Pasqua 2019 - Oltrepò Pavese Speciale - Dietro l'ANGOLO
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Aprile 2019
presenta
Pasqua 2019
CONSORZIO
SAN COLOMBANO AL LAMBRO
PASQUA A TAVOLA
Speciale
Oltrepò Pavese
da pg. 12 a pg. 27
Matrimoni - Cerimonie - Feste - Location - Eventi
Pasqua 2019
A breve distanza dallo “Speciale Salone del Mobile” (uscito settimana
scorsa ed ancora in distribuzione), eccoci nuovamente con l’edizione
speciale sulla Pasqua, la più importante festa cristiana ricca di tradizioni.
Per l’occasione siamo stati proprio Dietro
l’angolo nella splendida e
5 Cozy Rooms ricca terra dell’Oltrepò pavese, percorrendo quasi 1.000 km in 3 giorni;
proprio a questa zona abbiamo dedicato uno speciale di 16 pagine.
Siamo poi andati nella suggestiva area di San Colombano al Lambro,
con il suo castello e le sue storiche attività. Alcune tipiche ricette
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pasquali completano il magazine, che come sempre sarà veicolato con
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agriturismo@ilmelorosso.it 5 rooms and 2 dependance Impaginazione e grafica: Isabella Girola - www.isabellagirola.it - Stampa: Pubbligraf - www.pubbligraf.biz
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La Pasqua e le nostre tradizioni La Pasqua e le nostre tradizioni
LA PASQUA E LE
la resurrezione.
Matteo, che scrive il racconto più
drammatico, sottolinea costante-
NOSTRE TRADIZIONI mente il legame tra Gesù e il Messia
delle Scritture, dimostrando come le
antiche profezie si riferiscano a Lui.
Luca dà risalto all’aspetto salvifico
della passione, inserendo l’episo-
dio dei due malfattori, uno dei quali
si converte in punto di morte; a lui si
deve anche il racconto dei discepoli di
Emmaus e il racconto dell’ascensio-
ne e della Pentecoste negli Atti degli
Apostoli. Marco parla di un giovinetto
presente sulla scena dell’arresto, nel
quale la tradizione intravvede un rife-
rimento a se stesso.
Giovanni dà per conosciuti i fatti nar-
4 rati dai sinottici e omette tutti i par- de con l’annuncio della resurrezione. 5
È la festa principale, l’evento su cui “Victimae paschali laudes”: “Christus ticolari noti, compresa l’istituzione La Pasqua però rimanda anche alla
si fonda il Cristianesimo: la morte e innocens Patri / reconciliavit peccato- dell’eucaristia; riferisce invece l’episo- primavera, che nell’antichità pagana
resurrezione di Gesù, “follia per i pa- res” e “Dux vitae mortuus / regnat vi- dio della lavanda dei piedi, la preghie- veniva celebrata con riti propiziatori
gani, scandalo per i giudei”, procla- vus”; un’altra sequenza in lingua greca ra sacerdotale di Gesù e la disputa della fertilità.
ma il mistero di un Dio che si offre bizantina afferma: “Cristo è risorto dai fra Gesù e Pilato, che si conclude con In Lombardia la Pasqua non presenta
come vittima sacrificale per espia- morti: con la morte ha schiacciato la la domanda del governatore romano: la ricchezza celebrativa di altre regioni
re i peccati dell’umanità e liberarla morte e ha donato la vita a coloro che “Che cos’è la verità?”, alla quale non dell’Italia centro-meridionale, ma esi-
dalla morte. Così recita la sequenza erano nei sepolcri.” segue risposta. Dopo la resurrezione segue >>
narra l’apparizione alla Maddalena,
La Pasqua nei Vangeli agli Apostoli e a Tommaso, nonché
I sinottici descrivono in modo abba- l’apparizione sul mare di Tiberiade.
stanza simile la scansione degli eventi
che dall’ingresso trionfale in Gerusa- Liturgia e tradizione
lemme conducono al Calvario: la pre- La liturgia pasquale segue da vicino i
parazione della cena, il tradimento di Vangeli, contaminandone le differenti
Giuda, l’annuncio del tradimento, l’i- versioni. Il periodo quaresimale è in-
stituzione dell’eucaristia, la preghiera teso come tempo di penitenza e di
nel Getsemani, l’arresto, il processo conversione che rimanda all’esperien-
religioso, la consegna a Pilato, il rinne- za di Gesù nel deserto. Culmine della
gamento di Pietro, la condanna, la via festa e la Settimana Santa, che inizia
crucis e la crocifissione, la sepoltura e la Domenica delle Palme e si conclu-
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La Pasqua e le nostre tradizioni La Pasqua e le nostre tradizioni
stono alcune manifestazioni che rive- dell’Annunciata si recavano in visita
lano la partecipazione popolare all’e- processionale alle sette chiese nelle
vento salvifico per eccellenza. quali era custodito il Ss. Sacramento,
A Mantova (Foto1), nella basilica di trovarono la strada sbarrata da due
Sant’Andrea, sono custoditi i vasi grosse catene, fatte apporre dal
sacri, nei quali il soldato Longino governatore spagnolo per impedire
avrebbe messo della terra intrisa le scorrerie dei francesi. Poiché le
del sangue di Gesù. La Chiesa ha guardie negavano loro il passaggio, i
riconosciuto l’autenticità delle reliquie confratelli decisero di passare sotto
che vengono conservate in una cripta le catene; appena la croce si inchinò,
all’interno di un forziere chiuso da le catene caddero dal muro. Da allora
dodici chiavistelli, le cui chiavi sono al crocefisso sono attribuiti poteri
in possesso di alte autorità statali taumaturgici, testimoniati da numerosi
Foto 1 ed ecclesiastiche. Durante il Venerdì ex-voto. Il più celebre è la corona
Santo i vasi vengono solennemente fatta realizzare all’indomani della festa di Cristo Re, si celebra anche la
esposti e portati in processione. Seconda Guerra Mondiale in segno Giornata del Ringraziamento. Durante
A Bormio (Foto2) la tradizione dei di ringraziamento perché la città era i venerdì di quaresima un tempo i
Pasquali si perpetua da secoli, uscita incolume dal conflitto; a ricordo fedeli si recavano in pellegrinaggio
6 rimandando a rituali agricoli e pastorali di questo prodigio ogni anno, nella segue >> 7
legati al risveglio della natura. I cinque
“reparti” in cui si divide il paese
allestiscono ogni anno portantine
decorate con elementi pasquali
e naturalistici, dando libero sfogo
alle capacità artistiche e artigianali
dei partecipanti; le portantine
vengono poi portate a spalla fino
Foto 2 alla chiesa da giovani che indossano
il costume tradizionale, per ricevere
la benedizione insieme a un agnellino.
