Regione Siciliana Comune di Calascibetta - Libero Consorzio dei Comuni di Enna

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Regione Siciliana Comune di Calascibetta - Libero Consorzio dei Comuni di Enna
Piano Comunale di Protezione Civile    ANNO 2020       - Comune di Calascibetta -

                                      Regione Siciliana

                               Comune di Calascibetta
                          Libero Consorzio dei Comuni di Enna
                     Ufficio Comunale di Protezione Civile

Aprile 2020
                                                   1
Regione Siciliana Comune di Calascibetta - Libero Consorzio dei Comuni di Enna
Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020                - Comune di Calascibetta -

       -     PREMESSA                                                          PAG. 3

       -     ATTUALE SITUAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE                        PAG. 5

1      PARTE GENERALE                                                          PAG. 6

       1.1       DATI DI BASE RELATIVI AL COMUNE                               PAG. 6

       1.2       ELEMENTI ESPOSTI A RISCHIO                                    PAG. 8

                 1.2.1   Popolazione ed attività produttive                    PAG. 8
                 1.2.2   La rete delle infrastrutture di trasporto             PAG. 9
                 1.2.3   La rete delle infrastrutture di servizio              PAG.12

2      SCENARI DI RISCHIO                                                      PAG.14

       2.1       Rischio sismico                                               PAG.14
       2.2       Rischio idrogeologico O.P.C.M. n. 3606/2007                   PAG.19
       2.3       Rischio PANDEMIA                                              PAG.21
       2.4       Indicatori di evento e risposta del sistema P.C.              PAG.29
       2.5       Sistema di allertamento rischio idrogeologico                 PAG.29

3      RISORSE COMUNALI                                                        PAG.32

           3.1   Struttura comunale di protezione civile: gli uomini       PAG.32
           3.2   Materiali e Mezzi di proprietà comunale                   PAG.33
           3.3   Mezzi di proprietà privata                                PAG.33
           3.4   Servizi Essenziali                                        PAG.33
           3.5   Aree di stoccaggio e distribuzione:materiali infiammabili PAG.33
           3.6   Volontariato e professionalità                            PAG.34
           3.7   Strutture sanitarie                                       PAG.34
           3.8   Aree di protezione civile                                 PAG.34

4      LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE - OBIETTIVI                             PAG.35

       4.1       FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE PAG.35

       4.2       COORDINAMENTO OPERATIVO LOCALE                                PAG.36
                 4.2.1 Presidio operativo comunale                             PAG.36
                 4.2.2 Centro Operativo Comunale (C.O.C.)                      PAG.37

       4.3       ATTIVAZIONE DEL PRESIDIO TERRITORIALE                         PAG.38
       4.4       FUNZIONALITA’ DELLE COMUNICAZIONI                             PAG.39
       4.5       RIPRISTINO VIABILITA’ E TRASPORTI                             PAG.39
       4.6       MISURE DI SALVAGUARDIA DELLA POPOLAZIONE                      PAG.39
                 4.6.1 Informazione alla popolazione                           PAG.43
                 4.6.2 Sistemi di allarme per la popolazione                   PAG.43

5      MODELLI DI INTERVENTO                                                   PAG.45

       5.1       Sistema di comando e controllo                                PAG.45
       5.2       Funzioni di Supporto                                          PAG.46
       5.3       Attivazione in emergenza                                      PAG.51
                 5.3.1 Aree di attesa o meeting point                          PAG.52
                 5.3.2 Aree di accoglienza                                     PAG.56
                 5.3.3 Aree di ammassamento mezzi e soccorritori               PAG.57
                 5.3.4 Aree di ammassamento bestiame e seppellimento           PAG.57

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                                        Premessa

   L’emanazione della L.R. n. 14/1998 riguardante “Norme in materia di Protezione
Civile” ha determinato, in Sicilia, la giusta propulsione affinché tutte le Istituzioni e
tutti gli Enti Locali attenzionassero con maggiore impegno e serietà l’argomento
“Protezione Civile”, anche se, di fatto, con la Legge n.225 del 24/02/1992, era stato
istituito il “Servizio Nazionale della Protezione Civile” e con il D. L.vo n. 112 del
31/03/1998 erano state attribuite le funzioni ed i compiti alle Regioni, alle Province ed
ai Comuni, come confermato dalla Legge n. 100 del 12/07/2012.                  Successivamente
i Piani di Protezione Civile sono stati adeguati all’OPCM n. 3606/2007 per il rischio
idrogeologico.
   Con il Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018: Codice della Protezione
Civile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 2018, entrata in
vigore del provvedimento 6 febbraio 2018,                 l’art. 12 regolamenta l’attività di
protezione civile nei Comuni e precisamente :
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          Il presente Piano Comunale di Protezione Civile e Allegato Speditivo
viene redatto ai sensi dell’art. 15 e 11 lettera b) del Codice di Protezione Civile
Decreto Legislativo N. 1 del 02/01/2018.
          La legge prevede che dette attività vengano svolte dal Servizio Nazionale di
Protezione Civile, costituito da un pluralità di istituzioni (Comuni, Province, Regioni,
Comunità Montane, Stato) denominate componenti e da strutture operative (Vigili del
Fuoco prima di tutte, Forze dell’Ordine, Comunità Scientifica, Volontariato ecc..), le
quali, ordinariamente, svolgono i propri compiti istituzionali mentre, in situazioni di
emergenza, devono intervenire in modo coordinato come se costituissero uno
specifico servizio destinato a tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e
l’ambiente dai danni o dal pericolo di questi ultimi derivanti da calamità naturali, da
catastrofi o da altri eventi calamitosi, compreso il rischio igienico sanitario quale
PANDEMIA come previsto dall’art. 16 comma 2) del Codice di Protezione Civile
e secondo le Linee Guida delle Regioni.
          Il Sindaco al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, è la
più alta Autorità Comunale di Protezione Civile.
          Lo Stesso, al verificarsi delle emergenze, assume la direzione ed il
coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite
avvalendosi della struttura comunale di Protezione Civile e ha l'obbligo di comunicare
tempestivamente al Prefetto e al Presidente della Regione lo stato di emergenza.
          Il Sindaco gestisce l’emergenza attraverso il Piano Comunale di Protezione
Civile.
          Il Piano Comunale di Protezione Civile è un complesso di procedure in
cui sono immediatamente individuate persone ed organismi che dovranno far
fronte ad un allarme o un disastro.
          Lo standard generale per la redazione dei piani è stato definito sulla base
delle linee guida del metodo "Augustus" elaborate dal Dipartimento Nazionale di
Protezione Civile e dal Ministero dell'Interno, che ne rappresenta una metodologia
d'indirizzo per la pianificazione d'emergenza : tale metodo è stato utilizzato per la
redazione del presente Piano Comunale di Protezione Civile.

