TRIBUNALE DI VITERBO - Astalegale.Net

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N. 10 manifesti nel Comune di Viterbo e n. 10 nel Comune di Celleno (VT) almeno 45 gg. prima della vendita;
           pubblicazione sul quotidiano “IL MESSAGGERO di Viterbo e IL CORRIERE di Viterbo, nell’apposito spazio
           riservato al Tribunale, oltre che su “L’Occasione - Viterbo” e su “Porta Portese - Roma” in un termine non
           superiore a 90 gg. e non inferiore a 45 gg. prima della vendita senza incanto; pubblicazione sui siti Internet
           www.tribunaleviterbo.it, www.astalegale.net e www.astegiudiziarie.it almeno 45 giorni prima e fino al
           giorno della vendita senza incanto; pubblicazione sul Portale delle Vendite Pubbliche https://pvp.giustizia.it

                                                                   TRIBUNALE DI VITERBO
                                                                         CANCELLERIA FALLIMENTARE
              FALLIMENTO N. 6/2014 R.F.
                                                     AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO
                                                                 9.10.2019
             Il sottoscritto Dott. Giovanni Arriga, Curatore del fallimento in epigrafe indicato, autorizzato dal G.D. ad
              effettuare le operazioni di vendita secondo il programma di liquidazione ex art. 104 LF. giusti
              provvedimenti del 3.2.2016 e 20.7.2016, avvisa che il giorno 9.10.2019 alle ore 11,00 nella stanza n. 23
              (Cancelleria fallimentare) presso il Tribunale di Viterbo in Via Falcone e Borsellino n.41 si procederà alla
              vendita del seguente bene immobile:
                                                              LOTTO UNICO
              “Diritti di piena proprietà pari ad 1/1 appartenente alla Società Fallita di un complesso industriale,
              situato nel territorio del Comune di Celleno (VT), in località “Perazzeta”, sulla Strada Teverina al km
              13,400 e distinto al Catasto Fabbricati al foglio 21 part.lla 98 sub. 4, cat. D/1 (opificio industriale), rendita
              €. 18.592,45, ricadente su un lotto classificato al Catasto Terreni del medesimo Comune al foglio 21
              particella 98, Ente Urbano, di ha. 2.00.75.
              Il complesso industriale in questione si sviluppa per una superficie coperta complessiva di mq 3.864,91 e
              per una corrispondente volumetria pari a mc 23.424,00 mentre l’intera area su cui insistono tali immobili
              risulta di mq 20.075,00, comprensiva anche del cassone dei suddetti fabbricati, le cui caratteristiche e
              stato di conservazione sono meglio descritte nella relativa CTU.
              L’intero complesso viene venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, come descritto nella
              relazione.
              La strada di accesso all’immobile che si dirama dalla strada Teverina è posta sulla proprietà di terzi
              estranei alla procedura, non è trascritta servitù.
              Inoltre alcuni immobili dello stesso complesso risultano difformi dalle concessioni edilizie rilasciate, ma
              gli abusi sono sanabili secondo i costi, le prescrizioni e le modalità indicate nella CTU”

              PREZZO BASE                                   € 90.000,00
              OFFERTA MINIMA                                € 67.500,00 (75% DEL PREZZO BASE)
              Offerte in aumento                            € 5.000,00

           CURATORE: Dott. Giovanni Arriga con studio in Viterbo Via Francesco Baracca n.15, Tel 0761.220247 Fax
           0761.323042, dott.arriga@gmail.com – PEC fallimento f6.2014viterbo@pecfallimenti.it

           PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE
           1. I soggetti interessati all’acquisto degli immobili oggetto di vendita hanno l’onere di presentare una
              proposta di acquisto nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dal presente punto;
           2. I soggetti che possono presentare la proposta di acquisto sono: (a) le persone fisiche maggiori di 18 anni
              che non siano interdetti, inabilitati ovvero sottoposti a procedure concorsuali; (b) le persone giuridiche

