Mirco Castiglioni PRESERVAZIONE DELLA FERTILITA' NEL MASCHIO - Presentazione del PDT - Dott. Mirco Castiglioni
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PRESERVAZIONE DELLA FERTILITA’ NEL MASCHIO • Presentazione del PDT Mirco Castiglioni U.O. di Urologia A.O. San Paolo, Polo Universitario - Milano
INTRODUZIONE Il 5% delle neoplasie colpisce individui sotto i 35 anni d’età. Con il miglioramento della diagnostica e della terapia in campo oncologico la sopravvivenza dei giovani affetti da tumore è significativamente migliorata negli anni recenti e progressivamente aumenta, tanto che oggi circa l’85% dei tumori del bambino e del giovane può essere aggredito con successo. Si stima che 1/250 soggetti tra 20 e 29 anni sia sopravvissuto ad un tumore. (Blatt, 1999) 1 adulto su 3 sopravvissuto a un tumore dell’infanzia incontrerà difficoltà a procreare (Holoch, 2011)
Age Specific Incidence rates for childhood cancer all races, both sexes LLA Lym CNS LMA * * * * Age at Diagnosis [SEER, NCI]
Il cancro del testicolo è la più comune neoplasia maligna nei maschi di età fra 20 e 34 anni. Lifetime risk 0,3-1 % (in alcune nazioni x 3-4 negli ultimi 50 anni ) • Huyghe et al, 2003; van der Horst et al, 2006. L’incidenza di tumori testicolari nei maschi infertili è più elevata che nella popolazione generale infertili fertili •230/100.000 6.7-10.6/100.000 (Kliesh, 1997; Botchan, 1997; Logarakis, 1998; Raman, 2005; Doria-Rose, 2005)
RISCHIO DI INFERTILITA’ DURANTE IL TRATTAMENTO Dose di Tipo di terapia terapia Età e/o sviluppo Sede della puberale al terapia momento della terapia Danno alla spermatogenesi (Jaffe, 1988; Humpl, 1999)
La fertilità può già essere compromessa prima del trattamento RELAZIONE TRA PRESENZA DI K & INFERTILITA’ MASCHILE I NOSTRI DATI qualità seminale ridotta in soggetti con tumore vs “sani” 608 pazienti oncologici di età Bahadur et al., 2002 compresa tra 13-63 aa parametri seminali anomali (30.6±8.5) afferiti negli ultimi fino al 64% dei soggetti con 7aa presso il nostro centro per la tumore crioconservazione del liquido van Casteren et al., 2010 seminale prima di qualsiasi 30-70% dei soggetti con K trattamento testicolare sono oligospermici Chung et al., 2004; van Casteren et al., 2010 50-70% dei soggetti con LH sono oligospermici Crueffer et al., 2001; van Casteren et al., 2010
PARAMETRO Mediana *WHO 2010 *WHO 2010 (25-75 P) 10° percent. 50° percent. Vol (mL) 3 (2-4) 2 3.7 Conc (106/mL) 22 (6-36) 22 73 Tot (106) 57 (16-118) 69 255 Mot (%) 34 (20-43) 32 55 Morfo (%) 8 (4-12) 5.5 15 * Cooper et al., Hum Reprod Update, 2010 VALORI INTORNO AL 10°PERCENTILE WHO 2010
PRESERVAZIONE RECUPERO DELLA DELLA FERTILITA FERTILITA’ PRIMA DEL TRATTAMENTO DOPO IL • EIACULAZIONE PRESENTE TRATTAMENTO • SI/NO • SPERMATOZOI • RESCUE NELL’EIACULATO TESE/MICROTESE • SI/NO
PRESERVAZIONE DELLA FUNZIONE GONADICA PROCREATIVA NEL PREPUBERE Prima della pubertà non si sono ancora formati i gameti Lo spermarca (produzione di spermatozoi) è un evento della prima e media pubertà (stadio P3/P4) , precede la capacità di eiaculare e si associa ad una adeguata produzione di gonadotropine. Grande variabilità nello stadio di maturazione degli spermatozoi tra 13 e 18 anni Nielsen, 1986 Stadi puberali di Tanner
