Patologie Acido-Peptiche - Gamma di condizioni cliniche in cui si ritiene che il danno indotto dall'acido gastrico o dall'attivazione della ...
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Patologie Acido-Peptiche Gamma di condizioni cliniche in cui si ritiene che il danno indotto dall’acido gastrico o dall’attivazione della pepsina abbia un ruolo fondamentale (ma non sufficiente)
La gastrite: infiammazione della mucosa gastrica
Ulcera gastrica o duodenale Lesione della mucosa, caratterizzata da una perdita di sostanza che, a differenza delle erosioni, si approfondisce oltre la muscolaris mucosae, causata dell’azione di pepsina e acido cloridrico (può verificarsi anche in altri segmenti digestivi ). Si distingue dalla semplice erosione per il carattere di approfondimento nei piani al di sotto della mucosa.
Dati epidemiologici Paesi occidentali: il 2% della popolazione presenta un’ulcera attiva, mentre il 6-15% ha presentato nel corso della vita manifestazioni cliniche compatibili con la presenza di ulcera gastrica o duodenale.
CLINICA Ulcera non complicata: Dolore: crampi / bruciori Nausea, vomito Sensazione di peso epigastrico Eruttazioni Perdita di peso Se complicazioni: Anemia ( stillicidio ematico, emorragia cronica) Ematemesi, melena ( emorragia, perforazione) Singhiozzo ( irritazione nervo frenico, perforazione) Peritonismo ( perforazione) Sindrome da stenosi pilorica ( stenosi cicatriziale)
DOLORE DELL’ULCERA PEPTICA ULCERA GASTRICA Il dolore, a insorgenza notturna nel 30% dei pazienti, è generalmente localizzato all’epigastrio e può essere descritto come sordo e insistente o come urente; Può essere irradiato alla regione dorsale nel 20% dei casi e, in circa la metà, è in genere aggravato dall’assunzione di cibo. La nausea e il vomito rappresentano sintomi frequentemente associati al dolore nell’ulcera gastrica e possono portare a calo ponderale anche in assenza di evoluzione maligna della lesione.
DOLORE DELL’ULCERA PEPTICA ULCERA DUODENALE
La malattia è favorita da alcuni fattori quali: - il fumo (che va evitato) - fattori genetici (più frequenti tra i soggetti con gruppo sanguigno 0) - l’età (più frequente negli anziani) - il sesso (più frequente negli uomini).
Qualunque sia la causa che produce l'ulcera, il meccanismo con cui questa si forma sta nello squilibrio tra i fattori difensivi e quelli lesivi, e l'acidità in tal senso ha un ruolo fondamentale
pH
Fattori che possono alterare l’equilibrio tra agenti aggressivi e meccanismi di difesa Variazioni controllo neuro-umorale della secrezione cloridro-peptica Endogeni Variazioni livelli prostaglandine Fumo, alcool, farmaci Esogeni Helicobacter Pylori
Una frequente causa ed incidenza di gastriti e soprattutto di ulcere gastriche e duodenali Si manifesta con la colonizzazione della mucosa gastrica da parte dell'Helicobacter Pylori (batterio anaerobio). Se in un paziente tale colonizzazione diventa cronica, la sua eliminazione costituisce la base della guarigione definitiva.