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    Attuale situazione della Protezione Civile a
                    Calascibetta

       Con la delibera di G.M. n. 146 il 17/09/1998 veniva istituito a Calascibetta
l’Ufficio Comunale di Protezione Civile, così come disposto dalla L.R. 14/1998,
nominando quale Responsabile della struttura l’Arch. Mazza Nicolò in servizio presso
l’Ufficio Tecnico Comunale.
       Veniva, altresì, istituito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) di Protezione
Civile e veniva aperta una Sala Operativa, presso i locale dell’ex mattatoio comunale
lungo la S.S. 290, munita di tutti i mezzi, attrezzature e dispositivi per il suo
funzionamento, meglio elencati nell’Allegato N. 10 Elenco Mezzi e attrezzature.
       Con successiva delibera di C.C. n. 66 del 17/12/1998 veniva istituito il
servizio di pronta reperibilità di un Nucleo Operativo Comunale.
       Con la delibera di G.M. n. 105 del 14/09/1999 veniva approvata una
convenzione di collaborazione con l’Associazione Volontari “Giubbe d’Italia”, che ha
sempre assicurato alla struttura una pronta e fattiva collaborazione con una continua
presenza di uomini, mezzi ed attrezzature ed in atto in corso.
       Ad oggi la suddetta struttura comunale di Protezione Civile conta
numerosissimi interventi di emergenza di varia natura come supporto ai Vigili del
Fuoco per spegnimento incendi, frane e smottamenti con interruzioni di transito
veicolare, crollo di porzioni di vecchi fabbricati a seguito di piogge, assistenza agli
allevatori durante la crisi idrica, nonché piena attività durante la Pandemia del
Coronavirus.
       Con delibera di G.M. n. 149 del 06/12/2002 ratificata con atto di C.C. n.9 del
14/03/2003 si approvava il “Piano Comunale di Protezione Civile”, e lo stesso è stato
aggiornato al rischio idrogeologico e approvato con delibera di G.M. n. 149 del
24/11/2011.
       In attesa dell’approvazione del presente nuovo Piano Comunale di Protezione
Civile, alla luce del nuovo Codice di Protezione Civile, con delibera di G.M. n. 22 del
30/03/2020 venivano aggiornate le figure che rivestono le Funzioni di Supporto al
C.O.C., atto deliberativo che farà parte integrante del presente Piano di cui
all’Allegato N. 2 “Funzioni C.O.C.”.

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   1.          PARTE GENERALE

       1.1 – DATI DI BASE RELATIVI AL COMUNE

       II Comune di Calascibetta è ubicato nel territorio della Provincia di Enna e fa
parte del comprensorio di Comuni che occupano la parte centrale della Regione
Siciliana.
       Il territorio del Comune ha una superfìcie pari a 88,17 Km2, confina a Nord
con il Comune di Nicosia, ad Est con il Comune di Leonforte, a Sud con il Comune
di Enna ed ad Ovest con il Comune di Villarosa.
       Il Centro sorge sui monti Erei, alla sommità di un rilievo roccioso di arenarie,
sabbie ed argille sabbiose.
       Morfologicamente il territorio risulta prevalentemente montuoso con quote
altimetriche variabili tra i 594,00 mt. s.l.m. e gli 877,00 mt. s.l.m..
       Le aree semi-pianeggianti occupano una limitata parte del territorio.
       Nell'ambito del territorio comunale lo sviluppo antropico ha interessato nel
tempo soprattutto la parte sommitale del rilievo ove si è concentrato lo sviluppo
urbanistico mentre, con il passare degli anni, tale sviluppo si è avuto verso la zona
periferica, più a valle.
       Nelle campagne vicine all’abitato, da un circa un ventennio, sono state
realizzate diverse nuove costruzioni utilizzate prevalentemente come residenze
stagionali, ma anche come prime abitazioni di interi nuclei familiari.
       La consistenza edilizia di Calascibetta può essere suddivisa in due aree
“A” e “B”, come meglio è rappresentato nel grafico allegato al presente Piano,
corrispondenti a situazioni urbanistiche e densità abitativa differenti, che
hanno notevole rilevanza ai fini della interpretazione del livello e della distribuzione
dei possibili danneggiamenti in caso di calamità :

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       -A- il vecchio piano urbanistico, di antica data di costruzione, che
occupa la parte più alta del territorio (mt. 877,00) e dove sono presenti i maggiori
edifici pubblici ed i palazzi signorili.
       In detta area prevalgono le strutture in muratura di pietra squadrata e pochi
edifici in c.a. (sino ad un massimo del 20% sono in cemento armato).
       Da accertamenti effettuati e secondo dati ISTAT        in tale area si contano
circa 600 abitazioni abbandonate e la maggior parte degli edifici risulta in pessime
condizioni e mancanti sia della manutenzione ordinaria che di quella straordinaria.
       La popolazione presente in questa area è di 2.279 abitanti.

       -B- appartengono a questa area                    la zona periferica di
espansione, compreso le Case sparse,e la frazione Cacchiamo.
       In detta area gli edifici, oltre ad essere di recente costruzione, sono
prevalentemente con strutture in cemento armato (dal 21 all’ 80% sono in
cemento armato).
       Il numero di abitanti della zona periferica (Via Maddalena), escluso la
frazione,    è di    509 abitanti,      nelle campagne Case Sparse       si hanno 1379
abitanti. (Totali nella zona “B”, escluso frazione, N. 1.888).
       Nella frazione Cacchiamo si ha una popolazione di 134 abitanti.
       La somma complessiva in questa area ammonta ad 2.022 abitanti

        Il numero complessivo degli abitanti al 31/12/2019 è di 4.301.

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        1.2 – ELEMENTI ESPOSTI A RISCHIO

       In questo paragrafo si riportano tutti i dati disponibili relativi agli elementi
esposti a rischio, cioè la popolazione e i beni che si ritiene potrebbero essere
interessati da un evento calamitoso.          Ci si occuperà prioritariamente degli esposti
più sensibili (edifici pubblici, strutture sanitarie ecc.) e successivamente di tutti gli
insediamenti anche privati che insistono sull’intero territorio comunale.

       I dati relativi agli elementi a rischio rivestono carattere generale e quindi
potranno essere utilizzati per la definizione di ognuno degli scenari di rischio
ipotizzabili per territorio comunale.

        1.2.1 – Popolazione ed attività produttive

        Nel comune di Calascibetta la popolazione residente alla data del 31/12/2019
è pari a 4301 unità di cui circa il 18,76% (n.807) è costituita da persone con più di
70 anni di età, come si evince dall’allegato al Piano ove, oltre ai nomi, risultano
inseriti tutti gli indirizzi .
        Sull'intero campione della popolazione del Comune circa il 1% (n° 40)
presenta qualche sorta di disabilità od handicap.

        La popolazione residente ai piani terra è pari a circa il 30-40%.
        Tutta la popolazione risiede in area esposta a            rischio sismico di
2^ categoria,              quindi di elevata pericolosità,       una limitata parte del

territorio è sottoposta a        rischio di dissesto idrogeologico e in parte è
sottoposta a       rischio incendio, mentre tutta la popolazione è a rischio
pandemia.

    Il territorio, come detto precedentemente, può essere suddiviso in n. 2 aree
identificate sulla base della consistenza edilizia, situazione urbanistica e densità di
urbanizzazione.

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    Nelle due aree di riferimento individuate nel territorio comunale “A Centro
Abitato”, “B Periferia e Cacchiamo” si rileva la seguente situazione di elementi
esposti a rischio:
             SETTORE RESIDENTI                1       2    3
             A              Numero         2279 506        20      53 %
             B              Numero         1888 237        17      43,9%
             B Cacchiamo Numero             134       64   3       3,1 %
                                           4.301

1      N° residenti TOTALE N. 4301 al 31/12/2019
2      N° residenti con almeno 70 anni
3      N° residenti disabili

       Nel settore B sono concentrate la quasi totalità degli impianti di piccole
industrie e delle strutture artigianali presenti nel territorio comunale.
       Fermo restando la necessità di individuare, comunque, tutte quelle situazioni
per le quali è necessario un intervento diretto di messa in sicurezza
dell'organizzazione comunale, può essere utilmente attuata, in parallelo alle attività
sopra citate, una “campagna informativa” capillare, finalizzata a generare
comportamenti autonomi della popolazione nelle differenti possibili situazioni.