PRESERVAZIONE DELLA FUNZIONE GONADICA PROCREATIVA NEL PREPUBERE Schermatura (radioterapia) Manipolazione farmacologica o ormonale Autotrapianto/xenotrapianto Maturazione in vitro Trapianto di cellule staminali Crioconservazione di tessuto testicolare
PRESERVAZIONE DELLA FUNZIONE GONADICA PROCREATIVA NELL’ADULTO E NELLE ETA’ PIU’ AVANZATE Argomento di crescente One out of five PCa interesse patients would bank Congiuntura socio- sperm before RP economica sfavorevole (Salonia et al, 2013) ritardo ricerca primo figlio Instabilità coniugale crescente ricerca di prole con altre partners Kidd et al., 2001; Kuhnert & Nieschlag, 2004; Lazarou et al.,, 2008; Parheentupa & Huhtaniemi, 2009; Stewart & Kim, 2011
PRESERVAZIONE DELLA FERTILITA’ PRIMA DEL TRATTAMENTO Ad oggi l’unica reale possibilità di preservare la fertilità del paziente oncologico è la CRIOCONSERVAZIONE DEI GAMETI: Liquido seminale da MSS Spermazoi da urine post MSS o vibrostimolazione Recupero chirurgico (TESE/MicroTESE) La crioconservazione degli agoaspirati testicolari è problematica per cui sono sconsigliati
CRIOCONSERVAZIONE La crioconservazione deve essere effettuata solo prima del trattamento antineoplastico per evitare l’alto rischio di effetti mutageni sugli elementi germinali in ultimo stadio. (Meistrich, 1993) Nell’uomo è stato evidenziata una frequenza 5 volte più elevata di aneuploidia spermatozoaria sotto l’effetto della chemioterapia. Tale risultanza patologica non è più presente dopo 100 giorni dal termine del trattamento. (Robbins, 1997) Il rischio di aneuploidie nella prole di pazienti trattati per cancro testicolare o linfoma non è superiore a quello della popolazione generale. Tuttavia in questi casi è altamente consigliato lasciar passare un periodo di 2 anni dalla terapia prima di ricercare il concepimento. (Thomas, 2004)
Accesso Documentazione richiesta Indicazioni Logistica Costi della crioconservazione Procedura operativa Stoccaggio Archiviazione dati Utilizzo del materiale crioconservato • Utilizzo in “loco” • Utilizzo presso un altro Centro Attivazione della procedura di trasferimento Distruzione Organizzazione del personale Strumentazione
I pazienti che accedono ad un programma di crioconservazione prenotano telefonicamente al N°diretto del Laboratorio di seminologia e crioconservazione dei gameti maschili 0281844417 attivo dal lun al ven dalle ore 13.00 alle ore 15.00. Per i casi urgenti di pazienti oncologici viene fornito anche il numero diretto della segreteria 0281844535-4428 e, in ultima istanza, anche il numero di telefono cellulare del biologo referente. Le istruzioni vengono date telefonicamente direttamente dal biologo al paziente (o al medico se il paziente in questione risulta ricoverato). Il paziente che accede deve avere necessariamente una indicazione clinica alla crioconservazione, riportata sull'impegnativa o su carta intestata dell'Ospedale inviante nel caso di pazienti ricoverati.