Completano la sfilata numerose
portantine minori realizzate da ragazzi Bed & Breakfast
e bambini con l’aiuto degli adulti.
A Como (Foto 3) il Santuario del Ss.
Crocifisso accoglie una devozione
antichissima, legata al crocifisso che
sarebbe stato donato alla chiesetta
dell’Annunciata dei Celestini da parte
di un gruppo di pellegrini che da Parigi
si recavano a Roma. Nel 1529, la sera POLVARA TRENTUNO ACCOMMODATIONS di Federico Corti
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La Pasqua e le nostre tradizioni La Pasqua e le nostre tradizioni
In occasione della Settimana Santa partecipando alla Via Crucis del
ogni anno il crocefisso è esposto in Venerdì Santo a Gerusalemme, alcuni
forma solenne su un piccolo calvario fedeli hanno deciso di trasmettere
dove i fedeli salgono per il bacio di le sensazioni provate attraverso la
ringraziamento. Il Venerdì Santo il forma della sacra rappresentazione.
crocefisso è portato in processione Il padre gesuita Vanetti ha curato
per le vie della città, sulla quale il la scelta dei testi evangelici, che
Vescovo invoca la benedizione. vengono messi in scena in modo
Di recente istituzione è invece la da risultare il più possibile aderenti
Passione Itinerante (Foto4) che è alle Scritture. A tal scopo il gruppo
giunta alla diciottesima edizione e si recluta i figuranti che raggiungono la
avvia a diventare una tradizione di ragguardevole cifra di 200 persone,
Varese. L’iniziativa è partita dal gruppo alcune delle quali si ripresentano ogni
“Non solo teatro” della Valbossa, un anno. La prima edizione si è svolta nel
feudo che comprendeva i comuni 2002 ad Azzate; negli anni successivi
di Azzate, Buguggiate, Gazzada, il gruppo ha visitato numerosi Comuni,
al santuario, dove si tenevano Brunello, Daverio, Crosio della Valle, mentre per il 2019 la manifestazione
celebrazioni imponenti; oggi si svolge Galliate Lombardo e Bodio. Durante si svolgerà a Capolago.
Foto 4
un pellegrinaggio in Terra Santa, segue >>
8 solennemente il rito della Via Crucis. 9
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L’agriturismo “DA YSY”
La Pasqua e le nostre tradizioni La Pasqua e le nostre tradizioni
La Pasqua nell’arte cisivo, che mette i piedi perfo-
Gli eventi pasquali sono al centro rati dai chiodi in primo piano e
dell’arte sacra cristiana, e in Lombar- crea una strana sensazione di
dia raggiungono livelli di eccellenza as- deformità; la sensazione del
soluti. Nella città di Milano si trovano pathos è data dai particola-
alcuni fra i massimi capolavori del Ri- ri realistici, a volte ripugnanti,
nascimento, a partire dal Cenacolo di che emergono non solo dal
Leonardo da Vinci (Foto 6), Patrimo- corpo martirizzato, ma an-
nio dell’Umanità. Il lavoro fu commis- che nei volti dei dolenti, fra cui
sionato nel 1494 da Ludovico il Moro, il emerge Maria, insolitamente
Foto 7
quale aveva fatto ristrutturare il com- anziana, con il volto solcato di rughe.
plesso di Santa Maria delle Grazie per Al Cenacolo vinciano si ispira il gruppo schi dello sfondo.
destinarlo a celebrare la famiglia degli scultoreo del Santuario di Saronno, Suggestive sono anche le cappelle del
Foto 6
Sforza. Donato Bramante aveva lavo- eseguito da Andrea da Milano che ten- Sacro Monte di Varese, dedicate ai
sferiche del refettorio e si deteriorò ta di riprodurre il pathos del momento misteri dolorosi e gloriosi dei Rosario.
rato all’architettura, quando fu deci-
gravemente, ma fin dai primi anni la in cui Gesù annuncia il tradimento. Le Al loro interno sono collocate vere e
sa la decorazione del refettorio, che
sua fama fu tale che se ne eseguirono statue lignee sono disposte secondo proprie sacre rappresentazioni con
doveva contenere la Crocifissone e
numerose copie. lo stesso schema di Leonardo, ma la sculture e dipinti di numerosi artisti,
l’Ultima Cena. Alla scena della Croci-
Al Castello Sforzesco è esposta la composizione risulta abbastanza ap- fra cui spiccano Francesco Silva e
10 fissione lavorò Donato Montorfano, 11
Pietà Rondanini di Michelangelo (Foto pesantita dal contrasto con gli affre- Stefano Legnani
che concluse la composizione in un
5), scolpita fra il 1552 e il 1564 e con-
anno; Leonardo decise invece di non
siderata l’ultimo capolavoro dell’ar-
utilizzare la tecnica dell’affresco, ma
tista che con tutta probabilità non
preferì la tempera. Purtroppo il di-
la completò. Dagli schizzi pervenuti si
pinto non resse alle condizioni atmo-
evince che l’opera fu eseguita in due
fasi diverse, corrispondenti a un ri- NELL’EMOZIONANTE
pensamento dell’artista sulla struttu- CORNICE DELLE DOLOMITI
ra compositiva del gruppo scultoreo; DI BRENTA
Maria regge sotto le ascelle il corpo di
L’Hotel Fai si trova a Fai della
Cristo, che scivola verso il basso quasi Paganella, nel cuore delle Dolomiti di
confondendosi con quello della ma- Brenta, in Trentino, a pochi passi dalle
dre. L’elemento suggestivo è dato del piste da sci della Ski Area Paganella.
