MUR INDUSTRIA 4.0 " PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA ...

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MUR INDUSTRIA 4.0 " PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA ...
CONVENZIONE OPERATIVA

              MUR INDUSTRIA 4.0

 " PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI
PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL
      PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0"

CUP ASSEGNATO AL PROGETTO B53C21001630001

  Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente
                    Università degli Studi della Tuscia
                     Università degli Studi di Ferrara
                     Università degli Studi del Molise
MUR INDUSTRIA 4.0 " PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA ...
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

                                                 Indice

Articolo 1 – Oggetto                                                       5
Articolo 2 – Rapporti tra i Partner                                        5
Articolo 3 – Responsabili di Progetto e gruppi di lavoro                   6
Articolo 4 – Organizzazione delle attività e ripartizione dei compiti      6
Articolo 5 - Ripartizione del finanziamento                                7
Articolo 6 - Rapporti economici tra i Partner                              7
Articolo 7 – Rendicontazione delle attività                                8
Articolo 8 - Durata                                                        8
Articolo 9 - Riservatezza                                                  9
Articolo 10 - Proprietà e utilizzo del background,dei risultati            9
Articolo 11 - Trattamento dati                                             9
Articolo 12 - Controversie                                                10
Articolo 13 - Lista degli allegati                                        10

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MUR INDUSTRIA 4.0 " PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA ...
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

         LA PRESENTE CONVENZIONE È SOTTOSCRITTA TRA LE SEGUENTI PARTI

il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (di seguito denominato
“CURSA”), con sede legale in via Sistina 121 – 00187 RM, Partita IVA e Codice Fiscale 01601620709, nella
persona del prof. Umberto Simeoni nato a Motta di Livenza (TV) il 12/10/1949, codice Fiscale
SMNMRT49R12F770P, in qualità di Presidente del Consiglio d’Amministrazione e legale rappresentante,
domiciliato per la carica presso la sede del Consorzio,

                                                       E

●   L’Università degli Studi della Tuscia (di seguito anche solo UNITUS), nella persona del Rettore pro-
    tempore, prof. Stefano Ubertini, codice fiscale BRTSFN74L09G478G, nato a Perugia il 09/07/1974,
    domiciliato per la carica presso la sede del rettorato, a Viterbo, Via Santa Maria in Gradi 4;
●   L’Università degli Studi del Molise (di seguito anche solo UNIMOL), nella persona del Rettore pro-
    tempore, prof. Luca Brunese, BRNLCU66H09F839Y, nato a Napoli il 9 giugno 1966, domiciliato per la
    carica presso la sede del rettorato, a Campobasso, Via F. De Sanctis snc;
●   L’Università degli Studi di Ferrara (di seguito anche solo UNIFE), nella persona del Rettore pro-tempore,
    prof.ssa Laura Ramaciotti, codice fiscale RMCLRA72A47D548U, nata a Ferrara il 07/01/1972,
    domiciliato per la carica presso la sede del rettorato, a Ferrara, Via Ludovico Ariosto 35;
●   (di seguito i “Partner”)

    Di seguito CURSA e i Partner sono indicati anche come le “Parti” e ciascuno come una “Parte”

                                              PREMESSO CHE

1. Nella Legge del 30 dicembre 2020, n. 178 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e
    bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, all’art. 1 comma 1066 stabilisce che: “Al fine di incentivare
    lo sviluppo delle capacità del sistema nazionale           di   ricerca    nell'ambito   dei     progetti   di
    digitalizzazione delle imprese secondo le linee guida del programma Industria 4.0, il fondo per il
    finanziamento ordinario      delle università, di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 24
    dicembre 1993, n. 537, è incrementato di 5 milioni di euro in relazione alla quota destinata ai consorzi
    interuniversitari. Tale importo è assegnato dal Ministero dell’Università e della Ricerca al Consorzio
    Universitario per la Ricerca socioeconomica e per l'Ambiente (CURSA) per la realizzazione di progetti
    inerenti alle finalità di cui al primo periodo. I progetti di cui al presente comma sono avviati entro il 31
    dicembre 2021 e sono soggetti a rendicontazione”;

                                                                                                                3
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

2. in data 31 marzo 2021 il Cda del CURSA ha deliberato la costituzione dei gruppi di lavoro Operativo,
    Scientifico e Amministrativo aventi il compito di operare fin da subito sulle attività di ricerca e
    sull’impostazione scientifica e tecnico-amministrativa del lavoro da svolgere e degli output da realizzare;
3. a seguito di questa delibera, le attività di Coordinamento e Programmazione da parte del Gruppo di
    Coordinamento e del Gruppo Scientifico sono iniziate il 1^ aprile 2021;
4. in data 14 maggio 2021 il Cda del Consorzio ha proceduto alla selezione dei candidati e a costituire un
    Gruppo Operativo CURSA per la preventiva consultazione di stakeholder e per avviare una schedatura dei
    progetti per la realizzazione di una piattaforma digitale per il monitoraggio delle attività e quanto prescritto
    dal Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, con particolare attenzione alla realizzazione di servizi per i
    settori dell'agricoltura e agro-industria, dell’acquacoltura e della pesca, della filiera foresta-legno e della
    bioeconomia circolare;
5. con Decreto Ministeriale n. 1059 del 9 agosto 2021, il Ministero dell’Università e della Ricerca (di seguito
    il “MUR”) ha approvato la ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (di seguito il
    “Finanziamento” o “FFO”) delle Università Statali e dei Consorzi interuniversitari per l’anno 2021. La
    lettera t), dell’art. 9 (Interventi previsti da disposizioni legislative) del Decreto in questione, così recita:
    “… vengono destinati…: t) € 5.000.000 per le finalità di cui all’art. 1 comma 1066, della legge 30
    dicembre 2020, n. 178, a favore del Consorzio universitario per la ricerca socioeconomica e per
    l'ambiente (CURSA) per la realizzazione di progetti inerenti al fine di incentivare lo sviluppo delle
    capacità del sistema nazionale di ricerca nell'ambito dei progetti di digitalizzazione delle imprese secondo
    le linee guida del programma Industria 4.0”;
6. in data 11 gennaio 2022 ha avuto sede l’Assemblea dei Soci del Consorzio con all’ordine del giorno la
    costituzione dei gruppi di lavoro interuniversitari, l’approvazione delle linee di indirizzo del Progetto
    Industria 4.0 e l’Accordo quadro CURSA - Università, rinviando ad un successivo Consiglio di
    Amministrazione del Consorzio la formulazione e approvazione definitiva della proposta progettuale e del
    quadro economico-finanziario al MUR;
7. in data 21 gennaio 2022 ha avuto quindi luogo il Consiglio di Amministrazione con l’approvazione della
    scheda tecnico - economica del progetto Industria 4.0 che si è poi provveduto a trasmettere via PEC alla
    DG del MUR con lettera prot. N. 05/2022 del 28/01/2022, qui allegata come allegato A – Proposta
    Programma Industria 4.0;
8. in data 22 maggio 2022 veniva generato il CUP di progetto B53C21001630001 assegnando il titolo
    “PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI
    PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0” (di seguito
    denominato “Progetto”);
9. in data 14 luglio 2022 è stato sottoscritto dalle Parti un Accordo Quadro al fine di instaurare un rapporto
    di collaborazione, su temi di interesse comune, rinviando eventualmente la specifica delle singole attività
    con la determinazione dei tempi di realizzazione e la definizione degli aspetti economici ad apposite
    Convenzioni operative che dovranno contenere le specifiche attività da svolgere, gli obiettivi da realizzare,

