Music Editing, Music Encoding and Performance practice
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Fondazione Guido d’Arezzo e Centro Studi Guidoniani Convegno internazionale | International Workshop Filologia musicale e tecnologie digitali a colloquio con la prassi esecutiva Music Editing, Music Encoding and Performance practice 12-13 dicembre 2020 | December 12-13, 2020
Il convegno si svolgerà in streaming collegandosi al sito: www.polifonico.org The meeting will be held remotely through the Website www.polifonico.org Comitato scientifico / Scientific Committee Cecilia Luzzi - Stefano Mengozzi - Rodobaldo Tibaldi Sabato, 12 dicembre ore 15.00 • Alessandro Ghinelli (Sindaco di Arezzo e Presidente della Fondazione Guido d’Arezzo) Saluti istituzionali / Welcome address • Claudio Santori (Accademia Petrarca - Arezzo) Vent’anni di “Polifonie” / Twenty years of “Polifonie” Introduzione / Introductory remarks • Cecilia Luzzi (Liceo Musicale di Arezzo) La rivista “Polifonie” e il “Centro di studi guidoniani” luoghi d’incontro tra musicologia, ricerca digitale e mondo della coralità The journal “Polifonie” and the “Centro di studi guidoniani” at the crossroads of musicological research, digital humanities and choral music. ore 15.30 Prolusione / Keynote address • Philippe Vendrix (CNRS - Centre d’études supérieures de la Renaissance - Université de Tours) Perspectives in digital musicology: from research to dissemination Prospettive della musicologia digitale: dalla ricerca alla disseminazione
Sessione I Filologia e prassi esecutiva a confronto (I) Philology meets performance practice (I) Presiede Cesarino Ruini (Università di Bologna) • Rodobaldo Tibaldi (Università di Pavia-Cremona) Per una edizione delle opere di Paolo Aretino: problemi e metodi Problems and methods concerning a future edition of the works of Paolo Aretino • Francesco Saggio (Università di Pavia-Cremona) Un solo segno per tanti significati: molteplicità semantica del ‘tempus imperfectum’ nella polifonia cinquecentesca One sign, multiple meanings: ‘tempus imperfectum' in sixteenth-century polyphony • Ingrid Pustijanac (Università di Pavia-Cremona) Oralità ‘digitalizzata’ nelle edizioni musicali del repertorio contemporaneo Orality ‘digitized’ in current editions of contemporary music ore 18.00 Filologia e prassi esecutiva a confronto (II) Philology meets performance practice (II) Presiede Rodobaldo Tibaldi (Università di Pavia-Cremona) • Paolo da Col (Conservatorio di Venezia) Canti “per istromenti” e “trasportati per voci”. Le chiavette e il repertorio veneziano da concerto della basilica di San Marco Vocal works “per istromenti” and “trasportati per voci”. The ‘chiavette’ clefs and the Venetian concerto repertoire of the basilica of St Mark’s • Lorenzo Donati (Conservatorio di Trento) “Sicut cervus” di Palestrina nel campo minato del Web Palestrina’s “Sicut cervus” in the Web minefield • Walter Marzilli (PIMS, Roma - Università di Notre Dame, South Bend, Indiana-USA) Il suono della scrittura The sound of notation
Sessione II Domenica, 13 dicembre ore 15.30 Le “Digital Humanities” e i progetti di edizione musicale digitale Digital Humanities and digital editions of music Presiede / Chair Stefano Mengozzi (University of Michigan) • Richard Freedman (Haverford College) • Raffaele Viglianti (Maryland Institute for Technology in the Humanities) The Story of A Soggetto Storia di un soggettto • Richard Freedman Digital Scores and the Renaissance Art of Contrapuntal Combinations Partiture digitali e l’arte rinascimentale delle combinazioni contrappuntistiche • Raffaele Viglianti Edizioni digitali e pratica musicale Digital editions and musical practice • Emiliano Ricciardi (University of Massachusetts-Amherst) Il progetto ‘Tasso in musica’ The “Tasso in Music” Project ore 17.30 Tavola rotonda Roundtable Coordinatori/ Chairs Stefano Mengozzi e Rodobaldo Tibaldi Partecipanti / Participants Paolo da Col - Lorenzo Donati - Richard Freedman - Walter Marzilli - Ingrid Pustijanac - Emiliano Ricciardi - Francesco Saggio - Raffaele Viglianti Il convegno, articolato in due sessioni pomeridiane, si propone di mettere a confronto musicologi, ricercatori impegnati nell’ambito di progetti di edizioni musicali digitali, direttori di coro e di ensemble musicali, interpreti musicali su temi di interesse attuale nell’ambito della critica testuale:
dalle questioni più scottanti che emergono dall’analisi di recenti edizioni critiche a stampa alle nuove sfide offerte da progetti digitali orientati alla creazione di partiture ‘dinamiche’ online. L’esame di vantaggi e svantaggi di queste edizioni verrà affrontato anche in rapporto alle necessità di una prassi esecutiva storicamente informata, non solo della cosiddetta musica antica, medievale o rinascimentale, ma in generale di repertori di cui si è interrotta la tradizione esecutiva. La creazione di piattaforme digitali come International Music Score Library Project (IMSLP) e Choral Public Domain Library (CPDL) ha inciso profondamente sulla circolazione delle edizioni musicali negli ultimi vent’anni, rendendo disponibili online a musicisti, musicologi, amatori, una quantità ingente di trascrizioni e partiture