Motori elettrici per la trazione veicolare - Vincenzo Di Dio

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Motori elettrici per la trazione veicolare - Vincenzo Di Dio
Motori elettrici
per la trazione veicolare

      Vincenzo Di Dio
Motori elettrici per la trazione veicolare - Vincenzo Di Dio
Tipologie di motori elettrici
          utilizzati per la trazione veicolare

• Motori a corrente continua

                                       Sincroni
• Motori a corrente alternata

                                       Asincroni
Motori elettrici per la trazione veicolare - Vincenzo Di Dio
Correnti elettriche e campi magnetici

  La corrente elettrica produce effetti uguali a quelli di un magnete, cioè crea un
  campo magnetico.

Se una corrente elettrica fluisce lungo un conduttore
verticale dal basso verso l’alto; un ago magnetico,
libero di ruotare, si orienta su un piano orizzontale
perpendicolarmente al conduttore indirizzando il
proprio polo Nord in senso antiorario se visto dall’alto.
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Legge di Faraday – Newman – Maxwell - Lenz

           d
    e  N
                                Interpreta la nascita di una f.e.m. per effetto della
                                variazione di B su un circuito di N spire.
           dt
Le correnti indotte (quando possono circolare) si oppongono alla causa
che le ha generate.

                                                 α (angolo tra B e la direzione normale a S)
                                                              _

φB varia nel tempo se variano                    B
                                                 S
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Legge di Faraday – Newman – Maxwell - Lenz
      Variazioni di φ per variazione di S

 x x x x xix x x

 x x x x x x x x                             d    d              dx
                                       e        ( BS )   Bl      Blu
 lx    x x x x x x x
                                 T           dt    dt             dt
                                       T verso destra => I è antioraria

 x x x x x x x x

Il sistema reagisce con una F = B ·l·i che si oppone al moto (sforzo
frenante contrapposto al tiro)

In assenza di attrito la potenza meccanica immessa nel sistema ( T ·u ) è
uguale alla potenza elettrica generata ( e ·i ).
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Legge di Faraday – Newman – Maxwell - Lenz
Il funzionamento è reversibile => pr incipio di funzionamento del motore
elettrico

 x x x x xi x x x
                                     F = B · l· i
 x x x x x x x x
           F
 x x x x x x x x                     Il movimento fa nascere una f.e.m. che si
                                     contrappone facendo circolare una i’ che
                                     si contrappone a i
 x x x x x x x x
                     G
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Il motore elettrico a corrente continua
    Fase 1                                Fase 2
    Quando la corrente scorre negli       Il rotore continua
    avvolgimenti, si genera un            a girare.
    campo magnetico intorno al
    rotore. La parte sinistra del
    rotore è respinta dal magnete di
    sinistra ed attirata da quello di
    destra. Analogamente fa la
    parte in basso a destra. La
    coppia genera la rotazione.

    Fase 3                                Fase 4
    Quando le armature si allineano
    orizzontalmente, il collettore
    inverte la direzione di corrente
    attraverso      gli  avvolgimenti,
    modificando anche il campo
    magnetico. Il processo ritorna
    quindi allo stato di partenza e il
    ciclo si ripete.
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Il motore elettrico a corrente continua
Il motore in corrente continua ha una parte che gira (rotore) e una parte
che genera il campo magnetico fisso (nell'esempio i due magneti
colorati) detta statore. Il collettore a spazzole inverte due volte ad ogni
giro la direzione della corrente elettrica che percorre i due avvolgimenti
generando un campo magnetico che entra ed esce dalle parti
arrotondate dell'armatura.
Nascono forze di attrazione e repulsione con i magneti permanenti fissi.

La velocità di rotazione dipende da:
   – Tensione applicata.
   – Corrente assorbita dal rotore.
   – Carico applicato

La coppia generata è
proporzionale alla corrente                Il controllo è molto semplice
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Il motore elettrico a corrente continua
Motori elettrici per la trazione veicolare - Vincenzo Di Dio
Il motore elettrico a corrente continua

Collettore a lamelle: è un organo costituito da tante
lamelle di rame trafilate a sezione trapezoidale
disposte una contigua all’altra in modo da formare
una struttura cilindrica cava, interponendo tra l’una e
l’altra una lastrina di materiale isolante (in genere un
foglio di mica dello spessore di qualche millimetro).

