OBLAZIONE RIPARATRICE - E AZIONE SOCIALE CRISTIANA DUE CAMMINI INSEPARABILI

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168º COMPLEANNO DEL P. DEHON

             14 MARZO

  OBLAZIONE RIPARATRICE
E AZIONE SOCIALE CRISTIANA

DUE CAMMINI INSEPARABILI

  Giornata delle Vocazioni Dehoniane
          Veglia di preghiera
                 2011

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Cose da preparare:

L’occorrente per l’esposizione del Santissimo;
Si può collocare presso l’altare il pannello allusivo al tema
e alla giornata delle vocazioni dehoniane.

    01. Introduzione

Celebrare la nascita di un uomo stimato è riconoscere che la sua esistenza è
per noi dono di Dio. Il 14 marzo, giorno della nascita di P. Dehon, merita di es-
sere celebrato con azione di grazie e con la preghiera per nuove vocazioni, re-
ligiose e laicali, che possano portar avanti il carisma che ci ha legato.

Il P. Dehon ebbe a cuore due apostolati: portare gli uomini all‟amore del Cuore
di Gesù e promuovere una società più giusta soprattutto in favore degli operai e
dei piccoli.
Il suo ardente zelo pastorale scaturiva dalla contemplazione del costato aperto
e dal Cuore trafitto del Signore, ed era alimentato da un‟intensa vita eucaristica.
Accogliamo e adoriamo il Signore presente nell‟Eucaristia, memoriale del dono
totale di sé, che ricrea l‟uomo secondo Dio, per diventare sempre più attenti alle
necessità di tutti, in particolare dei piccoli e degli oppressi, e per inserirci nel
movimento di amore redentore che egli suscitò nel mondo, donandoci, con lui e
come lui, ai nostri fratelli.

Ricordiamo le parole del Signore: “In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel
fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita
per i fratelli” (1 Gv 3,16).

    02. Esposizione del Santissimo

   02.1.        Canto

         Pausa di silenzio

   02.2.        Preghiera di lode, di adorazione e di rendimento di grazie

Noi ti lodiamo, Signore Gesù Cristo, perché tutta la nostra vita cristiana e reli-
giosa trova la sua fonte e il suo culmine nell´Eucaristia celebrata, comunicata,
adorata.

R/ Noi Ti lodiamo, Signore Gesù Cristo.
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Noi ti lodiamo, Signore Gesù Cristo, perché, nell´adorazione, meditiamo le ric-
chezze dell´Eucaristia, mistero della nostra fede, perché la tua carne e il tuo
sangue trasformino più profondamente la nostra vita.

R/ Noi Ti lodiamo, Signore Gesù Cristo.

Noi ti lodiamo, Signore Gesù Cristo, perché, la celebrazione del memoriale del-
la tua morte e risurrezione, e l´adorazione, intimamente legata a questa cele-
brazione, sono per noi momenti privilegiati della nostra fede e della nostra vo-
cazione di Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù e di quanti condividono il nostro
carisma e la nostra missione.

R/ Noi Ti lodiamo, Signore Gesù Cristo.

Noi ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, perché, nel sacrificio della Nuova Allean-
za, ci unisci all´oblazione perfetta che offri al Padre, e ci insegni a farla nostra,
col sacrificio spirituale delle nostre vite, per la gloria e la gioia di Dio e per la
redenzione del mondo.

R/ Noi ti adoriamo, Signore Gesù Cristo.

Noi ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, perché, con l‟Eucaristia, memoriale della
tua oblazione riparatrice, ci unisci a tutta la Chiesa e ci raduni nella comunità, ci
consacri a Dio e ci rilanci di continuo sulle vie del mondo, al servizio del Vange-
lo.

R/ Noi ti adoriamo, Signore Gesù Cristo.

Noi ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, perché, nell´adorazione, ci permetti di
realizzare un‟esigenza della nostra vocazione riparatrice, approfondendo la no-
stra unione al tuo sacrificio per la riconciliazione degli uomini con Dio.

