NOTA INTEGRATIVA al bilancio di previsione 2021 - 2023 e relazione tecnica al bilancio
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Città di Lodi Vecchio Provincia di Lodi NOTA INTEGRATIVA al bilancio di previsione 2021 – 2023 e relazione tecnica al bilancio Premessa Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (allegato 4/1 del D.lgs. 118/2011) prevede, per gli enti che adottano la contabilità finanziaria potenziata, la stesura della nota integrativa al bilancio di previsione, ovvero una relazione esplicativa dei contenuti del bilancio. Il nuovo sistema contabile armonizzato disciplinato dal D.lgs. 118/2011 e dal D.P.C.M. 28/12/2011 ha comportato una serie di innovazioni dal punto di vista finanziario e contabile nonché programmatico gestionale di cui le più importanti sono: 1. nuovi schemi di bilancio con una diversa struttura delle entrate e delle spese; 2. previsione delle entrate e delle spese in termini di cassa per il primo esercizio di riferimento; 3. nuovi principi contabili, tra i quali quello della competenza finanziaria potenziata che comporta, tra l'altro, la costituzione obbligatoria secondo specifiche regole del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE, ex Fondo Svalutazione Crediti) e del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV); 4. previsione di nuovi piani dei conti integrati sia a livello finanziario che a livello economico- patrimoniale; 5. introduzione del DUP - Documento Unico di Programmazione - che costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e della coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Tutte le predette innovazioni sono contenute nei nuovi principi contabili consultabili sul sito della Ragioneria Generale dello Stato: http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/ Tra i nuovi allegati da predisporre è stata inserita la “nota integrativa”, un documento con il quale si completano ed arricchiscono le informazioni del bilancio. Stante il livello di estrema sintesi del bilancio armonizzato, la relazione è integrata con una serie di tabelle, con l’obiettivo di ampliarne la capacità informativa. La nota integrativa integra i dati quantitativi esposti negli schemi di bilancio al fine di rendere più chiara e significativa la lettura degli stessi e svolge le seguenti funzioni: - descrittiva: illustra i dati che per la loro sinteticità non possono essere pienamente compresi; - informativa, apporta ulteriori dati non inseriti nei documenti di bilancio, che hanno una struttura fissa e non integrabile; - esplicativa, indica le motivazioni delle ipotesi assunte e dei criteri di valutazione adottati per la determinazione dei valori di bilancio. 1
Gli Strumenti della programmazione. La Giunta Comunale predispone e presenta all’esame ed all’approvazione del Consiglio Comunale il bilancio di previsione 2021/2023 redatto in collaborazione con i Responsabili dei Servizi sulla base delle indicazioni fornite dall’Amministrazione stessa e in linea con gli impegni assunti con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP). Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e della coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione; si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). Il bilancio di previsione è stato predisposto nel pieno rispetto di tutti i principi contabili generali contenuti nel D.lgs. 118/2011, che garantiscono il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell’Unione Europea e l’adozione di sistemi informativi omogenei e interoperabili. 1. Criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti spese potenziali, al fondo crediti di dubbia esigibilità e ai crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo Il bilancio è suddiviso in quattro parti. Ciascuna di esse evidenzia un particolare aspetto della gestione ed un proprio equilibrio finanziario. Il bilancio corrente, comprende le entrate e le spese necessarie ad assicurare l’ordinaria gestione dell’ente, nonché le spese correnti una tantum che non si ripeteranno nell’anno successivo. Il bilancio investimenti, comprende tutte le somme destinate alla realizzazione di opere pubbliche ed all’acquisto di beni mobili , la cui utilità va oltre l’esercizio. Il bilancio anticipazioni, comprende poste di entrata e di spesa relative alle anticipazioni dell’istituto Tesoriere, destinate ad assicurare liquidità all’Ente senza alterare la gestione corrente e quella degli investimenti. L’attivazione di questo finanziamento a breve è previsto per fronteggiare temporanee carenze di liquidità rispettando in tal modo le scadenze di pagamento dei fornitori. Infine il bilancio per conto terzi è formato da poste compensative di entrata e di spesa. Comprende tutte quelle operazioni effettuate dall’ente in nome e per conto di altri soggetti. Rientrano in questa fattispecie a titolo esemplificativo e non esaustivo le ritenute d’imposta sui redditi effettuate dal Comune come sostituto d’imposta, le somme anticipate per il servizio economato, i depositi cauzionali. Le previsioni triennali di entrata e spesa del bilancio di previsione 2021-2023 rispettano i principi dell'annualità, unità, universalità, integrità, veridicità, attendibilità, correttezza, comprensibilità, significatività, rilevanza, flessibilità, congruità, prudenza, coerenza, continuità, costanza, comparabilità, verificabilità, neutralità, pubblicità e dell'equilibrio di bilancio. Per garantire la flessibilità del bilancio è previsto un fondo di riserva conforme ai limiti di cui all’art. 166 comma 2 ter del D.lgs. 267/2000 (nel caso specifico è previsto un fondo di €. 19.000,00 pari allo 0,32% delle spese correnti, al netto di quelle coperte dall’utilizzo del fondo pluriennale vincolato). 2
