Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi

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Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
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Modelli e tipologie di fruttificazione
in impianti super-intensivi
Lorenzo Bergonzoni - Stefano Tartarini - Stefano Lugli
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari - Università di Bologna

N
        egli ultimi anni la coltivazione           rovia e Regina (Lugli-Musacchi, 2010;           a dimora astoni di un anno tutti inne-
        del ciliegio è andata incontro ad          Musacchi et al., 2015) e altre di recente       stati sul portinnesto nanizzante Gisela
        una progressiva intensificazio-            introduzione (Lugli, 2017).                     5 presso l’azienda Salvi Vivai a Run-
ne della densità di impianto, come av-                 Per poter massimizzare le performan-        co (Fe). Nel campo sperimentale sono
venuto in precedenza per altre colture             ce qualitative e produttive di questi im-       state confrontate 11 varietà differenti:
arboree, in primis melo e pero. Gli im-            pianti è però necessario condurre degli         a) quattro di origine ungherese: Alex®
pianti super-intensivi, ad altissima den-          studi più approfonditi sulle tipologie di       Axel* (A), Carmen* (C), Rita* (Ri), Ve-
sità, possono garantire una più rapida             fruttificazione delle singole varietà, al fi-   ra* (V); b) quattro della “serie Sweet”
entrata in produzione e dunque un più              ne di ricondurle a modelli ben definiti di      licenziate dall’Università di Bologna:
rapido ritorno dell’investimento inizia-           struttura e di organi fruttificanti, analoga-   Sweet Aryana® PA1UNIBO* (SA), Swe-
le (Ghelfi et al., 2016). Grazie ai nuovi          mente a quanto già fatto per altre specie       et Gabriel® PA3UNIBO* (SG), Sweet
portinnesti nanizzanti come Gisela5 e              arboree (Lespinasse 1986; Scorza 2006;          Lorenz® PA2UNIBO* (SL), Sweet Va-
Gisela6, è ora possibile realizzare im-            Du Plooy 2002; Sansavini 2002). Al fine         lina® PA4UNIBO* (SV); c) tre tradizio-
pianti con densità rientranti in un range          di classificare l’habitus vegeto-produtti-      nali prese come riferimento: Ferrovia
da 3.000 (G6) a 6.000 (G5) piante per              vo è stata condotta una accurata caratte-       (F), Kordia (K) Regina (Re). La prova
ettaro che, per la coltura del ciliegio,           rizzazione fenotipica di diverse cultivar       sperimentale è stata condotta su pian-
erano prima impensabili da realizzare              di ciliegio allevate ad altissima densità.      te allevate in due sesti d’impianto dif-
e gestire. In questa direzione sono già                                                            ferenti: 3 x 0,5 m (quindi una densità
state valutate, sotto il profilo produtti-                        Metodologia                      pari a 6.667 piante/ha; VHDP1) e 3
vo, in impianti ad altissima densità con                                                           x 1 m (densità pari a 3.333 piante/
più di 5.000 piante per ettaro, alcune                L’impianto del ceraseto è stato effet-       ha; VHDP2). La forma di allevamento
cultivar tradizionali come Kordia, Fer-            tuato nel febbraio del 2014 mettendo            utilizzata è quella ad asse colonnare

 A                                     A                                       B                              B

5Fig.1 – Confronto tra piante prima (sx) e dopo (dx) la potatura. A) Carmen VHDP1; B) Kordia VHDP2.