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MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

      i termini e le condizioni di svolgimento, le risorse umane e strumentali da impiegare e messe a disposizione
      dalle Parti, la definizione degli oneri finanziari e delle loro modalità di erogazione, i deliverables e le
      milestones, il regime e la disciplina dei diritti di proprietà intellettuale applicabile ai risultati scientifici e
      quella sulla riservatezza delle informazioni scambiate nell'ambito delle singole iniziative progettuali. Le
      Convenzioni operative saranno, di volta in volta, sottoscritte dai rappresentanti delle Parti sulla base di
      quanto previsto dai rispettivi ordinamenti interni;
10. in data 19 luglio 2022, CURSA ha costituito i propri Gruppi di Coordinamento Scientifico, Informatico e
      Amministrativo per l’esecuzione delle attività di propria competenza nell’ambito del Progetto;
11. ciascuna Università ha provveduto a designare il proprio Responsabile Scientifico di Progetto e cioè
      l’Università di Ferrara ha indicato il prof. Massimo Coltorti, l’Università del Molise il prof. Marco
      Marchetti e l’Università della Tuscia il prof. Alvaro Marucci. Sono stati inoltre designati dalle stesse
      Università i Responsabili delle Attività Informatiche ovvero il Prof. Cesare Stefanelli dall’Università di
      Ferrara, il prof. Rocco Oliveto dall’Università del Molise e il prof. Andrea Zingoni dall’Università della
      Tuscia;
12. in data 18/07/2022 CURSA ha incassato dal MUR una prima tranche di Euro 3.000.000,00 corrispondente
      al 60% del finanziamento totale assegnato;
13. le Parti intendono sottoscrivere la presente Convenzione Operativa (“Convenzione”) per disciplinare i
      reciproci obblighi e rapporti attinenti alla realizzazione del Progetto;

         TUTTO CIO’ PREMESSO, CHE INSIEME AGLI ALLEGATI COSTITUISCE PARTE
      INTEGRANTE DEL PRESENTE ACCORDO, LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE

                                                 Articolo 1 – Oggetto
1.1     Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione.
1.2     Il presente atto disciplina i diritti e gli obblighi delle Parti relativi alla realizzazione del Progetto
        attraverso l’utilizzo delle risorse economiche di cui al Finanziamento.

                                         Articolo 2 – Rapporti tra i Partner
2.1     CURSA è il soggetto responsabile nei confronti del MUR della corretta esecuzione delle attività previste
        nel Progetto, ferme restando le responsabilità e gli obblighi in capo agli altri Partner, così come
        disciplinati nel presente Accordo.
2.2     Ciascun Partner assume l’impegno di svolgere diligentemente le attività previste nel Progetto nel rispetto
        delle impegni e indicazioni contenute nel successivo Articolo 4 – Organizzazione delle attività e
        ripartizione dei compiti.
2.3     Fermo restando l’impegno di cui al comma precedente, CURSA trasferirà alle Università, in quanto
        beneficiario delle erogazioni MUR in attuazione delle disposizioni di cui al Decreto Ministeriale n. 1059

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MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

      del 9 agosto 2021 (FFO 2021), le quote stabilite nel prospetto di cui all’allegato A con le modalità
      indicate all’art. 6 – Rapporti economici tra i Partner.

                         Articolo 3 – Responsabili di Progetto e gruppi di lavoro
3.1   I Responsabili scientifici di progetto indicati al comma 11 delle premesse si avvarranno di un gruppo di
      lavoro che sarà deputato allo svolgimento delle diverse attività progettuali.
3.2   I predetti Responsabili andranno a formare la cabina di regia del Progetto che interverrà ogni qual volta
      occorrerà risolvere criticità o assumere decisioni rilevanti ai fini di una corretta esecuzione del Progetto.
      Gli stessi Responsabili si impegnano a mantenere rapporti costanti tra di loro e a dirigere, coerentemente
      con i compiti assegnati ad ogni Partner, le attività del proprio gruppo. In linea con quanto sopra, ciascun
      Responsabile si occuperà di organizzare riunioni periodiche sia con i componenti del proprio gruppo di
      lavoro, sia proponendo consultazioni collegiali o incontri ristretti con gli altri Partner, nell’ottica di
      confrontarsi sullo stato di avanzamento del lavoro nonché acquisire conoscenze e informazioni utili per
      uno sviluppo ottimale delle attività.

                   Articolo 4 – Organizzazione delle attività e ripartizione dei compiti
4.1   Per l’esecuzione del progetto, le Parti si impegnano a rispettare il project work riportato in allegato B –
      Schema generale del Progetto, articolato in Work Package (WP), Attività Realizzative (AR) e Output
      Prodotti (OP) e il relativo GANTT descritto in allegato C – GANTT del Progetto.
4.2   Sia lo schema generale del progetto che il GANTT potranno essere modificati su decisione assunta
      congiuntamente tra le Parti, con atto scritto, che costituirà addendum alla presente Convenzione.
4.3   Con riferimento al predetto schema, i Partner decidono di adottare la seguente ripartizione dei compiti:
      a)   le attività relative al WP5 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 1 -
           FILIERA GRANO DURO PASTA e al WP6 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI
           APPLICATIVO 2 -FILIERA OLIVICOLO OLEARIA sono di competenza di UNITUS;
      b)   le attività relative al WP7 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 3 -
           FILIERA LEGNO BOSCO E BIOECONOMIA CIRCOLARE sono di competenza di UNIMOL;
      c)   le attività relative al WP8 – SVILUPPO E REALIZZAZIONE CONTENUTI APPLICATIVO 4 -
           FILIERA PESCA ACQUACOLTURA sono di competenza di UNIFE;
      d)   le attività relative al WP3 – DEFINIZIONE PUNTUALE DEI SERVIZI, sono svolte in
           collaborazione da tutti i Partner, ciascuno per l’applicativo di competenza, occupandosi CURSA
           della progettazione e realizzazione della stakeholders / target consultation;
      e)   le attività del WP1 – IMPOSTAZIONE GENERALE E RACCORDO TECNICO e del WP2 –
           GESTIONE AMMINISTRATIVA E RENDICONTAZIONE sono eseguite con il contributo di
           tutti i Partner, svolgendo CURSA compiti di coordinamento;
      f)   le attività del WP10 – COMUNICAZIONE, DIVULGAZIONE E MARKETING saranno
           ugualmente svolte da tutti i Partner con CURSA che, oltre alle funzioni di coordinamento, si

                                                                                                                 6
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

               occuperà di valutare le soluzioni più idonee per collocare sul mercato i servizi fornibili attraverso
               la piattaforma “Industria 4.0”;
       g)      le attività informatiche del WP5 e del WP9 sono di competenza del gruppo informatico di “Industria
               4.0” che rappresenta un’unità trasversale composta da esperti e altre unità delle tre Università e dal
               coordinatore delle attività informatiche di CURSA. Per quanto concerne la copertura di eventuali
               spese esterne legate alla realizzazione degli output informatici, le tre Università e il CURSA, con
               successivo atto scritto che costituirà addendum alla presente Convenzione, ne concorderanno la
               ripartizione in fase successiva ovvero nel momento in cui si manifesterà la loro esistenza tenendo
               conto delle attività svolte per le filiere.
4.4    Nello svolgimento delle attività realizzative di cui sopra, si richiama il divieto assoluto per ogni Partner
       di affidare incarichi o stipulare contratti di qualunque natura con un altro Partner.

