Microstorie from my life: souvenirs d'un rêveur pas sud-tyrolien - di Eugen Galasso

Pagina creata da Ludovica Cattaneo
 
CONTINUA A LEGGERE
Microstorie from my life: souvenirs d'un rêveur pas sud-tyrolien - di Eugen Galasso
Microstorie from my life:
 souvenirs d'un rêveur
    pas sud-tyrolien
         di Eugen     Galasso

         Paul Flora: prosit (2007)
 Immagine tratta dal sito www.paulflora.com

                                              1
aprile 2012 - edizioni Cedocs - Bolzano
Pubblicato con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano - Cultura italiana
                                                                                      2
Pubblicazione edita nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla
                  Provincia Autonoma di Bolzano
“Verso una cittadinanza attiva” - Tema del 2012: “La storia, le storie”

                                                                          3
Introduzione
di Franco Gaggia                      Eugen Galasso ci apre proprio
                                      questa finestra, mantenendosi su
                                      di un livello umano, rifuggendo
                                      le tirate politiche cui siamo
                                      abituati e che non sappiamo più
                                      dire se servono a qualcosa o se
Una lettura molto piacevole. Uno      sono solo strumentali a qualcuno
scorrere rapido, e anche lieve, tra   e basta.
episodi di una vita di un             Però, con questa sua eleganza,
“plurilingue”         in       Alto   Eugen Galasso mi pare metta più
Adige/Südtirol, e tra personaggi      in evidenza le contraddizioni e
che contribuiscono a colorare la      faccia capire al lettore molte più
realtà civile, sociale, politica di   cose (che non vanno) di quanto
questo territorio racchiuso tra le    riescano a fare quelli che ci
Alpi.                                 inondano di proclami e di
Questo è stato per me leggere le      allarmi. E ci inviti a mettere in
righe scritte da Eugen.               angolo quelli che, con la loro
                                      stupidità,    pensano     solo a
Mi pare raggiunta in pieno            prevaricare l’altro.
l’intenzione con la quale ci siamo
mossi, nell’alveo del progetto        Quindi, bravo Eugen, grazie
provinciale       “Verso       una    Eugen, di questo tuo racconto, in
cittadinanza      attiva”      che,   certi    punti      anche     molto
quest’anno,     ha     per    tema    personale, ma scritto con quella
conduttore: “La storia, le storie”:   lievità ironica che ci apre a
noi volevamo dare il nostro           considerazioni che portano ad
contributo     raccontando      un    una visione positiva del possibile
aspetto della vita dell’Alto          futuro di questa terra, cioè dove
Adige/Südtirol, e cioè di come si     si spera che il “prosit” alla pari
sentiva, dentro, una persona che      tra le persone che vivono qui e si
cresceva in un Alto Adige             sentono di cultura diversa, sia il
piuttosto separato tra persone        segno di un incontro, appunto
che parlavano tedesco e persone       “alla pari”, nelle differenze.
che parlavano italiano, mentre
lui     non     viveva      questa
“appartenenza” a questa o a
quella parte.
                                                                        4
L’autore                                 2011,     “Gli     Austromarxisti”,
                                         febbraio 2012.

                                         Suoi libri di poesia sono pubblicati
                                         dall’editore LATMAG di Bolzano.

                                         Collabora alla rivista bolzanina “Il
Bolzanino bilingue, plurilaureato,       Cristallo”.
pedagogista clinico e reflector, per
anni professore di Scienze umane
presso i licei di lingua tedesca e di
Lingua e letteratura tedesca nelle
scuole superiori in lingua italiana in
Alto Adige, Eugen Galasso è da
nove anni ricercatore di pedagogia
clinica all'università di Firenze e
presso l'ISFAR.

In quanto plurilingue, fu tra i più
noti contestatori delle modalità di
dichiarazione di appartenenza etnica
previste per il Censimento 2001 in
provincia di Bolzano.

Ha scritto interventi di carattere
storico- politico sulla e nella realtà
altoatesina pubblicati su diversi
giornali e riviste e numerose
recensioni di spettacoli e di libri.