48    FRUTTICOLTURA - n. 3 - 2019
Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
TAB. 1 – DATO MEDIO PER PIANTA DELLE DIVERSE STRUTTURE VEGETATIVE E RAMI PRODUTTIVI             delle singole cultivar. Inoltre, è molto
    Cultivar     Distanzan (m) Branchette       Rami   Dardi tot   Dardi2   Dardi3   Dardi4     interessante notare come alcune cul-
                                                                                                tivar presentino differenze veramente
 Alex                 0,5         10,9          16,6     23,6       12,1       7,3    4,3
                                                                                                notevoli, soprattutto Kordia e Ferrovia
 Alex                  1          12,4          21,1     25,4       12,9       8,3    4,3       che, nel sesto più ampio, raddoppiano
 Carmen               0,5          8,7          11,1     24,8       13,9       5,3    5,7       il numero di rami per pianta. Al contra-
 Carmen                1           8,6          14,3     18,8       10,8       4,8    3,3
                                                                                                rio, il numero di dardi per pianta è me-
                                                                                                diamente più elevato nelle piante alla
 Ferrovia             0,5         12,7          15,5     18,3       11,2       3,7    3,5       distanza di 0,5m; questa differenza è
 Ferrovia              1          16,8          29,3     19,5       13,3       3,5    2,8       più marcata in cultivar come Carmen,
 Kordia               0,5         12,5          17,5     6,5        3,6        2,0    0,9       Sweet Gabriel e Sweet Aryana con una
                                                                                                differenza di circa 6-8 dardi per pianta
 Kordia                1          14,8          30,2     17,8       9,2        3,3    5,4       fra le due distanze.
 Regina               0,5         14,6          19,1     15,3       8,2        4,0    3,1           Per quanto riguarda l’incidenza del-
 Regina                1          18,8          24,8     14,9       9,3        3,1    2,6       le diverse tipologie di formazione frut-
                                                                                                tifere nelle singole piante, ogni cultivar
 Rita                 0,5         12,4          18,2     18,5       9,8        5,5    3,2
                                                                                                presenta un comportamento specifico:
 Rita                  1          16,8          24,5     16,8       10,3       4,1    2,3       da varietà che presentano un elevato
 Sweet Aryana         0,5          9,1          12,0     23,9       13,8       6,9    3,3       numero di rami di un anno (Kordia,
                                                                                                Ferrovia e Regina), mediamente più di
 Sweet Aryana          1          10,6          14,9     18,7       12,0       5,4    1,3
                                                                                                22 per pianta, ad altre che tendono a
 Sweet Gabriel        0,5         11,5          15,5     31,3      15,6        9,4    6,3       formare nuovi rami in misura minore
 Sweet Gabriel         1          12,1          17,4     20,7      10,2        6,2    4,3       e presentano come punti di fruttifica-
 Sweet Lorenz         0,5         14,3          17,7     7,8        5,2        1,9    0,8       zione prevalente i dardi su formazioni
                                                                                                di diverse età (Vera, Carmen e Sweet
Sweet Lorenz           1          14,5          19,5     3,5        2,2        1,0    0,3       Aryana).
Sweet Valina          0,5         11,2          14,5     20,2      11,0        5,7    3,5           Dovendo analizzare un comporta-
Sweet Valina           1          11,9          15,8     26,7      14,1        7,2    5,4       mento complessivo delle diverse cul-
                                                                                                tivar, che tenga quindi conto contem-
Vera                  0,5          9,7          12,3     26,6      13,8        7,0    5,8       poraneamente di tutte le variabili in
Vera                   1           9,6          13,4     23,1      12,1        7,1    3,9       gioco, è stata utilizzata un’analisi muti-
                      0,5         11,6          15,4     19,7      10,7        5,3    3,7       variata CDA (“Canonical Discriminant
Media                                                                                           Analysis”) che offre una visione d’in-
                       1          13,3          20,5     18,7      10,6        4,9    3,3
                                                                                                sieme dei risultati ottenuti. In questo
                                                                                                modo si possono osservare le similitu-
(SSA = “Super Spindle Axis”) per en-              di su legno di quattro o più anni) sia        dini e le differenze di comportamento
trambi i sesti d’impianto. Questa for-            portati sulle branchette, sia direttamen-     vegetativo fra le diverse cultivar grazie
ma è caratterizzata da un asse centra-            te inseriti sull’asse.                        alla rappresentazione grafica che spie-
le permanente sul quale sono inseriti                 Alla raccolta è anche stata discrimi-     ga, con le prime due dimensioni, cir-
dardi e rami di un anno, quindi senza             nata l’entità di produzione (in kg per        ca il 90% della variabilità totale (Fig.
formazione di branche portanti. Negli             pianta) in funzione delle diverse età         2). Sono stati analizzati separatamente
anni i rami diventano branchette sulle            delle formazioni fruttifere, nonché i         i dati medi dei due anni derivanti dai
quali si inseriranno nuovi rami la cui            calibri su un campione significativo di       due sesti in quanto il comportamento
crescita è promossa dalle ripetute spe-           100 frutti per tipologia di formazione        delle singole cultivar è differente nelle
ronature (Fig. 1) (Giori M., 2017).               fruttifera.                                   due distanze in esame (Fig. 2a e 2b).
    I rilievi sono stati effettuati nelle an-                                                       La lunghezza e la direzione nello
nate 2017 e 2018 e hanno interessato 4                             Risultati                    spazio dei vettori ci fanno scoprire
piante per tesi (cultivar per sesto); que-                                                      quali variabili siano più caratterizzan-
ste sono state scelte in maniera casuale                                                        ti del comportamento generale delle
                                                  Analisi della struttura delle piante
lungo i filari composti interamente di                                                          varietà; in entrambi i sesti il vettore di
un’unica cultivar.                                    Dai rilievi effettuati sulle strutture    maggior lunghezza, e quindi di mag-
    Sulle piante in prova, prima dell’i-          vegeto-produttive delle piante si sono        gior peso nello spiegare la variabilità
nizio della stagione vegetativa 2017,             delineate alcune differenze statistica-       totale dell’esperimento, è risultata ‘YS’
sono state numerate e cartellinate tutte          mente significative, sia tra le cultivar,     (“Year Shoot”), cioè il numero dei rami
le formazioni laterali (branchette di età         sia tra i due sesti analizzati (Tab. 1). La   di un anno. Di minore peso sembrano
superiore a 2 anni e rami di un anno)             prima considerazione che si può fare          essere il numero dei dardi delle diver-
e tale numerazione è stata mantenuta              è proprio sul differente comportamen-         se età (S2, S3, S4; S = spur) soprattut-
anche per la stagione successiva, ag-             to delle piante. Nei due sesti, infatti, si   to per quanto riguarda la distanza 1m
giornandola con le strutture neofor-              osserva che il numero medio dei ra-           (Fig. 2a).
mate; quindi, nelle due stagioni sono             mi di un anno è nettamente superiore              La distribuzione nello spazio delle
stati contati e differenziati per età tutti       nelle piante al sesto più largo (20,5)        diverse cultivar si è rivelata quale com-
i punti di fruttificazione (YS: rami di un        rispetto al sesto più intensivo (15,4) e      ponente fenotipica strutturale degli al-
anno, S2: dardi su legno di due anni,             questo andamento è confermato anche           beri di ciascuna varietà. Inoltre, si può
S3: dardi su legno di tre anni e S4: dar-         guardando le differenze tra i due sesti       notare come le differenze tra le cultivar