                                     Articolo 5 - Ripartizione del finanziamento
5.1.   In linea con il prospetto economico approvato da CURSA il 21 gennaio 2022, trasmesso
       successivamente al MUR, il finanziamento di Euro 5.000.000,00 (cinquemilioni/00) stanziato dal
       Ministero a favore di CURSA, viene ripartito nelle seguenti quote:
       (i)        una quota ad UNITUS pari a Euro 1.181.000,00 (unmilionecentoottantunomila/00);
       (ii)       una quota ad UNIMOL pari a Euro 1.181.000,00 (unmilionecentoottantunomila/00);
       (iii)      una quota a UNIFE pari a Euro 1.181.000,00 (unmilionecentoottantunomila/00);
       (iv)       una quota a CURSA di Euro 1.457.000,00 (unmilionequattrocentocinquantasettemila/00).

                                    Articolo 6 - Rapporti economici tra i Partner
6.1    Gli importi indicati all’art. 5, saranno erogati a ciascuna Università con le seguenti modalità:
       (i)        una prima erogazione di Euro 708.600,00 (settecentoottomilaseicento/00) pari al 60%
                  (sessantapercento) della quota di cui all’art. 5, alla sottoscrizione della presente Convenzione
                  operativa;
       (ii)       una seconda erogazione di Euro 354.300,00 (trecentocinquantaquattromilatrecento/00), pari al
                  30% (trentapercento) della quota di cui all’art. 5, al raggiungimento di uno stato di avanzamento
                  del 60% delle attività da svolgere a cura di ogni Università;
       (iii)      un’erogazione a saldo di Euro 118.100,00 (centodiciottomilacento/00), pari al 10%
                  (diecipercento) della quota di cui all’art. 5, dopo chiusura delle attività e predisposizione della
                  rendicontazione finale.
6.2    Resta inteso che le erogazioni di cui alle lettere (ii) e (iii), potranno avvenire solo a valle dell’incasso da
       parte di CURSA della seconda tranche di finanziamento di Euro 2.000.000,00 che sarà erogata dal MUR
       una volta rendicontata dai Partner la somma di Euro 3.000.000,00 di cui alla prima erogazione.
6.3    Le Parti concordano che ai fini delle erogazioni di cui alle lettere (ii) e (iii) del punto 6.1, le Università
       dovranno trasmettere a CURSA idonea rendicontazione tecnica ed economica attestante il
       raggiungimento degli stati di avanzamento corrispondenti a ciascuna tranche.
                                                                                                                    7
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

6.4   CURSA effettuerà i pagamenti di cui sopra utilizzando i conti di tesoreria intestati a ciascuna Università
      indicati nell’ allegato E – Conti di Tesoreria delle Università.

                                  Articolo 7 – Rendicontazione delle attività
7.1   La rendicontazione citata al punto 6.3 e quella finale di cui al punto 6.4 si compongono di una
      illustrazione tecnica del lavoro svolto e dei risultati ottenuti con riferimento ai WP e alle AR di
      competenza di ciascun partner nonché di una parte economica recante la descrizione delle spese
      sostenute con relativi giustificativi. A tale proposito, ogni Partner avrà cura di inserire su ogni
      documento giustificativo (da produrre in copia conforme rispetto all’originale) il riferimento al Progetto
      e al relativo CUP.
7.2   Le rendicontazioni citate al punto precedente dovranno essere prodotte sia dalle Università che da
      CURSA nel rispetto di scadenze temporali rapportate al GANTT del Progetto da concordare tra le Parti
      con atto scritto che costituirà addendum alla presente Convenzione.
7.3   CURSA, in quanto referente del progetto nei confronti del Ministero, e le Università, come partner
      direttamente coinvolti nelle attività progettuali, provvederanno inoltre per le parti di rispettiva
      competenza a rispondere tempestivamente ad ogni richiesta di informazioni o documentazione di natura
      tecnica o economica relativa al Progetto proveniente dal MUR o da altri enti di controllo.
7.4   In aggiunta alle rendicontazioni citate ai punti 7.1 e 7.2, le Università si impegnano a produrre e
      trasmettere a CURSA, n. 4 report semestrali di natura esclusivamente tecnica, il primo dei quali da
      redigere e consegnare entro gennaio 2023, il secondo entro luglio 2023, il terzo entro gennaio 2024 e il
      quarto entro luglio 2024. Il report semestrale relativo all’ultimo semestre di attività sarà sostituito dalla
      rendicontazione finale del Progetto. I report dovranno contenere una descrizione delle attività svolte e
      dei risultati raggiunti soprattutto con riferimento agli output da produrre e un richiamo alle attività da
      svolgere nel periodo immediatamente successivo.
7.5   In maniera analoga all’impegno assunto dalle Università nei confronti di CURSA, anche CURSA
      provvederà a produrre e trasferire alle Università report semestrali contenenti le medesime informazioni
      sul lavoro svolto.
7.6   I report semestrali di cui ai punti 7.4 e 7.5, avranno la funzione precipua di consentire la circolazione di
      informazioni utili sul Progetto soprattutto tra i componenti dei diversi gruppi di lavoro che potranno così
      conoscere le attività complessivamente svolte e quindi rapportarsi più facilmente tra loro per dibattere,
      analizzare, fornire spunti, etc., il tutto nell’ottica di migliorare la qualità degli output finali del Progetto.

                                               Articolo 8 - Durata
8.1   La presente Convenzione entra in vigore alla data dell’ultima sottoscrizione fino al 31 dicembre 2024,
      fatte salve le obbligazioni assunte delle parti fino all’approvazione della rendicontazione da parte del
      MUR.
8.2   Le Parti potranno concordare eventuali proroghe da sottoporre alla approvazione del MUR.

                                                                                                                     8
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

                                           Articolo 9 - Riservatezza
9.1   Le informazioni che le Parti si scambieranno vicendevolmente sono da ritenersi riservate, quindi non
      divulgabili per alcun motivo a terzi, salvo diverso obbligo di legge o previo espresso consenso dell’altra
      Parte.
9.2   Le Parti si impegnano a concordare il livello di riservatezza di qualsiasi documento o informazione che
      esse abbiano a scambiarsi, limitandone anche la conoscenza e diffusione a quelle sole persone, uffici,
      organi o cariche che, per ragione della loro funzione, abbiano bisogno di venirne a conoscenza.
9.3   Nei limiti di quanto previsto dalla normativa vigente, i dati utilizzati per le attività di studio e di
      sperimentazione non possono, comunque, essere comunicati a terzi, se non previo accordo delle Parti e,
      qualora si tratti di dati forniti da altre pubbliche amministrazioni, non possono essere comunicati a terzi,
      in mancanza di autorizzazione scritta dell'amministrazione interessata.

                       Articolo 10 - Proprietà e utilizzo del background, dei risultati
10.1 I Partner stabiliscono sin d’ora di condividere il Background - intendendo con tale termine il complesso
      di conoscenze scientifiche e tecnologiche ed i relativi diritti di proprietà industriale ed intellettuale,
      comunque denominate e in qualsiasi supporto comprese, preesistenti al Progetto - di cui ciascun Partner
      sia proprietario, funzionale allo svolgimento del Progetto e allo sfruttamento dei Risultati. L’uso del
      Background da parte dei Partner sarà concesso ai soli fini di ricerca. Per ogni altro uso i Partner si
      impegnano sin d’ora a concordare per iscritto con il titolare del Background ogni ulteriore diverso
      utilizzo.
10.2 Ciascun Parner è proprietario dei Risultati - intendendo con tale termine tutto ciò che viene generato
      durante l'attuazione del Progetto, come a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo know-how,
      soluzioni innovative, algoritmi, prove di fattibilità, nuovi modelli di business, linee guida, prototipi,
      dimostratori, database e set di dati, ricercatori formati, nuove infrastrutture, reti - conseguiti
      autonomamente o congiuntamente con uno o più Partner.
10.3 In relazione ai Risultati congiunti, i Partner si impegnano sin d’ora a sottoscrivere un accordo per la loro
      gestione e valorizzazione e per la gestione e valorizzazione degli eventuali diritti di proprietà
      intellettuale derivanti.
10.4 Fermo restando quanto disposto dai Partner negli accordi previsti nel precedente comma, la diffusione
      dei Risultati al pubblico in merito alla presente Convenzione potrà essere effettuata da ciascun Partner
      nell'ambito delle proprie competenze, previa informazione agli altri partner. Qualora i Risultati fossero
      suscettibili di tutela nell’ambito della proprietà industriale/intellettuale, le eventuali pubblicazioni
      dovranno essere ritardate per il tempo necessario alla registrazione dei titoli.