DIMOSTRAZIONE DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO I principali equilibri di bilancio relativi agli esercizi 2021-2023 da rispettare in sede di programmazione e di gestione sono: Il principio dell’equilibrio generale, secondo il quale il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio finanziario, ovvero la previsione del totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese; Il principio dell’equilibrio della situazione corrente, secondo il quale la previsione di entrata dei primi tre titoli che rappresentano le entrate correnti, al netto delle partite vincolate alla spesa in conto capitale, deve essere pari o superiore alla previsione di spesa data dalla somma dei titoli 1° (spese correnti) e 4 ° (spese rimborso quota capitale mutui e prestiti). Il principio dell’equilibrio della situazione in conto capitale, secondo il quale le entrate dei titoli 4° e 5°, sommate alle entrate correnti destinate per legge agli investimenti, devono essere pari alla spesa in conto capitale prevista al titolo 2°. Qui di seguito si riportano i dati relativi all’equilibrio generale del bilancio 2021/2023 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ESERCIZIO 2021 ENTRATE SPESE Utilizzo Disavanzo 218.957,94 Di Amministrazione 0,00 avanzo di amministrazione Fondo pluriennale 2.664.790,65 vincolato Entrate correnti di natura tributaria Titolo I: 3.632.059,78 Titolo I: Spese correnti 5.927.392,14 contributiva perequativa Trasferimenti Spese in conto Titolo II 216.278,22 Titolo II 3.831.234,76 correnti capitale Entrate Titolo III . 1.737.529,00 extratributarie Entrate in conto Spese per Titolo IV capitale 1.590.240,94 Titolo III incremento di 0,00 Attività finanziarie Entrate da Titolo V riduzione di 0,00 attività finanziarie Totale entrate 7.176.107,94 Totale spese finali 9.758.626,90 finali Accensione Rimborso di Titolo VI 0,00 Titolo IV 301.229,63 prestiti prestiti Anticipazioni da Chiusura Titolo VII tesoriere 2.247.000,00 Titolo V anticipazioni da 2.247.000,00 tesoriere Entrate per conto Spese per conto Titolo IX terzi e partite di 1.305.380,00 Titolo VII terzi e 1.305.380,00 giro partite di giro Totale Titoli 10.728.487,94 Totale Titoli 13.612.236,53 Totale complessivo entrate 13.612.236,53 Totale complessivo spese 13.612.236,53 3
L’equilibrio della situazione corrente La parte corrente del bilancio, composta dalle entrate correnti (titolo 1° tributarie, titolo 2° da trasferimenti, titolo 3° extratributarie) e dalle spese correnti (titolo 1°) sommate alla quota capitale di ammortamento dei mutui (titolo 4°) presenta il seguente equilibrio: EQUILIBRIO CORRENTE 2021 2022 2023 Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (+) 56.523,28 0,00 0,00 Entrate Titoli 1 - 2 - 3 (+) 5.585.867,00 5.509.680,00 5.394.723,00 Spese Titolo 1 - Spese correnti (-) 5.927.392,14 5.339.093,43 5.254.378,05 Di cui - fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità 373.782,36 404.343,56 385.627,01 Spese Titolo 4 - Quote di capitale ammortamento dei mutui e (-) 301.229,63 313.586,57 283.344,95 prestiti obbligazionari Somma finale -586.231,49 -143.000,00 -143.000,00 Avanzo di amministrazione - applicato (+) 79.052,49 0,00 0,00 Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (+) 507.179,00 143.000,00 143.000,00 specifiche disposizioni di legge Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in (-) 0,00 0,00 0,00 base a specifiche disposizioni di legge EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE 0,00 0,00 0,00 L’equilibrio della situazione in conto capitale La parte in conto capitale del bilancio (titolo 2) presenta il seguente equilibrio: EQUILIBRIO SPESE D’INVESTIMENTO 2021 2022 2023 Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (+) 139.905,45 0,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale (+) 2.608.267,37 0,00 0,00 Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 1.590.240,94 1.147.300,00 1.424.910,00 Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente (-) 0,00 0,00 0,00 destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (-) 507.179,00 143.000,00 143.000,00 specifiche disposizioni di legge Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) 0,0 0,00 0,00 Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00 Entrate Titolo 5.04 altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-) 0,00 0,00 0,00 Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base (+) 0 0 0 a specifiche disposizioni di legge Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata (-) 0 0 0 dei prestiti Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 3.831.234,76 1.004.300,00 1.281.910,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00 Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (+) 0,000 0,00 0,00 Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00 EQUILIBRIO PARTE CAPITALE 0,00 0,00 0,00 Entrate Titolo 5.04 altre entrate per riduzioni di attività finanziaria. (+) 0,00 0,00 0,00 Spese Titolo 3.04 Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00 EQUILIBRIO FINALE 0,00 0,00 0,00 4
Equilibrio delle anticipazioni EQUILIBRIO ANTICIPAZIONI 2021 2022 2023 ENTRATA - Titolo 7 – Anticipazioni da istituto tesoriere (+) 2.247.000,00 2.247.000,00 2.247.000,00 SPESA – Titolo 5 - Chiusura anticipazioni da istituto tesoriere (-) 2.247.000,00 2.247.000,00 2.247.000,00 EQUILIBRIO FINALE 0,00 0,00 0,00 Equilibrio dei servizi per conto terzi EQUILIBRIO SERVIZI PER CONTO TERZI 2021 2022 2023 ENTRATA - Titolo 9 – Servizi per conto terzi e partite di giro (+) 1.305.380,00 1.296.380.00 1.296.380,00 SPESA – Titolo 7 - Servizi per conto terzi e partite di giro (-) 1.305.380,00 1.296.380,00 1.296.380,00 EQUILIBRIO FINALE 0,00 0,00 0,00 GLI EQUILIBRI DI CASSA L’art. 162, comma 6, del D.lgs. 267/2000, prevede che il bilancio di previsione garantisca un fondo di cassa finale non negativo. L’Ente presenta un fondo di cassa iniziale dell’esercizio 2021 pari ad €. 1.854.236,88. La stima degli incassi per l’annualità 2021, strettamente correlata alle previsioni di competenza e ai residui presunti, è pari a €. 16.228.943,35. Analogamente la stima dei pagamenti, strettamente correlata alle previsioni di competenza e ai residui presunti, è pari a €. 15.424.916,12. In conseguenza di quanto sopra si può prevedere un fondo di cassa finale, pari a €. 