                                                                                                         FRUTTICOLTURA - n. 3 - 2019   49
Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
siano molto più marcate A                                                                                        dono a portare la produ-
nelle piante alla distanza                                                                                       zione soprattutto sui dardi
di 1m (Fig. 2a) rispetto a                                                                                       suddivisi nelle formazioni
quelle alla distanza mi-                                                                                         di diverse età (rosso).
nore (Fig. 2b). Infatti, in
                                                                                                                 Analisi del calibro
questo grafico si riescono
                                                                                                                 dei frutti
a confrontare più chiara-
mente le differenze due                                                                                              Andando ad analiz-
gruppi di cultivar.                                                                                              zare la distribuzione dei
    Gruppo 1: le varietà                                                                                         diametri dei frutti prodotti
comprese in questo grup-                                                                                         nelle classi commerciali di
po posseggono un nume-                                                                                           calibro, si può notare co-
ro elevato di rami di un                                                                                         me la maggior parte della
anno (>60% sul totale                                                                                            variabilità osservata sia da
dei punti di fruttificazio-                                                                                      imputare alle caratteristi-
ne) a discapito delle for-                                                                                       che genetiche delle singo-
mazioni fruttifere perma-                                                                                        le varietà (Fig. 4). Difatti,
nenti (mazzetti di maggio                                                                                        i calibri delle ciliegie si
60% sul pianta, il gradiente va da cultivar come merciale in più), rispetto a quelli pro-
totale dei punti di fruttificazione) e un Sweet Valina, Sweet Gabriel e Rita, che dotti sui dardi (D). Questa differenza è
numero inferiore di rami di un anno producono mediamente più di 2 kg per presente in tutte le cultivar, tuttavia, è
(
Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
5Fig. 3 – Produzione media (kg/pianta) delle cultivar allevate a due sesti di impianto e suddivisa per formazione fruttifera (rami di un anno e dardi di
2, 3 e 4 anni). La statistica è riferita alla produzione totale per pianta ed è valida solo per il confronto tra le produzioni nelle due distanze (0,5 e 1 m)
delle singole cultivar.

