EUROZONA 5 ASIA 6 VALUTE & COMMODITY 7 ASSET CLASS 8 SINTESI E PROSPETTIVE 9 RISCHIO / FOCUS 10 1 febbraio 2019 2
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | All’inizio del 2019 restiamo fiduciosi sul quadro complessivo, ma siamo consapevoli di essere entrati nella fase finale di un ciclo economico. Il rallentamento della crescita globale è sempre più sincronizzato e marcato in Cina ed Europa, mentre gli USA crescono meno, ma restano sopra il loro potenziale. La flessione delle esportazioni dovuta alle tensioni commerciali è diffusamente compensata da una buona tenuta della domanda interna, spinta dalla crescita occupazionale e salariale. Le ridotte preoccupazioni sull’inflazione e la minore crescita stanno portando le Banche Centrali a essere pragmatiche rispetto ai programmi di rialzo dei tassi di interesse e di restringimento dei bilanci. Entrambe le prospettive restano tuttavia confermate nel medio periodo. A consigliare ulteriore prudenza è uno scenario di rischio politico globale sempre più elevato. In questo contesto, ci aspettiamo un ritorno più basso dall’azionario sia degli USA che dell’Eurozona. Riteniamo invece che nei Mercati Emergenti possano distinguersi alcune e selezionate opportunità dopo la correzione del 2018. Nel complesso, una maggiore liquidità garantirà la necessaria flessibilità operativa in un contesto di volatilità elevata. Manuela D’Onofrio, Condirettore Generale Direttore Investments & Products 3
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | SCENARIO MACRO USA CICLO ECONOMICO Tasso di cresciTa annuale del Pil usa Q3/18 Q4/18 Negli Stati Uniti la crescita del PIL nel quarto 10 8 3,4% 2,6% trimestre 2018 è prevista in rallentamento, ma 6 4 pur sempre sopra il potenziale. 2 Secondo le stime, la crescita passerebbe al 0 +2,6% rispetto al 3,4% del terzo trimestre. -2 -4 Il quadro generale è comunque sostenuto dai -6 consumi, dalla forza del mercato del lavoro -8 (disoccupazione al 3,9%), dalla crescita -10 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 salariale e dagli effetti degli sgravi fiscali. Fonte: Bureau of Economic Analysis via Haver Analytics Data di aggiornamento: gennaio 2019 INFLAZIONE evoluzione inflazione cPi core usa 2.25% Nonostante la risalita dell’inflazione 2.00% salariale, la FED non è molto preoccupata dell’andamento dell’inflazione globale (PCE 1.75% Core) che sembra non riuscire a rompere il 1.50% tetto del 2% – obiettivo a lungo termine del 1.25% FOMC – e ha assunto un atteggiamento 1.00% pragmatico e paziente. 0.75% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Fonte: Bureau of Economic Analysis, Bank of America Merrill Lynch Data di aggiornamento: gennaio 2019 POLITICA MONETARIA faTTori deTerminanTi la recessione nei G7 dal 1960 35 L’orientamento della FED si è già tradotto 29 30 in una politica monetaria meno restrittiva 25 rispetto ai piani di alcuni mesi fa. 20 19 Ciò potrebbe rimuovere una delle principali 15 13 13 cause del rallentamento dell’economia 11 10 20 USA. 8 8 5 0 Politiche Boom del Shock Bolla Crisi Politiche Shock Crollo monetarie credito petrolifero immobiliare bancarie fiscali valutari dell’export restrittive restrittive Fonte: Capital Economics Data di aggiornamento: gennaio 2019 4
