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CONVENZIONE OPERATIVA MUR INDUSTRIA 4.0 " PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0" CUP ASSEGNATO AL PROGETTO B53C21001630001 Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente Università degli Studi della Tuscia Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi del Molise
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA Indice Articolo 1 – Oggetto 5 Articolo 2 – Rapporti tra i Partner 5 Articolo 3 – Responsabili di Progetto e gruppi di lavoro 6 Articolo 4 – Organizzazione delle attività e ripartizione dei compiti 6 Articolo 5 - Ripartizione del finanziamento 7 Articolo 6 - Rapporti economici tra i Partner 7 Articolo 7 – Rendicontazione delle attività 8 Articolo 8 - Durata 8 Articolo 9 - Riservatezza 9 Articolo 10 - Proprietà e utilizzo del background,dei risultati 9 Articolo 11 - Trattamento dati 9 Articolo 12 - Controversie 10 Articolo 13 - Lista degli allegati 10 2
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA LA PRESENTE CONVENZIONE È SOTTOSCRITTA TRA LE SEGUENTI PARTI il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (di seguito denominato “CURSA”), con sede legale in via Sistina 121 – 00187 RM, Partita IVA e Codice Fiscale 01601620709, nella persona del prof. Umberto Simeoni nato a Motta di Livenza (TV) il 12/10/1949, codice Fiscale SMNMRT49R12F770P, in qualità di Presidente del Consiglio d’Amministrazione e legale rappresentante, domiciliato per la carica presso la sede del Consorzio, E ● L’Università degli Studi della Tuscia (di seguito anche solo UNITUS), nella persona del Rettore pro- tempore, prof. Stefano Ubertini, codice fiscale BRTSFN74L09G478G, nato a Perugia il 09/07/1974, domiciliato per la carica presso la sede del rettorato, a Viterbo, Via Santa Maria in Gradi 4; ● L’Università degli Studi del Molise (di seguito anche solo UNIMOL), nella persona del Rettore pro- tempore, prof. Luca Brunese, BRNLCU66H09F839Y, nato a Napoli il 9 giugno 1966, domiciliato per la carica presso la sede del rettorato, a Campobasso, Via F. De Sanctis snc; ● L’Università degli Studi di Ferrara (di seguito anche solo UNIFE), nella persona del Rettore pro-tempore, prof.ssa Laura Ramaciotti, codice fiscale RMCLRA72A47D548U, nata a Ferrara il 07/01/1972, domiciliato per la carica presso la sede del rettorato, a Ferrara, Via Ludovico Ariosto 35; ● (di seguito i “Partner”) Di seguito CURSA e i Partner sono indicati anche come le “Parti” e ciascuno come una “Parte” PREMESSO CHE 1. Nella Legge del 30 dicembre 2020, n. 178 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, all’art. 1 comma 1066 stabilisce che: “Al fine di incentivare lo sviluppo delle capacità del sistema nazionale di ricerca nell'ambito dei progetti di digitalizzazione delle imprese secondo le linee guida del programma Industria 4.0, il fondo per il finanziamento ordinario delle università, di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 24 dicembre 1993, n. 537, è incrementato di 5 milioni di euro in relazione alla quota destinata ai consorzi interuniversitari. Tale importo è assegnato dal Ministero dell’Università e della Ricerca al Consorzio Universitario per la Ricerca socioeconomica e per l'Ambiente (CURSA) per la realizzazione di progetti inerenti alle finalità di cui al primo periodo. I progetti di cui al presente comma sono avviati entro il 31 dicembre 2021 e sono soggetti a rendicontazione”; 3
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA 2. in data 31 marzo 2021 il Cda del CURSA ha deliberato la costituzione dei gruppi di lavoro Operativo, Scientifico e Amministrativo aventi il compito di operare fin da subito sulle attività di ricerca e sull’impostazione scientifica e tecnico-amministrativa del lavoro da svolgere e degli output da realizzare; 3. a seguito di questa delibera, le attività di Coordinamento e Programmazione da parte del Gruppo di Coordinamento e del Gruppo Scientifico sono iniziate il 1^ aprile 2021; 4. in data 14 maggio 2021 il Cda del Consorzio ha proceduto alla selezione dei candidati e a costituire un Gruppo Operativo CURSA per la preventiva consultazione di stakeholder e per avviare una schedatura dei progetti per la realizzazione di una piattaforma digitale per il monitoraggio delle attività e quanto prescritto dal Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, con particolare attenzione alla realizzazione di servizi per i settori dell'agricoltura e agro-industria, dell’acquacoltura e della pesca, della filiera foresta-legno e della bioeconomia circolare; 5. con Decreto Ministeriale n. 1059 del 9 agosto 2021, il Ministero dell’Università e della Ricerca (di seguito il “MUR”) ha approvato la ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (di seguito il “Finanziamento” o “FFO”) delle Università Statali e dei Consorzi interuniversitari per l’anno 2021. La lettera t), dell’art. 9 (Interventi previsti da disposizioni legislative) del Decreto in questione, così recita: “… vengono destinati…: t) € 5.000.000 per le finalità di cui all’art. 1 comma 1066, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, a favore del Consorzio universitario per la ricerca socioeconomica e per l'ambiente (CURSA) per la realizzazione di progetti inerenti al fine di incentivare lo sviluppo delle capacità del sistema nazionale di ricerca nell'ambito dei progetti di digitalizzazione delle imprese secondo le linee guida del programma Industria 4.0”; 6. in data 11 gennaio 2022 ha avuto sede l’Assemblea dei Soci del Consorzio con all’ordine del giorno la costituzione dei gruppi di lavoro interuniversitari, l’approvazione delle linee di indirizzo del Progetto Industria 4.0 e l’Accordo quadro CURSA - Università, rinviando ad un successivo Consiglio di Amministrazione del Consorzio la formulazione e approvazione definitiva della proposta progettuale e del quadro economico-finanziario al MUR; 7. in data 21 gennaio 2022 ha avuto quindi luogo il Consiglio di Amministrazione con l’approvazione della scheda tecnico - economica del progetto Industria 4.0 che si è poi provveduto a trasmettere via PEC alla DG del MUR con lettera prot. N. 05/2022 del 28/01/2022, qui allegata come allegato A – Proposta Programma Industria 4.0; 8. in data 22 maggio 2022 veniva generato il CUP di progetto B53C21001630001 assegnando il titolo “PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0” (di seguito denominato “Progetto”); 9. in data 14 luglio 2022 è stato sottoscritto dalle Parti un Accordo Quadro al fine di instaurare un rapporto di collaborazione, su temi di interesse comune, rinviando eventualmente la specifica delle singole attività con la determinazione dei tempi di realizzazione e la definizione degli aspetti economici ad apposite Convenzioni operative che dovranno contenere le specifiche attività da svolgere, gli obiettivi da realizzare, 4