                                                                                                             il sesto più intensivo garantisce una
                                                                                                             più rapida entrata produzione e una
                                                                                                             produttività più elevata con qualità
                                                                                                             dei frutti pressoché identiche. Questa
                                                                                                             mancata differenza produttiva delle
                                                                                                             singole piante è da imputare soprat-
                                                                                                             tutto alla potatura che viene effettuata;
                                                                                                             infatti, per entrambi i sesti la potatura
                                                                                                             è stata eseguita con le stesse modali-
                                                                                                             tà che prevedono la speronatura a 1-2
                                                                                                             gemme a legno dei rami di un anno,
                                                                                                             quindi il carico di legno e gemme la-
                                                                                                             sciato in pianta è risultato molto si-
                                                                                                             mile. Pochissime sono le cultivar che
                                                                                                             fanno eccezione a questo andamen-
                                                                                                             to, tra queste vi sono Sweet Valina e
                                                                                                             Carmen. Quest’ultima mantiene, in
                                                                                                             entrambi i casi, una produzione non
                                                                                                             del tutto soddisfacente, seppur con
                                                                                                             frutti di calibro decisamente elevato
                                                                                                             (90% dei frutti > 32 mm); in merito a
                                                                                                             Sweet Valina, invece, questo risultato
                                                                                                             è molto interessante in quanto poter ot-
                                                                                                             tenere negli stessi anni dall’impianto la
                                                                                                             stessa quantità e qualità di produzione
5Fig. 4 – Clusterizzazione con logica ‘Fuzzy’ dell’analisi multivariata effettuata sulla distribuzione       utilizzando la metà delle piante è sicu-
nelle classi di calibro dei frutti (da 18 a 32 mm). La lettera che segue i codici di identificazione
delle cultivar indica la formazione fruttifera su cui sono stati prodotti i frutti (rami di un anno ‘R’, o   ramente un grosso vantaggio perché si
sui dardi ‘D’).                                                                                              riduce l’ammontare dell’investimento
                                                                                                             iniziale di circa il 25%. Un analogo
due densità (né rami di un anno, né                   produzione quasi doppia per quanto                     comportamento si è registrato in pro-
dardi). In linea generale, si può quindi              riguarda la distanza di 0,5m.                          ve precedenti con la varietà Grace Star
affermare che le differenze riscontra-                    Giunti al quinto anno dall’impian-                 (Musacchi et al., 2015); infatti, sia Swe-
te di produzione per pianta tra i due                 to, quindi corrispondente all’incirca                  et Valina, sia Grace Star, possiedono
sesti sono talora significative, ma, vo-              alla metà della sua vita produttiva, si                un discreto vigore che garantisce una
lendo fare una stima della produzione                 può affermare che, seppur con un in-                   buona e costante capacità di rinnovo e
per unità di superficie, si ottiene una               vestimento iniziale molto più elevato,                 la tendenza alla produzione su forma-