       1.2.2 – La rete delle infrastrutture di trasporto

       Nell'ambito del Comune di Calascibetta              la viabilità esterna si sviluppa
secondo una direttrice principale lungo la quale sono presenti le seguenti arterie
principali di comunicazione:
• la S.S. n. 290 Calascibetta – Alimena (prossima alla riapertura);
• l'autostrada A 19 Palermo – Catania;
• la ferrovia con la stazione di Enna sita a 4 Km. da Calascibetta.
       Lungo detta direttrice, inoltre, sono presenti diverse importanti vie di
comunicazione intercomunali, in particolare:

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• la S.S. n. 121 che collega Calascibetta al capoluogo Enna ed alla zona
   commerciale di Enna Bassa, con una larghezze media di mt. 6,00;
• la S.P. n. 32 che collega             Calascibetta alla frazione Cacchiamo ed alla
  zona nord della Provincia come Nicosia

. S.P. n. 80    Calascibetta - Malpasso - Gaito - Matarazzo – Cacchiamo (in atto la

viabilità trovasi in pessime condizioni).
       La viabilità minore di comunicazione è sostanzialmente costituita dalla:
• viabilità interna al centro urbano ed alle zone di campagna.
       In relazione al verificarsi dell'evento di riferimento la rete di comunicazione
viaria, e quella stradale in particolare, presentano una scarsa vulnerabilità con un
danno potenziale distribuito sul territorio connesso sia alla perdita di funzionalità
della rete stessa, sia alla potenziale perdita di sicurezza per le persone.
      Estesi archi di rete viaria possono subire anche rilevanti danni funzionali per
crollo e/o sfondamento della sede stradale.            Interruzioni temporanee possono
avvenire in conseguenza di trasporto ed accumulo di materiale solido, in particolare
lungo la S.S. n. 290 dal Km. 30,00 al Km. 40,00 ed un probabile crollo di un ponte,
di non recente costruzione e di scarsa consistenza, sul fiume Morello al Km. 34,50
della S.S. n. 290, in quanto il suddetto ponte ha:
            una struttura mista in muratura e c.a;
            è largo 6 m circa;
            è lungo 20 m circa;
            raggiunge un'altezza massima di 12 - 15 m circa.
       L'individuazione dei suddetti punti di rete viaria, soggetti a potenziali
interruzioni, assume rilevanza primaria laddove condizioni l'accessibilità a nuclei
abitati soggetti a possibile isolamento.
       Nel complesso della rete stradale sono stati individuati una serie di nodi
principali posti soprattutto in corrispondenza di crocevia strategica ed in prossimità
di attraversamenti finalizzati a segnalare i principali posti di blocco, denominati
"cancelli" (N° 3) sulla viabilità, con lo scopo di disciplinare la circolazione in
entrata ed in uscita nell'area a rischio.

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       Negli scenari prevedibili sono indicati i cancelli in corrispondenza dei nodi
viari, per favorire le manovre e la deviazione degli automezzi e del flusso veicolare
e cioè :
   • accesso al centro abitato dalla S.S. n. 290 – S.S. 121 (Bivio Misericordia);
   • l'innesto della S.S. n. 290 con la S.P. n. 32, che porta a Nicosia e con la S.P.
   n.6 che porta a Villarosa;
   • accesso al centro abitato dalla S.S. n. 290 in prossimità dell’innesto Campo
   Sportivo Comunale di C/da Pianolonguillo con S.P. n. 80.
       Vengono predisposti, inoltre, i “piani di viabilità alternativa”, a livello
locale ed in particolare sulle percorrenze principali, al fine di consentire la posa di
preavvisi e di segnalazioni delle deviazioni con opportuno anticipo e deviare,
quindi, il traffico senza intasare le zone limitrofe all'area sinistrata.
       Tali percorsi alternativi sono stati già identificati ed utilizzati a seguito di
 interruzioni lungo la S.S. n. 290, unica via di accesso al Paese, e sono :
           • S.P. n. 6 direzione Villarosa che devia il traffico proveniente dalla zona
nord della Provincia e raggiunge l’altro versante di Calascibetta precisamente
S.S.n. 121 Bivio Misericordia; è consentito transito a mezzi pesanti.
           • S.P. n. 80 che dalla Frazione Cacchiamo raggiunge direttamente la
C/da Pianolonguillo (Campo Sportivo Comunale) ove è ubicata l’Area di Accoglienza
(in atto la viabilità trovasi in pessime condizioni).
           • R.T. Sperlinga – Calascibetta (C/da Sotto La Rocca) che dalla S.S.
n.121 Enna – Leonforte            porta direttamente nella parte alta del Paese nella Via
Longobardi, dove interseca una via di fuga denominata strada comunale S.Pietro-
S.Matteo,       costruita di recente con fondi del Dipartimento Nazionale della
Protezione Civile che, anche se di ridotte dimensioni, riveste una notevole
importanza; tale arteria, però, non permette l’accesso al traffico pesante a
causa delle limitata larghezza che varia da mt. 2,50 a 3,00, attraversando vie
strette e con numerosi balconi ubicati a pochi metri dal suolo prospicienti le vie
stesse;
           •   S.P. n. 80 e n. 63 che portano dalla zona del Campo Sportivo, tra
l’altro area di accoglienza e di ammassamento di seguito meglio descritta, alla S.S. n. 121,
direzione Leonforte, attraversando la C/da Manna in agro di Calascibetta.
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       1.2.3 – La rete delle infrastrutture di servizi

       L'analisi delle strutture di rete è finalizzata ad individuare i percorsi e
l'ubicazione dei nodi strategici delle diverse strutture di servizio interessate
dall'evento; vanno, inoltre, operate tutte quelle valutazioni che possono essere utili
nella gestione dell'emergenza e del soccorso. Per quanto riguarda le reti di servizio
vanno analizzate quelle situazioni che possono determinare rischio indotto e tutte le
possibili necessità derivanti da eventuali black-out prolungati.
       Necessita, altresì, individuare i percorsi delle reti di adduzione e distribuzione
delle principali infrastrutture di servizio interessate dal fenomeno ipotizzato, ed in
particolare:
• la rete telefonica;
• la rete gas;
• la rete acquedottistica;
• la rete ENEL;
• le centrali e le cabine di trasformazione ENEL e telefoniche;
• i pozzi per l'approvvigionamento idrico e gli impianti connessi alla distribuzione
  acquedottistica;
• i servizi di distribuzione carburante distinguendoli da quelli dotati di gruppo
  elettrogeno per assicurare l'autonomia di funzionamento.
       Ad oggi, purtroppo,            seppur richieste più volte, non risultano pervenute le
planimetrie con l’ubicazione della rete dei servizi sopra elencati, da parte degli Enti
che li gestiscono.
       Necessita una attenzione particolare la presenza di una cabina di
distribuzione del gas gestita dalla Enigas,               sita nel Bivio Misericordia, tra
Calascibetta ed Enna, che in relazione al verificarsi dell’evento potrebbe ipotizzare
problematiche di rischio indotto collegabili ad inquinamento da idrocarburi e
possibili incendi. Pertanto, in caso di evento necessita monitorare la suddetta
cabina, incaricando di tale compito la squadra di soccorritori che si dovrà recare
nel bivio Misericordia (cancello) .

