OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017 - PASSATO, PRESENTE E FUTURO DEI COMPORTAMENTI DI CONSUMO SOTTO LO SGUARDO DELLA TECNOLOGIA Opportunità e ...
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OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017 PASSATO, PRESENTE E FUTURO DEI COMPORTAMENTI DI CONSUMO SOTTO LO SGUARDO DELLA TECNOLOGIA Opportunità e rischi nelle principali industrie dei servizi 24 maggio 2017
L’utilizzo di internet. Italia vs Europa Individui che non hanno mai utilizzato internet – 2016 (%) Il percorso verso l’alfabetizzazione 35 33 30 informatica e la cultura digitale nel nostro 30 28 26 25 Paese sconta ancora un certo ritardo 25 23 23 22 22 22 21 19 20 17 17 Nel 2016 ancora il 25% degli individui in Italia 15 15 14 15 13 13 non ha mai usato internet a fronte di una 11 10 10 10 8 media europea che si attesta al 14% 5 4 4 5 3 2 2 Enorme il divario con i paesi più maturi come 0 Svezia, Danimarca e Lussemburgo dove Grecia Repubblica Ceca Lettonia Estonia Germania Finlandia Portogallo Italia Irlanda Lussemburgo Bulgaria Cipro Croazia Lituania Spagna Austria Belgio Romania Polonia Malta Francia Olanda Regno Unito Svezia Danimarca Slovenia Ungheria Slovacchia UE soltanto il 3 ed il 2%% degli individui non ha mai usato internet. Individui che utilizzano internet quotidianamente – 2016 (%) Nel 2016 il 66% degli individui in Italia 100 93 89 utilizza internet ogni giorno a fronte di 90 88 86 85 85 78 77 74 una media europea che si attesta al 80 72 71 71 70 70 70 69 68 68 67 66 65 64 63 70 60 60 57 57 71% 60 49 50 42 40 Enorme il divario con i paesi più 30 20 maturi come Lussemburgo, Danimarca 10 0 e Regno Unito dove ben il 93, 89 e Italia Portogallo Grecia Germania Belgio Irlanda Repubblica Ceca Estonia Danimarca Francia Malta Cipro Lettonia Spagna Croazia Lituania Bulgaria Finlandia Svezia UE Ungheria Slovacchia Slovenia Lussemburgo Regno Unito Olanda Austria Polonia Romania l’88% degli individui utilizza internet ogni giorno Fonte: Eurostat 3
L’utilizzo di internet. Le attività compiute in rete 1/2 sending/receiving e‐mails telephoning or video calls 350 participating in social networks finding information about goods and services 300 86 250 83 86 85 80 70 77 72 85 200 60 74 68 62 61 82 66 62 70 64 74 59 65 66 65 67 69 70 67 150 38 57 57 66 57 69 62 62 35 35 57 45 58 60 57 50 40 52 50 49 63 45 44 47 52 38 50 54 53 58 100 32 37 46 48 44 42 33 35 46 28 42 41 38 32 33 29 25 32 52 27 37 41 54 24 48 28 32 28 50 27 83 73 77 79 85 90 83 88 93 93 54 58 52 57 66 58 76 64 71 58 77 62 69 77 68 53 71 42 43 0 In tutte le attività l’Italia mostra performance inferiori alla media europea a dimostrazione dell’immaturità della domanda di servizi digitali Soltanto il 54% degli individui nel 2016 ha utilizzato internet per inviare/ricevere email a fronte di una media europea del 71%, il 24% ha telefonato o fatto video‐chiamate (32% a livello UE), il 42% per partecipare ai social networks (52% a livello UE) e il 35% per cercare informazioni su beni e servizi (66% a livello UE Fonte: Eurostat 4
L’utilizzo di internet. Le attività compiute in rete 2/2 Internet banking – 2016 (% individui) 100 Nel 2016 il 29% degli individui ha compiuto 88 86 85 83 90 80 79 71 acquisti online a fronte di una media 64 64 62 59 70 60 54 53 53 52 51 49 europea del 49% 46 45 43 50 39 38 35 35 40 29 29 28 30 20 19 A guidare la classifica la Danimarca con 5 4 10 l’86%, seguita da Finlandia (86%) ed Olanda 0 (85%) Belgio Italia Portogallo Grecia Estonia Lettonia Germania Repubblica Ceca Malta Spagna Cipro Danimarca Francia Lituania Croazia Bulgaria Finlandia Svezia UE Ungheria Lussemburgo Olanda Regno Unito Irlanda Austria Polonia Romania Slovacchia Slovenia Nel 2016 il 29% degli