OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA

Pagina creata da Giorgio Barbato
 
CONTINUA A LEGGERE
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA
                            DI FIAB FAENZA

Abstract: riteniamo che il PUMS vada necessariamente migliorato e implementato. E’
un documento non particolarmente ambizioso e con alcune grosse criticità: si
prevedono nuove strade da costruire, anche sul verde pubblico, si prevedono nuovi
parcheggi, e d’altra parte non è abbastanza incisivo sotto il profilo della
pedonalizzazione, dell’ampliamento ZTL, delle strade scolastiche, e della
“demotorizzazione” di Faenza (riduzione tasso di motorizzazione e riequilibrio dello
share modale). La crisi climatica e ambientale ci chiede maggiore impegno, soprattutto
perché, entro 7 anni e mezzo se non agiamo in modo drastico e risoluto, si entrerà in
una fase irreversibile di riscaldamento globale con effetti devastanti a catena che
coinvolgeranno anche la nostra città e il futuro dei nostri figli.

Nel dettaglio:

CICLABILI E CICLABILITA’

   1) CICLABILE o CICLOPEDONALE?
      Pag 81: “Rete ciclabile. È prevista una estensione della rete di piste ciclabili
      (fino a 70,2 km) attraverso la ricucitura di percorsi esistenti e la realizzazione
      di nuovi tratti di collegamento protetti in area urbana ed extraurbana.
      L’azione prevede inoltre la messa in sicurezza e la realizzazione di "isole
      ciclabili - pedonali" in corrispondenza degli ingressi agli istituti scolastici,
      nonché l’identificazione e il potenziamento dei punti di interscambio e
      complementarietà tra la bicicletta e la mobilità pubblica e privata....In tutto il
      territorio comunale punta ad un’ estensione delle piste ciclabili pari ad
      almeno 1,2 metri/abitante e a una drastica riduzione del numero di morti tra i
      ciclisti.”
      Osservazioni: Notiamo che qui, come in altre parti del PUMS si usa il
      termine “piste ciclabili” in modo intercambiabile con “ciclopedonali”. Ma non
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
sono la stessa cosa. A Faenza le piste ciclabili sono molto poche mentre la
   stragrande maggioranza sono ciclopedonali. Come si legge a pag 11 del
   Rapporto Ambientale “Attualmente la rete di piste ciclabili è costituita per
   quasi il 93% da percorsi ciclabili promiscui a percorsi pedonali, mentre solo il
   2,4% è dato da percorsi in sede propria o in corsia riservata”.
   Nelle ciclopedonali le bici e i pedoni sono costretti a condividere lo stesso
   spazio con inevitabili conflitti. Le ciclopedonali non prevedono l'obbligo di
   percorrenza da parte del ciclista, che può quindi andare su strada ( a suo
   rischio e pericolo). Se sono affollate, il ciclista deve dare precedenza ai
   pedoni. Chiediamo che da ora in poi, a Faenza verranno create corsie e
   piste ciclabili NON PROMISCUE e quindi non condivise con i pedoni. Il
   principio che deve guidare le scelte del PUMS e delle amministrazioni è
   “sottrarre spazio alle auto” non stringere pedoni e ciclisti nello stesso
   “ghetto”.
   Le ciclopedonali dovrebbero essere residuali, (non la regola) e dovrebbero
   essere riservate solo in quei tratti dove NON si prevede un notevole afflusso
   di pedoni. Altrimenti è sempre consigliabile separare le due utenze,
   bici/pedoni.

2) BARRIERE E ATTRAVERSAMENTI:
   In più punti del PUMS leggiamo che l'amministrazione vuole “Mettere in
   sicurezza i percorsi ciclo-pedonali, superando i frequenti punti di
   discontinuità, e inoltre con particolare attenzione alla messa in sicurezza
   degli attraversamenti stradali”:
   Osservazioni: La rete ciclopedonale di Faenza è fin troppo spezzettata da
   cordoli, barriere, ostacoli, cartelli di interruzione che obbligano il ciclista ad
   un assurdo slalom o saliscendi ad ogni attraversamento di strada laterale. Le
   ciclopedonali, così spezzettate, non sono facilmente percorribili, perdono la
   loro funzione di attrattività, l'effetto che si ottiene quasi sempre è quello di
   penalizzare lo scorrimento delle biciclette, per non parlare della cargo e
   carrellini traino, che sono costrette a passare su strada.
   Alcuni esempi:
   -La ciclabile di Via Testi-Fornarina, con cordoli pericolosi e poco visibili che
   hanno procurato vari incidenti ai ciclisti e che interrompono la ciclabile ad
   ogni incrocio con strada laterale;
   -Ciclopedonale di via Vittorio Veneto con cartelli di fine ciclabile ad ogni
   incrocio strada laterale;
   -Ciclabile di via Modigliana con barriere ad arco ad ogni passo carrabile
   privato (verso cui la Fiab ha intentato un ricorso al Ministero dei Trasporti);
   -Ciclabile Via Firenze con barriere ad arco all’incrocio con via Stradello
   Cappuccini. (Allegato 2)
   Chiediamo che il PUMS preveda la rimozione di tali ostacoli, (cordoli,
   barriere, cartelli di fine ciclabili/ciclopedonali), in corrispondenza di incroci
   con passi carrabili o strade laterali, e che si espliciti che non dovranno
   essere usati questi ostacoli in progetti futuri.
   In caso di attraversamenti pericolosi, come afferma anche l’autorevole e
   recente “Manuale delle piste ciclabili e della ciclabilità”, (Sergio Deromedis,
   Ediciclo Editore, 2019), occorre:
       ● rallentare le auto con cuscini berlinesi,
       ● presegnalare agli utenti deboli la presenza dell'incrocio con segnali
           verticali,
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
● evidenziare le strisce pedonali/ciclabili con altro colore
       ● rialzare l'attraversamento
       ● apporre bande acustiche (spessore 1 cm) sulla ciclabile, prima
            dell’incrocio, per rallentare le bici, senza però ostacolarle.
   Per quanto riguarda le strisce e il comportamento del ciclista sugli
   attraversamenti: Il Codice Della Strada dice che negli attraversamenti
   ciclopedonali che godono di diritto di precedenza, (come una ciclopedonale
   rettilinea) la segnaletica orizzontale può essere costituita da sola zebratura
   (art.40 comma11 del CDS). In accordo con la CMIT 513/2013, che sostiene
   che la promiscuità sul tracciato richiede la promiscuità anche
   dell'attraversamento,si evince quindi che i ciclisti possono attraversare in
   sella alla bici, avendo la precedenza sulle auto.
   Sulle ciclopedonali, così come negli attraversamenti ciclopedonali, i ciclisti
   non devono recare intralcio ai pedoni. In caso di affollamento i ciclisti devono
   scendere, ma se non si crea intralcio ai pedoni i ciclisti non sono tenuti a
   scendere. Per questo è buona norma facilitare il NON intralcio pedoni ciclisti
   e dipingere strisce di attraversamento ciclabili (quadrotti) a fianco di quella
   pedonali, proprio per dividere l'utenza. Chiediamo che questo sia specificato
   nel PUMS.