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        Si propone        una tabella riepilogativa che potrà essere utilizzata per
rappresentare sinteticamente i dati relativi ai cancelli.

                                             REFERENTE delle FF.OO.
N. progr.        Ubicazione
                                      Nome           tel. / cell
    1       Bivio Misericordia SS290   Vigile Urbano
                                         Lo Cascio
                                          Achille            0935 34878
    2         Bivio Campo Sportivo     Vigile Urbano
            C.da Pianolonguillo-SP80 Lo Cascio Nadia         0935 34878
    3       Bivio Castelluccio SS290   Vigile Urbano
                                       Puzzo Marco           0935 34878
                Con l’ausilio dei       Presidente
            Volontari Giubbe d’Italia    Mancuso
                                          Davide             0935 33936

                                        Tabella : Cancelli

 I Cancelli di cui sopra verranno utilizzati anche in caso di
 isolamento del Paese in caso di Pandemia.

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   2.          SCENARI DI RISCHIO

    2.1 - SCENARIO DI RISCHIO SISMICO

        Lo scenario di rischio è la rappresentazione dei fenomeni che interferiscono
con un determinato territorio provocando danni a persone o a cose.
          La conoscenza di tali fenomeni costituisce la base per elaborare un piano
di emergenza.
          Definire lo scenario di rischio è indispensabile per poter predisporre gli
interventi preventivi a tutela delle popolazioni e dei beni in una determinata area.
         Gli elementi indispensabili per la ricostruzione di uno scenario di rischio di
un territorio sono:
   •   la pericolosità (probabilità di occorrenza di un evento naturale di data
       intensità entro una data area e durante un intervallo di tempo prestabilito);
   •   la vulnerabilità (suscettibilità dell'ambiente di un insediamento complesso
       alle forze distruttive causate da un evento, includendo anche gli effetti
       secondari - Es.: gli incendi susseguenti ad un evento sismico).
        Il rischio sismico viene determinato dal prodotto di tre fattori: probabilità
dell’evento, vulnerabilità di ciò che è esposto all’evento, valore dello stesso.
        Non avendo un software idoneo all’elaborazione di uno scenario di rischio
sismico per la stesura del presente Piano si è utilizzato uno scenario speditivo.
        Per scenario speditivo si intende una rapida stima di quello che potrebbe
accadere, in termini di popolazione e di abitazioni coinvolte, se si dovesse ripetere
un terremoto che nel passato ha interessato il territorio che si sta investigando.
        Si tratta di sfruttare le informazioni storiche oggi disponibili per poter
rappresentare l'intensità dei terremoti occorsi nel passato (e che quindi si suppone
possano ripetersi) sovrapponendoli alle informazioni territoriali del presente.

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       II territorio del comune di Calascibetta, ai fini della pianificazione per il rischio
sismico, rientra nell'area sismogenetica riguardante la          “Sicilia Orientale”, ed a

seguito NUOVA CLASSIFICAZIONE DEL 2006 rientra nella zona                  2^ categoria
(ex S=9),         quindi di elevata pericolosità       e lo stesso risulta essere         poco

vulnerabile.
        Per l'elaborazione dello scenario ipotizzato nel presente Piano si è fatto
riferimento all'evento massimo storico risentito nell'area corrispondente e cioè al
sisma del 1 novembre 1693, conosciuto anche come “terremoto della Val di Noto”,
che è, forse, il più forte terremoto che ha colpito il territorio italiano in epoca storica;
il suddetto terremoto, infatti, fu caratterizzato da una intensità massima dell’ XI°
grado della scala M.C.S. ed a Calascibetta pari al VII° grado della scala M.C.S.
(Mercalli-Cancani-Sieberg).
        Il suddetto terremoto è elemento fondamentale da cui partire per ogni
considerazione sulla pericolosità sismica della Sicilia Orientale, anche se dalle
cronache di quel terremoto non è possibile risalire ai danni avutosi a Calascibetta,
se non il crollo della Chiesa di S. Pietro, in quanto risultano pochissimi cenni storici
nei manoscritti in circolazione.
        Le cronache riportano che la scossa principale (ma ve ne furono almeno
1500) raggiunse una magnitudo di 7.7 – 7.8, il che significa intorno all’XI° grado
della Scala M.C.S., provocando da 60.000 a 93.000 vittime di cui solo 16.000 a
Catania, e nei paesi delle nostre zone da 30 a 50 vittime (Agira, Assoro, ecc.);
ulteriori fonti informative, per ricostruire gli effetti di quel grande terremoto, si sono
reperite:
        presso il S.S.N. (Servizio Sismico Nazionale);
        presso l'I.N.G. (Istituto Nazionale di Geofisica);
        presso l'Università di Catania.

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        Per prima cosa necessita dare uno sguardo alla statistica sulla possibilità di
ritorno del terremoto nelle aree già colpite, così come riportato in numerosissimi
manoscritti e studi sui terremoti; è stato, infatti, valutato in non oltre 300 anni il
periodo di ritorno di terremoti con magnitudo 7; successivamente va rilevato che
tutte le costruzioni edificate prima della classificazione sismica delle nostre zone,
avvenuta nel 1969, vennero costruite senza alcuna norma antisismica: una parte
del patrimonio edilizio, quindi, si trova in condizioni di scarsa vulnerabilità.
        In siffatto quadro si inseriscono le attuali vicende del condono edilizio che
assumono un aspetto raccapricciante se porteranno a consentire che con una
oblazione la gente si paghi il diritto di rimanere sotto le macerie.
       L'elaborazione del modello di scenario speditivo consente di attualizzare gli
effetti di un evento storico, nel caso particolare quello del 1 novembre 1693,
fornendo tre scenari di danno (minimo, medio e massimo) sulla base di dati relativi
alla densità abitativa (fonte ISTAT 2001 abitanti 4.864) e all'analisi della
vulnerabilità delle strutture abitative presenti sul territorio.
       Considerato gli insufficienti dati in nostro possesso si evince, pertanto, che in
caso di sisma dello stesso magnitudo di quello del 1693                nel nostro centro si
conterebbero presumibilmente circa 30-50 vittime, circa 90-150 feriti e circa
1.000 senza tetto; i maggiori danni interesserebbero la parte alta del Paese vale a
dire il vecchio centro storico ove, tra l’altro, necessiterebbe fronteggiare un altro
nemico : la viabilità.
       Tale dato viene desunto dal fatto che con il sisma del 1693 il centro storico
subì numerosi danni anche se, oggi, la realtà dei luoghi non è più la stessa; con il
decentramento verso le parti periferiche e le campagne, infatti, la densità abitativa
si è abbassata dimostrato anche dal fatto che dall’ultimo censimento ISTAT è
risultato che nel centro storico (parte alta del Paese) vi sono circa 600 edifici
disabitati e molti altri non abitati in quanto le persone dimorano nelle abitazioni
stagionali di campagna per tutto l’anno.
       Come detto precedentemente, infatti, nella zona “A” del Paese, nel vecchio
centro storico, risiedono 2279 persone mentre nella zona cosiddetta “nuova”, la
zona “B” risiedono 2022 persone, compreso Frazione Cacchiamo e, di questi, la
popolazione ultra 70enne è rispettivamente pari a n. 807.
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       Risultano, inoltre, residenti in campagna case sparse 1880 e nella frazione
Cacchiamo n. 134 abitanti.