Per i tipi delle edizioni Cedocs ha
scritto “Andrè Hofer autrement”,
aprile 2009 (con un saggio di
Achille Ragazzoni), “Il problema
della pace nel XX° Secolo e il ruolo
del     socialismo     democratico”,
gennaio 2011, “Ferdinand Lassalle,
padre          fondatore        della
socialdemocrazia tedesca”, settembre
                                                                            5
Microstorie from my life:
 souvenirs d'un rêveur
    pas sud-tyrolien

    di Eugen Galasso

                            6
Episodi e incontri                   ricordo... Non ricordo per
                                     davvero, non faccio il blaguer,
di una vita                          non millanto nulla, né mi
                                     nascondo... Ricordo, però, che
Sono nato a Bolzano, vari            una volta, da bambino (scuole
decenni fa (purtroppo)               elementari, credo a 8-9 anni) ero
apprendendo (mater dixit)            in gita con i miei, forse ad
prima il "todesc", poi il "tajàn".   Appiano. Era inverno, chissà di
Lo dico ora, quando mi sono          quale anno, slitte, etc.; c'era con
liberato dal tabù casalingo di       me un carissimo amico, che da
non poter (dover) parlare alcun      qualche anno "non c'è più" o "è
dialetto. Parlando da sempre         tra i più", ut dicitur invero molto
entrambe le lingue, essendo di       ipocritamente, non tedesco
famiglia mistilingue, non me ne      (sudtirolese) parlante.
poteva "fregà de meno" di            Parlavamo, dunque, italiano ed
collocarmi, di identificarmi         ecco, dopo un po', spuntare
etnicamente (espressione             bambini ragazzini sudtirolesi a
orrenda e discendente da             gettarci dietro sassi, gridando
concezioni razziste, di cui a sua    "Die Wolschen!", con aggiunta
volta sarà foriera - Ungheria di     di qualche interiezione. Episodio
questi ultimi anni docet) o          forse da poco, ma senz'altro non
linguisticamente. Anche perché,      per un bambino piccolo, molto
di una simile consapevolezza         fragile, soprattutto fisicamente,
non sentivo il bisogno, non          un rêveur/dreamer/sognatore,
avevo contezza, come è ovvio,        che annegava le lunghe degenze
da bambino. In età prescolare, in    a letto, .... leggendo a più non
qualche luogo turistico, pare che    posso, da solitario recluso in
traducessi agli ignari               casa, escluso - forcludentesi dal
villeggianti: "Der Schmetterling -   cortile.
la farfalla" e così via.             Esperienze che non avrei/avrei
                                     (?) rielaborato in seguito, anni
Scuole italiane, senza problemi      dopo... chissà. Certo
fino alle medie incluse,             l'impressione, forse poi discussa
ma...qualcosa era nell'aria, non     (mi pare) brevemente con la

                                                                           7
mamma, era stata non da               se vogliamo, avevo dei "feux
poco.                                 follets" (fuochi fatui, di paglia)
                                      in cui mi sentivo (e
Iscrizione al liceo classico,         "dichiaravo") di volta in volta,
obbligatoria, essendo figlio di       "italiano" e/o "austriaco", mai
due "classici". Quando, alle fine     altoatesino/sudtirolese,
della terza media, avevo pensato      peraltro.
allo scientifico e ventilato          Fuochi di paglia destinati a
timidamente l'idea, ero stato         durare poco, a non incidere per
dissuaso con un "Ma come, una         nulla, diremmo, ma lo diremmo,
scuola senza greco?!".                comunque, ex post...
Qualche discussione tra papà
italiano e mamma tedescofona          Anni tristi, comunque, di noia,
sulla scelta della lingua nella       quelli delle scuole medie
quale svolgere gli studi, opzione     inferiori: cose scontate, i primi
per il "Carducci", in quegli anni     lavori di gruppo, noiosissimi,
spauracchio per tante persone.        con me e un altro che "tiravamo"
Ma prima, in realtà, qualcosa         tutto il gruppo (io, che non ho
c'era stato, sul "piano etnico"       mai fatto sport, sono sempre
(che brutto, che orrore, in realtà,   stato esentato da educazione
che sciocca inutilità, che perdita    fisica, avevo avuto un breve
di tempo, ma...anche nella            innamoramento per il ciclismo,
querelle tra Fiamminghi e             chissà perché, forse il
Valloni - cfr. anche l'opera          movimento, l'illusione di
omnia di Jacques Brel, cui, molto     muoversi nella "Grande Boucle",
tempo dopo dei fatti ora narrati,     nel e con il Tour...). Nessuna
avrei dedicato una mia tesi -         festa, sempre a casa, o a studiare
teoria e tecnica della                o a leggere, anche per motivi
comunicazione di massa - e poi        fisici .... Bloccato a casa, sempre.
un libro ricavatone): negli anni      Nessun divertimento o quasi, un
tra quinta elementare                 po' di TV, certo, pur se il mio
("alimentare" dicevamo tutti, per     "spirito irriverente" c'era,
scherzo) e la seconda media,          quando mettevo in difficoltà mia
insomma prima della pubertà,          zia (l'episodio è sintomatico, val

