Moderni impianti idronici in ambito alberghiero - Swegon
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Ottimizzazione energetica Moderniimpianti idronici in ambito alberghiero Unità polivalenti e modulazione della portata d’acqua direttamente all’anello primario per quattro nuove strutture alberghiere a Mestre (VE) G. Curculacos, G. Turchetto, L. Zordan * F INO A NON MOLTI ANNI FA gli impianti HVAC venivano Lo sviluppo tecnologico, in particolare di hardware L’intervento edilizio concepiti e realizzati, nella maggior parte dei e software, permette oggi di adottare un approc- Il caso studio in oggetto si riferi- casi, con circuiti a portata d’acqua costante. cio integrato alla progettazione impiantistica, rea- sce a un’applicazione impiantistica Solo in tempi più recenti l’evoluzione tecnologica lizzando sistemi di trasferimento dell’energia termo afferente a un intervento edilizio di dei sistemi di produzione, pompaggio e regola- frigorifera alle utenze molto più efficiente, attraverso rilevante importanza, che ha visto la zione ha portato alla realizzazione di impianti con un unico anello primario, in cui è possibile realizzare realizzazione di quattro nuove strut- portata d’acqua variabile, ma generalmente limi- una completa modulazione della portata d’acqua. ture ricettive a Mestre (Venezia), in tata al solo anello secondario. Noti in letteratura con l’acronimo VFPP (Variable un’area urbana denominata “Cà L’adozione di sistemi a portata costante, con- Flow Primary Pumping), i sistemi idronici con modu- Marcello”: intervento che rientra siderando l’andamento climatico del Centro — lazione della portata d’acqua direttamente al pri- in un progetto molto più ampio di Sud Europa e la conseguente forte variabilità della mario permettono di ottenere sia una sensibile riqualificazione urbanistica avviato richiesta energetica degli involucri, equivale a far riduzione dei costi d’esercizio (OpEx) che, in molti dal Comune di Venezia, nell’area circolare nell’impianto un fluido vettore con un casi, un contenimento dell’investimento per la realiz- immediatamente esterna alla sta- basso, se non bassissimo contenuto entalpico, per zazione dell’impianto stesso (CapEx), specialmente zione ferroviaria. la maggior parte del tempo, con evidenti ineffi- se quest’ultimo risulta di media — grande potenza L’investimento, che ammonta a cienze e perdite economiche. ed è realizzato con più refrigeratori in parallelo. circa 75 milioni di Euro e che oltre alla 32 #68
realizzazione di quattro strutture alberghiere per complessivi 3.000 posti letto, ha previsto anche la realizzazione di un parcheggio multipiano e una serie di sistemazioni accessorie, è stato sostenuto finanziariamente da un investitore austriaco che poi lo ha assegnato a una serie di brands interna- zionali quali Leonardo Hotels, il Gruppo Plateno, Stay City e Wombat’s Hostels. Nel corso degli anni, prima dell’intervento di riqualificazione (Figura 1), questa area ha avuto diverse destinazioni d’uso tra cui parco ferroviario Figura 1 – Vista aerea prima dell’inizio dei lavori e poi luogo di ricovero e di riparazione dei treni, di riqualificazione, anno 2015 (fonte: Google earth) fino a essere poi totalmente dismessa, divenendo un quartiere con una forte sofferenza sia sul pro- filo sociale che funzionale. Quindi l’intervento, benché abbia sicuramente introdotto degli elementi di complessità a livello di viabilità e comunicazione, ha comunque contribu- ito a riqualificare in modo significativo tutta l’area. Gli hotel oggetto del progetto Il progetto ha visto la realizzazione di quattro alberghi che insistono su nuove piastre commerciali, collegati con un passaggio pedonale direttamente alla stazione ferroviaria e che sono raccordati con dei parcheggi multipiano, sia di uso pubblico che a uso privato. La nostra attenzione si incentrerà in particolare su uno di questi