OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
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OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA Abstract: riteniamo che il PUMS vada necessariamente migliorato e implementato. E’ un documento non particolarmente ambizioso e con alcune grosse criticità: si prevedono nuove strade da costruire, anche sul verde pubblico, si prevedono nuovi parcheggi, e d’altra parte non è abbastanza incisivo sotto il profilo della pedonalizzazione, dell’ampliamento ZTL, delle strade scolastiche, e della “demotorizzazione” di Faenza (riduzione tasso di motorizzazione e riequilibrio dello share modale). La crisi climatica e ambientale ci chiede maggiore impegno, soprattutto perché, entro 7 anni e mezzo se non agiamo in modo drastico e risoluto, si entrerà in una fase irreversibile di riscaldamento globale con effetti devastanti a catena che coinvolgeranno anche la nostra città e il futuro dei nostri figli. Nel dettaglio: CICLABILI E CICLABILITA’ 1) CICLABILE o CICLOPEDONALE? Pag 81: “Rete ciclabile. È prevista una estensione della rete di piste ciclabili (fino a 70,2 km) attraverso la ricucitura di percorsi esistenti e la realizzazione di nuovi tratti di collegamento protetti in area urbana ed extraurbana. L’azione prevede inoltre la messa in sicurezza e la realizzazione di "isole ciclabili - pedonali" in corrispondenza degli ingressi agli istituti scolastici, nonché l’identificazione e il potenziamento dei punti di interscambio e complementarietà tra la bicicletta e la mobilità pubblica e privata....In tutto il territorio comunale punta ad un’ estensione delle piste ciclabili pari ad almeno 1,2 metri/abitante e a una drastica riduzione del numero di morti tra i ciclisti.” Osservazioni: Notiamo che qui, come in altre parti del PUMS si usa il termine “piste ciclabili” in modo intercambiabile con “ciclopedonali”. Ma non
sono la stessa cosa. A Faenza le piste ciclabili sono molto poche mentre la stragrande maggioranza sono ciclopedonali. Come si legge a pag 11 del Rapporto Ambientale “Attualmente la rete di piste ciclabili è costituita per quasi il 93% da percorsi ciclabili promiscui a percorsi pedonali, mentre solo il 2,4% è dato da percorsi in sede propria o in corsia riservata”. Nelle ciclopedonali le bici e i pedoni sono costretti a condividere lo stesso spazio con inevitabili conflitti. Le ciclopedonali non prevedono l'obbligo di percorrenza da parte del ciclista, che può quindi andare su strada ( a suo rischio e pericolo). Se sono affollate, il ciclista deve dare precedenza ai pedoni. Chiediamo che da ora in poi, a Faenza verranno create corsie e piste ciclabili NON PROMISCUE e quindi non condivise con i pedoni. Il principio che deve guidare le scelte del PUMS e delle amministrazioni è “sottrarre spazio alle auto” non stringere pedoni e ciclisti nello stesso “ghetto”. Le ciclopedonali dovrebbero essere residuali, (non la regola) e dovrebbero essere riservate solo in quei tratti dove NON si prevede un notevole afflusso di pedoni. Altrimenti è sempre consigliabile separare le due utenze, bici/pedoni. 2) BARRIERE E ATTRAVERSAMENTI: In più punti del PUMS leggiamo che l'amministrazione vuole “Mettere in sicurezza i percorsi ciclo-pedonali, superando i frequenti punti di discontinuità, e inoltre con particolare attenzione alla messa in sicurezza degli attraversamenti stradali”: Osservazioni: La rete ciclopedonale di Faenza è fin troppo spezzettata da cordoli, barriere, ostacoli, cartelli di interruzione che obbligano il ciclista ad un assurdo slalom o saliscendi ad ogni attraversamento di strada laterale. Le ciclopedonali, così spezzettate, non sono facilmente percorribili, perdono la loro funzione di attrattività, l'effetto che si ottiene quasi sempre è quello di penalizzare lo scorrimento delle biciclette, per non parlare della cargo e carrellini traino, che sono costrette a passare su strada. Alcuni esempi: -La ciclabile di Via Testi-Fornarina, con cordoli pericolosi e poco visibili che hanno procurato vari incidenti ai ciclisti e che interrompono la ciclabile ad ogni incrocio con strada laterale; -Ciclopedonale di via Vittorio Veneto con cartelli di fine ciclabile ad ogni incrocio strada laterale; -Ciclabile di via Modigliana con barriere ad arco ad ogni passo carrabile privato (verso cui la Fiab ha intentato un ricorso al Ministero dei Trasporti); -Ciclabile Via Firenze con barriere ad arco all’incrocio con via Stradello Cappuccini. (Allegato 2) Chiediamo che il PUMS preveda la rimozione di tali ostacoli, (cordoli, barriere, cartelli di fine ciclabili/ciclopedonali), in corrispondenza di incroci con passi carrabili o strade laterali, e che si espliciti che non dovranno essere usati questi ostacoli in progetti futuri. In caso di attraversamenti pericolosi, come afferma anche l’autorevole e recente “Manuale delle piste ciclabili e della ciclabilità”, (Sergio Deromedis, Ediciclo Editore, 2019), occorre: ● rallentare le auto con cuscini berlinesi, ● presegnalare agli utenti deboli la presenza dell'incrocio con segnali verticali,
● evidenziare le strisce pedonali/ciclabili con altro colore ● rialzare l'attraversamento ● apporre bande acustiche (spessore 1 cm) sulla ciclabile, prima dell’incrocio, per rallentare le bici, senza però ostacolarle. Per quanto riguarda le strisce e il comportamento del ciclista sugli attraversamenti: Il Codice Della Strada dice che negli attraversamenti ciclopedonali che godono di diritto di precedenza, (come una ciclopedonale rettilinea) la segnaletica orizzontale può essere costituita da sola zebratura (art.40 comma11 del CDS). In accordo con la CMIT 513/2013, che sostiene che la promiscuità sul tracciato richiede la promiscuità anche dell'attraversamento,si evince quindi che i ciclisti possono attraversare in sella alla bici, avendo la precedenza sulle auto. Sulle ciclopedonali, così come negli attraversamenti ciclopedonali, i ciclisti non devono recare intralcio ai pedoni. In caso di affollamento i ciclisti devono scendere, ma se non si crea intralcio ai pedoni i ciclisti non sono tenuti a scendere. Per questo è buona norma facilitare il NON intralcio pedoni ciclisti e dipingere strisce di attraversamento ciclabili (quadrotti) a fianco di quella pedonali, proprio per dividere l'utenza. Chiediamo che questo sia specificato nel PUMS. 3) PROGRAMMI DI INFORMAZIONE: A pag. 82“la promozione del rispetto del Codice della Strada attraverso lo sviluppo di programmi d’informazione sui temi della pedonalità” Osservazione: chiediamo che venga aggiunta la dizione “rivolto prioritariamente agli automobilisti”. Chiediamo altresì che vengano rimossi i cartelli educativi ai ciclisti che non contribuiscono a creare una cultura amica della bici. Cartelli posti anche davanti alle scuole, addirittura sulle rastrelliere! Invece di essere ringraziati, i piccoli ciclisti che arrivano a scuola ogni giorno, si trovano questo cartello ammonitore. Questi cartelli focalizzano il problema sul ciclista e lo additano come il principale problema della strada. Una lettura distorta e disinformata, poiché i dati Istat ci dicono che i principali colpevoli degli incidenti stradali sono gli automobilisti. Inoltre molti di questi cartelli sono in palese contraddizione con il Codice della Strada e stigmatizzano il comportamento dei ciclisti senza alcun motivo, contribuendo a creare una mentalità distorta e disinformata, mentre nulla si dice rispetto agli utenti forti (e inquinanti della strada). Alla frase “e il potenziamento del controllo e della repressione dei comportamenti che mettono a rischio la sicurezza dei pedoni” chiediamo che venga aggiunto “e dei ciclisti” 4) CICLABILI INTERURBANE Pag 127: Come da PSC (2010): Realizzazione dei due itinerari ciclabili di rilievo strutturale (Faenza-Castel Bolognese e Granarolo-Faenza e Faenza- Brisighella) per favorire l’uso della bicicletta anche per spostamenti di livello medio-lungo in ambito protetto. Osservazione: Ci auguriamo che queste ciclabili troveranno presto finanziamenti e vengano fatte analisi di fattibilità. Un progetto da discutere insieme ai Comuni della Romagna Faentina. In primis quello Faenza CastelBolognese, che ci sembra il più semplice (1,3 km di ciclabile da fare per CastelBolognese, e 1,4 km di ciclabile da fare per Faenza).