Tutti i pazienti che crioconservano devono fornire la documentazione come da ultima revisione delle Normative in materia di PMA e crioconservazione di gameti ed embrioni, con particolare attenzione al punto riguardante gli esami infettivologici e la firma del consenso informato
1. Copia degli esami infettivologici: • HbsAg, HbcAb, Anticorpi anti-HCV, Anticorpi anti-HIV, (data non anteriore a 3 mesi a quella del congelamento) 2. Impegnativa rossa “spermiogramma per crioconservazione, eosin test, citocentrifugato” 3. Attestazione della patologia in corso (diagnosi di infertilità, esame istologico, dimissione, ecc.) 4. Documento d’identità del paziente (e dei genitori, entrambi presenti, nel caso di pazienti minori) 5. Tessera sanitaria e/o di esenzione dal pagamento del Ticket 6. Nei casi in cui sia possibile, si richiede astinenza da rapporti sessuali o comunque da eiaculazione di minimo 2 massimo 7 giorni 7. La procedura si attiva soltanto previa compilazione di un consenso informato che il paziente firma al momento.
INDICAZIONE PER I PRELIEVI CHIRURGICI EFFETTUATI IN ALTRI CENTRI • Si confermano i punti 1, 3, 4, 5, 7. • Il chirurgo, inoltre, prende contatti con il Centro di Crioconservazione per pianificare: data dell’intervento ritiro del terreno di coltura presso il Centro di Crioconservazione (che viene effettuato qualche giorno prima solitamente da un familiare del paziente) ritiro dei moduli di Consenso e delega alla consegna (che viene consegnato dal Centro insieme al terreno) modalità di trasporto del prelievo bioptico (sempre a carico di un familiare o comunque a carico dell’Ospedale inviante) • Contatti telefonici: da lun a ven dalle 13.00 alle 15.00 al n°02.8184.4417 (Laboratorio) fax: 02.8184.4149 • Costi della crioconservazione: 107 euro per i pazienti oncologici (esenzione 048)
Pazienti oncologici con spermatogenesi conservata in nota per trattamenti, spesso imminenti, di chemio e/o radioterapia, pertanto accedono in regime di urgenza, a volte anche dall'oggi al domani, soprattutto i pazienti con forme oncologiche ematologiche, spesso minorenni. Recupero chirurgico per pazienti azoospermici prima del trattamento o resi azoospermici dal trattamento • Il biologo è presente in sala operatoria il giorno dell'intervento con una postazione di microscopio mobile e fornisce in estemporanea ai chirurghi informazioni circa il ritrovamento degli spermatozoi. Terminato l'intervento il biologo torna in laboratorio per il trattamento biologico e il congelamento del campione
Gli appuntamenti per crioconservazione vengono fissati in mattinata, in coda agli appuntamenti per gli spermiogrammi, in modo da avere più tempo a disposizione per l'espletamento delle pratiche burocratiche e per far in modo che la raccolta del campione possa avvenire con maggiore tranquillità. Se il paziente oncologico accede da ricoverato presso altra Struttura, il trasporto al nostro Centro è organizzato dall'inviante e avviene spesso in ambulanza. Verificata l'idoneità della documentazione il biologo procede all'accettazione del paziente. Ritirato il campione, si chiede al paziente di attendere circa 15' per verificare l'idoneità biologica al congelamento. Se i parametri di quantità e qualità del campione risultano nella norma, il paziente viene congedato con una relazione di report definitivo per il Centro o medico inviante . Se il paziente necessita di eseguire un altro deposito (compatibilmente con l'urgenza di iniziare chemio e/o radioterapia) viene fissato un appuntamento per altro deposito e il foglio di report viene consegnato a procedura ultimata.
In fase di prenotazione e pianificazione di accesso al programma di crioconservazione dei gameti, il paziente viene informato delle tariffe di pagamento annuale per il mantenimento dei campioni congelati . Il pagamento della prima annualità viene effettuato in tutti i casi il giorno della crioconservazione direttamente alle casse dell'Ospedale; i pagamenti degli anni successivi possono essere effettuati di nuovo alle casse alla scadenza dell'annualità oppure mediante bonifico bancario. Il pagamento dell'annualità costituisce in ogni caso un tacito rinnovo del consenso alla crioconservazione.