                                       Articolo 11 - Trattamento dati
11.1 Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679, le Parti danno atto di essere reciprocamente informate di
      quanto previsto da tale normativa.

                                                                                                                9
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

11.2 Le Parti sono e reciprocamente si considerano, ciascuna per quanto di propria competenza, Titolari
      autonomi dei trattamenti connessi all’esecuzione della presente Convenzione. In relazione alle attività
      oggetto dell’Accordo stesso, le Parti garantiscono che tutti i dati personali saranno fatti oggetto solo dei
      trattamenti strettamente necessari all’espletamento di quanto ivi previsto, nel più assoluto rispetto della
      vigente normativa posta a tutela dei dati personali. Le Parti, a tal proposito, confermano di ben conoscere
      il Regolamento (UE) 2016/679, nonché il D. Lgs 196/2003 come modificato dal D. Lgs. 101/2018 e
      ogni Provvedimento emanato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali rilevante rispetto
      alle attività oggetto della Convenzione. Le Parti garantiscono, inoltre, la puntuale applicazione da parte
      della propria organizzazione - e di quella di eventuali soggetti terzi di cui si dovessero servire
      nell’esecuzione della Convenzione, rispondendone direttamente - della citata normativa, con particolare
      riferimento all’adeguatezza delle misure di sicurezza adottate e della formazione conferita in materia di
      privacy ai propri dipendenti/collaboratori coinvolti nelle attività previste nella Convenzione.

                                          Articolo 12 - Controversie
12.1 In caso di controversie attinenti alla presente Convenzione e agli obblighi delle Parti ai sensi dello stesso
      le Parti valuteranno in buona fede la possibilità di transigere o comunque comporre amichevolmente la
      controversia stessa senza far ricorso alle autorità giurisdizionali.

                                       Articolo 13 - Lista degli allegati
13.1 Gli allegati alla presente Convenzione che ne formano parte integrante sono:
      allegato A – Proposta Programma Industria 4.0;
      allegato B – Schema generale del Progetto;
      allegato C – GANTT del Progetto;
      allegato D - Conti di Tesoreria delle Università.

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente.

Per CURSA
Il Presidente

 Firmato digitalmente da: SIMEONI
 UMBERTO
 Luogo: Roma
 Data: 01/02/2023 11:15:52

Per UNIFE
Il Rettore

                                                                                                               10
MUR – PROGETTO INDUSTRIA 4.0 – CONVENZIONE OPERATIVA

Per UNIMOL
Il Rettore

Per UNITUS                 Firmato digitalmente da:
Il Rettore                 UBERTINI STEFANO
                           Firmato il 09/02/2023 16:02
                           Seriale Certificato: 2060995
                           Valido dal 09/01/2023 al 09/01/2026
                           InfoCamere Qualified Electronic Signature CA

                                                                          11
MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

 Assegnazione economica a CURSA nell’ambito del decreto del 4 ottobre
2021 “Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università Statali e dei
                Consorzi interuniversitari per l’anno 2021”

                             * * * * *

                                     PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE
   TITOLO DEL PROGETTO       DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DI AMBITI
                                PRODUTTIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DEL
                                       PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0

       BENEFICIARIO           CONSORZIO UNIVERSITARIO PER LA RICERCA
                                SOCIOECONOMICA E PER L’AMBIENTE

                                Gennaio 2022
Proposta Programma Industria 4.0

  1. Anagrafica soggetto proponente

                                   CURSA - Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per
 Denominazione
                                   l’Ambiente

 Sede                              Roma

 Indirizzo                         Via Sistina 121

                              ANAGRAFICA RESPONSABILE DI PROGETTO
 Nome e Cognome del
                                   Ing. Stefano Banini
 Responsabile di Progetto

 Telefono                          346 472 1648

                                   direttore@cursa.it
 Indirizzo di posta certificata
                                   amministrazione@cursa.it

  2. Anagrafica progetto

                                   Processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e di
 Titolo del progetto
                                   ambiti produttivi secondo le linee guida del Programma Industria 4.0
 Costo del progetto                € 5.000.000

 Localizzazione                    Italia

                                   Operatori economici di settore, Enti pubblici, Associazione di
 Destinatari
                                   categoria

 Durata                            33 mesi
                                   Il progetto, rientrando negli obiettivi del Programma Industria 4.0, si
                                   prefigge di contribuire, grazie all’impiego di tecnologie evolute e
                                   moderne, quindi sostanzialmente con l’attivazione di servizi digitali
                                   performanti appositamente individuati, al miglioramento di un certo
                                   numero di filiere produttive, agendo a beneficio di imprese e altri
                                   soggetti che ne fanno parte o sono coinvolti con ruoli e funzioni
 Breve sintesi del progetto        diverse nelle relative attività. Il testo approvato nel decreto FFO non
                                   specifica a quali settori si debba fare riferimento per cui essendo il
                                   campo di azione del Programma particolarmente vasto, CURSA ha
                                   ritenuto di dover privilegiare i filoni tematici rispetto a cui sia le
                                   Università consorziate che lo stesso Consorzio vantano
                                   un’esperienza e una qualificazione specifica (per ulteriori
                                   informazioni si invita a consultare il sito del Consorzio www.cursa.it).