5) CICLABILI URBANE (Tavola 3) scenario di riferimento attuale: Osservazione: Non è assolutamente una tavola facilmente leggibile, in quanto non vengono riportate i nomi delle vie. Notiamo cmq varie imprecisioni, rispetto alle rilevazioni FIAB-Legambiente molto più dettagliate, dove si evince un quadro ancora più “spezzettato”: Link: https://www.google.com/maps/d/viewer? mid=1eW1V4JRTt1YvBr_v9Zbo2dCdhX07YDRP PAIR 2020 “Ampliamento delle piste ciclabili nei centri abitati fino al raggiungimento di una dotazione pari a 1,5 metri per abitante con le modalità indicate al capitolo 9, paragrafo 9.1.3.2 c del PAIR” P. 148 PUMS: “Rete ciclabile. Allo stato attuale (2017) si trovano nel Comune di Faenza 48,984 km di piste ciclabili. Aggiungendo le piste già pianificate ed in fase di pianificazione si arriva a 51,6 km di piste ciclabili. Scenario PUMS: 70 km” Osservazioni: il PUMS prevede di passare da 49 a 70 km di ciclopedonali, ma è molto al di sotto dell'obiettivo Pair 1,5 m per abitanti (87 km di ciclabili!). Ribadiamo inoltre che c'è una grande differenza tra ciclabili e ciclopedonali, e non si possono usare i termini in modo ambiguo. Faenza NON ha 48 km di ciclabili, come già spiegato sopra. Tavola 4: Scenario PUMS 2030 Osservazioni: anche questa è una mappa “muta”, di difficile lettura per i non addetti ai lavori (come si spera in una partecipazione se vengono forniti documenti così “ostici”?). Inoltre la legenda non è chiara: cosa significa “linea rosa tratteggiata=“non segnata”? Vediamo anche una linea verde tratteggiata (nuova ciclabile in previsione?) a fianco statale via Piave, dall’incrocio con via Batticuccolo: come è possibile? Chiediamo di aggiungere ai progetti della Tavola 4 previsti nel PUMS (ciclabili in previsione verdi) tutti i progetti presentati al Comune dalla Fiab Faenza e Legambiente Lamone, che ci furono richiesti a giugno 2020, per “ciclabili di emergenza post Covid: ● via Silvio Pellico e via Cimatti vanno collegate al Ponte delle Grazie, con una corsia ciclabile passante da via Ugo Piazza (togliendo posti auto), come da progetto Fiab (Allegato 5). ● Cerchio ciclabile delle mura con via Diamante Torelli, Mura Mittarelli: su queste vie, ora a senso unico, basterebbe togliere i posti auto che occupano parte della stretta strada e disegnare una corsia ciclabile in controsenso ciclabile. (Allegato 10) ● Corsia ciclabile su via Lapi e su via Batticuccolo per permettere il controsenso ciclabile (Allegato 3). ● Corso Matteotti, Corso Garibaldi: Togliere posti auto, in modo che la ciclabile in controsenso ciclabile non venga costantemente invasa dalle auto in fase di sorpasso: occorre mettere panchine e fioriere da un lato, e protezione per la ciclabile (Allegato 4) ● Nuova ciclabile che colleghi a Celle (da via Sant'orsola o da via Celle) ● Nuova ciclabile su via Celletta – via Convertite che colleghi alla zona industriale Caviro.
● Corsia ciclabile davanti stazione corriere ora inesistente e corsie ciclabili su tutta Via Ceramiche (Allegato 10). ● Corsia ciclabile su via Giovanni da Oriolo, togliendo una carreggiata alle auto. (Allegato 6) Proponiamo inoltre di: ● Ridurre laddove possibile le carreggiate, realizzando un solo senso di marcia in modo da destinare più spazio alle bici e disincentivare le auto. Ad es: Via Oberdan/ C.Mazzini possono essere rese a senso unico in direzione centro città, viceversa Via Laghi/Via dal Pozzo possono essere rese a senso unico per entrare o uscire dalla città. Così facendo le 2 direttrici potrebbero essere fatte a doppia corsia riservando una corsia alle ciclabili. Stessa cosa per corso Europa. ● Ponte ciclopedonale che attraversi il fiume Lamone, nell'ansa più stretta, (seconda curva strada di Sarna, venendo da Faenza), che unirebbe le case sparse di via Sarna all'anello del 4 Ponti e al parco Orto Bertoni. Oltre a garantire l'uso della bici a tutti i residenti di quella zona di campagna, che vogliono raggiungere la città, sarebbe un ottimo passaggio per il cicloturismo. 6) CICLABILE VIA LAGHI Pag 99 Osservazioni: siamo favorevoli alla realizzazione di una ciclabile in via Laghi (meglio l'idea 2 in quanto si toglie sufficiente spazio alle auto). Però sottolineiamo che va pedonalizzata anche la via di accesso agli asili nido e scuola materna (Via Laghi 693), così come prevede il PUMS nell'accezione di “isole pedonali e ciclabili” nelle aree di accesso alla scuola. 7) CONSULTA DELLA BICICLETTA o DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE Chiediamo una “Consulta della Bicicletta”, o della “Mobilità Sostenibile”, composta da tutte le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile a Faenza. Questa consulta dovrà essere obbligatoriamente consultata ad ogni progetto e modifica della viabilità che possa avere una qualche incidenza sulla ciclabilità e il suo parere dovrà essere tenuto in debita considerazione, sia dagli Uffici del Lavori Pubblici che dall’assessorato Ambiente e dal Mobility Manager. Negli anni passati abbiamo fatto molta fatica a rapportarci con il settore Lavori Pubblici, reperire info e farci ascoltare. E’ quindi necessario che si individui una figura di riferimento, nel settore Lavori Pubblici, che possa rapidamente aggiornarci sul progresso dei progetti ciclabili e che ci tenga costantemente aggiornati e sia disponibile al dialogo. CENTRO STORICO E POSTI AUTO 8) ZTL E ISOLA PEDONALE (Tavola2) A pag 82-83 leggiamo: “Il PUMS propone un’estensione del perimetro della ZTL nell’intero Centro Storico, coincidente indicativamente con la cinta muraria e una modifica progressiva dell’attuale regolamentazione con misure di accesso più stringenti in termini ambientali, allineandosi con le regole di ingresso previste dal PAIR 2020. La regolamentazione degli accessi si baserà non solo sul possesso di un determinato requisito funzionale come