contrasto fra la perfezione delle gam- Un posto per sognare, coccolarsi e
be e l’effetto di “non finito” della parte riposarsi.
superiore. L’obiettivo della nostra filosofia del
La Pinacoteca di Brera custodisce benessere è donarti la chiave per
accedere alla tua fonte di energia,
il Cristo morto di Andrea Mantegna grazie all’aiuto della natura.
(Foto 7), databile fra il 1475 e il 1478
e considerato un simbolo del Rinasci-
mento lombardo. Il corpo di Cristo è
presentato con uno scorcio molto in- Via Belvedere, 11
Foto 5 Fai della Paganella – TN
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L’OLTREPÒ PAVESE
E I SUOI GIOIELLI
saggio varia dalla pianura alla collina,
per arrivare, nel vertice meridionale,
all’Appennino Ligure il cui rilievo più
alto è il monte Lesima (1724 m).
La storia dell’Oltrepò come unità au-
tonoma inizia nel 1164, quando il Bar-
barossa concesse a Pavia di esten-
dere l’autorità sui territori a sud del
Po, fino ad allora contesi fra Tortona e
Piacenza; in epoca longobarda la re-
gione era stata sottoposta all’autori-
tà dei monaci di Bobbio. Nel 1359 Pa-
via ricadde sotto l’influenza di Milano;
12 Noto anche come “Vecchio Piemon- 13
sotto gli Sforza il territorio dell’intera
te” per aver fatto parte del Regno di provincia fu denominato Principato di
Sardegna dal 1743 al 1860, l’Oltrepò Pavia. Il governo era affidato a un ca-
rappresenta l’estremità meridionale pitano con sede a Casteggio, mentre
della provincia di Pavia, delimitata a il resto del territorio era diviso in feudi,
nord dal Po e a sud dai suoi affluen- alcuni dei quali, come Fortunago, Go-
ti Staffora, Trebbia e Tidone, il quale diasco, Varzi, Pregola e Bobbio gode-
forma il lago di Trebecco. Il suo pae- segue >>
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vano di larghe autonomie. I centri più importanti dell’Oltrepò sono
Nel 1535 Milano passò alla Voghera, Stradella (Foto 2) e Broni.
Spagna e nel 1713 all’Au- Voghera è stato il capoluogo storico
stria, che nel 1743 cedette dell’area, e per estensione e popola-
l’Oltrepò al Regno di Sar- zione in provincia si colloca dopo Pavia
degna. I Savoia divisero e Vigevano. Stradella è rinomata per la
l’area nelle due province produzione di fisarmoniche, che furono
di Voghera e Bobbio, che inventate proprio in questa città. Bro-
erano all’epoca le più im- ni fu importante come caposaldo della
portanti. Con l’Unità d’Ita- potenza militare pavese e oggi deve lo
lia Voghera tornò a esse- sviluppo economico soprattutto all’in-
re legata a Pavia, mentre dustria del cemento.
Bobbio fu unito a Piacen- Oggi l’Oltrepò è rinomato per le eccel-
za e in parte a Genova. Il lenze enogastronomiche che rischiano
passato feudale dell’Ol- di oscurare la fama del territorio nel
trepò è ancora visibile quale si annoverano vere e proprie
nella moltitudine di castelli meraviglie: basti pensare a Fortunago
che sono tuttora per lo (Foto1) e Zavattarello, entrati a pieno
14 Foto 1 più di proprietà privata. segue a pag. 18>> Foto 2 15
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delle Quattro Province un’estensione a vite di circa 4 ettari.
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Il vino che produciamo deriva solo
dalle nostre uve. Né in campagna né
in cantina vengono utilizzati prodotti
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naturali. Oltre ai vini d’annata tipici
del territorio (bonarda, barbera, nero, riesling. In un ampio salome
pinot nero vinificato in rosato, è possibile effettuare degustazioni
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produciamo alcune riserve affinate in partecipare o organizzare eventi
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diritto nel circuito dei Borghi più belli il castello si divide in un’ala pubblica,
d’Italia per aver saputo conservare sede di manifestazioni culturali, e una
le atmosfere del passato attraverso parte privata.