52    FRUTTICOLTURA - n. 3 - 2019
Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
zioni fruttifere permanenti (dardi) asso-                 produzioni e di qualità anche con culti-                  tificazione della pianta durante i primi
ciata ad una elevata qualità dei frutti.                  var che producono prevalentemente su                      anni di allevamento, ma la sua evo-
    Incrociando i dati produttivi con                     dardi, ma non è così; per ogni cultivar,                  luzione nel tempo. Dagli ultimi rilevi
quelli della classificazione delle culti-                 o per ogni modello di cultivar, bisogne-                  condotti risulta essere evidente come
var in gruppi omogenei di comporta-                       rebbe prevedere delle specifiche ope-                     le varietà che non hanno formazioni
mento, possiamo vedere come questi                        razioni colturali perché possano espri-                   produttive permanenti stiano perdendo
due fattori sembrino essere indipen-                      mere al meglio il proprio potenziale                      punti di fruttificazione prevalentemen-
denti. Infatti, si ottengono buoni risul-                 qualitativo e produttivo.                                 te nelle densità maggiori (0,5 m sulla
tati produttivi sia con cultivar appar-                                                                             fila) e questo andrà probabilmente ad
tenenti al Gruppo 1 (Ferrovia e Rita),                                    Conclusioni                               inficiare sull’aspetto produttivo. Que-
sia al Gruppo 2 (Vera, Sweet Valina),                                                                               ste conoscenze possono risultare fon-
così come sono presenti varietà di en-                        La descrizione della struttura frutti-                damentali per massimizzare le perfor-
trambi i gruppi con produzioni scarse                     fera, fenotipica, delle cultivar di ciliegio              mance quantitative e qualitative della
(ad esempio Sweet Lorenz e Carmen).                       è un elemento essenziale per sapere co-                   produzione del ceraseto e, soprattutto,
Il risultato è da validare nei prossimi                   me produrranno e quindi essere di aiu-                    possono risultare importantissime per
anni, ma fino ad ora si sono ottenuti                     to nella scelta delle varietà più adatta                  allungare la vita produttiva degli alberi,
ottimi risultati anche con varietà che                    da impiantare, ma anche per quanto ri-                    fattore che, al momento, risulta essere
producono su dardi, persino migliori                      guarda le tecniche colturali da adottare                  una delle maggiori incognite degli im-
rispetto alle cultivar di riferimento, che                nelle fasi di allevamento e, successiva-                  pianti ad altissima densità.
sono state scelte proprio in virtù della                  mente, di produzione. Dai dati ottenuti
                                                                                                                                     BIBLIOGRAFIA
loro propensione al rinnovo vegetativo                    si può affermare che, nel medio-lungo
piuttosto che la produzione su strutture                  periodo, le varietà migliori sono quelle                  Du Plooy P., Sadie A., Jacobs G., Cook N.C.
                                                                                                                        2002. Branching habit of 2-year-old pear
fruttifere permanenti (Lugli-Musacchi,                    che possiedono una certa vigoria, una                         branches classified on the basis of length
2010; Musacchi et al., 2015).                             messa a frutto intermedia, una capaci-                        and position of 1-year-old laterals. Scientia
    Circa la qualità dei frutti, quelli pro-              tà di rinnovo costante e una tendenza                         Horticulturae. 95:193-201
                                                                                                                    Ghelfi R., Palmieri A., Francati S., Dindo M. L.,
dotti sui rami di un anno sono in gene-                   a produrre su formazioni permanenti                           Muzzi E., Grandi Mi., Correale R., Macca-
re di calibro superiore rispetto a quelli                 (i dardi) garantendo, al tempo stesso,                        rone F., Lugli S., 2016. Analisi tecniche ed
prodotti dai mazzetti di maggio; ciò si                   una qualità dei frutti sempre elevata.                        economiche sulle coperture multifunzionali.
                                                                                                                        Riv. di Frutticoltura 4:42-48.
spiega con la differente efficienza foto-                 Tutto questo a scapito delle produzioni                   Giori M., 2017. Ceraseto ad alta densità: sistema
sintetica della struttura che porta i frutti,             iniziali più basse. È controproducente                        pedonale di elevata produttività. Riv. di Frut-
disponendo di un maggior numero di                        avere una produzione più elevata nei                          ticoltura 7/8:58-60
                                                                                                                    Grandi M., Lugli S., Correale R., 2010. Meglio
foglie e minor concentrazione di frut-                    primissimi anni dell’impianto se questo                       la potatura lunga nel ciliegio ad alta densità.
ti. Da questo risultato può nascere lo                    va ad inficiare pesantemente la dura-                         Riv. L’informatore Agrario 38:63-67
                                                                                                                    Lespinasse J.M., Delort J.F., 1986. Apple tree
spunto per ulteriori analisi per verifica-                ta della sua vita produttiva. Per questo                      management in vertical axis: appraisal after
re se le differenze qualitative si limitano               utilizzare questa tipologia di cultivar e                     ten years of experiments. Acta Horticolturea.
al calibro oppure se possano interessare                  una densità d’impianto non troppo fit-                        160:139-156
                                                                                                                    Lugli S., Musacchi S., 2010. Ultra high-density
altri parametri di qualità dei frutti come                ta, abbinato ad una potatura più lunga,                       sweet cherry plantings. Compact Fruit Tree
solidi solubili, durezza e acidità. Que-                  potrebbe essere la soluzione vincente                         43:15-19.
sta osservazione risulta particolarmente                  (Grandi et al., 2010).                                    Lugli S., 2017. Nuove varietà per impianti intensivi
                                                                                                                        o super-intensivi. Riv. di Frutticoltura 4:40-44.
interessante perché la necessità di un                        Infine, è giusto precisare che i risul-               Musacchi S., Gagliardi F., Serra S., 2015. New
continuo rinnovo vegetativo richiesto                     tati di una prova poliennale come que-                        Training Systems for High Density Planting
da questa tipologia di impianto potreb-                   sta sono soltanto preliminari; è infatti                      of S. Cherry. HortScience 50:59-67
                                                                                                                    Sansavini S., 2002. Pear fruiting‑branch models
be garantire un’adeguata produzione,                      necessario continuare le osservazioni e                       related to yield control and pruning. Acta
associata ad una superiore qualità del                    lo studio fino al 10°- 15° anno dall’im-                      Horticulturae, 596:627‑633
frutto. Potrebbe sembrare in contrappo-                   pianto (meglio se per l’intera durata                     Scorza R., Miller S., Glenn D.M., Oki W.R.,
                                                                                                                        2006. Developing Peach Cultivars with No-
sizione con quanto detto in preceden-                     della vita produttiva del ceraseto) per                       vel Tree Growth Habits. Acta Horticulturae,
za, cioè che si possono ottenere buone                    analizzare non solo la tipologia di frut-                     713:61-64.                                    n