3) PROGRAMMI DI INFORMAZIONE:
   A pag. 82“la promozione del rispetto del Codice della Strada attraverso lo
   sviluppo di programmi d’informazione sui temi della pedonalità”
   Osservazione: chiediamo che venga aggiunta la dizione “rivolto
   prioritariamente agli automobilisti”. Chiediamo altresì che vengano rimossi i
   cartelli educativi ai ciclisti che non contribuiscono a creare una cultura amica
   della bici. Cartelli posti anche davanti alle scuole, addirittura sulle rastrelliere!
   Invece di essere ringraziati, i piccoli ciclisti che arrivano a scuola ogni giorno,
   si trovano questo cartello ammonitore. Questi cartelli focalizzano il problema
   sul ciclista e lo additano come il principale problema della strada. Una lettura
   distorta e disinformata, poiché i dati Istat ci dicono che i principali colpevoli
   degli incidenti stradali sono gli automobilisti. Inoltre molti di questi cartelli
   sono in palese contraddizione con il Codice della Strada e stigmatizzano il
   comportamento dei ciclisti senza alcun motivo, contribuendo a creare una
   mentalità distorta e disinformata, mentre nulla si dice rispetto agli utenti forti
   (e inquinanti della strada).
   Alla frase “e il potenziamento del controllo e della repressione dei
   comportamenti che mettono a rischio la sicurezza dei pedoni” chiediamo che
   venga aggiunto “e dei ciclisti”

4) CICLABILI INTERURBANE
   Pag 127: Come da PSC (2010): Realizzazione dei due itinerari ciclabili di
   rilievo strutturale (Faenza-Castel Bolognese e Granarolo-Faenza e Faenza-
   Brisighella) per favorire l’uso della bicicletta anche per spostamenti di livello
   medio-lungo in ambito protetto.
   Osservazione: Ci auguriamo che queste ciclabili troveranno presto
   finanziamenti e vengano fatte analisi di fattibilità. Un progetto da discutere
   insieme ai Comuni della Romagna Faentina. In primis quello Faenza
   CastelBolognese, che ci sembra il più semplice (1,3 km di ciclabile da fare
   per CastelBolognese, e 1,4 km di ciclabile da fare per Faenza).
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
5) CICLABILI URBANE
   (Tavola 3) scenario di riferimento attuale:
   Osservazione: Non è assolutamente una tavola facilmente leggibile, in
   quanto non vengono riportate i nomi delle vie. Notiamo cmq varie
   imprecisioni, rispetto alle rilevazioni FIAB-Legambiente molto più dettagliate,
   dove si evince un quadro ancora più “spezzettato”: Link:
   https://www.google.com/maps/d/viewer?
   mid=1eW1V4JRTt1YvBr_v9Zbo2dCdhX07YDRP

   PAIR 2020 “Ampliamento delle piste ciclabili nei centri abitati fino al
   raggiungimento di una dotazione pari a 1,5 metri per abitante con le modalità
   indicate al capitolo 9, paragrafo 9.1.3.2 c del PAIR”
   P. 148 PUMS: “Rete ciclabile. Allo stato attuale (2017) si trovano nel
   Comune di Faenza 48,984 km di piste ciclabili. Aggiungendo le piste già
   pianificate ed in fase di pianificazione si arriva a 51,6 km di piste ciclabili.
   Scenario PUMS: 70 km”
   Osservazioni: il PUMS prevede di passare da 49 a 70 km di ciclopedonali,
   ma è molto al di sotto dell'obiettivo Pair 1,5 m per abitanti (87 km di ciclabili!).
   Ribadiamo inoltre che c'è una grande differenza tra ciclabili e ciclopedonali, e
   non si possono usare i termini in modo ambiguo. Faenza NON ha 48 km di
   ciclabili, come già spiegato sopra.

   Tavola 4: Scenario PUMS 2030
   Osservazioni: anche questa è una mappa “muta”, di difficile lettura per i non
   addetti ai lavori (come si spera in una partecipazione se vengono forniti
   documenti così “ostici”?). Inoltre la legenda non è chiara: cosa significa
   “linea rosa tratteggiata=“non segnata”?
   Vediamo anche una linea verde tratteggiata (nuova ciclabile in previsione?) a
   fianco statale via Piave, dall’incrocio con via Batticuccolo: come è possibile?
   Chiediamo di aggiungere ai progetti della Tavola 4 previsti nel PUMS
   (ciclabili in previsione verdi) tutti i progetti presentati al Comune dalla Fiab
   Faenza e Legambiente Lamone, che ci furono richiesti a giugno 2020, per
   “ciclabili di emergenza post Covid:
       ● via Silvio Pellico e via Cimatti vanno collegate al Ponte delle Grazie,
           con una corsia ciclabile passante da via Ugo Piazza (togliendo posti
           auto), come da progetto Fiab (Allegato 5).
       ● Cerchio ciclabile delle mura con via Diamante Torelli, Mura Mittarelli:
           su queste vie, ora a senso unico, basterebbe togliere i posti auto che
           occupano parte della stretta strada e disegnare una corsia ciclabile in
           controsenso ciclabile. (Allegato 10)
       ● Corsia ciclabile su via Lapi e su via Batticuccolo per permettere il
           controsenso ciclabile (Allegato 3).
       ● Corso Matteotti, Corso Garibaldi: Togliere posti auto, in modo che la
           ciclabile in controsenso ciclabile non venga costantemente invasa
           dalle auto in fase di sorpasso: occorre mettere panchine e fioriere da
           un lato, e protezione per la ciclabile (Allegato 4)
       ● Nuova ciclabile che colleghi a Celle (da via Sant'orsola o da via Celle)
       ● Nuova ciclabile su via Celletta – via Convertite che colleghi alla zona
           industriale Caviro.
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
● Corsia ciclabile davanti stazione corriere ora inesistente e corsie
          ciclabili su tutta Via Ceramiche (Allegato 10).
        ● Corsia ciclabile su via Giovanni da Oriolo, togliendo una carreggiata
          alle auto. (Allegato 6)
          Proponiamo inoltre di:
        ● Ridurre laddove possibile le carreggiate, realizzando un solo senso
          di marcia in modo da destinare più spazio alle bici e disincentivare le
          auto. Ad es: Via Oberdan/ C.Mazzini possono essere rese a senso
          unico in direzione centro città, viceversa Via Laghi/Via dal Pozzo
          possono essere rese a senso unico per entrare o uscire dalla città.
          Così facendo le 2 direttrici potrebbero essere fatte a doppia corsia
          riservando una corsia alle ciclabili. Stessa cosa per corso Europa.
        ● Ponte ciclopedonale che attraversi il fiume Lamone, nell'ansa più
          stretta, (seconda curva strada di Sarna, venendo da Faenza), che
          unirebbe le case sparse di via Sarna all'anello del 4 Ponti e al parco
          Orto Bertoni. Oltre a garantire l'uso della bici a tutti i residenti di quella
          zona di campagna, che vogliono raggiungere la città, sarebbe un
          ottimo passaggio per il cicloturismo.

  6) CICLABILE VIA LAGHI
     Pag 99
     Osservazioni: siamo favorevoli alla realizzazione di una ciclabile in via
     Laghi (meglio l'idea 2 in quanto si toglie sufficiente spazio alle auto). Però
     sottolineiamo che va pedonalizzata anche la via di accesso agli asili nido e
     scuola materna (Via Laghi 693), così come prevede il PUMS nell'accezione
     di “isole pedonali e ciclabili” nelle aree di accesso alla scuola.

  7) CONSULTA DELLA BICICLETTA o DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
     Chiediamo una “Consulta della Bicicletta”, o della “Mobilità Sostenibile”,
     composta da tutte le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile a
     Faenza. Questa consulta dovrà essere obbligatoriamente consultata ad ogni
     progetto e modifica della viabilità che possa avere una qualche incidenza
     sulla ciclabilità e il suo parere dovrà essere tenuto in debita considerazione,
     sia dagli Uffici del Lavori Pubblici che dall’assessorato Ambiente e dal
     Mobility Manager. Negli anni passati abbiamo fatto molta fatica a rapportarci
     con il settore Lavori Pubblici, reperire info e farci ascoltare. E’ quindi
     necessario che si individui una figura di riferimento, nel settore Lavori
     Pubblici, che possa rapidamente aggiornarci sul progresso dei progetti
     ciclabili e che ci tenga costantemente aggiornati e sia disponibile al dialogo.