quella vigente (residenti, possessori di garage, lavoratori che svolgono attività o consegnano merci all’interno della ZTL), ma anche sulla classe emissiva di omologazione dei veicoli.” Osservazione: L'estensione della zona pedonale e della ZTL previste entro il 2025 non rispetta neppure gli impegni PAIR (2020). Secondo il PAIR si doveva estendere al 20% la zona pedonale, quindi 0.2 km2 di zone pedonali (dato citato anche nel PUMS). Tenendo conto che il centro storico è di circa 1 km2 (0,98 ettari), “Attualmente l'estensione superficiale area centro abitato soggetto all’area pedonale è di : 0,011 km2 (p. 149)” Quindi circa l'1%. Il PUMS prevede un'estensione “fino a circa 0,02 km2 di pedonale e 0,13 km2 di area a prevalenza pedonale” . Cosa significa “a prevalenza pedonale”? Di fatto una ZTL, perché viene quindi conteggiata dentro le zone pedonali? A pag 53 del rapporto Ambientale leggiamo: “130 migliaia di m2 di aree a prevalenza pedonale (solo deroghe per residenti e c/s”. Quali vie quindi sarebbero a prevalenza pedonali e quali davvero pedonali? Inoltre 0,02 km2 + 0,13 km2= 0,15 km 2, questo significa che al 2030 non si raggiunge neppure il minimo (0,2 km 2) di zone pedonali che si dovevano raggiungere al 2020. Stessa cosa per la ZTL: si doveva raggiungere entro il 2020 il 100% della Ztl in tutto il centro storico (estensione pari a 98 ha = 0,98 km2) e invece il PUMS prevede una ZTL di appena 0,7 km2 entro il 2025 (pag 151), quindi il 70% invece del 100% del centro storico. Vanno quindi ampliate le aree destinate a pedonali e a ZTL per raggiungere ALMENO gli obiettivi Pair 2020. Chiediamo che sia esplicita e immediata ed effettiva (2021) l'eliminazione dei parcheggi centrali che deturpano alcuni degli scorci più belli della nostra città (Piazza XI febbraio, Piazza San Francesco, Piazza Sant'Agostino, piazzetta Giacomo Della Penna) che andranno riqualificati con allestimenti di urbanismo tattico e verde urbano e infrastrutture verdi e blu per la mitigazione degli effetti del riscaldamento globale (come prevede il PAESC). Secondo il Piano Strategico del Centro Storico (PSCS) del 2008 inoltre, dovrebbero essere liberate dalle auto: Piazza San Francesco, piazza S’Agostino, ma anche Piazza Martiri della Libertà. Tale progetto di riqualificazione previsto dal PSC implicava una pedonalizzazione integrale, al fine di un’adeguata destinazione dello spazio a scopi sociali, ricreativi, commerciali; in sostituzione dell’attuale prevalente funzione di parcheggio. Chiediamo che venga esplicitata anche nel PUMS. Dall’osservazione della Tavola 2, inoltre, la ZTL ci risulta “bucata” in più punti come su via Cavour, via Manzoni e su corso Saffi, (proprio davanti alla biblioteca). Sappiamo bene che più la ZTL viene “bucata” da strade a libero accesso, meno diventa facile da controllare. Perde anche il suo senso logico: come comunicare il messaggio di un centro storico protetto dalle auto, se di fatto da alcune strade possono accedere? Non comprendiamo inoltre perché la zona intorno alla scuola media Cova Lanzoni e alla scuola superiore Oriani, sia stata esclusa dalla ZTL. Ci sembra una mancanza enorme, gravissima, soprattutto perché quell'area è molto caotica anche e soprattutto durante gli orari di entrata uscita dalle
scuole, non ci sono ciclabili, e i marciapiedi sono molto stretti. Per raggiungere obiettivo PUMS di 100% ZTL nel centro storico, previsto dal PAIR, chiediamo quindi di includere nella ZTL anche le vie: -Zone scuola Cava Lanzoni: Via Martiri Ungheresi, via Maioliche, Via Zucchini, Via Manzoni, via Ghinassi, Viale Baccarini (a partire dall'incrocio con via Tolosano), -Corso Europa e Via Carchidio (dove ha sede la scuola Carchidio). -Zona Via Mazzini: Via Mazzini anche nel tratto compreso tra Via Tolosano e via Baccarini (il parcheggio del Pronto Soccorso è accessibile dal retro e non bisogna infilarsi in via Mazzini). Via Ca Pirota, via Cantoni, Ca'Bucci. -Via Cavour, (compreso tra l'incrocio con via santa Maria Angeli, e Via Mazzini), va reso ZTL con corsia ciclabile per bici. (Allegato 9) -Corso Saffi va posta in ZTL onde evitare il traffico di attraversamento, che potrebbe essere in questo modo sensibilmente ridotto e deviato verso via Fratelli Rosselli (via più grande, dove però vanno realizzare delle corsie ciclabili in sede separata). (Allegato 6) -Tutte le Mura (via Mura Gioco del Pallone, via Diamante Torelli, Via Mura Mittarelli) andrebbero poste in ZTL, soprattutto durante orari scolastici e creata una ciclabile in contro senso ciclabile (Allegato 10) . -Piazza Lanzoni, via Ugo Piazza vanno liberate dalle auto, riqualificate (un tempo erano una vera e propria piazza!), con attività anche commerciali, come un nuovo mercato contadino e biologico all'aperto, e poste in ZTL. (Allegato 5). Corso Europa va posto in ZTL compreso la via Carchidio, che va pedonalizzata durante l'entrata uscita delle scuole. 9) ZONA PEDONALE (pag 83 e allegato TAVOLA 2) Chiediamo che piazza Martiri della Libertà, sia compresa nella pedonalizzazione di entro il 2025, che si trova esattamente davanti all'uscita della Biblioteca. Così prevedeva anche il PSC del 2008. Vista la conformazione delle vie molte strette e poco adatte alla sosta, vista l'elevata confusione che si crea ogni mattina a scuola, vista la presenza di scuole e licei, chiediamo di ampliare la pedonalizzazione a tutta Via Severoli, fino all'incrocio con via Zanelli, e con via Castellani. Pedonalizzare la via Castellani davanti alla scuola Gulli, compresa la piazzetta di Giacomo della Penna, che non dovrebbe più essere adibita a parcheggio ma va anch'essa pedonalizzata e valorizzata. Quali sono le deroghe alla ZTL e in quali orari? Bisognerebbe attivare gradualmente una ztl più stringente, che contempli via via anche il non ingresso di lavoratori e trasporto merci (eccetto piccoli veicoli elettrici) . Le auto NON dovrebbero accedere in nessun caso davanti alle aree scolastiche, nei momenti di entrata uscita, neppure i residenti o i possessori di garage dovrebbero accedere alle strade scolastiche. Evitare in tutti i casi di dare deroghe a chi accompagna figli a scuola (eccetto disabili). Chiediamo quindi di arrivare entro il 2025 a ztl h 24 per tutto il centro storico, diminuendo drasticamente (di almeno la metà) i parcheggi su strada, anche quelli blu.
