New York: quando gli immigrati eravamo noi - Viaggi Solidali
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New York: quando gli immigrati eravamo noi Il fascino del viaggio Da sempre simbolo di modernità e fusione culturale, New York è un luogo che indiscutibilmente offre molteplici sfaccettature. Ricca di contrasti, imprevedibile ma conciliante, può disorientare ma accontenta e scalda i visitatori, che ne sono inevitabilmente affascinati. L’atmosfera che vi si respira, non ha eguali, trasmette energia e voglia di vivere. Mille volte sognata, filmata e rappresentata, incarna la visione di un mondo nuovo e sempre nasconde sorprese inaspettate. Le contraddizioni e l’atmosfera tranquilla di Central park e Brooklyn Heights, le icone di Times Square e l’Empire State Building, l’incomparabile grandiosità del Met. La Grande Mela si rigenera senza tregua e si scopre passeggiando. Non vi è altro modo per assaporare almeno alcune delle tante inconsuete unicità di questa metropoli. Un incontro che ci lascerà la voglia di tornare. ......……………Non ero sicuro del nome con cui chiamarla, perché ne ha avuti tanti nel tempo e nessuno sembrava adatto al posto che avevo in mente io. I suoi primi abitanti la chiamavano Manhattan, “L’isola delle colline”. I coloni olandesi Nieuw Amsterdam, i conquistatori inglesi New York. Credo che gli americani abbiano sempre rimpianto di non averla battezzata un’altra volta dopo la rivoluzione, e così hanno cominciato a inventarsi soprannomi. Il più celebre è “La Grande Mela”. Viene dal gergo degli schiavi africani e allude alla fortuna, alla ricchezza e forse pure al peccato, tutti frutti proibiti che chi emigrava dalle campagne sperava di riuscire a cogliere qui. Ma il nome che preferisco fu coniato da Washington Irving, il primo grande scrittore americano, verso l’inizio dell’Ottocento. Lavorando ai suoi articoli di costume locale, Irving venne a conoscenza di una cittadina inglese nota per l’eccentricità dei suoi abitanti: Gotham.....................................il nome fu ripreso da diversi scrittori nell’Ottocento – lo stesso Edgard Allan Poe curava una rubrica intitolata Cronache da Gotham – e reso immortale da Bob Kane nel 1939, quando creò il personaggio di Batman e la città di Gotham City, infestata da pazzi criminali... da “New York è una finestra senza tende” di Paolo Cognetti Cosa rende speciale il viaggio/Plus Solidale · La visita al Museo dell’Immigrazione di Ellis Island e al Tenement Museum del Lower East Side. Nel periodo compreso fra il 1892 e il 1924 – il trentennio in cui Ellis Island funzionò da anticamera della nazione – nel porto di New York sbarcarono dodici milioni di emigranti. Quattrocentomila all’anno. Un’intera città di profughi in movimento. · Incontro con la Red Cross per conoscere il lavoro dei volontari del servizio di soccorso e protezione civile · Visita al progetto “Recycle a bicycle”. R.A.B è un negozio di biciclette che gestisce vendite e riparazioni complete. Tutte le biciclette, i prodotti e i servizi, sono offerti a prezzi equi e convenienti. Si inizia con pezzi di scarto e biciclette vecchie, che vengono poi vendute completamente rinnovate. I proventi delle vendite e dei servizi supportano direttamente il programma educativo di Bike New York che si basa e coinvolge la
comunità intera e non solo: 1° recuperare l’usato. 2° organizzare stage nelle scuole superiori per insegnare a giovani e adulti svantaggiati ad utilizzare la bicicletta con prudenza e competenza. 3° corsi di meccanica a ragazzi disabili per riparare e assemblare una bicicletta. Ogni acquisto dal negozio di riciclaggio di biciclette di New York sostiene direttamente i loro programmi Programma giornaliero 1° giorno Partenza dall’Italia, transfer e sistemazione 2° giorno Visita Guidata a Ellis Island e Statua della Libertà Imbarco per il traghetto per Ellis Island, un isolotto artificiale, realizzato con i detriti derivanti dagli scavi della metropolitana di New York, situato alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. Antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stato il principale