individui ha compiuto acquisti E‐commerce – 2016 (% individui) online a fronte di una media europea del 55% 83 82 78 Il Politecnico di Milano registra una crescita del 18%, 90 80 76 74 74 67 66 70 59 58 57 56 56 55 per un giro di affari che sfiora i 20 miliardi di euro 60 48 47 44 44 50 42 40 39 Circa 3 miliardi provengono da transazioni via 40 33 33 31 31 29 29 30 17 12 mobile (+63% rispetto al 2015) 20 10 Il turismo si conferma al primo posto con una quota 0 Grecia Portogallo Italia Germania Irlanda Belgio Repubblica Ceca Estonia Malta Spagna Lettonia Cipro Danimarca Francia Croazia Lituania Bulgaria Svezia Finlandia UE Slovenia Ungheria Regno Unito Lussemburgo Olanda Austria Polonia Romania Slovacchia del 44% (+ 10%), seguito da Elettronica di Consumo (15%, + 28% dal 2015) e Abbigliamento che vale oggi il 10% (+ 27%) Crescente l’importanza dei settori emergenti (Food & Grocery, Arredamento e home living, Beauty, Giocattoli), che complessivamente valgono oltre 1,5 miliardi di euro e crescono con tassi compresi tra il 30 ed il 50% Fonte: Eurostat 5
L’M2M in Italia e nel mondo Connessioni M2M (2016) 100 15 L’Italia è il Paese col più 77,25 elevato numero di connessioni 80 12 10,77 machine‐to‐machine (quasi 11 60 9 milioni, +52% rispetto al 2015) 40 6 ed è quarta per numero di 17,73 connessioni ogni 100 abitanti 20 3 (17,7) 0 0 Leader indiscussa la Svezia, con oltre 77 connessioni ogni 100 abitanti Connessioni M2M/100 abitanti (asse sinistro) Connessioni M2M (milioni; asse destro) Connessioni IoT B2B 6 5 Le connessioni B2B, a livello globale, sono CAGR=+26% 4 stimate in crescita ad un ritmo piuttosto sostenuto (+26% medio annuo), passando dai In miliardi 3 circa 680 milioni del 2011 ai 5,4 miliardi stimati 2 per il 2020. 1 0 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonte: OCSE (2017); Verizon (2015) 7
Internet of Things – Il mercato globale Secondo le stime, la spesa delle imprese in tecnologie IoT a livello globale più che raddoppierà nel giro dei prossimi 5 anni, con un’attenzione particolare ai servizi, che crescono in misura maggiore. A livello settoriale, l’industria è e rimarrà il settore in grado di attrarre i maggiori investimenti, sebbene i settori che registreranno la più consistente crescita saranno quello dei wearable, home automation, healthcare e consumer, con tassi medi annui superiori al 20%. A livello geografico, gli investimenti sono concentrati in Nord America, Asia ed Europa L'investimento in tecnologie IoT da parte delle imprese L'investimento in IoT, per area geografica 300 60 CAGR=+16% CAGR=+20% 253 250 50 CAGR=+14% 40 200 In mld $ 57% In mld $ Servizi 30 2016 150 120 Prodotti 20 2021 100 55% 10 43% CAGR=+6% 50 45% 0 0 Nord America Asia Europa Resto del 2016 2021 mondo L'investimento in IoT, per settore merceologico CAGR 2016‐2021, per settore merceologico 35 Wearable 29,7% 28,9 30 Home automation 22,4% 25 Healthcare 21,7% 18,1 Consumer 20,8% In mld $ 20 15,5 15,5 13 Energia 18,5% 15 9,6 10,3 8,8 Utility 17,9% 10 4,9 5,7 3,9 5,4 Automotive 17,2% 2016 5 1,1 1,1 1,3 Industria 16,8% 0 2021 Retail 16,0% BSFA* 15,5% High tech 15,0% Telecom 14,9% Trasporto 12,7% Media & intrattenimento 12,1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% Fonte: Zinnov Research & Analysis (2016) 8 * Banca, servizi finanziari e assicurazioni
Internet of Things – Il mercato UE Dimensione del mercato IoT in UE, per Paese (%;2020) 13% Regno Unito 2% 23% Germania Secondo le stime di IDC, i mercati IoT 2% Francia più rilevanti, ne 2020, saranno Regno 4% Italia Unito, Germania e Francia, che 5% Spagna insieme rappresentano il 60% del Paesi Bassi mercato UE complessivo 6% Svezia 21% Belgio 8% Polonia 16% Resto d'Europa Dimensione del mercato IoT in UE, per Paese (mln €) 300.000 300% Il mercato per il quale si attende il 250.000 250% maggior sviluppo è quello svedese 200.000 200% (+212% nel periodo), sebbene resti in settimana posizione e ben Mln € 150.000 150% più contenuto rispetto a Regno 2020 100.000 100% Unito, Germania e Francia. Δ 2014‐2020 In Italia, il mercato IoT triplicherà, 50.000 50% passando dai circa 32 miliardi € a 0 0% quasi 98 miliardi € Fonte: IDC (2014) 9