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pubbliche e private che non siano sottoposte a procedure concorsuali. E’ vietata la presentazione di
              offerte per soggetti da nominare.
           3. La proposta di acquisto deve essere redatta in forma scritta ed in lingua italiana in un unico originale in
              regola con l’imposta di bollo e che deve essere contenuta in un plico chiuso recante all’esterno la
              denominazione del soggetto interessato e la dicitura “PROPOSTA DI ACQUISTO FALLIMENTO n. 6/2014 –
              TRIBUNALE DI VITERBO”; deve essere presentata in busta chiusa presso la Cancelleria Fallimentare del
              Tribunale di Viterbo entro le ore 12,00 del 8.10.2019 (ad eccezione del sabato). La proposta di acquisto
              deve pervenire all’indirizzo sopra indicato entro il suddetto termine perentorio.
           4. La proposta di acquisto dovrà contenere:
              a) il cognome, nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, domicilio, stato civile e recapito telefonico del
              soggetto cui andrà intestato l’immobile unitamente a copia di un documento di identità valido e copia del
              codice fiscale (non sarà possibile intestare l’immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive
              l’offerta). Se l’offerente è coniugato in regime di comunione legale dei beni, dovranno essere indicati
              anche i corrispondenti dati del coniuge. Se l’offerente è minorenne, l’offerta dovrà essere sottoscritta dai
              genitori previa autorizzazione del giudice tutelare; nel caso in cui l’offerente sia soggetto giuridico iscritto
              nel registro delle Imprese, l’offerta dovrà contenere una visura camerale aggiornata con valore di
              certificazione da cui emergano i poteri dispositivi dell’offerente,oltre che copia di valido documento
              d’identità del soggetto offerente in nome e per conto della società;
              b) i dati identificativi del bene per il quale l’offerta è proposta;
              c) l’indicazione del prezzo offerto che non potrà essere inferiore di un quarto rispetto al prezzo minimo
              indicato nell’avviso di vendita, a pena di inefficacia;
              d) il termine di pagamento del prezzo e degli oneri tributari che non potrà comunque essere superiore a
              120 giorni dalla data di aggiudicazione;
              e) l’espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima;
              f) la dichiarazione di accettazione integrale ed incondizionata di tutti i termini e di tutte le condizioni
              contenute nel programma di liquidazione ex Art. 104 L.F. approvato il 3.2.2016 e successiva integrazione
              approvata il 20.7.2016 e nell’avviso di vendita;
              g) la dichiarazione di aver verificato lo stato di fatto e di diritto dei beni anche con riferimento alla
              situazione amministrativa, edilizia ed urbanistica, di esonerare il venditore da qualsiasi responsabilità al
              riguardo e di assumere a proprio esclusivo carico ogni possibile pregiudizio che possa essere anche solo
              potenzialmente riconducibile allo stato o alle situazioni suddette;
              f) la dichiarazione di formulare la proposta di acquisto senza riserva alcuna e la dichiarazione che la
              proposta è formulata per l’acquisto nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano i beni al momento del
              trasferimento della relativa proprietà.

           PROPOSTA DI ACQUISTO
             1. la proposta di acquisto va presentata in domanda in bollo ed in busta chiusa;
             2. alla proposta dovrà essere allegato un assegno circolare non trasferibile oppure vaglia postale
                intestato a “FALLIMENTO n. 6/2014 R.F. TRIBUNALE DI VITERBO” per un importo pari al 10 % del
                prezzo offerto, a titolo di cauzione, che sarà trattenuta in caso di rifiuto dell’acquisto;
             3. salvo quanto previsto dall’art. 571 c.p.c., l’offerta presentata nella vendita è irrevocabile. Si potrà
                procedere all’aggiudicazione al maggior offerente anche qualora questi non compaia il giorno fissato
                per la vendita;
             2. l’offerta di acquisto non è efficace se perviene oltre il termine stabilito o se è inferiore di oltre ¼
                rispetto al prezzo base d’asta o se l’offerente non presta cauzione nella misura sopra indicata

              MODALITA’ DI VENDITA
              L’udienza per la deliberazione sull’unica offerta pervenuta ovvero per la gara tra gli offerenti ex art. 573 cpc
              si terrà il giorno successivo a quello sopra indicato ovvero il 9.10.2019 alle ore 11.00 nella stanza n. 23
              (Cancelleria fallimentare) presso il Tribunale di Viterbo, disponendo offerte in aumento non inferiori ad €
              5.000,00 per il Lotto UNICO.