10)POSTI AUTO E PARCHEGGI: A pag 84 “Per quanto riguarda i parcheggi scambiatori l’Amministrazione è orientata a replicare l’esperienza di Piazzale Pancrazi estendendola in altri luoghi individuati per la loro capacità in termini di posti e vicinanza alle fermate del trasporto pubblico. Questa misura è in sinergia con la riprogettazione del trasporto pubblico urbano. Oltre al potenziamento del ruolo della Stazione Ferroviaria come punto di interscambio tra modalità di trasporto differenti e la riqualificazione dell’autostazione sono stati individuate le seguenti aree di sosta come potenziali candidate all’attivazione di politiche di Park & Ride: Parcheggio Faenza Uno Parcheggio centro Marconi Parcheggio ex-Filanda Parcheggio Filanda Parcheggio palestra Lucchesi Osservazione: Bene i parcheggi scambiatori, ma non devono diventare un inferno per pedoni e ciclisti!! Chiediamo attraversamenti e corsie ciclabili e pedonali. Le auto non devono saturare ogni passaggio utile ad attraversare il parcheggio. Il rischio di essere travolti dalle auto o di incastrarsi tra le auto, nei parcheggi attuali, è alto. Servono quindi, in OGNI parcheggio scambiatore, una segnaletica orizzontale che favorisca l'attraversamento delle bici: strisce pedonali e ciclabili ben evidenti, corsie ciclabili, frecce direzionali a terra, anche a costo di sacrificare qualche posto auto. “Al fine di favorire l’uso dei parcheggi come luogo di scambio modale, si evidenzia la necessità di integrare la tariffazione di questi ultimi con la rete dei servizi TPL, prevedendo ad esempio la possibilità di considerare la ricevuta di pagamento del parcheggio quale titolo di viaggio valido per il mezzo pubblico o viceversa.” Osservazione: Chiediamo di non agevolare chi si sposta in auto, rispetto a chi si sposta in treno. Chiediamo quindi di rendere gratuito il TPL anche per chi ha un biglietto del treno (integrazione tariffaria). (p.153) “Regolazione/tariffazione del parcheggio. E’ in previsione l’introduzione di una tariffazione diversificata per gli abbonamenti e la sosta in relazione alla classe di inquinamento dei veicoli, alla tipologia di alimentazione e all'orario di accesso. Anno di attuazione 2025” Osservazioni: a nostro avviso vanno aumentate (del doppio e poi del triplo) le tariffe per soste in centro eccetto che per i residenti, questo per scoraggiare la sosta in centro. Non deve più essere data la possibilità di parcheggiare gratis in centro e vanno evitate in ogni modo le promozioni (parcheggi gratis e compri nei negozi) . Inoltre vanno amplificati i controlli per divieto di sosta. Pag 89 PUMS: “Eliminazione, laddove possibile, della compresenza di percorsi ciclabili con le auto in sosta” e poi, ancora: “Rimodulare l'offerta di sosta a bordo strada, per dare priorità alla realizzazione di percorsi ciclabili, in particolare lungo le strade in cui la attuale occupazione di spazio da parte delle automobili non consente la compresenza in sicurezza delle biciclette, nei due sensi di marcia”. Pag 12 del Rapporto Ambientale: “L'offerta di sosta su strada, in particolare
in centro storico,comporta una monopolizzazione da parte delle auto dei ristretti spazi pubblici disponibili, e pregiudicano la realizzazione di percorsi ciclabili strutturati e sicuri. - La politica di tariffazione della sosta presenta ancora margini di manovra; è ancora moderato il disincentivo alla sosta delle auto lungo le strade per lunghi periodi ovvero per ridurre gli spazi di sosta su strada a favore della mobilità ciclabile e pedonale.” Osservazione: Siamo assolutamente d'accordo, ma detto così, in linea generica, non è sufficiente. Chiediamo un obiettivo preciso, misurabile, e monitorabile, di riduzione posti auto (e non rimodulazione) entro il 2025. Almeno il 50-70% dei posti auto lungo le strade nel centro storico vanno eliminati, per poi procedere ad un’ulteriore riduzione entro il 2030. La disponibilità di un parcheggio è attrattore di traffico e aumenta l’entropia, il caos, lo smog e il rischio di incidenti. Anche i parcheggi che si trovano in pieno centro storico, vanno via via eliminati. In primis, come già ricordato, quello di Piazza Martiri della Libertà (Piazza delle Erba), poi in modo graduale ma deciso, anche quello davanti al Rione Giallo, (tra via Ceonia e via Bondiolo), il parcheggio del DLF su Via Cavour, e il parcheggio dei Salesiani entro il 2030 (con progetti di recupero, valorizzazione, infrastrutture verdi e blu…). Anche se sembra un provvedimento troppo “estremo”, è quello che hanno fatto città europee come Bolzano, Pontevedra, Oslo, Vauban, Berna, eliminando quasi la totalità dei parcheggi centrali e rafforzando le navette/mezzi pubblici/percorsi ciclabili, a partire da quelli periferici scambiatori. CORRIERI IN BICI 11)TRASPORTO MERCI pag 85 “realizzazione di un cross-dock - ovvero una piattaforma logistica di piccole dimensioni in cui si realizza un’attività di trasbordo da un veicolo all’altro – affinché la consegna dei carichi diretti in centro storico possa essere affidata a degli operatori che coprono l’ultimo tratto del percorso con cargobike o semplicemente con lo spostamento a piedi mediante l’uso di carrelli;- realizzare accordi di Mobility Management con le maggiori aziende del territorio; effettuare lo studio di fattibilità di un servizio di van-sharing elettrico, ovvero, in maniera analoga al car-sharing , una flotta di mezzi commerciali elettrici a disposizione degli utenti per il trasporto e la consegna di merci” p.153 “Merci: Strutture logistiche della città. La municipalità intende lavorare sulla creazione di un piccolo centro di consegna che consenta una rottura dei carichi in prossimità del centro storico al fine di favorire un potenziamento delle modalità di consegna sostenibili delle merci. L’ipotesi prevede la realizzazione dell’intervento da parte di un operatore privato selezionato con evidenza pubblica. I costi quindi non saranno a carico della Pubblica Amministrazione. Anno di attuazione 2025” Osservazione: Siamo assolutamente favorevoli e chiediamo che sia implementato e incentivato il ricorso alle cargo bike elettriche. 12)SCALO MERCI CORRIERI IN BICI: A Pag 87 leggiamo: l’Amministrazione comunale, “nell’ambito degli atti di pianificazione urbanistica e del territorio e, anche di recente, con l’atto CC n.