       In relazione al verificarsi dell'evento di riferimento, la zona “A” presenta una
scarsa vulnerabilità connessa, oltre all’epoca ormai remota di costruzione degli
edifici, alla scarsa viabilità pedonale e veicolare.
       La vulnerabilità delle strutture e degli edifici risulta, infatti, bassa nella zona
“A” e contenuta nella zona “B” (Zona A cemento armato fino al 20% e Zona B
cemento armato tra il 21 e l’ 80%).

                           Osservazioni sismiche (6) disponibili per
                           CALASCIBETTA (EN) [37.589, 14.273]

                    Data              Effetti    in occasione del terremoto di:
            Ye Mo Da Ho Mi              Is      Area epicentrale              Ix Ms
                                      (MCS)

            1693 01 11                  70             SICILIA ORIENTALE         110 70
            1967 10 31 21 08            55                SPERLINGA               80 51
            1977 06 05 13 59            30                MISTRETTA               65 40
            1898 11 02 10 24           NF               CALTAGIRONE               60 42
            1909 07 01 06 24           NF         CALABRO MESSINESE               80 55
            1912 01 30 21 40           NF                  ALIMENA                60 44

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                          Massime intensità macrosismiche
                          osservate nella provincia di Enna

                       Comune                           Re Pr Com      Lat       Lon         Imax
                       AGIRA                            19 86 1 37.65443 14.52311               7
                     AIDONE                            19 86 2 37.41523 14.44648                9
                    ASSORO                             19 86 3 37.62659 14.42361                7
               BARRAFRANCA                             19 86 4 37.37493 14.20133                8

               CALASCIBETTA                            19 86 5 37.58897 14.27310               7
              CATENANUOVA                              19 86 6 37.56941 14.69121                8
                  CENTURIPE                            19 86 7 37.62130 14.74110                8
                     CERAMI                            19 86 8 37.80960 14.50850                8
                       ENNA                            19 86 9 37.56535 14.27544                7
    GAGLIANO CASTELFERRATO                             19 86 10 37.71027 14.53553               7
                LEONFORTE                              19 86 11 37.63816 14.39253               7
                    NICOSIA                            19 86 12 37.74734 14.39820               8
                   NISSORIA                            19 86 13 37.65452 14.44941               7
             PIAZZA ARMERINA                           19 86 14 37.38414 14.36822               9
                PIETRAPERZIA                           19 86 15 37.41948 14.13693               8
                REGALBUTO                              19 86 16 37.65117 14.64102               8
                 SPERLINGA                             19 86 17 37.76521 14.35201               8
                     TROINA                            19 86 18 37.78324 14.59873               8
    VALGUARNERA CAROPEPE                               19 86 19 37.49520 14.38904               7
                  VILLAROSA                            19 86 20 37.58581 14.17359               7

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       2.2 - SCENARIO DI RISCHIO IDROGEOLOGICO
                    O.P.C.M. n. 3606/2007
       Il rischio idrogeologico nel Comune di Calascibetta interessa una zona
molto ristretta del territorio, come si evince dagli stessi grafici allegati al D.A.
n.298/41 del 4/7/2000 di Adozione del Piano Straordinario per l’Assetto
Idrogeologico (P.A.I.) del nostro Comune e come modificato dai successivi
D.D.G. n.100 del 07/03/2002 e D.A. n. 543 del 25/07/02 e D.P.R.S. n. 538 del
20/09/2006.
       Tali aree interessano, in particolar modo, solo due zone soggette a frane
da crollo con conseguente caduta massi e smottamenti e sono :

       -Piazza S. Barbara e soprastante muraglione e pendici
       -Costone roccioso lato Nord dell’abitato e zona S. Pietro

       La zona della Piazza S. Barbara interessa la zona sita all’ingresso del
Paese e che costeggia la SS. 290, come più volte detto unica via di accesso
al centro, interessa poche abitazioni, anche perché sono stati effettuati a
monte della Piazza in oggetto diverse opere di consolidamento sia della Piazza
che delle sottostanti pendici. Presso tale zona va rilevata la presenza di un
distributore di carburanti.
       In ogni caso la zona in oggetto resta ad alto rischio ed ad elevata
vulnerabilità come già detto a causa dell’interessamento della sede stradale
della SS. 290 che costeggia la zona interessata dal dissesto.
       L’altra zona interessata è quella del Costone roccioso lato Nord
Abitato e zona S. Pietro, che interessa diverse abitazioni, anche se per lo più
disabitate per il decentramento abitativo che si è avuto negli ultimi decenni
verso la zona di espansione del Paese.
       Tale zona interessa anche l’antica Piazza della Chiesa di S. Pietro
distrutta dal terremoto del 1693; anche per essa vi è in corso una richiesta di
finanziamento regionale visto che si è già in possesso della progettazione per il
relativo consolidamento.
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Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020          - Comune di Calascibetta -

       Il territorio di Calascibetta ai fini dell’identificazione idrografica, così
come individuato ai sensi della Direttiva P.C.M. del 27/02/2004 dall’allora
Ufficio Idrografico, oggi Osservatorio delle Acque              del Dipartimento
dell’Acqua e dei Rifiuti, rientra nella ZONA DI ALLERTA “E” Sicilia Centro
Orientale (Simeto)         ad eccezione della frazione Cacchiamo che rientra
nella ZONA DI ALLERTA “H” Sicilia Centro Meridionale (Platani, Imera
meridionale).

       I fenomeni che attengono al RISCHIO IDROGEOLOGICO sono
tra i meno standardizzati e che gli sforzi necessari per raggiungere
una grande precisione potrebbero rilevarsi del tutto vani quando
l’evento si verifica in modo diverso da come lo si attendeva.

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Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020                    - Comune di Calascibetta -

2.3 RISCHIO PANDEMIA

     Per pandemia di influenza si intende la diffusione di un nuovo virus influenzale
tra la popolazione di tutto il mondo. Trattandosi di un virus nuovo esso può
diffondersi rapidamente, poiché nessuno ha ancora sviluppato specifiche difese
immunitarie. Le pandemie si sviluppano ad intervalli di tempo imprevedibili.
     Nel secolo scorso pandemie si sono verificate nel 1918 (Spagnola), nel 1957
(Asiatica) e nel 1968 (Hong Kong). In caso di pandemia, le Autorità sanitarie
informano puntualmente la popolazione tramite radio, televisione, social e giornali,
indicando le misure da adottare per difendere la salute dei cittadini.
        Nell’anno 2020 si verifica un’altra pandemia che interessa l’intero pianeta
dovuto al Coronavirus / Covid-19 che causa miglia e miglia di morti.

1. Che cos'è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune
raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome
respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio
elettronico. La   sottofamiglia Orthocoronavirinae della   famiglia Coronaviridae è   classificata   in
quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-- e Gammacoronavirus. Il genere
del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni
animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto
respiratorio e gastrointestinale.
Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo:
Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-
NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del
tratto respiratorio inferiore
altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato
SARS-CoV-2).

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2. Che cos'è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente
mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-
nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

3. Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato "Sindrome respiratoria acuta
grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l'International Committee on Taxonomy of
Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie,
genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare
il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di
quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.