                                                     2
Proposta Programma Industria 4.0

                              Il progetto riguarderà pertanto i settori dell’agricoltura,
                              dell’acquacoltura e della pesca, dell’agro-industria, delle filiere
                              foresta-legno e della bioeconomia circolare. Per consentire il
                              miglioramento delle filiere produttive relative a tali comparti e nella
                              logica di progettare e realizzare servizi realmente utili, CURSA ha
                              svolto un intenso lavoro di ricerca tuttora in corso nell’ambito del
                              quale sono stati coinvolti alcuni tra gli stakeholders più significativi,
                              primo tra tutti il MIPAAF ovvero il Ministero che si occupa a livello
                              centrale, di tali filiere e della loro regolamentazione. L’obiettivo di
                              questo lavoro è stato quello di individuare innanzitutto quelle per le
                              quali l’intervento di digitalizzazione può risultare più utile e,
                              nell’ambito di ciascuna di esse, quali servizi possono realmente
                              aiutare imprese nonché enti e organizzazioni anche di natura
                              pubblica che ne fanno parte. I servizi in questione rappresentano
                              l’output più importante del progetto mentre è nella modalità
                              tecnologicamente evoluta con cui saranno resi disponibili all’utenza
                              a costituirne la vera innovazione. Come modalità si fa riferimento
                              appunto a quella digitale per cui i servizi, una volta identificati,
                              diventeranno parte integrante di una piattaforma digitale che dovrà
                              risultare attrezzata con le tecnologie più moderne e performanti
                              proprio al fine di consentire, tramite appositi applicativi, il rilascio di
                              digital services, totalmente nuovi e non presenti sul mercato, a tutti
                              i soggetti interessati ovvero imprese, organizzazioni di produttori,
                              enti pubblici, etc. Oltre ai benefici di natura più immediata ovvero
                              dare la possibilità a questi soggetti di operare in modo più rapido,
                              economico ed efficace all’interno della rispettiva filiera, l’insieme di
                              questi servizi dovrà permettere agli stessi operatori di allinearsi più
                              facilmente ai dettami delle politiche europee e nazionali riguardanti
                              gli ambiti produttivi che li riguardano nonché di rafforzare il valore
                              delle produzioni Made in Italy, attraverso un contributo positivo alla
                              loro tracciabilità, infine di rispettare gli obiettivi di sostenibilità
                              ambientale, con particolare riguardo a quelli di decarbonizzazione
                              dei sistemi economici e produttivi previsti al 2030 e al 2050.
                              Le attività funzionali alla impostazione e progettazione dei servizi di
                              cui sopra sono state avviate quasi subito da CURSA. Il Consiglio di
                              Amministrazione del Consorzio ha infatti reputato necessario
                              mettere in moto l’organizzazione interna per arrivare a definire
                              rapidamente obiettivi, contenuti e output delle attività. Ha pertanto
                              assunto le seguenti decisioni:
                                   - In data 31.03.2021 il Cda ha deliberato la costituzione dei
                                       gruppi di lavoro Operativo, Scientifico e Amministrativo
      Stato delle attività
                                       aventi il compito di operare fin da subito sulle attività di
                                       ricerca e sull’impostazione scientifica e tecnico-
                                       amministrativa del lavoro da svolgere e degli output da
                                       realizzare.
                                   - A seguito di questa decisione, le attività di Coordinamento e
                                       Programmazione da parte del Gruppo di Coordinamento e
                                       del Gruppo Scientifico sono iniziate il 01.04.2021 con la
                                       redazione degli ordini di servizio dei dipendenti.

                                               3
Proposta Programma Industria 4.0

                                    -    In data 14.05.2021 il Cda ha proceduto alla selezione dei
                                         candidati a costituire il Gruppo Operativo per la preventiva
                                         consultazione di stakeholder e per avviare una ricognizione
                                         sulle filiere in precedenza menzionate, nell’ottica di
                                         raccogliere elementi utili per la progettazione delle
                                         funzionalità relative alla piattaforma digitale. In tali attività,
                                         tutti i Gruppi di lavoro si sono basati sulle indicazioni
                                         contenute nel Programma nazionale Industria 4.0,
                                         considerando in particolare le possibili applicazioni ai settori
                                         dell'agricoltura e agro-industria, dell’acquacoltura e della
                                         pesca, della filiera foresta-legno e della bioeconomia
                                         circolare.

  3. Contenuti del progetto

3.1 Finalità del progetto
Analisi del contesto di riferimento e del contributo alla strategia del Programma Industria 4.0

                                Il Piano nazionale Industria 4.0 è stato introdotto con l’attuazione
                                delle misure agevolative previste dalla legge di bilancio n.232/16
                                dell’11 dicembre 2016 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2017.
                                Il Ministero dello sviluppo economico, promotore delle misure
                                agevolative ha introdotto differenti misure al fine di agevolare gli
                                investimenti per l’innovazione e la competitività.
                                In particolare, si è basato su tre linee guida principali:
                                    1. Operare in una logica di neutralità tecnologica; ovvero senza
                                       una linea preferenziale in ambito di tecnologia applicata.
                                    2. Intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
                                    3. Agire su fattori abilitanti.
                                In altri termini, il legislatore italiano ha voluto dare priorità a quelle
    Contesto di riferimento
                                misure che non prevedono delle preferenze tecnologiche specifiche
                                ma che si possano utilizzare attraverso uno spettro applicativo
                                orizzontale e non verticale.
                                Questo concetto è uno degli elemini chiave del piano Industria 4.0
                                proprio perché si punta all’integrazione tecnologica dei flussi di
                                processo interni ma anche verso quelli esterni. In una struttura
                                tipicamente verticale, tale integrazione rischierebbe una riduzione
                                dell’impatto esecutivo legato alla rigidità gerarchica tipica delle
                                strutture verticali.
                                Infine, il legislatore italiano ha voluto richiamare la definizione di
                                fattori (tecnologie) abilitanti cosi come già definite dalla
                                Commissione Europea: “tecnologie ad alta intensità di conoscenza e
                                associate a elevata intensità di R&S, a cicli di innovazione rapidi, a

                                                 4
Proposta Programma Industria 4.0

                             consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente
                             qualificati”.
                             Nella fattispecie concreta, Le tecnologie abilitanti o KET (Key Enabling
                             Technologies) sono ritenute fondamentali per la crescita e
                             l’occupazione poiché sviluppano soluzioni o miglioramenti
                             tecnologici attraverso esperienze di ricerca capaci di rivitalizzare il
                             sistema produttivo. In quanto tali, i fattori abilitanti, hanno rilevanza
                             sistemica perché alimentano il valore della catena del sistema
                             produttivo e hanno la capacità di innovare i processi, i prodotti e i
                             servizi in tutti i settori economici dell’attività umana.
                             Un prodotto basato su una tecnologia abilitante, inoltre, utilizza
                             tecnologie di fabbricazione avanzate e accresce il valore commerciale
                             e sociale di un bene o di un servizio.
                             Nell’aprile del 2015 la Boston Consulting Group pubblicò un articolo
                             intitolato:” Industry 4.0: The Productivity and growth in
                             manufacturing Industries” in cui considera nove tecnologie abilitanti
                             come fondamentali per lo sviluppo del della c.d. “fabbrica Smart”.
                             Esse sono:
                                   1. Big Data e Analytics, fondamentali per l’ottimizzazione dei
                                      processi produttivi: Diventa essenziale saper raccogliere ed
                                      analizzare dati da molteplici fonti, e saper utilizzare tali
                                      analisi per gestire al meglio le decisioni aziendali;
                                   2. Robot e automazione. L’automazione diventa avanzata, le
                                      macchine diventano interconnesse;
                                   3. Simulazione. L’utilizzo di tecnologie di modellizzazione aiuta
                                      le imprese a migliorare le fasi di ideazione e definizione del
                                      prodotto, con impatti sul livello di qualità dello stesso (basti
                                      pensare al livello di dettaglio possibile in fase di
                                      progettazione). Lo sviluppo dei prodotti diventa più rapido e
                                      preciso;
                                   4. Sistema di integrazione orizzontale e verticale. Il sistema IT
                                      viene totalmente integrato nell’intero ciclo produttivo, e
                                      quindi in ogni fase della produzione;
                                   5. Industrial Internet of Things. L’interconnessione totale
                                      consente flussi di dati real-time, che migliorano l’efficacia e
                                      l’efficienza del processo decisionale che può essere
                                      decentralizzato. Così facendo L’organizzazione diviene
                                      estremamente flessibile;
                                   6. Cybersecurity. Il controllo dell’informazione, i network
                                      aziendali e la sicurezza degli impianti vengono migliorati
                                      notevolmente grazie all’utilizzo di nuovi protocolli di
                                      sicurezza;
                                   7. Cloud. La disponibilità costante delle informazioni consentito
                                      dal cloud computing è un valido alleato del flusso di dati
                                      costante richiesto dalla fabbrica smart;
                                   8. Additive manufacturing. Si ricomprendono in questa
                                      categoria quegli strumenti che consentono l’espansione
                                      delle capacità produttive, come la stampa 3D che permette

