Analisi SWOT Strategia di Sviluppo Urbano 2014-2020 Area urbana di ISERNIA-MIRANDA-PESCHE - Comune di Isernia
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Strategia di Sviluppo Urbano 2014-2020 Area urbana di ISERNIA-MIRANDA-PESCHE Analisi SWOT Comune di ISERNIA Comune di MIRANDA Comune di PESCHE Autorità Urbana: ISERNIA ESTRATTO dal Form (versione 3 del documento) “POR FESR FSE Molise 2014-2020 – La Strategia delle Aree urbane” Luglio 2016 Comune di Isernia, Ufficio Politiche pubbliche: dr. Sergio Fraraccio - dr. Enrico Angiolilli 1
ANALISI SWOT Tale analisi riassume e classifica i pro e i contro principali dello stato dei beni/risorse secondo questi quattro aspetti e ne presenta i risultati sotto forma tabellare: • i “punti di forza” fanno riferimento a ciò che il territorio ha da offrire, principalmente i beni e gli elementi che costituiscono il patrimonio materiale ed immateriale. Si tende all’individuazione dei fattori di attrazione del contesto che possiedono un vantaggio competitivo e che sono quindi i primi elementi su cui basare le azioni e le iniziative di promozione; • i “punti deboli” si rifanno a ciò che è carente nell’ambito di studio, quale la scarsità e non adeguatezza dei servizi offerti ai turisti e la debolezza della situazione infrastrutturale. Ulteriore criticità è legata a tutti quei fattori che pregiudicano la conservazione dei beni e la loro corretta valorizzazione. Si tende all’individuazione dei fattori di attrazione per i quali il territorio si trova attualmente in una posizione di svantaggio competitivo rispetto ad altri contesti concorrenti; • le “opportunità” riguardano più direttamente le circostanze in cui può avvenire lo sviluppo. Esse, infatti, sono i possibili vantaggi futuri che sarebbe opportuno accrescere per una valorizzazione del territorio. Si tende all’individuazione dei fattori che, se opportunamente sostenuti e promossi, possono trasformarsi in punti di forza del territorio, nonché delle azioni da intraprendere a breve per sfruttare le potenzialità avviate; • i “rischi” -come le opportunità- riguardano più direttamente le circostanze in cui può avvenire lo sviluppo e sono quei fattori che potrebbero avere degli effetti negativi sulla strategia generale ed è necessario quindi minimizzarli e, dove non è possibile, modificarne la strategia. Si tende alla rilevazione degli elementi che, in assenza di interventi, possono danneggiare il territorio ed il potenziale competitivo culturale, economico e sociale. Quanto emerge dall’analisi permette di individuare le prime traiettorie verso cui indirizzare la fase propositiva ed individuare delle priorità d’intervento che costituiscono la base per la definizione di scenari strategici, di piani di azione, di obiettivi ed interventi indirizzati all’aumento della conoscenza, della conservazione, della tutela e della valorizzazione delle risorse territoriali, rivolti sia alla collettività locale che ad un pubblico più vasto. Costruire uno scenario strategico significa individuare delle ”vision”, cioè delle prospettive verso cui tendere in un arco temporale di lungo periodo, che definiscano ciò che l’Area urbana ed il suo contesto si prefiggono di diventare. In seguito alla definizione delle diverse “vision”, la strategia si articola in quattro Assi strategici ai quali corrispondono specifiche azioni e progetti, strettamente interdipendenti tra loro, che sono declinati in: 1. Asse della conoscenza e della ricerca; 2. Asse della conservazione e della tutela; 3. Asse della valorizzazione culturale, sociale ed economica; 4. Asse della comunicazione. I quattro Assi strategici ed i corrispondenti obiettivi ed interventi operativi, da attuare nel breve- medio periodo, non sono altro che la base per lo sviluppo della strategia fondata sulla logica delle Reti funzionali. Questa metodologia individua un format, declinato secondo i quattro Assi 2
strategici, che contiene: • gli obiettivi a cui la strategia mira; • le azioni che puntano alla realizzazione degli obiettivi prefissati; • l’ambito d’azione in cui ogni obiettivo genera i suoi effetti; • i potenziali referenti di ogni intervento prefissato; • lo stato di avanzamento (valore attuale e valore atteso) che specifica tutti gli interventi in fase di realizzazione o in programmazione; • l’importo (ove a conoscenza) relativo ad ogni singolo intervento; • le fonti finanziarie; • i tempi di realizzazione degli interventi. Tale metodologia consente di produrre un quadro sintetico e completo di ogni asse d’azione, all’interno del quale è possibile trovare istantaneamente una diretta corrispondenza tra gli interventi e le fonti