804.027,23. Tale previsione potrà essere suscettibile di modifiche in corso d’anno originate, principalmente, dalle dinamiche finanziarie connesse alla gestione dei flussi di cassa delle poste più rilevanti. LE RISORSE FINANZIARIE La formulazione delle previsioni di entrata è stata effettuata tenendo conto delle risultanze degli esercizi precedenti integrate con le indicazioni della legge 145/2018 (legge di stabilità 2019) e della legge 160/2019 (legge di bilancio 2020). Dal 2019 gli enti locali tornano a poter esercitare la loro autonomia impositiva in quanto la legge 145/2018 ha stabilito l’abolizione del blocco dei tributi locali in vigore dal 2016. Nel bilancio 2021 non sono stati previsti incrementi tributari. Il Piano Finanziario e le tariffe per la TARI saranno approvati secondo i termini previsti dalla normativa vigente. Per quanto concerne il Canone Unico Patrimoniale e le relative tariffe verranno approvati secondo i termini previsti dalla normativa vigente. ANALISI DELLE ENTRATE Le entrate sono suddivise per titoli, secondo la fonte di provenienza, a loro volta articolati in tipologie e categorie. ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA Le entrate di questo titolo sono suddivise in 2 tipologie: tributi e fondi perequativi. La tipologia 1.01 “Imposte, tasse e proventi assimilati” riunisce tutte le forme di prelievo effettuate direttamente dall’ente nell’esercizio della propria capacità impositiva. 5
Le principali imposte previste in questa tipologia sono: Addizionale comunale all’IRPEF L’aliquota per addizionale comunale all’IRPEF attualmente deliberata è dello 0,80. Il nuovo principio contabile stabilisce che la contabilizzazione dell’accertamento dell’addizionale, oltre che per cassa, può essere effettuato anche sulla base delle entrate accertate nell’esercizio finanziario del secondo anno precedente quello di riferimento, anche se non superiore alla somma degli incassi in conto residui e in conto competenza rispettivamente dell’anno precedente e del secondo anno precedente quello di riferimento. Lo stanziamento previsto in bilancio per un importo di €. 760.000,00. Imposta Comunale sugli Immobili – IMU Lo stanziamento è proposto in linea con l’importo accertato al 31/12/2020. E’ prevista la conferma delle aliquote dei tributi IMU vigente per l’anno 2020. E’ previsto, inoltre, uno stanziamento di €. 80.000,00 a titolo di recupero evasione sulla medesima. Tassa sui servizi indivisibili – TASI Non è previsto alcun stanziamento in quanto il tributo IUC è stato soppresso. Tassa Rifiuti Solidi Urbani – TARI La tassa è riscossa direttamente dal Comune ed ha uno stanziamento di €. 858.352,78. Il Piano Finanziario e le tariffe per la TARI saranno approvati secondo i termini previsti dalla normativa vigente. Nella tipologia 3.01 “Fondi perequativi da Amministrazioni centrali”, è allocato il Fondo di solidarietà comunale previsto in €. 868.707,00, determinato in dal Ministero dell’Interno e reso noto sul sito della finanza locale. ENTRATE DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI Le entrate di questo titolo sono suddivise in 5 tipologie, con riferimento ai soggetti eroganti. L’importo complessivo delle entrate previste è di €. 216.278,22. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Le entrate di questo titolo sono previste per complessivi €. 1.737.529,00 e sono suddivise in 5 categorie con riferimento alla loro natura. Rientrano in questo titolo i proventi dei servizi a domanda individuale. Servizi a domanda individuale Si tratta di tutte quelle attività, gestite dai Comuni, poste in essere ed utilizzate a richiesta dell’utente. Per tali servizi gli enti erogatori sono di norma tenuti a richiedere la contribuzione degli utenti. La tipologia dei “servizi a domanda individuale” è stata definita dal Decreto Ministeriale 31/12/83 e gli enti erano tenuti ad approvare la misura percentuale della copertura dei costi con tariffe o contribuzioni. L’art. 45 del D.lgs. n. 504/92 ha stabilito che dal 1° gennaio 1994 sono sottoposti al rispetto del tasso di copertura dei servizi solo quegli Enti che si trovano in situazione strutturalmente deficitaria. Per tali Comuni, l’art. 243 del medesimo decreto prevede una copertura dei costi da parte dell’utenza non inferiore al 36%. L’incidenza sul bilancio delle spese per i servizi a domanda individuale attivati nel nostro Comune e le relative percentuali di 6
copertura sono rilevabili nel quadro riepilogativo sotto riportato, nel quale si evidenzia un tasso di copertura superiore al suddetto limite, peraltro non applicabile al Comune di Lodi Vecchio. La percentuale di copertura complessiva è prevista al 62,37% in diminuzione rispetto alla previsione del bilancio 2020 che era stata pari al 69,04%. DESCRIZIONE DEL SERVIZIO RICAVI COSTI % COPERTURA Asilo nido 107.600,00 310.826,69 34,62% Impianti sportivi 9.400,00 60.430,13 15,56% Pre - post scuola 8.000,00 9.900,00 80,81% Prolungamento orario scuola media 20.000,00 20.843,00 95,96% Mensa scolastica 340.000,00 374.600,00 90,76% Illuminazione votiva 32.700,00 32.700,00 100% Assistenza domiciliare 40.600,00 85.811,76 47,31% Totale 558.300,00 895.111,58 62,37% ENTRATE IN CONTO CAPITALE Le entrate di questo titolo sono suddivise in 5 tipologie con riferimento alla loro natura ed alla loro fonte di provenienza. Sono rappresentate dalle entrate derivanti da tributi in conto capitale, da contributi agli investimenti da parte di enti pubblici e privati destinati a spese in conto capitale, dalla vendita del patrimonio immobiliare e mobiliare dell’ente, da alienazioni di beni materiali ed immateriali e da altre tipologie di entrate destinate a spese in conto capitale (permessi di costruire e relative sanzioni). Per quanto attiene alla destinazione alle spese di investimento si rinvia al paragrafo “Elenco degli interventi programmati per spese d’investimento finanziati con risorse disponibili o mediante ricorso al credito” ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE In questo titolo sono indicate le entrate derivanti da alienazioni di attività finanziarie, quali l’alienazione di partecipazioni, di quote di fondi di investimento e di titoli obbligazionari, la riscossione di crediti di breve termine ed i prelievi dai conti di deposito di indebitamento a carico dell’Ente. Nel periodo 2021- 2023 non sono previste entrate di questo tipo. ACCENSIONE PRESTITI In questo titolo sono indicate le entrate previste e derivanti dall’accensione di mutui destinati a finanziare le spese in conto capitale. In questo bilancio, per il triennio 2021 – 2023, è previsto il ricorso al credito per finanziare la riqualificazione energetica dell’immobile scuola media, progetto riqualificazione Centro Sportivo Matteotti, intervento straordinario sulla viabilità e sicurezza stradale, recupero edificio Corte Grande e intervento di riqualificazione e valorizzazione delle aree a verde attrezzato. ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO CASSIERE/TESORIERE Questo titolo comprende le entrate derivanti dalle anticipazioni effettuate dall’Istituto tesoriere, per fare fronte a momentanee carenze di cassa dell’Ente. 7