Le ISTRUZIONI PER LA RACCOLTA (Sherman, 1990) del liquido seminale da crioconservare sono le stesse che si osservano per un esame standard (2-7 gg di astinenza da eiaculazione). • Il paziente dovrà produrre in SEDE il liquido seminale da crioconservare. • Il campione viene valutato in tutti i suoi parametri. • In aggiunta viene eseguito un TEST DI VITALITA’ (EOSIN TEST) • Il campione viene diluito 1:1 con un terreno crioprotettore e lasciato a temperatura ambiente per almeno 10 minuti quindi avviato allo stoccaggio
SPERMATOZOI RECUPERATI DALLE URINE • E’ una metodica che permette di recuperare spermatozoi dalla vescica in pazienti affetti da eiaculazione retrograda. Il paziente deve assumere del bicarbonato o altro alcalinizzante le urine per i 3 gg precedenti l’esame mantenendo il pH urinario tra 7,4 e 7.8 deve attenersi alle stesse istruzioni previste per un esame standard del liquido seminale deve urinare un’ora prima della masturbazione (per ridurre il volume di urina presente in vescica) dopo la masturbazione deve urinare in un contenitore sterile le urine emesse vengono valutate in termine di aspetto, volume, pH e vengono centrifugate il prima possibile a 1600 rpm per 10 minuti il pellet viene risospeso in 1 ml di terreno e valutato in camera di Makler viene eseguito l’eosin test e lo striscio per la valutazione della morfologia Il campione viene diluito 1:1 con un terreno crioprotettore e lasciato a temperatura ambiente per almeno 10 minuti quindi avviato allo stoccaggio
La metodologia di crioconservazione degli spermatozoi è identica indipendentemente dal loro “distretto di provenienza”. Per raggiungere le bassissime temperature necessarie a bloccare ogni attività biologica, viene oggi largamente impiegato l’AZOTO LIQUIDO ottenuto per distillazione frazionata dell’aria liquida; si tratta di un liquido atossico, chimicamente inerte e facilmente reperibile anche a costi ragionevoli (Sherman, 1990).
Il possibile danno da squilibrio osmotico è ovviato dall’uso del CRIOPROTETTORE (Stanic et al, 2000). Il principale componente del crioprotettore è il GLICEROLO (Mortimer, 2004). Il terreno crioprotettore rappresenta, quindi, per la cellula un ambiente ipertonico. Essendo la membrana cellulare un filtro attivo, essa impedisce la fuoriuscita dei soluti, ma non dell’acqua che fuoriesce passivamente mentre il glicerolo entra nella cellula. Esso si sostituisce quasi completamente all’acqua intracellulare evitando così: la disidratazione cellulare la formazione di cristalli di ghiaccio intracellulari con conseguente rottura della membrana cellulare
L'organizzazione dello stoccaggio nel nostro Centro avviene in due fasi: • - una sistemazione provvisoria in una Banca di piccole dimensioni dedicata al congelamento giornaliero • - un trasferimento successivo (che avviene ogni 4-6 mesi circa) nella Banca grande di stoccaggio definitivo.