alberghi, il Leonardo Figura 2 – Particolare di Leonardo Royal Hotel Royal Hotel, ovvero l’edificio di più ampia dimen- sione sia in volume che per quantità di camere, ma che presenta lo stesso schema impiantistico Tabella 1 – Riferimenti e principali caratteristiche dei fabbricati oggetto di tutti gli altri alberghi i quali — in sede di pro- dell’intervento edilizio getto — sono stati identificati come fabbricati R1, ATTIVITÀ RICETTIVO ALBERGHIERA R2, R3, R4, con caratteristiche come dalla Tabella 1. Il Leonardo Royal Hotel (R1), in Figura 2, si svi- Riferimento Fabbricato Superficie [m2] N. Piani N. camere/n. posti letto luppa su una superficie complessiva di circa 9.300 m2, R1 9.315 11 244 / 480 conta 11 piani e poco meno di 500 posti letto. R2 6.130 9 208 / 416 R3 6.155 8 112 / 578 Il progetto preliminare R4 7.360 10 175 / 494 In Tabella 2 vengono riportati i principali dati di calcolo e di simulazione energetica relativi al pro- ATTIVITÁ COMMERCIALI getto preliminare, validi ai fini della certificazione Riferimento Fabbricato Superficie [m2] N. Piani e basati sulla norma tecnica UNI TS 11300. Stiamo parlando quindi di un involucro con un volume di C1 530 1 circa 32.000 m3, con indicatori di rapporto superfi- C2 135 1 cie disponibile su volume pari a 0,31 da cui si evince C3 85 1 chiaramente l’entità e l’importanza del sistema. Una considerazione interessante in ottica di otti- PARCHEGGI mizzazione energetica globale estate/inverno, che Riferimento Fabbricato Superficie [m2] N. Piani potrebbe essere generalizzata a tutti i recenti edi- fici costruiti specialmente nel Nord Italia, riguarda P1 – Parcheggio Pubblico 8.700 5 le trasmittanze che l’attuale standard progettuale P2 – Parcheggio Privato 9.015 6 conduce a valori decisamente molto — se non troppo — bassi. Si veda la Tabella 3. Quello che infatti sempre più frequentemente Tabella 2 – Principali dati di calcolo e di simulazione energetica relativi al si rileva sul campo è che questa tipologia di nuovi progetto base per Leonardo Royal Hotel edifici, dal punto di vista del fabbisogno energe- Descrizione V [m3] S [m2] S/V [1/m] Su [m2] θint [°C] φint [%] tico, sono praticamente tutti quasi autosufficienti in periodo invernale, ovvero soddisfano le condi- Condizionamento invernale 31.534 9.648 0,31 7.990 20,0 50,0 zioni climatiche interne richieste con i soli apporti Condizionamento estivo 31.534 9.648 0,31 7.990 26,0 51,3 endogeni o di irraggiamento. Parallelamente la #68 33
fase estiva diventa critica, con un costante incre- Tabella 3 – Principali valori delle trasmittanze per Leonardo Royal Hotel mento del fabbisogno frigorifero. (progetto preliminare – involucro edilizio) La quantità di aria esterna che necessariamente Trasmittanza U Trasmittanza media Cod. Descrizione [W/m2K] [W/m2K] si deve trattare e immettere, pesa in modo signifi- cativo sul bilancio energetico complessivo dell’e- M1 Parete esterna 0,190 0,209 dificio; fortunatamente oggi giorno i sistemi di M2 Parete esterna setto cls 0,235 0,249 recupero utilizzati presentano efficienze molto M6 Parete esterna setto cls cappotto esterno 0,214 0,228 elevate, soprattutto in fase invernale ma in quota P2 Solaio piano terra 0,162 0,190 parte anche in regime estivo, per cui gli edifici pre- sentano dei profili di fabbisogno energetico (in P4 Solaio interpiano vs esterno 0,276 0,276 particolar modo nella stagione invernale) forte- S2 Soffitto copertura 0,247 0,295 mente limitati dalle caratteristiche delle trasmit- tanze e fortemente contenuti dalle caratteristiche dei sistemi di recupero. Si veda la Tabella 4 in merito Tabella 4 – Ricambi d’aria considerati nel progetto preliminare per Leonardo al numero e alle portate d’aria di ricambio consi- Royal Hotel derati nel progetto preliminare. Numero di ricambi d’aria (media nelle 24 ore) In Tabella 5 sono indicati i valori nominali di pre- N. Descrizione Valore