punto d'ingresso per gli immigrati che sbarcavano negli Stati Uniti. Sosta alla Statua della Libertà e poi proseguimento per la visita al Museo. "Era una vecchia credenza popolare, spesso ritenuta vera dagli immigrati più ingenui, che in America le strade fossero lastricate d’oro. Quando arrivarono qui, scoprirono tre cose: in primo luogo, che le strade non erano lastricate d’oro, in secondo luogo, che le strade non erano lastricate per niente, e in terzo luogo, che erano loro a doverle lastricare." Terry Coleman Rientro a Manhattan, passeggiata lungo Wall Street e visita al Memoriale 9-11 Cena al Benks Kosher Delicatess, specialità ebraiche. 3° giorno Visita guidata Trasferimento verso Harlem dove assistere all’immancabile funzione domenicale per ascoltare un coro gospel, gioiosa celebrazione che mescola blues, boogie woogie e stile “a cappella”. Harlem si trova nella parte nord di Manhattan, circoscritto dall’omonimo fiume e dalla 155esima. Abitato principalmente da afroamericani, vive oggi una profonda rinascita sia culturale sia turistica, grazie ai recenti piani di valorizzazione dell’area. Antiche case coloniali ed un’atmosfera decisamente meno metropolitana ne fanno un angolo insolito di New York. Sosta per il brunch al Manna's Soul Food Buffet. Tipico ristorante del posto, frequentato soprattutto dagli abitanti di Harlem, un self-service di "Soul Food" , elaborato dalla comunità afro- americana nel sud , in cui si paga a peso (il "cibo dell'anima" viene pesato alla cassa!) Rientro a Manhattan attraversando e camminando a piacere al Central Park…. Strawberry Fields, Bethesda Fountain, Beaux Bridge
4° giorno Visita guidata Visita al Tenement Museum la vita e le case delle famiglie immigrate. Museo degli alloggi del Lower East Side. La missione del Tenent Museum è promuovere la tolleranza e la prospettiva storica attraverso la presentazione e l'interpretazione della varietà di esperienze di immigrati e migranti nel Lower East Side di Manhattan, una porta d'ingresso per l'America". Il museo offre una varietà di risorse storiche e pubbliche, tra cui un palazzo del XIX secolo conservato, programmi tematici speciali, seminari, conferenze, spettacoli teatrali, un sito web interattivo. “Ho passato molto tempo a chiedermi come raccontare questo quartiere. Se la storia di una città fosse la storia della sua gente, e non dei suoi sindaci, milionari, architetti, intellettuali, campioni di sportivi, artisti e capimafia, il Lower East Side sarebbe il quartiere più importante di New York. Questo spicchio di Manhattan ha confini netti – l’East River a est, Houston Street a nord, la Bowery a ovest, Canal Street a sud, e dalla seconda metà dell’ottocento ha ospitato tedeschi, irlandesi, italiani, cinesi, russi, europei dell’Est, qualcuno per fermarsi e qualcuno in transito verso altri angoli d’America. da “New York è una finestra senza tende” di Paolo Cognetti Soho, Chinatown, Little Italy …………. quel che resta……….. Soho, “South of Houston Street”, aveva un carattere industriale fino agli anni ’60 quando alcuni artisti vi si stabilirono grazie alla presenza di spaziosi ed economici loft. Giunsero gallerie d’arte, celebrità e negozi. Canal Street a Chinatown, che mantiene intatta l’atmosfera esotica e vivace diffusa dai suoi ristoranti e negozi di alimentari peculiarmente asiatici. In seguito all’afflusso di un numero sempre maggiore di immigrati di ogni provenienza, il quartiere si caratterizza per la mescolanza di vietnamiti, malesi e indonesiani. Little Italy risulta oggi quasi completamente inglobata e assorbita da Chinatown; gli immigrati di origine italiana si sono trasferiti da tempo in altre zone di New York con il risultato che quello che rimane sono solo simboli esteriori del nostro paese. Pranzo in un locale tipico di Chinatown e proseguimento sul Manhattan Bridge, verso Brooklyn Heights una volta famosa come "la Underground Railroad", una rete informale di itinerari segreti e luoghi sicuri utilizzati dal XIX secolo dagli schiavi neri per fuggire negli stati liberi e in Canada con l'aiuto degli abolizionisti che erano solidali con la