R/ Noi ti adoriamo, Signore Gesù Cristo.

Noi ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo, per il P. Dehon, che ha ricevuto la
grazia e la missione di arricchire la Chiesa con un Istituto religioso apostolico,
che viva della sua ispirazione evangelica.

R/ Noi ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo.

Noi ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo, perché ci chiami a far fruttificare
questo carisma, secondo le esigenze della Chiesa e del mondo.

R/ Noi ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo.

Noi ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo, perché ci inviti a incontrarti e a u-
nirci a te nell‟amore verso tutti, e specialmente verso i piccoli e coloro che sof-
frono.

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R/ Noi ti rendiamo grazie, Signore Gesù Cristo.

Preghiamo

Signore Gesù Cristo,
che ci hai lasciato in eredità l‟Eucaristia,
memoriale della tua oblazione redentrice e segno della tua presenza
in mezzo a noi,
e, con essa, il nuovo comandamento dell‟amore,
donaci la grazia di amarci a vicenda e di servire generosamente i fratelli,
specialmente i piccoli e coloro che soffrono.
Tu che sei Dio e vivi e regni con il Padre nell‟unità dello Spirito Santo.
R. Amen.

   03. Ascolto della Parola

Introduzione

Ritornato dall’esilio, il popolo si sforza di trovare il cammino di Jahvè, suo Dio,
per avvicinarsi a lui e portare a compimento la nuova era di giustizia e di pace.
A tale scopo, moltiplica i giorni di digiuno. Tuttavia il digiuno che Dio vuole è
quello dell’adempimento dei doveri morali e umani verso il prossimo.

Dal libro del Profeta Isaia (58, 6-11)

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l‟affamato,
nell‟introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l‟aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”
Se toglierai di mezzo a te l‟oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all‟affamato,
se sazierai l‟afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
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ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.

       Parola del Signore

Salmo 85 (86):

Ritornello: Mostrami, Signore, la tua via.

Signore, tendi l´orecchio, rispondimi,
Perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perchè sono fedele;
Tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.

Pietà di me, Signore,
A te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
Perchè a te, Signore, rivolgo l´anima mia.

Mostrami, Signore, la tua via,
Perché nella tua verità io cammini;
Tieni unito il mio cuore,
Perché tema il tuo nome.

Dalle Opere Spirituali del Venerabile P. Leone Dehon

“Già nell´Antico Testamento Dio domandava al suo popolo la pratica delle ope-
re di misericordia, come condizione di perdono e di salute. «Lavatevi, purifica-
tevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni; cessate di fare il male;
imparate a fare il bene; cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giu-
stizia all'orfano, difendete la causa della vedova!» (Is 1, 16-17)… A che punto
mi trovo io circa questa virtù così feconda e redentrice?... Quale pietà nutre il
mio cuore per coloro che penano e soffrono? – Voglio farmi una legge della
clemenza e della misericordia voluta da Dio, poiché la benevolenza è il segno
dell´alleanza con Dio: “La beneficenza di un uomo è per lui come un sigillo” (Sir
17,17). “Riponi l'elemosina nei tuoi scrigni – dice il saggio - ed essa ti libererà
da ogni male” (Sir 29, 12). Con un cuore compresso di misericordia il Salvatore
ci ha visitati: “grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un
sole che sorge dall‟alto” (Lc 1, 77). Siamo buoni con tutti, come egli è stato
buono con noi” (ASC, OSP 4, p. 46 s.).

Silenzio di riflessione
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Preghiera

Signore Gesù,
il tuo costato aperto e il tuo Cuore trafitto
ci insegnano che la disponibilità e l‟amore verso tutti,
specialmente verso i piccoli e i poveri,
è un cammino per vivere in unione con te
e per comprendere il tuo amore.
Donaci la certezza che, in questo amore,
è possibile la fraternità umana,
e, insieme, concedici la grazia di promuoverla
con la nostra vita e le nostre opere.
Amen.