di progetto Valore medio 24 ore [Vol/h] [Vol/h] stazione energetica per riscaldamento, per acqua calda sanitaria e per il raffrescamento, oltre che per 1 Zone comuni a ventilazione naturale 0,50 0,30 la ventilazione, illuminazione e per altri tipi di servizi. Portate d’aria di ricambio (solo nei casi di ventilazione meccanica controllata) In questa fase iniziale del ciclo di progettazione, N. Portata G [m3/h] Portata GR [m3/h] ηT [%] per quanto concerne la produzione e distribu- zione dell’energia, lo schema ipotizzato prevedeva 1 57.600 57.600 70% dove: un sistema di distribuzione tradizionale, diverso G Portata d’aria di ricambio per ventilazione meccanica controllata GR Portata dell’aria circolante attraverso apparecchiature di recupero del calore disperso quindi da quanto è stato poi implementato in fase ηT Rendimento termico delle apparecchiature di recupero del calore disperso di progetto esecutivo — costruttivo. La classifi- cazione energetica A3 proposta (Figura 3), è stata poi confermata in sede di certificazione energe- Tabella 5 – Indici di prestazione termica ed energetica del progetto preliminare tica APE, con un indicatore di fabbisogno di 250 di Leonardo Royal Hotel Kwh/m2 anno. Indici di prestazione termica utile per la climatizzazione invernale dell’edificio In Tabella 6 viene riportato uno specchietto Valore di progetto EPH, nd 46,82 kWh/m2 riassuntivo dei carichi termici per riscaldamento Valore limite EPH, nd, limite 52,22 kWh/m2 e raffrescamento dell’intera struttura; si tratta di 110 kW di fabbisogno termico per il riscaldamento Verifica (positiva/negativa) Positiva (simulazione invernale che non tiene conto degli Indici di prestazione termica utile per la climatizzazione estiva dell’edificio apporti interni) e di un fabbisogno di 256 kW per Valore di progetto EPC, nd 23,16 kWh/m2 il raffrescamento. Il trattamento dell’aria pesa per 332 KW per la fase di riscaldamento e 540 kW per la Valore limite EPC, nd, limite 24,44 kWh/m2 fase di raffrescamento; si può quindi notare come Verifica (positiva/negativa) Positiva vi sia un netto sbilanciamento di fabbisogno verso il carico estivo. Indice di prestazione energetica globale dell’edificio (Energia primaria non rinnovabile) Per quanto riguarda il recupero aeraulico, a Valore di progetto EPgl, nr 250,64 kWh/m2 fronte di una quantità di aria trattata da progetto Indice di prestazione energetica globale dell’edificio (Energia primaria) di circa 58.000 m3/h (in questa fase preliminare non è stato considerato il trattamento estivo dell’am- Prestazione energetica per riscaldamento EPH 78,58 kWh/m2 biente cucina) e tenendo conto del fatto che siamo Prestazione energetica per acqua calda sanitaria EPW 92,07 kWh/m2 in presenza di unità di trattamento aria dotate di Prestazione energetica per raffrescamento EPC 91,54 kWh/m2 recuperatori statici a flussi incrociati, è stata impo- Prestazione energetica per ventilazione EPV 67,95 kWh/m2 sta nella simulazione una efficienza di recupero Prestazione energetica per illuminazione EPL 48,30 kWh/m2 aeraulico medio in fase invernale del 50%, men- tre in periodo estivo è stata fissata una efficienza Prestazione energetica per servizi EPT 2,72 kWh/m2 media di recupero di circa il 15%. Valore di progetto EPgl, tot 381,16 kWh/m2 Da un punto di vista fisico, il progetto di base Valore limite EPgl, tot, limite 442,94 kWh/m2 prevedeva l’impiego di due gruppi idronici poli- Verifica (positiva/negativa) Positiva valenti di potenza nominale pari a circa 370 kW fri- goriferi l’uno, potenza termica nominale di circa 460 kW, operanti in parallelo e affiancati da un generatore termico modulare a gas per integra- Nelle esecuzioni di tipo alberghiero, specie se calore elettriche è ancor oggi giusti- zione e backup. I gruppi termo frigoriferi preve- si opera in Veneto o comunque in pianura Padana, ficato dal fatto che in alcuni periodi devano le pompe primarie a portata costante, la scelta di affiancare un sistema di produzione dell’anno il clima locale è caratteriz- installate a bordo unità. termica tradizionale con caldaie alle pompe di zato da svariate giornate mediamente 34 #68