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Le buste contenenti le proposte d’acquisto saranno aperte, a cura del Curatore, alla presenza degli
              offerenti, i quali dovranno presentarsi, muniti di documentazione di riconoscimento in corso di validità
              personalmente o a mezzo di mandatario munito di procura speciale ai sensi dell’art. 579 c.p.c., all’udienza
              ed all’ora indicate nell’avviso di vendita. Il Curatore verifica la regolarità del contenuto di ciascun plico
              presentato. Dell’apertura dei plichi e delle fasi successive il Curatore redige verbalizzazione.
              Se le proposte di acquisto non sono state presentate, ovvero le proposte di acquisto presentate sono
              inefficaci per violazione delle modalità e dei termini di cui al precedente punto a), allora il Curatore dispone
              la rinnovazione della procedura competitiva fissando nuovamente i relativi termini e disponendo che le
              proposte di acquisto devono prevedere l’indicazione di un prezzo minimo posto a base della precedente
              procedura competitiva ribassato del 20%, continuando a disporla finché non saranno presentate una o più
              proposte di acquisto efficaci, salvo quanto disposto nel successivo punto
              Nel caso, invece:
                 a) di unica offerta:
                     1. se l’offerta è pari o superiore al 75% del prezzo-base d’asta indicato si procederà all'aggiudicazione
                     all’unico offerente;
                     2. qualora il prezzo offerto sia inferiore al prezzo base (ma superiore al 75% del prezzo base d’asta) e
                     siano state presentate istanze di assegnazione a norma dell’art. 588 c.p.c., il bene verrà assegnato al
                     prezzo base d’asta al creditore istante a norma degli artt. 588 e ss. c.p.c.;
                 b) in caso di pluralità di offerte: si procederà alla gara sull’offerta più alta con aggiudicazione in favore
                     del maggiore offerente anche in caso di mancanza di adesioni alla gara; ai fini dell’individuazione
                     della migliore offerta, il Curatore tiene conto dell’entità del prezzo, delle cauzioni prestate, delle
                     forme, dei modi e dei tempi del pagamento nonché di ogni altro elemento utile indicato nell’offerta
                     stessa; nel caso in cui pervengano plurime offerte al medesimo prezzo e, per mancanza di adesioni,
                     non si faccia luogo alla gara, l’immobile sarà aggiudicato all’offerente che per primo avrà depositato
                     la busta. In ogni caso, ove siano state presentate istanze di assegnazione e, anche a seguito della gara
                     tra gli offerenti, non sia stato raggiunta un’offerta pari al prezzo base d’asta, il bene staggito verrà
                     assegnato al creditore istante a norma dell’art. 588 c.p.c.
              Nella vendita non verranno prese in considerazione offerte pervenute dopo la conclusione della gara,
              neppure se il prezzo offerto fosse superiore di oltre un quinto a quello di aggiudicazione.
              Il saldo prezzo dovrà essere versato entro il termine di 120 giorni dall’aggiudicazione (o minor termine
              indicato nella proposta) con deposito presso il Curatore di assegno circolare non trasferibile intestato a
              “FALLIMENTO n. 6/2014 R.F. TRIBUNALE DI VITERBO” , salvo quanto disposto dall’art. 41 D.L.vo 385/1993.
              In caso di mancato versamento del residuo prezzo entro 120 giorni dall’aggiudicazione (o minore termine
              indicato nella proposta di acquisto), l’aggiudicazione sarà revocata e sarà disposto l’incameramento della
              cauzione.
              Qualora l’aggiudicatario, per il pagamento del saldo prezzo faccia ricorso ad un contratto bancario di
              finanziamento con concessione di ipoteca di primo grado sull’immobile acquistato, le somme dovranno
              essere erogate nel termine fissato per il versamento del saldo prezzo, direttamente dall’Istituto di credito
              mutuante mediante consegna di un assegno circolare non trasferibile oppure vaglia postale intestato a
              “FALLIMENTO n. 6/2014 R.F. TRIBUNALE DI VITERBO”. Unitamente all’assegno, il medesimo Istituto di
              credito dovrà anche consegnare l’atto di assenso ad iscrizione di ipoteca con la relativa nota di iscrizione.
              Contestualmente alla trascrizione, il Curatore presenterà al Conservatore anche la nota di iscrizione di
              ipoteca. Conformemente a quanto previsto dall’art. 585 ultimo comma c.p.c. nell’atto di compravendita
              dovrà essere inserita la seguente dizione “rilevato che il pagamento di parte del prezzo relativo al
              trasferimento del bene oggetto del presente atto è avvenuto mediante erogazione della somma di €*****
              da parte di **** a fronte del contratto di mutuo a rogito **** del **** rep.*** e che le parti mutuante e
              mutuataria hanno espresso il consenso all’iscrizione di ipoteca di primo grado a garanzia del rimborso del
              predetto finanziamento, si rende noto che, conformemente a quanto disposto dall’art.585 c.p.c., è fatto
              divieto al Conservatore dei RR.II. di trascrivere il presente decreto se non unitamente all’iscrizione
              dell’ipoteca di cui all’allegata nota”. In caso di revoca dell’aggiudicazione le somme erogate saranno
              restituite direttamente all’istituto di credito mutuante senza aggravio di spese per la procedura.