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA i termini e le condizioni di svolgimento, le risorse umane e strumentali da impiegare e messe a disposizione dalle Parti, la definizione degli oneri finanziari e delle loro modalità di erogazione, i deliverables e le milestones, il regime e la disciplina dei diritti di proprietà intellettuale applicabile ai risultati scientifici e quella sulla riservatezza delle informazioni scambiate nell'ambito delle singole iniziative progettuali. Le Convenzioni operative saranno, di volta in volta, sottoscritte dai rappresentanti delle Parti sulla base di quanto previsto dai rispettivi ordinamenti interni; 10. in data 19 luglio 2022, CURSA ha costituito i propri Gruppi di Coordinamento Scientifico, Informatico e Amministrativo per l’esecuzione delle attività di propria competenza nell’ambito del Progetto; 11. ciascuna Università ha provveduto a designare il proprio Responsabile Scientifico di Progetto e cioè l’Università di Ferrara ha indicato il prof. Massimo Coltorti, l’Università del Molise il prof. Marco Marchetti e l’Università della Tuscia il prof. Alvaro Marucci. Sono stati inoltre designati dalle stesse Università i Responsabili delle Attività Informatiche ovvero il Prof. Cesare Stefanelli dall’Università di Ferrara, il prof. Rocco Oliveto dall’Università del Molise e il prof. Andrea Zingoni dall’Università della Tuscia; 12. in data 18/07/2022 CURSA ha incassato dal MUR una prima tranche di Euro 3.000.000,00 corrispondente al 60% del finanziamento totale assegnato; 13. le Parti intendono sottoscrivere la presente Convenzione Operativa (“Convenzione”) per disciplinare i reciproci obblighi e rapporti attinenti alla realizzazione del Progetto; TUTTO CIO’ PREMESSO, CHE INSIEME AGLI ALLEGATI COSTITUISCE PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE ACCORDO, LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE Articolo 1 – Oggetto 1.1 Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione. 1.2 Il presente atto disciplina i diritti e gli obblighi delle Parti relativi alla realizzazione del Progetto attraverso l’utilizzo delle risorse economiche di cui al Finanziamento. Articolo 2 – Rapporti tra i Partner 2.1 CURSA è il soggetto responsabile nei confronti del MUR della corretta esecuzione delle attività previste nel Progetto, ferme restando le responsabilità e gli obblighi in capo agli altri Partner, così come disciplinati nel presente Accordo. 2.2 Ciascun Partner assume l’impegno di svolgere diligentemente le attività previste nel Progetto nel rispetto delle impegni e indicazioni contenute nel successivo Articolo 4 – Organizzazione delle attività e ripartizione dei compiti. 2.3 Fermo restando l’impegno di cui al comma precedente, CURSA trasferirà alle Università, in quanto beneficiario delle erogazioni MUR in attuazione delle disposizioni di cui al Decreto Ministeriale n. 1059 5
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA del 9 agosto 2021 (FFO 2021), le quote stabilite nel prospetto di cui all’allegato A con le modalità indicate all’art. 6 – Rapporti economici tra i Partner. Articolo 3 – Responsabili di Progetto e gruppi di lavoro 3.1 I Responsabili scientifici di progetto indicati al comma 11 delle premesse si avvarranno di un gruppo di lavoro che sarà deputato allo svolgimento delle diverse attività progettuali. 3.2 I predetti Responsabili andranno a formare la cabina di regia del Progetto che interverrà ogni qual volta occorrerà risolvere criticità o assumere decisioni rilevanti ai fini di una corretta esecuzione del Progetto. Gli stessi Responsabili si impegnano a mantenere rapporti costanti tra di loro e a dirigere, coerentemente con i compiti assegnati ad ogni Partner, le attività del proprio gruppo. In linea con quanto sopra, ciascun Responsabile si occuperà di organizzare riunioni periodiche sia con i componenti del proprio gruppo di lavoro, sia proponendo consultazioni collegiali o incontri ristretti con gli altri Partner, nell’ottica di confrontarsi sullo stato di avanzamento del lavoro nonché acquisire conoscenze e informazioni utili per uno sviluppo ottimale delle attività. Articolo 4 – Organizzazione delle attività e ripartizione dei compiti 4.1 Per l’esecuzione del progetto, le Parti si impegnano a rispettare il project work riportato in allegato B – Schema generale del Progetto, articolato in Work Package (WP), Attività Realizzative (AR) e Output Prodotti (OP) e il relativo GANTT descritto in allegato C – GANTT del Progetto. 4.2 Sia lo schema generale del progetto che il GANTT potranno essere modificati su decisione assunta congiuntamente tra le Parti, con atto scritto, che costituirà addendum alla presente Convenzione. 4.3 Con riferimento al predetto schema, i Partner decidono di adottare la seguente ripartizione dei compiti: a) le attività relative al WP5 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 1 - FILIERA GRANO DURO PASTA e al WP6 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 2 -FILIERA OLIVICOLO OLEARIA sono di competenza di UNITUS; b) le attività relative al WP7 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 3 - FILIERA LEGNO BOSCO E BIOECONOMIA CIRCOLARE sono di competenza di UNIMOL; c) le attività relative al WP8 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 4 - FILIERA PESCA ACQUACOLTURA sono di competenza di UNIFE; d) le attività relative al WP3 – DEFINIZIONE PUNTUALE DEI SERVIZI, sono svolte in collaborazione da tutti i Partner, ciascuno per l’applicativo di competenza, occupandosi CURSA della progettazione e realizzazione della stakeholders / target consultation; e) le attività del WP1 – IMPOSTAZIONE GENERALE E RACCORDO TECNICO e del WP2 – GESTIONE AMMINISTRATIVA E RENDICONTAZIONE sono eseguite con il contributo di tutti i Partner, svolgendo CURSA compiti di coordinamento; f) le attività del WP10 – COMUNICAZIONE, DIVULGAZIONE E MARKETING saranno ugualmente svolte da tutti i Partner con CURSA che, oltre alle funzioni di coordinamento, si 6