4. Cosa è la COVID-19?
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona,
"VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11
febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al
virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

INTERVENTI PREVISTI

La gestione del sistema operativo di emergenza è demandato al Presidente del Consiglio
dei Ministri e sul territorio alle Prefetture, alle ASP      che segnalano al Comune l’elenco
delle persone esposte al contagio ed al Comune.
Il Comune di Calascibetta , a seguito della suddetta segnalazione e in presenza di positivi,
attiva il C.O.C. in H24 nella sala operativa di Via Nazionale gestita dall’O.N.V.G.I. Sezione
di Calascibetta e presta tutti i servizi essenziali necessari di assistenza alla popolazione.
Il Sindaco, unitamente alle Funzioni del C.O.C. e con l’ausilio dei medici di base e
dell’Ufficiale Sanitario dell’ASP di Enna, referente per il Comune di Calascibetta, adotterà
tutti quegli atti necessari per il rispetto delle determinazioni del Presidente del Consiglio
dei Ministri e della Protezione Civile Nazionale e del Presidente della Regione.
Gli interventi possibili in questa occasione sono delle opere di disinfezione e sanificazione
degli ambienti degli immobili comunali, scuole e strade con dei prodotti viricidi specifici,
el’assistenza alla popolazione sia sanitaria che sociale, seguendo i D.P.C.M. e le Linee
Guida per Pandemia della Regione Siciliana, sottoriportati.

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    LINEE GUIDA SULLE PANDEMIE VIGENTI NELLA REGIONE SICILIANA

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In atto non è stato ancora creato un vaccino idoneo ad affrontare la pandemia di Codiv-19.

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2. 4 - INDICATORI DI EVENTO E RISPOSTA DEL SISTEMA P.C.

       Al verificarsi dell’evento calamitoso necessita che la struttura della
Protezione Civile locale dia delle immediate “risposte”, sarà, quindi, prioritario
da parte del Sindaco, tramite il proprio C.O.C., organizzare la prima azione
operativa.
       Sarà necessario munire il centro abitato di sirene per allertare la
popolazione di un imminente pericolo o per dare un allarme ma, in attesa, al
verificarsi di un allarme per diffonderlo nella popolazione si provvede ad
utilizzare le campane di tutte le chiese del Paese in attesa di fornirsi di un
pianto di amplificazione sonora su tutto l’abitato.

2.5 SISTEMA DI ALLERTAMENTO RISCHIO IDROGEOLOGICO
       Con tale terminologia si intende l'individuazione della "catena di comando"
per le attivazioni delle procedure di protezione civile (chi fa /che cosa). Il concetto è
semplice: “è inutile che tutti corrano senza sapere cosa fare, invece è
indispensabile attivarsi al momento giusto conoscendo il proprio ruolo”.
       In linea di massima, poiché vi è una generale dipendenza tra eventi
meteorologici ed eventi calamitosi di natura idrogeologica, è possibile predisporre
la risposta del sistema di protezione civile quando sono previste precipitazioni di
particolare intensità o in quantità considerevole.
       Il sistema di protezione civile si attiva "per gradi" in funzione della capacità di
predizione degli eventi e dei correlati effetti al suolo: per quanto concerne il rischio
idrogeologico, l'efficacia della predizione dei fenomeni è legata alla attendibilità
della modellistica meteorologica, mentre la valutazione preventiva degli effetti al
suolo richiede la conoscenza delle criticità territoriali.

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AVVISI DI CRITICITÀ REGIONALE

       Allo stato attuale, in Sicilia non è ancora attivato il Centro Funzionale
Decentrato Regionale – CFD - cui compete, la valutazione dei livelli di criticità e
l'emissione degli Avvisi di criticità regionale.
In questo caso, alla mancanza del CFD supplisce il CFC presso il DPC che,
d'intesa con la Regione stessa:
• valuta gli scenari d'evento attesi e/o in atto e si esprime sui livelli di criticità
relativamente ai diversi tipi di rischio, anche sulla base della suddivisione del
territorio regionale in zone di allerta e delle relative soglie stabilite, qualora
disponibili;
• dichiara le proprie valutazioni in un Avviso di criticità regionale, in cui riporta, per
ciascuna zona di allerta, il tipo di rischio, il livello di criticità, nonché, se possibile, le
previsioni sintetiche e relative ad alcuni indicatori e lo scenario d'evento atteso per
le successive 24 ore.
Il CFC, in questa fase, provvede alla valutazione e dichiarazione dei livelli di criticità
raggiungibili e/o raggiunti sul territorio regionale.
Sono definiti, per ogni tipologia di rischio (idrogeologico e idraulico):
• un livello base di situazione ordinaria, in cui le criticità possibili sono ritenute
comunemente ed usualmente accettabili dalle popolazioni,
• due livelli di moderata ed elevata criticità,
II CFC trasmette l'Avviso di criticità regionale al responsabile del Centro Funzionale
Decentrato siciliano che è individuato nel Dirigente Generale del Dipartimento
Regionale della Protezione Civile, che adotta l'Avviso di criticità regionale
trasmesso dal DPC, dandone comunicazione al DPC.
Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile dirama l'Avviso di criticità
regionale, se adottato dal Presidente della Regione, secondo procedure stabilite in
apposito atto di indirizzo.

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Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020               - Comune di Calascibetta -

       La relazione tra i livelli di criticità (ordinaria, moderata ed elevata) e i livelli di
allerta (preallerta, attenzione, preallarme, allarme) è stabilita come indicato nella
seguente tabella:

                             LIVELLI DI CRITICITÀ
                      (Evento idrogeologico e/o idraulico)

                                      FASI DI ALLERTA

Bollettino di “Criticità Ordinaria”                            PREALLERTA
Avviso di “Criticità Moderata”                                 ATTENZIONE
Avviso di “Criticità Elevata”                                  PREALLARME
Avviso di “Criticità Elevata”                                  ALLARME

       Lo scenario di rischio potrebbe manifestarsi in modo ben differente da quanto
descritto dal relativo scenario di riferimento; pertanto, l'evoluzione della dinamica
dell'evento va monitorata e sorvegliata attraverso l'attività del presidio territoriale
che dovrà provvedere, in particolare, al controllo dei punti critici facendo scattare le
diverse fasi del piano di emergenza, quando necessario.
       Pertanto:
• le comunicazioni che pervengono dal Centro Funzionale (centrale o decentrato) in
termini di Avvisi Meteo, Bollettini di criticità e Avvisi di criticità devono intendersi
come parametro di riferimento generale;
• il Sindaco e il responsabile del Presidio Operativo valutano, sulla base delle
manifestazioni locali dei fenomeni atmosferici e degli effetti al suolo, se attivare
procedure di livello superiore a quello trasmesso con l'Avviso di criticità, informando
le componenti del sistema di protezione civile (Prefettura, Regione, Provincia).

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Piano Comunale di Protezione Civile          ANNO 2020                         - Comune di Calascibetta -

       3 - RISORSE COMUNALI

       In questo capitolo sono riportati tutti i dati disponibili relativi alle risorse sia
pubbliche sia private a cui il Comune può attingere in emergenza e che in ogni
caso si possono rilevare nel Piano Comunale di Protezione Civile adottato.

3.1 –STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE :
     GLI UOMINI

         Il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco, che
organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi
specifici del suo territorio. Il Sindaco nella sua azione ordinaria è supportato dalla
Struttura comunale di protezione civile.

Si riportano in una scheda sintetica i dati.