Per il triennio 2021-2023 è stato prudenzialmente previsto il ricorso ad anticipazioni con uno stanziamento annuo di €. 2.247.000,00 ENTRATE PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO Questo titolo comprende le entrate derivanti da operazioni o da servizi effettuati per conto di terzi. PARTE SPESA ANALISI DELLE SPESE In questo capitolo sono evidenziate le spese complessive del bilancio. Il D.lgs.118/2011, integrato con il D.lgs. 126/2014, in attuazione dell’armonizzazione contabile, prevede per queste una prima articolazione in “Missioni” e “Programmi”, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici individuati dalle amministrazioni. Queste si distinguono ulteriormente in sei “Titoli”, che a loro volta si suddividono in “Macroaggregati”, secondo la loro natura economica, individuata sulla base del titolo giuridico. Ai fini della gestione e rendicontazione i macroaggregati sono ripartiti in capitoli e articoli, che troveranno la loro rappresentazione nel Piano Esecutivo di Gestione (PEG). La spesa corrente Le spese correnti (titolo I) comprendono le spese relative alla gestione ordinaria dei servizi pubblici e si distinguono, come previsto dai macroaggregati, in spese per il personale, acquisto di beni e servizi, utilizzo di beni di terzi, erogazione di contributi, interessi passivi, imposte e tasse, rimborsi vari. Tra le spese correnti sono inclusi anche il fondo crediti di dubbia esigibilità, il fondo di riserva ed il fondo per passività potenziali. L’ammontare di dette spese per l’annualità 2021 è pari a €. 5.927.392,14. La formulazione delle previsioni è stata effettuata tenendo conto delle spese sostenute in passato, delle spese obbligatorie, di quelle consolidate e di quelle derivanti da obbligazioni già assunte in esercizi precedenti. Al finanziamento della spesa corrente sono stati destinati gli oneri di urbanizzazione per un importo di €. 507.179,00, utilizzati, come previsto dal comma 460 della legge 232/2016 per manutenzione ordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e, come previsto dal comma 786 della legge 178/2020 per spese emergenza COVID-19. Il titolo 1° della spesa presenta la seguente situazione articolata per macroaggregati: Macroaggreagato 2021 2022 2023 101 - Redditi da lavoro dipendente 1.398.265,64 1.356.923,64 1.277.915,13 102 - Imposte e tasse a carico dell'ente 94.836,35 91.055,99 85.614,18 103 - Acquisto di beni e servizi 3.378.736,07 2.959.532,66 2.979.597,66 104 - Trasferimenti correnti 264.940,00 224.810,00 207.810,00 107 - Interessi passivi 86.326,72 85.317,58 92.604,07 108 - Altre spese per redditi da capitale 0,00 0,00 0,00 109 - Rimborsi e poste correttive delle entrate 8.300,00 7.300,00 5.800,00 110 - Altre spese correnti 695.987,36 614.153,56 605.037,01 Totali 5.927.392,14 5.339.093,43 5.254.378,05 8
FONDO DI RISERVA Il Fondo di riserva, è una voce che non viene impegnata ma utilizzata per far fronte nel corso dell’esercizio a spese impreviste, e la cui previsione in bilancio è obbligatoria come previsto dai primi 3 commi dell’art. 166 del D.lgs. 267/2000 che si riportano di seguito: 1. Nella missione "Fondi e Accantonamenti", all'interno del programma "Fondo di riserva", gli enti locali iscrivono un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio. 2. Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti. 2bis La metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2-ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione”. FONDO DI RISERVA 2021 2022 2023 Totale spese correnti 5.927.392,14 5.339.093,43 5.254.378,05 Accantonamento al fondo di riserva 19.000,00 19.000,00 19.000,00 Percentuale di accantonamento 0,32 0,35 0,36 COSTO DEL PERSONALE La spesa per il personale, con la sua dimensione finanziaria consistente, è il principale fattore di rigidità del bilancio corrente dato che il margine di manovra nella gestione ordinaria si riduce quando il valore di questo parametro tende a crescere. Il costo totale degli stipendi incluso il costo del segretario (oneri diretti e indiretti) dipende dal numero e dall'inquadramento dei dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato a cui va sommata l’incidenza dell’eventuale quota del personale con contratto a tempo determinato o altro rapporto di lavoro flessibile. Per effetto dei nuovi principi contabili, la spesa del personale può includere in ogni anno la quota di competenza dell'anno precedente, ad esempio straordinari e altri accessori del mese di dicembre o il fondo per la premialità. SPESA PER IL PERSONALE 2021 2022 2023 1.01 Redditi lavoro dipendente 1.398.265,64 1.356.923,64 1.277.915,13 IRAP 93.831,35 90.050,99 84.609,18 Lavoro flessibile 0,00 0,00 0,00 Fondo rinnovi contrattuali 30.000,00 30.000,00 30.000,00 Totale spesa per il personale 1.522.096,99 1.476.974,63 1.392.524,31 SPESE IN CONTO CAPITALE Le spese per investimenti sono rappresentate da opere pubbliche, espropri, incarichi professionali, acquisti di beni mobili inventariabili, hardware, software, funzionali alla realizzazione degli investimenti oggetto di programmazione, trasferimenti e conferimenti di capitale. Nelle tabelle sottostanti sono riepilogate le spese previste per macroaggregati. 9