un’attenta valorizzazione dell’archi- I Malaspina fortificarono numero-
tettura locale con mattoni e pietre a se località circostanti. Nel comune di
vista. Il Castello di Jacopo Dal Verme Val di Nizza si trovano due fortezze, il
(Foto 3 e 5), di recente ristruttura- Castello di Casarasco e il Castello di
zione, è ancor oggi oggetto di studio Oramala (Foto 6). Il primo, eretto nel
dal punto di vista dell’architettura mi- IX secolo, fu arricchito da un torrione
litare, ma la sua bellezza consiste so- perfettamente conservato; oggi esso
prattutto nel panorama che si esten- fa parte del percorso naturalistico
de fino ai castelli circostanti. detto “Sentiero delle fontane”, che in
Poco distante da Zavattarello si trova circa sette chilometri alterna boschi,
Foto 3
Varzi (Foto 4), rinomata per la pro- piccoli villaggi e sorgenti d’acqua. Il
duzione dell’omonimo salame e per Castello di Oramala, più recente di un
condividere con le Quattro Province secolo, ha subito numerose trasfor-
(Alessandria, Genova, Pavia e Piacen- mazioni ed è circondato dal Parco let-
za) un’importante tradizione di musi- terario “Dante e i trovatori nelle terre
18 che da ballo popolari accompagnate dei Malaspina”. 19
dal piffero, dalla fisarmonica e dalla segue >> Foto 6
cornamusa, e caratterizzate da passi
ORTAGGI
AZIENDA
di difficile esecuzione. Il paese pro-
sperò sotto i Malaspina che attorno
al 1275 costruirono il castello restau-
rato di recente con la valorizzazione
delle pertinenze come la ghiacciaia, le
Foto 4 mangiatoie e la voliera; attualmente
produzione biologica
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B&B GLI ACINI All’area delle Quattro Province ap-
Situato nel comune di Pietra De partiene anche il comune di Cecima,
Giorgi, in un angolo di pace tra i che conta poco più di duecento abi-
vigneti dell’Oltrepò pavese, il B&B, tanti ma rivela alcune delizie, come
ristrutturato di recente, dispone di l’impianto medievale del borgo e la
3 camere con bagno privato, che facciata in cotto della chiesa par-
possono ospitare fino a 9 persone, rocchiale. Nelle vicinanze si trova il
una sala per la colazione e un salotto Castelliere di Guardamonte, un inse-
TV. L’ampio giardino consente di diamento di epoca preromana. Sul
trascorrere qualche ora in completo suo territorio è stato recentemente
relax con una vista panoramica sulla aperto l’osservatorio astronomico di
campagna circostante. Pavia e Voghera distano circa 30 Km, Ca’ del Monte.
Dal B&B si dipartono numerose strade mentre verso sud si può raggiungere Un importante castello si trova a
su asfalto e su terra battuta, ideali per in 45 minuti l’alto Oltrepò. Fra i luoghi Pietra De’ Giorgi (Foto 7), costruito nel
bellissime passeggiate nella natura di interesse si segnalano il museo 1012 e attualmente sede del Comune.
a piedi o in mountain bike, anche della Fisarmonica a Stradella, il Museo Nella parte settentrionale dell’Oltrepò
con l’assistenza di accompagnatori Contadino a Casteggio e il Museo del si trovano i centri più popolosi. La città
qualificati. Su prenotazione si Cavatappi a Montecalvo Versiggia. La di Casteggio è celebre per la batta-
20 svolgono lezioni di nordic walking. cucina locale è ottima e gustosa. 21
segue a pg 26 >> Foto 7
Località Canova, 20
27040 Pietra de’ Giorgi (PV)
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B&B OLTREPO’ memory foam e una serie di accessori IL PANE DI ROSA
Collocato accanto al ristorante Pane per la toilette. A disposizione degli Al centro di Casteggio il Pane di
di Rosa, il B&B Oltrepò ne rappresenta ospiti c’è anche un terrazzo-solarium. Rosa accoglie i suoi clienti dal 1981,
lo sviluppo più recente: merito di La colazione, compresa nel prezzo, quando Rosa e Giampiero hanno
Gloria Albertini, la quale a 24 anni si è servita presso il ristorante Pane aperto una piccola panetteria a
alterna fra la pasticceria e la gestione di Rosa. In tutta la struttura sono conduzione familiare, con l’intento
dell’albergo aperto un anno fa per ammessi gli animali domestici. di trasmettere la passione per una
venire incontro alle esigenze di una gastronomia di eccellenza, all’insegna
clientela di target medio, costituita da della tradizione e della valorizzazione
visitatori delle aziende vinicole e agro- del territorio. Da allora l’attività si è
alimentari dell’Oltrepò, nonché da sviluppata, arricchendosi di una cucina una vasta scelta di prodotti a km
turisti italiani e stranieri che cercano la e una pasticceria che si affiancano 0, come il salame di Varzi, frutta,
tranquillità delle colline per escursioni, all’enoteca; nel ristorante, aperto verdura, salumi, mostarda e peperoni
passeggiate o attività all’aperto. per colazione, pranzo e cena, si di Voghera, riso dell’Oltrepò, miele,
La struttura è composta da quattro organizzano anche le tipiche merende funghi e tartufi; non mancano diverse
accoglienti camere dotate di tutti i a base di salame, micca e Bonarda. qualità di formaggi internazionali. Nella
comfort tecnologici: climatizzatore, Fra i prodotti in vendita spiccano i pasticceria si possono degustare le
insonorizzazione, Internet e WiFi vini dell’Oltrepò, spumanti e Pinot tipiche ciambelle brasadé di Casteggio
22 gratuiti, televisione, materassi in nero. Nella gastronomia si trova e Staghiglioni, bollite e cotte al forno. 23
FRUTTA ENOTECA VERDURA
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FORMAGGIAZIENDA AGRICOLA MILAGRO CHALE DO MILAGRO
L’azienda agricola Milagro nasce dalla passione per la campagna di Lorenzo Alessi e L’agriturismo Chalet Do Milagro affianca l’azienda agricola con l’offerta di un
Caterina Manzoni, che nel 2011, abbandonando il milanese, aprono un allevamento di servizio
bovini di razza Fassone piemontese e suini Duroc a Pianaversa, nel comune di Colli Verdi alberghiero a stretto contatto con l’ambiente rurale della campagna pavese. Le
(Pavia). Nel 2013, nasce l’ agriturismo Chalet do Milagro mentre nel 2017 viene aperto quattro camere da letto, confortevoli ed eleganti, guardano verso la chiesa di
il punto vendita aziendale a Pavia. Canevino; vi sono inoltre una dependance per famiglie, un ristorante, un cortile
Dal 2015 a loro si affiancano i figli, guidati da Dominique Charlotte Xotti Alessi, imprendi- interno con barbecue e un giardino. Le forme di accoglienza spaziano dal B&B
trice da anni impegnata sul fronte della cooperazione con paesi in via di sviluppo. alla pensione completa. Molto vasta è anche la possibilità di organizzare pranzi
L’allevamento conta attualmente di 90 capi bovini e 40 suini, tutti allevati in semibrado e cene, serate musicali, eventi pubblici o privati e cerimonie. L’agriturismo pro-
e nutriti con orzo biologico prodotto a km 0 dalla stessa azienda Milagro, al fine di pro- pone numerose iniziative dedicate al benessere, come i weekend relax e detox o
durre carne di Fassona piemontese della miglior qualità oltre che salumi bovini e suini le settimane Yoga. Per gli amanti del movimento all’aria aperta si organizzano i
di eccellenza. Alla produzione di carne e salumi, si è aggiunta nel 2016 una linea di vini weekend di equitazione e trekking, nonché itinerari a piedi e in
dal nome Milagro Veritas, la cui produzione rispetta le regole di un’agricoltura ecoso- bicicletta. Chalet Do Milagro è il luogo ideale per concedersi una pausa di relax e
stenibile. vivere l’opportunità di accostarsi al mondo della cucina e della produzione vini-
Tutti i prodotti sono venduti nell’agriturismo e nel punto vendita di via Volturno 11 a Pavia. cola dell’Oltrepò.