UD = 100 % infezione 9/10 casi di U dipendono da HP Possibile meccanismo Produzione ureasi, proteasi Determina risposta infiammatoria Riduzione glicoproteine muco (-)attività protettiva
Malattie acido-correlate dell’esofago Reflussi gastrici acidi sono normalmente presenti in esofago – esofago ha minor capacità di difesa rispetto allo stomaco In caso di contatto troppo prolungato tali reflussi possono causare flogosi mucosale (esofagite) rilevabile endoscopicamente (malattia da reflusso gastro-esofageo: GERD o MRGE) Spesso la malattia da reflusso e’ preceduta da una flogosi mucosale non-erosiva (NERD) priva di lesioni endoscopicamente rilevabili
Meccanismi anatomo funzionali che limitano il reflusso del contenuto gastrico in esofago (sfintere esofageo inferiore, Compressione del diaframma e legamento freno-esofageo) SFINTERE ESOFAGEO INFERIORE ANGOLO DI HIS DIAFRAMMA CRURALE
GERD/NERD: Epidemiologia La malattia da reflusso gastro-esofageo e’ una delle più frequenti patologie del tratto gastrointestinale Il 15% della popolazione ha almeno una volta la settimana pirosi e/o rigurgito Incidenza maggiore nei maschi e > 50 anni Incidenza in aumento (obesità, stile di vita)
Malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) Condizione clinica in cui il reflusso del contenuto gastrico in esofago provoca sintomi e complicanze Nel termine GERD sono compresi: RGE senza RGE con RGE con Esofago di impatto impatto clinico esofagite Barrett e clinico e ma senza erosiva e AdenoCa patologico segni complicanze (normal patologici (EE) life!) (NERD)
Modalità di presentazione del GERD Sintomi tipici Sintomi atipici Complicazioni Pirosi Dolore toracico Erosioni esofagee Disfagia e/o ulcere Rigurgito Raucedine Stenosi (“laringite da reflusso”) Asma, tosse cronica, dispnea Erosioni dei denti Adenocarcinoma esofageo
MODIFICHE DELLO STILE DI VITA
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO I farmaci che sono utilizzati nel trattamento delle patologie clorido-peptiche possono essere raggruppati in due categorie: 1) Agenti che riducono l'acidità gastrica 2) Agenti che aumentano le difese della mucosa
Regolazione fisiologica della secrezione acida gastrica. 1 Vie efferenti vagali 2 4 4 2 X 4 2 neuroni 3 colinergici 2 G intramurali 3 3 2 3 5 4 X 6
FARMACI USATI PER TRATTARE L'ULCERA PEPTICA BLOCCANTI DEI RECETTORI H2 Cimetidina ASSOCIATI Ranitidina Famotidina Nizatidina PROSTAGLANDINE Misoprostolo TERAPIA INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA ANTIBIOTICA Omeprazolo e altri ANTIACIDI (HP) Bicarbonato di sodio Carbonato di calcio ldrossido di alluminio ldrossido di magnesio FARMACI PROTETTIVI DELLA MUCOSA Sucralfato Bismuto colloidale
Antiacidi (azione aspecifica sintomatica) Sebbene siano ancora venerati dalla tradizione, come antiulcera sono stati sostituiti dai farmaci più efficaci. Oggi sono usati frequentemente dai pazienti come prodotti da banco per il trattamento della pirosi retro-sternale e della dispepsia
Una dose di antiacido, assunta circa un’ora dopo i pasti, neutralizza efficacemente l’acida gastrica per circa 2 ore. La capacità neutralizzante dipende dalla velocità di dissoluzione, forma farmaceutica etc….
Avvertenze nell'uso a) Consigliabile la loro assunzione 1-2 ore dopo i pasti e prima di coricarsi b) Da non usare in caso di allergia c) Seguire scrupolosamente il dosaggio ed il regime posologico d) Non assumere antiacidi entro 1-2 ore prima o dopo altri farmaci N.B. A digiuno il loro effetto e’ rapido (1-3 min) e dura poco (30 min) EFFETTI COLLATERALI NaHCO3 e CaCO3 eruttazione (CO2); Alcalosi metabolica Al(OH)2 stipsi; Mg(OH)2 diarrea Utile l’associazione
Antagonisti dei recettori H2 CIMETIDINA, RANITIDINA, FAMOTIDINA, NIZATIDINA A partire dagli anni ’70 fino agli anni ’90 sono stati i farmaci più prescritti al mondo. Oggi il loro consumo è diminuito, sostituiti in gran parte dagli inibitori della pompa protonica.
1. Meccanismo d'azione. Gli antagonisti H2 competono reversibilmente con l'istamina per i siti recettoriali H2. Sono selettivi in quanto non interferiscono con le azioni dell'istamina mediate dai recettori H1 o H3. 2. Effetti La più importante azione degli antagonisti H2 consiste nel: la secrezione dell'acido cloridrico gastrico. Questi farmaci bloccano la secrezione acida stimolata da: istamina, gastrina, stimolazione vagale.
Anche il volume della secrezione gastrica e la concentrazione della pepsina sono ridotti. Questi farmaci riducono del 90% meno secrezione notturna di acido secrezione di acido stimolata dal cibo Questi farmaci promuovono la guarigione delle ulcere peptiche.