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA occuperà di valutare le soluzioni più idonee per collocare sul mercato i servizi fornibili attraverso la piattaforma “Industria 4.0”; g) le attività informatiche del WP5 e del WP9 sono di competenza del gruppo informatico di “Industria 4.0” che rappresenta un’unità trasversale composta da esperti e altre unità delle tre Università e dal coordinatore delle attività informatiche di CURSA. Per quanto concerne la copertura di eventuali spese esterne legate alla realizzazione degli output informatici, le tre Università e il CURSA, con successivo atto scritto che costituirà addendum alla presente Convenzione, ne concorderanno la ripartizione in fase successiva ovvero nel momento in cui si manifesterà la loro esistenza tenendo conto delle attività svolte per le filiere. 4.4 Nello svolgimento delle attività realizzative di cui sopra, si richiama il divieto assoluto per ogni Partner di affidare incarichi o stipulare contratti di qualunque natura con un altro Partner. Articolo 5 - Ripartizione del finanziamento 5.1. In linea con il prospetto economico approvato da CURSA il 21 gennaio 2022, trasmesso successivamente al MUR, il finanziamento di Euro 5.000.000,00 (cinquemilioni/00) stanziato dal Ministero a favore di CURSA, viene ripartito nelle seguenti quote: (i) una quota ad UNITUS pari a Euro 1.181.000,00 (unmilionecentoottantunomila/00); (ii) una quota ad UNIMOL pari a Euro 1.181.000,00 (unmilionecentoottantunomila/00); (iii) una quota a UNIFE pari a Euro 1.181.000,00 (unmilionecentoottantunomila/00); (iv) una quota a CURSA di Euro 1.457.000,00 (unmilionequattrocentocinquantasettemila/00). Articolo 6 - Rapporti economici tra i Partner 6.1 Gli importi indicati all’art. 5, saranno erogati a ciascuna Università con le seguenti modalità: (i) una prima erogazione di Euro 708.600,00 (settecentoottomilaseicento/00) pari al 60% (sessantapercento) della quota di cui all’art. 5, alla sottoscrizione della presente Convenzione operativa; (ii) una seconda erogazione di Euro 354.300,00 (trecentocinquantaquattromilatrecento/00), pari al 30% (trentapercento) della quota di cui all’art. 5, al raggiungimento di uno stato di avanzamento del 60% delle attività da svolgere a cura di ogni Università; (iii) un’erogazione a saldo di Euro 118.100,00 (centodiciottomilacento/00), pari al 10% (diecipercento) della quota di cui all’art. 5, dopo chiusura delle attività e predisposizione della rendicontazione finale. 6.2 Resta inteso che le erogazioni di cui alle lettere (ii) e (iii), potranno avvenire solo a valle dell’incasso da parte di CURSA della seconda tranche di finanziamento di Euro 2.000.000,00 che sarà erogata dal MUR una volta rendicontata dai Partner la somma di Euro 3.000.000,00 di cui alla prima erogazione. 6.3 Le Parti concordano che ai fini delle erogazioni di cui alle lettere (ii) e (iii) del punto 6.1, le Università dovranno trasmettere a CURSA idonea rendicontazione tecnica ed economica attestante il raggiungimento degli stati di avanzamento corrispondenti a ciascuna tranche. 7
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA 6.4 CURSA effettuerà i pagamenti di cui sopra utilizzando i conti di tesoreria intestati a ciascuna Università indicati nell’ allegato E – Conti di Tesoreria delle Università. Articolo 7 – Rendicontazione delle attività 7.1 La rendicontazione citata al punto 6.3 e quella finale di cui al punto 6.4 si compongono di una illustrazione tecnica del lavoro svolto e dei risultati ottenuti con riferimento ai WP e alle AR di competenza di ciascun partner nonché di una parte economica recante la descrizione delle spese sostenute con relativi giustificativi. A tale proposito, ogni Partner avrà cura di inserire su ogni documento giustificativo (da produrre in copia conforme rispetto all’originale) il riferimento al Progetto e al relativo CUP. 7.2 Le rendicontazioni citate al punto precedente dovranno essere prodotte sia dalle Università che da CURSA nel rispetto di scadenze temporali rapportate al GANTT del Progetto da concordare tra le Parti con atto scritto che costituirà addendum alla presente Convenzione. 7.3 CURSA, in quanto referente del progetto nei confronti del Ministero, e le Università, come partner direttamente coinvolti nelle attività progettuali, provvederanno inoltre per le parti di rispettiva competenza a rispondere tempestivamente ad ogni richiesta di informazioni o documentazione di natura tecnica o economica relativa al Progetto proveniente dal MUR o da altri enti di controllo. 7.4 In aggiunta alle rendicontazioni citate ai punti 7.1 e 7.2, le Università si impegnano a produrre e trasmettere a CURSA, n. 4 report semestrali di natura esclusivamente tecnica, il primo dei quali da redigere e consegnare entro gennaio 2023, il secondo entro luglio 2023, il terzo entro gennaio 2024 e il quarto entro luglio 2024. Il report semestrale relativo all’ultimo semestre di attività sarà sostituito dalla rendicontazione finale del Progetto. I report dovranno contenere una descrizione delle attività svolte e dei risultati raggiunti soprattutto con riferimento agli output da produrre e un richiamo alle attività da svolgere nel periodo immediatamente successivo. 7.5 In maniera analoga all’impegno assunto dalle Università nei confronti di CURSA, anche CURSA provvederà a produrre e trasferire alle Università report semestrali contenenti le medesime informazioni sul lavoro svolto. 7.6 I report semestrali di cui ai punti 7.4 e 7.5, avranno la funzione precipua di consentire la circolazione di informazioni utili sul Progetto soprattutto tra i componenti dei diversi gruppi di lavoro che potranno così conoscere le attività complessivamente svolte e quindi rapportarsi più facilmente tra loro per dibattere, analizzare, fornire spunti, etc., il tutto nell’ottica di migliorare la qualità degli output finali del Progetto. Articolo 8 - Durata 8.1 La presente Convenzione entra in vigore alla data dell’ultima sottoscrizione fino al 31 dicembre 2024, fatte salve le obbligazioni assunte delle parti fino all’approvazione della rendicontazione da parte del MUR. 8.2 Le Parti potranno concordare eventuali proroghe da sottoporre alla approvazione del MUR. 8
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA Articolo 9 - Riservatezza 9.1 Le informazioni che le Parti si scambieranno vicendevolmente sono da ritenersi riservate, quindi non divulgabili per alcun motivo a terzi, salvo diverso obbligo di legge o previo espresso consenso dell’altra Parte. 9.2 Le Parti si impegnano a concordare il livello di riservatezza di qualsiasi documento o informazione che esse abbiano a scambiarsi, limitandone anche la conoscenza e diffusione a quelle sole persone, uffici, organi o cariche che, per ragione della loro funzione, abbiano bisogno di venirne a conoscenza. 9.3 Nei limiti di quanto previsto dalla normativa vigente, i dati utilizzati per le attività di studio e di sperimentazione non possono, comunque, essere comunicati a terzi, se non previo accordo delle Parti e, qualora si tratti di dati forniti da altre pubbliche amministrazioni, non possono essere comunicati a terzi, in mancanza di autorizzazione scritta dell'amministrazione interessata. Articolo 10 - Proprietà e utilizzo del background, dei risultati 10.1 I Partner stabiliscono sin d’ora di condividere il Background - intendendo con tale termine il complesso di conoscenze scientifiche e tecnologiche ed i relativi diritti di proprietà industriale ed intellettuale, comunque denominate e in qualsiasi supporto comprese, preesistenti al Progetto - di cui ciascun Partner sia proprietario, funzionale allo svolgimento del Progetto e allo sfruttamento dei Risultati. L’uso del Background da parte dei Partner sarà concesso ai soli fini di ricerca. Per ogni altro uso i Partner si impegnano sin d’ora a concordare per iscritto con il titolare del Background ogni ulteriore diverso utilizzo. 