MONITORAGGIO e CONTROLLO - del dragaggio nel porto spezzino La Spezia 02 marzo 2016

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MONITORAGGIO e CONTROLLO - del dragaggio nel porto spezzino La Spezia 02 marzo 2016
MONITORAGGIO e CONTROLLO
del dragaggio nel porto spezzino

    Fabrizia Colonna - direttore dipartimento Arpal

                      La Spezia
                     02 marzo 2016
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MONITORAGGIO e CONTROLLO - del dragaggio nel porto spezzino La Spezia 02 marzo 2016
Un golfo poco profondo

      Bonifica/dragaggio  aree     portuali   di
      competenza dell’Autorità Portuale

      •   Molo Garibaldi
      •   Molo Ravano
      •   Bacino di evoluzione
      •   Molo Fornelli
      •   Molo Italia

       Progetti di bonifica approvati con
        decreto ministeriale nel 2005.
       Piano di monitoraggio e controllo
        dragaggio approvato in sede di
        conferenza dei servizi ministeriale
        25/07/2005

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MONITORAGGIO e CONTROLLO - del dragaggio nel porto spezzino La Spezia 02 marzo 2016
Scopo del dragaggio

• Consentire l’accesso di navi con pescaggio fino a
  15 metri, che dal 2015 utilizzano lo scalo
  spezzino.
• Ampliare le banchine del Terminal Ravano e del
  Molo Garibaldi.
• Bonificare le aree inquinate, individuate grazie
  alla caratterizzazione.

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Sedimento da asportare

         Molo Garibaldi (Banchinamento)  Vsed = 15.000 m3
                    Molo Ravano  Vsed = 130.000 m3

              Bacino Evoluzione  Vsed = 235.500 m3

                 Molo Fornelli  Vsed = 150.000 m3

Molo Garibaldi (fondali esterni banchinamento)  Vsed = 235.000 m3

                  Molo Italia  Vsed = 175.000 m3

                 TOTALE  Vsed = 940.500 m3

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Bonifica/dragaggio 2005-2016

                         Data inizio      Data fine
      Fondali              lavori          lavori

    Molo Garibaldi
(area banchinamento)    Ottobre 2005     Luglio 2006

    Molo Ravano        Dicembre 2006    Ottobre 2011
   Molo Garibaldi
  Terminal Crociere     Marzo 2013       Aprile 2013

 Bacino Evoluzione     Novembre 2013    Maggio 2014
   Molo Garibaldi
                       Dicembre 2014    Giugno 2015
      testata
  Molo Fornelli Est     Agosto 2015     sospeso 2016
     Molo Italia                Da realizzare

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Cosa fa Arpal

   MONITORAGGIO ha lo scopo di valutare gli effetti delle
    pressioni antropiche sullo stato dell’ambiente nel medio
    e nel lungo periodo.

   CONTROLLO ha lo scopo di verificare il rispetto di leggi,
    norme e prescrizioni autorizzatorie di una specifica
    attività in un determinato momento.

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Il monitoraggio

   Si estende a tutto il Golfo della Spezia.

   Il piano è stato predisposto da Arpal, Ispra, Asl 5,
    Iss e approvato dal Ministero dell’Ambiente (Conferenza
    Nazionale dei servizi del S.I.N. di Pitelli del 25/07/2005)

   Dalla bonifica del Molo Ravano, sono stati redatti
    successivi aggiornamenti tecnici, gli «schemi
    attuativi del monitoraggio delle attività di bonifica»

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Il monitoraggio di Arpal

valuta gli effetti dell’attività di dragaggio sull’intero
        Golfo, raccogliendo un insieme di dati
statisticamente significativo prima, durante e dopo il
 dragaggio e studiando l’evoluzione rispetto ai valori
        pre-operam nel medio e lungo periodo

                          Torbidità legato alla risospensione del sedimento
SONDE MULTIPARAMETRICHE
                          Variazioni di salinità dovute ad apporto di acque dolci
                          possibile temporanea diminuzione dell’ossigeno disciolto

  ANALISI CHIMICHE SU
   CAMPIONI D’ACQUA
                          Cambiamenti della concentrazione di nutrienti, TOC e Solidi
                            Sospesi nella colonna d’acqua
ANALISI MICROBIOLOGICHE   Presenza di contaminanti associati al particolato sospeso
  SU CAMPIONI D’ACQUA

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Il monitoraggio di Arpal

Matrice        Attività                Parametri indagati
                            Solidi    in   sospensione      (TSS),
                            carbonio organico totale (TOC),
                            nutrienti       (Nitriti,      Nitrati,
          Campioni d’acqua Ortofosfati, Ammoniaca, Fosforo
          e analisi         totale), E-coli, Enterococchi fecali,
Colonna
          • chimiche        spore di clostridi solfitoriduttori;
d’acqua
          • fisiche         alcuni     parametri      chimici   di
          • microbiologiche interesse sul particellato, nel caso
                            di concentrazioni significative di
                            TSS: As, Cd, Hg, Pb, Zn, V, Sn,
                            PCB, IPA.
          Acquisizione con     Profondità, torbidità, temperatura,
Colonna
               sonda           potenziale redox, pH, salinità,
d’acqua
          multiparametrica     ossigeno disciolto