Macroaggreagato 2021 2022 2023 201 – Tributi in conto capitale a carico dell’ente 0,00 0,00 0,00 202 – Investimenti fissi lordi e acquisto terreni 3.678.834,76 989.910,00 1.269.910,00 203 – Contributi agli investimenti 10.400,00 10.390,00 8.000,00 204 – Altri trasferimenti in conto capitale 0,00 0,00 0,00 205 - Altre spese in conto capitale 142.000,00 4.000,00 4.000,00 Totali 3.831.234,76 1.004.300,00 1.281.910,00 Le spese d’investimento previste sono così articolate: ANNO 2021: €. 3.831.234,76 da finanziare nel 2021 a fronte di spese esigibili nel 2021; ANNO 2022: €. 1.004.300,00 da finanziare nel 2022 a fronte di spese esigibili nel 2022; ANNO 2023: €. 1.281.910,00 da finanziare nel 2023 a fronte di spese esigibili nel 2023. Per quanto attiene ai singoli interventi previsti nelle annualità 2021/2023 si rinvia al paragrafo “Elenco degli interventi programmati per spese d’investimento finanziati con risorse disponibili o mediante ricorso al credito” SPESE PER INCREMENTO ATTIVITA’ FINANZIARIE In questo titolo sono comprese le spese relative all’acquisto di partecipazioni azionarie e poste compensative derivanti da incassi e versamenti di mutui dall’istituto erogante all’Ente. Nel triennio 2021-2023 non sono previste spese di questo tipo. LE SPESE PER RIMBORSO PRESTITI Sono rappresentate dalle spese per la restituzione dell’indebitamento (mutui, aperture di credito e prestiti obbligazionari) già contratto negli anni precedenti (quota capitale). L’importo previsto a tale titolo ammonta ad €. 301.229,63 nel 2021, ad €. 313.586,57 nel 2022 ed a €. 283.344,95 nel 2023. CHIUSURA ANTICIPAZIONI RICEVUTE DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE Questo titolo comprende la spesa per la restituzione delle anticipazioni effettuate dall’istituto tesoriere, per fare fronte a momentanee esigenze di cassa dell’Ente. Anche se nel corso del 2020 non è stato necessario ricorrere all’anticipazione di tesoreria è stato prudenzialmente previsto per il triennio 2021-2023 lo stanziamento di €. 2.247.000,00 per la restituzione di eventuali anticipazioni che si rendessero necessarie nel corso dell’esercizio. USCITE PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO Il titolo 7 comprende le spese derivanti da operazioni o da servizi effettuati per conto di terzi. Nella tabella seguenti sono riportati gli importi dei macroaggregati che compongono il titolo: Macroaggreagato 2021 2022 2023 701 – Uscite per partite di giro 1.111.165,00 1.111.165,00 1.111.165,00 702 – Uscite per conto terzi 194.215,00 185.215,00 185.215,00 Totale 1.305.380,00 1.296.380,00 1.296.380,00 10
Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE) – Accantonamento L’allegato n. 2/4 “Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria” richiamato dall’art. 3 del D.lgs. 23 giugno 2011 n. 118 cosi come modificato dal decreto Legislativo 10 agosto 2014 n. 126, in particolare al punto 3.3, disciplina l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità a fronte di crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio. A tal fine è previsto che nel bilancio di previsione venga stanziata un’apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti. L’accantonamento al FCDE viene determinato per ciascuna tipologia di entrata applicando all’importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate, una percentuale pari al complemento (ovvero alla differenza) a 100 delle medie semplici. Tale accantonamento non risulterà oggetto di impegno e genererà pertanto un’economia di bilancio destinata a confluire nel risultato di amministrazione come quota accantonata. La determinazione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è stata preceduta da una dettagliata e puntuale analisi delle partite creditorie dell’Ente, mediante la quale si è pertanto provveduto a: Individuare le poste di entrata stanziate che possono dare luogo alla formazione di crediti dubbia e difficile esazione. Sono state individuate le seguenti tipologie di entrata: Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Tipologia 1.0100 Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche Tassa servizio rifiuti - TARI Imposta sulla pubblicità Recupero evasione IMU –TASI Titolo 3 Entrate extratributarie Tipologia 3.0100 Proventi refezione scolastica Proventi rette e pasti asilo nido Proventi centri sportivi Fitti attivi immobili comunali Tipologia 3.0200 Sanzioni per violazione codice della strada e altri regolamenti Tipologia 3.0500 Rimborso spese gestione immobili comunali Compartecipazione famiglie inserimento centro socio-educativo Applicare a ciascun capitolo i vari metodi di calcolo previsti per determinare la percentuale di morosità, al fine di determinare il metodo più idoneo alla quantificazione del FCDE A seguito delle operazioni effettuate è stata valutato di determinare il calcolo del FCDE con il metodo della media semplice fra totale incassato e totale accertato nell’ultimo quinquennio (2015/2019) utilizzando dati di esercizi già rendicontati. 11
Determinare l’importo dell’accantonamento annuale del Fondo da iscrivere in bilancio. Lo stanziamento di bilancio riguardante il FCDE deve essere pari almeno all’95% nel 2021, al 100% nel 2022 e al 100% nel 2023, di quello risultante dall’applicazione del metodo scelto. Il fondo è stanziato nella seguente misura: quota 2021 Quota 2022 quota 2023 95% 100% 100% TIPOLOGIA 1.0100 208.648,80 219.630,31 219.630,31 TIPOLOGIA 3.0100 23.366,50 24.831,46 24.831,46 TIPOLOGIA 3.0200 120.239,16 137.220,85 118.504,30 TIPOLOGIA 3.0500 21.527,90 22.660,94 22.660,94 373.782,36 404.343,56 385.627,01 L’accantonamento al fondo non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione. In questo modo, l’eventuale formazione di nuovi residui attivi di dubbia esigibilità (accertamenti dell’esercizio in corso) non produrrà effetti Nsugli equilibri finanziari oppure, in ogni caso, tenderà ad attenuarli. ALTRI ACCANTONAMENTI/FONDI ISCRITTI A BILANCIO Fondo rischi Ai sensi del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All. 4/2 al D.lgs. 118/2011 smi – punto 5.2 lettera h) – in presenza di contenzioso con significativa probabilità di soccombenza è necessario che l’Ente costituisca un apposito “Fondo Rischi”. Le somme stanziate a tale Fondo non utilizzate, costituiscono a fine esercizio economie che confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). L’accantonamento già effettuato e non utilizzato sull’avanzo 2019 si è ritenuto congruo, pertanto non si è provveduto a iscrivere nel bilancio 2021-2023 ulteriori quote di accantonamento per contenziosi o per passività potenziali. Fondo a copertura perdite Società Partecipate Ai sensi della Legge 27/12/2013 n. 147 – Legge di Stabilità 2014, art. 1, commi 550 e seguenti, nel caso in cui le Società partecipate, ivi comprese le Aziende Speciale e le Istituzioni, presentino un risultato di esercizio o saldo finanziario negativo, le pubbliche amministrazioni locali partecipanti accantonano nell’anno successivo in apposito fondo vincolato un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione. A decorrere dal 1/01/2018 la suddetta norma prevede che, in caso di risultato negativo l’ente partecipante accantona, in misura proporzionale alla quota di partecipazione, una somma pari al 100% del risultato negativo conseguito nell’esercizio precedente. Allo scopo è stato previsto in bilancio un accantonamento di €. 