fredde (1÷4 °C) con fortissimi tassi di unità polivalenti siano utilizzate come fonte princi- in sequenza (anche nelle simulazioni di certifica- umidità e/o con presenza di neb- pale per fornire l’energia termica e l’energia frigo- zione energetica) prediligendo in primis sempre bie: come noto la concomitanza di rifera all’impianto, pre — riscaldando l’acqua calda il funzionamento delle unità polivalenti. tali fattori in questi specifici range sanitaria: esse scaricano l’energia su due sistemi di temperatura/umidità risulta par- di accumulo (caldo e freddo) che servono sia da La variante d’impianto: ticolarmente critica per le macchine inerziale che per modulare gli sbrinamenti, ma il sistema “VFPP” elettriche reversibili, in particolare sono comunque affiancate per il riscaldamento, Rispetto al progetto iniziale è stata proposta dovuta all’elevata frequenza di inter- per i post — riscaldamenti e per la produzione di all’investitore e poi realizzata una variante miglio- vento dei cicli di sbrinamento. ACS da un sistema modulare a gas supplemen- rativa che ci porta a ragionare su un impianto a È stato quindi previsto che le tare. La produzione termica è ovviamente gestita portata d’acqua variabile a singolo anello prima- rio “VFPP” che insiste direttamente sulle utenze, quindi con un unico sistema di pompaggio esterno modulante. A garanzia della affidabilità del sistema e del successo dell’operazione, si è ritenuto corretto rivol- gersi a un costruttore di gruppi frigoriferi in grado di fornire e garantire l’intero sotto — sistema idro- nico VFPP; non solo fornire, ma anche gestire, coor- dinare e modulare i gruppi polivalenti, le pompe centrifughe e i relativi inverter, le valvole di inter- cettazione e di bypass e in generale tutto quanto necessario, affinché il sistema gestisca autonoma- mente tutte le variabili in campo, evitando qualsiasi problema di interferenza, di interfaccia e in parti- colare di “pendolazione” che, in mancanza di un coordinamento complessivo, si potrebbe verificare, Figura 3 – Certificazione energetica soprattutto in presenza di carichi fortemente par- zializzati. In Figura 4 viene riportato uno schema di principio del sistema idronico “VFPP” abbinato Tabella 6 – Valori di carico riassuntivi per riscaldamento e raffreddamento a due unità polivalenti funzionanti in parallelo. dell’intera struttura Un’altra variante che è stata introdotta — e que- Carichi di progetto sto ha comportato una modifica significativa della Riscaldamento [kW] Raffrescamento [kW] taglia dei gruppi frigoriferi polivalenti (Figura 5) — Dispersioni/Apporti 110 256 è stata la richiesta da parte del Brand di prevedere potenza sufficiente per la climatizzazione di tutta Trattamento Aria 332 540 l’aria di rinnovo della cucina, quindi per aria di ven- Apporto Aria - -155 tilazione ordinaria e di integrazione del flusso di TOTALE 442 641 cappa. Rispetto al prospetto preliminare si è reso necessario intervenire con un incremento della potenza frigorifera pari a ulteriori 250 kW: il fabbi- sogno estivo potenziale si è ovviamente portato a valori nettamente più alti e si è reso necessario un aumento della taglia dei gruppi polivalenti suc- cessivamente installati (vedi Tabella 7). Nell’ambito della variante è stata inoltre pre- vista l’installazione di un set di strumenti per la misurazione puntuale dell’energia elettrica con- sumata (energy meter con trasformatori ampero- metrici) e dell’energia termica resa (misuratori di portata), in modo da poter determinare istante per istante i valori di EER e di COP del sistema: queste informazioni sono rese disponibili al gestore degli