Cerimonia Ecumenica in occasione dell'inizio di Euro 08

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Fa fede soltanto la versione orale

                                           Embargo: 25.5.2008, ore 10:00

                 Sul legame diretto tra
             il Cielo e il campo di calcio

                      Allocuzione
                            del

       Consigliere federale Samuel Schmid

capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione
          della popolazione e dello sport (DDPS)

                            alla

       Cerimonia Ecumenica
 in occasione dell'inizio di Euro 08

         Zurigo, Grossmunster, 25 maggio 2008
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Cari appassionati di calcio!
Cari volontari!
E   cari     anche     voi,   concittadini   indifferenti   ai
Campionati!

Che cosa c'entra - per amor del Cielo - il calcio con la
religione?
Che cosa ci fa - per amor del Cielo - il ministro dello
sport sul pulpito?
Che cosa c'entrano - per amor del Cielo - le Chiese con
l'Euro 08?

Forse più di quanto alcuni vorrebbero. Di sicuro più di
quanto molti credono! Per rispondere a queste domande
ho scelto alcune formulazioni più provocanti di quanto
taluni si aspettano.

A Vienna, in una mostra dedicata ai Campionati europei, i
visitatori possono leggere le seguenti riflessioni:
«Per i tifosi di calcio, lo stadio è una specie di cattedrale,
la partita è come la messa, i canti sugli spalti fanno le
veci dei salmi e le figurine Panini hanno lo stesso valore
delle immaginette sacre per le generazioni passate».

E dato che ogni partita comincia con uno zero a zero, e
poiché il tifoso un giorno ha sentito raccontare la storia di
Davide contro Golia, egli si aspetta sempre il meglio dal
destino. Per lui il calcio è fede, speranza e amore.

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Ciò che vale per il tifoso vale a maggior ragione per il
giocatore.

Chi non ha mai visto un calciatore farsi il segno della
croce prima di un calcio di rigore? E quale calciatore,
dopo aver segnato su calcio di rigore, non rivolge con
gratitudine lo sguardo verso il cielo, verso l'Onnipotente?
Non sono forse in tanti a pensare che sia stato il Cielo in
persona a guidare la mano di Diego Armando Maradona
in occasione del leggendario goal ai Campionati del
mondo del 1986? Per non pochi sembra esserci un
legame diretto tra il campo di calcio e le sfere celesti!

Eh sì, no1 uomini siamo fatti così. Quante volte non
cerchiamo di metterei a posto con Dio alla bene e meglio,
per ottenere da Lui un aiuto all'ultimo minuto? Eppure,
quante volte, nonostante la nostra sciatteria, le nostre
improvvise preghiere vengono comunque esaudite?

Per tornare al calcio: alcuni sono dell'opinione che sia
una religione di rimpiazzo.
Personalmente ritengo che si tratti di una tesi errata.
Cosa che del resto è confermata dalle cifre: ancora oggi
ogni fine settimana le nostre chiese sono frequentate in
media da 500 000 persone, mentre gli stadi accolgono
ogni week end circa 50 000 appassionati. È tuttavia
innegabile che il calcio sia diventato un fenomeno di
massa e che gli Europei di calcio siano, in ordine di
importanza, la terza manifestazione sportiva al mondo.

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Un altro fatto innegabile è che i calciatori delle grandi
squadre sono delle star mondiali appartenenti a una élite
dotata per molti di uno statuto semidivino.           Quale
contropartita, è giusto aspettarsi che questa élite si
assuma le proprie responsabilità. Al riguardo, sono lieto
di poter constatare che la maggior parte degli sportivi è
consapevole del proprio ruolo di modello ed esempio.
Appartenere a una élite presuppone la capacità di
eccellere nel proprio campo. E la vera eccellenza è
sempre accompagnata da modestia e umiltà.

Le Chiese hanno fanno bene a occuparsi dei Campionati
europei! In tal modo, in quest'estate del 2008, vanno
incontro alla gente là dove si trova. Là dove ci troviamo.
Si tratta di una scelta saggia e intelligente, soprattutto se
si considera che le Chiese hanno scelto di andare
incontro agli uom1n1 del proprio tempo in maniera
ecumenica e internazionale.

Il tempo gioca a favore delle Chiese. Che cosa sono in
fondo 100 anni di storia del calcio? Che cosa sono 50
anni di Campionati europei? Le Chiese - come dice il
loro stesso slogan - sono «In campo da 2008 anni»! Con
una simile durata di gioco alle spalle, le Chiese hanno
forza da vendere!

Lo sport del calcio e le Chiese hanno tuttavia molto in
comune: entrambi puntano a valori positivi. A valori

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morali, a valori etici. l dieci comandamenti - unitamente
alle   Beatitudini    del   Discorso         sulla     Montagna
costituiscono il riferimento di base per la vita dei credenti.
Il futuro appartiene agli operatori di pace, alle persone
che    ritengono     che    la        tolleranza     s1a   una   virtù
fondamentale, a tutti coloro che si impegnano per la
giustizia.