50 del 25 luglio 2019, ha confermato l’individuazione dell’area ubicata fra Via Corgin e Via Deruta, quale sito da destinare ad una infrastruttura per l’intermodalità e la logistica merci di interesse per la collettività, la cui configurazione potrà evolvere tenendo conto delle nuove forme e modalità di erogazione del servizio e delle necessità ed opportunità espresse dal territorio. Osservazioni: Chiediamo che questo scalo merci sia dotato di cargo bike elettriche per ultimo miglio chiediamo di essere coinvolti, come associazione ambientalista dedita alla mobilità sostenibile, nella sua progettazione realizzazione. ZONA 30 e ALTRO 13)ZONA 30 Il Pums prevede “Zone con limitazione delle velocità del traffico veicolare ad un massimo di 30 km/h, in tutte le aree residenziali, in aggiunta al Centro storico per un'estensione pari al 40% dell'area cittadina entro il 2022” (pag 153). Osservazione: entro il 2030 bisognerebbe estendere la Zona 30 a tutto il centro urbano, non solo nel centro, ma anche nelle aree residenziali periferiche, e quelle particolarmente frequentate da giovani per attività sportive: Via Graziola, nella zona Palazzetto Sport e campi sportivi; via Cimatti, zona Palestra Lucchesi, strade troppo larghe che incentivano alla massima velocità, e vanno assolutamente ristrette creando piste ciclabili e sottoposte a Zona 30. Inoltre non basta la segnaletica verticale, ma serve anche la segnaletica orizzontale, e interventi di traffic calming (gincane, restringimenti, golfi pedonali, attraversamenti rialzati, allargamento marciapiedi, sedute e panchine, vasi di fiori...). 14)“TECNOLOGIA E VARCHI Aumento del ricorso alle tecnologie disponibili per il controllo e la repressione dei comportamenti che mettono a rischio la sicurezza della circolazione stradale (velocità, revisione dei veicoli, assicurazione obbligatoria, uso del telefono alla guida, uso delle cinture di sicurezza).” P.84: “Il PUMS del Comune di Faenza punta sull’innovazione tecnologica per raggiungere i seguenti obiettivi: - fruibilità dei servizi di mobilità, attraverso lo sviluppo di servizi di infomobilità; -sicurezza , attraverso il potenziamento dei sistemi tecnologici di enforcement (varchi di telecontrollo accessi alla ZTL, sistemi di controllo “Rosso semaforico” etc.). Osservazione: Chiediamo una maggiore severità nel controllare e nel comminare multe per soste selvagge sopra marciapiedi e in divieto di sosta, in particolare in corso Matteotti, davanti ai supermercati (Conad Arena) e davanti alle scuole nei momenti di entrata-uscita. Sono fondamentali telecamere ai varchi attive h24 e con sanzioni connesse. 15)CAR SHARING (prevista attivazione entro 2020!!) A pag 88 si parla dell'“attivazione di un servizio di car-sharing, ad oggi non presente a Faenza, caratterizzato da una flotta di veicoli ibridi per la mobilità inter-valle (territorio Unione Romagna Faentina) e con veicoli
completamente elettrici per il servizio urbano” . Osservazioni: Chiediamo che venga garantito l'uso anche ai privati, con uno sconto e priorità a chi non ha l'auto di proprietà. Le auto “car sharing” non devono comunque entrare nelle zone a traffico limitato urbane, neppure se elettrici, ma vanno usato principalmente per spostamenti interurbani laddove non c'è il trasporto pubblico. Siamo sicuri che i veicoli completamente elettrici siano più che sufficienti per spostamenti anche interurbani e intervalle (autonomia fino a 100 km). 16)VELOSTAZIONE p.89 “Servizi di deposito/noleggio/riparazione biciclette”. Osservazioni: Come Fiab Faenza siamo sicuramente molto interessati a questo servizio, all'interno della nostra associazione ci sono anche competenze professionali attinenti alla riparazione bici. Siamo quindi assolutamente disponibili, fin da subito a collaborare per la ricerca, attivazione e gestione di un servizio simile. Il posto migliore a nostro avviso, sarebbe nei pressi della stazione (edificio da riqualificare) o in seconda scelta al posto dell'attuale autostazione in via di dismissione. STAZIONE 17)PROGETTO STAZIONE – HUB INTERMODALE A pag 76 leggiamo: “lo spostamento della principale fermata cittadina degli autobus vicino alla stazione dei treni, con la realizzazione di 7 fermate coperte e altrettante aree di sosta per i bus, il raddoppio dei posti bici e auto attuali, un edificio di servizio con biglietteria, una sala d’aspetto, bagni, uffici per il personale e una lunga pensilina in continuità con la stazione ferroviaria. Nel progetto è previsto anche un riordino degli spazi del piazzale antistante la stazione ferroviaria, che comprende il ridisegno e la realizzazione di percorsi ciclabili e dei parcheggi per le biciclette, la ridefinizione delle aree pedonali, dell’ area taxi e della rotonda carrabile con corsia di fermata per autobus urbani e spazi di parcheggio a sosta breve. Gli stralci successivi previsti nella strategia generale comprendono il riuso della fascia a nord per la realizzazione di un nuovo ingresso nord alla stazione ferroviaria passante (con l’allungamento del sottopasso di accesso ai binari), una piazzetta pubblica, parcheggi per bici e un parcheggio per almeno 100 auto.” Osservazioni: Il progetto complessivo è buono, ma bisognerebbe puntare maggiormente sull'espansione e messa in sicurezza del parcheggio bici, implementazione corse di bus da e verso la stazione. Un eccessivo ampliamento del parcheggio auto è sbagliato. Col passare degli anni l'intermodalità auto+treno dovrebbe essere sostituita con l'intermodalità bus+treno, bici+treno, carsharing+treno, quindi non ci sembra opportuno prevedere un parcheggio enorme da qui a 10 anni. Nelle città europee stanno smantellando i parcheggi auto davanti alle stazioni, noi li aumentiamo? ricordiamoci che i parcheggi sono attrattori di traffico! Inoltre notiamo nella mappa a pag 79 la realizzazione di due nuove strade: la prima che passa adiacente agli asili di via Laghi, tra gli asili e la Farmacia. Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di questa nuova strada perché: -Implica la cementificazione di una zona verde, di un parco urbano, con abbattimento di alberi, inoltre non è necessaria essendoci altre vie parallele
(Via Laghi) che possono collegare alla stazione senza eccessivo consumo di suolo. -Questa strada passerebbe proprio dietro ad un asilo e ad una scuola materna, che invece di un parco si troverebbero circondati da una strada molto trafficata. -Ci sembra totalmente fuori luogo e contrario agli obiettivi del PUMS realizzare una nuova strada a fianco di due scuole, quando in tutto il PUMS si dice di voler creare isole pedonali e ciclabili nelle strade scolastiche esistenti! Già la stradina senza sbocco davanti agli asili è congestionata, e andrebbe pedonalizzata, almeno negli orari di entrata uscita allievi. E' quindi follia creare un'ulteriore strada molto trafficata sul retro degli asili, che porta le auto al parcheggio della stazione. La seconda strada passa esattamente sopra al giardino botanico del Museo Civico di Scienze Naturali. Anche questa strada ci sempre assolutamente non necessaria e inopportuna. Altre considerazioni rispetto al progetto della stazione: 1. Realizzazione nuova stazione autobus e riordino aree stazione ferroviaria Aumento dei posti auto e bici. Rigenerazione area ex - stazione corriere. Osservazione: NON possiamo aspettare 10 anni prima che venga risolta la piaga dei furti di bici in stazione che disincentivano molte persone a usare l'intermodalità (bici+treno)! Chiediamo che sia attivato da subito (anno 2021) un servizio di video sorveglianza, migliore illuminazione e cartelli che segnalano la videosorveglianza, nel parcheggio bici stazione, per disincentivare la piaga dei furti in stazione. Chiediamo che dal 2025 sia messa a disposizione un servizio per la custodia bici (velostazione) gestito da associazioni o cooperative. 