Il 5G per le sfide dell’IoT La massiccia crescita del traffico dati mobile, favorita dalla diffusione dell’Internet of Things pone all’attenzione del mercato e delle istituzioni, la necessità di promuovere la ricerca e gli investimenti sullo sviluppo di tecnologie in grado di assicurare performance migliori e fronteggiare le sfide del futuro Il 5G si presenta, nel segmento mobile, non solo come la tecnologia in grado di assicurare un evidente miglioramento delle performance ad oggi garantite dal 4G, ma anche come fattore abilitante una serie di servizi che saranno in grado di rivoluzionare la vita dei cittadini/consumatori e delle imprese • una velocità di trasferimento dei dati fino a 100 volte più veloce Le performance del • fortissima riduzione della latenza (vicina a zero) 5G • volume di dati mobili mille volte superiore ai livelli attuali • maggiore longevità della batteria dei dispositivi • enorme incremento del numero di dispositivi gestibili (1 milione in 1 kmq) • possibilità di utilizzare diverse bande (da 400 MHz a 100 GHz) 10
Il 5G: la roadmap europea e l’avvio delle sperimentazioni in Italia 8 AZIONI: 1) promuovere trials preliminari dal 2017 e trials commerciali di dimensione multi‐nazionale a partire dal 2018 incoraggiando gli Stati membri ad adottare delle roadmap nazionali per lo sviluppo del 5G ed identificare almeno una “5G Global città “5G enabled” alla fine del 2020; Developments” 2) identificare in accordo con gli Stati membri alla fine del 2016 una lista di and “5G for frequenze “pioniere” da utilizzare per il lancio iniziale dei servizi 5G; Europe: an Action 3) adottare un accordo in merito al set completo delle frequenze (sotto e sopra Plan” (14.9.2016) di 6 GHz) da armonizzare per lo sviluppo delle reti commerciali 5G in Europa; 4) monitorare i progressi e favorire lo sviluppo delle small cells; 5) promuovere alla fine del 2019 la disponibilità di un iniziale standard globale 5G, favorire la standardizzazione dell’accesso radio e la conclusione di partnerships tra diversi settori industriali; 6) pianificare esperimenti tecnologici da realizzare nel 2017 e presentare una dettagliata roadmap a marzo 2017 per l’implementazione di trials commerciali avanzati; 7) incoraggiare gli Stati membri a considerare gli utilizzi della rete 5G per migliorare la performance dei servizi di comunicazione utilizzati per la pubblica sicurezza; 8) identificare le ipotesi e le modalità per una venture financing facility. 11
Il 5G: la roadmap europea e l’avvio delle sperimentazioni in Italia In attuazione dell’Action Plan della Commissione, il 16.03.2017 è stato pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico l’avviso pubblico con il quale si richiede la presentazione di proposte progettuali preliminari finalizzate a realizzare, a seguito di specifica autorizzazione ministeriale, sperimentazioni pre‐commerciali per reti e servizi innovativi 5G nella porzione di spettro 3.7 – 3.8 GHz Tale sperimentazione interesserà 5 città italiane: AREA 1: Milano area metropolitana AREA 2: Prato e L’Aquila AREA 3: Bari e Matera Il bando persegue la finalità di sperimentare la rete 5G non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche con riguardo ai servizi. Esso dunque non è rivolto solo agli operatori delle comunicazioni ma anche ad altri soggetti di livello nazionale ed internazionale che vogliono sperimentare servizi con la tecnologia 5G e, dunque, ad università, enti e centri di ricerca ed imprese con specifiche competenze nel settore dei servizi oggetto della sperimentazione, che non siano operatori di rete e/o servizi di comunicazione elettronica Avvio delle sperimentazioni: entro il 31.12.2017 Termine presentazione progetti: 12 giugno 2017 12
