ACIDI GRASSI OMEGA 3 : LA QUALITA' E L'IMPORTANZA DELL'INTEGRAZIONE

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ACIDI GRASSI OMEGA 3 :

LA QUALITA’ E L’IMPORTANZA DELL’INTEGRAZIONE

                        Dott. Alexander BERTUCCIOLI
          Laureato in biologia molecolare, sanitaria e della nutrizione
          Laureato in scienze e tecnologie farmaceutiche
          Top Trainer FIF
          Professional Personal Trainer AIPT
          Tecnico AWI
          Membro AIFeM

             FIF ANNUAL CONVENTION CERVIA 23-10-2011
ACIDI GRASSI ESSENZIALI Ω3
VENGONO DEFINITI COME ESSENZIALI, QUEGLI ACIDI GRASSI CHE
L’ORGANISMO UMANO NON E’ IN GRADO DI PRODURRE IN QUANTO
SPROVVISTO DEL CORREDO ENZIMATO NECESSARIO AI PROCESSI
BIOSINTETICI

SONO CHIAMATI OMEGA 3 IN QUANTO LA NOMENCLATURA CHIMICA PREVEDE DI
IDENTIFICARLI CONTANDO IL PRIMO DOPPIO LEGAME A PARTIRE DAL METILE
TERMINALE DELL’ACIDO GRASSO, SITUATO APPUNTO SUL TERZO CARBONIO

GLI OMEGA 3 APPARTENGONO ALLA FAMIGLIA DEGLI ACIDI
GRASSI POLINSATURI (PUFA) IN QUANTO PROVVISTI DI PIU’
DI UN DOPPIO LEGAME
ACIDI GRASSI ESSENZIALI Ω3
APPARTENGONO ALLA FAMIGLIA DEGLI ACIDI GRASSI OMEGA 3:

    ACIDO ALFA-LINOLENICO (ALA)
    ACIDO EICOSAPENTAENOICO (EPA)
    ACIDO DOCOSAESAENOICO (DHA)
ACIDO ALFA-LINOLENICO (ALA)
L’ACIDO ALFA-LINOLENICO E’ UNA MOLECOLA PREVALENTEMENTE DI
ORIGINE VEGETALE A 18 ATOMI DI CARBONIO, PER QUESTO VIENE
DENOMINATA IN CHIMICA COME 18:3n-3

NE SONO BUONE FONTI ALCUNI SEMI OLEAGINOSI E I RELATIVI OLII*

PUO’ COSTITUIRE, GRAZIE ALL’AZIONE ENZIMATICA DI ELONGASI E
DESATURASI IL PRECURSORE DEGLI ALTRI ACIDI GRASSI DELLA SERIE
Ω3
*RELATIVAMENTE ALLE TECNICHE DI PRODUZIONE E DI CONSERVAZIONE
ACIDO EICOSAPENTAENOICO (EPA)

L’ACIDO EICOSAPENTAENOICO E’ UNA MOLECOLA DI ORIGINE
PREVSALENTEMENTE ANIMALE A 20 ATOMI DI CARBONIO, PER
QUESTO VIENE DENOMINATA IN CHIMICA COME 20:5n-3

E’ UNA DELLE MOLECOLE PIU’ PRONTAMENTE UTILIZZABILI E DI
MAGGIOR RILIEVO CLINICO PER IL NOSTRO ORGANISMO

VISTO L’ALTO NUMERO DI INSATURAZIONI VIENE CLASSIFICATO DA ALCUNI AUTORI COME
HUFA O ACIDO GRASSO AD ALTA INSATURAZIONE
ACIDO DOCOSAESAENOICO (DHA)

L’ACIDO DOCOSAESAENOICO E’ UNA MOLECOLA DI ORIGINE
PREVALENTEMENTE ANIMALE A 22 ATOMI DI CARBONIO, PER
QUESTO VIENE DENOMINATA IN CHIMICA COME 22:6n-3