2. Realizzazione di un nuovo ponte ciclo-pedonale a collegamento della nuova stazione su Via Filanda Nuova (di proprietà di RFI) Osservazione: ottimo 3. Realizzazione nuova stazione ferroviaria a Nord e allungamento sottopasso (RFI) fino a nuova stazione ferroviaria Osservazione: bisogna garantire spazio e sicurezza al passaggio delle bici 4. Parco urbano, piazzetta, parcheggi bici, auto e riconversione edificio dismesso e riconversione edificio dismesso a nuova destinazione pubblica Osservazione: ottimo, proponiamo per l'edificio dismesso, la creazione di una velostazione, dove fare noleggio bici (anche cargobike), riparazione (ciclo-officina), e attività culturali-ambientali. Come Fiab siamo assolutamente disponibili a collaborare alla sua realizzazione! 5. Completamento tessuto urbano e collegamenti Osservazione: siamo contrari ad una nuova cementificazione, e all'aumento di strade (abbattendo alberi e cementificando porzioni di parchi) 6. Nuovo ponte ciclabile adiacente al Cavalcavia Osservazione: chiediamo in aggiunta la creazione di una corsia ciclabile in doppio senso di marcia, nella Via Cavalcavia (attualmente a senso unico), che collega Via Filanda Nuova con Via San Silvestro. 7. Riqualificazione sottopassaggio ciclo-pedonale su Corso Giuseppe Garibaldi Osservazione: chiediamo anche una corsia ciclabile su tutto corso
Garibaldi, così come vediamo che è segnalata nella tavola 4 (ciclabili- scenario PUMS) in modo da creare un collegamento ciclabile sicuro nord- sud Faenza. 8. Riqualificazione sottopasso ferroviario del fiume Lamone Osservazione: ottimo. 9. Realizzazione ciclabile lungo Via Masaccio e Via S.Silvestro Osservazione: ottimo, chiediamo però di essere coinvolti in fase di progettazione, come Fiab Faenza, in quanto rappresentiamo l'utenza dei ciclisti urbani e potremmo dare i nostri pareri. Importante evitare la spezzettatura del percorso ciclabile con cordoli, saliscendi, segnali di fine ciclabile così come in Via Testi Fornarina. 10. Percorso ciclabile in trincea su rotonda esistente Osservazione: Ottimo 11. Realizzazione e completamento ciclabile su Via Granarolo Osservazione: ottimo, come prima, chiediamo di essere consultati in fase progettuale 18)RIQUALIFICAZIONE DELL'AUTOSTAZIONE: Osservazione: Ci sembra il luogo ideale per una riqualificazione in termini di mobilità sostenibile, come luogo possibile per una velostazione, noleggio bici, riparazioni, centro culturale… DEMOTORIZZAZIONE 19)TASSO DI MOTORIZZAZIONE e SHARE MODALE: P. 145 Tasso di motorizzazione 651 autovetture/1000 abitanti Nel 2016, a Faenza risultano iscritte al Pubblico registro automobilistico (PRA) 38184 autovetture. Scenari 2015, BAU, PUMS a confronto (pag 176): Osservazioni : E' incredibile che il PUMS non si ponga assolutamente come obiettivo quello di ridurre il tasso di motorizzazione, ma anzi, prevede un aumento (670 auto ogni 1000 abitanti)!! Questo indicatore va tenuto in considerazione. E' vero che l'aumento è inferiore rispetto a quanto avverrebbe senza PUMS (scenario BAU 676 auto ogni 1000 abitanti), ma ci chiediamo come sia possibile che di fronte ad una riduzione dello share modale automobilistico (dal 64% al 41%), aumenti il tasso di motorizzazione. La riduzione dello share modale del traffico auto entro il 2030 è -23%, ci sembra un po' poco visto che il PAIR prevedeva una riduzione del traffico veicolare (-20%) entro il 2020. Non ci sembra che il PUMS si dia obiettivi ambiziosi, si potrebbe puntare ad una riduzione molto maggiore, soprattutto a fronte di un dato emblematico: la stragrande maggioranza degli spostamenti sono spostamenti urbani e brevi (75%), quindi facilmente convertibili in spostamenti con mezzi dolci o bus. Un buon PUMS, per una città vivibile, dovrebbe puntare, a nostro avviso ad uno share modale del 30% auto, 30% trasporto pubblico, 35% piedi e bici, 4% car sharing, 1 % moto.
2015 Bau Pums Richiesta Fiab Share modale 64.00% ? 41.00% 30.00% Auto Share modale 10.00% 13.00% 22.00% 25-30,00% TPL Share modale 24.00% 33.00% 33.00% 35,00-40% Piedi, bici Share modale 2.00% ? 3.00% 1.00% Moto Share modale 0.00% 0.00% 1.00% 4.00% Car sharing Tasso 651 676 670 350-400 motorizzazione (auto per mille abitanti) Il Pums così come è impostato è a nostro avviso insufficiente, non riequilibra a livelli “europei” lo share modale. Il tasso di motorizzazione, a PUMS attuato, invece di calare aumenta. Nelle città del nord Europa, laddove si fanno interventi seri di mobilità sostenibile, il tasso di motorizzazione diminuisce: Zurigo ci sono moltissime famiglie senz'auto (solo 327 auto ogni 1000 abitanti), a Berna ancora meno: 259 auto ogni 1000 abitanti mentre a Basilea appena 248 auto ogni 1000 abitanti. Nel Rapporto Ambientale, pag 51 leggiamo “Riguardo al tasso di motorizzazione, relativamente alle auto, il comune di Faenza con 651 auto ogni 1.000 abitanti si colloca già nel 2015 al di sopra della media regionale di 624 e nazionale di 633. Secondo il modello di previsione utilizzato nello scenario di riferimento al 2030 si avrebbero per il comune di Faenza 676 auto per 1.000 abitanti, con un incremento di circa il 3,8%. Pur senza invertire la tendenza alla crescita di questo indicatore, lo stesso modello stima per lo scenario 2030 PUMS un incremento più contenuto, sino a 670 auto ogni 1.000 abitanti (-9% circa rispetto allo scenario tendenziale).” Noi crediamo che una città pianeggiante, ben servita e ben collegata come Faenza, in 10 anni di saggia amministrazione si potrebbe ridurre il tasso di motorizzazione di almeno la metà. Una crescita continua del numero delle auto, che siano in moto o parcheggiate, implica occupazione di spazio, insicurezza, invivibilità, e un notevole impatto ambientale. 20)BIKE SHARING P. 152 E’ previsto un miglioramento ed un potenziamento dell’attuale sistema di bike sharing, attraverso una promozione dello stesso e un miglioramento della flotta esistente. L’interoperabilità con altri sistemi regionali (MiMuovo in Bici) porterà ad un incremento dell’attrattività del servizio e di conseguenza del suo
utilizzo. 2020 Osservazioni: Fondamentale a nostro avviso prevedere una flotta free floating come nelle grandi città : non ci sono punti precisi e possono essere lasciate in ogni parte della città. TRASPORTI PUBBLICI 21)RETE DI BUS (Pag 152)“E’ in programma il ridisegno dell’intero servizio di TPL attraverso un incremento dei servizi e una ridefinizione delle linee, in grado di ridurre la percorrenza media, innalzare la frequenza e rendere così maggiormente appetibile ed efficiente l’utilizzo del TPL sull’area urbana. La riqualificazione del servizio include anche la messa in sicurezza delle fermate e l’implementazione di soluzioni tese a facilitare il reperimento delle informazioni sui servizi e la georeferenziazione degli stessi. Previste anche politiche tariffarie incentivanti per incrementare l’utilizzo del servizio pubblico” (entro il 2025). (p. 157) Le aree mal servite sono il 95 % della superficie cittadina totale. Osservazione: occorre che tutti gli autobus interurbani e urbani possano portare bici per facilitare l’intermodalità. Occorre implementare le linee di bus: per ora ci sono solo 2 linee che coprono una zona limitata, e non esistono bus nei giorni festivi e i sabati di agosto. Entro