Momenti di silenzio

Introduzione

“Avidi dell‟intimità del Signore, cerchiamo i segni della sua presenza nella
vita degli uomini, dove opera il suo amore che salva.
Condividendo le nostre gioie e le nostre pene, il Cristo si è identificato con
i piccoli e con i poveri, ai quali annuncia la Buona Novella”. Ascoltiamo…

Alleluia

Alleluia, alleluia, alleluia

R) „Venite, benedetti del Padre mio, +
   ricevete in eredità il regno /
   preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (25, 31-40)

«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ´Quando il Figlio dell'uomo verrà
nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Da-
vanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il
pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le ca-
pre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite,
benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla
creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho
avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi
avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovar-
mi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato
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e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando
mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il
re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di
questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.

Parola del Signore.

Momenti di silenzio

Dalle Opere Spirituali del Venerabile P. Leone Dehon

Nostro Signore incaricò Santa Margherita Maria Alacoque di annunciare ai prin-
cipi, ai re ed ai popoli, che Egli vuole che ogni nazione renda al suo Cuore un
culto sociale. Il Cuore di Gesù suole senza dubbio regnare anzitutto nelle anime
per mezzo del suo amore, ma non basta. Egli non si accontenta d´un regno
esteriore e spirituale nella Chiesa e nelle famiglie. La devozione al Sacro Cuore
ha una portata più grande, essa è destinata a stabilire nel mondo il regno socia-
le del Cuore di Gesù, a cui tutte le nazioni sono state date in eredità. I popoli
manifestano ora una certa tendenza alla pace universale; essi cercano un ac-
crescimento di giustizia e di carità in favore delle classi lavoratrici, ma com-
prenderanno un giorno che solo il Cristo ed il suo divin Cuore possono ispirare
agli uomini questo spirito nuovo (ASC, OSP 3, p. 62).

Spunti per la riflessione personale (o omelia)

Il cammino spirituale lasciatoci dal P. Dehon parte dalla contemplazione del
Cuore di Cristo, simbolo privilegiato dell‟amore, che ricrea l‟uomo secondo Dio.

Nutriti a questa sorgente divina, veniamo rafforzati nella nostra vocazione obla-
tiva riparatrice e spinti a inserirci nel movimento dell‟amore redentore instaurato
da Cristo nel mondo, donandoci per i nostri fratelli, con Lui e come Lui.

La nostra unione a Cristo, nel suo amore al Padre e agli uomini, principio e cen-
tro della nostra vita, si approfondisce non solo nell‟ascolto della Parola e nella
preghiera, nella frazione del Pane e nella contemplazione dei misteri, ma anche
nell‟amore verso tutti, specialmente verso i piccoli e coloro che soffrono.

Il digiuno gradito al Signore è il rispetto e la promozione dei diritti umani; non
sono, invece, il luogo (il tempio), il tempo (il sabato), oppure gli atti di culto che
santificano l‟uomo. Ma è invece l‟uomo che li santifica, dedicandoli al Signore in
comunione festiva con Lui e con i fratelli.

La vera spiritualità non si limita agli atti di culto; ha cura, invece,
dell‟uguaglianza e della fraternità, giungendo ad azioni molto concrete e vissu-
te, quali quelle volte a promuovere i diritti elementari all‟alimentazione e alla
casa, ed altri più seri e fondamentali come il rispetto per la libertà.
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Gli uomini verranno giudicati dall‟atteggiamento assunto in rapporto a Cristo. Ci
vuole la conversione, la fede, la testimonianza davanti agli uomini, l‟osservanza
dei comandamenti e dei precetti, la rinuncia, il portare la croce… Tutto questo
però racchiude l‟amore affettivo ed effettivo verso il prossimo, messo in atto in
opere e verità.