                                                                             8
bene qualche riga), venuta ad       Poi, al liceo propriamente detto,
accudirmi, facendola ridere,        il prof. Moggio, colui che
contagiandola, per una funzione     entusiasmava.
religiosa trasmessa in TV, dove     Che ci facesse tradurre la
l'officiante salmodiava sempre.     "Medea" o ci spiegasse Cicerone,
La cosa mi metteva di buon          ci entusiasmava: senso teatrale
umore, anzi no, mi faceva ridere    ma soprattutto musicale eccelso
(in modo convulsivo, direbbe        (era provetto violinista). Famosi
magari uno psichiatra) e la         alcuni episodi: ci incitava a
buona zia, che s'era ripromessa     cantare il "Tityre, tu patulae,
la serietà, cadeva anche lei nel    recubans sub tegmine fagi ..."
contagio ridanciano ...             (Prima Bucolica di Virgilio,
Poi la pubertà, qualcosa di         incipit) ossia "Titiro, tu che,
strano, di incomprensibile, come    riposando all'ombra dell'ampio
per ogni persona, ma forse          faggio ..." ma una volta il
peggio ... Svenimenti o quasi,      rockettaro della classe l'aveva
roba da "damina del Settecento",    fatto, ovviamente, come un
come avrebbe detto parecchi         brano rock, dove il prof., amante
anni dopo un mio aspirante-         di Bach e Mozart, non era stato
suocero, cogliendo comunque il      precisamene entusiasta ...
"succo della cosa".                 Ancora: chiamava (con la scusa
                                    dell'"amnesia nominum", vera o
Liceo, poi, o meglio, prima i due   presunta) tutti per soprannome:
anni di ginnasio, dove l'essere     una ragazza dalla fronte alta era
mistilingue, bravura nelle altre    diventata tout court "Fronte", un
materie a parte (sempre stato       ragazzo più "agé", già provetto
un"secchione"), si sarebbe          automobilista "Bugatti" e così
rivelato un "Trumpf", un jolly:     via...
chiaramente la materia in cui,      "Il Prof. che cantava Omero e
studiando meno, ottenevo, però,     fischiettava Orazio" scrisse anni
ottimi risultati: mio tema sul      dopo Amanda Knering, e
"Dottor Zhivago", ricordo...        rimane definizione
                                    azzeccatissima e uno dei brani