impianti, al fornitore del sistema frigorifero ed even- tualmente a terzi, direttamente via WEB browser In Figura 6 è riportata la struttura progettuale dell’impianto di variante. Come si può notare, i due sistemi di pompag- gio a portata variabile (uno per il lato caldo e uno per il lato freddo) risultano esterni ai gruppi frigo- Figura 4 – Schema di principio del sistema idronico “VFPP” (Variable Flow riferi e sono posizionati sui ritorni dell’impianto; Primary Pumping) per un impianto con nr. 2 unità polivalenti operanti in parallelo dal punto di vista tecnico questa è stata ritenuta #68 35
la scelta migliore, al fine di consentire un lento e progressivo incremento della portata d’acqua durante la fase di avviamento e/o di inserzione dei gruppi, evitando quindi repentine riduzioni della portata d’acqua in fare transitoria. I due rami di bypass, con le relative valvole modulanti, si possono individuare piuttosto facil- mente nello schema. Da ultimo, anche i sistemi di accumulo sono entrambi posizionati sui ritorni. La disposizione in copertura In Figura 7 si riporta lo schema progettuale e la foto aerea relativi alla disposizione in coper- tura dei gruppi polivalenti e delle UTA, nonché alla distribuzione delle reti aerauliche e idrauliche. Figura 5 – Gruppi frigoriferi polivalenti installati Si nota che per motivi di spazio i gruppi poli- valenti hanno necessariamente trovato una col- locazione decentrata, sia rispetto alla posizione dalle centrali di trattamento aria (posizione indi- Tabella 7 – Caratteristiche principali dei gruppi polivalenti installati presso viduata in coordinamento con l’architettura), sia Leonardo Royal Hotel rispetto al locale tecnico che ospita la sottosta- Descrizione zione di pompaggio che quindi, come si vede, Pompa di calore polivalente aria/acqua per impianti a 4 tubi del tipo ad alta risulta piuttosto lontana dai gruppi stessi. efficienza energetica, con n. 4 compressori ermetici tipo “scroll” e ventilatori assiali. Unità in versione silenziata LN operante con fluido R410A. Prestazioni dichiarate conformi a EN 14511-2011 La posizione dei trasduttori di pressione Potenza frigorifera nominale 411 kW Un altro aspetto interessante riguarda la scelta EER 3,06 della posizione dei trasduttori di pressione neces- Potenza termica nominale 433 kW sari al regolatore di sistema VFPP per modulare la COP 3,28 portata d’acqua. Considerando infatti: Potenza frigorifera in modalità recupero totale 386 kW • l’architettura dell’impianto e le calate verticali principali; Potenza termica in modalità recupero totale 504 kW • la posizione dei sistemi di produzione dell’ener- TER (Total Efficiency Ratio) 7,51 gia e delle unità di trattamento aria; • la posizione dei sistemi di accumulo e di pompaggio; • i rami potenzialmente più sfavoriti in termini di perdite di carico; si è deciso di implementare nr. 3+3 punti di lettura della pressione differenziale (tre per il lato caldo e tre per il lato freddo), come evidenziato in Figura 8. In un impianto così complesso infatti, una sola cop- pia di punti di misura non sarebbe sicuramente suf- ficiente a garantire la corretta regolazione: questo aspetto deve essere tenuto in attenta considera- zione in fase di progetto, per garantire un ade- guato funzionamento complessivo, senza andare ad inficiare le potenzialità insite nel sistema VFPP. Il sistema VFPP è preso in carico da un PLC gene- rale di regolazione e supervisione fornito diretta- Figura 6 – Schema dell’impianto realizzato in variante migliorativa – portata variabile direttamente all’anello primario VFPP (Variable Flow Primary Pumping) mente dal costruttore dei gruppi frigoriferi: tale regolatore analizza tutti i parametri e i flussi d’ac- qua nei singoli gruppi, i differenziali di temperatura e di pressione, anche quelli delle sonde decen- trate, (Cfr. DeltaT e DeltaP), integra tutte le infor- sono rese