10.2 Ciascun Parner è proprietario dei Risultati - intendendo con tale termine tutto ciò che viene generato durante l'attuazione del Progetto, come a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo know-how, soluzioni innovative, algoritmi, prove di fattibilità, nuovi modelli di business, linee guida, prototipi, dimostratori, database e set di dati, ricercatori formati, nuove infrastrutture, reti - conseguiti autonomamente o congiuntamente con uno o più Partner. 10.3 In relazione ai Risultati congiunti, i Partner si impegnano sin d’ora a sottoscrivere un accordo per la loro gestione e valorizzazione e per la gestione e valorizzazione degli eventuali diritti di proprietà intellettuale derivanti. 10.4 Fermo restando quanto disposto dai Partner negli accordi previsti nel precedente comma, la diffusione dei Risultati al pubblico in merito alla presente Convenzione potrà essere effettuata da ciascun Partner nell'ambito delle proprie competenze, previa informazione agli altri partner. Qualora i Risultati fossero suscettibili di tutela nell’ambito della proprietà industriale/intellettuale, le eventuali pubblicazioni dovranno essere ritardate per il tempo necessario alla registrazione dei titoli. Articolo 11 - Trattamento dati 11.1 Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679, le Parti danno atto di essere reciprocamente informate di quanto previsto da tale normativa. 9
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA 11.2 Le Parti sono e reciprocamente si considerano, ciascuna per quanto di propria competenza, Titolari autonomi dei trattamenti connessi all’esecuzione della presente Convenzione. In relazione alle attività oggetto dell’Accordo stesso, le Parti garantiscono che tutti i dati personali saranno fatti oggetto solo dei trattamenti strettamente necessari all’espletamento di quanto ivi previsto, nel più assoluto rispetto della vigente normativa posta a tutela dei dati personali. Le Parti, a tal proposito, confermano di ben conoscere il Regolamento (UE) 2016/679, nonché il D. Lgs 196/2003 come modificato dal D. Lgs. 101/2018 e ogni Provvedimento emanato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali rilevante rispetto alle attività oggetto della Convenzione. Le Parti garantiscono, inoltre, la puntuale applicazione da parte della propria organizzazione - e di quella di eventuali soggetti terzi di cui si dovessero servire nell’esecuzione della Convenzione, rispondendone direttamente - della citata normativa, con particolare riferimento all’adeguatezza delle misure di sicurezza adottate e della formazione conferita in materia di privacy ai propri dipendenti/collaboratori coinvolti nelle attività previste nella Convenzione. Articolo 12 - Controversie 12.1 In caso di controversie attinenti alla presente Convenzione e agli obblighi delle Parti ai sensi dello stesso le Parti valuteranno in buona fede la possibilità di transigere o comunque comporre amichevolmente la controversia stessa senza far ricorso alle autorità giurisdizionali. Articolo 13 - Lista degli allegati 13.1 Gli allegati alla presente Convenzione che ne formano parte integrante sono: allegato A – Proposta Programma Industria 4.0; allegato B – Schema generale del Progetto; allegato C – GANTT del Progetto; allegato D - Conti di Tesoreria delle Università. Letto, approvato e sottoscritto digitalmente. Per CURSA Il Presidente Firmato digitalmente da: SIMEONI UMBERTO Luogo: Roma Data: 01/02/2023 11:15:52 Per UNIFE Il Rettore 10
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA Per UNIMOL Il Rettore Per UNITUS Firmato digitalmente da: Il Rettore UBERTINI STEFANO Firmato il 09/02/2023 16:02 Seriale Certificato: 2060995 Valido dal 09/01/2023 al 09/01/2026 InfoCamere Qualified Electronic Signature CA 11
MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Assegnazione economica a CURSA nell’ambito del decreto del 4 ottobre 2021 “Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università Statali e dei Consorzi interuniversitari per l’anno 2021” * * * * * PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE TITOLO DEL PROGETTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0 BENEFICIARIO CONSORZIO UNIVERSITARIO PER LA RICERCA SOCIOECONOMICA E PER L’AMBIENTE Gennaio 2022
Proposta Programma Industria 4.0 1. Anagrafica soggetto proponente CURSA - Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per Denominazione l’Ambiente Sede Roma Indirizzo Via Sistina 121 ANAGRAFICA RESPONSABILE DI PROGETTO Nome e Cognome del Ing. Stefano Banini Responsabile di Progetto Telefono 346 472 1648 direttore@cursa.it Indirizzo di posta certificata amministrazione@cursa.it 2. Anagrafica progetto Processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e di Titolo del progetto ambiti produttivi secondo le linee guida del Programma Industria 4.0 Costo del progetto € 5.000.000 Localizzazione Italia Operatori economici di settore, Enti pubblici, Associazione di Destinatari categoria Durata 33 mesi Il progetto, rientrando negli obiettivi del Programma Industria 4.0, si prefigge di contribuire, grazie all’impiego di tecnologie evolute e moderne, quindi sostanzialmente con l’attivazione di servizi digitali performanti appositamente individuati, al miglioramento di un certo numero di filiere produttive, agendo a beneficio di imprese e altri soggetti che ne fanno parte o sono coinvolti con ruoli e funzioni Breve sintesi del progetto diverse nelle relative attività. Il testo approvato nel decreto FFO non specifica a quali settori si debba fare riferimento per cui essendo il campo di azione del Programma particolarmente vasto, CURSA ha ritenuto di dover privilegiare i filoni tematici rispetto a cui sia le Università consorziate che lo stesso Consorzio vantano un’esperienza e una qualificazione specifica (per ulteriori informazioni si invita a consultare il sito del Consorzio www.cursa.it). 2