E’ UNA DELLE MOLECOLE PIU’ PRONTAMENTE UTILIZZABILI E DI
MAGGIOR RILIEVO CLINICO PER IL NOSTRO ORGANISMO

VISTO L’ALTO NUMERO DI INSATURAZIONI VIENE CLASSIFICATO DA ALCUNI AUTORI COME
HUFA O ACIDO GRASSO AD ALTA INSATURAZIONE
ACIDI GRASSI ESSENZIALI
                             Ω3 - Ω6
IL POOL DEGLI ACIDI GRASSI ESSENZIALI INCLUDE ANCHE MOLECOLE
DELLA SERIE OMEGA 6

SIA GLI OMEGA 3 CHE GLI OMEGA 6 SONO IMPORTANTI PRECURSORI
DI MOLECOLE FONDAMENTALI AD AZIONE BIOREGOLATRICE
ACIDI GRASSI ESSENZIALI
                             Ω3 - Ω6
LE MOLECOLE PRODOTTE A PARTIRE DAGLI OMEGA 6 GENERALMENTE
TENDONO AD AVERE UN’AZIONE PROINFIAMMATORIA

MENTRE QUELLE PRODOTTE A PARTIRE DAGLI OMEGA 3 TENDONO A
RIDURRE I FENOMENI INFIAMMATORI

SIA GLI OMEGA 3 CHE GLI OMEGA 6 SONO ESSENZIALI: E’
FONDAMENTALE MANTENERE UN CORRETTO EQUILIBRIO !

    MANTENENDO IL RAPPORTO Ω3 / Ω6 AL MASSIMO
               NELL’ORDINE DI 1:3
ACIDI GRASSI ESSENZIALI
                           Ω3 - Ω6

LA COMUNE ALIMENTAZIONE OCCIDENTALE GENERALMENTE
MANTIENE QUESTO RAPPORTO NELL’ORDINE DI 1:20

QTA. Ω6 BEN 20 VOLTE SUPERIORE A Ω3 !
ALIMENTI NATURALMENTE RICCHI IN ACIDI GRASSI
                                      Ω3

                               C20:5 EPA (g/100g   C22:6 DHA (g/100g   C18:3 linolenico (g/100g
                   Alimento
                                      p.e.)               p.e.)                  p.e.)

Sardine fresche                      1,73                2,35                   0,69
Anguilla                              1,3                2,26                   0,08
Aringa fresca                        1,09                1,01                   0,19
Salmone fresco                       0,89                1,19                   0,09
Tonno, fresco                         0,8                2,15                   0,09
Sgombro o maccarello fresco          0,73                1,26                   0,15
Tacchino                             0,93                0,31                   0,07
Cefalo muggine                       0,76                0,52                  tracce
Sarda fresca                         0,51                1,16                  tracce
Tonno, sott'olio                     0,32                 0,9                   0,19
Acciuga o alice, fresca              0,27                0,52                   0,01
Trota                                0,15                 0,5                   0,01

FONTE: INRAN
ALIMENTI NATURALMENTE RICCHI IN ACIDI GRASSI
                                Ω3

                                              C18:3 linolenico (g/100g
                                   Alimento
                                                        p.e.)

        Olio di colza                                  9,08
        Olio di soia                                    7,6
        Noci, secche                                   6,64
        Olio di germe di grano                          5,4
        Maionese                                       5,18
        Olio di palma                                   3,3
        Lardo                                          2,94
        Farina di soia                                 1,66
        Burro                                          1,18

        Margarina -100% vegetale                       1,02
        Noci pecan                                       1
        Olio di oliva                                  0,99
FONTE: INRAN
OCCORRE INTEGRARE ?