CENTRO STORICO E POSTI AUTO

  8) ZTL E ISOLA PEDONALE (Tavola2)
     A pag 82-83 leggiamo: “Il PUMS propone un’estensione del perimetro della
     ZTL nell’intero Centro Storico, coincidente indicativamente con la cinta
     muraria e una modifica progressiva dell’attuale regolamentazione con misure
     di accesso più stringenti in termini ambientali, allineandosi con le regole di
     ingresso previste dal PAIR 2020. La regolamentazione degli accessi si
     baserà non solo sul possesso di un determinato requisito funzionale come
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
quella vigente (residenti, possessori di garage, lavoratori che svolgono
attività o consegnano merci all’interno della ZTL), ma anche sulla classe
emissiva di omologazione dei veicoli.”
Osservazione: L'estensione della zona pedonale e della ZTL previste entro
il 2025 non rispetta neppure gli impegni PAIR (2020). Secondo il PAIR si
doveva estendere al 20% la zona pedonale, quindi 0.2 km2 di zone pedonali
(dato citato anche nel PUMS). Tenendo conto che il centro storico è di circa
1 km2 (0,98 ettari), “Attualmente l'estensione superficiale area centro abitato
soggetto all’area pedonale è di : 0,011 km2 (p. 149)” Quindi circa l'1%. Il
PUMS prevede un'estensione “fino a circa 0,02 km2 di pedonale e 0,13
km2 di area a prevalenza pedonale” .
Cosa significa “a prevalenza pedonale”? Di fatto una ZTL, perché viene
quindi conteggiata dentro le zone pedonali?
A pag 53 del rapporto Ambientale leggiamo: “130 migliaia di m2 di aree a
prevalenza pedonale (solo deroghe per residenti e c/s”. Quali vie quindi
sarebbero a prevalenza pedonali e quali davvero pedonali?
Inoltre 0,02 km2 + 0,13 km2= 0,15 km 2, questo significa che al 2030 non si
raggiunge neppure il minimo (0,2 km 2) di zone pedonali che si dovevano
raggiungere al 2020.
Stessa cosa per la ZTL: si doveva raggiungere entro il 2020 il 100% della Ztl
in tutto il centro storico (estensione pari a 98 ha = 0,98 km2) e invece il
PUMS prevede una ZTL di appena 0,7 km2 entro il 2025 (pag 151), quindi il
70% invece del 100% del centro storico.
Vanno quindi ampliate le aree destinate a pedonali e a ZTL per raggiungere
ALMENO gli obiettivi Pair 2020.
Chiediamo che sia esplicita e immediata ed effettiva (2021) l'eliminazione
dei parcheggi centrali che deturpano alcuni degli scorci più belli della
nostra città (Piazza XI febbraio, Piazza San Francesco, Piazza
Sant'Agostino, piazzetta Giacomo Della Penna) che andranno riqualificati
con allestimenti di urbanismo tattico e verde urbano e infrastrutture verdi e
blu per la mitigazione degli effetti del riscaldamento globale (come prevede il
PAESC).
Secondo il Piano Strategico del Centro Storico (PSCS) del 2008 inoltre,
dovrebbero essere liberate dalle auto: Piazza San Francesco, piazza
S’Agostino, ma anche Piazza Martiri della Libertà. Tale progetto di
riqualificazione previsto dal PSC implicava una pedonalizzazione integrale,
al fine di un’adeguata destinazione dello spazio a scopi sociali, ricreativi,
commerciali; in sostituzione dell’attuale prevalente funzione di parcheggio.
Chiediamo che venga esplicitata anche nel PUMS.

Dall’osservazione della Tavola 2, inoltre, la ZTL ci risulta “bucata” in più
punti come su via Cavour, via Manzoni e su corso Saffi, (proprio
davanti alla biblioteca). Sappiamo bene che più la ZTL viene “bucata” da
strade a libero accesso, meno diventa facile da controllare. Perde anche il
suo senso logico: come comunicare il messaggio di un centro storico protetto
dalle auto, se di fatto da alcune strade possono accedere?

Non comprendiamo inoltre perché la zona intorno alla scuola media Cova
Lanzoni e alla scuola superiore Oriani, sia stata esclusa dalla ZTL. Ci
sembra una mancanza enorme, gravissima, soprattutto perché quell'area è
molto caotica anche e soprattutto durante gli orari di entrata uscita dalle
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
scuole, non ci sono ciclabili, e i marciapiedi sono molto stretti.

   Per raggiungere obiettivo PUMS di 100% ZTL nel centro storico,
   previsto dal PAIR, chiediamo quindi di includere nella ZTL anche le vie:

   -Zone scuola Cava Lanzoni: Via Martiri Ungheresi, via Maioliche, Via
   Zucchini, Via Manzoni, via Ghinassi, Viale Baccarini (a partire dall'incrocio
   con via Tolosano),
   -Corso Europa e Via Carchidio (dove ha sede la scuola Carchidio).
   -Zona Via Mazzini: Via Mazzini anche nel tratto compreso tra Via Tolosano
   e via Baccarini (il parcheggio del Pronto Soccorso è accessibile dal retro e
   non bisogna infilarsi in via Mazzini). Via Ca Pirota, via Cantoni, Ca'Bucci.
   -Via Cavour, (compreso tra l'incrocio con via santa Maria Angeli, e Via
   Mazzini), va reso ZTL con corsia ciclabile per bici. (Allegato 9)
   -Corso Saffi va posta in ZTL onde evitare il traffico di attraversamento, che
   potrebbe essere in questo modo sensibilmente ridotto e deviato verso via
   Fratelli Rosselli (via più grande, dove però vanno realizzare delle corsie
   ciclabili in sede separata). (Allegato 6)
   -Tutte le Mura (via Mura Gioco del Pallone, via Diamante Torelli, Via
   Mura Mittarelli) andrebbero poste in ZTL, soprattutto durante orari scolastici
   e creata una ciclabile in contro senso ciclabile (Allegato 10) .
   -Piazza Lanzoni, via Ugo Piazza vanno liberate dalle auto, riqualificate (un
   tempo erano una vera e propria piazza!), con attività anche commerciali,
   come un nuovo mercato contadino e biologico all'aperto, e poste in ZTL.
   (Allegato 5). Corso Europa va posto in ZTL compreso la via Carchidio, che
   va pedonalizzata durante l'entrata uscita delle scuole.

9) ZONA PEDONALE (pag 83 e allegato TAVOLA 2)
   Chiediamo che piazza Martiri della Libertà, sia compresa nella
   pedonalizzazione di entro il 2025, che si trova esattamente davanti all'uscita
   della Biblioteca. Così prevedeva anche il PSC del 2008.
   Vista la conformazione delle vie molte strette e poco adatte alla sosta, vista
   l'elevata confusione che si crea ogni mattina a scuola, vista la presenza di
   scuole e licei, chiediamo di ampliare la pedonalizzazione a tutta Via
   Severoli, fino all'incrocio con via Zanelli, e con via Castellani.
   Pedonalizzare la via Castellani davanti alla scuola Gulli, compresa la
   piazzetta di Giacomo della Penna, che non dovrebbe più essere adibita a
   parcheggio ma va anch'essa pedonalizzata e valorizzata.