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | SCENARIO MACRO EUROZONA CICLO ECONOMICO Tasso di disoccuPazione in eurozona, % 12 Ci attendiamo una crescita economica dell’Eurozona in rallentamento a +1,4% nel 11 2019, rispetto al +1,8% del 2018. La crescita è sostenuta dall’aumento occupazionale e 10 7,9% salariale che alimenta la domanda domestica. 9 A tendere, le tensioni commerciali mondiali 8 potrebbero ripercuotersi negativamente sull’Export, portando nel 2020 il tasso di 7 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 crescita al di sotto del suo potenziale. Fonte: Pantheon Macroeconomics Data di aggiornamento: gennaio 2019 INFLAZIONE Tasso di inflazione eurozona, HicP 2,5% Nel dicembre 2018 il tasso d’inflazione annualizzato HICP è calato all’1,6% contro 2,0% 1,6% l’1,9% del mese di novembre. Il tasso “core”, 1,5% ovvero al netto di beni particolarmente volatili quali alimentari, energia, alcol e tabacco, è 1,0% rimasto fermo al 1,0% di novembre. 05% 0,0% ott 2018 nov 2018 dic 2018 Fonte: BCE Data di aggiornamento: gennaio 2019 POLITICA MONETARIA ProbabiliTà di modifica dei Tassi di inTeresse Per dePosiTi Presso la bce Alla luce dell’andamento contenuto 30 ~27% ~4% Probabilità Probabilità 25 di rialzo di taglio dell’inflazione, la BCE conferma gli attuali tassi fino all’estate del 2019, quando verranno 20 effettuate nuove valutazioni. Il Presidente 15 Draghi ha ribadito che la BCE reinvestirà 10 completamente i rimborsi dei titoli di stato 5 acquistati col Quantitative Easing. 0 7 mar 10 apr 6 giu 25 lug 12 set 24 ott 12 dic Fonte: elaborazione interna Cordusio Data di aggiornamento: 24 gennaio 2019 5
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | SCENARIO MACRO ASIA CICLO ECONOMICO Tassi di cresciTa del Pil dei Paesi emerGenTi 9 2018 - consolidato Attenzione speciale sulla Cina, dopo il 8 6,5% 6,2% 2018 - stima decremento dal +6,5% al +6,2% della 7 2019 - stima previsione di crescita per il 2019. La 6 5 riduzione potrebbe essere attenuata dal 4 dispiegamento degli effetti degli sgravi fiscali 3 di recente introdotti, oltre che dall’eventuale 2 raggiungimento di un accordo commerciale 1 con gli Stati Uniti. In Giappone, dopo un 2018 0 Cina India Russia Brasile Sud Africa sotto le attese, la domanda interna potrebbe Fonte: elaborazione interna Cordusio portare la crescita al +0,9% nel 2019. Data di aggiornamento: gennaio 2019 INFLAZIONE Tasso di inflazione cPi cina ulTimi 12 mesi Un segnale più preoccupante per l’economia 2.80 cinese è giunto dal tasso d’inflazione, che nel 2.60 2018 è salito al 2,1%, lontano dal target del 2.40 3% indicato dal governo. 2.20 2.00 1.80 1.60 Mar Mag Lug Set Nov Fonte: elaborazione interna Cordusio Data di aggiornamento: gennaio 2019 POLITICA MONETARIA Tasso di inflazione cPi GiaPPone ulTimi 12 mesi La Banca Centrale del Giappone, preoccupata 1.40 dal calo della stima di inflazione 2019 (dal 1.20 +0,9% al +0,5%) ha deciso di confermare una politica monetaria espansiva, finalizzata ad 1.00 0.80 0,30% aiutare la crescita del PIL. La Banca Centrale 0.60 Cinese in gennaio ha nuovamente ridotto i requisiti di riserva obbligatoria delle banche al 0.40 fine di liberare liquidità per il mercato. 0.20 Mar Mag Lug Set Nov Fonte: elaborazione interna Cordusio Data di aggiornamento: gennaio 2019 6