                           Forcella: è una sbarretta di rame a forma di Y che viene
                           opportunamente sagomata al fine di consentire il
                           collegamento dei capi delle sezioni dell’avvolgimento
                           rotorico con ciascuna lamella di rame del collettore.
Campo Rotante Galileo Ferraris

                  Consideriamo 3 spire disposte
                  sfasate di 120° nello spazio, in un
                  mezzo a permeabilità magnetica
                  costante, attraversate da un
                  sistema trifase simmetrico di
                  correnti.
Campo Rotante Galileo Ferraris

                 i1  I x sent               3 campi magnetici
                                         
                 i2  I x sen(t  120)     diretti normalmente
                                               al piano delle
                 i3  I x sen(t  240)     corrispondenti spire

h1  GI x sent
h2  GI x sen(t  120)
h3  GI x sen(t  240)
Campo Rotante Galileo Ferraris

            Consideriamo le componenti del
            campo risultante secondo x e y.

                                               1
            hx  h1  (h2  h3 ) cos 60  h1  (h2  h3 )
                                               2
                                         3
            hy  (h3  h2 ) cos 30       (h3  h2 )
                                        2
Campo Rotante Galileo Ferraris

            1                          1                     1
hx  h1      (h2  h3 )  GI x sent  GI x sen(t  120)  GI x sen(t  240) 
            2                          2                     2

                                                                                  
 GI x sent  sent cos120  cos tsen120  sent cos 240  cos tsen 240 
               1                                 1
              2                                 2                                 

              1       1 1           3 1          1 1           3 
 GI x sent  sent     cos t      sent     cos t     
              2       2 2           2  2         2 2           2 

              1         3         1         3        
 GI x sent  sent     cos t  sent     cos t  
              4        4          4        4         
              1       3
 GI x sent  sent   GI x sent
              2       2
                                                  Essendo:   sen(   )  sen cos   sen cos 
Campo Rotante Galileo Ferraris

                          GI x sen(t  240)  sen(t  120) 
        3               3
hy       (h3  h2 ) 
       2               2

       GI x sent cos 240  cos tsen 240  sent cos120  cos tsen120 
     3

    2

   3       1         3         1         3        
                                                   
    GI x  sent     cos t  sent     cos t  
  2        2        2          2        2         
                                                   

       GI x  3 cos t  GI x cos t
     3                   3

    2                    2
                                                Essendo:   sen(   )  sen cos   sen cos 
Campo Rotante Galileo Ferraris

Di conseguenza:

                                  2                 2
                3            3                3
H  hx2  hy2   GI x sent    GI x cos t   GI x
                2            2                2

        hx
tg
  ;        tgt
        hy

Si ottiene un campo di intensità costante che ruota a pulsazione ω pari a quella
delle correnti sinusoidali di alimentazione delle bobine.

La successione con cui si alimentano le bobine determina il verso di rotazione del
campo.

In generale il verso di rotazione è quello della successione dei ritardi.
I motori elettrici a corrente alternata
Motore asincrono
Il motore asincrono è un motore
elettrico in corrente alternata in cui la
velocità di rotazione dell'albero è
minore della velocità di rotazione del
campo magnetico generato dagli
avvolgimenti di statore, ovvero non
c'è sincronismo tra le due velocità;
per questo si distingue dai motori
sincroni. Il motore asincrono è detto
anche motore ad induzione in virtù
del suo principio di funzionamento
descritto di seguito.
Motore asincrono

Motori di piccola e media
         potenza

                                Motore ad asse orizzontale con
   Motore ad asse orizzontale   ventilazione a circuito aperto
Motore asincrono

  Motore di potenza

            alette di
       raffreddamento

asse orizzontale, supporti a
cavalletto, raffreddamento a
circuito aperto
Motore asincrono ad asse verticale

cuscinetti
 di guida
                    reggispinta
Motore asincrono - Caratteristiche costruttive
                                          L

                                              conduttori attivi di
 ferro di statore                              rotore (indotto)

   cuscinetti                                     ventola di
                                               raffreddamento

           D

                                                   ferro di
                                                    rotore
   scudo di
   supporto
                                                         alette di
                                                     raffreddamento

    avvolgimento di statore (induttore)              alette rotanti di
                                                     raffreddamento
Motore asincrono - Caratteristiche costruttive

                                         d
                                  e  N
                                         dt
                                 Le     correnti   indotte
                                 (quando         possono
                                 circolare) si oppongono
                                 alla causa che le ha
                                 generate.
             n

                                  F=B∙l∙i
Motore asincrono - Caratteristiche costruttive
Macchina sincrona

con tale denominazione vengono indicate tutte le
macchine (generatori e motori) a c.a. la cui
velocità di funzionamento è costantemente e
rigidamente legata alla frequenza della tensione
generata o applicata ai morsetti

«Sincrono» deriva dal greco: “sýn” significa “con”, “chrónos” significa “tempo”
Motore brushless a magneti permanenti
  Statore dove ha sede un avvolgimento, tipicamente trifase connesso a stella,
attraverso cui il motore viene alimentato
  Rotore dotato di magneti permanenti capaci di instaurare un campo magnetico al
traferro del tutto simile a quello prodotto dall’avvolgimento di eccitazione posto sul
rotore dei normali motori sincroni;