“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l‟avete
fatto a me”. Le opere di solidarietà menzionate nel vangelo sono cammino di
santità, perché praticate in onore dello stesso Gesù, il quale si identifica con i
bisognosi.

L‟amore e la solidarietà verso i bisognosi, qualcosa di molto personale, deter-
minano il cammino della salvezza. Parimenti, la mancanza di amore e di solida-
rietà determina il cammino che porta alle pene senza fine.

Le opere di solidarietà e di amore sono esenti da qualsiasi condizione che ne
limiti il valore: si possono praticare fuori dell‟ambito dei discepoli, fuori della
Chiesa, essendo anche lì segno del Regno e cammino di salvezza.

Il P. Dehon ci ha lasciato un cammino di santità, di salvezza, che integra la vita
di amore, di riparazione e d‟immolazione al Cuore di Gesù con l‟azione sociale
in favore degli uomini del nostro tempo, soprattutto dei più poveri, quelli cioè ai
quali mancano le risorse, le ragioni di vivere e la speranza.

Canto

Preghiera universale

Fratelli e Sorelle: Membri della Famiglia Dehoniana, viviamo oggi l‟eredità
di Padre Dehon. Come lui, avidi dell‟intimità del Signore, cerchiamo i segni
della sua presenza nella vita degli uomini, dove opera il suo amore che
salva.
Preghiamo per i poveri e gli oppressi, che hanno un posto privilegiato nel
cuore del Padre, e invochiamolo per Cristo che ha condiviso le nostre
gioie e sofferenze, dicendo:

R) Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

   1. Per la santa Chiesa e per tutti i suoi figli,
      per i poveri e per coloro che li assistono
      nella fame, nella malattia e in carcere,
      preghiamo il Signore.

   2. Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi
      e per tutti coloro che, imitando il Buon Pastore,
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orientano i fedeli verso il Suo Regno,
      preghiamo il Signore.

   3. Per gli ammalati, gli oppressi, i prigionieri e i condannati,
      per i moribondi e i defunti,
      e per tutti quelli che attendono di vedere spuntare la salvezza,
      preghiamo il Signore.

    4. Per coloro che vedono il Cristo in ogni uomo,
       per quanti lavorano allo sviluppo dell‟uomo integrale,
       per quelli che servono i sofferenti,
       e per quanti hanno fame e sete di giustizia,
       preghiamo il Signore.

    5. Per la Famiglia Dehoniana:
       spinta dall‟amore oblativo che scaturisce dal Cuore del Signore,
       partecipi attivamente e generosamente
       alla costruzione della città terrena
       e alla edificazione del Corpo di Cristo,
       preghiamo il Signore.

    6. Per la Famiglia Dehoniana:
       il Signore della messe le conceda
       numerose vocazioni,
       le quali, sull‟esempio del Padre Fondatore,
       in sintonia con i segni dei tempi
       e in comunione con la vita della Chiesa,
       siano disponibili a contribuire all‟instaurazione
       del regno della giustizia e della carità cristiana nel mondo,
       preghiamo il Signore.

    7. Per la beatificazione del P. Leone Dehon,
       affinché il suo carisma sia più conosciuto ed apprezzato
       e molti si dispongano a continuare la sua missione,
       in spirito di oblazione e di amore
       nell‟adorazione eucaristica e nel ministero
       presso i piccoli e gli umili, gli operai e i poveri,
       per annunciar loro le insondabili ricchezze di Cristo,
       preghiamo il Signore.

Preghiamo

Signore Gesù,
Tu che ti sei identificato con i piccoli e i poveri,
e hai annunciato loro il vangelo,
aiutaci a vivere in solidarietà affettiva ed effettiva con tutti gli uomini,
testimoniando che lo sforzo umano per giungere alla pienezza del Regno

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ha bisogno di essere continuamente purificato e trasfigurato dalla tua croce e
risurrezione.
Tu che sei Dio con il Padre nell‟unità dello Spirito Santo.
Amen.

Tantum ergo

Benedizione eucaristica

Canto finale

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