                                      TEL           CELL           FAX                 E-MAIL

 Sindaco                              0935 569122   3683015865     0935 33426          sindaco@comunecalascibett
                                                    Avv. Capizzi                       a.gov.it

 Vice sindaco                         0935 569122                  Cucci Salvatore

 Assessore delegato p. c.             0935 569122   339 6299164    Di Bilio F.sco

 Resp.le Ufficio Comunale di          0935 569138   339 8742105                        n.mazza@comunecalascibett
 p.c.                                                                                  a.gov.it
 Resp.le U.T.C.                       0935 569138   339 8742105                        n.mazza@comunecalascibett
                                                                                       a.gov.it
 Resp. le Urbanistica                 0935 569120                                      l.borghese@comunecalascib
                                                                                       etta.gov.it
 Resp. le SUEP Uff.                   0935 569120                                      m.capizzi@comunecalascibet
 Commercio                                                                             ta.gov.it
 Resp. le Ragioneria                  0935 569103                                      a.didio@comunecalascibetta.
                                                                                       gov.it
 Resp. le Economato                   0935 569103

 Resp. le Servizi Sociali             0935 569111

 Comandante della Polizia             0935 34878                   p.dellospedale      vigili.comune.calascibetta@vi
 Municipale                                                        @comunecalas        rgilio.it
                                                                   cibetta.gov.it
 Comandante Caserma                   0935 33220
 Carabinieri*
 (*nell’ambito della sua autonomia
 fornisce eventualmente il supporto
 richiesto)

                   Tabella : Recapiti struttura comunale di protezione civile
                                                           32
Piano Comunale di Protezione Civile    ANNO 2020                  - Comune di Calascibetta -

   3.2 –MATERIALI E MEZZI DI PROPRIETA’ COMUNALE
       Per le finalità del presente Piano ci si riferisce prioritariamente ai materiali e
ai mezzi in atto in dotazione a questo Comune e dell’O.N.V.G.I. di Calascibetta.

       3.3 –MEZZI DI PROPRIETA’ PRIVATA

       Per le finalità del presente Piano e vista la mancanza di materiali e mezzi
idonei ad affrontare l’emergenza ci si avvarrà di mezzi di proprietà privata.

       3.4 –SERVIZI ESSENZIALI
       Al fine di garantire la piena operatività dei soccorritori e la funzionalità delle
aree di emergenza bisogna ridurre al minimo i disagi per la popolazione e stabilire
le modalità più rapide ed efficaci per provvedere alla verifica e alla messa in
sicurezza delle reti erogatrici dei servizi essenziali e al successivo ripristino
mantenendo uno stretto raccordo con le aziende e società erogatrici dei servizi.

       Si propone         una tabella riepilogativa che potrà essere utilizzata per
rappresentare sinteticamente i dati.

  SOCIETÀ / AZIENDA                           SEDE                          REFERENTE
          (tab. 5)
                           tel.                 Tel.             nome               tel. / cell
          ENEL                     803500           800900800
      ACQUAENNA                   800010850
        ENIGAS                    800900999
       TELECOM                    091750111          800415042

                         Tabella : Risorse e utenze Servizi pubblici

       3.5 –AREE DI STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE :
            MATERIALI INFIAMMABILI

       In atto non si ha un sito idoneo ma si stanno valutando diverse soluzioni
anche in associazione con i comuni limitrofi.

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Piano Comunale di Protezione Civile    ANNO 2020                        - Comune di Calascibetta -

                 3.6 –VOLONTARIATO E PROFESSIONALITA’

       La Sezione della Scheda speditiva dei dati comunali di protezione civile
contiene già una serie di dati sulle associazioni di volontariato operanti sul territorio
comunale ed in atto il Comune ha stipulato una convenzione con l’Organizzazione
Nazionale Giubbe d’Italia O.N.V.G.I. Sezione comunale di Calascibetta.

       Si propone una tabella riepilogativa che potrà essere utilizzata per
rappresentare sinteticamente i dati.

                                                             Quantit          SEDE            REFERENTE
                 Speciali                   Tipologia
                             Risorse                            à
Denominazione    zzazion                    dei mezzi
                             Umane                           disponi                 Fax /
                    e                      (tab. 3 col. 4)     bile                  e-             tel. /
                                                                       tel.          mail    nome cell
Ass.Vol.Giubbe                                                                                 Mancuso
    d’Italia                    25             E1.1            6       093533936                Davide
                                                                                             320 1464953

                                        Tabella : Volontariato

       3.7 –STRUTTURE SANITARIE
       In atto non esistono strutture sanitarie di rilievo nel territorio comunale, a
parte un piccolo poliambulatorio e l’unico punto di riferimento è l’ospedale di Enna.

       3.8 –AREE DI PROTEZIONE CIVILE
       Una corretta pianificazione di protezione civile prevede l’individuazione,
all’interno del territorio comunale, destinate a scopi di protezione civile, quali aree
di attesa, di accoglienza e di ammassamento.

       Con l’approvazione del Piano Comunale di Protezione Civile si sono
localizzate le aree di emergenza di seguito elencate.

                                                   34
Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020              - Comune di Calascibetta -

       4 - LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE – OBIETTIVI
       I lineamenti sono gli obiettivi che il Sindaco, in qualità di Autorità di
Protezione Civile, deve conseguire per garantire la prima risposta ordinata degli
interventi in emergenza, mirando alla salvaguardia della popolazione e del territorio
(ex art. 15 L. 225/92). Tale parte del Piano deve contenere il complesso delle
Componenti e delle Strutture Operative di Protezione Civile che intervengono in
emergenza (ex art. 6 e art. 11 L.225/92) e indicarne i rispettivi ruoli e compiti.
       Le principali Strutture Operative coinvolte (Polizia Stradale, Polizia
Municipale,Carabinieri, VV.F., ecc.) redigeranno, inoltre, un proprio piano
particolareggiato riferito alle attivazioni di propria competenza. Tali Piani
costituiranno parte integrante del presente Piano di Emergenza.
       L'evento sismico che           interesserebbe l'abitato di Calascibetta, cosi come
ipotizzato nello scenario,            provocherebbe la distruzione di gran parte delle
abitazioni della parte alta del Paese che è, in effetti, la zona meno vulnerabile e
quindi quella da attenzionare maggiormente.

    In questa sezione sono contenuti i principali obiettivi per la predisposizione di
un Piano comunale o intercomunale di protezione civile”.

    L’obiettivo principale è quello di organizzare al meglio la macchina
operativa per poter meglio affrontare l’emergenza.

                                                  35
Piano Comunale di Protezione Civile    ANNO 2020                       - Comune di Calascibetta -

4.1 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO
     LOCALE

Struttura comunale
                              Telefono/cellulare      Fax            E-mail
reperibile h24
Sala Operativa Comunale       0935 33936              0935 33936     n.mazza@comunecalascibetta.gov.it

Tecnico Reperibile U.T.C.     339 8742105             0935 33426     PEC
                                                                     n.mazza@pec.comunecalascibetta.gov.it

                                 Tabella : Sistema di allertamento

4.2 COORDINAMENTO OPERATIVO LOCALE
       Il Coordinamento Operativo Comunale è stato istituito con l’adozione del
Piano Comunale di Protezione.