Proposta Programma Industria 4.0 Il progetto riguarderà pertanto i settori dell’agricoltura, dell’acquacoltura e della pesca, dell’agro-industria, delle filiere foresta-legno e della bioeconomia circolare. Per consentire il miglioramento delle filiere produttive relative a tali comparti e nella logica di progettare e realizzare servizi realmente utili, CURSA ha svolto un intenso lavoro di ricerca tuttora in corso nell’ambito del quale sono stati coinvolti alcuni tra gli stakeholders più significativi, primo tra tutti il MIPAAF ovvero il Ministero che si occupa a livello centrale, di tali filiere e della loro regolamentazione. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di individuare innanzitutto quelle per le quali l’intervento di digitalizzazione può risultare più utile e, nell’ambito di ciascuna di esse, quali servizi possono realmente aiutare imprese nonché enti e organizzazioni anche di natura pubblica che ne fanno parte. I servizi in questione rappresentano l’output più importante del progetto mentre è nella modalità tecnologicamente evoluta con cui saranno resi disponibili all’utenza a costituirne la vera innovazione. Come modalità si fa riferimento appunto a quella digitale per cui i servizi, una volta identificati, diventeranno parte integrante di una piattaforma digitale che dovrà risultare attrezzata con le tecnologie più moderne e performanti proprio al fine di consentire, tramite appositi applicativi, il rilascio di digital services, totalmente nuovi e non presenti sul mercato, a tutti i soggetti interessati ovvero imprese, organizzazioni di produttori, enti pubblici, etc. Oltre ai benefici di natura più immediata ovvero dare la possibilità a questi soggetti di operare in modo più rapido, economico ed efficace all’interno della rispettiva filiera, l’insieme di questi servizi dovrà permettere agli stessi operatori di allinearsi più facilmente ai dettami delle politiche europee e nazionali riguardanti gli ambiti produttivi che li riguardano nonché di rafforzare il valore delle produzioni Made in Italy, attraverso un contributo positivo alla loro tracciabilità, infine di rispettare gli obiettivi di sostenibilità ambientale, con particolare riguardo a quelli di decarbonizzazione dei sistemi economici e produttivi previsti al 2030 e al 2050. Le attività funzionali alla impostazione e progettazione dei servizi di cui sopra sono state avviate quasi subito da CURSA. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio ha infatti reputato necessario mettere in moto l’organizzazione interna per arrivare a definire rapidamente obiettivi, contenuti e output delle attività. Ha pertanto assunto le seguenti decisioni: - In data 31.03.2021 il Cda ha deliberato la costituzione dei gruppi di lavoro Operativo, Scientifico e Amministrativo Stato delle attività aventi il compito di operare fin da subito sulle attività di ricerca e sull’impostazione scientifica e tecnico- amministrativa del lavoro da svolgere e degli output da realizzare. - A seguito di questa decisione, le attività di Coordinamento e Programmazione da parte del Gruppo di Coordinamento e del Gruppo Scientifico sono iniziate il 01.04.2021 con la redazione degli ordini di servizio dei dipendenti. 3
Proposta Programma Industria 4.0 - In data 14.05.2021 il Cda ha proceduto alla selezione dei candidati a costituire il Gruppo Operativo per la preventiva consultazione di stakeholder e per avviare una ricognizione sulle filiere in precedenza menzionate, nell’ottica di raccogliere elementi utili per la progettazione delle funzionalità relative alla piattaforma digitale. In tali attività, tutti i Gruppi di lavoro si sono basati sulle indicazioni contenute nel Programma nazionale Industria 4.0, considerando in particolare le possibili applicazioni ai settori dell'agricoltura e agro-industria, dell’acquacoltura e della pesca, della filiera foresta-legno e della bioeconomia circolare. 3. Contenuti del progetto 3.1 Finalità del progetto Analisi del contesto di riferimento e del contributo alla strategia del Programma Industria 4.0 Il Piano nazionale Industria 4.0 è stato introdotto con l’attuazione delle misure agevolative previste dalla legge di bilancio n.232/16 dell’11 dicembre 2016 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2017. Il Ministero dello sviluppo economico, promotore delle misure agevolative ha introdotto differenti misure al fine di agevolare gli investimenti per l’innovazione e la competitività. In particolare, si è basato su tre linee guida principali: 1. Operare in una logica di neutralità tecnologica; ovvero senza una linea preferenziale in ambito di tecnologia applicata. 2. Intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali; 3. Agire su fattori abilitanti. In altri termini, il legislatore italiano ha voluto dare priorità a quelle Contesto di riferimento misure che non prevedono delle preferenze tecnologiche specifiche ma che si possano utilizzare attraverso uno spettro applicativo orizzontale e non verticale. Questo concetto è uno degli elemini chiave del piano Industria 4.0 proprio perché si punta all’integrazione tecnologica dei flussi di processo interni ma anche verso quelli esterni. In una struttura tipicamente verticale, tale integrazione rischierebbe una riduzione dell’impatto esecutivo legato alla rigidità gerarchica tipica delle strutture verticali. Infine, il legislatore italiano ha voluto richiamare la definizione di fattori (tecnologie) abilitanti cosi come già definite dalla Commissione Europea: “tecnologie ad alta intensità di conoscenza e associate a elevata intensità di R&S, a cicli di innovazione rapidi, a 4
Proposta Programma Industria 4.0 consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati”. Nella fattispecie concreta, Le tecnologie abilitanti o KET (Key Enabling Technologies) sono ritenute fondamentali per la crescita e l’occupazione poiché sviluppano soluzioni o miglioramenti tecnologici attraverso esperienze di ricerca capaci di rivitalizzare il sistema produttivo. In quanto tali, i fattori abilitanti, hanno rilevanza sistemica perché alimentano il valore della catena del sistema produttivo e hanno la capacità di innovare i processi, i prodotti e i servizi in tutti i settori economici dell’attività umana. Un prodotto basato su una tecnologia abilitante, inoltre, utilizza tecnologie di fabbricazione avanzate e accresce il valore commerciale e sociale di un bene o di un servizio. Nell’aprile del 2015 la Boston Consulting Group pubblicò un articolo intitolato:” Industry 4.0: The Productivity and growth in manufacturing Industries” in cui considera nove tecnologie abilitanti come fondamentali per lo sviluppo del della c.d. “fabbrica Smart”. Esse sono: 1. Big Data e Analytics, fondamentali per l’ottimizzazione dei processi produttivi: Diventa essenziale saper raccogliere ed analizzare dati da molteplici fonti, e saper utilizzare tali analisi per gestire al meglio le decisioni aziendali; 2. Robot e automazione. L’automazione diventa avanzata, le macchine diventano interconnesse; 3. Simulazione. L’utilizzo di tecnologie di modellizzazione aiuta le imprese a migliorare le fasi di ideazione e definizione del prodotto, con impatti sul livello di qualità dello stesso (basti pensare al livello di dettaglio possibile in fase di progettazione). Lo sviluppo dei prodotti diventa più rapido e preciso; 4. Sistema di integrazione orizzontale e verticale. Il sistema IT viene totalmente integrato nell’intero ciclo produttivo, e quindi in ogni fase della produzione; 5. Industrial Internet of Things. L’interconnessione totale consente flussi di dati real-time, che migliorano l’efficacia e l’efficienza del processo decisionale che può essere decentralizzato. Così facendo L’organizzazione diviene estremamente flessibile; 6. Cybersecurity. Il controllo dell’informazione, i network aziendali e la sicurezza degli impianti vengono migliorati notevolmente grazie all’utilizzo di nuovi protocolli di sicurezza; 7. Cloud. La disponibilità costante delle informazioni consentito dal cloud computing è un valido alleato del flusso di dati costante richiesto dalla fabbrica smart; 8. Additive manufacturing. Si ricomprendono in questa categoria quegli strumenti che consentono l’espansione delle capacità produttive, come la stampa 3D che permette 5