                                                                               AZIONALE
                                                          UN EVENTO INTERN
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                                                                                                    A VARIETALE,          salone
                                                                                                                          internazionale
                                                                               A DEDICATA A RICERC
                                                          UN’AREA ESPOSITIV             COLTA E POST-RACCO
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                                                                                                                                  pera
                                                                    , PRO DU ZIONE, RAC
                                                          VIVAISMO                                  AZION E DEL
                                                           LOGISTICA, PACKAGING
                                                                                  , COMM  ERCIALIZZ
                                                                                                                          della
                           FAIR                                                  XPORT
                WORLD PEAR                                 PRODOTTO, IMPORT-E
                                                                                                     TI PLAYER
                              A.COM                                             RO DEI PIÙ IMPORTAN
          WW W. FU TU RP ER                                IL PUNTO D’INCONT         TORE
                                                                         ALI DEL SET

                                                                                                                          28-29-30E
                                                            INTERN AZI ON

          Dove la filiera ta
                                                                                                      NVEGNI
                                                                                 CCELLENZA CON I CO
                                                             L’INFORMAZIONE D’E
           è protagonis                                                                                                   NOVEMBR
                                                                                   UM
                                                             DEL WORLD PEAR FOR

             PROMOSSA DA:         CON IL CONTRIBUTO DI:
                                                             VU OI DI VE NTAR E
                                                                                ES PO SIT OR E?
                                                                                    segreteria@futurpera.c
                                                                                                          om               2 019
                                                              SCRIVI UNA E-MAIL A
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                                                                                                                           QUARTIERE FIERIS
                                                                                                                                            TICO
                                                              OPPURE CHIAMA IL
                                                                                    +39 348 8986396

                                                                                                                                FRUTTICOLTURA - n. 3 - 2019         53
Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi Modelli e tipologie di fruttificazione in impianti super-intensivi
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