 Vantaggi dei motori brushless:
 elevata densità di potenza,
 volumi ridotti
 facilità di controllo
 ridotta manutenzione,
 ridotto peso e momento d’inerzia
 più elevate accelerazione e velocità,

 Svantaggi dei motori brushless :
 costi non proprio competitivi (dovuti ai magneti permanenti)
 necessità di un circuito elettronico di commutazione dell’alimentazione
Motori brushless a magneti permanenti
                Classificazione e nomenclatura

con gabbia
Motori brushless a magneti permanenti
                        Classificazione e nomenclatura
  Gli azionamenti con motori a magneti permanenti senza gabbia possono essere
classificati, in base alla tecnica di controllo impiegata, essenzialmente nelle due
seguenti categorie:
  - azionamenti con motori a m. p. con alimentazione sinusoidale;
  - azionamenti con motori a m. p. con alimentazione rettangolare.

  Alla prima categoria appartengono gli azionamenti con continua retroazione della
posizione del rotore al fine di alimentare il motore con tensioni o correnti
sinusoidali: ciò viene ottenuto applicando la tecnica della modulazione della
larghezza di impulso alla grandezza continua in ingresso all'inverter. In questo caso
la f.e.m. ideale del motore é sinusoidale e pertanto quando nelle fasi del motore
stesso fluiscono correnti sinusoidali viene prodotta una coppia elettromagnetica
costante (PM synchronous e A.C brushless).

  Gli azionamenti con motori a m.p., alimentati con onda rettangolare, per la
commutazione delle correnti di fase, si basano invece su una retroazione non
continua della posizione di rotore, ma piuttosto ottenuta in punti fissi e ben
determinati, per esempio ogni 60 gradi elettrici. In questo caso le correnti imposte
alle fasi della macchina hanno forma rettangolare.
Motoruote brushless a magneti permanenti

                   Pneumatico          Vantaggi delle motoruota
                      Motore
Cerchione
                     elettrico    • eliminazione cambio e del differenziale
Rotore                                 riduzione delle perdite
Statore
                                           maggiore affidabilità
                                              minore rumorosità
                      Albero
                       fisso      • utilizzo dei m.p.
Cuscinetti                             assenza perdite eccitazione
                    Connessione             traferri ampi
                                               maggiore densità di coppia
                     meccanica
Motoruote brushless a magneti permanenti
                   Problematiche

• configurazione complessa     alti costi di produzione
• progetto non consolidato     affidabilità?
• collocazione nella ruota     vincoli dimensionali
• smagnetizzazione dei m.p.    limiti di temperatura
                               limiti su fmm di indotto
                               raffreddamento
• costi dei m.p.
Motoruote brushless a magneti permanenti
     Configurazioni in ragione della distribuzione di flusso:
     radiale (a), assiale monolatero (b) assiale bilatero (c)

                   Pneumatico

Cerchione
                     Motore              Motore
                     elettrico           elettrico
Rotore                                    Rotore

Statore

                     Albero
                      fisso             Connessione
Cuscinetti                               meccanica
                   Connessione
                    meccan ica
                    meccanica               Rotori
    (a)                       (b)                  (c)
Tipologie di motoruote a magneti permanenti

• motore a flusso radiale    • motore a flusso radiale
 (radial flux PM m.: RFPM)    (axial flux PM m.: AFPM)

                                 AFPM
    RFPM
Motore a flusso radiale (RFPM)
       nucleo rotorico
                                   • Facilità di assemblaggio (configurazione
m.p.                                 e tecnologie consolidate)
                                   • Taglie diverse variando unicamente la
                                     profondità assiale (a parità di diametro)
                                   • Ondulazione di coppia ridotta con profili
                         statore
                                     opportuni dei denti statorici o con skewing
   bobine di fase
                                     dei m.p. (maggiori costi)

              RFPM                 m.p.
                                   bobina
                                    condotto di raffreddamento
                                     statore
Motore a flusso assiale (AFPM-NS)
bobine
di fase
                                •Coppia sviluppata su due superfici
                                 laterali (configurazioni double-side)
                                •Effetto ridotto degli urti in senso
                                 verticale
                                •Compensazione delle forze assiali
                       nucleo    esercitate dai m.p.
                       rotorico •Ondulazione di coppia compensata
statore
                m.p.             sfasando i m.p. sui due lati
                  bobine di     •Sdoppiamento delle bobine di fase
                  fase                                 
               raffreddamento      riduzione d’ingombro e installazione
                                      facilitata (cablaggio più laborioso);
                AFPM-NS
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