930,00 che andrà a sommarsi alle quote accantonate in avanzo per la copertura delle perdite di EAL in fallimento. Fondo per indennità di fine mandato del Sindaco In applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All.4/2 al D.lgs.118/2011 e smi – punto 5.2 lettera i) deve altresì essere costituito apposito “Accantonamento per trattamento di fine mandato del Sindaco”. Questo fondo, nell’esercizio 2021 è stato costituito per €. 2.510,00 relativamente all’anno 2021. 12
Inoltre è previsto uno stanziamento di euro 30.000,00 per ciascuno dei tre anni di vigenza del bilancio, quale accantonamento per rinnovi contrattuali. Detto accantonamento è destinato a confluire nell’avanzo accantonato e a non comportare impegni di spesa. Fondo garanzia crediti commerciali Ai sensi della normativa vigente, a partire dal 2021 le pubbliche amministrazioni non in regola con i tempi di pagamento dei propri debiti commerciali sono tenute a stanziare nella parte corrente del proprio bilancio un fondo di garanzia sul quale non è possibile disporre impegni e pagamenti, destinato a confluire a fine esercizio nel risultato di amministrazione. Sulla base dell’indicatore di ritardo dei pagamenti registrati nel 2020 di 55 giorni l’ente è obbligato ad accantonare al fondo di garanzia dei debiti commerciali un importo di €. 101.365,00 pari al 3% degli stanziamenti per acquisti di beni e servizi del bilancio dell’esercizio 2021. 2. Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre 2020 e relativo utilizzo In occasione della predisposizione del bilancio di previsione è necessario procedere alla determinazione del risultato di amministrazione presunto, che consiste in una previsione ragionevole del risultato di amministrazione dell’esercizio precedente, formulata in base alla situazione dei conti alla data di elaborazione del bilancio di previsione. Costituiscono quota vincolata del risultato di amministrazione le entrate accertate e le corrispondenti economie di bilancio: a) nei casi in cui la legge o i principi contabili generali e applicati della contabilità finanziaria individuano un vincolo di specifica destinazione dell’entrata alla spesa; b) derivanti da mutui e finanziamenti contratti per il finanziamento di investimenti determinati; c) derivanti da trasferimenti erogati a favore dell’ente per una specifica destinazione; d) derivanti da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, accertate e riscosse cui l’amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione. La quota accantonata del risultato di amministrazione è costituita da: 1. fondo crediti di dubbia esigibilità; 2. fondo anticipazioni liquidità D.L. 35/2013 3. fondo perdite società partecipate 4. passività potenziali (fondi spese e rischi). La proposta di bilancio 2021-2023 viene presentata prima dell’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio 2020 pertanto, al momento non si dispone del dato dell’avanzo di amministrazione accertato ai sensi di legge. Per quanto riguarda il procedimento seguito per la stesura del bilancio, si è proceduto a determinare il valore contabile del risultato di amministrazione applicando valutazioni prudenziali sulla scorta dei dati contabili al momento esistenti. Le conclusioni di questa verifica hanno escluso la presenza di un disavanzo accertato o emergente, circostanza che avrebbe comportato l’iscrizione di pari importo tra le spese del nuovo bilancio, e ciò al fine di ripianare la perdita riconducibile ad esercizi precedenti. Con l’approvazione del bilancio, quindi, in presenza del risultato di amministrazione presunto, è possibile utilizzare la quota del risultato costituita dai 13
fondi vincolati e dalle somme accantonate. In alternativa, ma solo con la disponibilità del risultato di amministrazione definitivo (rendiconto approvato) e compatibilmente con i vincoli imposti dai principi contabili, è invece possibile estendere la tipologia di applicazione dell’avanzo alle altre componenti, diverse da quelle vincolate. Accantonamento fondi e vincoli risultato di amministrazione presunto Risultato di amministrazione presunto al 31/12/2020 1.849.546,29 PARTE ACCANTONATA 1.463.972,76 Di cui: Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE) 1.142.999,32 Accantonamento fondi anticipazione di liquidità 212.729,96 Cassa DD. PP. – D.L. 35/2013 Fondo perdite società partecipate 19.292,00 Fondo rischi contenzioso 83.606,00 Altri accantonamenti 5.345,48 PARTE VINCOLATA 354.961,03 Di cui : vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 0,00 PARTE DESTINATA AGLI INVESTIMENTI 11.439,66 PARTE DISPONIBILE 19.172,84 L’equilibrio complessivo della gestione 2021-2023 è stato conseguito senza applicare al bilancio quote di avanzo accantonato. 14