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Il Curatore entro 15 giorni dalla data prevista per l’apertura delle buste di cui al punto precedente,
              comunica l’esito dell’esperimento di vendita e richiede l’autorizzazione a concludere il contratto, o i
              contratti di compravendita al comitato dei creditori che dovrà esprimere il proprio parere in forma scritta.
              Una volta acquisito il parere favorevole del comitato dei creditori, il Curatore provvede ad informare il
              Giudice Delegato mediante il deposito dei relativi atti presso la Cancelleria del Tribunale di Viterbo.

              CONCLUSIONE DEL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA
              Ottenuta l’autorizzazione del comitato dei creditori ed informato il giudice delegato a norma del punto
              precedente, il Curatore convocherà il vincitore o i vincitori della procedura competitiva per la conclusione
              del contratto di compravendita alla presenza di un notaio individuato dal Curatore. La riunione è convocata
              mediante avviso contenente l’indicazione del giorno, luogo ed ora della riunione con un preavviso di
              almeno 10 giorni.
              In caso di acquisto la parte acquirente si farà carico di tutti gli oneri, imposte, tasse, IVA e spese comunque
              connessi alla procedura di aggiudicazione ed al successivo atto di vendita, spese notarili incluse. Nel caso di
              mancato rispetto, da parte dell’aggiudicatario provvisorio, dei termini di stipula di cui sopra, la procedura
              incamererà a titolo definitivo la cauzione depositata. In tal caso si procederà ad una nuova vendita con le
              stesse modalità sopra descritte.
              In alternativa, in presenza di particolari esigenze e/o problematiche, su decisione del Curatore fallimentare,
              il trasferimento dell’immobile aggiudicato potrà essere effettuato attraverso emissione di relativo decreto
              di trasferimento da parte del Giudice Delegato secondo le disposizioni del codice di procedura civile in
              quanto compatibili, ai sensi dell’art.107, 2° comma, L.F.. In tal caso le spese vive di trasferimento
              (trascrizione, voltura, bolli, copie autentiche, diritti ed eventuali visure di aggiornamento) nella misura di €
              350,00 dovranno essere versate dall’aggiudicatario al curatore delegato entro 120 giorni
              dall’aggiudicazione.

              Si rende noto che
              - la vendita avviene nello stato di fatto e di diritto in cui i beni si trovano (anche in relazione al T..U. di cui al
              Decreto del Presidente della Repubblica 6.6.2001 n.380) con tutte le eventuali pertinenze, accessioni,
              ragioni ed azioni, servitù attive e passive. La vendita è a corpo e non a misura. Eventuali differenze di
              misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo;
              - l’intero immobile ha subito furti, come da denunce agli atti e con la vendita nello stato di fatto quanto
              avanti descritto non potrà dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo;
              - la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né
              potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente, l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di
              qualità o difformità di cosa venduta, oneri di qualsiasi genere ivi compresi, ad esempio quelli urbanistici
              ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti o altre spese per
              qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar
              luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella
              valutazione del bene;
              - qualora l’immobile sia stato realizzato in violazione della normativa urbanistico edilizia, l’aggiudicatario
              potrà ricorrere, ove consentito, alla disciplina dell’Art. 40 della Legge 28.2.1985 n.47 come integrato e
              modificato dall’Art. 46 del D.P.R. 6.6.2001 n.380, purché presenti domanda di concessione o permesso in
              sanatoria entro 120 giorni dalla notifica del decreto di trasferimento;
              - l’immobile viene venduto libero da iscrizioni ipotecarie e da trascrizioni di pignoramenti e sequestri che
              saranno cancellate a cura e spese della procedura;
              - l’immobile di cui al Lotto Unico sarà consegnato dal Curatore, per la parte interna/esterna del’edificio,
              libero dai beni ancora giacenti entro i successivi sei mesi dall’aggiudicazione, tempo che si rende necessario
              per lo smaltimento dei beni stessi;
              - le imposte e gli altri oneri tributari di legge nonché tutte le spese ed altre formalità necessarie al
              perfezionamento della vendita saranno a totale carico dell’acquirente.

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- previa richiesta al Curatore, i beni mobili oggetto di vendita potranno essere oggetto di esame diretto da
              parte degli interessati.

              Maggiori informazioni potranno essere assunte presso il Curatore ove sono in visione la perizia e
              l’ordinanza di vendita (pubblicate anche sui sotto indicati siti internet), con studio in Viterbo, Via Francesco
              Baracca      n.15,     Tel.    0761.220247,       Fax      0761.323042,         dott.arriga@gmail.com        pec
              arriga.giovanni@legalmail.it, oppure sui siti internet www.tribunaleviterbo.it, www.astalegale.it,
              www.astegiudiziarie.it
              Viterbo, 17 giugno 2019
                                                                                 Il curatore fallimentare
                                                                                   Dott. Giovanni Arriga

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