                                                                        9
più belli, mi pare, del suo         compagno di scuola Achille
romanzo "I Gruber".                 Ragazzoni avrebbe faticato a
La sua "stranezza" inquietava       farne riconoscere il ruolo a
mia mamma, altra ex-allieva ,       livello ufficiale, incontrando
che riteneva fosse, grosso modo,    l'ostacolo, forte, di alcuni
"impazzito" (era spesso ospite a    esponenti "pantirolesi" della
casa nostra). Invece il Moggio,     SVP...
avendo sperimentato guerra,         Contraltare di Moggio era il
prigionia, campo di lavoro, etc.,   prof. Lazzerini, di nascita
delusioni di vario genere, aveva    livornese, eccelso docente di
acquisito una concezione più        storia e filosofia, notevolissimo
alta della vita, ne sono certo,     studioso di logica, la cui
comunque la si voglia definire      umanità era, però,
analiticamente.                     "claudicante". Che qualcuno
Colui che oggi è un noto            seguisse o meno gli era
professionista veniva               sovranamente indifferente, in
sistematicamente appellato:         buona sostanza, dato che era
"Fesso!". Un giorno, per dodici     (strano per un comunista puro e
volte in due ore: "Vieni fuori,     duro...) sostanzialmente un
fesso!". A me, ragazzino            "misantropo" (qualcuno dice
all'epoca maoista (e chi non lo     "anaffettivo"). L'avrei visto
era? … ma nella mia classe,         seriamente coinvolto, però, anni
però, nessuno): "Ed ecco la         dopo, dopo il crollo dell'URSS
nuova religione di Mao...           (dicembre 1991, per la
Galasso!".                          cronaca)...
Voce stentorea, enfasi al punto     Moggio, che andava a pranzo
giusto, una cosa                    nello stesso ristorante dei due
"incredibile". Né una definizione   Livornesi (anche la moglie, prof.
serve, peraltro. Un grandissimo,    di lettere alle – allora -
comparato con professorini          "Magistrali", era sua
micromani, imbelli imbonitori       concittadina) si divertiva a
nozionistici...                     punzecchiarli
Anni dopo, commemorandolo in        rompendogli benevolmente le
consiglio comunale, l'amico e       scatole, per es. leggendo a

                                                                        10
entrambi articoli ferocemente        A proposito della mia nostalgia
anticomunisti...                     per Bolzano di quei primi
Questione etnica al Liceo? Ma        quattro anni di "studio matto e
no, non ne capivo nulla, come        disperatissimo" (ma altrettanto
all'Università, dove comunque        "matti e disperatissimi"
l'impatto, inizialmente un po'       sarebbero stati gli altri, fino a
traumatico, con Firenze, città di    quando scrivo e, spero, anche
Dante, Machiavelli, etc.,            dopo), facile analizzarne i
m'avrebbe fatto capire che,          motivi.
volens nolens, ero                   Risparmiando al lettore
"altoatesino", qualunque cosa ciò    riflessioni autoanalitiche che
voglia dire... Veniva fuori dalle    ormai so fare, credo, operando
conversazioni con i compagni di      in quel campo, dirò
corso, con i prof. che sapevano      semplicemente che ero legato ai
che conoscevo il tedesco, etc...     luoghi delle mie, peraltro
                                     relativamente
A Firenze prima laurea, poi          scarse, passeggiate bolzanine (la
l'agognato ritorno in South-         "Vasca", id est via Museo, Gries,
Tyrol ... Prime esperienze di        pochi altri luoghi), mentre
insegnamento, primi confronti        Firenze mi dava un'idea di
con l'"identità", che in quella      grandezza cui non ero abituato.
regione è, in primis, etnica. Fine   Poi, a Firenze gli amici erano
Settanta, Merano: "Bischt a          pochi, era stato difficile inserirsi,
Wolscher oder a Doitscher,           etc.
hostia?!". Poi tanti altri studi,    In seguito, dopo una non
anche a Innsbruck, ma il ritorno     brevissima parentesi a
a Firenze, poi, avrebbe avuto un     Innsbruck, Firenze si sarebbe
sapore diverso. Altre lauree con     fatta, anzi rifatta viva nel mio
più soddisfazione ma,                immaginario personale, per una
soprattutto, maggiore                forma di continuità di studio.
"accomodamento" con                  Qualche ritorno fugace, non
l'ambiente.                          legato agli studi, mi avrebbe poi
                                     convinto a tornarci fino alla
                                     condizione attuale...