3. Elenco degli interventi programmati per spese investimento finanziati con risorse disponibili o mediante ricorso al debito Nel bilancio 2021 – 2023 sono previsti interventi finanziati con il ricorso all’indebitamento. Fonti di finanziamento degli investimenti L’elenco degli interventi previsti nella parte investimenti, con le relative fonti di finanziamento, è inserito nel Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2021-2023. Nel corso della gestione tali fonti potranno subire variazioni alla luce dei tempi del loro perfezionamento. FONTI DI FINANZIAMENTO RISORSE PROPRIE 2021 2022 2023 TOTALE AVANZO VINCOLATO 139.905,45 0,00 0,00 0,00 RICAVI PATRIMONIALI 128.200,00 0,00 0,00 128.200,00 ONERI 199.488,05 154.300,00 51.910,00 405.698,05 Totale FONTI di Risorse Proprie 467.593,50 154.300,00 51.910,00 673.803,50 Totale IMPIEGHI di Risorse Proprie 1.212.967,39 994.300,00 1.271.910,00 3.479.177,39 Differenziale FONTI – IMPIEGHI di RP 745.373,89 840.000,00 1.220.000,00 2.805.373,89 ALTRE RISORSE 2021 2022 2023 TOTALE TRASFERIMENTI COMUNI 512.080,00 0,00 0,00 512.080,00 CONTRIBUTI STATO 80.893,89 70.000,00 570.000,00 720.893,89 CONTRIBUTI REGIONE 60.000,00 0,00 0,00 60.000,00 CONTRIBUTI PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 0,00 INCENTIVO CONTO TERMICO 92.400,00 0,00 0,00 92.400,00 MUTUI 0,00 770.000,00 650.000,00 1.420.000,00 TOTALE ALTRE RISORSE 745.373,89 840.000,00 1.220.000,00 2.805.373,89 TOTALE PIANO INVESTIMENTI 1.212.967,39 994.300,00 1.271.910,00 3.479.177,39 Le risorse proprie anno 2021 ammontano a €. 844.867,05 di cui: - Entrate da alienazioni patrimoniali e trasformazione diritto di superficie €. 88.200,00 - Entrate derivanti dal rilascio o rinnovo di concessioni cimiteriali per un importo di €. 40.000,00 - Entrate da proventi su permessi di costruire, stimati in € 706.667,05, di cui 199.488,05 a copertura degli investimenti; - Progetto “ART bonus” - €. 10.000,00 15
Interventi previsti nel piano degli investimenti In merito alle spese di investimenti in c/capitale si riportano i singoli interventi previsti: INVESTIMENTI IMPORTI DESCRIZIONE 2021 2022 2023 TOTALE Acquisto hardware e software, informatizzazione pratiche ufficio tecnico 12.467,21 8.000,00 8.000,00 28.467,21 Acquisto tabelloni elettorali 5.000,00 5.000,00 Interventi in materia di sicurezza urbana e 12.500,00 4.500,00 4.500,00 21.500,00 acquisti attrezzature servizio vigilanza Impianti di videosorveglianza 15.000,00 10.000,00 10.000,00 35.000,00 Sistemazione straordinaria sede 52.000,00 0 0 52.000,00 municipale Manutenzione straordinaria automezzi 7.500,00 5.000,00 5.000,00 17.500,00 Arredi biblioteca 500,00 500,00 500,00 1.500,00 Realizzazione nuova caserma dei 572.080,00 0 0 572.080,00 carabinieri Interventi di efficientamento energetico e 70.000,00 70.000,00 70.000,00 210.000,00 sviluppo territoriale sostenibile Contributo per finanziamento opere 10.400,00 10.390,00 8.000,00 28.790,00 destinate a servizi religiosi – LR 20/92 Manutenzione straordinaria edifici 34.183,00 4.000,00 4.000,00 42.183,00 scolastici e acquisto arredi Interventi di riqualificazione energetica 0 420.000,00 0 420.000,00 edifici scolastici Manutenzione patrimonio comunale 8.946,00 0 0 8.946,00 Progetto Art Bonus – Intervento di 10.000,00 10.000,00 10.000,00 30.000,00 recupero colonna Corte Bassa Interventi strutture a carattere sportivo- 15.425,00 150.000,00 0 165.425,00 ricreativo Incarichi tecnici per progettazioni e 25.411,94 0 0 25.411,94 incarichi professionali Interventi adeguamento verde urbano, 120.339,24 0 150.000,00 270.339,24 arredo parchi e urbano Manutenzione straordinaria strade 30.000,00 300.000,00 0 330.000,00 Ampliamento illuminazione pubblica e 20.907,00 5.910,00 5.910,00 32.727,00 acquisizione bonaria impianti Realizzazione pista ciclabile, cabina FTTC 13.763,00 0 0 13.763,00 per fibra e box Intervento di riorganizzazione e 42.000,00 0 0 42.000,00 rifunzionalizzazione spazi comunali Riqualificazione centro polifunzionali Corte 0 0 1.000.000,00 1.000.000,00 Grande Acquisto arredi asilo nido 2.000,00 2.000,00 2.000,00 6.000,00 Interventi centro socio-sanitario 545,00 0 0 545,00 Restituzione entrate in conto capitale 142.000,00 4.000,00 4.000,00 150.000,00 TOTALE INVESTIMENTI CONTO CAPITALE 1.222.967,39 1.004.300,00 1.281.910,00 3.509.177,39 Parte finanziata con il FPV 2.608.267,37 0 0 2.608.267,37 TOTALE CONTO CAPITALE 3.831.234,76 1.004.300,00 1.281.910,00 6.117.444,76 16
LIVELLO DI INDEBITAMENTO La contrazione dei mutui, a partire dall'inizio dell'ammortamento e fino alla sua estinzione, comporta il pagamento delle quote annuali per interesse ed il rimborso progressivo del capitale. Questi importi costituiscono, a tutti gli effetti, spese del bilancio corrente da finanziare con altrettante risorse. L'equilibrio corrente si fonda, infatti, sull'accostamento tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) con le uscite della stessa natura (spese correnti e rimborso di prestiti). Trattandosi di un onere che non può essere più modificato, salvo il ricorso a complesse e onerose operazioni di rinegoziazione del prestito, la relativa spesa genera un aumento nel tempo del grado di rigidità del bilancio. Ne consegue che la politica del ricorso al credito, come modalità di possibile finanziamento delle opere pubbliche previste in bilancio, va attentamente ponderata nei suoi risvolti finanziari e contabili, e questo, anche in presenza di una residua disponibilità sul limite massimo degli interessi passivi per mutui e prestiti pagabili dall'ente. LIVELLO DI INDEBITAMENTO 2021 2022 2023 Consistenza al 1° gennaio (+) 4.355.137,29 4.053.907,66 4.521.113,26 Accensione nuovi mutui (+) 0,00 770.000,00 650.000,00 Rimborso quote di capitale (-) 301.229,63 313.586,57 283.344,95 Variazioni altre cause (+/-) 0,00 0,00 0,00 Totali 4.053.907,66 4.510.321,09 4.887.768,31 Fondo pluriennale vincolato Il FPV è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi al quello in cui è stata accertata l’entrata. Secondo il nuovo principio contabile della competenza finanziaria potenziata gli impegni finanziati da entrate a specifica destinazione, di parte corrente o investimenti, sono imputati negli esercizi in cui l’obbligazione diventerà esigibile. Questo comporta che lo stanziamento di spesa riconducibile all’originario finanziamento può essere ripartito pro-quota in più esercizi, attraverso l’impiego del cosiddetto “Fondo Pluriennale Vincolato”. Il FPV ha proprio lo scopo di fare convivere l’imputazione della spesa secondo questo principio (competenza potenziata) con l’esigenza di evitare la formazione di componenti di avanzo o disavanzo artificiose, e questo a partire dalla nascita del finanziamento e fino all’esercizio in cui la prestazione connessa con l’obbligazione passiva avrà termine. Questa tecnica contabile consente di evitare sul nascere