UNO STUDIO* RECENTEMENTE CONDOTTO NEGLI STATI UNITI HA
CHIARAMENTE EVIDENZIATO COME IL PESCE DI ALLEVAMENTO
CONTIENE PIU’ GRASSO RISPETTO A QUELLO SELVAGGIO

QUESTO SURPLUS DI MASSA GRASSA E’ CARATTERIZZATO DA UN
MAGGIOR CONTENUTO DI Ω6 A DISCAPITO DEGLI Ω3

* Weaver et al. The content of favorable and unfavorable polyunsatured fatty acid found in
commonly eaten fish. J Am Diet. Assoc. 2008 Jul; 108(7): 1178-85
OCCORRE INTEGRARE ?

DALTRO CANTO UNO STUDIO* CONDOTTO NELLO STESSO ANNO HA
STABILTO CHE PER QUANTO RIGUARDA LA BIODISPONIBILITA’ GLI
INTEGRATORI DI Ω3 SONO PARAGONABILI AL CONSUMO DI PESCE

32 SOGGETTI SANI SONO STATI SUDDIVISI IN 2 GRUPPI DI CUI UNO
ASSUMEVA PESCE E L’ALTRO UN INTEGRATORE DI Ω3, DOPO 2
SETTIMANE E’ STATA VERIFICATA LA VARIAZIONE DI DHA NEL
PLASMA E NELLA MEMBRANA ERITROCITARIA

* Arterburn et al. Algal-oil capsules and cooked salmon: nutritionally equivalent sources of
docosahexaenoic acid . J Am Diet. Assoc. 2008 Jul; 108(7): 1204-9
OCCORRE INTEGRARE ?

SE NON SI HA ACCESSO A PESCE SELVATICO (PESCATO) PROVENIENTE
DA ZONE «SICURE» E DISTRIBUITO DA FILIERE CONTROLLATE

SE NON SI RAGGIUNGE CON L’ALIMENTAZIONE UN CONSUMO TALE
DA MANTERE IL RAPPORTO CON GLI Ω6 DI 1:3

L’INTEGRAZIONE E’ CONSIGLIABILE
DUE PAROLE SULLA QUALITA’

EPA E DHA POSSONO ESSERE GENERALMENTE ASSUNTI SOTTO
FORMA DI OLIO DI PESCE, DI ALGHE O DI MOLLUSCO

CONSIDERATA LA CONTAMINAZIONE DEI MARI E’ FONDAMENTALE
CHE, A PRESCINDERE DALLA FONTE, IL PRODOTTO SIA CERTIFICATO
PER L’ASSENZA DI

  METALLI PESANTI (ARSENICO, PIOMBO, NIKEL…)
  DIOSSINE
  FURANI
  PCB
  MERCURIO
DUE PAROLE SULLA QUALITA’

LIMITI MASSIMI DI CONTAMINANTI AMMESSI NEGLI INTEGRATORI
DI Ω3 (CRN – OMS – UE)

         Caratteristiche      Limite massimo standard CRN, OMS e UE.
   Perossidi                               5 meqO2/kg
   Para-anisidina                                20
   Totox                                         26
   Arsenico                                  0.1 mg/kg
   Cadmio                                   0.01 mg/kg
   Mercurio                                  0.1 mg/kg
   Piombo                                   0.01 mg/kg
   Nickel                                    0.1 mg/kg
   Benzopirene                               2 mcg/kg
   PCB                                      0,09 mg/kg
   Diossine e Furani                    2 pico WHO TEQ/g
MA ATTENZIONE…..

                  OPERATORI DI ALCUNE AZIENDE STANNO
                  CERCANDO DI PRESENTARE COME
                  PARAMETRO QUALITATIVO LA «PROVA DEL
                  POLISTIROLO»

APRONO PERLE DI INTEGRATORI DI Ω3
PRODOTTI DALLA PRORPIA AZIENDA E DALLA
CONCORRENZA SOPRA UNA LASTRA DI
POLISTIROLO O COMUNI POSATE / BICCHIERI
MONOUSO…
MA ATTENZIONE…..