disponibili a un sinottico, il cui livello di attraverso la lettura di apposite mazioni e adatta il funzionamento del sistema alle approfondimento è personalizzabile in funzione sonde di temperatura; effettive richieste, garantendo sempre anche una del livello di dettaglio desiderato e del livello di • la compensazione climatica (caldo portata d’acqua minima attraverso gli scambiatori autorità dell’utente e freddo) anche con controllo dei nelle condizioni di parzializzazione del carico. Si In estrema sintesi il plc di regolazione del sistema livelli igrometrici medi in ripresa; veda Figura 9. VFPP effettua: • la gestione della portata d’acqua e Tutte le condizioni e variabili di funzionamento • la gestione della termoregolazione dell’impianto quindi del sistema di pompaggio; 36 #68
• la gestione delle valvole di bypass ovvero delle portate minime d’acqua; • la gestione, attraverso i gruppi frigoriferi, delle valvole di intercettazione su ciascun ramo; • la supervisione (accessibile anche da remoto, via WEB browser); • l’integrazione dei parametri di funzionamento e di campo, per la determinazione degli indici di efficienza puntuali; • L’attivazione delle caldaie, decidendone l’impiego: ⚬ come sistema ausiliario (sostituzione); ⚬ come sistema di integrazione termica, che con- sente alle caldaie di attivarsi contestualmente al funzionamento delle unità polivalenti nel momento in cui — per qualche motivo — i sistemi in pompa di calore non riescono a soddisfare i livelli termici minimi sui collettori di mandata. Analisi dei dati Per quanti riguarda l’analisi dei dati, va premesso che quelli qui presentati non hanno valore di certifi- cazione, perché ricavati con gli strumenti di misura e le sonde presenti a bordo delle macchine, la fina- lità, quindi, è quella di fare una valutazione quali- tativa del comportamento del sistema; l’altra cosa da tener presente è che l’hotel durante l’arco tem- Figura 7 – Disposizione in copertura dei gruppi polivalenti, delle UTA con porale di acquisizione (estate — inverno 2019-20), vista dei canali e delle reti idroniche (schema costruttivo e foto aerea) ha operato sempre a carico sensibilmente ridotto e che poi, a cause delle circostanze legate alla pan- demia, non è stato possibile continuare il monito- raggio che sarà tuttavia ripreso appena possibile. Stagione Estiva Analizzando i grafici dell’estate 2019 — quindi ad albergo avviato da poco — e osservando l’an- damento della potenza frigorifera richiesta rispetto alla temperatura esterna (Figura 10), vediamo che esiste un comportamento omogeneo tra le due variabili, anche se le potenze richieste al sistema manifestano forte variabilità in funzione di condi- zioni climatiche e tasso di fruizione della struttura. Si nota inoltre che il picco massimo di produ- zione di energia frigorifera è pari a circa 450 kW, quindi abbastanza lontano da quelle che erano le valutazioni iniziali, ma teniamo conto che l’ho- tel era sotto utilizzato e che anche le cucine non Figura 8 – Posizione dei punti di lettura della pressione erano in pieno servizio. Purtroppo l’estate 2020 è differenziale previsti a progetto (cfr. circuito freddo) stata fortemente influenzata dalla pandemia per cui non si è potuto per ora ripercorrere questa analisi. Per quanto riguarda le efficienze di sistema, pur con i limiti legati agli errori strumentali dei dispo- sitivi a bordo macchina, le registrazioni mostrano una coerenza degli andamenti dell’indice EER con le variazioni delle condizioni al contorno e un suo valore medio in linea con i dati teorici attesi. Si veda Figura 11. Stagione Invernale È interessante notare come in autunno inol- Figura 9 – Sinottico del sistema di regolazione e di supervisione del sistema VFPP trato sia evidente una richiesta termica alle unità #68 37