                                                                             11
Delusioni bolzanine e meranesi?     la cosa mi creerebbe qualche
Forse anche, persino il fatto di    problema, ma se al contrario mi
essere scambiato per Meranese       obbligassero a tornarci "for
da non pochi Bolzanini che non      ever", direi decisamente di no.
mi conoscevano bene, forse.         Credo sia la condizione di molti
Senz'altro non solo, ma anche.      che hanno assaggiato il "fuori",
Ma il vero motivo è un altro:       ma naturalmente poi a ciò si
Firenze, amici a parte, dove        aggiungono specificità date dal
comunque qualcuno ce n'era e        singolo, in questo caso
anche di notevole incidenza         "strambo", come dicono molti.
nella mia personalità di "lonely    Sarà la dialettica (l'unica forma
boy" comunque alla ricerca di       di “dialettica” presente nei due
contatti, magari sporadici, mi si   autori) tra "de-
era "insediata " nella memoria      territorializzazione" e "ri-
per i suoi luoghi, non              territorializzazione"? Penso di sì,
necessariamente (anche, certo,      ma credo che la questione sia
sed non solum) artistici,           più complessa, dove un margine
nonostante l'"inciampo" (che è      d'incertezza sembra giusto
tale anche a Bolzano e in tutto     lasciarlo, facendo con-creare un
l'Alto Adige, comunque, in certi    po'anche i gentili lettori... che
periodi "di punta") dei turisti,    abbiano avuto o meno (ma tutti
per cui passare in centro non       le avranno avute, magari in
proprio a passo di lumaca           forma molto diversa) esperienze
implica degli slalom...             simili, magari con l'emigrazione
Continuità, nella differenza, di    interna da Laives a Bolzano, da
studi, luoghi, s'è detto... Ma      Merano a Lana, etc.
senz'altro anche il "disincanto",
magari non quello weberiano         Nel frattempo ero stato
del mondo, ma quello da             lungamente a Parigi, ogni anno
Südtirol-Alto Adige, aveva          nei mesi estivi e anche non, per
giocato un ruolo. Dico la verità    studiare il francese, già parlato
se ora come ora mi proibissero      in casa (mio padre, mia zia,
per legge di tornare a Bolzano se   un'altra mia zia prof. di francese
non dopo tre anni (cifra a caso)    in quel di Milano) e il francese

                                                                          12
era diventato "parole", lingua       Nel frattempo: metà anni
corrente; fino ad oggi almeno il     Ottanta, stazione di Bolzano, fila
45% di quanto leggo è in             al baretto allora sito su un
francese, le chansons che amo        binario: avevo chiesto
sono quelle degli chansonniers,      "permesso" al mio predecessore
da Brel (Belga) a Brassens e         che bloccava la fila,
Ferré (francese del Midi il          rivolgendomi a lui in tedesco,
primo, madre italiana,               errore mio, ma non sapevo.
monegasco il secondo, madre ut       Risultato: sguardo "incattivito",
supra), a Bécaud (François Silly     era "tajàn".
il vero nome, padre ignoto,
rabdomante del Midi), ad             A Malles (Vinschgau-Venosta)
Aznavour (notoriamente               madri vocianti che volevano la
armeno); per non dire di tutta la    testa dell'allora giovane prof. di
cultura francese, una letteratura    scienze umane (ero io) perché
che “Tajani e Todeschi i no la       sospettato di non essere un buon
conosse”... (segue interiezione      cattolico... Avevo
irripetibile).                       risposto, scandalizzando le
Parigi, ambiente spinoso (Jean       signore che "Avevo una mia
Cocteau: "I Francesi sono Italiani   concezione", in cui non
di cattivo umore", ma Parigi è       potevano interferire. Libertà
diversa dal resto della Francia,     d'insegnamento con il piffero...
internazionale e chiusa,             per me che, sostanzialmente mai
orgogliosamente, ad un tempo).       stato ateo, non mi riconosco in
Prendere o lasciare? Avevo           nessuna chiesa organizzata,
preso e così con la rentrée          tantomeno nella più intollerante,
fiorentina, già nell'80-81, poi      quella pre-conciliare cattolico-
sempre di più per nuovi studi e,     sudtirolese.
dal 2003, per starci. Allora i
giorni a Bolzano sarebbero stati     Nelle scuole superiori in lingua
quelli della sofferenza, della       tedesca prevale lo studio
"rancune" e della rabbia.            mnemonico, la "Zettelarbeit",
                                     ossia il temino/prova scritta,
                                     anche in materie come le