Proposta Programma Industria 4.0 nuovi livelli di performance del prodotto e di personalizzazione; 9. Realtà aumentata: l’introduzione di quest’ultima fornisce un valido supporto agli operatori, che possono così accedere alle informazioni in tempo reale durante qualsiasi fase del processo produttivo. Lo sviluppo delle tecnologie digitali e la loro introduzione nel mondo dell’agricoltura apportano soluzioni intelligenti concepiti all’insegna dell’elettronica, dell’informatica e dell’interconnessione in vista dell’ottimizzazione dell’efficienza produttiva, della riduzione dei costi di gestione e, soprattutto, di un minore impatto ambientale. Per esempio gli strumenti del sistema agricoltura 4.0 consentono di prevenire eventuali malattie e parassiti che potrebbero colpire il raccolto, o, anche, sfruttando differenti tipi di mappature (dalla satellitare, a quella della vegetazione, ecc.) è possibile avere un quadro generale dello stato di salute del campo e delle colture; in questo modo, in base alle caratteristiche del terreno, del tipo di colture, ecc. si potranno definire i corretti tassi/percentuali di fertilizzante e tenere sotto controllo altri svariati parametri che possono influire sulle rese produttive. Gli imprenditori agricoli, in questo modo, riescono a produrre di più e con un minore impegno di energie e di sforzi che normalmente verrebbero richiesti senza l’impiego della tecnologia offerta dal sistema agricoltura 4.0. Il progetto di CURSA si propone la realizzazione di una piattaforma digitale trasversale al comparto agroalimentare e agli altri già citati, che dovrà essere in grado di interfacciarsi con molteplici tecnologie (anch’esse trasversali agli stessi comparti) per offrire i servizi necessari alla digitalizzazione delle relative filiere produttive. Ciò allo scopo di contribuire, non solo al miglioramento e al perfezionamento delle tecniche produttive, ma anche a creare una nuova idea di agricoltura sempre più orientata e attenta ai temi dell’efficienza, della sicurezza, della sostenibilità ambientale, etc. Tra le diverse tecnologie che la piattaforma digitale dovrà prevedere Contributo alla strategia del a bordo vi è la tecnologia blockchain attraverso cui rendere sicuro, Programma Industria 4.0 tracciabile e fruibile senza alcun rischio di compromissione o alterazione il complesso di operazioni riguardanti lo scambio di dati e informazioni tra diversi utilizzatori. La piattaforma dovrà essere in grado di caricare dati provenienti da diverse tecnologie: ▪ Remote sensing ▪ IoT ▪ Sensoristica a terra - sensori o reti di sensori per il monitoraggio dei parametri ambientali e meteo-climatici) ▪ Proximal sensing - sensori montati su macchine ▪ Proximal sensing - sensori montati su SAPR (droni) ▪ Robotica e automazione 6
Proposta Programma Industria 4.0 Nello strato intermedio dell’interfaccia piattaforma/tecnologie ci sono i software/modelli/applicazioni che elaboreranno le informazioni per essere fruibili nella piattaforma. Lo strato intermedio sarà composto da: ▪ Modelli ed elaborazioni complesse [analytics] ▪ Big data ▪ Strumenti di virtual e augmented reality ▪ Software e app La piattaforma digitale dovrà fornire elaborazioni utili e ad alto valore aggiunto, pressoché a tutte le filiere in precedenza citate, relativamente a: ▪ Precision irrigation ▪ Desease detection ▪ Nutritional status ▪ Precisione forestry ▪ Risk assessment ▪ etc. Complessivamente, gli argomenti investigati nella prima fase di attività dal Gruppo di Lavoro Tecnico sono: ▪ Remote sensing ▪ IoT ▪ Sensoristica a terra - sensori o reti di sensori per il monitoraggio dei parametri ambientali e meteo-climatici) ▪ Proximal sensing - sensori montati su macchine ▪ Proximal sensing - sensori montati su SAPR (droni) ▪ Robotica e automazione ▪ Aspetti legati alla tracciabilità dei prodotti ▪ Modelli ed elaborazioni complesse ▪ Big data ▪ Strumenti di virtual e augmented reality ▪ Precision irrigation ▪ Desease detection ▪ Nutritional status ▪ Risk assessment ▪ Precision forestry ▪ Assicurazioni per valutazione del rischio Le attività svolte dall’1/4/2021 dai Gruppi di lavoro operativo e scientifico di CURSA e le verifiche compiute con diversi stakeholders, hanno permesso di identificare una serie di aree di intervento. Con riferimento a ciascuna di queste aree, sono stati quindi individuati dagli stessi gruppi di lavoro, un elenco di servizi da considerarsi Aree di intervento peculiari in funzione delle esigenze della rispettiva filiera e della possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità di strumenti e tecnologie digitali. Di seguito si riporta l’elencazione delle aree e dei relativi servizi tra cui selezionare, anche mediante la consultazione del MIPAAF e 7
Proposta Programma Industria 4.0 l’interlocuzione con le Università consorziate, quelli da porre in formato digitale e includere come applicativi della piattaforma. Ambiente Precision Irrigation Contesto La gestione sostenibile dell’acqua contribuisce a garantire una maggiore qualità della produzione agricola. Secondo la FAO nel 2030 quasi l’80 per cento delle estrazioni di acqua del mondo verrà utilizzato per l’irrigazione. Mentre nel centro-nord Europa l’irrigazione riveste un ruolo modesto, in Italia è un fattore della produzione assolutamente irrinunciabile per l’economia delle aziende agricole. Irrigazione indispensabile per: ▪ Contrastare gli effetti del cambiamento climatico ▪ Produzioni di qualità ▪ Stabilità delle rese tra le annate ▪ Coltivazioni specie alto reddito ▪ Miglioramento competitività ▪ Motore di crescita economica ▪ Sviluppo occupazione Possibili interventi Gli interventi possibili consistono in: individuazione di soluzioni hardware per il monitoraggio delle condizioni ambientali e per il controllo attivo degli impianti irrigui; tali tecnologie prevederanno la comunicazione dati a lunga distanza (es. reti LoRa); la fornitura di servizi di consiglio irriguo mediante web app (Figirilli et al, 2021). Tutto ciò nell’ottica dello sviluppo e perfezionamento delle strategie di AdP soprattutto a livello di consorzi irrigui per raggiungere gli obiettivi di gestione e miglioramento continuo prefissati. Precision forestry Contesto Negli ultimi decenni è avvenuta una profonda trasformazione del settore forestale italiano, in linea con quanto osservato anche a livello europeo (MIPAAF, 2015). Il sorgere di nuove funzioni e ruoli produttivi e sociali attribuiti alle risorse forestali (sensu lato, incluse le aree verdi in ambito urbano, le piantagioni da legno e gli alberi fuori-foresta) hanno determinato una crescita dell’importanza, ma anche della complessità del sistema foresta-legno. Considerando l’ampia varietà di beni e servizi che vengono forniti dalle risorse forestali, emerge sempre più la necessità di potenziare la filiera produttiva valorizzando economicamente le utilità materiali e immateriali ritraibili dal bosco, anche alla luce di quanto indicato nella Strategic Research and 8