loro causa. Altri percorsi conducevano in Messico o oltreoceano. Consigliamo una cena al Dumbo Brooklyn o tempo libero. Rientro a Manhattan sempre ripercorrendo il Brooklyn Bridge 5 ° giorno visita guidata Oggi proponiamo un giro sul Queensborough Bridge, nel Queens, per meglio comprendere la storia di Long Island. Pranzo in un piccolo ristorante il Polish Neighborhood nel quartiere polacco, per assaggiare i famosi pierogi e proseguiamo verso il quartiere "Hip" di Williamsburg. Soho era il fulcro artistico di NYC, negli anni ’80, oggi Williamsburg, con gli artisti di strada, i ventenni attenti alle mode e gli hipster è diventato il baricentro dinamico e creativo della città I primi artisti sono arrivati a Williamsburg negli anni ’70, i loft e laboratori a buon mercato erano esauriti a Manhattan così la scena artistica e musicale più effervescente si trasferisce oltre il fiume grazie alla ricchezza di grandi spazi e dalla vicinanza a Manhattan, a una sola fermata di metropolitana. Una rivista mensile pubblica la lista delle gallerie presenti a Williamsburg e a Greenpoint, proprio come avviene a Chelsea dove ogni giovedì si inaugurano nuovi spazi espositivi. Ci si dirigerà infine al quartiere ebraico, dove vive la comunità chassidica, principalmente ebrei ungheresi e rumeni che, sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale, sono emigrati negli
Stati Uniti Torniamo a Manhattan attraverso il Williamsburg Bridge. 6° e 7° giorno Gli ultimi giorni sono liberi. Dopo i percorsi “guidati” saremmo tutti in grado di muoverci senza problemi, nei modi e tempi che più ci aggradano. Possibile acquistare il pass – Explorer - che dà diritto a tre ingressi: Guggenheim, Metropolitan, Moma 8° giorno Tempo libero e , trasferimento in aeroporto e rientro in Italia. Quota di partecipazione volo escluso: € 1830,00 La quota comprende - Quota di iscrizione, assicurazioni “Assistenza alla persona”, “Spese mediche”, “Bagaglio” e “Annullamento” - Tutti i pernottamenti previsti in stanza doppia, - Pasti come indicato in programma. - Quattro giorni di tour a piedi con guida specializzata. - Transfer da e per l’aeroporto a New York, - Visita Tenement museum, entrata visita statua della Libertà. - Compenso e rimborso spese capo-gruppo in lingua italiana presente durante tutto il tour. La quota non comprende: - Pasti non previsti in programma - Metro e bus card ($ 37); - New York explorer pass, per chi desidera visitare Met, Moma, Guggenheim (3 ingressi $94), - mance. - Visto di entrata $ 14 . INFORMAZIONI UTILI VITTO e ALLOGGIO La sistemazione è prevista in hotel a Long Island City, comodissimo alla metro, in camere doppie. La colazione è servita nel coffe bar adiacente e comunicante con albergo. Completano l’itinerario attraverso le comunità immigrate a New York quattro pranzi o cene etnica: ebraica, polacca, cinese e un Soul food ad Harlem. TRASPORTI I trasporti sono previsti in battello, autobus e metro. Molti tratti sono percorribili comodamente a piedi. CLIMA Il clima in primavera e autunno è l’ideale per un soggiorno a New York.
DOCUMENTI e SALUTE Non è richiesta nessuna vaccinazione, si raccomanda un’adeguata copertura sanitaria oltre a quella inclusa nel pacchetto. Necessario passaporto valido per l’espatrio e l’autorizzazione al viaggio (ESTA) La richiesta si compila on line https://www.esta-ufficiale.com/ e l’autorizzazione a viaggiare negli stati Uniti si ottiene in tempi molto rapidi. Chi invece ha viaggiato in Iran e in altri paesi che troverete indicati nel sito stesso, deve richiedere il visto al consolato di Milano o Firenze. Per chi viaggia con PASSAPORTO BIOMETRICO È sufficiente richiedere on-line l’Autorizzazione ESTA, una sorta di Visto semplificato ottenibile sul sito https://esta.cbp.dhs.gov. Costo 14 $ all’atto della richiesta dell’autorizzazione tramite carta di credito. Il sistema potrà finalizzare le richieste solo quando tutte le informazioni relative al pagamento on-line saranno state ricevute. Maggiori dettagli sul sito: https://esta.cbp.dhs.gov/esta/WebHelp/helpScreen_it.htm
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