la formazione di residui passivi che, nella nuova ottica, hanno origine solo da debiti effettivamente liquidi ed esigibili sorti nello stesso esercizio di imputazione contabile. Il fenomeno dell'accumulo progressivo di residui attivi e passivi di esito incerto e d’incerta collocazione temporale, pertanto, non trova più spazio nel nuovo ordinamento degli enti locali. La normativa in materia contabile estende l’impiego della tecnica del fondo pluriennale anche a casistiche diverse da quelle connesse con spese finanziate da entrate a specifica destinazione, ma solo per limitati casi e circostanze particolari espressamente previste dalla legge). Il valore complessivo del fondo pluriennale al 31/12 di ciascun esercizio è dato dalla somma delle voci di spesa relative a procedimenti sorti in esercizi precedenti (componenti pregresse del FPV/U) e dalle previsioni di uscita riconducibili al bilancio in corso (componente nuova del FPV/U). 17
Nel bilancio di previsione è riportato per l’esercizio 2021 il FPV pari a €. 2.664.790,65 di cui €. 56.523,28 per spese correnti e €. 2.608.267,37 per spese in conto capitale. 4. Elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti. Il Comune di Lodi Vecchio non ha rilasciato garanzie a favore di altri soggetti. 5. Oneri e impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati Il Comune di Lodi Vecchio non ha in essere contratti relativi a strumenti finanziari derivati o comunque contratti di finanziamento che includono una componente derivata. 6. Elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale, compreso enti ed organismi strumentali Società partecipate Partecipazioni detenute al 31/12/2019 dal Comune di Lodi Vecchio Capitale sociale e risultato di esercizio desunti dall’ultimo bilancio disponibile (esercizio 2019) numero valore RISULTATO DI DENOMINAZIONE CAPITALE % PATRIMONIO azioni o nominale ESERCIZIO partecipazioni SOCIALE Partecipazione NETTO quote cadauna 2019 S.A.L. Società Acqua Lodigiana 11.026.975 4,016% 48.086.652 600.369 s.r.l. E.A.L. S.p.A. in liquidazione dal Bilancio esercizio 2018 21/12/2015, è 1.092.000 25.900 1,23% 23.288 (75.208) stata dichiarata fallita nel 2019 ASTEM S.p.A. 5.771.100 20 1.000 0,02% 28.621.026 1.245.706 SOGIR s.r.l. in 645.000 5,13% 31.424 124.886 liquidazione I relativi bilanci sono consultabili nel sito internet all’indirizzo www.comunelodivecchio.it sezione amministrazione trasparente - enti controllati - società partecipate 18
7. Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del bilancio. Nuove regole di finanza pubblica (ex patto di stabilità) La materia del controllo del debito pubblico discendente dagli obblighi imposti dal trattato di Maastricht relativi al patto di stabilità e crescita tra gli stati membri dell’Unione Europea, ha subito nel tempo numerose evoluzioni, vincolando in maniera rilevante le attività degli enti. Tra le ultime normative succedutesi, ricordiamo la legge n. 243/2012, contenente le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci pubblici e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni, nonché degli altri aspetti trattati dalla legge costituzionale n. 1 del 2012. Le norme di riferimento fino all’anno 2018 sono rappresentante dalla Legge 12 agosto 2016, n. 164 “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali, dalla Legge di Bilancio per il 2017 (Legge n. 232/2016) e dalla Legge di Bilancio per il 2018 (Legge n. 205/2017). La materia degli equilibri costituzionali ha subito recentissimamente una modifica estremamente significativa, in conseguenza di due sentenze della Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 247/2017 ha espresso un principio fondamentale dirompente in termini di rispetto degli equilibri di finanza pubblica, che si possono così sintetizzare: le limitazioni all'utilizzo dell'avanzo e del fondo pluriennale vincolato motivate da esigenze di finanza pubblica non possono pregiudicare il regolare adempimento delle obbligazioni passive da parte degli enti territoriali: lo Stato non può, attraverso le regole del pareggio di bilancio, «espropriare» gli enti di risorse che sono nella loro disponibilità. Tale concetto è stato ulteriormente ribadito con la sentenza della Corte Costituzionale n. 101 depositata il 18 maggio 2018. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 03 ottobre 2018 ha emanato la circolare n. 25 in base alla quale nel 2018 gli enti possono liberamente considerare quale entrata rilevante per gli equilibri costituzionali l’avanzo di amministrazione applicato nel corso del 2018 e destinato ad investimenti. Trattasi di qualsiasi tipo di avanzo (vincolato, libero, destinato), purché volto a finanziare investimenti (anche di altri soggetti, mediante trasferimenti in conto capitale). Così come ribadito nella circolare n. 25/2018 dallo stesso MEF, e così come riportato dal governo all’interno del DEF, la legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) ha confermato la precedente impostazione, e pertanto ha previsto, ai commi 819-826, la nuova disciplina in materia di pareggio dei saldi di bilancio, in base alla quale gli enti si considerano in equilibrio in presenza di un risultato di competenza dell’esercizio non negativo, così come risultante dal prospetto della verifica degli equilibri allegato al rendiconto della gestione previsto dall’allegato 10 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. La legge di bilancio è poi intervenuta modificando e/o eliminando numerose sanzioni relative agli anni passati, anche nei confronti degli enti in dissesto finanziario o in piano di riequilibrio pluriennale, ai sensi, rispettivamente, dell’articolo 244 e degli articoli 243-bis e seguenti TUEL. Pertanto dall’anno 2019 la verifica del rispetto degli equilibri va riferito esclusivamente al prospetto degli equilibri di bilancio. 19
In sede di previsione, dato il pareggio generale del bilancio, tale rispetto è di per sé verificato. L’attività dell’Ente sarà quindi incentrata al monitoraggio di tutte le entrate e di tutte le spese al fine di rispettare l’equilibrio di competenza anche in sede consuntiva. Lodi Vecchio, 23 febbraio 2021 20
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