finanziarie in gioco. Quindi, l’analisi SWOT costituisce una premessa fondamentale per l’impostazione di una strategia di valorizzazione del territorio. Per rendere più completa ed efficace l’esposizione, si è proceduto alla destrutturazione dell’analisi del territorio in layer concettuali, così da poterne cogliere le singole peculiarità. Il territorio pertanto è stato suddiviso in layer: 1. sociale; 2. ambientale; 3. economico; 4. culturale; 5. turistico; 6. infrastrutturale / strutturale / servizi. Per ogni contesto è stata quindi individuata la sintesi dei punti di forza/opportunità alla base della definizione della strategia di valorizzazione del territorio. Allo stesso tempo, sono stati determinati anche i punti di debolezza/rischi che costituiscono la base su cui impostare le azioni mirate alla conservazione delle risorse oggetto di studio. L’analisi SWOT completa, redatta secondo la metodologia sin qui esposta, costituisce una sezione del “Piano di sviluppo territoriale” (valorizzazione e gestione delle risorse sfruttabili ai fini dello sviluppo economico e della coesione sociale), strumento in corso di stesura da parte dell’Ufficio Politiche pubbliche del Comune di Isernia. Pertanto, in questa sede, l’analisi SWOT viene compendiata nelle sue linee essenziali risultanti dal Piano testé citato e viene esposta nel quadro sinottico risultante dalla tabella di pagina seguente (ogni quadrante è suddiviso nei layers concettuali: sociale - ambientale - economico - culturale - turistico - infrastrutturale / strutturale / servizi). 3
Strategie di sviluppo urbano per l’area urbana di Isernia-Miranda-Pesche Condizioni endogene Analisi SWOT Punti di forza (Strengths) Punti di debolezza (Weaknesses) SOCIALE SOCIALE • Alta percentuale di popolazione in età lavorativa. • Bassa densità demografica. • Elevato grado di istruzione. • Dispersione amministrativa della popolazione. • Significativa presenza di immigrati in età lavorativa. • Svuotamento demografico e funzionale dei centri • Alto grado di sicurezza sociale (attrazione nuova storici (possibilità di riqualificazione e popolazione residente). rigenerazione). AMBIENTALE AMBIENTALE • Prossimità geografica (ad aree ad alta densità • Territorio montano con forti variazioni altimetriche. demografica). • Vincoli ambientali: idrogeologico, paesaggistico, • Territorio incontaminato (turisticamente appetibile). culturale. • Prossimità al Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise, • Acqua solfurea (inutilizzazione, rischio degrado Opportunità (Opportunities) oasi e riserve naturali, a siti archeologici, a stazioni ambientale e edilizio). sciistiche. Condizioni esogene • Presenza di riserve naturali, ZPS, SIC, Aree protette. • Cospicue risorse idriche (Aesernium città dell’acqua). • Vantaggio localizzativo geografico (equidistanza fra le aree metropolitane di Roma-Napoli-Bari-Pescara) e dotazione infrastrutturale commerciale (possibilità di rinnovare/attivare servizi di logistica mercantile specie del fresco). • Bassa pressione ambientale (in termini di emissioni di gas serra). • Energie rinnovabili (risorse naturali, idriche, eoliche e solari). • Acqua solfurea (attrazione operatori economici, servizi sanitari e flussi d’utenza su scala interregionale). • Le Piane e sorgenti San Martino e relative strutture sportive (possibilità di creazione di un complesso ambientale idro-botanico-sportivo con attrazione investimenti pubblico-privati, interesse scientifico, flussi di utenza interregionale). 4
ECONOMICO ECONOMICO • Numerosità imprenditoriale (più prossimo al dato • Trend decrescente del PIL. nazionale che a quello del Mezzogiorno). • Produzione primaria, prevalentemente di • Tessuto produttivo costituito da microimprese (ad autoconsumo, ma con possibilità di valorizzazione elevato grado di resilienza e di interattività). di prodotti tipici. • Casi di eccellenza nell’innovazione. • Saldo commerciale negativo (ma con margini di • Disponibilità di manodopera in disoccupazione miglioramento). detentrice di know-how diversificati (specie in edilizia, • Investimenti in R&S al di sotto dei dati nazionale e nell’auto e nel fashion). del Mezzogiorno (salvo possibilità di assumere • Vigenza di misure finanziarie pubbliche di contrasto misure mirate; es.: distretti produttivi, alla disoccupazione giovanile (Garanzia Giovani, implementazione corsi universitari). Impresa Subito, Programma PARI). • Emigrazione di forza lavoro con grado di • Vantaggio localizzativo geografico (equidistanza fra le formazione elevata ed alta professionalità aree metropolitane di Roma-Napoli-Bari-Pescara) e (possibilità di coinvolgimento nella