Questi valori, anche se chiamati in altro modo, sono
perseguiti anche nel calcio e nello sport in genere - sia
nello sport di punta, sia nello sport di massa che nello
sport per disabili: andare incontro all'altro con rispetto,
contendersi il pallone con fair play, fare un gioco di
squadra, comportarsi in maniera responsabile sia nei
propri confronti che nei confronti degli altri.

Purtroppo in ambedue gli ambiti - nel calcio e nelle
Chiese - capita che questi valori siano ignorati. Spesso
ignorati e violati. (Ciò che però - sia detto tra parentesi -
non li rende in alcun modo meno credibili).

La società, come sappiamo, non è perfetta. Le Chiese
non sono perfette. E nemmeno il calcio è perfetto. Il
confine tra impegno sincero e fanatismo è molto sottile.
Nel calcio, nelle Chiese e nella società.

Poco fa il pastore Christoph Sigrist ha accennato al tema
della violenza.      Una violenza praticata da un'infima

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minoranza     di      facinorosi       rispetto   alla   stragrande
maggioranza degli appassionati di calcio.

Una violenza che non dobbiamo in alcun modo accettare!
Per questo motivo le autorità hanno adottato tutte le
misure necessarie per far sì che l'Euro 08 si svolga in
maniera sicura e pacifica. La mia speranza è che coloro
che picchiano ciecamente su tutto ciò che sta loro intorno
prima o poi si rendano conto di quanto sia insensato il
loro modo di agire. Di quanto sia assurda la violenza. Di
come la violenza non faccia altro che danneggiare e
distruggere - chi la subisce, ma anche chi ne fa uso.
Diciamo di no a chi si riempie il cuore di odio e di alcol.
Diciamo di sì ai cuori pieni di gioia ed entusiasmo.

Provare gioia, manifestare questa gioia e celebrarla
ass1eme     agli      altri:   anche     questo     fa   parte   del
Cristianesimo.

l Campionati europei 2008 devono essere una festa, una
festa per tutti noi! Una festa per gli ospiti, per chi li
accoglie, per l'Austria e per la Svizzera.

So che non tutti sono entusiasti di questa festa. So che
c'è una vita anche al di fuori del calcio e di sicuro anche
dopo l' Euro 08 ...

So che molti sono del tutto indifferenti all'Euro 08 e forse
anche infastiditi da tanto baccano. Mi rivolgo a loro per

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invitarli   ad    accogliere   la    proposta   delle    Chiese.
Indipendentemente dalle opinioni sul calcio, le chiese
sono aperte a tutti! Sono luoghi di silenzio e oasi di pace.
Approfittate di questa occasione. Oppure approfittate dei
Campionati per andare incontro ai visitatori provenienti
dal mondo intero. Vedrete che l'Euro 08 è molto più che
solo calcio!

Insisto: l'Euro 08 deve essere una festa! E a questa festa
forniranno un contributo essenziale migliaia di volontari.
Un centinaio e più di loro sono qui riuniti nella
GrossmOnster,       nella cattedrale di Zurigo.         Li saluto
calorosamente e li ringrazio di tutto cuore!

Avrei voluto essere anch'io tra            volontari di questi
Campionati!
Se oggi, nel quadro dell'Euro, non avessi un'altra
funzione, e se inoltre non mi chiamassero i compiti di
governo, sarei senz'altro uno di voi!

Il nostro Paese è fondato sul sistema di milizia e dunque
sul volontariato.
Il sistema di milizia è una delle peculiarità della Svizzera.
È il fiore all'occhiello di una società civile viva e
impegnata.       Un sistema che funziona perché molte
cittadine e molti cittadini fanno, su base volontaria, più
della media. Il sistema di milizia mobilita le forze migliori
in tutti gli strati della nostra società. Anche nell'ambito
dell'Euro 08.

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Voi, cari volontari, date un volto alla Svizzera quale
Paese ospitante dei Campionati. Il vostro senso di
responsabilità, la vostra premura, la vostra cortese
disponibilità, la gentilezza e il sorriso con cui accoglierete
gli ospiti daranno il tocco finale a questa grande festa del
calcio.   La   vostra   presenza         contribuirà   a   un   suo
svolgimento     tranquillo   e        sereno.   Meritate   pertanto
pienamente il titolo di «portatori di pace». Non c'è
compito più nobile al mondo.

Vi auguro di cuore ogni bene!

E auguro a tutti noi di poter dire il 29 giugno:
Grazie al Cielo- l'Euro 08 ha avuto luogo da noi!
Peccato che questo regalo del Cielo sia già passato!
E che il Cielo ci ascolti e faccia in modo che il nostro
compito nella società - qualsiasi esso sia - serva sempre
al bene di tutti!

                             ***

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