libere da copyright in formato PDF, a scapito tuttavia dell’affidabilità dal punto di vista filologico. Per particolari repertori in questi decenni sono nati nel Web anche numerosi progetti di edizioni musicali digitali online che hanno posto una cura particolare nel controllo della qualità scientifica: tuttavia, sia nella sostanza, sia per la scelta del formato PDF, queste edizioni mantengono funzioni analoghe alle partiture a stampa. Le nuove frontiere di progetti musicali digitali sono rappresentate piuttosto dalle edizioni ‘dinamiche’ o ‘collaborative’ che presentano differenti modalità di rappresentazione (dalla partitura tradizionale, alle registrazioni audio, alla codifica dei dati) e sono basate sulle tecnologie più innovative del web (XML, MEI, Verovio, Humdrum) che consentono all’utente, secondo le necessità, di scegliere tra soluzioni alternative, ad esempio tra varianti attestate nelle diverse fonti, eventuali emendamenti, interventi di musica ficta o ricostruzioni di parti mancanti. Si tratta di progetti in grado di rivoluzionare il panorama delle edizioni musicali e nello stesso tempo di modellare l’approccio alla prassi esecutiva. Si propongono di seguito alcuni interrogativi su cui potrebbe rivolgersi la discussione durante le tre sessioni del convegno e la tavola rotonda finale: Può un’edizione critica rispondere in egual misura allo studioso e all’interprete? O è preferibile concepire edizioni distinte? Chi sono in prevalenza gli utenti di edizioni critiche a stampa, quali le necessità? A chi si rivolgono le edizioni dinamiche online e con quali obiettivi? In che modo l’uso di edizioni digitali si riflette sulle scelte della critica testuale e sulla prassi esecutiva? Quali i vantaggi e gli svantaggi delle edizioni critiche a stampa da un lato, e dei progetti digitali orientati alla creazione di partiture dinamiche online dall’altro? Quali le loro prospettive in futuro? Perché gli interpreti, direttori di coro o di ensemble vocali, spesso rinunciano a utilizzare edizioni critiche di testi musicali? In che modo i progetti digitali potrebbero andare incontro alle loro necessità? Come favorire una collaborazione tra musicologi, ricercatori in ambito digitale, direttori di coro e interpreti per la creazione di edizioni digitali?
The principal aim of this two-day workshop is to offer a critical forum to musicologists, digital researchers, choral conductors, and performers on the ongoing debate in textual criticism: from the most current issues concerning music editing in printed critical editions, to the new challenges posed by digital projects that result in the creation of online ‘dynamic’ scores. We plan to examine the advantages and disadvantages of these editions, evaluating them against the general criteria of historically informed performance not only of European music from the Middle Ages and the Renaissance, but more broadly of any repertory from the past that does not have a performing tradition continuing into the present. During the last twenty years, online catalogues such as the International Music Score Library Project (IMSLP) and the Choral Public Domain Library (CPDL) have made a massive number of scores available to musicians, music scholars, and amateurs, deeply affecting the circulation of musical editions that are, however, not always reliable from a scholarly point of view. At the same time, a new wave of online digital music projects increasingly provide authoritative critical editions in PDF format that are de facto indistinguishable from traditional printed scores. The latest generation of digital music projects is that of ‘dynamic’ or ‘collaborative’ editions, which provide a different kind of textual representations (traditional score, sound recording, encoding). Based on the newest web technologies (XML, MEI, Verovio, Humdrum), these editions enable performers to make informed choices among variant readings, emendations, musica ficta, etc. and to reconstruct the musical text according to their specific objectives. These projects have the potential to transform the landscape of musical editions and to reshape the approach to scholarship and performance practice at the same time. The 2-day workshop will address the following general issues: What are the strengths and the weaknesses of paper-based critical editions, vis-a-vis their digital counterparts? Which future lies ahead for both of them? Who are the primary users of printed critical editions and of online dynamic editions, and what are their needs and expectations? What is the foreseeable impact of the transition to digital editions on textual scholarship and music performance practice? Is it reasonable to expect that a critical edition be able to address the demands of both scholars and performers at the same time? Why do performers and conductors of choirs and ensemble so often do not rely on critical editions of musical texts for their performing needs? How to set up successful collaborations among musicologists, digital researchers, choir conductors, and performers toward the creation of digital editions? Immagine di copertina ispirata a Concert in the Egg, Hieronymus Bosch, Palais des Beaux-
Puoi anche leggere