FACENDO NOTARE AGLI ASTANTI STUPEFATTI,
COME I PRODOTTI DELLA CONCORRENZA
«CORRODANO» IL POLISTIROLO MENTRE IL
PROPRIO NO… E ATTRIBUENDO IL FENOMENO
ALLA PRESENZA DI «CONTAMINANTI»

SI TRATTA DELLA DIMOSTRAZIONE PRATICA DI
UN PARAMETRO QUALITATIVO?
ASSOLUTAMENTE NO!
IN CHIMICA : «IL SIMILE SCIOGLIE IL SIMILE»

SOSTANZE POLARI SONO SOLUBILI IN SOLVENTI POLARI: (ES: SALE IN ACQUA)

SOSTANZE APOLARI SONO SOLUBILI IN SOLVENTI APOLARI: (ES: VITAMINA-E
IN OLIO DI OLIVA)

LA MOLECOLA UTILIZZATA NELLA MAGGIOR PARTE DI INTEGRATORI DI
Ω3 E’ UN ESTERE ETILICO, SOSTANZA CLASSIFICATA COME GRAS
(GENERALMENTE RICONOSCIUTA SICURA) DAL FDA E ADATTA AL
CONSUMO UMANO

PER VIA DELLA SUA PARTICOLARE POLARITA’ L’ESTERE ETILICO E’ UN
BUON SOLVENTE PER ALCUNE MATERIE PLASTICHE
ASSOLUTAMENTE NO!
SI ASSISTE A UN FENOMENO DI SOLUBILIZZAZIONE: AVENDO LA
POSSIBILITA’ DI FAR EVAPORARE LA MATRICE OLEOSA E’ POSSIBILE
RECUPERARE LA MATERIA PLASTICA INTATTA SENZA ALTERAZIONI DI
STRUTTURA MOLECOLARE (COME ACCADE CON IL SALE FACENDO
EVAPORARE ACQUA DI MARE)

INOLTRE LE SUPERFICI DEL CANALE
DIGERENTE UMANO SONO RICOPERTE DA
UNA MUCOSA, CHE E’ UNA MATRICE
ACQUOSA E QUINDI «POLARE» SENZA
ALCUNA AFFINITA’ SOLUTO/SOLVENTE CON
L’ESTERE ETILICO
CAMPI DI APPLICAZIONE
IN QUALI CONDIZIONI L’INTEGRAZIONE DI ACIDI GRASSI OMEGA 3 SI
RIVELA PARTICOLARMENTE IMPORTANTE ?
CAMPI DI APPLICAZIONE
OBESITA’ / DIMAGRIMENTO
MANTENIMENTO CAPACITA’ COGNITIVE
GRAVIDANZA / ALLATTAMENTO
DEPRESSIONE
MANTENIMENTO EFFICIENZA CARDIOVASCOLARE
PREVENZIONE
OBESITA’ / DIMAGRIMENTO
UNO STUDIO* RISALENTE AL 2006 DIMOSTRA COME L’INTEGRAZIONE DI
ACIDI GRASSI OMEGA 3 POSSSA FAVORIRE IL DIMAGRIMENTO

UN CAMPIONE DI 27 DONNE OBESE VENNE SUDDIVISO IN 2 GRUPPI
DI CUI UNO FU SOTTOPOSTO A DIETA IPOCALORICA E L’ALTRO A DIETA
IPOCALORICA + INTEGRAZIONE DI OMEGA 3

IL GRUPPO DIETA + INTEGRAZIONE DOPO 3 SETTIMANE DIMOSTRO’ UNA
PERDITA DI PESO DEL 20% SUPERIORE RISPETTO AL GRUPPO IN SOLA DIETA,
PROBABILMENTE GRAZIE A UN INCREMENTO NELL’OSSIDAZIONE DEI LIPIDI
A LIVELLO MITOCONDRIALE

* The influence of n-3 polyunsaturated fatty acids and very low calorie diet during a short-term
weight reducing regimen on weight loss and serum fatty acid composition in severely obese
women. Physiol Res. 2006;55(1):63-72. Epub 2005 Apr 26
MANTENIMENTO CAPACITA’ COGNITIVE