   Quali sono le deroghe alla ZTL e in quali orari? Bisognerebbe attivare
   gradualmente una ztl più stringente, che contempli via via anche il non
   ingresso di lavoratori e trasporto merci (eccetto piccoli veicoli elettrici) . Le
   auto NON dovrebbero accedere in nessun caso davanti alle aree
   scolastiche, nei momenti di entrata uscita, neppure i residenti o i possessori
   di garage dovrebbero accedere alle strade scolastiche. Evitare in tutti i casi
   di dare deroghe a chi accompagna figli a scuola (eccetto disabili). Chiediamo
   quindi di arrivare entro il 2025 a ztl h 24 per tutto il centro storico,
   diminuendo drasticamente (di almeno la metà) i parcheggi su strada, anche
   quelli blu.
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
10)POSTI AUTO E PARCHEGGI:
   A pag 84 “Per quanto riguarda i parcheggi scambiatori l’Amministrazione è
   orientata a replicare l’esperienza di Piazzale Pancrazi estendendola in altri
   luoghi individuati per la loro capacità in termini di posti e vicinanza alle
   fermate del trasporto pubblico. Questa misura è in sinergia con la
   riprogettazione del trasporto pubblico urbano. Oltre al potenziamento del
   ruolo della Stazione Ferroviaria come punto di interscambio tra modalità di
   trasporto differenti e la riqualificazione dell’autostazione sono stati
   individuate le seguenti aree di sosta come potenziali candidate all’attivazione
   di politiche di Park & Ride:
    Parcheggio Faenza Uno
    Parcheggio centro Marconi
    Parcheggio ex-Filanda
    Parcheggio Filanda
    Parcheggio palestra Lucchesi
   Osservazione: Bene i parcheggi scambiatori, ma non devono diventare un
   inferno per pedoni e ciclisti!! Chiediamo attraversamenti e corsie ciclabili e
   pedonali. Le auto non devono saturare ogni passaggio utile ad attraversare il
   parcheggio. Il rischio di essere travolti dalle auto o di incastrarsi tra le auto,
   nei parcheggi attuali, è alto. Servono quindi, in OGNI parcheggio
   scambiatore, una segnaletica orizzontale che favorisca l'attraversamento
   delle bici: strisce pedonali e ciclabili ben evidenti, corsie ciclabili, frecce
   direzionali a terra, anche a costo di sacrificare qualche posto auto.

   “Al fine di favorire l’uso dei parcheggi come luogo di scambio modale, si
   evidenzia la necessità di integrare la tariffazione di questi ultimi con la rete
   dei servizi TPL, prevedendo ad esempio la possibilità di considerare la
   ricevuta di pagamento del parcheggio quale titolo di viaggio valido per il
   mezzo pubblico o viceversa.”
   Osservazione: Chiediamo di non agevolare chi si sposta in auto, rispetto a
   chi si sposta in treno. Chiediamo quindi di rendere gratuito il TPL anche per
   chi ha un biglietto del treno (integrazione tariffaria).

   (p.153) “Regolazione/tariffazione del parcheggio. E’ in previsione
   l’introduzione di una tariffazione diversificata per gli abbonamenti e la sosta
   in relazione alla classe di inquinamento dei veicoli, alla tipologia di
   alimentazione e all'orario di accesso. Anno di attuazione 2025”
   Osservazioni: a nostro avviso vanno aumentate (del doppio e poi del triplo)
   le tariffe per soste in centro eccetto che per i residenti, questo per
   scoraggiare la sosta in centro. Non deve più essere data la possibilità di
   parcheggiare gratis in centro e vanno evitate in ogni modo le promozioni
   (parcheggi gratis e compri nei negozi) . Inoltre vanno amplificati i controlli per
   divieto di sosta.

   Pag 89 PUMS: “Eliminazione, laddove possibile, della compresenza di
   percorsi ciclabili con le auto in sosta” e poi, ancora: “Rimodulare l'offerta di
   sosta a bordo strada, per dare priorità alla realizzazione di percorsi ciclabili,
   in particolare lungo le strade in cui la attuale occupazione di spazio da parte
   delle automobili non consente la
   compresenza in sicurezza delle biciclette, nei due sensi di marcia”.
   Pag 12 del Rapporto Ambientale: “L'offerta di sosta su strada, in particolare
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
in centro storico,comporta una monopolizzazione da parte delle auto dei
     ristretti spazi pubblici disponibili, e pregiudicano la realizzazione di
     percorsi ciclabili strutturati e sicuri. - La politica di tariffazione della sosta
     presenta ancora margini di manovra; è ancora moderato il disincentivo alla
     sosta delle auto lungo le strade per lunghi periodi ovvero per ridurre gli spazi
     di sosta su strada a favore della mobilità ciclabile e pedonale.”
     Osservazione: Siamo assolutamente d'accordo, ma detto così, in linea
     generica, non è sufficiente. Chiediamo un obiettivo preciso, misurabile, e
     monitorabile, di riduzione posti auto (e non rimodulazione) entro il 2025.
     Almeno il 50-70% dei posti auto lungo le strade nel centro storico vanno
     eliminati, per poi procedere ad un’ulteriore riduzione entro il 2030. La
     disponibilità di un parcheggio è attrattore di traffico e aumenta l’entropia, il
     caos, lo smog e il rischio di incidenti.
     Anche i parcheggi che si trovano in pieno centro storico, vanno via via
     eliminati. In primis, come già ricordato, quello di Piazza Martiri della Libertà
     (Piazza delle Erba), poi in modo graduale ma deciso, anche quello davanti al
     Rione Giallo, (tra via Ceonia e via Bondiolo), il parcheggio del DLF su Via
     Cavour, e il parcheggio dei Salesiani entro il 2030 (con progetti di recupero,
     valorizzazione, infrastrutture verdi e blu…).
     Anche se sembra un provvedimento troppo “estremo”, è quello che hanno
     fatto città europee come Bolzano, Pontevedra, Oslo, Vauban, Berna,
     eliminando quasi la totalità dei parcheggi centrali e rafforzando le
     navette/mezzi pubblici/percorsi ciclabili, a partire da quelli periferici
     scambiatori.

CORRIERI IN BICI

  11)TRASPORTO MERCI
     pag 85 “realizzazione di un cross-dock - ovvero una piattaforma logistica di
     piccole dimensioni in cui si realizza un’attività di trasbordo da un veicolo
     all’altro – affinché la consegna dei carichi diretti in centro storico possa
     essere affidata a degli operatori che coprono l’ultimo tratto del percorso con
     cargobike o semplicemente con lo spostamento a piedi mediante l’uso di
     carrelli;- realizzare accordi di Mobility Management con le maggiori aziende
     del territorio;
     effettuare lo studio di fattibilità di un servizio di van-sharing elettrico, ovvero,
     in maniera analoga al car-sharing , una flotta di mezzi commerciali elettrici a
     disposizione degli utenti per il trasporto e la consegna di merci” p.153 “Merci:
     Strutture logistiche della città. La municipalità intende lavorare sulla
     creazione di un piccolo centro di consegna che consenta una rottura dei
     carichi in prossimità del centro storico al fine di favorire un potenziamento
     delle modalità di consegna sostenibili delle merci. L’ipotesi prevede la
     realizzazione dell’intervento da parte di un operatore privato selezionato con
     evidenza pubblica. I costi quindi non saranno a carico della Pubblica
     Amministrazione. Anno di attuazione 2025”
     Osservazione: Siamo assolutamente favorevoli e chiediamo che sia
     implementato e incentivato il ricorso alle cargo bike elettriche.

  12)SCALO MERCI CORRIERI IN BICI:
     A Pag 87 leggiamo: l’Amministrazione comunale, “nell’ambito degli atti di
     pianificazione urbanistica e del territorio e, anche di recente, con l’atto CC n.
OSSERVAZIONI AL PUMS DEL COMUNE DI FAENZA DI FIAB FAENZA
50 del 25 luglio 2019, ha confermato l’individuazione dell’area ubicata fra Via
     Corgin e Via Deruta, quale sito da destinare ad una infrastruttura per
     l’intermodalità e la logistica merci di interesse per la collettività, la cui
     configurazione potrà evolvere tenendo conto delle nuove forme e modalità di
     erogazione del servizio e delle necessità ed opportunità espresse dal
     territorio.
     Osservazioni: Chiediamo che questo scalo merci sia dotato di cargo bike
     elettriche per ultimo miglio chiediamo di essere coinvolti, come associazione
     ambientalista dedita alla mobilità sostenibile, nella sua progettazione
     realizzazione.