                                                                          13
"scienze umane" (o sociali) che      decennio, tornatovi dopo
forse non implicherebbero            qualche anno, sento di un
questo tipo di verifica, se non in   tentativo del preside di
rari casi. Una gestione "barsch"     raccogliere firme tra le allieve
(sbrigativa, duretta) della          per "allontarnarmi". Lo stile
disciplina prevale nettamente su     colloquiale, dialogico, che credo
uno stile più discorsivo. Proprio    adatto a certe materie (a tutte,
perché oltremodo influenzato         potenzialmente, ma a certe più
dalla pedagogia democratica,         di altre) non è sempre
per forma mentis personale oltre     amatissimo. Sarebbe sciocco
che per convinzione pedagogica       generalizzare, "di tutta l'erba un
acquisita con lo studio della        fascio" (nessun riferimento
pedagogia e dei pedagogisti (la      politico-satirico-polemico), dato
pedagogia clinica è altra cosa e     che ogni scuola ha sue proprietà
qui non avrebbe senso una            tipiche: a parte che un classico o
digressione su ciò, ma prima         un socio-pedagogico (ora si
della pedagogia clinica avevo        chiama così, anzi no, "delle
studiato anche pedagogia), mi        scienze umane", credo) non è
sono trovato a mal partito in        una "Frauenfachschule" (dopo
particolare con presidi "di solida   supplenze al linguistico e al
convinzione da Unterwirt",           classico ero pervenuto colà, a
come dico un po' per celia un        Malles, ora il tipo di scuola non
po' per (Petrolini mi scuserà per    esiste più da tempo, ma meglio
l'impropria parafrasi) reale         si direbbe "il genere").
convinzione.
                                     Sempre al netto di
A Malles Venosta avevo               generalizzazioni, appunto, come
rischiato di dover ripetere il       già detto, mi sento di dar
"Probejahr", ma le allieve "Wir      ragione ad un'amica bilingue,
haben dich alle gern" (Ti            che, parlando di una non
vogliamo bene, ti vogliamo qui       recentissima esperienza
da noi), quindi disagio rinviato a   scolastica, la sua, trascorsa un
Merano, in una scuola dove           po' coi "Todeschi" un po' coi
avevo insegnato per un buon          "Taiani", affermava di essersi

                                                                          14
trovata decisamente meglio alla     Le donne: per me un capitolo
scuola italiana, per la             triste. Timidissimo, avevo
metodologia di insegnamento,        cercato di rifuggirne per anni,
non così fissata al "repetitor",    poi "La Natura, Woyzeck"
alla "repetitio". Lo dico avendo    (Büchner...), ma anche "Wenn
provato la scuola tedesca solo da   die Natur kommt, Galasso" ...
docente, quella italiana da         Primi flirts, platonici (quando si
studente e poi da                   arrivava al "dunque", scappavo),
insegnante. Esperienze certo        sempre con ragazze "tedesche"
suscettibili di verifiche più       (pochissime italiane, esperienze
recenti (ho smesso di insegnare     deludenti, direi), tanto che le
nelle scuole tedesche nel 2000),    mie amiche sono ancora solo
ma complessivamente non del         sudtirolesi, nonostante qualche
tutto priva di validità, almeno     conoscenza fiorentina... , salvo
empirica, credo.                    poi sposarmi con una
                                    Latinoamericana.
Con l'amico Heinz Mur m'ero
già occupato di Michael             E qui torna, dalla finestra -
Gaismayr, utopista politico         portafinestra, non so, il mio
protestante del Cinquecento,        amico Heinz Mur. Più grande e
ucciso "a ferro e fuoco" dal        maturo, almeno il doppio
principe vescovo, o meglio, su      fisicamente, dal Liceo Tedesco
suo ordine. Mi torna sempre in      era passato a quello "tajàn",
mente il "buon vecchio" (vecchio    anche qui studiando poco e
sì, sdentato, ma fanaticamente      "toppando", senza diplomarsi,
intollerante, bigotto) contadino    pare. Mur, bilingue
tirolese che diceva: "Seins         straordinario, amante delle
Lutherer, Hostia?". Roba che va     finezze linguistiche, cultore di
bene al sindaco dal nome che        inglese ed ebraico (vantava
sembra un errore d'ortografia,      sempre le sue origini ebraiche,
definitosi "A Welschtiroler",       altro tratto che ho recuperato),
non a chi scrive.                   ma anche comunista-stalinista
                                    sfegatato (ritratto di Stalin sopra
                                    il letto). Discussioni politiche a