LABORATORIO DI SEMINOLOGIA E CRIOCONSERVAZIONE DEI GAMETI MASCHILI OSPEDALE SAN PAOLO MILANO ANNO 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 N° 30 23 42 73 83 92 87 71 91 119 120 143 154 128 pazienti Età 26,9 29,7 29,7 29,1 31,3 30,4 30,5 32 31,7 31 28,9 32,1 31,1 31,6 media LH 5 0 4 5 9 9 8 6 22 18 24 18 22 27 LNH 0 0 5 2 3 1 4 9 7 7 2 1 8 0 K testis 8 17 12 40 34 39 50 42 39 60 58 77 83 71 Leucemie 1 2 1 4 4 1 3 0 3 0 3 0 1 0 altro 16 4 20 22 33 42 22 14 20 34 33 17 40 30
UTILIZZO PRESSO ALTRO UTILIZZO IN LOCO CENTRO Valutato il caso, l’Embriologo Si procede allora al trasferimento decide il numero di paillettes da totale o parziale delle paillettes, utilizzare. previa richiesta diretta del paziente. • Il problema della movimentazione del Queste vengono individuate, materiale crioconservato in un Centro assieme al Seminologo, di PMA, viene menzionato dalla Legge 40/2004 "Norme in materia di all'interno della Banca di Procreazione Medicalmente Assistita" e Stoccaggio e vengono recuperate di seguito riportate nelle "Linee guida per l'utilizzo. Entrambi i biologi contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche PMA (Art. 7 firmano la Scheda di Legge 40/2004), trasferimento di Congelamento in cui viene gameti ed embrioni tra Centri (Art.14, comma 3). Il trasporto del materiale riportato il N° di paillettes biologico stoccato viene affrontato dal recuperate e la data del recupero. D.L. N. 191/2007 ed, in seguito, dal D.L. N. 16/2010. Essi recepiscono le Contestualmente viene Direttive Europee (23/2004) e aggiornato il file con la stabiliscono i criteri di qualità, variazione del numero di trasparenza, tracciabilità e sicurezza per il trattamento di cellule e tessuti. paillettes residue.
Il paziente effettua domanda di ritiro (via fax o via mail) al Centro in cui ha crioconservato il materiale (INVIANTE) e domanda di accettazione al Centro in cui sposterà le paillettes (RICEVENTE). In seguito a tale richiesta, il Centro ricevente invia (via fax o via mail) al Centro inviante un documento di "richiesta preliminare di accettazione del campione" in cui richiede una serie di informazioni relative al paziente e al campione biologico
Il Centro inviante risponde con un documento di "risposta alla richiesta preliminare di accettazione del campione" in cui risponde alle richieste del ricevente. Quest'ultimo esegue il controllo del materiale in oggetto e verifica la completezza e conformità della documentazione; se tutto risulta conforme alle procedure e alle direttive vigenti, esprime parere favorevole all'accettazione del materiale e, quindi, al trasferimento. Il ritiro del campione può essere effettuato soltanto dal diretto interessato pertanto, quest'ultimo, concorda la data del ritiro/consegna con i Centri inviante/ricevente. Il trasporto avviene a totale carico del paziente (noleggio o acquisto della banchetta di trasporto) e sotto la responsabilità dello stesso .
Il giorno del ritiro il biologo procede a: • identificare il paziente mediante verifica e fotocopia del documento d'identità; • verificare la documentazione di idoneità della banchetta di trasporto e verificare l'avvenuta refrigerazione della stessa (livello di riempimento, eventuale rabbocco di azoto, ecc.); • trasferire le paillettes dalla Banca di stoccaggio alla banchetta di trasporto • consegnare e far firmare al paziente il “documento di ritiro” • compilare il modulo di "l‘etichetta di viaggio” • far leggere, spiegare e far firmare al paziente il documento di "Informativa al trasportatore” Congedato il paziente, si rimane in attesa di ricevere dal Centro ricevente (via fax o via mail) il documento di avvenuta consegna del materiale (o di presa in carico). Tale procedura si attiva esattamente al contrario nel caso in cui un paziente decide di effettuare una procedura di PMA presso il nostro Centro utilizzando materiale crioconservato presso altro Centro
Si procede alla distruzione del campione crioconservato soltanto su richiesta scritta del paziente previa esibizione del documento d'identità. In caso di morte del paziente, il parente più prossimo, munito di documento d'identità, comunica l'avvenuto decesso mediante consegna del certificato di morte e del documento d'identità del paziente deceduto. Il campione viene così distrutto.