ZONA 30 e ALTRO

  13)ZONA 30
     Il Pums prevede “Zone con limitazione delle velocità del traffico veicolare ad
     un massimo di 30 km/h, in tutte le aree residenziali, in aggiunta al Centro
     storico per un'estensione pari al 40% dell'area cittadina entro il 2022” (pag
     153).
     Osservazione: entro il 2030 bisognerebbe estendere la Zona 30 a tutto il
     centro urbano, non solo nel centro, ma anche nelle aree residenziali
     periferiche, e quelle particolarmente frequentate da giovani per attività
     sportive: Via Graziola, nella zona Palazzetto Sport e campi sportivi; via
     Cimatti, zona Palestra Lucchesi, strade troppo larghe che incentivano alla
     massima velocità, e vanno assolutamente ristrette creando piste ciclabili e
     sottoposte a Zona 30. Inoltre non basta la segnaletica verticale, ma serve
     anche la segnaletica orizzontale, e interventi di traffic calming (gincane,
     restringimenti, golfi pedonali, attraversamenti rialzati, allargamento
     marciapiedi, sedute e panchine, vasi di fiori...).

  14)“TECNOLOGIA E VARCHI
     Aumento del ricorso alle tecnologie disponibili per il controllo e la repressione
     dei
     comportamenti che mettono a rischio la sicurezza della circolazione stradale
     (velocità, revisione dei veicoli, assicurazione obbligatoria, uso del telefono
     alla guida, uso delle cinture di sicurezza).” P.84: “Il PUMS del Comune di
     Faenza punta sull’innovazione tecnologica per raggiungere i seguenti
     obiettivi: - fruibilità dei servizi di mobilità, attraverso lo sviluppo di servizi di
     infomobilità; -sicurezza , attraverso il potenziamento dei sistemi tecnologici di
     enforcement (varchi di telecontrollo accessi alla ZTL, sistemi di controllo
     “Rosso semaforico” etc.).
     Osservazione: Chiediamo una maggiore severità nel controllare e nel
     comminare multe per soste selvagge sopra marciapiedi e in divieto di sosta,
     in particolare in corso Matteotti, davanti ai supermercati (Conad Arena) e
     davanti alle scuole nei momenti di entrata-uscita. Sono fondamentali
     telecamere ai varchi attive h24 e con sanzioni connesse.

  15)CAR SHARING (prevista attivazione entro 2020!!)
     A pag 88 si parla dell'“attivazione di un servizio di car-sharing, ad oggi non
     presente a Faenza, caratterizzato da una flotta di veicoli ibridi per la mobilità
     inter-valle (territorio Unione Romagna Faentina) e con veicoli
completamente elettrici per il servizio urbano” .
     Osservazioni: Chiediamo che venga garantito l'uso anche ai privati, con uno
     sconto e priorità a chi non ha l'auto di proprietà. Le auto “car sharing” non
     devono comunque entrare nelle zone a traffico limitato urbane, neppure se
     elettrici, ma vanno usato principalmente per spostamenti interurbani laddove
     non c'è il trasporto pubblico. Siamo sicuri che i veicoli completamente elettrici
     siano più che sufficienti per spostamenti anche interurbani e intervalle
     (autonomia fino a 100 km).

  16)VELOSTAZIONE
     p.89 “Servizi di deposito/noleggio/riparazione biciclette”.
     Osservazioni: Come Fiab Faenza siamo sicuramente molto interessati a
     questo servizio, all'interno della nostra associazione ci sono anche
     competenze professionali attinenti alla riparazione bici. Siamo quindi
     assolutamente disponibili, fin da subito a collaborare per la ricerca,
     attivazione e gestione di un servizio simile. Il posto migliore a nostro avviso,
     sarebbe nei pressi della stazione (edificio da riqualificare) o in seconda
     scelta al posto dell'attuale autostazione in via di dismissione.

STAZIONE

  17)PROGETTO STAZIONE – HUB INTERMODALE
     A pag 76 leggiamo: “lo spostamento della principale fermata cittadina
     degli autobus vicino alla stazione dei treni, con la realizzazione di 7
     fermate coperte e altrettante aree di sosta per i bus, il raddoppio dei
     posti bici e auto attuali, un edificio di servizio con biglietteria, una sala
     d’aspetto, bagni, uffici per il personale e una lunga pensilina in continuità
     con la stazione ferroviaria. Nel progetto è previsto anche un riordino degli
     spazi del piazzale antistante la stazione ferroviaria, che comprende il
     ridisegno e la realizzazione di percorsi ciclabili e dei parcheggi per le
     biciclette, la ridefinizione delle aree pedonali, dell’ area taxi e della
     rotonda carrabile con corsia di fermata per autobus urbani e spazi di
     parcheggio a sosta breve. Gli stralci successivi previsti nella strategia
     generale comprendono il riuso della fascia a nord per la realizzazione di
     un nuovo ingresso nord alla stazione ferroviaria passante (con
     l’allungamento del sottopasso di accesso ai binari), una piazzetta
     pubblica, parcheggi per bici e un parcheggio per almeno 100 auto.”
     Osservazioni: Il progetto complessivo è buono, ma bisognerebbe puntare
     maggiormente sull'espansione e messa in sicurezza del parcheggio bici,
     implementazione corse di bus da e verso la stazione. Un eccessivo
     ampliamento del parcheggio auto è sbagliato. Col passare degli anni
     l'intermodalità auto+treno dovrebbe essere sostituita con l'intermodalità
     bus+treno, bici+treno, carsharing+treno, quindi non ci sembra opportuno
     prevedere un parcheggio enorme da qui a 10 anni. Nelle città europee
     stanno smantellando i parcheggi auto davanti alle stazioni, noi li
     aumentiamo? ricordiamoci che i parcheggi sono attrattori di traffico!
     Inoltre notiamo nella mappa a pag 79 la realizzazione di due nuove strade: la
     prima che passa adiacente agli asili di via Laghi, tra gli asili e la Farmacia.
     Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di questa nuova strada
     perché:
     -Implica la cementificazione di una zona verde, di un parco urbano, con
     abbattimento di alberi, inoltre non è necessaria essendoci altre vie parallele
(Via Laghi) che possono collegare alla stazione senza eccessivo consumo di
         suolo.
         -Questa strada passerebbe proprio dietro ad un asilo e ad una scuola
         materna, che invece di un parco si troverebbero circondati da una strada
         molto trafficata.
         -Ci sembra totalmente fuori luogo e contrario agli obiettivi del PUMS
         realizzare una nuova strada a fianco di due scuole, quando in tutto il PUMS
         si dice di voler creare isole pedonali e ciclabili nelle strade scolastiche
         esistenti! Già la stradina senza sbocco davanti agli asili è congestionata, e
         andrebbe pedonalizzata, almeno negli orari di entrata uscita allievi. E' quindi
         follia creare un'ulteriore strada molto trafficata sul retro degli asili, che porta
         le auto al parcheggio della stazione.
         La seconda strada passa esattamente sopra al giardino botanico del Museo
         Civico di Scienze Naturali. Anche questa strada ci sempre assolutamente
         non necessaria e inopportuna.

         Altre considerazioni rispetto al progetto della stazione:
1. Realizzazione nuova stazione autobus e riordino aree stazione ferroviaria Aumento dei posti auto e bici.
Rigenerazione area ex - stazione corriere.
         Osservazione: NON possiamo aspettare 10 anni prima che venga risolta la
         piaga dei furti di bici in stazione che disincentivano molte persone a usare
         l'intermodalità (bici+treno)! Chiediamo che sia attivato da subito (anno 2021)
         un servizio di video sorveglianza, migliore illuminazione e cartelli che
         segnalano la videosorveglianza, nel parcheggio bici stazione, per
         disincentivare la piaga dei furti in stazione. Chiediamo che dal 2025 sia
         messa a disposizione un servizio per la custodia bici (velostazione) gestito
         da associazioni o cooperative.