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Strumenti di monitoraggio

                        4 sonde multiparametriche

Sono utilizzate in due diverse modalità:

● acquisizione autonoma: in continuo
presso le due boe in prossimità
dell’impianto di Itticoltura, di Mitilicoltura
e, da marzo 2015, dell’area di cantiere.
Le sonde sono immerse a 4m di
profondità

● registrazione mobile di rilievi verticali
ed orizzontali lungo transetti predefiniti

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Stazioni di monitoraggio

La rete di monitoraggio con 30
stazioni che definiscono 7
transetti e coprono tutto lo
specchio acqueo del Golfo della
Spezia.

Nelle 30 stazioni si esegue un
profilo verticale con sonda
multiparametrica.

Nelle 8 stazioni verdi, oltre al
profilo verticale, si prelevano
campioni di acqua a due diverse
profondità:
- 2 metri circa dalla superficie
- 2 metri circa sopra il fondale

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I numeri del monitoraggio

            da ottobre 2005:

●   107 campagne di monitoraggio
●   749 transetti monitorati
●   3210 profili verticali eseguiti
●   1712 campioni prelevati e analizzati

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Modalità operativa attività di
              monitoraggio

• Per organizzare le uscite in barca per l’attività di monitoraggio
  in mare, Arpal ha concordato le date di intervento:

     – inizialmente con la Capitaneria di Porto;

     – poi, già dal 2006, con l’Autorità Portuale o con la ditta
       da loro messa a disposizione.

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Modalità operativa attività di
        monitoraggio
Data la complessità dell’attività (tempo di esecuzione
6-8 ore, disponibilità di un mezzo nautico idoneo per i
campionamenti, favorevoli fattori meteoclimatici,
coinvolgimento di personale Arpal e non con diverse
esigenze) la sua programmazione è stata effettuata
necessariamente sempre con un 1-2 giorni anticipo.

Per le finalità del monitoraggio (sul medio-lungo
periodo e sull’intero Golfo della Spezia) non è
rilevante che l’attività di dragaggio, se in corso,
sia eseguita in concomitanza o meno con
l’esecuzione delle campagne, tenuto conto anche
della distanza delle stazioni di rilevamento dalle aree
dragate (fino a 4 Km circa).

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Attività di controllo di Arpal
   Fra i compiti istituzionali di Arpal rientrano vigilanza e controllo.
   Il Piano di monitoraggio prevede ispezioni con esame visivo e
    rilevazione dei parametri chimico-fisici.

Durante tutta l’attività di dragaggio sono stati effettuati controlli ispettivi
attorno al campo panne, almeno 2-3 ore dopo l’avvio degli scavi.

I controlli hanno permesso di verificare:
     - efficienza e stato di conservazione del sistema di conterminazione
        area di lavoro (panne, gonne, palancole);
     - presenza di torbidità nelle acque circostanti l’area interessata dal
        dragaggio sia a livello visivo, sia attraverso l’utilizzo della sonda
        multiparametrica;
     - conformità alle prescrizioni autorizzative.

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Modalità operativa attività di
                controllo
Gli orari giornalieri di previsione degli scavi sono stati
sistematicamente comunicati dalla Società appaltatrice dei lavori
ad Autorità Portuali, Capitaneria di Porto e Arpal.

Arpal, nonostante le ripetute variazioni temporali del programma
delle attività (con piano di lavoro h24) e in funzione dei tempi di
carico della draga, che richiede dalle 6 alle 8 ore, ha organizzato
i controlli, anche in orario notturno o in periodi festivi.

Anche per eseguire il controllo sono stati utilizzati mezzi nautici
messi a disposizione da soggetti terzi; tale richiesta, tuttavia, è
avvenuta e continua ad avvenire solo contestualmente al
controllo stesso, senza altro tipo di preavviso.

Nuovo accordo con Capitaneria di Porto da marzo 2016.

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Conclusioni

Durante le attività di controllo/ispezione, di cui sono sempre
stati fatti verbali, Arpal ha talvolta individuato difformità rispetto
alle prescrizioni autorizzative (presenza di torbidità fuori area
conterminata,    gonne    disgiunte   etc)   e   comunicato   all’Autorità
Portuale la necessità di convocare il gruppo inter Enti (Autorità
Portuale, Capitaneria di Porto, Asl 5 e Arpal) per valutare le
contromisure da prendere che sono arrivate fino alla sospensione
dell’attività di dragaggio.

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Conclusioni

ARPAL ha modulato:

• la periodicità del monitoraggio (da stagionale in assenza di
  dragaggio a circa quindicinale durante gli scavi);

• la presenza e frequenza di ispezioni/controlli in cantiere sulla
  base:
   • delle comunicazioni preventive ricevute dalla ditta
      appaltatrice
   • delle segnalazioni provenienti dagli altri Enti e da altre
      fonti di informazione

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