Big Data ed Intelligenze Artificiali tra opportunità e rischi per la sicurezza
Big Data & Intelligenza Artificiale: La 4° rivoluzione industriale La crescita del mercato dei Big Data 100 Secondo il rapporto IDC del novembre 2015, 88,5 92,2 90 84 il mercato dei Big Data, crescerà a un tasso di 80 78,7 72,4 annuo composto (CAGR) del 23% 70 65,2 relativamente al periodo di 2014‐2019, 60 57,3 $ 48,6 raggiungendo i 48,6 miliardi di dollari nel miliardi 50 40,8 2019 40 33,5 27,3 30 22,6 19,6 18,3 20 12,25 I settori a uso più intensivo di Big Data 7,6 10 0 6% 6% 29% 7% 8% Anche in Italia, il mercato dei Big Data Analytics sta continuando a crescere registrando un +15% 8% nel 2016 e raggiungendo un valore complessivo 22% 14% di 905 milioni di euro. Il settore più interessato nel mercato degli Analytics è quello bancario Assicurazioni Utility GDO Servizi (29%), seguito dal manifatturiero (22%) e da quello telco e media (14%). PA e Sanità Telco e media Manifatturiero Banche 14 Fonte: Statista; Osservatori.net
Intelligenze Artificiali, un mercato in rapida espansione Principali vantaggi derivanti dall’utilizzo delle I.A. La maggiore disponibilità di data‐set Previsioni sulle attività sempre più vasti e ricchi, congiuntamente alla possibilità di 7% 4% Automazione di attività ripetitive collaborare con smart machines, sta 10% dando un forte impulso allo sviluppo di 38% Monitoraggio e valutazione attività applicazioni business basate sulle I.A., prevalentemente in settori ricchi di dati 14% Aumento della qualità di comunicazione Raccomandazioni relative ai problemi 27% interni Altro Le dimensioni del mercato dell'intelligenza artificiale 40000 35000 Il mercato delle I.A. è in forte 30000 espansione attraendo ingenti 25000 investimenti da ogni parte del 20000 mondo milioni $ 15000 10000 Si prevede che il mercato raggiunga 5000 circa i 39 miliardi di dollari nel 0 2025, con un CAGR del 56,77% a 2016* 2017* 2018* 2019* 2020* 2021* 2022* 2023* 2024* 2025* partire dal 2016. 15 Fonte: Narrative Science; Statista
La Cyber Security nell’era della Digital Transformation Le minacce informatiche, oggigiorno, sono sempre più una componente imprescindibile che caratterizza l’ambiente digitale in cui operano le imprese. Gli attacchi mirati da parte degli hacker, oltre ad aumentare significativamente di numerosità, crescendo ad un tasso annuo composto del 60%, stanno diventando più sottili e subdoli. I 20 Paesi a maggior rischio di attacchi online 2016 Totale di incidenti sulla sicurezza informatica (secondo il numero di minacce rilevate sui pc da Kaspersky*) 70 50% 59,1 60 40% 50 42,8 30% 40 milioni 28,9 20% 30 24,9 22,7 20 10% 9,4 10 3,4 0% 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 *Percentuale di tutti gli utenti dei prodotti Kaspersky Lab nel Paese indicato che hanno ricevuto «alerts» riguardo alle minacce rilevate sul proprio pc. 16 Fonte: PwC Global State of Information Security Survey 2015 & 2016; Kaspersky Security Bulletin Overall Statistics 2016