governance dotazione infrastrutturale commerciale (possibilità di urbana ed in R&S, favorendo piani di rientro). rinnovare/attivare servizi di logistica mercantile specie • Gap di competitività tra le regioni europee. Gap del fresco). nell’efficientamento energetico (ampi margini di • Possibilità di creare il Distretto produttivo FinTech. miglioramento). • Energie rinnovabili (risorse naturali, idriche, eoliche e solari). • Identità artigianale: tombolo. Identità agroalimentare: cipolla, tartufo, vino. • Paleolitico: La Pineta e Museo archeologico S. Maria delle Monache (attrazione risorse, flussi di utenza e interesse scientifico su scala internazionale). • Emergenze storiche architettonico-urbanistiche della colonia romana (monumenti, acquedotto, impianto urbano centro storico). • Emergenze storiche territoriali (Tratturo Candela- Castel di Sangro, insediamenti agro-pastorali, edilizia religiosa rupestre). • Acqua solfurea (attrazione operatori economici, servizi sanitari e flussi d’utenza su scala interregionale). • Le Piane e sorgenti S. Martino e relative strutture sportive (possibilità di creazione di un complesso ambientale idro-botanico-sportivo con attrazione investimenti pubblico-privati, interesse scientifico, flussi di utenza interregionale). • Città universitaria. 5
CULTURALE CULTURALE • Casi di eccellenza nell’innovazione. • Soppressione dei corsi di formazione professionale • Possibilità di creare il Distretto produttivo FinTech. (possibilità di riattivazione per specifiche qualifiche maggiormente richieste dal mercato del lavoro). • Identità artigianale: tombolo. Identità agroalimentare: cipolla, tartufo, vino. • Emigrazione di forza lavoro con grado di formazione elevata ed alta professionalità • Paleolitico: La Pineta e Museo archeologico S. Maria (possibilità di coinvolgimento nella governance delle Monache (attrazione risorse, flussi di utenza e urbana ed in R&S, favorendo piani di rientro). interesse scientifico su scala internazionale). • Emergenze storiche architettonico-urbanistiche della colonia romana (monumenti, acquedotto, impianto urbano centro storico). • Emergenze storiche territoriali (Tratturo Candela- Castel di Sangro, insediamenti agro-pastorali, edilizia religiosa rupestre). • Sentieri di vita e di opere del Papa Santo Celestino V. • Città universitaria. • Istituto d’arte G. Manuppella (recupero del prestigio nazionale e valorizzazione della risorsa formativa). • Rito di Priapo (se recuperato e valorizzato). TURISTICO TURISTICO • Informazione e fruizione delle risorse turistiche (larghi margini di ottimizzazione gestionale dei servizi turistici). • Paleolitico: La Pineta e Museo archeologico S. Maria delle Monache (attrazione risorse, flussi di utenza e interesse scientifico su scala internazionale). • Emergenze storiche architettonico-urbanistiche della colonia romana (monumenti, acquedotto, impianto urbano centro storico). • Emergenze storiche territoriali (Tratturo Candela- Castel di Sangro, insediamenti agro-pastorali, edilizia religiosa rupestre). • Sentieri di vita e di opere del Papa Santo Celestino V. • Acqua solfurea (attrazione operatori economici, servizi sanitari e flussi d’utenza su scala interregionale). • Le Piane e sorgenti S. Martino e relative strutture sportive (possibilità di creazione di un complesso ambientale idro-botanico-sportivo con attrazione investimenti pubblico-privati, interesse scientifico, flussi di utenza interregionale). • Istituto d’arte G. Manuppella (recupero del prestigio nazionale e valorizzazione della risorsa formativa). • Rito di Priapo (se recuperato e valorizzato). 6
INFRASTRUTTURALE / STRUTTURALE / SERVIZI INFRASTRUTTURALE / STRUTTURALE / SERVIZI • Presenza di strutture sanitarie pubbliche sottoutilizzate • Assenza di collegamenti autostradali e di linee (possibilità di implementazione e integrazione con ferroviarie ad alta velocità. potenzialità attrattive di utenza extraregionali). • Gap infrastrutturale sulla banda larga BUL (in via di • Disponibilità di piani di insediamento produttivo e di recupero). edilizia industriale/commerciale inutilizzata. • Ritardo nell’attuazione dell’Agenda digitale (in via • Vantaggio localizzativo geografico (equidistanza fra le di recupero). aree metropolitane di Roma-Napoli-Bari-Pescara) e • Ritardo nell’attuazione della smart city: e-health, e- dotazione infrastrutturale commerciale (possibilità di mobility, e-government, e-culture, e-security, e- rinnovare/attivare servizi di logistica mercantile specie justice, reti wi-fi pubbliche (possibilità di recupero del fresco). con diversi progetti allo studio). • Buona dotazione di viabilità