2. Realizzazione di un nuovo ponte ciclo-pedonale a collegamento della nuova stazione su Via Filanda Nuova
(di proprietà di RFI)
         Osservazione: ottimo

3. Realizzazione nuova stazione ferroviaria a Nord e allungamento sottopasso (RFI) fino a nuova stazione
ferroviaria
         Osservazione: bisogna garantire spazio e sicurezza al passaggio delle bici

4. Parco urbano, piazzetta, parcheggi bici, auto e riconversione edificio dismesso e riconversione edificio
dismesso a nuova destinazione pubblica
         Osservazione: ottimo, proponiamo per l'edificio dismesso, la creazione di
         una velostazione, dove fare noleggio bici (anche cargobike), riparazione
         (ciclo-officina), e attività culturali-ambientali. Come Fiab siamo
         assolutamente disponibili a collaborare alla sua realizzazione!

5. Completamento tessuto urbano e collegamenti
         Osservazione: siamo contrari ad una nuova cementificazione, e all'aumento
         di strade (abbattendo alberi e cementificando porzioni di parchi)

6. Nuovo ponte ciclabile adiacente al Cavalcavia
         Osservazione: chiediamo in aggiunta la creazione di una corsia ciclabile in
         doppio senso di marcia, nella Via Cavalcavia (attualmente a senso unico),
         che collega Via Filanda Nuova con Via San Silvestro.

7. Riqualificazione sottopassaggio ciclo-pedonale su Corso Giuseppe Garibaldi
         Osservazione: chiediamo anche una corsia ciclabile su tutto corso
Garibaldi, così come vediamo che è segnalata nella tavola 4 (ciclabili-
         scenario PUMS) in modo da creare un collegamento ciclabile sicuro nord-
         sud Faenza.

8. Riqualificazione sottopasso ferroviario del fiume Lamone
         Osservazione: ottimo.

9. Realizzazione ciclabile lungo Via Masaccio e Via S.Silvestro
         Osservazione: ottimo, chiediamo però di essere coinvolti in fase di
         progettazione, come Fiab Faenza, in quanto rappresentiamo l'utenza dei
         ciclisti urbani e potremmo dare i nostri pareri. Importante evitare la
         spezzettatura del percorso ciclabile con cordoli, saliscendi, segnali di fine
         ciclabile così come in Via Testi Fornarina.

10. Percorso ciclabile in trincea su rotonda esistente
           Osservazione: Ottimo

11. Realizzazione e completamento ciclabile su Via Granarolo
           Osservazione: ottimo, come prima, chiediamo di essere consultati in fase
         progettuale

    18)RIQUALIFICAZIONE DELL'AUTOSTAZIONE:
       Osservazione: Ci sembra il luogo ideale per una riqualificazione in termini di
       mobilità sostenibile, come luogo possibile per una velostazione, noleggio
       bici, riparazioni, centro culturale…

DEMOTORIZZAZIONE

    19)TASSO DI MOTORIZZAZIONE e SHARE MODALE:
       P. 145 Tasso di motorizzazione 651 autovetture/1000 abitanti Nel 2016, a
       Faenza risultano iscritte al Pubblico registro automobilistico (PRA) 38184
       autovetture.
       Scenari 2015, BAU, PUMS a confronto (pag 176):
       Osservazioni : E' incredibile che il PUMS non si ponga assolutamente come
       obiettivo quello di ridurre il tasso di motorizzazione, ma anzi, prevede un
       aumento (670 auto ogni 1000 abitanti)!! Questo indicatore va tenuto in
       considerazione.
       E' vero che l'aumento è inferiore rispetto a quanto avverrebbe senza PUMS
       (scenario BAU 676 auto ogni 1000 abitanti), ma ci chiediamo come sia
       possibile che di fronte ad una riduzione dello share modale automobilistico
       (dal 64% al 41%), aumenti il tasso di motorizzazione. La riduzione dello
       share modale del traffico auto entro il 2030 è -23%, ci sembra un po' poco
       visto che il PAIR prevedeva una riduzione del traffico veicolare (-20%)
       entro il 2020. Non ci sembra che il PUMS si dia obiettivi ambiziosi, si
       potrebbe puntare ad una riduzione molto maggiore, soprattutto a fronte di un
       dato emblematico: la stragrande maggioranza degli spostamenti sono
       spostamenti urbani e brevi (75%), quindi facilmente convertibili in
       spostamenti con mezzi dolci o bus.
       Un buon PUMS, per una città vivibile, dovrebbe puntare, a nostro avviso ad
       uno share modale del 30% auto, 30% trasporto pubblico, 35% piedi e bici,
       4% car sharing, 1 % moto.
2015              Bau               Pums              Richiesta Fiab
Share modale      64.00%            ?                 41.00%            30.00%
Auto
Share modale      10.00%            13.00%            22.00%            25-30,00%
TPL
Share modale      24.00%            33.00%            33.00%            35,00-40%
Piedi, bici
Share modale      2.00%             ?                 3.00%             1.00%
Moto
Share modale      0.00%             0.00%             1.00%             4.00%
Car sharing
Tasso             651               676               670               350-400
motorizzazione
(auto per mille
abitanti)

      Il Pums così come è impostato è a nostro avviso insufficiente, non riequilibra
      a livelli “europei” lo share modale.
      Il tasso di motorizzazione, a PUMS attuato, invece di calare aumenta. Nelle
      città del nord Europa, laddove si fanno interventi seri di mobilità sostenibile, il
      tasso di motorizzazione diminuisce: Zurigo ci sono moltissime famiglie
      senz'auto (solo 327 auto ogni 1000 abitanti), a Berna ancora meno: 259 auto
      ogni 1000 abitanti mentre a Basilea appena 248 auto ogni 1000 abitanti. Nel
      Rapporto Ambientale, pag 51 leggiamo “Riguardo al tasso di
      motorizzazione, relativamente alle auto, il comune di Faenza con 651
      auto ogni 1.000 abitanti si colloca già nel 2015 al di sopra della media
      regionale di 624 e nazionale di 633.
      Secondo il modello di previsione utilizzato nello scenario di riferimento al
      2030 si avrebbero
      per il comune di Faenza 676 auto per 1.000 abitanti, con un incremento
      di circa il 3,8%.
      Pur senza invertire la tendenza alla crescita di questo indicatore, lo stesso
      modello stima per lo scenario 2030 PUMS un incremento più contenuto,
      sino a 670 auto ogni 1.000 abitanti (-9% circa rispetto allo scenario
      tendenziale).”
      Noi crediamo che una città pianeggiante, ben servita e ben collegata come
      Faenza, in 10 anni di saggia amministrazione si potrebbe ridurre il tasso di
      motorizzazione di almeno la metà.
      Una crescita continua del numero delle auto, che siano in moto o
      parcheggiate, implica occupazione di spazio, insicurezza, invivibilità, e un
      notevole impatto ambientale.

  20)BIKE SHARING
     P. 152 E’ previsto un miglioramento ed un potenziamento dell’attuale
     sistema di bike sharing, attraverso una promozione dello stesso e un
     miglioramento della flotta esistente. L’interoperabilità con altri sistemi
     regionali (MiMuovo in Bici) porterà ad un incremento dell’attrattività del
     servizio e di conseguenza del suo
utilizzo. 2020
     Osservazioni: Fondamentale a nostro avviso prevedere una flotta free
     floating come nelle grandi città : non ci sono punti precisi e possono essere
     lasciate in ogni parte della città.