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | SCENARIO MACRO VALUTE E COMMODITY PETROLIO andamenTo del brenT ulTimi 6 mesi 85 I tagli attesi della produzione OPEC 80 dovrebbero limitare la crescita media > 60$ 75 dell’offerta nel 2019 a soli 400 mila barili al 70 giorno, con l’obiettivo di supportare i prezzi. 65 Da segnalare che il Brent, dopo il calo di fine 60 2018, è ritornato sopra i 60 dollari al barile. 55 50 45 Lug31 Ago15 Ago31 Set14 Set28 Ott15 Ott31 Nov15 Nov30 Dic14 Dic31 Gen15 Fonte: elaborazione interna Cordusio Data di aggiornamento: gennaio 2019 ORO Prezzo sPoT $ oro ulTimi 12 mesi 1350.0000 Dall’agosto del 2018 l’oro ha segnato un rincaro di oltre il 12% soprattutto grazie agli 1300.0000 acquisti record delle banche centrali, le cui riserve auree – secondo l’Official Monetary 1250.0000 and Financial Institutions Forum – ammontano a 1.400 miliardi di dollari. Improbabili ulteriori 1200.0000 rialzi. 1150.0000 Mar Mag Lug Set Nov Fonte: elaborazione interna Cordusio Data di aggiornamento: gennaio 2019 EURO/DOLLARO cambio dollaro verso euro ulTimi 5 anni 1,6 Nel 2019 le due valute dovrebbero muoversi 1,4 nella fascia 1,10-1,20 dollari verso euro. Nella 1,20 1,2 prima parte dell’anno si prevede un Dollaro 1 1,10 più forte, per poi indebolirsi nel secondo 0,8 semestre come conseguenza del probabile 0,6 rallentamento dell’economia USA, della 0,4 riduzione del differenziale sui tassi a breve 0,2 termine e dell’aumento del deficit federale 0 Gen 2014 Gen 2015 Gen 2016 Gen 2017 Gen 2018 Gen 2019 americano. Fonte: elaborazione interna Cordusio Data di aggiornamento: gennaio 2019 7
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | ASSET CLASS AZIONI Ci aspettiamo un Azionario ancora favorevole, Sottopesare Neutrale Sovrappesare ma con rischio in aumento per via della riduzione di liquidità delle Banche Centrali e per una possibile revisione al ribasso degli Giappone USA utili. Una maggiore liquidità è richiesta per cogliere le opportunità che si prefigurano Mercati Emergenti nell’Azionario dei Mercati Emergenti. Pacifico Europa ex-Giappone OBBLIGAZIONI Sottopesare Neutrale Sovrappesare Il rallentamento della crescita globale e il graduale rialzo dei tassi di interesse Obbligazioni Corporate High provocherà un allargamento degli spread, Yield Globali soprattutto in USA dove la qualità del credito è Governativi Mercati Obbligazioni in peggioramento. Il rendimento del decennale Emergenti Mercati Emergenti USA potrebbe spingersi verso il 3-3,5%, Obbligazionario Corporate IG livello che rappresenterebbe un’interessante EUR forma di copertura del portafoglio in caso di rallentamento dell’economia USA. MATERIE PRIME Sottopesare Neutrale Sovrappesare Alla luce delle previsioni sul prezzo del petrolio la linea è quella della neutralità. Petrolio - - Oro 8
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | SINTESI E PROSPETTIVE PROSPETTIVE MACROECONOMICHE NOW Conflittualità politica e volatilità dei mercati Il quadro generale descrive numerosi focolai di conflittualità politica sia interna che tra Stati, aggiungendo incertezza alle prospettive di tutti i principali mercati. Negli Stati Uniti osserviamo lo scontro fra Trump e il Congresso, che ha causato il più lungo shut-down della storia. In Europa assistiamo alle manifestazioni dei gilet gialli e al tormentato e ancora irrisolto percorso della Brexit. In Sud America seguiamo la grave crisi politica in Venezuela. Sullo sfondo vi sono le prossime elezioni europee del 2019, che per la prima volta potrebbero avere un peso sulle politiche comunitarie ben superiore agli effettivi poteri dell’europarlamento. NEW Allentamento delle tensioni sui Mercati Emergenti Gli Emerging Markets potrebbero beneficiare della probabile pausa nel ciclo di rialzo dei tassi USA e delle attese di graduale indebolimento del Dollaro. Questo permetterebbe alle Banche Centrali, soprattutto in