provinciale e statale. • Assenza di collegamenti autostradali e alta velocità • Dotazione di strutture ricettive (in prospettiva ferroviaria. turistica). • Eccessiva dotazione e distribuzione sul territorio • Dotazione e distribuzione sul territorio delle delle urbanizzazioni primarie a rete urbanizzazioni primarie a rete (possibilità di (sottoutilizzazione, alti costi di gestione). ottimizzazione finalizzata allo sviluppo). • Auditorium (sottoutilizzazione, incompiutezza, • Auditorium (possibilità di insediamento di attività rischio degrado). culturali ed altre funzioni, attrazione investimenti e • Eccessiva dotazione di verde pubblico (rischio flussi di utenza interregionale). degrado per costi di gestione). • Buona dotazione di parcheggi di interscambio e • Acqua solfurea (inutilizzazione, rischio degrado terminal autolinee, attrezzati e ben dislocati (da ambientale e edilizio). interconnettere con e-mobility). • Patrimonio edilizio scolastico vetusto (attrazione • Buona dotazione di verde pubblico (miglioramento finanziamenti per la ristrutturazione o la qualità ambientale urbana, attrazione investimenti e delocalizzazione in ambiti specifici con nuova nuova popolazione residente). destinazione del patrimonio esistente nei centri • Parco urbano della stazione (integrazione al mix urbani). funzionale). • Presenza di patrimonio edilizio privato inutilizzato a • Buona dotazione attrezzature sportive (attrazione rischio degrado (attrazione investimenti per la flussi di utenza, implementazione e interazione ristrutturazione e il riuso). funzionale e gestionale). • Parco mezzi autolinee vetusto (necessita • Disponibilità di patrimonio edilizio privato inutilizzato rinnovamento con introduzione di mezzi a (creazione di alberghi diffusi, ospitalità e turismo propulsione elettrica e di car sharing). sostenibile ecc., attrazione nuova popolazione • Servizio trasporto pubblico locale sottoutilizzato e residente). scarsamente efficiente (necessita riorganizzazione • Paleolitico: La Pineta e Museo archeologico S. Maria funzionale con integrazione intermodale autobus- delle Monache (attrazione risorse, flussi di utenza e car scharing-bike sharing-taxi). interesse scientifico su scala internazionale). • Buona disponibilità di infrastrutture capaci di soddisfare i fabbisogni di flussi turistici improvvisi e consistenti (impianti di smaltimento rifiuti solidi urbani, rete idrica per uso potabile, impianti di depurazione, rete viaria locale, etc.). 7
SOCIALE SOCIALE • Prossimità geografica (ad aree ad alta densità • Bassa densità demografica. criminale). • Tendenza alla decrescita demografica. • Sicurezza sociale (rischio contaminazione criminalità • Dispersione amministrativa della popolazione. extraregionale). • Svuotamento demografico e funzionale dei centri storici. • Pendolarismo rilevante. AMBIENTALE AMBIENTALE • Prossimità geografica (ad aree ad alta densità • Territorio montano con forti variazioni altimetriche. criminale). • Rischio sismico elevato. • Territorio incontaminato (suscettibile di aggressioni • Rischio idrogeologico diffuso. ambientali). • Vincoli ambientali: idrogeologico, paesaggistico, • Bassa pressione ambientale (che può attrarre industrie culturale. insalubri in delocalizzazione da siti più inquinati). ECONOMICO ECONOMICO • Tessuto produttivo costituito da microimprese (con • Bassa propensione all’innovazione (salvo casi limitato potere contrattuale e competitivo). d’eccellenza). • Tasso di disoccupazione superiore al dato nazionale. • Capacità di spesa delle famiglie inferiore alla media Minacce (Threats) del centro-nord. Spesa sociale (welfare, servizi sociali) esclusivamente a carico dei comuni (assenti finanziamenti privati). • Sanità pubblica con forti criticità finanziarie. • Saldo demografico negativo delle medie imprese, specie in area periurbana e nel settore secondario. • Elevata terziarizzazione dell’economia (con significativa incidenza della PA e del commercio). • Pendolarismo rilevante. CULTURALE CULTURALE • Scarsa propensione agli investimenti in campo culturale. • Scarsa ed impropria programmazione in campo culturale. TURISTICO TURISTICO • Scarsa presenza di flussi turistici. • Scarsa propensione agli investimenti in campo turistico. INFRASTRUTTURALE / STRUTTURALE / SERVIZI INFRASTRUTTURALE / STRUTTURALE / SERVIZI • Dotazione di strutture ricettive (riconvertite ad usi non • Carenza di rete ferroviaria elettrificata e a doppio turistici). binario. • Gap nell’efficientamento energetico (inadempimento standards UE) per patrimonio edilizio, mobilità e reti dei pubblici servizi. 8
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