COMUNICAZIONE DI MODULO PER DISTRUZIONE DECESSO
Quello criogenico è un locale ad accesso limitato al personale direttamente addetto al congelamento o alla movimentazione del materiale biologico, e quindi soltanto ai biologi dei Laboratori di Seminologia e di Embriologia. Entrambe le porte di accesso, sia quella dal laboratorio di seminologia che quella dal corridoio dell'embriologia, hanno l'apertura a badge; rimangono aperte ma sempre sorvegliate soltanto durante le fasi lavorative. Il personale addetto alle pulizie accede nel primo pomeriggio, quando sono ancora presenti i biologi, che supervisionano e provvedono alla chiusura non appena la pulizia è terminata.
Le Banche che ospitano gameti maschili sistemate all'interno del locale criogenico al momento sono le seguenti: • - N° 1 Arpege 170 (denominato ARIEL) - 4 rach a 3 piani con arredi interni a cassetti • - N° 2 Arpege 110 (denominati UGO e SID) - 6 rach a 4 piani con arredi interni a cassetti • - N° 1 Bidone (Banca 9) - arredi interni a 6 canister • - N° 1 Bidone (Banca 1) - arredi interni a 6 canister • - N° 1 Bidone (Banca 7) - arredi interni a 6 canister per il congelamento di campioni infetti HCV+ • - N° 1 Bidone (Banca 5) - arredi interni a 6 canister per il congelamento di campioni infetti HbsAg+ • - N° 1 Bidone (Banca 8) - arredi interni a 6 canister per il congelamento di materiale chirurgico in cui non sono stati evidenziati spermatozoi. Tale congelamento si effettua a scopo preventivo in attesa dell'esito dell'esame istologico; qualora l'istologico confermasse l'assenza di spermatozoi il paziente viene invitato a recarsi in Laboratorio per firmare il documento di distruzione (cap. 10 - Distruzione). Pertanto la Banca 8 viene utilizzata per il congelamento di materiale destinato ad essere eliminato.
ONCOFERTILITA’ DI SALVATAGGIO MICROTESE PAZIENTE AZOOSPERMICO IN ESITI DI TRATTAMENTO PER CANCRO
MicroTESE in azoospermici post CT o RT Le possibilità di recupero di spermatozoi mobili sono riportate fino al 45% con delivery rate del 22% (relativo ai recuperi positivi) Assenza di parametri clinici ed istologici predittivi Non correlazione con il regime di CT o RT Potenziale rischio genetico Chan, 2001 ; Mesequer, 2003; Colpi, 2004
Instabilità genomica Questioni etiche dei tumori dell’infanzia • Rischio di trasmissione alla progenie del danno al DNA spermatico
Sperm DFI in CCS depending on the treatment given. Romerius P et al. Clin Cancer Res 2010;16:3843-3850 ©2010 by American Association for Cancer Research
QUESTIONI ETICHE Ricorso ad opzioni ad alta tecnologia per la preservazione della fertilità Pazienti spesso giovani e non ancora in grado di decidere consapevolmente sulla propria salute riproduttiva o addirittura non ancora in grado di procreare. La masturbazione Pazienti “vulnerabili” possono prendere decisioni “non consapevoli” per compiacere i medici o i familiari Pazienti adolescenti con orientamento omosessuale non ancora dichiarato ai familiari Genitori o tutori chiamati a decidere (a volte in poche ore) con il rischio di interferire con le proprie convinzioni religiose e culturali strutturate con il vero interesse presente o futuro del minore. Il destino del materiale biologico crioconservato (distruzione) in caso di morte.
Prima del trattamento- adulto Eiaculazione Eiaculazione Aneiaculazione presente Retrograda Recupero Spermatozoi vitali Criptozoospermia spermatozoi da vibrostimolazione urine Crioconservazione Crioconservazione TESE se non idoneo se idoneo
Prima del trattamento- ragazzo Ragazzi Post-pubere Pre-pubere In grado di eiaculare non in grado di eiaculare TESE (spermatozoi immaturi o tessuto testicolare ) ? Vibrostimolazione crioconservazione ? TESE ?
Daniela Giacchetta (referente) Sara Melis Carla Pasquale
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