OSSERVAZIONI DI MANAGERITALIA SULLA LEGGE FINANZIARIA PER IL 2005

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Gennaio 2005

                      OSSERVAZIONI DI MANAGERITALIA SULLA
                          LEGGE FINANZIARIA PER IL 2005

Premessa

Sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2004 (S.o. n. 192/L) è stata pubblicata
la Legge 30 dicembre 2004, n. 311 Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria per il 2005).
La manovra finanziaria 2005, definitivamente approvata dal Parlamento dopo
quattro letture e due voti di fiducia, nelle intenzioni del Governo dovrà ridurre
il rapporto tra deficit e Pil nel 2005 dal 4,4% tendenziale al 2,7% promesso in
Europa.
Il saldo netto da finanziare è stato fissato in 50 miliardi di euro.

Tra le principali novità introdotte dalla legge segnaliamo in particolare:
   1) il mantenimento per l’anno 2005 del limite di deducibilità dei contributi
      versati ai fondi di assistenza sanitaria;
   2) il secondo modulo della riforma del sistema di tassazione;
   3) l’erogazione di fondi per il Mezzogiorno;
   4) l’estensione della cessione del quinto dello stipendio come garanzia di
      prestiti bancari;
   5) le agevolazioni fiscali (ai fini Irap) per incrementi occupazionali.

Prima di approfondire i contenuti della Legge finanziaria, sottolineiamo
che la legge di bilancio ha rifinanziato anche per l’anno 2005 l’art. 20
della legge 266/97, nella misura complessiva di 4.957.470 euro.
Ricordiamo che la legge prevede un abbattimento, per imprese fino a
250 dipendenti, del versamento dei contributi previdenziali nel caso di
assunzione di dirigenti in mobilità.

Esaminiamo più dettagliatamente i principali punti della Legge finanziaria:
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1) LIMITE DI DEDUCIBILITÀ DEI CONTRIBUTI VERSATI AI FONDI DI
ASSISTENZA SANITARIA

Manageritalia, insieme con Confcommercio e Confetra, è riuscita ad ottenere
anche per quest’anno il mantenimento del medesimo limite di deducibilità dei
contributi versati ai fondi di assistenza sanitaria fissato per il 2003 e per il
2004, pari a € 3.615,20.
Se il limite non fosse stato confermato entro il 31 dicembre 2004, sarebbe
tornata in vigore la normativa anteriore alla Legge finanziaria 2004, ovvero il
D.Lgs. 18 febbraio 2000, n. 41; quest’ultimo aveva riordinato il trattamento
fiscale dei contributi versati ai Fondi di assistenza sanitaria integrativa e
sostitutiva del Ssn in base a quanto previsto dalla riforma del Servizio Sanitario
Nazionale.
Nell’ambito di tale riordino per le quote versate ai Fondi di assistenza sanitaria
integrativa di natura contrattuale o aziendale (cosiddetti Fondi non doc) si
prevedeva una riduzione progressiva del limite di deducibità di anno in anno,
fino ad arrivare al 2008 ad un limite massimo di € 1807,60.
Ricordiamo che dal 2000 al dicembre 2003 Manageritalia insieme con
Confcommercio e Confetra si adoperarono per abrogare tale normativa ed
ottennero, nell’ambito della Legge finanziaria dello scorso anno, l’approvazione
di una norma che prevedeva il ripristino del limite di deducibilità valido dal
1997 (come si è detto pari a € 3.615,20).
Anche per il 2005 tale importo verrà mantenuto ed è stato pertanto raggiunto
l’obiettivo di tutelare l’autonomia contrattuale delle organizzazioni che hanno
costituito il Fondo contrattuale.
Nell’ipotesi in cui il predetto limite non fosse stato ripristinato ricordiamo che la
parte del contributo versato eccedente il limite fissato per il 2005 avrebbe
accresciuto l’imponibile fiscale del dirigente e quindi sarebbe aumentato
l’importo della tassazione dovuta.
Come verrà approfondito al par. 2, il secondo modulo della riforma fiscale
contenuto nella Legge finanziaria per il 2005 comporterà un risparmio sulle
retribuzioni dei dirigenti che potrà raggiungere e superare i 1400 euro annui
(nella tabella successiva vengono evidenziate alcune ipotesi di risparmio a
seconda della retribuzione lorda percepita).

retribuzion
e     annua incremento      sul
lorda       netto (A)
42.000      522
75.000      601
81.000      926
90.000      1.412

Ma tale beneficio derivante dall’introduzione dell’IRE, se la norma sul limite di
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deducibilità non fosse stata approvata, sarebbe stato inferiore di circa 357 euro
annue, come si evince dalla tabella seguente:

Massimale       deducibilità
riforma Bindi per contributi
Fasdac 2005:                 2.582,28
contributo annuo      Fasdac
(az.+ dir.):                 3.477,66
quota non deducibile:        895,38

retribuzion
e     annua incremento      sul differenza A-
lorda       netto (B)           B
42.000      165                 357
75.000      244                 357
81.000      568                 358
90.000      1.055               357

Si tratta di un risultato importante e niente affatto scontato, dovuto alla
somma dei vantaggi derivanti dall’applicazione delle nuove aliquote e dal
mantenimento del limite di deducibilità per il Fasdac; auspichiamo di rendere
definitivo, a partire dal prossimo anno, l’importo previsto per quest’anno o,
anche di aumentarlo.