Pianaversa, Fr. di Canevino (PV) Tel. 038 599936 Cell. 339 6219824 chaledomilagro@gmail.com
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glia che nel 222 a.C. vide i Roma- ro costruire un centro termale per
ni trionfare sugli Insubri, aprendo sfruttare le proprietà terapeutiche
così la strada per la conquista di delle sorgenti sulfuree e salsobro-
Milano; nel 218 Annibale, vittorioso moiodiche del luogo. In pochi anni
sui Romani, ridiede al borgo di Cla- il centro si sviluppò diventando un
stidium una breve indipendenza, Grand’Hotel con parco, teatro e
finché nel 197 i Romani ripresero il caffè. La costruzione in stile pom-
controllo della regione. A ricordo di peiano comprendeva il reparto per
questi eventi resta sulla via Emilia i bagni e per i fanghi. Nel 2002 le
la Fontana di Annibale alla quale, Terme hanno festeggiato un secolo
secondo la tradizione, il generale di attività che hanno reso la locali-
cartaginese fece abbeverare gli tà uno dei più importanti centri di
elefanti. divertimento della regione.
In epoca romana erano note le Ricordiamo infine il comune di Borgo
proprietà termali delle acque di Priolo (Foto 9), nato dall’unione di
Salice Terme (Foto 8), citato anche Torre Del Monte con Staghiglione.
come Sarzi. Nel XIX sec. il dotto- Per sua iniziativa è nato il “Distretto
re pavese Ernesto Brugnatelli e il commerciale dei Borghi e dei Castelli”,
26 Foto 8 milanese Ernesto Stoppani fece- al quale appartengono 6 comuni. Foto 9 27
La Locanda
deL griLLo parLante
Battesimi
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a partire da 25€
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giardino privato
La Locanda del passeggero Cucina tipica locale e della tradizione familiare
Aperto il giovedì e venerdì a cena,
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Antipasto
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Apertura infrasettimanale a richiesta
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www.dietrolangolo.netConsorzio San Colombano
CONSORZIO
SAN COLOMBANO AL LAMBRO
28 29
1
2 San Colombano al Lambro è un borgo innumerevoli viticultori hanno coltivato
situato sull’omonima collina, a soli 40 filari di viti che danno origine a vini
3
km da Milano, 30 da Pavia e 15 da Lodi. pregiati, riconosciuti come DOC dal
Su questo territorio, caratterizzato 1984. Tre anni dopo si è costituito il
dalla presenza di acque termali, i Consorzio Volontario Vini DOC San
4
Visconti, i Certosini, i Belgioioso e gli Colombano, voluto da 18 produttori
5 con l’intenzione di supportare la
tradizione enologica con azioni di
6 controllo e di promozione dei vini
locali. Oggi il Consorzio riunisce alcune
7
delle maggiori cantine soprattutto dei
8
comuni di San Colombano e Miradolo
Terme.
9
San Colombano e la viticoltura
10 Il colle di San Colombano è sempre
stato coltivato a vigneti; secondo la
11 leggenda, il colle e il paese devono
il nome al santo irlandese che si
segue>>
www.dietrolangolo.netConsorzio San Colombano Consorzio San Colombano
viticoltura di epoca antica. per la prima volta dopo secoli alcune
Il primo riferimento certo alla terre furono lasciate incolte. Negli
produzione vinicola si trova in un anni ’70 l’Università degli Studi di
documento del 1371, rilasciato da Milano ha avviato la sperimentazione
Galeazzo Visconti a una piccola di tecniche moderne per migliorare
proprietà terriera incaricata di la qualità dei vigneti. I risultati hanno
migliorare le colture. Nel 1534 i segnato un successo: dopo il DOC, nel
Certosini divennero feudatari del 1995 è giunto anche il riconoscimento
luogo, instaurando rapporti a volte di zona ad Indicazione Geografica
conflittuali con i contadini desiderosi Tipica. Scomparsa la figura del piccolo
di maggior autonomia. Nei secoli proprietario, oggi si sono diffuse
successivi la produzione vinicola le medie aziende a conduzione
raggiunse livelli di eccellenza, tanto familiare che hanno abbandonato
che nel 1800 la zona era considerata la coltura intensiva per puntare sulla
stabilì in questa località attorno al fra le migliori della Lombardia. qualità, aprendo le aziende a visite e
595 rimettendo a coltura le viti dopo I progressi produttivi subiscono degustazioni.
l’incuria conseguente alle invasioni un’interruzione dopo la II guerra
barbariche. Di sicuro la sua opera fu mondiale, quando l’allontanamento Il territorio
proseguita dai monaci al suo seguito, i dalle campagne toccò anche il
30 La collina di San Colombano è 31
quali coltivavano la vite per le esigenze Lodigiano; la natura del territorio poco elevata, ma è l’unico rilievo in
liturgiche, riferendosi ai trattati di rendeva difficile la meccanizzazione, e mezzo alla Pianura Padana a sud di Vigna e di Riserva quando sono state
Milano; l’area di produzione vinicola è invecchiate almeno per 24 mesi, di cui
amministrata dalle province di Milano, 12 in botti di legno.