DIVERSE RICERCHE HANNO DIMOSTRATO COME IL CONSUMO DI ACIDI GRASSI
OMEGA 3 PERMETTA DI MANTENERE INTATTE O MIGLIORARE LE PROPRIE
CAPACITA’ COGNITIVE E DI PREVENIRNE IL DECLINO SIA IN CONDIZIONI
FISIOLOGICHE CHE IN CONDIZIONI PATOLOGICHE

LA TRASMISSIONE DELL’IMPULSO NERVOSO CULMINA IN DETERMINATE AREE
DEFINITE «SINAPSI» GRAZIE A STRUTTURE DEFINITE «CANALI IONICI» CHE
PERMETTONO IL PASSAGGIO DI NEUROTRASMETTITIRI

L’ABBONDANZA DI DHA RENDE FLUIDA LA MEMBRANA SINAPTICA,
FACILITANDO IL FUNZIONAMENTO DEI CANALI IONICI

IL DHA E’ INOLTRE IN GRADO DI MIGLIORARE IL TRASPORTO DI GLUCOSIO
ALL’INTERNO DEI NEURONI
MANTENIMENTO CAPACITA’ COGNITIVE

UNO STUDIO* DIMOSTRA COME LA SUPPELMENTAZIONE CON ACIDI GRASSI
OMEGA 3 POSSA RALLENTARE IL DECLINO COGNITIVO IN PAZIENTI CON FORME
DI ALZHEIMER DA LIEVE A MODERATA

POSSONO ESSERCI EFFETTI POSITIVI ANCHE NEL TRATTAMENTO DEL MORBO DI
PARKINSON UNO STUDIO** DIMOSTRA COME L’INTEGRAZIONE CON ACIDI
GRASSI OMEGA 3 SIA IN GRADO DI ALLEVIARE GLI EFFETTI COLLATERALI DELLA
L-DOPA (DISCCINESIE) MIGLIORANDO LA QUALITA’ DELLA VITA DEL PAZIENTE

* Freund Levi et al. Omega-3 fatty acid treatment of 174 patients with mild to moderate Alzheimer's
disease (OmegAD): a randomized double-blind trial, Archives of Neurology, 2006; 63:1402-1408.
**Samadi P, Gregoire L, Rouillard C, Bedard PJ, Di Paolo T, Levesque D. Docosahexaenoic acid reduces
levodopa-induced dyskinesias in 1-methyl-4-phenyl 1,2,3,6-tetrahydropyridine monkeys. Ann Neurol
2006;59:282-288.
GRAVIDANZA / ALLATTAMENTO

GLI INFANTI ALLATTATI AL SENO DA MADRI CHE ASSUMEVANO UN
SUFFICIENTE QUANTITATIVO DI Ω3 HANNO MOSTRATO CARATTERISTE
PSICOMOTORIE MIGLIORI RISPETTO ALLA MEDIA

 HANNO DIMOSTRATO INOLTRE UNA VELOCE MATURAZIONE DEL SISTEMA
 IMMUNITARIO, PARTICOLARMENTE VANTAGGIOSA NEL RIDURRE LA
 SENSIBILITA’ AGLI ALLERGENI

E’ STATO RISCONTRANTO ANCHE UN PICCOLO DEFICIT NELLE CAPACITA’ DI
LINGUAGGIO COLMATOSI ENTRO I PRIMI 2 ANNI DI VITA
Lauritzen L, Hoppe C, Straarup EM, Michaelsen KF. "Maternal fish oil supplementation in lactation and growth during the first 2.5
years of life". Pediatr Res 2005;58:235-242.
Lauritzen L, Jørgensen MH, Olsen SF, Straarup EM, Michaelsen KF. "Maternal fish oil supplementation in lactation:effect on
developmental outcome in breast-fed infants". Reprod Nutr Dev 2005;45:535-547.
Lauritzen L, Kjaer TMR, Fruekilde M-B, Michaelsen KF, Frøkiaer H. "Fish oil supplementation of lactating mothers affects cytokine
production in 2½ -year-old children". Lipids 2005;40:669-676.
DEPRESSIONE