2) COMPLETAMENTO DELLA RIFORMA FISCALE

La legge finanziaria per il 2005 contiene alcune norme fiscali che proseguono il
progetto di revisione del sistema di tassazione, avviato nel dicembre 2002 con
le norme relative al primo modulo di riforma dell’Irpef. E’ intenzione del
Governo di procedere ad ulteriori modifiche a partire dal 2006.
La nuova disciplina fiscale, che si ispira ai principi e criteri indicati nella legge
delega 7 aprile 2003, n. 80, e che segna il passaggio dall’Irpef alla nuova Ire,
ha come obiettivo principale quello della riduzione della pressione fiscale sulle
famiglie finalizzata al rilancio dei consumi.
Nel complesso, il taglio delle tasse ammonta a 6,5 miliardi di euro con effetti
per 4,3 miliardi sul bilancio dello Stato nel 2005. Sull’Ire saranno concentrati 6
miliardi, mentre 500 milioni incideranno sull’Irap.

Risparmi sulle retribuzioni

L’intervento riguarderà il 40,7% dei contribuenti, 15,6 milioni di persone che
godranno, è stato stimato, di un risparmio medio pari a 369 euro annue a
testa.

Come si è accennato nel paragrafo precedente, i dirigenti Manageritalia, per
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effetto delle disposizioni in oggetto, nel 2005 avranno - a parità di retribuzione
- un incremento annuo minimo della retribuzione netta di 522 euro (se si
prende a riferimento il minimo base di 42.000 euro), il risparmio sulle
retribuzioni medie può raggiungere e superare i 1.400 euro annui (riportiamo
nuovamente la relativa tabella, formulata senza considerare l’importo di
detrazioni/deduzioni per familiari a carico).

retribuzion
e     annua incremento      sul
lorda       netto (A)
42.000      522
75.000      601
81.000      926
90.000      1.412

L’ obiettivo della riduzione del carico fiscale viene perseguito nel seguente
modo:
   a) riduzione del numero delle aliquote e revisione degli scaglioni di reddito;
   b) trasformazione delle detrazioni per carichi di famiglia in deduzioni per
      oneri familiari;
   c) revisione del sistema di determinazione del reddito imponibile e del
      calcolo dell’imposta;
   d) eliminazione delle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente , da
      pensione e da lavoro autonomo;
   e) applicazione di una doppia clausola di salvaguardia diretta ad assicurare
      che i contribuenti non versino una maggiore imposta con la nuova
      normativa, sia rispetto a quella calcolata sulla base delle norme in vigore
      nel 2002 sia rispetto a quella calcolata con le norme in vigore nel 2004.

Come anticipato, le detrazioni per carichi di famiglia sono state sostituite dalle
nuove “deduzioni per oneri di famiglia”, dette “family area”. Ciò comporta
modifiche nella determinazione del reddito imponibile e dell’imposta dovuta;
infatti mentre le detrazioni riducevano l’importo dell’imposta dovuta dal
contribuente, le deduzioni invece diminuiscono il reddito imponibile su cui si
calcola la tassazione.

Tali deduzioni per oneri di famiglia abbattono quindi il reddito complessivo,
insieme con gli oneri deducibili (di cui all’art. 10 del Tuir) e alla deduzione che
viene applicata per assicurare la progressività dell’imposta.
Dal reddito complessivo si potranno dedurre:
    a) 3.200 euro per il coniuge a carico;
    b) 2.900 euro per ciascun figlio (compresi i figli naturali, adottivi o affidati)
       o altro convivente.
Le deduzioni vengono applicate a condizione che il familiare possieda un
reddito non superiore a 2.840,51 euro. Gli importi delle deduzioni aumentano
se sussistono condizioni particolari (l’età sia inferiore ai tre anni, o se manca
l’altro genitore, o il figlio è portatore di handicap etc.).
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Il valore degli sgravi sarà proporzionato all’entità del reddito, fino ad annullarsi
a quota 78 mila euro. Una deduzione specifica fino a un tetto massimo di 1.820
euro è prevista per le badanti di persone non autosufficienti, per le spese
sostenute nell’arco di un anno; l’ammontare delle deduzioni diminuisce con
l'aumentare del reddito, fino ad annullarsi completamente a 78.000 euro, ed è
cumulabile con la deducibilità dei contributi versati per le badanti stesse in
base alla normativa vigente.