Pavia e Lodi. Il San Colombano Bianco, fermo
La pianura è terra di foraggi, di cereali, o frizzante, è ottenuto da uve
di riso, di allevamenti, dove si produce segue >>
un latte trasformato in buona parte
in formaggi tipici a Dop e Igp, come
il Grana Padano, il pannerone, il
gorgonzola e il mascarpone
Vini e vigneti
Il San Colombano è l’unico vino a DOC
della città metropolitana di Milano.
Il San Colombano Rosso è ottenuto
da uve Croatina, Barbera e Uva Rara
e può essere fermo o frizzante; in
ogni caso è un vino robusto, adatto
a piatti sostanziosi. Le partite migliori
possono avere la denominazione di
www.dietrolangolo.net www.dietrolangolo.netConsorzio San Colombano
zione Geografica Tipica Collina del Mi-
lanese riservata ai vini:
• Bianchi, anche nelle tipologie
frizzante e passito,
• Rossi, anche nelle tipologie frizzante
e novello,
• Rosati, anche nella tipologia frizzante
I vini IGT devono essere ottenuti da
uve provenienti da vitigni idonei alla
coltivazione nella Regione Lombardia.
Fra le IGT bianche si ricorda la Verdea,
un vino fresco e frizzante, perfetto
come aperitivo o come vino estivo.
Ottimo anche nella versione Passito.
L’Enoteca
Chardonnay e Pinot Nero e può L’Enoteca del Consorzio è situata
recare il nome di Vigna con la località all’interno del Castello Belgioioso,
32 di appartenenza. è aperta ogni mattina dal lunedì 33
Oltre alla DOC esiste anche l’ Indica- segue >>
CASCINA CORTESA
Adagiata sulle colline di Miradolo
Terme, Cascina Cortesa offre uno
spazio di relax e benessere a stretto
contatto con la natura e con la
simpatia contagiosa della proprietaria
Angela Martinotti.
L’architettura è tipica di una cascina
lodigiana risalente agli inizi del di diamante è il Centro benessere con
Novecento, restaurata con rispetto piscina, solarium e spa. La cascina è
per il territorio, le tecniche costruttive, circondata da 150000 mq di bosco
la struttura della piccola corte con un Orto botanico dove si trovano
lombarda, e adeguata alle esigenze cerri, roveri, faggi, liquidambar e un
della clientela di oggi. ginkgo biloba.
La struttura ricettiva comprende La location è adatta a meeting di CORSI AMATORIALI MINI SHOP PRODOTTI TIPICI CERIMONIE & MEETING
camere con vista, monolocali, B&B e respiro multinazionale; si organizzano
bungalows immersi nei boschi, ai quali corsi di cucina ed escursioni ai castelli
si affianca il ristorante dotato di lounge di S. Colombano e S. Angelo Lodigiano,
bar e salone per le cerimonie. Punta nonché sul territorio circostante. Graffignana (Lodi) Tel. 0371.209121 - 0371.203011 - 0371. 203614 cell. 348.5497265
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www.dietrolangolo.netConsorzio San Colombano
al venerdì, il pomeriggio nei fine
settimana. Qui si trovano i vini di tutte
le Aziende associate al Consorzio,
il sabato e la domenica c’è anche la
possibilità di assaggiare le diverse
tipologie presenti. Durante l’anno
vi si organizzano vari momenti di
degustazione e intrattenimento.
Nonostante i vini più rappresentativi
della zona siano i rossi si possono
trovare anche i bianchi DOC e IGT e
le “bollicine”.
Il Castello Belgioioso
Di origine longobarda, fu distrutto dal
Barbarossa che però lo fece riedificare nel 1353, così descriveva l’ambiente:
e ampliare. Passato ai Visconti, fu È questo un vago fertilissimo colle,
ammodernato nel 1370 per volere di posto quasi nel mezzo della Gallia
34 Galeazzo, che riqualificò l’intero borgo. Cisalpina, cui dalla parte esposta a 35
Francesco Petrarca, che vi soggiornò segue >>
SALUMIFICIO BERTOLETTI
Fondato nel 1973 a Graffignana, il
salumificio Bertoletti produce carni
fresche, salumi e insaccati seguendo
i criteri più rigorosi di qualità, dalla
scelta dei capi migliori di allevamento
fino alla lavorazione e alla confezione.
Piero Bertoletti e i suoi figli
scelgono personalmente i suini negli
allevamenti primari locali, dove essi freschi o stagionati spiccano alcune
vengono alimentati in modo sano prelibatezze locali come il salame
e sicuro con foraggi naturali e siero lodigiano, i cacciatorini, il salame
Prodotti a KmZero Punto vendita di latte dai caseifici del territorio. Il cotto o il lardo venato di Lodi. Fra i
sistema di autocontrollo garantisce prodotti gastronomici troviamo la
Senza glutine e derivati del latte con degustazione
la piena rintracciabilità delle carni, porchetta cotta, venduta intera o
carne 100% ITALIANA che vengono vendute fresche oppure a tranci. L’azienda produce anche
lavorate secondo ricette ampiamente prosciutto crudo di Parma DOP con la
Via Delle Boschine, 6 - 26813 Graffignana (LO) Tel. 0371 88846 collaudate. certificazione del Consorzio Prosciutto
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www.dietrolangolo.netConsorzio San Colombano
amico silenzio.