Asia, di tagliare i tassi di interesse verso valori più favorevoli alla crescita delle rispettive economie, assecondando il calo del tasso di inflazione. In questo scenario diventa possibile anche l’apprezzamento delle divise nazionali dei Paesi emergenti dopo le pesanti svalutazioni del 2018. NEXT Accordo commerciale Cina – USA Il rallentamento dell’economia mondiale tra 2018 e 2019 trova nella conflittualità commerciale tra Stati Uniti e Cina uno dei fattori determinanti, con l’Export cinese che su base annuale nel 2018 si è contratto del 4,4% e l’Import del 7,7%. In tal senso, un eventuale accordo potrebbe ridurre l’incertezza nella programmazione economica del Paese asiatico, con impatti positivi sul quadro globale. 9
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | RISCHIO / FOCUS Le opportunità negli Emerging Markets I Mercati Emergenti, sia nella loro espressione azionaria che obbligazionaria, potrebbero produrre nei prossimi mesi alcune e selezionate opportunità di investimento in forza dei benefici derivanti da precise evoluzioni dei fattori macroeconomici. Essendosi svolte le elezioni americane di Mid-Term, è venuto a cessare uno dei motivi di volatilità del Dollaro. La valuta americana, in uno scenario dove è probabile il rallentamento o una pausa nel percorso di crescita dei tassi di interesse della FED, potrebbe progressivamente indebolirsi nel corso del 2019. Questo andamento favorirebbe una possibile rivalutazione delle monete dei Paesi Emergenti. Inoltre, un accordo commerciale Cina-USA in grado di evitare il rialzo al 25% dei dazi americani su 200 miliardi di esportazioni cinesi, favorirebbe un rimbalzo degli Asset dei Paesi Emergenti maggiormente legati al Paese asiatico. In questo scenario, i mercati azionari emergenti sarebbero un’opportunità di investimento con prospettive migliori rispetto all’azionario USA (che sconta valutazioni complessivamente ancora molto elevate) e rispetto all’azionario dell’Eurozona (in cui l’incertezza politica e il rallentamento dell’economia possono incidere sul mantenimento o sulla crescita dei valori attuali). In ambito obbligazionario, le emissioni dei Paesi Emergenti, potrebbero essere supportate da economie in crescita e con tassi di interesse adeguati ai livelli di inflazione in calo. Al contrario l’investimento in Corporate Investment Grade e High Yield, così come in titoli di stato europei, è reso meno opportuno dall’aumento degli spread e dalla fine del Quantitative Easing, oltre che da un probabile aumento dell’inflazione in Eurozona. 10
| PERSPECTIVE FEBBRAIO 2019 | L’ECONOMIA GLOBALE IN BASE AL PIL Africa Asia Australia Europa Nord America Sud America Resto del mondo Stati Uniti Cina d’America 14.84% 24.32% Giappone Germania 5.91% 4.54% Canada 2.09% Russia India Messico Sud Africa 0.42% 1.8% 1.54% Korea 2.83% Francia del Egitto 0.45% Sud Arabia 3.26% 1.86% Saudita Regno Turchia 0.87% Italia Nigeria 0.65% 0.97% 0.5 3% Unito Paesi Bassi 2.46% dia Indonesia 1.16% Ta ila n % 3.85% 1.01% 57 e 0. r Svezia n apo % EAU 0.67% Svizzera a 1% lia 0.4 0.5% Ir ng 9% 0.9% Si 0.3 ca 1.8stra Norvegia Spagna ar nim 0.52% Israele 0.4% 1.62% Au Austria Da Polonia 0.51% Hong Kong 0.42% Belgio 0.64% Malasia 0.4% Resto del mondo 0.61% ela0.5% Filippine 0.39% 9.41% Venezu Argentina 0.79% Brasile Colombia 0.39% 2.39% Irlanda 0.38% Fonte: World Development Indicators database, World Bank Data di aggiornamento: 1 Febbraio 2017 11
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