 UNO STUDIO* CONDOTTO NEL 2008 HA CONTRIBUITO A CHIARIRE LE
 POTENZIALITA’ DEGLI ACIDI GRASSI ESSENZIALI Ω3 NELLE SINDROMI
 DEPRESSIVE

 60 PAZIENTI AFFETTI DA DEPRESSIONE MAGGIORE SONO STATI
 SUDDIVISI IN 2 GRUPPI, DI CUI IL PRIMO TRATTATO CON FLUOXETINA,
 IL SECODO SOTTO INTEGRAZIONE DI EPA E IL TERZO DOVE SI
 SOMMINISTRAVA FLUOXETINA + EPA
 DIMINUZIONE DEI SINTOMI DEPRESSIVI:
   50% CON FLUOXETINA
   56% CON EPA
   81% CON FLUOXETINA + EPA
*Jazayeri et al. Comparison of therapeutic effects of omega-3 fatty acid eicosapentaenoic acid and fluoxetine,
separately and in combination, in major depressive disorder. Aust N Z J Psychiatry. 2008 Mar;42(3):192-8.
MANTENIMENTO DELL’ EFFICIENZA CARDIOVASCOLARE

OLTRE AGLI EFFETTI COMUNEMENTE NOTI
   MIGLIORAMENTO DEL PROFILO LIPIDO
   AUMENTO DELLA FLUIDITA’ EMATICA
   RIDUZIONE DELLA DEPOSIZIONE/LESIONI VASI

SI RITIENE CHE EPA E DHA POSSANO ALTERARE LA COMPOSIZIONE
DELLE MEBRANE CELLULARE DI CARDIOMIOCITI IMPLEMENTANDONE
LA FUNZIONALITA’ CELLULARE – INDICE Ω3 BIOMARKER PROGNOSI
CARDIACA

PARE CHE MECCANISMI ANALOGHI SUSSISTANO ANCHE
A CARICO DEI VASI SANGUGNI E DEGLI ERITROCITI
PREVENZIONE
OLTRE A TUTTI GLI EFFETTI GIA’ ESPOSTI, L’ASSUNZIONE DI Ω3 E’
STADA DIRETTAMENTE CORRELATA ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO DI
SVILUPPARE LINFOMI, SIA DI HODGKIN (LH) CHE NON HODGGKIN
(LNH)

ASSUNZIONE DI 0,8 g DI Ω3/die
   RIDUZIONE 20% DEL RISCHIO PER LH
   RIDUZIONE 30% - 50% PER LNH

ULTERIORI RIDUZIONI SI POTEVANO AVERE CON UN CONSUMO DI β-
CAROTENE E 14,4 g FIBRE/1000 kcal E
Chang et al., Nutrient Intake and Risk of Non-Hodgkin's Lymphoma. Am J Epidemiol. 2006 Dec
15;164(12):1222-32

Smedby et al., Ultraviolet radiation exposure and risk of malignant lymphomas. J Natl Cancer Inst. 2005
Feb 2;97(3):199-209.
CONCLUSIONI

GLI ACIDI GRASSI OMEGA 3 SONO SICURAMENTE DEI NUTRIENTI
ESSENZIALI DALLE MOLTEPLICI POTENZIALITA’ SALUTISTICHE

NONOSTANTE QUESTO NON SONO UNA PANACEA!

UN CONSUMO RAGIONEVOLE, SECONDO
LINEE GUIDA ED IN ARMONIA CON
EVENTUALI PRESCRIZIONI MEDICHE
PERMETTERA’ DI TRARNE IL MASSIMO
BENEFICIO !
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