Il castello fu successivamente donato
ai Certosini; dopo numerose vicende,
nel 1786 diventò di proprietà dei
Belgioioso, che operarono profonde
trasformazioni, dando importanza
particolare ai giardini. Nel 1940
i Belgioioso donarono il castello
all’Università Cattolica del Sacro
Borea e ad Euro è prossimo S. Co- Cuore per farne sede di riposo e
lombano, castello assai noto e cinto preghiera per persone colte. Nel 1987
di forti mura. A piè del colle scorre il è stato acquistato dal Comune che lo
Lambro limpidissimo fiume e benché ha restaurato e aperto al pubblico.
piccolo, è capace di sostenere bar- Il Castello è visitabile ogni domenica da
che di ordinaria grandezza, il qua- aprile a settembre (escluso il mese di
le scendendo per Monza, di qui non agosto), in questo periodo vengono
lungi, si scarica nel Po: a ponente si organizzate visite guidate a cui è
stende lo sguardo a larga spaziosa possibile abbinare una degustazione
veduta, e regnavi gradita solitudine e di vini in enoteca.
36 37
IL FORNO SEGALINI terra, le farine integrali a foglia larga
A San Colombano il profumo di e le farine macinate a pietra. Oggi
pane si sente da lontano: merito del si producono 87 tipi di pane, tra cui
Forno Segalini, che di recente è stato quelli realizzati con farina di riso,
insignito del riconoscimento di Forno segale, grano saraceno, orzo e mais
Storico dalla Regione Lombardia. che garantiscono un ottimo gusto
Nel 1961 il vecchio forno che esisteva anche a chi soffre di intolleranze. L’uso
a memoria d’uomo fu rilevato da della storica pasta madre del Forno
Giuseppe Segalini e Adele Pila, Segalini rinnovata da oltre 60 anni,
genitori di Rosy Giovanni e Betti, che conferisce un’altissima digeribilità ai
oggi conducono l’attività. Dall’inizio la prodotti. Non mancano grissini di riso,
scelta vincente è stata l’attenzione focacce con verdure di stagione e
alle materie prime, come il burro di creazioni di pasticceria preparate a
Carena, le uova di galline allevate a regola d’arte.
Oggi il Forno collabora con nomi
prestigiosi come il Teatro Carcano
di Milano, progetto Urban Promo in
Triennale a Milano, BIT, e partecipa a
eventi che promuovano il territorio e
l’imprenditoria giovanile. Via Emilio Azzi, 38, 20078 San Colombano al Lambro (MI)
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Antipasti
PASQUA A TAVOLA Le uova sode e gli affettati sono qua-
si d’obbligo per aprire il banchetto
pasquale, e sono abbastanza pratici
nell’acqua, ma solo arrostito al da essere consumati anche duran-
fuoco con la testa, le gambe e le te la tradizionale gita fuori porta di
viscere.” Pasquetta. Un’alternativa comune è
Dai tempi di Mosè l’agnello è il rappresentata dalle torte salate.
cibo pasquale per antonomasia
ed è immancabile a tavola: in Torta pasqualina
Lombardia lo troviamo arrostito Si tratta di una torta composta da
con rosmarino ed erbe aromati- quattro sfoglie riempite con un impa- L’impasto si divide in 4 panetti, 2 più
che, oppure cotto in padella con sto di spinaci, erbette, ricotta e uova. piccoli e 2 più grandi, e si lascia ripo-
olio e cipolline, o rosolato con un Per preparare la sfoglia si lavorano sare in frigo per un’ora. Intanto si fan-
trito di carota, sedano e cipolla. 600 g di farina alla quale si aggiun- no appassire 1,5 kg di spinaci, bietole
38 Altrettanto indiscusso è l’uovo, gono il sale, l’acqua e l’olio di oliva. segue >> 39
“Ciascuno si procuri un agnello per fa- simbolo della resurrezione, uti-
miglia […] senza difetto, maschio, nato lizzato come ingrediente di frittate e
nell’anno; potrete sceglierlo tra le pe- torte salate, oppure nella versione di
core o tra le capre. […] Ne mangeran- cioccolato più o meno decorato. An-
no la carne arrostita al fuoco; la man- che la colomba è un dolce tipicamen-
geranno con azzimi e con erbe amare. te lombardo, derivato evidentemente
Non lo mangerete crudo, né bollito dal panettone.
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base della tortiera facendole fuoriu- Risotto Primavera
scire leggermente. Si aggiunge quindi Il risotto è il piatto lombardo per ec-
lo strato di verdure e lo strato della cellenza, e questa versione è ideale
ricotta. Con un cucchiaio si praticano per evocare l’imminente primavera.
sette conche nelle quali si metteranno Si prepara innanzi tutto il brodo ve-
sette tuorli di uovo interi; gli albumi si getale, e poi si mondano e si tagliano
montano leggermente e si stendono le verdure: 1 scalogno, 200 g di agret-
sulla torta, che viene poi ricoperta con ti, 250 g di piselli, 250 g di asparagi,
le altre due sfoglie. Si passa quindi al 150 g di zucchine e 1 cipollotto fresco.