TRASPORTI PUBBLICI

  21)RETE DI BUS
     (Pag 152)“E’ in programma il ridisegno dell’intero servizio di TPL attraverso
     un incremento dei servizi e una ridefinizione delle linee, in grado di ridurre la
     percorrenza media, innalzare la frequenza e rendere così maggiormente
     appetibile ed efficiente l’utilizzo del TPL sull’area urbana. La riqualificazione
     del servizio include anche la messa in sicurezza delle fermate e
     l’implementazione di soluzioni tese a facilitare il reperimento delle
     informazioni sui servizi e la georeferenziazione degli stessi. Previste anche
     politiche tariffarie incentivanti per incrementare l’utilizzo del servizio pubblico”
     (entro il 2025).
     (p. 157) Le aree mal servite sono il 95 % della superficie cittadina totale.
     Osservazione: occorre che tutti gli autobus interurbani e urbani possano
     portare bici per facilitare l’intermodalità.
     Occorre implementare le linee di bus: per ora ci sono solo 2 linee che
     coprono una zona limitata, e non esistono bus nei giorni festivi e i sabati di
     agosto. Entro il 2020 vanno implementati i bus nei festivi. Entro il 2021 vanno
     aumentati nei sabati di agosto e aumentate le linee, dalla stazione a raggiera
     (verso zona industriale, verso il parco Bucci, verso zona Bertoni, verso zona
     Borgo, verso zona Ponte Rosso-Borgo Tulliero, verso zona Celle).
     Occorre prevedere linee verso il forese, dalla stazione e verso la zona
     industriale dove sono concentrati la maggior parte dei lavoratori. Chiediamo
     di realizzare navette (meglio se elettriche) dalla stazione alla zona industriale
     che colleghino tutte le grandi aziende. (Caviro, Toro Rosso, ecc..). Per chi
     viene a lavorare in treno, biglietto integrato (gratis) per il bus urbano.
     Coincidenze di orari facili dalle 7:15, dalla stazione verso le zone scolastiche
     e lavorative.
     Bisogna assolutamente congiungere anche le zone periferiche (Celle,
     Castelraniero, Pergola, Santa Lucia, Borgo Tulliero) poiché una buona
     percentuale della popolazione faentina vive in aree del forese poco/per nulla
     servite dai mezzi pubblici.

     Flotte di veicoli pubblici "verdi". E’ previsto il potenziamento ed il rinnovo
     del parco autobus a basso impatto ambientale, nonché del parco mezzi del
     gestore del servizio rifiuti urbani.
     Osservazioni: prevedere anche acquisto cargo elettriche per raccolta rifiuti,
     e altre attività comunali (escludere aspetti inquinanti) Incentivare lavori a
     pedali, street food a pedali.

     Corsie bus: Il PUMS ammette (pag. 180 et al) che “Non sono presenti corsie
     riservate per autobus”, ma non si prevede “alcuna misura aggiuntiva a
     riguardo”.
     Osservazioni: a nostro parere invece servono corsie riservate agli autobus,
     togliendo spazio alle auto, perché troppo spesso le navette e i bus si
incolonnano dietro al traffico automobilistico.

  22)Progetto TRAM TRENO:
     pag17 rapportoAmbientale: “Progetto "Tram-Treno": studio di fattibilità
     tecnico-economica di un intervento di riqualificazione della linea Ravenna -
     Firenze, nel tratto faentino, che sfrutti gli ampi spazi di sotto-utilizzo della
     linea attuale, creando un sistema di fermate automatizzate, interconnesse
     con parcheggi e viabilità. Andrebbe accompagnato da interventi di forte
     disincentivazione dell'utilizzo del mezzo privato in ingresso a Faenza (dalla
     pianura) e/o lungo le arterie provinciali e comunali da parte dei non residenti
     (soprattutto lungo le strade collinari).”
     Come Fiab chiediamo di essere consultati, e che siano possibili fermate a
     ridosso dei luoghi di lavoro. Inoltre, chiediamo la possibilità, in accordo con
     Unione Comuni Romagna Faentina di estendere questo progetto alle frazioni
     di Errano e a monte di Brisighella dove attualmente il treno non si ferma ma
     sono comunque luoghi abitati da molti pendolari.

  23)SCUOLA BUS
     Pag 89: Solo “300 bambini in tutta Faenza vanno a scuola in
     scuolabus” Il Pums prevede: “Individuazione di punti di raccolta riqualificati
     nei borghi del forese per la consegna e il ritiro degli utenti del trasporto
     scolastico specializzato, limitando il servizio effettivamente porta a porta,
     solo alle case sparse”
     Osservazioni: Lo scuolabus è attualmente poco usato e poco pubblicizzato,
     va incentivato il suo uso con sconti (ci auguriamo a breve la gratuità, come
     da “promesse” regionali). Siamo molto dubbiosi sulla possibilità di fare
     fermate di raccolta uniche. Soprattutto se non si tratta di borghetti ma di case
     isolate. Le fermate non devono essere troppo distanziate dalle case,
     (massimo 200 metri), altrimenti la gente sarebbe disincentivata, dovrebbe
     comunque accompagnare i figli alla fermata in auto e quindi di fatto sarebbe
     tentata di accompagnarli in auto!
      Occorre comunque fare una campagna comunicativa rivolta alle famiglie a
     gennaio dell'anno precedente l'iscrizione. Valutare se ampliare ad un'utenza
     non scolastica, in orari non scolastici, in modo da diventare un vero e proprio
     servizio di trasporto pubblico che colleghi il forese (eventualmente anche a
     chiamata). Valutare la possibilità di far salire anche i genitori (che potrebbero
     sfruttarlo per andare al lavoro) e ampliarlo alle materne, con la garanzia di un
     educatore che gestisca i bambini più piccoli.
     Ci sono molti genitori che per trasferimenti durante la scuola dei propri figli o
     per altri motivi, non portano i bambini nella scuola di stradario. Benché
     questa non sia una scelta da incentivare, non bisogna escluderli dallo
     scuolabus, soprattutto se lo scuolabus viaggia quasi vuoto e passa accanto
     alle case di queste persone.

SCUOLA

  24)EDUCAZIONE E PROGETTI A SCUOLA
     PUMS: “Informazione ed educazione alla mobilità sostenibile. Vengono
     potenziate le iniziative di informazione e sensibilizzazione pubbliche (web e
     seminari/assemblee periodiche), mirate a categorie specifiche (scuole e
aziende con più di 50 addetti). E’ previsto il coinvolgimento dei mobility
   manager al fine di elevare il livello di
   sensibilizzazione verso soluzioni di mobilità sostenibile e mobilità attiva (es.
   car pooling).”
   Osservazioni: Chiediamo di essere coinvolti e di poter collaborare nella
   progettazione, realizzazione, conduzione di progetti a scuola per la mobilità
   sostenibile, in questi anni abbiamo proposto bellissimi progetti monitorando i
   “km verdi” (bus. Bici, piedi) percorsi dai bambini, premiando le classi più
   virtuose. Ma in tutti questi progetti non abbiamo MAI avuto nessuna
   collaborazione da parte del Comune e del Ceas. Chiediamo quindi maggiore
   collaborazione da parte del Ceas nel monitorare e premiare (anche solo
   simbolicamente) i bambini che vanno a scuola in bici, a piedi o con i mezzi
   pubblici. (e non solo i bambini del piedibus) Estendere il Bike to school e il
   piedibus (anche per il ritorno) ad ogni scuola primaria.
   Replicare l’esperienza decennale del comune di Pesaro col progetto “A
   scuola ci andiamo da soli”, per rendere sicuri i percorsi casa-scuola e
   incentivare i bambini ad andare a scuola da soli: si tratta di una scelta che
   avrebbe un’importante ricaduta di tipo educativo sui ragazzi perché
   tornerebbe a stimolarne l’autonomia e quindi l’autostima. Invitare le scuole
   ad aderire al progetto Scarpe blu, dell’associazione Moving School 21,
   oppure (laboratori di educazione ambientale per la progettazione partecipata
   di percorsi, inseriti nel POF; scelta e mappa dei percorsi; adeguamento
   strutturale dei percorsi).