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Proposta Programma Industria 4.0

                                         nuovi livelli di performance del prodotto e di
                                         personalizzazione;
                                      9. Realtà aumentata: l’introduzione di quest’ultima fornisce un
                                         valido supporto agli operatori, che possono così accedere
                                         alle informazioni in tempo reale durante qualsiasi fase del
                                         processo produttivo.
                                  Lo sviluppo delle tecnologie digitali e la loro introduzione nel mondo
                                  dell’agricoltura apportano soluzioni intelligenti concepiti all’insegna
                                  dell’elettronica, dell’informatica e dell’interconnessione in vista
                                  dell’ottimizzazione dell’efficienza produttiva, della riduzione dei costi
                                  di gestione e, soprattutto, di un minore impatto ambientale.
                                  Per esempio gli strumenti del sistema agricoltura 4.0 consentono di
                                  prevenire eventuali malattie e parassiti che potrebbero colpire il
                                  raccolto, o, anche, sfruttando differenti tipi di mappature (dalla
                                  satellitare, a quella della vegetazione, ecc.) è possibile avere un
                                  quadro generale dello stato di salute del campo e delle colture; in
                                  questo modo, in base alle caratteristiche del terreno, del tipo di
                                  colture, ecc. si potranno definire i corretti tassi/percentuali di
                                  fertilizzante e tenere sotto controllo altri svariati parametri che
                                  possono influire sulle rese produttive.
                                  Gli imprenditori agricoli, in questo modo, riescono a produrre di più
                                  e con un minore impegno di energie e di sforzi che normalmente
                                  verrebbero richiesti senza l’impiego della tecnologia offerta dal
                                  sistema agricoltura 4.0.
                                  Il progetto di CURSA si propone la realizzazione di una piattaforma
                                  digitale trasversale al comparto agroalimentare e agli altri già citati,
                                  che dovrà essere in grado di interfacciarsi con molteplici tecnologie
                                  (anch’esse trasversali agli stessi comparti) per offrire i servizi
                                  necessari alla digitalizzazione delle relative filiere produttive. Ciò allo
                                  scopo di contribuire, non solo al miglioramento e al perfezionamento
                                  delle tecniche produttive, ma anche a creare una nuova idea di
                                  agricoltura sempre più orientata e attenta ai temi dell’efficienza,
                                  della sicurezza, della sostenibilità ambientale, etc.
                                  Tra le diverse tecnologie che la piattaforma digitale dovrà prevedere
  Contributo alla strategia del   a bordo vi è la tecnologia blockchain attraverso cui rendere sicuro,
   Programma Industria 4.0        tracciabile e fruibile senza alcun rischio di compromissione o
                                  alterazione il complesso di operazioni riguardanti lo scambio di dati
                                  e informazioni tra diversi utilizzatori. La piattaforma dovrà essere in
                                  grado di caricare dati provenienti da diverse tecnologie:
                                      ▪   Remote sensing
                                      ▪   IoT
                                      ▪   Sensoristica a terra - sensori o reti di sensori per il
                                          monitoraggio dei parametri ambientali e meteo-climatici)
                                      ▪   Proximal sensing - sensori montati su macchine
                                      ▪   Proximal sensing - sensori montati su SAPR (droni)
                                      ▪   Robotica e automazione

                                                   6
Proposta Programma Industria 4.0

                             Nello strato intermedio dell’interfaccia piattaforma/tecnologie ci
                             sono i software/modelli/applicazioni che elaboreranno le
                             informazioni per essere fruibili nella piattaforma. Lo strato
                             intermedio sarà composto da:
                                   ▪   Modelli ed elaborazioni complesse [analytics]
                                   ▪   Big data
                                   ▪   Strumenti di virtual e augmented reality
                                   ▪   Software e app
                             La piattaforma digitale dovrà fornire elaborazioni utili e ad alto valore
                             aggiunto, pressoché a tutte le filiere in precedenza citate,
                             relativamente a:
                                   ▪   Precision irrigation
                                   ▪   Desease detection
                                   ▪   Nutritional status
                                   ▪   Precisione forestry
                                   ▪   Risk assessment
                                   ▪   etc.
                             Complessivamente, gli argomenti investigati nella prima fase di
                             attività dal Gruppo di Lavoro Tecnico sono:
                                   ▪   Remote sensing
                                   ▪   IoT
                                   ▪   Sensoristica a terra - sensori o reti di sensori per il
                                       monitoraggio dei parametri ambientali e meteo-climatici)
                                   ▪   Proximal sensing - sensori montati su macchine
                                   ▪   Proximal sensing - sensori montati su SAPR (droni)
                                   ▪   Robotica e automazione
                                   ▪   Aspetti legati alla tracciabilità dei prodotti
                                   ▪   Modelli ed elaborazioni complesse
                                   ▪   Big data
                                   ▪   Strumenti di virtual e augmented reality
                                   ▪   Precision irrigation
                                   ▪   Desease detection
                                   ▪   Nutritional status
                                   ▪   Risk assessment
                                   ▪   Precision forestry
                                   ▪   Assicurazioni per valutazione del rischio
                             Le attività svolte dall’1/4/2021 dai Gruppi di lavoro operativo e
                             scientifico di CURSA e le verifiche compiute con diversi stakeholders,
                             hanno permesso di identificare una serie di aree di intervento. Con
                             riferimento a ciascuna di queste aree, sono stati quindi individuati
                             dagli stessi gruppi di lavoro, un elenco di servizi da considerarsi
      Aree di intervento     peculiari in funzione delle esigenze della rispettiva filiera e della
                             possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità di strumenti e
                             tecnologie digitali.
                             Di seguito si riporta l’elencazione delle aree e dei relativi servizi tra
                             cui selezionare, anche mediante la consultazione del MIPAAF e

                                               7
Proposta Programma Industria 4.0

                             l’interlocuzione con le Università consorziate, quelli da porre in
                             formato digitale e includere come applicativi della piattaforma.
                             Ambiente
                             Precision Irrigation
                             Contesto
                             La gestione sostenibile dell’acqua contribuisce a garantire una
                             maggiore qualità della produzione agricola. Secondo la FAO nel 2030
                             quasi l’80 per cento delle estrazioni di acqua del mondo verrà
                             utilizzato per l’irrigazione. Mentre nel centro-nord Europa
                             l’irrigazione riveste un ruolo modesto, in Italia è un fattore della
                             produzione assolutamente irrinunciabile per l’economia delle
                             aziende agricole. Irrigazione indispensabile per:
                                   ▪   Contrastare gli effetti del cambiamento climatico
                                   ▪   Produzioni di qualità
                                   ▪   Stabilità delle rese tra le annate
                                   ▪   Coltivazioni specie alto reddito
                                   ▪   Miglioramento competitività
                                   ▪   Motore di crescita economica
                                   ▪   Sviluppo occupazione
                             Possibili interventi
                             Gli interventi possibili consistono in: individuazione di soluzioni
                             hardware per il monitoraggio delle condizioni ambientali e per il
                             controllo attivo degli impianti irrigui; tali tecnologie prevederanno la
                             comunicazione dati a lunga distanza (es. reti LoRa); la fornitura di
                             servizi di consiglio irriguo mediante web app (Figirilli et al, 2021).
                             Tutto ciò nell’ottica dello sviluppo e perfezionamento delle strategie
                             di AdP soprattutto a livello di consorzi irrigui per raggiungere gli
                             obiettivi di gestione e miglioramento continuo prefissati.
                             Precision forestry
                             Contesto
                             Negli ultimi decenni è avvenuta una profonda trasformazione del
                             settore forestale italiano, in linea con quanto osservato anche a
                             livello europeo (MIPAAF, 2015).
                             Il sorgere di nuove funzioni e ruoli produttivi e sociali attribuiti alle
                             risorse forestali (sensu lato, incluse le aree verdi in ambito urbano, le
                             piantagioni da legno e gli alberi fuori-foresta) hanno determinato una
                             crescita dell’importanza, ma anche della complessità del sistema
                             foresta-legno. Considerando l’ampia varietà di beni e servizi che
                             vengono forniti dalle risorse forestali, emerge sempre più la
                             necessità di potenziare la filiera produttiva valorizzando
                             economicamente le utilità materiali e immateriali ritraibili dal bosco,
                             anche alla luce di quanto indicato nella Strategic Research and