Proposta Programma Industria 4.0 Innovation Agenda for 2020 (SRIA, 2013) messa a punto da European Forest Institute & Forest-based Technology Platform. In particolare, l’anello più debole della filiera foresta-legno è rappresentato dalla base produttiva, ossia dai settori della gestione selvicolturale, delle utilizzazioni e della prima trasformazione (MIPAAF 2013). In questo quadro, che presenta numerose opportunità, diventa importante favorire l’implementazione e l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nella prospettiva di quella che viene definita Precision Forestry, quali elementi imprescindibili di innovazione nel sistema produttivo forestale nazionale (Corona et al., 2017). Possibili interventi Gli interventi possibili possono essere riassunti come segue: ▪ Trasferimento dell’innovazione e creazione di un Knowledge Hub: il coinvolgimento degli attori forestali rappresenta un punto chiave per il trasferimento delle innovazioni geomatiche e ICT alla realtà operativa; ▪ Fornitura di servizi per la digitalizzazione dell’inserimento dati riferito alle principali operazioni forestali (martellata, taglio, esbosco, ecc.) e di monitoraggio forestale tramite web app; ▪ Valorizzazione del prodotto legno made in Italy di elevato valore mediante sistemi di tracciabilità elettronica dell’intera filiera (dalla pianta in piedi al prodotto finito) nell’ottica della precision forestry (Figorilli et al., 2018) ▪ Fornitura di servizi digitali di monitoraggio per il verde urbano. Agricoltura Filiera ortofrutta Contesto I consumi di ortofrutta, dopo numerosi anni di progressiva decrescita, attraversano dal 2014 una fase di leggera ripresa che ha portato gli acquisti domestici ad 8,5 milioni di tonnellate, con un aumento di circa 900.000 t nel periodo dal 2014 al 2017. Il 54% di tale volume è rappresentato dalla frutta che, anche nei primi 9 mesi del 2018, ha proseguito la sua ripresa, crescendo di un ulteriore 1% in volume e 3% in valore. Parallelamente a questa ripresa dei consumi si è assistito ad un’inversione delle tendenze relativamente alla distribuzione degli acquisti per canale distributivo: se fino al 2013 la crescita delle quote di mercato della Grande Distribuzione Organizzata pareva inarrestabile, a partire dal 2014 tale crescita, considerando il canale nel suo complesso, si è arrestata. 9
Proposta Programma Industria 4.0 In particolare, super e ipermercati hanno visto regredire la propria quota di rappresentatività al 33% e al 9,5% rispettivamente, mentre solo i discount sono aumentati arrivando a toccare il 16%. Evidente è, invece, la ripresa degli altri canali distributivi, con il dettaglio specializzato, in particolare, che aumenta del 45% i volumi venduti dal 2013 al 2017 (Palmieri e Pirazzoli, 2019). Nel 2020, sul fronte export, il mercato ortofrutticolo italiano ha resistito nonostante l’emergenza pandemica: ha infatti registrato una contrazione in termini di volumi del 4%, ma una crescita in valore del 5%. Possibili interventi In questo settore i servizi che possono ritenersi più utili, in quanto realizzati con l’utilizzo di tecnologie digitali, possono suddividersi in due categorie: da un lato, quelli finalizzati al miglioramento delle produzioni tramite strategie di monitoraggio (produzioni, patologie, danni) e l’applicazione di strategie di AdP; dall’altro, servizi tendenti al miglioramento del Logistic Performance Index attraverso: riduzione della spesa e dell’impatto ambientale del sistema di produzione e dei trasporti, digitalizzazione dei servizi di tracciabilità. Entrando più nello specifico possono individuarsi i seguenti possibili interventi: ▪ Fornitura di servizi digitali legati al monitoraggio delle colture tramite remote-proximal sensing (satelliti, droni, ecc); ▪ Fornitura di servizi di digitalizzazione delle aziende agricole nell’ottica di una migliore gestione di precisione e una ottimizzazione delle risorse con finalità di sostenibilità ambientale ed economica; ▪ Tracciabilità elettronica (Costa et al., 2013) per il monitoraggio della logistica e la garanzia del mantenimento qualitativo di alcune produzioni tipiche e di pregio italiane anche mediante blockchain (Antonucci et al., 2019). Filiera olivicola-olearia Contesto Il settore dell’olio di oliva italiano sta attraversando, ormai da qualche tempo, difficoltà strutturali e commerciali nonostante la qualità delle sue produzioni. In tema di mercato l’Italia subisce la concorrenza della Spagna soprattutto per i prodotti di massa, mentre riesce a sganciarsi dalle dinamiche del mercato spagnolo sull’olio extravergine di maggiore qualità. La fase agricola è molto frammentata, con una dimensione aziendale pari a 1,8 ettari, nel 2016, contro i 9 ettari della media del complesso dell’agricoltura. Le ridotte dimensioni aziendali sono correlate anche alla scarsa imprenditorialità e propensione a innovare delle aziende, 10