Sperimentazioni cliniche hanno dimostrato efficacia a)- promuovere la guarigione dell'ulcera duodenale e gastrica b)- prevenire le recidive La soppressione della secrezione acida notturna sembra essere il fattore più importante nel determinare la velocità di guarigione dell'ulcera duodenale. In passato si somministravano due volte al giorno. In seguito, una dose singola assunta prima di andare a letto è parimenti efficace
Per la prevenzione delle recidive Si somministra una singola dose giornaliera, al momento di andare a letto, pari a metà delle dosi indicate nella fase acuta. Per quanto riguarda l'ulcera duodenale in fase attiva, si consiglia un trattamento della durata di quattro settimane. Per l'ulcera gastrica si consiglia invece un trattamento della durata di otto settimane.
Cicatrizzazione dell’ulcera duodenale nel 80% e 90% dei casi dopo 4 o 8 settimane di trattamento, rispettivamente; 50-60% nell’ulcera gastrica. Possibile sviluppo di tolleranza 20% circa di non-responders.
Anti H2 EFFETTI INDESIDERATI: Ben tollerati anche a dosi elevate (OTC) Cimetidina ⇒ - cefalea, nausea, vertigini, mialgia, - ( e.v.) ⇒ bradicardia - impotenza e ginecomastia - inibizione cit P450 - sonnolenza (anziani) - trombocitopenia, granulocitopenia (rare) Attenzione: ipersecrezione da rimbalzo.
Cimetidina: Interazione cit. P450
Farmaci inibitori della pompa protonica Introdotti alla fine degli anni ’80 sono attualmente i farmaci piu’ prescritti al mondo.
IPPs OMEPRAZOLO LANSOPRAZOLO PANTOPRAZOLO RABEPRAZOLO ESOMEPRAZOLO DEXLANSOPRAZOLO Tutti somministrabili per via orale L, P, E anche per endovena
Inibitori della pompa protonica Gli inibitori della pompa protonica inibiscono irreversibilmente la pompa protonica delle cellule parietali gastriche (H+/K+ ATPasi) L‘inibizione irreversibile implica per la ripresa della secrezione acida nuova sintesi di enzima (emivita processo ca 50 ore). Gli IPP richiedono attivazione nell'ambiente acido dei canalicoli secretori delle cellule parietali, sono cioè profarmaci. Sono acido-labili per cui sono generalmente preparati in forme farmaceutiche con rivestimento gastro-resistente.
ATTIVAZIONE assorbimento (Rapido a pH basico) passaggio spazio canalicolare (accumulo) (pH acido) attivazione trasformazione in sulfenamidi legame con i gruppi della cisteina della pompa protonica inibizione della pompa (legame-covalente-irreversibile)
MECCANISMO D’AZIONE Inibizione pompa protonica Molto probabilmente agiscono dal lato esterno della membrana (legandosi ai gruppi Canalicolo pH< 4 sulfidrilici dell'enzima attraverso ponti disolfuro).
N.B. Hanno breve emivita plasmatica ma l’inibizione della secrezione acida e’ di ca 24 ore Biodisponibilita’ ridotta del 50% dal cibo, per cui vanno assunti a stomaco vuoto: in genere prima di colazione Dal punto di vista farmacocinetico sono farmaci ideali: breve emivita, concentrati nel sito d’azione e lunga durata d’azione. Efficacia massima dopo alcuni giorni di trattamento (non tutte le pompe sono attive contemporaneamente)
Riducono sia la secrezione basale che stimolata dal cibo: 90-98% della secrezione delle 24 ore
Indicazioni terapeutiche Sindrome da reflusso-gastroesofageo Lesioni ulcerative gastro-duodenali Sindrome di Zollinger-Ellison Successo 80-90% dei casi dopo 4 -8 settimane
OMEPRAZOLO - LANSOPRAZOLO - PANTOPRAZOLO EFFETTI COLLATERALI Sono farmaci ben tollerati Cefalea, nausea, dolore addominale e diarrea. Aumento del pH gastrico, con possibilità (raramente) di colonizzazione dell’intestino da parte di miceti. Possono indurre rallentamento della digestione, con comparsa di disturbi quali gonfiore, pesantezza, sonnolenza Il trattamento cronico con omeprazolo sembra rallentare l’assorbimento della vitamina B12, ferro e calcio (osteoporosi???). Inoltre si può osservare ipergastrinemia.