forno a 180° per 55 minuti. In una padella si fa soffriggere il cipol-
lotto con olio per circa 5 minuti, poi si
Uova ripiene aggiungono le rondelle e le punte degli
o erbette con l’olio e la cipolla trita- Le uova sode si prestano a essere asparagi; dopo due minuti si aggiun-
ta. La verdura scolata e intiepidita si trasformate in allegri pulcini o cestini gono le zucchine, e dopo cinque minuti
sminuzza sul tagliere e si unisce a 2 semplicemente tagliandole e svuo- i piselli; infine si aggiungono gli agretti e
uova, 50 g di formaggio grattugiato, tandole dei tuorli che vengono passati si fa cuocere per altri due minuti, irro-
nello spremiaglio per formare dei ric- segue >>
40 maggiorana, sale e pepe. In una cio- 41
tola si lavorano 500 g di ricotta con 3 cioli gialli. Per avere effetti cromatici si
uova, 90 g di formaggio grattugiato e possono utilizzare creme che fanno
la noce moscata in modo da formare da ripieno: tonno, maionese e tuor-
un composto senza grumi. Si stendo- lo; tuorlo, maionese e paprika; tuorlo,
TRATTORIA E PIZZERIA
no le due sfoglie e si appoggiano sulla maionese e capperi. Le creme così
ottenute si possono modellare a palla
per inserirle negli albumi che divente-
ranno cestini, oppure il corpo di pulcini
o animaletti. Per decorarle si possono Specialità pesce di lago
usare listarelle di peperone, carota o Cucina tipica lombarda
altri ortaggi.
Salone e terrazza estiva
con vista panoramica sulle
anse dell’Adda
Piatti principali
I primi pasquali rimandano ai piatti
delle feste, costituiti da risotti, ravio-
li e paste ripiene, oppure pizzoccheri
e casoncelli. Protagonista dei secondi
piatti è l’agnello, preparato in versioni
differenti.
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rando di brodo quando è necessario. Costolette di agnello al forno
Si procede quindi con il risotto, facen- Un modo pratico di cucinare l’agnello
do tostare il riso nello scalogno soffrit- è farlo al forno con le patate, per
to e cucinandolo aggiungendo il brodo ottenere una combinazione che piace
a poco a poco. Dopo 15 minuti circa si praticamente a tutti. Per rendere la
aggiungono le verdure e si completa carne più gustosa si elimina il grasso
la cottura; volendo si possono lasciare in eccesso e si praticano delle incisioni
da parte alcune verdure per guarnire tra un osso e l’altro. Si prepara poi una
il piatto. marinatura con sale, pepe macinato e
a grani, rosmarino, timo, olio di oliva,
Asparagi alla milanese aglio e scorza di limone grattugiata,
Questo piatto è un classico della cu- con la quale si ricopre tutta la carne
cina italiana e rimanda alla primave- che viene poi lasciata in frigo per
ra. Dopo avere lavato e mondato gli 2 ore. Si tagliano poi le patate a
asparagi, si legano a mazzetto e si fan- spicchi e si insaporiscono con aglio, unta, ricoprendo gli ossi con carta di
no bollire verticalmente in una pentola olio, sale e rosmarino. Le costine e alluminio. Si cuoce in forno a 200° per
42 alta e stretta finché non siano morbidi. le patate si sistemano in una pirofila 50 minuti. 43
Intanto si preparano le uova al tega- segue >>
mino, friggendole in padella nel burro
in modo che il tuorlo rimanga morbi-
do. A questo punto si dispongono gli
asparagi a raggiera in padella con le
punte rivolte al centro, si ricoprono le
punte con l’uovo e si spolverizza con il
parmigia-
no; si la-
scia quindi
scaldare
finché il
formag-
gio non
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fuso e poi
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Dolci ideò un dolce che permettesse di Millefoglie di colomba con fragole
La colomba pasquale è un dolce sfruttare i macchinari dei panettoni Se la colomba è avanzata, un modo
tipicamente milanese, nato attorno anche in periodo pasquale; utilizzando originale di riproporla è quello di tra-
al 1930 per iniziativa di Dino Villani, l’impasto del panettone, senza sformarla in un dolce fresco, farcito
direttore della ditta Motta, il quale uvette e canditi, lo ricoprì di mandorle con una crema a base di fragole, ro-
glassate e gli diede forma di colomba. biola e panna, alla quale si aggiunge
L’ispirazione potrebbe essere il cioccolato fondente. Per prepararlo
derivata dalla leggenda medievale si puliscono e si frullano 130 g di fra-
dell’abate San Colombano, il quale, gole; la purea si unisce in una casse-
giunto dall’Irlanda presso la regina ruola a 50 g di amido di mais, 160 g di na montata e 60 g di scaglie di cioc-
Teodolinda, fu invitato a un sontuoso zucchero, 100 g di panna e 350 g di colato. In una casseruola si prepara
banchetto a base di carni. Poiché latte intero. Il composto si fa sobbolli- una bagna con 120 g di succo di limo-
era quaresima, l’abate non avrebbe re continuando a mescolare. Quando ne, 100 g di acqua e 80 g di zucchero.
voluto mangiare cibi raffinati; per non la crema è pronta, si toglie dal fuoco, Si taglia la colomba in tre strati, che
offendere la regina, pronunciò una si uniscono 120 g di robiola e si copre vengono bagnati con il succo di limo-
benedizione che trasformò i cibi in con la pellicola. Quando la crema si è ne, farciti con la crema e decorati a
44 bianchi pani a forma di colomba. raffreddata, si uniscono 350 g di pan- piacere. 45
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In un pentolino si versano 400 g di
panna liquida, 100 g di latte condensato
e si fanno scaldare insieme. Si unisce il
cioccolato alla panna e si aggiungono
80 g di zucchero a velo. Si aggiungono
anche 10 g di gelatina in fogli
precedentemente messi in ammollo,
mescolando velocemente in modo
che si sciolga alla perfezione. Si versa
quindi il composto in stampi a forma
di mezzi ovetti e si mette in frigo per
almeno 4 ore. Una volta rimossi dagli
Ovetti di panna cotta al cioccolato stampi, gli ovetti si possono decorare
Una variante della panna cotta di panna montata con un sac à poche.
consiste nel formare ovetti ricoperti al Per dare una nota di colore si possono
cioccolato. Si tritano 150 g di cioccolato utilizzare anche bacche e frutti di
46 fondente e si sciolgono a bagnomaria. bosco. 47
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