In realtà gli importi indicati sono meramente teorici, perché gli importi delle
deduzioni effettivamente spettanti risulteranno da un calcolo un po’ più
complesso ovvero:

€ 78.000+ deduzioni teoriche + oneri deducibili - reddito complessivo
______________________________________________________

                        € 78.000

Se il risultato sarà maggiore o uguale a 1 la deduzione potrà essere applicata.
Se risulterà pari a zero o minore non verrà applicata; se il risultato sarà
compreso tra zero e 1 occorrerà moltiplicare l’importo teorico delle deduzioni
spettanti con il risultato effettivamente ottenuto.

Una volta applicate le deduzioni al reddito complessivo, sull’imponibile fiscale
risultante potrà essere calcolata l’imposta applicando le nuove aliquote stabilite
per scaglioni di reddito.
Per ottenere la riduzione del carico fiscale è stato infatti revisionato il sistema
delle aliquote, ridotte da cinque a tre, e degli scaglioni di reddito, che sono
stati ampliati.
In sintesi:
   a) per i redditi fino a 26.000 euro, si applica l’aliquota del 23 per cento;
   b) per i redditi oltre 26.000 euro e fino a 33.500 euro, si applica l’aliquota
       del 33 per cento;
   c) per i redditi oltre 33.500 euro si applica l’aliquota del 39 per cento.
   d) per i redditi superiori a 100.000 euro si applica un contributo di
       solidarietà del 4% alla parte di reddito imponibile eccedente l’importo
       indicato. Tale contributo è da intendersi come un’ulteriore aliquota.

Come si è detto sono state abrogate le detrazioni dall’imposta lorda per le
spese di produzione dei redditi di lavoro dipendente, di pensione e di lavoro
autonomo.

Va ricordato che la nuova normativa prevede l’eventuale applicazione di una
doppia clausola di salvaguardia (istituto già introdotto con il primo modulo
della riforma) per i contribuenti che si vedano penalizzati dall’applicazione della
nuova normativa; questi ultimi potranno applicare o le disposizioni valide fino
al 31 dicembre 2002 o quelle in vigore fino al 31 dicembre 2004 se, dal
confronto con quelle attuali, risulteranno più favorevoli. La comparazione tra i
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diversi sistemi di tassazione dovrà essere effettuata dai sostituti d’imposta se
prestano assistenza fiscale, al momento della dichiarazione dei redditi.

Va posto in rilievo il fatto che il secondo modulo della riforma favorisce
solo apparentemente i redditi medio-alti. Infatti il nuovo meccanismo
comporta una penalizzazione per i redditi a partire da 65.000 euro con
carichi familiari, con particolare accentuazione oltre gli 80.000 euro.
Un contribuente single avrà risparmi d’imposta superiori a colui che, a
parità di reddito, ha dei carichi familiari.
Sottolineiamo che tale effetto appare, oltre che iniquo, anche in
contrasto con il principio sotteso alla riforma, che era quello di
alleggerire il carico fiscale delle famiglie.
Va detto, tuttavia, che tale penalizzazione potrebbe essere superata
facendo leva sulla possibilità, concessa dalla legge, di ripartire i carichi
relativi ai figli tra i genitori nella percentuale che si ritiene più idonea.
Trasferendo le deduzioni al reddito più basso si possono conseguire,
infatti, dei risparmi d’imposta.

Infine sottolineiamo che la revisione del sistema fiscale avrà, in prima battuta,
un effetto paradossale: quello di rincarare la misura degli acconti. Aumentano
infatti gli acconti che il fisco chiederà sulle imposte da pagare per l’anno 2006.
In alcuni casi - per l’Irap e l’Ires – l’aumento trasformerà di fatto l’acconto nel
pagamento integrale dell’imposta. L’acconto Ire sarà invece del 99%. L’effetto
sarà un incremento delle entrate di 640 milioni di euro.

3. NUOVO SISTEMA DI FONDI PER IL SUD

Sviluppo Italia potrà concedere fondi per l’attivazione di mutui di durata
compresa tra i 5 e i 10 anni fino al 50% dell’investimento. Potrà erogare anche
fondi in conto capitale fino a un massimo del 20% e acquisire quote di
partecipazione temporanea fino al 15%.

4. CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO COME GARANZIA DI
PRESTITI BANCARI

Con la legge finanziaria 2005 anche i dipendenti delle imprese private, oltre ai
pubblici dipendenti, potranno procedere alla cessione un quinto dei loro
stipendi a garanzia di prestiti bancari.
Tale estensione costituisce una novità molto importante per Manageritalia,
considerando che l’Area finanza, recentemente costituita nel suo ambito,
rappresenta gli agenti in attività finanziaria, figura di primo piano nella
concessione dei prestiti bancari.
Si potrà chiedere al datore di lavoro la cessione di un quinto dello stipendio a
garanzia di prestiti bancari, con tassi agevolati, per spese di media entità, che
non devono superare il valore del quinto dello stipendio moltiplicato per 12
mesi. La norma dovrebbe servire anche a rilanciare i consumi; infatti la platea
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interessata, passerebbe così da 6 a 14 milioni di persone con un notevole
impatto sui consumi, perché l’attuale platea genera 4 miliardi di euro, cui se ne
aggiungerebbero altri 5, con un impatto sul Pil tra lo 0,2-0,3%. Inoltre,
estendere questo meccanismo a tutti, può contribuire sicuramente a rendere il
mercato più “limpido”.
Si tratta di uno strumento finanziario regolato da un provvedimento del 1950.
A far da garante della cessione non sarà più il solo Inpdap (l’Istituto Nazionale
di Previdenza dei Dipendenti della Pubblica Amministrazione), ma potranno
farlo anche le banche e le assicurazioni, in base a regole fissate dalla Banca
d’Italia.

5. AGEVOLAZIONI FISCALI PER INCREMENTI OCCUPAZIONALI

La Legge finanziaria ha introdotto riduzioni dell’imposta regionale per le attività
produttive (Irap) sulle spese per la ricerca, sulle nuovi assunzioni e per il Sud.
E’ stato stabilito un innalzamento della franchigia per il calcolo dell’Irap da
7.500 a 8.000 euro per le imprese con una base imponibile inferiore a
180.759,91 euro.
Sono previste inoltre deduzioni per ciascun nuovo assunto pari a 20.000 euro
che sale a 40.000 per i nuovi assunti nel Mezzogiorno e delle aree disagiate del
Paese.

6. TETTO DEL 2% PER LE SPESE DELL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Il contenimento alla crescita della spesa nella manovra di quest’anno è
spalmato su tutte le amministrazioni attraverso il meccanismo che ne limita
l’incremento al 2% nel 2005.
Dal tetto vengono esentati però gli organi costituzionali e il Csm. Ai Comuni poi
è consentito un incremento pari all’11,5% rispetto alla media delle spese
sostenute nel triennio 2001-2003. Il limite scende però al 10% per quelli che,
nello stesso periodo, hanno sforato la spesa media pro-capite della classe
dimensionale di appartenenza. Fuori dalla regola del 2% anche le spese per
investimenti, i Comuni con meno di 3 mila abitanti e i progetti cofinanziati
dall’Unione europea.

7. INCENTIVI PER IL TERZIARIO

Ancora una volta, nella legge Finanziaria approvata, compaiono solo in minima
parte investimenti mirati al settore del commercio. E’ stato ampliato il raggio di
azione del fondo per l’innovazione tecnologica per sostenere i processi di
innovazione delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi ex lege
46/82, ma non è stato esteso al terziario.

8. PUBBLICO IMPIEGO

La Finanziaria stanzia risorse aggiuntive per permettere di offrire agli statali un
aumento di stipendio pari al 4,3% a fronte di richieste che invece arrivavano
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all’8%. La pubblica amministrazione non potrà assumere personale a tempo
indeterminato fino a tutto il 2007.

9. AUMENTO DELLE IMPOSTE INDIRETTE

La legge finanziaria 2005 prevede un aumento di bolli, imposte di registro,
tasse di concessione governative, imposte ipotecarie e catastali,
complessivamente pari a euro 1.120 milioni, che salgono a euro 1.320 dal
2007. Tra questi tributi figurano le marche per il passaporto e per i brevetti, il
bollo applicato sui conti correnti e i tributi speciali richiesti per le visure
catastali. La decisione su quanto aumenteranno i singoli balzelli sarà presa
entro gennaio. In aumento anche le accise per le sigarette.

10. PC, DIGITALE TERRESTRE E BANDA LARGA

E’ stato infine prorogato per tutto il 2005 il bonus previsto per l’acquisto di
personal computer riservato agli insegnanti. Il beneficio è esteso a tutto il
personale scolastico. Il contributo per l’acquisto di decoder per il digitale
terrestre scende a 70 euro. Anche chi vive in Comuni con meno di 10 mila
abitanti potrà accedere ai 75 euro previsti per favorire l’accesso a banda larga
a Internet.

11. CERTIFICATO DI MALATTIA TELEMATICO

Dal primo     giugno 2005 sarà il medico a inviare per via telematica all’Inps il
certificato   di malattia del lavoratore. Questo dovrà spedirlo per raccomandata
al proprio    datore di lavoro. I dipendenti pubblici dotati di indirizzo elettronico
assegnato     dall’amministrazione potranno ricevere la busta paga via e-mail.

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