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Proposta Programma Industria 4.0

                             Innovation Agenda for 2020 (SRIA, 2013) messa a punto da European
                             Forest Institute & Forest-based Technology Platform.
                             In particolare, l’anello più debole della filiera foresta-legno è
                             rappresentato dalla base produttiva, ossia dai settori della gestione
                             selvicolturale, delle utilizzazioni e della prima trasformazione
                             (MIPAAF 2013).
                             In questo quadro, che presenta numerose opportunità, diventa
                             importante favorire l’implementazione e l’integrazione delle
                             tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nella
                             prospettiva di quella che viene definita Precision Forestry, quali
                             elementi imprescindibili di innovazione nel sistema produttivo
                             forestale nazionale (Corona et al., 2017).
                             Possibili interventi
                             Gli interventi possibili possono essere riassunti come segue:
                                   ▪   Trasferimento dell’innovazione e creazione di un Knowledge
                                       Hub: il coinvolgimento degli attori forestali rappresenta un
                                       punto chiave per il trasferimento delle innovazioni
                                       geomatiche e ICT alla realtà operativa;
                                   ▪   Fornitura di servizi per la digitalizzazione dell’inserimento
                                       dati riferito alle principali operazioni forestali (martellata,
                                       taglio, esbosco, ecc.) e di monitoraggio forestale tramite web
                                       app;
                                   ▪   Valorizzazione del prodotto legno made in Italy di elevato
                                       valore mediante sistemi di tracciabilità elettronica dell’intera
                                       filiera (dalla pianta in piedi al prodotto finito) nell’ottica della
                                       precision forestry (Figorilli et al., 2018)
                                   ▪   Fornitura di servizi digitali di monitoraggio per il verde
                                       urbano.
                             Agricoltura
                             Filiera ortofrutta
                             Contesto
                             I consumi di ortofrutta, dopo numerosi anni di progressiva
                             decrescita, attraversano dal 2014 una fase di leggera ripresa che ha
                             portato gli acquisti domestici ad 8,5 milioni di tonnellate, con un
                             aumento di circa 900.000 t nel periodo dal 2014 al 2017. Il 54% di tale
                             volume è rappresentato dalla frutta che, anche nei primi 9 mesi del
                             2018, ha proseguito la sua ripresa, crescendo di un ulteriore 1% in
                             volume e 3% in valore.
                             Parallelamente a questa ripresa dei consumi si è assistito ad
                             un’inversione delle tendenze relativamente alla distribuzione degli
                             acquisti per canale distributivo: se fino al 2013 la crescita delle quote
                             di mercato della Grande Distribuzione Organizzata pareva
                             inarrestabile, a partire dal 2014 tale crescita, considerando il canale
                             nel suo complesso, si è arrestata.

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Proposta Programma Industria 4.0

                             In particolare, super e ipermercati hanno visto regredire la propria
                             quota di rappresentatività al 33% e al 9,5% rispettivamente, mentre
                             solo i discount sono aumentati arrivando a toccare il 16%. Evidente
                             è, invece, la ripresa degli altri canali distributivi, con il dettaglio
                             specializzato, in particolare, che aumenta del 45% i volumi venduti
                             dal 2013 al 2017 (Palmieri e Pirazzoli, 2019).
                             Nel 2020, sul fronte export, il mercato ortofrutticolo italiano ha
                             resistito nonostante l’emergenza pandemica: ha infatti registrato
                             una contrazione in termini di volumi del 4%, ma una crescita in valore
                             del 5%.
                             Possibili interventi
                             In questo settore i servizi che possono ritenersi più utili, in quanto
                             realizzati con l’utilizzo di tecnologie digitali, possono suddividersi in
                             due categorie: da un lato, quelli finalizzati al miglioramento delle
                             produzioni tramite strategie di monitoraggio (produzioni, patologie,
                             danni) e l’applicazione di strategie di AdP; dall’altro, servizi tendenti
                             al miglioramento del Logistic Performance Index attraverso:
                             riduzione della spesa e dell’impatto ambientale del sistema di
                             produzione e dei trasporti, digitalizzazione dei servizi di tracciabilità.
                             Entrando più nello specifico possono individuarsi i seguenti possibili
                             interventi:
                                   ▪   Fornitura di servizi digitali legati al monitoraggio delle colture
                                       tramite remote-proximal sensing (satelliti, droni, ecc);
                                   ▪   Fornitura di servizi di digitalizzazione delle aziende agricole
                                       nell’ottica di una migliore gestione di precisione e una
                                       ottimizzazione delle risorse con finalità di sostenibilità
                                       ambientale ed economica;
                                   ▪   Tracciabilità elettronica (Costa et al., 2013) per il
                                       monitoraggio della logistica e la garanzia del mantenimento
                                       qualitativo di alcune produzioni tipiche e di pregio italiane
                                       anche mediante blockchain (Antonucci et al., 2019).
                             Filiera olivicola-olearia
                             Contesto
                             Il settore dell’olio di oliva italiano sta attraversando, ormai da
                             qualche tempo, difficoltà strutturali e commerciali nonostante la
                             qualità delle sue produzioni.
                             In tema di mercato l’Italia subisce la concorrenza della Spagna
                             soprattutto per i prodotti di massa, mentre riesce a sganciarsi dalle
                             dinamiche del mercato spagnolo sull’olio extravergine di maggiore
                             qualità.
                             La fase agricola è molto frammentata, con una dimensione aziendale
                             pari a 1,8 ettari, nel 2016, contro i 9 ettari della media del complesso
                             dell’agricoltura. Le ridotte dimensioni aziendali sono correlate anche
                             alla scarsa imprenditorialità e propensione a innovare delle aziende,

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Proposta Programma Industria 4.0