il 2020 vanno implementati i bus nei festivi. Entro il 2021 vanno aumentati nei sabati di agosto e aumentate le linee, dalla stazione a raggiera (verso zona industriale, verso il parco Bucci, verso zona Bertoni, verso zona Borgo, verso zona Ponte Rosso-Borgo Tulliero, verso zona Celle). Occorre prevedere linee verso il forese, dalla stazione e verso la zona industriale dove sono concentrati la maggior parte dei lavoratori. Chiediamo di realizzare navette (meglio se elettriche) dalla stazione alla zona industriale che colleghino tutte le grandi aziende. (Caviro, Toro Rosso, ecc..). Per chi viene a lavorare in treno, biglietto integrato (gratis) per il bus urbano. Coincidenze di orari facili dalle 7:15, dalla stazione verso le zone scolastiche e lavorative. Bisogna assolutamente congiungere anche le zone periferiche (Celle, Castelraniero, Pergola, Santa Lucia, Borgo Tulliero) poiché una buona percentuale della popolazione faentina vive in aree del forese poco/per nulla servite dai mezzi pubblici. Flotte di veicoli pubblici "verdi". E’ previsto il potenziamento ed il rinnovo del parco autobus a basso impatto ambientale, nonché del parco mezzi del gestore del servizio rifiuti urbani. Osservazioni: prevedere anche acquisto cargo elettriche per raccolta rifiuti, e altre attività comunali (escludere aspetti inquinanti) Incentivare lavori a pedali, street food a pedali. Corsie bus: Il PUMS ammette (pag. 180 et al) che “Non sono presenti corsie riservate per autobus”, ma non si prevede “alcuna misura aggiuntiva a riguardo”. Osservazioni: a nostro parere invece servono corsie riservate agli autobus, togliendo spazio alle auto, perché troppo spesso le navette e i bus si
incolonnano dietro al traffico automobilistico. 22)Progetto TRAM TRENO: pag17 rapportoAmbientale: “Progetto "Tram-Treno": studio di fattibilità tecnico-economica di un intervento di riqualificazione della linea Ravenna - Firenze, nel tratto faentino, che sfrutti gli ampi spazi di sotto-utilizzo della linea attuale, creando un sistema di fermate automatizzate, interconnesse con parcheggi e viabilità. Andrebbe accompagnato da interventi di forte disincentivazione dell'utilizzo del mezzo privato in ingresso a Faenza (dalla pianura) e/o lungo le arterie provinciali e comunali da parte dei non residenti (soprattutto lungo le strade collinari).” Come Fiab chiediamo di essere consultati, e che siano possibili fermate a ridosso dei luoghi di lavoro. Inoltre, chiediamo la possibilità, in accordo con Unione Comuni Romagna Faentina di estendere questo progetto alle frazioni di Errano e a monte di Brisighella dove attualmente il treno non si ferma ma sono comunque luoghi abitati da molti pendolari. 23)SCUOLA BUS Pag 89: Solo “300 bambini in tutta Faenza vanno a scuola in scuolabus” Il Pums prevede: “Individuazione di punti di raccolta riqualificati nei borghi del forese per la consegna e il ritiro degli utenti del trasporto scolastico specializzato, limitando il servizio effettivamente porta a porta, solo alle case sparse” Osservazioni: Lo scuolabus è attualmente poco usato e poco pubblicizzato, va incentivato il suo uso con sconti (ci auguriamo a breve la gratuità, come da “promesse” regionali). Siamo molto dubbiosi sulla possibilità di fare fermate di raccolta uniche. Soprattutto se non si tratta di borghetti ma di case isolate. Le fermate non devono essere troppo distanziate dalle case, (massimo 200 metri), altrimenti la gente sarebbe disincentivata, dovrebbe comunque accompagnare i figli alla fermata in auto e quindi di fatto sarebbe tentata di accompagnarli in auto! Occorre comunque fare una campagna comunicativa rivolta alle famiglie a gennaio dell'anno precedente l'iscrizione. Valutare se ampliare ad un'utenza non scolastica, in orari non scolastici, in modo da diventare un vero e proprio servizio di trasporto pubblico che colleghi il forese (eventualmente anche a chiamata). Valutare la possibilità di far salire anche i genitori (che potrebbero sfruttarlo per andare al lavoro) e ampliarlo alle materne, con la garanzia di un educatore che gestisca i bambini più piccoli. Ci sono molti genitori che per trasferimenti durante la scuola dei propri figli o per altri motivi, non portano i bambini nella scuola di stradario. Benché questa non sia una scelta da incentivare, non bisogna escluderli dallo scuolabus, soprattutto se lo scuolabus viaggia quasi vuoto e passa accanto alle case di queste persone. SCUOLA 24)EDUCAZIONE E PROGETTI A SCUOLA PUMS: “Informazione ed educazione alla mobilità sostenibile. Vengono potenziate le iniziative di informazione e sensibilizzazione pubbliche (web e seminari/assemblee periodiche), mirate a categorie specifiche (scuole e
aziende con più di 50 addetti). E’ previsto il coinvolgimento dei mobility manager al fine di elevare il livello di sensibilizzazione verso soluzioni di mobilità sostenibile e mobilità attiva (es. car pooling).” Osservazioni: Chiediamo di essere coinvolti e di poter collaborare nella progettazione, realizzazione, conduzione di progetti a scuola per la mobilità sostenibile, in questi anni abbiamo proposto bellissimi progetti monitorando i “km verdi” (bus. Bici, piedi) percorsi dai bambini, premiando le classi più virtuose. Ma in tutti questi progetti non abbiamo MAI avuto nessuna collaborazione da parte del Comune e del Ceas. Chiediamo quindi maggiore collaborazione da parte del Ceas nel monitorare e premiare (anche solo simbolicamente) i bambini che vanno a scuola in bici, a piedi o con i mezzi pubblici. (e non solo i bambini del piedibus) Estendere il Bike to school e il piedibus (anche per il ritorno) ad ogni scuola primaria. Replicare l’esperienza decennale del comune di Pesaro col progetto “A scuola ci andiamo da soli”, per rendere sicuri i percorsi casa-scuola e incentivare i bambini ad andare a scuola da soli: si tratta di una scelta che avrebbe un’importante ricaduta di tipo educativo sui ragazzi perché tornerebbe a stimolarne l’autonomia e quindi l’autostima. Invitare le scuole ad aderire al progetto Scarpe blu, dell’associazione Moving School 21, oppure (laboratori di educazione ambientale per la progettazione partecipata di percorsi, inseriti nel POF; scelta e mappa dei percorsi; adeguamento strutturale dei percorsi). 25)SCUOLE E TAVOLI DI CONFRONTO Pag 83: “Il PUMS definisce quale obiettivo di breve periodo (2022) l’attivazione del Pedibus in tutte le scuole primarie pubbliche del territorio comunale. Al fine di massimizzare l’efficacia dei progetti sulla mobilità casa- scuola, si propone di stabilire accordi e tavoli di confronto con le scuole, pubbliche e private di ogni livello*, per individuare in modo congiunto i provvedimenti da mettere in campo, scuola per scuola, per migliorare la sicurezza stradale lungo i tragitti pedonali e ciclabili casa/scuola e in prossimità degli edifici scolastici, per organizzare corsi uniformati di educazione stradale, per attivare misure per incentivare la mobilità attiva ciclo-pedonale, come il pedibus o il bicibus.” Osservazione: chiediamo di essere coinvolti come Fiab/Consulta Mobilità Sostenibile sia nei tavoli di confronto con le scuole sia nei corsi di educazione stradale. Aggiungere quindi le frasi: -“si propone di stabilire accordi e tavoli di confronto con le scuole, pubbliche e private di ogni livello e con le associazioni che si occupano di mobilità ciclabile e sostenibile”; -“Organizzare corsi uniformati di educazione stradale e di educazione alla mobilità sostenibile anche in collaborazione con le associazioni ambientaliste che si occupano del tema”.