DEMENZA E DISTURBI NEUROLOGICI INTERAZIONE CON TERAPIA ANTIPIASTRINICA: CLOPIDOGREL (pro-farmaco) (Riduzione efficacia per competizione con CitP450)
FARMACI PROTETTIVI DELLA MUCOSA (Farmaci “di barriera”) Alcuni farmaci, che vengono chiamati "citoprotettivi", sembra aumentino i meccanismi di protezione della mucosa e/o costituiscano una barriera fisica sulla superficie dell'ulcera.
Composti del bismuto BISMUTO SALICILATO BASICO, BISMUTO CITRATO BASICO Chelano le proteine nel cratere necrotico dell'ulcera Inibiscono l'attività pepsinica ? Stimolano la produzione di muco ? Aumentano la sintesi di prostaglandine ? Azione antibatterica vs. H. pylori Assorbimento: 1% Eliminazione ⇒ fecale Utili nella terapia tripla ⇒ fino al 98 % di guarigione Effetti collaterali minimi, discromia (lingua, denti, feci)
SUCRALFATO Viene somministrato per via orale (generalmente prima dei pasti) e nell' ambiente acido dello stomaco il prodotto polimerizzato forma una pasta viscosa che si stratifica saldamente sul cratere ulceroso (ca 6 h). Studi in vitro hanno suggerito che può inibire l'azione della pepsina. Gli effetti indesiderati sono pochi, il più comune è la costipazione. Meno comuni sono secchezza delle fauci, nausea, vomito, mal di testa e irritazioni cutanee.
ANALOGHI DELLE PROSTAGLANDINE MISOPROSTOLO (Cytotec ®) L’indicazione terapeutica principale è la gastroprotezione in corso di terapia cronica con FANS Farmacocinetica E’ rapidamente assorbito per orale ed va incontro ad un elevato effetto di primo passaggio (produzione di un metabolita attivo); L’effetto è di circa 3 ore; La posologia consiste nella somministrazione giornaliera di 800 mg, ripartiti in 2-4 volte, per il trattamento di ulcere peptiche e di 200 mg per la loro prevenzione L’eliminazione avviene per via renale.
MISOPROSTOLO Effetti collaterali: Diarrea e dolore addominale, che può causare la sospensione del farmaco in circa il 50% dei pazienti Assolutamente controindicato in gravidanza: provoca aborto o parto prematuro per induzione della contrattilità uterina (Utilizzato insieme a mifepristone, RU486, per aborto)
Promemoria: Analoghi delle prosta- glandine sono usati anche per il glaucoma Latanoprost 0.005% (Xalatan) Travoprost (Travatan) Bimatoprost (Lumigan) Unoprostone 0.12% (Rescula) (non in commercio)
Analoghi delle prostaglandine-glaucoma Meccanismo d’azione: Deflusso uveo-sclerale Posologia: 1 goccia ogni 24 h Unoprostone: 1 goccia ogni 12 h Effetti collaterali: Oculari: Prurito, bruciore, iperemia, ipertricosi ciglia, iperpigmentazione cutanea perioculare, iperpigmentazione iride, Sistemici: Irritazioni vie aeree (giovani)
Antibiotici nel caso di presenza di Helicobacter pylori • AMOXICILLINA: penicillina semisintetica ad ampio spettro d’azione. Sensibile alle penicillasi. • CLARITROMICINA: macrolide batteriostatico. Normalmente somministrata 2 volte/die, per l’eradicazione dei HP, si somministra tre volte/die. • TETRACICLINE: antibiotici ad ampio spettro d’azione, hanno però parecchi effetti collaterali. • METRONIDAZOLO: è un farmaco attivo sui protozoi e sui batteri anaerobi • SALI DI BISMUTO: hanno un effetto citoprotettivo. Sembra, inoltre, che abbiano un effetto antibatterico nei confronti di HP.
Reflusso
Il trattamento farmacologico del GERD prevede l’utilizzo di: Inibitori della pompa protonica (IPP) Antagonisti del recettore H2 Antiacidi Agenti procinetici Analgesici Protettori della mucosa
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