                             che soffrono del fenomeno dell’invecchiamento, più di ogni altro
                             settore agricolo: solo il 4,6% dei capi delle aziende olivicole
                             specializzate ha meno di 40 anni, mentre nel complesso
                             dell’agricoltura questa percentuale sale al 7,9%.
                             Il peso dell’olivicoltura hobbistica e non orientata al mercato è
                             evidente dal confronto tra il peso che il settore ha sul numero di
                             aziende agricole e quello sul valore della produzione primaria:
                             rispettivamente 50% e 4,5% (Cola e Sarnari, 2020).
                             La complessità del mercato globalizzato ha portato ad un incremento
                             di frodi e contraffazioni nel settore agro-alimentare e una
                             conseguente richiesta di disposizioni normative e controlli che
                             garantiscano la qualità dei prodotti e la tutela del consumatore. Il
                             patrimonio olivicolo italiano è caratterizzato da un’elevata
                             biodiversità varietale che si traduce in un altissimo numero di label
                             di qualità come le produzioni DOP, IGP anche monovarietali.
                             Pertanto, mentre contemporaneamente si valuta l’introduzione di
                             cultivar italiane per produzioni più intensiva ma di qualità, tale
                             ricchezza va tutelata per poter mantenere inalterato il nostro
                             patrimonio colturale. Quindi risultano fondamentali le azioni volte
                             all’informazione per la salvaguardia e difesa di tale patrimonio dalle
                             frodi alimentari e lotta all’Italian Sounding.
                             Possibili interventi
                             In questo settore le attività prevedono da un lato una serie di azioni
                             volte all’applicazione di strategie di AdP per il monitoraggio ed il
                             controllo delle produzioni, dall’altro lato verso la digitalizzazione dei
                             servizi di tracciabilità.
                             Tra i possibili interventi si citano:
                                   ▪   Fornitura di servizi digitali legati al monitoraggio delle colture
                                       tramite remote-proximal sensing (satelliti, droni, ecc);
                                   ▪   Fornitura di servizi digitali legati alla definizione,
                                       certificazione e controllo della Carta d’Identità dell’Olio
                                       Extravergine di Oliva (OEVO). I consumatori di OEVO di
                                       qualità hanno mostrato una disponibilità a spendere di più
                                       per l’acquisto di OEVO di provenienza certa (Violino et al.,
                                       2019). E’ stata inoltre dimostrata la possibilità tecnologica e
                                       la sostenibilità economica nell’applicazione di strategie di
                                       tracciabilità totale anti frode anche mediante tecnologie
                                       blockchain (Violino et al., 2020).
                             Filiera cerealicola
                             Contesto
                             Il comparto cerealicolo è uno dei più importanti per il nostro Paese.

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Proposta Programma Industria 4.0

                             Nel 2019 il valore della produzione ai prezzi di base del totale cereali
                             è risultato pari a 3.746 milioni di euro pari al 12,7% delle coltivazioni
                             agricole.
                             Nello specifico, le produzioni cerealicole più rilevanti sono state:
                             frumento duro, mais, frumento tenero e orzo che nel complesso
                             rappresentano l’82% del valore totale del comparto cerealicolo.
                             I cereali sono la materia prima per la produzione di pasta e prodotti
                             da forno che costituiscono produzioni strategiche per
                             l’agroalimentare italiano, che tuttavia risultano caratterizzate da una
                             struttura produttiva molto articolata che presenta molteplici criticità
                             di ordine competitivo, strutturale e organizzativo.
                             Conseguenza principale di questi problemi è la difficoltà di cogliere
                             appieno le opportunità di reddito nell’ambito della filiera, non
                             consentendo all’imprenditore agricolo un’adeguata valorizzazione
                             sul mercato della propria produzione e il suo orientamento alla
                             domanda delle industrie di trasformazione.
                             Tra le principali problematiche del comparto si segnalano:
                                   ▪   Polverizzazione produttiva (elevato numero di aziende
                                       agricole con superfici medie molto ridotte);
                                   ▪   Elevata variabilità quali-quantitativa dei raccolti dovuta a
                                       fattori climatici;
                                   ▪   Disorganizzazione dell'offerta e bassa integrazione
                                       contrattuale tra coltivatori ed industria di trasformazione;
                                   ▪   Elevata variabilità della redditività della fase agricola legata
                                       alle oscillazioni dei prezzi dovute alla correlazione con i
                                       mercati internazionali;
                                   ▪   Limitata adozione di strumenti per la gestione del rischio
                                       legato alla volatilità dei prezzi;
                                   ▪   Scarsa diffusione di tecniche colturali avanzate (agricoltura
                                       di precisione 4.0, innovazione, tecnologia, ecc.) che
                                       potrebbero incidere sui costi, sulla qualità e sulle rese oltre
                                       che sulla sostenibilità delle colture;
                                   ▪   Scarsa diffusione delle Organizzazioni dei Produttori (anche
                                       per quanto riguarda l'aggregazione di produzione certificate
                                       biologico all'interno di OP);
                                   ▪   Assenza di forme efficaci di collaborazione strategica di filiera
                                       (Organizzazioni Interprofessionali).
                             Possibili interventi
                             Dall’esame delle criticità in precedenza descritte, emergono una
                             serie di opportunità legate all’uso di servizi e tecnologie digitali. Si
                             riportano di seguito una serie di campi possibili di intervento:
                                   ▪   Con riferimento alla filiera di grano duro, concepire servizi
                                       digitali avanzati per l’automazione e il trasferimento dati
                                       riguardanti i nodi focali della filiera, in particolare della parte
                                       agricola, con restituzioni info-grafiche in tempo reale.

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Proposta Programma Industria 4.0

                                       Per questo tipo di output si ritiene utile prendere spunto dal
                                       servizio attivato dall’Università della Tuscia consultabile sul
                                       sito https://granoduropasta.unitus.it/ che permette di
                                       conoscere l’andamento della campagna di raccolta di grano
                                       duro e visualizzare in tempo reale per ogni Regione i valori
                                       medi di grado proteico e peso specifico di tutti i conferimenti
                                       provenienti da più di 70 centri di stoccaggio dislocati in
                                       diverse provincie di Puglia, Sicilia, Molise, Marche, Lazio,
                                       Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Veneto.
                                   ▪   Proporre ulteriori servizi digitali per il monitoraggio e quindi
                                       le previsioni sulle relazioni clima-qualità delle rese.
                                   ▪   Semplificare, tramite servizi digitali ad hoc, l’adozione di
                                       disciplinari di produzione aventi nella tracciabilità uno degli
                                       obiettivi principali da perseguire.
                                   ▪   Effettuare stime dei costi di produzione e di redditività per
                                       contrastare l’elevata instabilità e variabilità economica della
                                       fase agricola, con utilizzo di tecniche e modelli più evoluti
                                       (vedi utilizzo algoritmi di Intelligenza Artificiale).
                                   ▪   Individuare i servizi di Agricoltura di Precisione più
                                       interessanti da attivare per migliorare le rese e incidere
                                       positivamente sui costi delle colture.
                             Filiera ittica
                             Contesto
                             Nel 2017 la pesca e l’acquacoltura hanno contribuito per 925,4 M€ al
                             PIL italiano, corrispondenti ad un’incidenza percentuale dello
                             0,059%.
                             Il contributo del settore al PIL nazionale segna una costante riduzione
                             dal 2010 al 2017 sia in valore assoluto che in percentuale.
                             Da un’analisi di lungo periodo dell’ISTAT sui dati relativi al “pescato”
                             in quantità e valore a partire dagli anni 80 è stato osservato che ad
                             eccezione di un incremento sostanziale del valore del pescato nella
                             prima metà degli anni 80, si è assistito ad un trend in diminuzione
                             delle quantità pescate e dinamica parallela per il valore,
                             evidenziando una scarsa dinamicità dei prezzi che non sono cresciuti
                             al diminuire dell’offerta, probabilmente perché quest’ultima è stata
                             compensata dall’aumento delle importazioni.
                             Il valore generato dalla piccola pesca artigianale è pari nel 2016 al
                             24% del totale di settore, a fronte del 14% del volume sbarcato. I
                             fattori che permettono di raggiungere questo risultato sono le
                             tipologie delle specie bersaglio della piccola pesca e la diversa
                             capacità di valorizzazione dei prodotti. Tuttavia nel settore della
                             piccola pesca si registra un calo negli indicatori relativi al valore
                             aggiunto del suo prodotto, una diminuzione di intensità delle attività
                             delle unità di piccola pesca ed una sottoutilizzazione della sua flotta
                             evidenziando una tendenza dei pescatori artigianali all’auto-
                             mantenimento più che alla capitalizzazione.

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