25)SCUOLE E TAVOLI DI CONFRONTO
   Pag 83: “Il PUMS definisce quale obiettivo di breve periodo (2022)
   l’attivazione del Pedibus in tutte le scuole primarie pubbliche del territorio
   comunale. Al fine di massimizzare l’efficacia dei progetti sulla mobilità casa-
   scuola, si propone di stabilire accordi e tavoli di confronto con le scuole,
   pubbliche e private di ogni livello*, per individuare in modo congiunto i
   provvedimenti da mettere in campo, scuola per scuola, per migliorare la
   sicurezza stradale lungo i tragitti pedonali e ciclabili casa/scuola e in
   prossimità degli edifici scolastici, per organizzare corsi uniformati di
   educazione stradale, per attivare misure per incentivare la mobilità attiva
   ciclo-pedonale, come il pedibus o il bicibus.”
   Osservazione: chiediamo di essere coinvolti come Fiab/Consulta Mobilità
   Sostenibile sia nei tavoli di confronto con le scuole sia nei corsi di
   educazione stradale. Aggiungere quindi le frasi:
   -“si propone di stabilire accordi e tavoli di confronto con le scuole, pubbliche
   e private di ogni livello e con le associazioni che si occupano di mobilità
   ciclabile e sostenibile”;
   -“Organizzare corsi uniformati di educazione stradale e di educazione alla
   mobilità sostenibile anche in collaborazione con le associazioni ambientaliste
   che si occupano del tema”.
26)SCUOLA e AREE DI RISPETTO (STRADE E PIAZZALI SCOLASTICI)
   Nel capitolo 4-13 si parla di “Aree di rispetto” nei luoghi immediatamente
   adiacenti le scuole.
   A pag 85 leggiamo: “delimitazione di “Aree di rispetto” nei luoghi
   immediatamente adiacenti le scuole, da attivare specialmente nelle fasce
   orarie di ingresso e uscita dai plessi, attraverso provvedimenti volti a creare
   degli spazi più sicuri per gli studenti (ad es: segnaletica orizzontale,
   meccanismi di chiusura, regolamentazione della sosta ecc.) che
   disincentivino l’utilizzo del mezzo privato nella mobilità casa-scuola a favore
   della diffusione di iniziative quali Pedibus e Bicibus)
   A pag 89 tabella 1 Quadro riassuntivo degli obiettivi e delle politiche e azioni
   del piano, si legge: “Messa in sicurezza e realizzazione di isole ciclabili –
   pedonali in corrispondenza degli ingressi agli istituti scolastici”.
   Osservazioni: nonostante tutte queste belle premesse, su 11 scuole prese
   in considerazione, solo 3 prevedono un'effettiva realizzazione di aree car
   free davanti alla scuola, e ben poche rientrano nell'espansione della ZTL
   prevista dal PUMS. Nel dettaglio: (da 4-30):
        ● SAN ROCCO
   Notiamo che tra le azioni intraprese non viene presa in considerazione la creazione di
   un'area car free. Sul lato via Granarolo, dall’altro lato della scuola, esiste un parcheggio, e
   quindi le auto potrebbero fermarsi in quel parcheggio senza accedere nell’area scolastica.
   Come specificato, viene anche attuato un sistema navetta, quindi entrare in auto fin nel
   parcheggio davanti alla scuola ci sembra superfluo e contraddittorio con le finalità del
   PUMS. Inoltre la realizzazione di passaggi solo pedonali protetti, non tiene in nessuna
   considerazione la sicurezza dei piccoli ciclisti che vanno e tornano da scuola. Chiediamo
   che siano ciclopedonali. Con gli interventi sopra citati, a nostro parere, non si risolve il
   problema della congestione di auto davanti alla scuola, non si toglie spazio alle auto e non si
   creano effettive zone di rispetto. La logica è limitare il danno, ma non ridare ai bambini lo
   spazio e i diritti che meritano. Non si risolve inoltre il grave problema dell'inquinamento
   dell'aria, in una zona già duramente provata (da inquinamento industriale). La Fiab chiede
   quindi di realizzare un'effettiva strada scolastica, pedonalizzando la stradina che costeggia il
   canale su via Granarolo, impedire alle auto di entrare nel parcheggio scolastico, almeno
   negli orari di entrata-uscita. Per quanto riguarda l'accesso su via Ravegnana, chiediamo
   ugualmente di pedonalizzare la stradina di fornte ai cancelli della scuola con conseguente
   eliminazione dei 15 posti auto in fascia oraria apertura e chiusura scuole. L'accesso alla
   farmacia può essere consentito.
● SCUOLA EUROPA:
Notiamo che la ciclopedonale di via Insorti (non si tratta, purtroppo di una ciclabile) è troppo
stretta (anche a causa dei cordoli messi di recente), per consentire un agevole deflusso dei
ragazzini in bici orario di entrata/uscita. Chiediamo quindi:
-la creazione di una effettiva Strada scolastica da Via Dino Campana in entrata uscita 15
minuti prima e 15 minuti dopo il suono della campanella. Non si tratta di una
pedonalizzazione vera e propria, ma di una ZTL con accesso consentito ai soli mezzi di
soccorso (diretti al vicino ospedale). Le auto potranno trovare parcheggio lungo via Dino
Campana o via Vittorio Veneto (ricordiamo che si tratta di una scuola media, dove l'età degli
alunni rende possibile l'uscita autonoma).
-chiediamo che la velocità su via Insorti (così come su viale Vittorio Veneto, e in tutte le
strade limitrofe residenziali densamente popolate) , sia ridotta a 30 Km/h e siano installati
cuscini berlinesi.

     ● SCUOLA PRIMARIA DON MILANI
Notiamo con amarezza che nel PUMS, da qui a 10 anni, non sono previste aree car free
davanti alla scuola Don Milani.
Si prevedono solo dissuasori alla sosta selvaggia, ipotetici servizi Kiss & Go. Si prevede di
deviare la linea Piedibus, e di migliorare il percorso dentro al parco Ferrucci, e aprire il
cancellino tra scuola Panda e retro Don Milani (accorgimenti utili ma non risolutivi).
Ci sembra urgente, necessario ed in linea con le finalità del PUMS, creare una zona car free
in modo che i bambini accedano a piedi o in bici in sicurezza e anche in autonomia alla
scuola. Per la prevenzione del Covid, inoltre, molte classi vengono fatte uscire da porte
laterali, e i bambini, per accedere al passaggio pedonale sotto ai “Palazzoni” debbono
andare su strada in controsenso.
Per questo la Fiab Faenza propone:
-creare zona car free nel parcheggio davanti scuola Don Milani, pedonalizzando il
parcheggio negli orari entrata uscita (15 minuti prima del suono campanella e 15 minuti
dopo).
-rendere senso unico via Corbari, dalla rotonda Via Boldrini, alla rotonda in fondo a Via
Corbari, realizzando così una ciclabile su sede propria (inizialmente, in via di emergenza,
come nella fase post Covid, questa ciclabile potrà essere "popup" cioè realizzata con
semplice segnaletica orizzontale). La strada va dotata inoltre di cuscini berlinesi che non
disturbano pedoni e ambulanze ma rallentano le auto.
-realizzare ciclabile anche su via Montevecchi
-Rendere via Bandini ZTL anche per residenti negli orari di entrata uscita scuola Panda,
(insieme alla già ZTL via Donatini), eccetto che per disabili.
-Le auto vanno convogliate nei due parcheggi sopra citati, davanti alla Coop e Punta degli
Orti.
-corsia ciclabile anche su via Boldrini con casa avanzata al semaforo. (come da progetti Fiab
giugno 2020)

    ●   SCUOLA MEDIA COVA LANZONI
Puoi anche leggere