polivalenti che — trascurando alcuni picchi — kW Agosto 2019 Potenze Macchina 1 + Macchina 2 °C 35 arriva al massimo solo a circa 140 KW ma con una 450 presenza continua di fabbisogno frigorifero, non 400 30 particolarmente elevata ma comunque costan- 350 temente presente. Si veda la Figura 12. 25 300 Relativamente all’efficienza energetica, la Figura 250 20 13 riporta un andamento di riferimento dei princi- pali indici COP (Coefficient of Performance) e TER 200 15 (Total Efficiency Ratio) nel mese di novembre: è 150 10 interessante notare un coerente andamento con 100 le condizioni al contorno, ma soprattutto la pre- 5 50 senza sostanzialmente costante del recupero di Termo Frigo Text calore, con una produzione di energia frigorifera 0 0 derivata. Apparentemente il valore di EER risulta Figura 10 – Andamento della potenza frigorifera richiesta piuttosto basso, ma deve essere appunto conside- rispetto all’andamento della temperatura esterna rato che nella stagione invernale la ragion d’essere prevalente dell’assorbimento elettrico dei gruppi è legata alla produzione di energia termica (caldo), Agosto 2019 Efficienze Macchina 1 + Macchina 2 °C 5,0 35 mentre la frigorifera risulta essere un prodotto deri- vato e “gratuito”, per cui l’identificazione dell’in- 4,5 30 dice EER stesso perde di significato. In pieno inverno (Figura 14 — dicembre) si è 4,0 25 rilevata sempre una condizione di elevata parzia- 3,5 lizzazione, (con l’hotel che presentava un basso 20 tasso di occupazione). In queste condizioni si nota 3,0 che l’andamento del fabbisogno dei carichi termici 15 non supera i 180÷200 kW, a fronte di temperature 2,5 esterne prossime agli zero gradi, quindi vicine a 10 2,0 quelle di progetto; inoltre, esiste anche a dicem- bre una — seppur minima quanto costante — 5 1,5 presenza di fabbisogno frigorifero. EER TCool_in TCool_out Text Le efficienze invernali riportate nella Figura 15 1,0 0 seguono un andamento omogeneo con le tem- perature esterne e si nota come COP e TER rile- vati oscillano nell’arco di un range atteso. Anche Figura 11 – Andamento dell’efficienza estiva EER di sistema (macchina 1 + macchina 2) qui si nota una costante, seppur minima, presenza di carico frigorifero con un indice EER derivato. kW Novembre 2019 Potenze Macchina 1 + Macchina 2 °C Aspetti in via di perfezionamento 200 35 180 La criticità principale che si sta analizzando Termo Frigo Text 30 in questo momento è legata, in primis all’elevata 160 25 dimensione di sviluppo delle reti, aspetto che ha 140 reso necessario prevedere dei punti di bypass ter- 120 20 minali, per garantire che non ci siano degli elevati 100 ritardi di fornitura dell’energia termica o frigorifera 80 15 alle utenze terminali. La scelta progettuale di adot- 60 10 tare dei sistemi di sfioro è in fase di approfondi- 40 mento: si sta ragionando se inserire al posto dei 5 20 sistemi di sfioro meccanici dei sistemi pilotati dalla 0 0 regolazione dei ventilconvettori, in modo da defi- nire un’apertura delle valvole (di sfioro) soltanto Figura 12 – Potenze termiche frigorifere rese in condizioni di sovra alimentazione in termini di dal sistema polivalente nel mese di novembre pressione, oppure in condizioni di chiusura di un numero importante di valvole terminali a 2 vie dei ventilconvettori stessi. L’esperienza (tutt’ora in corso) ha evidenziato una da strutturarli nel modo più bilan- serie di vantaggi sia in termini di semplificazione ciato possibile. Conclusioni impiantistica che di ottimizzazione energetica: tut- Anche alla luce di quelli che sono I sistemi idronici a portata variabile VFPP rap- tavia questi impianti richiedono necessariamente i valori emersi dai monitoraggi in presentano sicuramente una evoluzione in ambito — più che altri — una solida e accurata proget- oggetto, dal punto di vista generale impiantistico, con un approccio più moderno e tazione iniziale, sia in termini di analisi dei flussi si conferma la necessità di riconside- attento alla distribuzione del carico termofrigorifero. energetici che di distribuzione idronica, in modo rare le procedure di calcolo standard, 38 #68