Proposta Programma Industria 4.0 che soffrono del fenomeno dell’invecchiamento, più di ogni altro settore agricolo: solo il 4,6% dei capi delle aziende olivicole specializzate ha meno di 40 anni, mentre nel complesso dell’agricoltura questa percentuale sale al 7,9%. Il peso dell’olivicoltura hobbistica e non orientata al mercato è evidente dal confronto tra il peso che il settore ha sul numero di aziende agricole e quello sul valore della produzione primaria: rispettivamente 50% e 4,5% (Cola e Sarnari, 2020). La complessità del mercato globalizzato ha portato ad un incremento di frodi e contraffazioni nel settore agro-alimentare e una conseguente richiesta di disposizioni normative e controlli che garantiscano la qualità dei prodotti e la tutela del consumatore. Il patrimonio olivicolo italiano è caratterizzato da un’elevata biodiversità varietale che si traduce in un altissimo numero di label di qualità come le produzioni DOP, IGP anche monovarietali. Pertanto, mentre contemporaneamente si valuta l’introduzione di cultivar italiane per produzioni più intensiva ma di qualità, tale ricchezza va tutelata per poter mantenere inalterato il nostro patrimonio colturale. Quindi risultano fondamentali le azioni volte all’informazione per la salvaguardia e difesa di tale patrimonio dalle frodi alimentari e lotta all’Italian Sounding. Possibili interventi In questo settore le attività prevedono da un lato una serie di azioni volte all’applicazione di strategie di AdP per il monitoraggio ed il controllo delle produzioni, dall’altro lato verso la digitalizzazione dei servizi di tracciabilità. Tra i possibili interventi si citano: ▪ Fornitura di servizi digitali legati al monitoraggio delle colture tramite remote-proximal sensing (satelliti, droni, ecc); ▪ Fornitura di servizi digitali legati alla definizione, certificazione e controllo della Carta d’Identità dell’Olio Extravergine di Oliva (OEVO). I consumatori di OEVO di qualità hanno mostrato una disponibilità a spendere di più per l’acquisto di OEVO di provenienza certa (Violino et al., 2019). E’ stata inoltre dimostrata la possibilità tecnologica e la sostenibilità economica nell’applicazione di strategie di tracciabilità totale anti frode anche mediante tecnologie blockchain (Violino et al., 2020). Filiera cerealicola Contesto Il comparto cerealicolo è uno dei più importanti per il nostro Paese. 11
Proposta Programma Industria 4.0 Nel 2019 il valore della produzione ai prezzi di base del totale cereali è risultato pari a 3.746 milioni di euro pari al 12,7% delle coltivazioni agricole. Nello specifico, le produzioni cerealicole più rilevanti sono state: frumento duro, mais, frumento tenero e orzo che nel complesso rappresentano l’82% del valore totale del comparto cerealicolo. I cereali sono la materia prima per la produzione di pasta e prodotti da forno che costituiscono produzioni strategiche per l’agroalimentare italiano, che tuttavia risultano caratterizzate da una struttura produttiva molto articolata che presenta molteplici criticità di ordine competitivo, strutturale e organizzativo. Conseguenza principale di questi problemi è la difficoltà di cogliere appieno le opportunità di reddito nell’ambito della filiera, non consentendo all’imprenditore agricolo un’adeguata valorizzazione sul mercato della propria produzione e il suo orientamento alla domanda delle industrie di trasformazione. Tra le principali problematiche del comparto si segnalano: ▪ Polverizzazione produttiva (elevato numero di aziende agricole con superfici medie molto ridotte); ▪ Elevata variabilità quali-quantitativa dei raccolti dovuta a fattori climatici; ▪ Disorganizzazione dell'offerta e bassa integrazione contrattuale tra coltivatori ed industria di trasformazione; ▪ Elevata variabilità della redditività della fase agricola legata alle oscillazioni dei prezzi dovute alla correlazione con i mercati internazionali; ▪ Limitata adozione di strumenti per la gestione del rischio legato alla volatilità dei prezzi; ▪ Scarsa diffusione di tecniche colturali avanzate (agricoltura di precisione 4.0, innovazione, tecnologia, ecc.) che potrebbero incidere sui costi, sulla qualità e sulle rese oltre che sulla sostenibilità delle colture; ▪ Scarsa diffusione delle Organizzazioni dei Produttori (anche per quanto riguarda l'aggregazione di produzione certificate biologico all'interno di OP); ▪ Assenza di forme efficaci di collaborazione strategica di filiera (Organizzazioni Interprofessionali). Possibili interventi Dall’esame delle criticità in precedenza descritte, emergono una serie di opportunità legate all’uso di servizi e tecnologie digitali. Si riportano di seguito una serie di campi possibili di intervento: ▪ Con riferimento alla filiera di grano duro, concepire servizi digitali avanzati per l’automazione e il trasferimento dati riguardanti i nodi focali della filiera, in particolare della parte agricola, con restituzioni info-grafiche in tempo reale. 12
Proposta Programma Industria 4.0 Per questo tipo di output si ritiene utile prendere spunto dal servizio attivato dall’Università della Tuscia consultabile sul sito https://granoduropasta.unitus.it/ che permette di conoscere l’andamento della campagna di raccolta di grano duro e visualizzare in tempo reale per ogni Regione i valori medi di grado proteico e peso specifico di tutti i conferimenti provenienti da più di 70 centri di stoccaggio dislocati in diverse provincie di Puglia, Sicilia, Molise, Marche, Lazio, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Veneto. ▪ Proporre ulteriori servizi digitali per il monitoraggio e quindi le previsioni sulle relazioni clima-qualità delle rese. ▪ Semplificare, tramite servizi digitali ad hoc, l’adozione di disciplinari di produzione aventi nella tracciabilità uno degli obiettivi principali da perseguire. ▪ Effettuare stime dei costi di produzione e di redditività per contrastare l’elevata instabilità e variabilità economica della fase agricola, con utilizzo di tecniche e modelli più evoluti (vedi utilizzo algoritmi di Intelligenza Artificiale). ▪ Individuare i servizi di Agricoltura di Precisione più interessanti da attivare per migliorare le rese e incidere positivamente sui costi delle colture. Filiera ittica Contesto Nel 2017 la pesca e l’acquacoltura hanno contribuito per 925,4 M€ al PIL italiano, corrispondenti ad un’incidenza percentuale dello 0,059%. Il contributo del settore al PIL nazionale segna una costante riduzione dal 2010 al 2017 sia in valore assoluto che in percentuale. Da un’analisi di lungo periodo dell’ISTAT sui dati relativi al “pescato” in quantità e valore a partire dagli anni 80 è stato osservato che ad eccezione di un incremento sostanziale del valore del pescato nella prima metà degli anni 80, si è assistito ad un trend in diminuzione delle quantità pescate e dinamica parallela per il valore, evidenziando una scarsa dinamicità dei prezzi che non sono cresciuti al diminuire dell’offerta, probabilmente perché quest’ultima è stata compensata dall’aumento delle importazioni. Il valore generato dalla piccola pesca artigianale è pari nel 2016 al 24% del totale di settore, a fronte del 14% del volume sbarcato. I fattori che permettono di raggiungere questo risultato sono le tipologie delle specie bersaglio della piccola pesca e la diversa capacità di valorizzazione dei prodotti. Tuttavia nel settore della piccola pesca si registra un calo negli indicatori relativi al valore aggiunto del suo prodotto, una diminuzione di intensità delle attività delle unità di piccola pesca ed una sottoutilizzazione della sua flotta evidenziando una tendenza dei pescatori artigianali all’auto- mantenimento più che alla capitalizzazione. 13
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