    4.2.1 Presidio operativo comunale

Presidio Operativo Comunale di Calascibetta

Sede Ufficio Tecnico Comunale Servizio Protezione Civile

                                                       Telefono/cell
Funzionario/i                         Qualifica        ulare           Fax         Email
                                                       0935 569138                 n.mazza@comunecalas
Arch. Nicolò Mazza                    Dirigente Tec    339 8742105     093533426   cibetta.gov.it
                                                    0935 569139                    n.mazza@comunecalas
Arch. Nicolò Mazza                    Resp.Prot.Civ 339 8742105           “        cibetta.gov.it
                                                                                   f.amaradio@comunecal
Arch. Amaradio Filippa                Tecnico          0935 569127        “        ascibetta.gov.it
                                                                                   l.borghese@comunecal
Geom. Borghese Leopoldo               Tecnico          0935 569120        “        ascibetta.gov.it

                 Tabella : Presidio Operativo Ufficio Tecnico Comunale

                                                      36
Piano Comunale di Protezione Civile      ANNO 2020                     - Comune di Calascibetta -

4.2.2 Centro Operativo Comunale (C.O.C.)

Centro Operativo Comunale o Intercomunale di Calascibetta

Sede Sala Operativa Comunale di Via Nazionale ex Mattatoio

                                                  Telefono/cell.r
Funzioni di Supporto          Responsabile        e                 Fax           E-mail

                                                  0935 569138                  n.mazza@comunecalasci
Tecnico Scientifica Pian.     Arch.Nicolò Mazza   339 8742105       0935 33426 betta.gov.it

Sanità Ass.Sociale Veter. Dott. Balistreri M.     0935 520262       0935 520262

                                                  0935 33936
Volontariato                  Mancuso Davide      320 1464953       0935 33936    calascibetta@onvgi.org

                                                                                  f.amaradio@comunecalas
Materiale e Mezzi             Arch. Amaradio F.   0935 569127       0935 33426    cibetta.gov.it

                           Amico Alfonso-
Servizi Essenziali e A.Sc. Arch. F. Amaradio      0935 33936        0935 33426    calascibetta@onvgi.org

                                                                                  l.borghese@comunecalas
Censimento Danni              Geom. Borghese L.   0935 569120       0935 33426    cibetta.gov.it
                                                  339 8742105

Assistenza Popolazione        Ass.Soc. Li Puma 0935 569111
                              Biagia                                0935 33426

                              Comandante V.U.                                     vigili.comune.calascibetta
Strutture Strutt. Viabilità   D.ssa Dello Spedale 0935 34878                      @virgilio.it
                              Venti Piera
                                                  0935 33936                      calascibetta@onvgi.org
Telecomunazioni               Mancuso Gianluca    389 0963241       0935 33426
                                                                                  m.capizzi@comunecalasc
Segreteria C.O.C.             Capizzi Melinda     0935 569120       0935 33426    ibetta.gov.it

                                    Tabella : Funzioni di Supporto

                                                     37
Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020                        - Comune di Calascibetta -

4.3 ATTIVAZIONE DEL PRESIDIO TERRITORIALE

       Anche il Presidio Territoriale, come quello Comunale è stato istituito con
l’adozione del Piano Comunale di Protezione Civile.

Presidio Territoriale Comunale di Calascibetta

Sede Sala Operativa Comunale Via Nazionale ex Mattatoio

Funzionario/i                    Qualifica        Telefono/cellulare      Fax            E-mail
                                                                                         l.borghese@com
                                                  0935 569120                            unecalascibetta.
Geom. Borghese Leopoldo          Tecnico Com.     339 8742105             0935 33426     gov.it

Squadra del Presidio
                                 Responsabile     Telefono/cellulare      Fax            E-mail
territoriale

                                 Resp. Com.le
Seminara Antonino                Manutenzione    0935 569139              0935 33426
                                 Vice
                                 Coordinatore     0935 33936                              calascibetta@
Amico Alfonso Volontario         Giubbe D’Italia 327 0399791              0935 33426       onvgi.org

Geom. Pecora Alfonso             Geometra P.C.

Geom. Cagnino Angelo             Geometra P.C.

                                  Tabella : Presidio Territoriale

I dati delle tabelle dovranno essere sempre aggiornati e gli eventuali cambiamenti dovranno essere
comunicati alle strutture del Sistema di Comando e Controllo.

                                                  38
Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020               - Comune di Calascibetta -

4.4 FUNZIONALITA’ DELLE TELECOMUNICAZIONI

       La funzione di supporto e la gestione viene affidata al Volontario Mancuso
Gianluca dell’Associazione Comunale Volontari Giubbe D’Italia sezione di
Calascibetta.

4.5 RIPRISTINO VIABILITA’ E TRASPORTI

       Sarà cura del responsabile della Funzione Strutture Operative e/o
dell’autorità comunale pianificare le modalità di evacuazione della popolazione che
si trovano nelle aree/strutture a rischio verso le aree/strutture poste in zone sicure
allo scopo di poter garantire una prima accoglienza.

       Tale funzione viene affidata al Comandante della Polizia Municipale.

4.6 MISURA DI SALVAGUARDIA DELLA POPOLAZIONE

        In questa sezione si sono riportate le modalità operative con cui la Struttura
comunale - in ordinario - il presidio operativo e il COC - in emergenza - procedono
all’informazione, soccorso, evacuazione e assistenza alla popolazione.
       Tale parte del Piano deve contenere il complesso delle Componenti e delle
Strutture Operative di Protezione Civile che intervengono in emergenza (ex art. 6 e
art. 11 L.225/92) e indicarne i rispettivi ruoli e compiti.
       Occorre, in sintesi specificare per ciascuna Componente e Struttura
Operativa quali sono le azioni da svolgere durante l'emergenza per il
conseguimento degli obiettivi che verranno di seguito elencati (a. - f.).

                                                  39
Piano Comunale di Protezione Civile   ANNO 2020             - Comune di Calascibetta -

       Il gruppo strategico di soccorso con a capo il Sindaco, in presenza di
persone giacenti sotto le macerie, feriti e senza tetto segnala alcuni elementi del
percorso di intervento che si ritengono prioritari:

       a. Predisposizione di squadre lungo le vie di accesso alle aree di attesa
         segnalate con apposita cartellonistica, già installate a Calascibetta e già
         precedentemente segnalata alla popolazione con iniziative di informazione.
         La presente operazione verrà diretta (o guidata) da apposite squadre
         composte da vigili urbani, volontari, forze dell’ordine, coordinate dal
         responsabile, già individuato, della funzione di supporto "strutture operative
         locali, viabilità”,' attivata all'interno del C.O.C. nel Comune di Calascibetta.

      b. Assistenza alla popolazione confluita nelle aree di attesa attraverso
         l'invio immediato di un primo gruppo di volontari, vigili urbani, polizia
         municipale, personale medico, nelle aree di attesa per localizzare la
         situazione ed impostare i primi interventi. Tale operazione serve da
         incoraggiamento e supporto psicologico alla popolazione colpita.
         Si provvederà alla distribuzione di generi di prima necessità quali acqua,
         latte, pane, coperte e indumenti (a seconda della stagione climatica), tele
         plastificate che possano utilizzarsi come creazione di rifugio o primo
         ricovero.

       c. Organizzazione del pronto intervento assicurata dal gruppo SAR
         composto da vigili del fuoco, personale medico e volontari, per la ricerca e
         primo soccorso dei cittadini rimasti bloccati sotto le macerie. Per rendere
         l'intervento più efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto, è
         opportuno che il gruppo SAR venga supportato dalla presenza di forze di
         polizia rappresentata dal locale Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri e/o
         Polizia di Stato.

                                                  40
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