Cyber Security vs hacker: un mercato in continua crescita La sicurezza IT è il settore tecnologico che cresce più Spesa globale per la sicurezza IT rapidamente di tutti gli altri, essendo guidata dalla 180 170 criminalità informatica. Dal 2004 al 2017 il mercato è 160 cresciuto di ben 35 volte, arrivando a raggiungere i 120 miliardi di dollari 140 120 Si stima che il mercato della sicurezza informatica 120 possa raggiungere i 170 miliardi di dollari entro il 100 $ 2020, con un tasso di crescita annuo composto miliardi 75,4 80 (CAGR) del 9,8% a partire dal 2015 60 I settori più performanti in termini di Cyber Security 2016* 40 20 Telecomunicazioni 45% 3,5 Hi‐Tech 44% 0 2004 2015 2017 2020* Banche 44% Prodotti di consumo 39% Assicurazioni 38% Nonostante gli ingenti investimenti nel settore, Assistenza sanitaria 37% gli hacker sembrano essere sempre un passo Vendite al dettaglio 32% avanti rispetto alle aziende: solo una su 3 infatti è Utilities 31% in grado di monitorare in maniera efficace gli Attrezzature industriali 28% elementi critici del proprio business Energia 27% Le aziende di telecomunicazioni risultano quelle Life Science 19% più preparate a far fronte alle minacce, seguite dalle aziende Hi‐Tech e dalle banche. *Percentuale di imprese del settore, intervistate da Accenture, che mostrano un elevato grado di competenza relativamente a 33 ambiti specifici di cyber security 17 Fonte: Gartner 2016; Accenture Security Index
Questioni chiave Considerato il livello di relativa “immaturità digitale” che caratterizza il nostro Paese, quali sono ad oggi i settori su cui agire prioritariamente per favorire un processo rapido di maturazione che consenta di colmare il gap che ci separa dai best performer europei? Quale potrebbe essere in ruolo della PA in questo processo di maturazione digitale dei cittadini/consumatori? Il soggetto pubblico si presenta in una doppia veste: quella di regolatore e quella di committente. Con riguardo alla prima, in che misura, e in quali settori, può (o deve) promuovere azioni di indirizzo stanziando finanziamenti straordinari destinati a enti pubblici e aziende private? In che modo la Pubblica Amministrazione può agire per adottare una visione sempre più IoT‐friendly, ed in quali settori ha mostrato di fare passi in avanti (trasporti, energia, sostenibilità, rifiuti, ambiente)? Quali sono gli ostacoli normativo‐regolamentari ancora da abbattere a livello nazionale ed europeo per favorire una sempre maggiore diffusione dell’internet of Things? Come potrebbero delinearsi i consorzi e quale ruolo dovrebbero avervi le università e i centri di ricerca e le aziende di altri settori? Quale ruolo dovrebbero avere le associazioni di rappresentanza, a partire dalle territoriali confindustriali? Quali potrebbero essere i settori verticali più interessanti da sviluppare nei diversi contesti territoriali? Con quali ricadute per la cittadinanza ed i consumatori, oltre che per il tessuto produttivo? Quali altri potrebbero essere i settori e le aree maggiormente interessate, in prospettiva, dalla rivoluzione introdotta dalle intelligenze artificiali? Quali potrebbero essere i principali benefici per la società? Le intelligenze artificiali potrebbero essere introdotte nella gestione delle pratiche burocratiche della Pubblica Amministrazione comportando una maggiore efficienza complessiva in termini di servizi? È giusto che l'Unione Europea e i Paesi membri intervengano con misure a supporto della disoccupazione? Quali sono i settori maggiormente colpiti dagli attacchi informatici? Tra le diverse tipologie di crimini legati ad attacchi informatici, quali sono quelli che possono destare una maggiore preoccupazione? Come si potrebbe contrastare gli hacker che hanno la propria base in Paesi caratterizzati da una regolamentazione contro gli attacchi informatici piuttosto lasca e lacunosa?
Grazie! Piazza dei Santi Apostoli 66 00187 Roma tel. +39 06 4740746 fax +39 06 40402523 Rond Point Schuman 6 1040 Bruxelles tel. + 32 (0) 22347882 info@i-com.it www.i-com.it 19
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