affinando la parte estiva, oggi basata nostra impiantistica deve necessariamente iniziare riducendo le potenze — e quindi gli investimenti ancora su sistemi che utilizzano valori a ragionare sempre di più in termini di fabbisogno — in regime invernale. Inoltre, gli impianti realizzati medi; di qui la necessità di ripen- energetico estivo, e quindi anche i sistemi di pro- per le strutture alberghiere come questa, con una sare il dimensionamento di picco duzione dovrebbero essere diversificati per garan- occupazione fortemente variabile e che in alcuni delle macchine termofrigorifere. La tire maggiori potenze disponibili in fase estiva, periodi diventa estremamente ridotta, meritereb- bero un frazionamento più spinto. Attenzione dovrebbe essere posta anche alla kW °C produzione dei fluidi termo vettori a temperature le Novembre 2019 Efficienze Macchina 1 + Macchina 2 5,0 46 più adatte per l’uso, con differenziazione di quelle 4,5 41 per terminali idronici e per le UTA. Un ulteriore aspetto che andrebbe assoluta- 4,0 36 mente approfondito e implementato, in quanto 3,5 31 strettamente legato alle considerazioni sulla potenza 3,0 26 assorbita (a sua volta connessa alla movimenta- zione dell’acqua), riguarda un’ipotesi di aumento 2,5 21 dei salti termici dei circuiti perché, soprattutto in 2,0 16 presenza di impianti che producono energia termo — frigorifera a bassa entalpia (ad esempio a 45 °C 1,5 11 in inverno e a 7÷8 °C in estate), questi consenti- 1,0 6 rebbero di ridurre la quantità di acqua da veico- 0,5 1 lare e quindi il consumo energetico. In ottica di gestione, va sottolineata la deci- 0,0 COP EER TER THeat_in THeat_out Text -4 siva importanza della supervisione e dell’analisi delle prestazioni estesa nel tempo, ossia l’impor- Figura 13 – Focus sui principali indici di tanza di una gestione reale dei sistemi di moni- efficienza rilavati a novembre, con EER derivato toraggio energetico: è fondamentale riuscire a convincere l’investitore a ragionare in termini di Opex e non solo Capex, installando i sistemi di kW Dicembre 2019 Potenze Macchina 1 + Macchina 2 °C monitoraggio e di supervisione necessari per rile- 200 25 Termo Frigo Text vare le prestazioni e attivare anche delle logiche 180 di conduzione dell’impianto che non si basino 160 20 sulla banale manutenzione dei componenti, ma 140 su un controllo accurato e attento di come l’im- 120 15 pianto stesso si comporta e di quali interventi si 100 possono implementare, nel tempo, per una con- 80 10 tinua ottimizzazione delle efficienze. Da ultimo, sarà importante sfruttare l’opportu- 60 nità di ripensare il concetto di efficienza energetica 40 5 complessiva, adeguandolo alla meteorologia del 20 paese di collocazione dell’edificio, sia nelle zone 0 0 più a nord dell’Italia e — a maggior ragione — quelle che sono le zone più a sud, considerando Figura 14 – Andamento delle potenze termiche e frigorifere che i nostri edifici non sono collocati nel Nord in funzione della temperatura aria esterna (dicembre) Europa e non necessitano quindi di prestazioni in regime invernale così spinte come quelle che la Normativa sembra voler costantemente por- Dicembre 2019 Efficienze del Sistema Macchina 1 + Macchina 2 4,0 tare a percorrere. COP EER TER 3,5 * Giovanni Curculacos, TFE Ingegneria 3,0 SRL — Socio AiCARR 2,5 Gianluca Turchetto, TFE Ingegneria SRL Luca Zordan, Swegon Italia — Socio e 2,0 membro del Consiglio Direttivo AiCARR 1,5 1,0 0,5 BIBLIOGRAFIA 0,0 ∙ Integrazione di sistema e modulazione della portata d’acqua nelle moderne centrali termofrigorifere – Ing. Figura 15 – Andamento degli indici di efficienza L. Zordan [2016] energetica rilevati a Dicembre (indice EER derivato) #68 39
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