26)SCUOLA e AREE DI RISPETTO (STRADE E PIAZZALI SCOLASTICI) Nel capitolo 4-13 si parla di “Aree di rispetto” nei luoghi immediatamente adiacenti le scuole. A pag 85 leggiamo: “delimitazione di “Aree di rispetto” nei luoghi immediatamente adiacenti le scuole, da attivare specialmente nelle fasce orarie di ingresso e uscita dai plessi, attraverso provvedimenti volti a creare degli spazi più sicuri per gli studenti (ad es: segnaletica orizzontale, meccanismi di chiusura, regolamentazione della sosta ecc.) che disincentivino l’utilizzo del mezzo privato nella mobilità casa-scuola a favore della diffusione di iniziative quali Pedibus e Bicibus) A pag 89 tabella 1 Quadro riassuntivo degli obiettivi e delle politiche e azioni del piano, si legge: “Messa in sicurezza e realizzazione di isole ciclabili – pedonali in corrispondenza degli ingressi agli istituti scolastici”. Osservazioni: nonostante tutte queste belle premesse, su 11 scuole prese in considerazione, solo 3 prevedono un'effettiva realizzazione di aree car free davanti alla scuola, e ben poche rientrano nell'espansione della ZTL prevista dal PUMS. Nel dettaglio: (da 4-30): ● SAN ROCCO Notiamo che tra le azioni intraprese non viene presa in considerazione la creazione di un'area car free. Sul lato via Granarolo, dall’altro lato della scuola, esiste un parcheggio, e quindi le auto potrebbero fermarsi in quel parcheggio senza accedere nell’area scolastica. Come specificato, viene anche attuato un sistema navetta, quindi entrare in auto fin nel parcheggio davanti alla scuola ci sembra superfluo e contraddittorio con le finalità del PUMS. Inoltre la realizzazione di passaggi solo pedonali protetti, non tiene in nessuna considerazione la sicurezza dei piccoli ciclisti che vanno e tornano da scuola. Chiediamo che siano ciclopedonali. Con gli interventi sopra citati, a nostro parere, non si risolve il problema della congestione di auto davanti alla scuola, non si toglie spazio alle auto e non si creano effettive zone di rispetto. La logica è limitare il danno, ma non ridare ai bambini lo spazio e i diritti che meritano. Non si risolve inoltre il grave problema dell'inquinamento dell'aria, in una zona già duramente provata (da inquinamento industriale). La Fiab chiede quindi di realizzare un'effettiva strada scolastica, pedonalizzando la stradina che costeggia il canale su via Granarolo, impedire alle auto di entrare nel parcheggio scolastico, almeno negli orari di entrata-uscita. Per quanto riguarda l'accesso su via Ravegnana, chiediamo ugualmente di pedonalizzare la stradina di fornte ai cancelli della scuola con conseguente eliminazione dei 15 posti auto in fascia oraria apertura e chiusura scuole. L'accesso alla farmacia può essere consentito.
● SCUOLA EUROPA: Notiamo che la ciclopedonale di via Insorti (non si tratta, purtroppo di una ciclabile) è troppo stretta (anche a causa dei cordoli messi di recente), per consentire un agevole deflusso dei ragazzini in bici orario di entrata/uscita. Chiediamo quindi: -la creazione di una effettiva Strada scolastica da Via Dino Campana in entrata uscita 15 minuti prima e 15 minuti dopo il suono della campanella. Non si tratta di una pedonalizzazione vera e propria, ma di una ZTL con accesso consentito ai soli mezzi di soccorso (diretti al vicino ospedale). Le auto potranno trovare parcheggio lungo via Dino Campana o via Vittorio Veneto (ricordiamo che si tratta di una scuola media, dove l'età degli alunni rende possibile l'uscita autonoma). -chiediamo che la velocità su via Insorti (così come su viale Vittorio Veneto, e in tutte le strade limitrofe residenziali densamente popolate) , sia ridotta a 30 Km/h e siano installati cuscini berlinesi. ● SCUOLA PRIMARIA DON MILANI Notiamo con amarezza che nel PUMS, da qui a 10 anni, non sono previste aree car free davanti alla scuola Don Milani. Si prevedono solo dissuasori alla sosta selvaggia, ipotetici servizi Kiss & Go. Si prevede di deviare la linea Piedibus, e di migliorare il percorso dentro al parco Ferrucci, e aprire il cancellino tra scuola Panda e retro Don Milani (accorgimenti utili ma non risolutivi). Ci sembra urgente, necessario ed in linea con le finalità del PUMS, creare una zona car free in modo che i bambini accedano a piedi o in bici in sicurezza e anche in autonomia alla scuola. Per la prevenzione del Covid, inoltre, molte classi vengono fatte uscire da porte laterali, e i bambini, per accedere al passaggio pedonale sotto ai “Palazzoni” debbono andare su strada in controsenso.
Per questo la Fiab Faenza propone: -creare zona car free nel parcheggio davanti scuola Don Milani, pedonalizzando il parcheggio negli orari entrata uscita (15 minuti prima del suono campanella e 15 minuti dopo). -rendere senso unico via Corbari, dalla rotonda Via Boldrini, alla rotonda in fondo a Via Corbari, realizzando così una ciclabile su sede propria (inizialmente, in via di emergenza, come nella fase post Covid, questa ciclabile potrà essere "popup" cioè realizzata con semplice segnaletica orizzontale). La strada va dotata inoltre di cuscini berlinesi che non disturbano pedoni e ambulanze ma rallentano le auto. -realizzare ciclabile anche su via Montevecchi -Rendere via Bandini ZTL anche per residenti negli orari di entrata uscita scuola Panda, (insieme alla già ZTL via Donatini), eccetto che per disabili. -Le auto vanno convogliate nei due parcheggi sopra citati, davanti alla Coop e Punta degli Orti. -corsia ciclabile anche su via Boldrini con casa avanzata al semaforo. (come da progetti Fiab giugno 2020) ● SCUOLA MEDIA COVA LANZONI
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