                                                                          15
non finire, con lui, però che mi     sempre stato in contrasto
incitava a non vivere                assolutamente amichevole con
castamente... Un grande, a suo       lui, dove l'elemento contrastivo
modo, insopportabile in modo         era legato a concezioni
sublime, che a Bolzano - in          radicalmente diverse in campo
"South-Tyrol" - nessuno              politico, senza che, invece, non
commemora, perché ateo,              si convergesse (anzi, si
comunista, non in regola...          convergeva, e tanto, da sempre)
Chissà perché in South-Tyrol         su questioni di fondo, per me
non si sa neppure ricordare per      almeno, come letteratura,
far dimenticare, tecnica             musica ("En avant la musique",
altrimenti invalsa dappertutto...    diceva Verlaine. Io,
"Sublime e insopportabile" come      naturalmente, ero d'accordo con
qualcuno diceva di Wagner.           Verlaine, lui quasi certamente
Anzi no: là era "Wagner: o lo        avrebbe eccepito "Quel piccolo
trovate sublime o                    borghese decadente", magari
insopportabile", qui invece la       con un sorriso sotto i baffi,
caratteristica dell'aut-aut,         che aveva il sapore di
dell'esclusione reciproca dei        condannare recuperando in
termini non è in questione,          pieno, senza volerlo dare a
invece è d'uopo l'endiadi, perché    vedere).
Heinz era sublime e                  Quando Heinz ci lasciò ( marzo
insopportabile, meglio               1989), provai un senso di vuoto
sublimemente insopportabile,         atroce, di totale crollo, quasi...
sublime anche quand'era              peggio che se mi mancasse la
insopportabile, il che invero        terra sotto i piedi.
non era questione infrequente,       Poco meno di due anni prima
anzi.                                era mancato un altro suo amico
Per anni e anni, dopo il periodo     (per suicidio, ma la cosa non mi
adolescenziale, quando lo            era stata "raccontata così"),
seguivo "a corpo morto"              Heinz aveva distorto la verità,
(ovviamente è un'iperbole), si       raccontandomi un'altra versione
era instaurato un certo gelo,        "ad usum delphini" e forse non
legato a certi suoi trascorsi, ero   aveva fatto male, salvo farmi

                                                                          16
scrivere un articolo di            l'avevano visto parlare in TV, al
commemorazione "improprio",        "Sender Bozen", ma anche vera
che poi una signora mantovana,     amicizia. Rude e dolce, Heinz,
madre di un altro ex-compagno      impagabile e implacabile, anche
di scuola, assurto all'empireo     nel suo "essere filo-sudtirolese" e
giornalistico, avrebbe corretto,   "anti-italiano", salvo poi parlare
leggendomi al telefono la          da vecchio amico con tanti
cronaca dalla "Gazzetta di         "italioti".
Mantova" (il fatto era successo    Era filo-tirolese, ma sperava in
nella bella città lombarda,        un Tirolo modello DDR,
adorata per altri motivi dai       "comunistizzato". La sua
seguaci indefessi di Andreas       "utopia", curiosa (?) in un marx-
Hofer...).                         leninista DOC, come nel suo
Mi aveva detto, poco dopo quel     progetto comune con me di
fatto: "E adesso con chi posso     scrivere qualcosa "di non SVP"
parlare? Con te, altrimenti non    (diceva) su Michael Gaismayr,
mi rimane nessuno". E io ero già   progetto abortito, ma che non ho
proiettato totalmente a Firenze    mai abbandonato del tutto e che
non c'ero quasi mai, per un anno   se mai un giorno realizzerò (ne
e più, fino al disastro...         dubito, in forma di libro penso
Sentimentalismi? Forse, ma         di no) sarà dedicato a Heinz.
l'amicizia è altra cosa rispetto
alla politica...                   Personaggio più unico che raro,
                                   dalle enormi, geniali, credo non
Anni prima (estate 86), una mia    feconde contraddizioni.
brevissima vacanza estiva in       Se penso al Pusterese, che anni
Bassa Venosta (non ricordo la      fa aveva fatto lo sciopero della
località esatta): Heinz mi         fame contro la "rana" al Museion
telefona (non c'erano ancora i     considerata "blasfema" (e che
cellulari) dicendo che mi          non lo era, anche se non ho visto
avrebbe riaccompagnato lui.        personalmente l'originale, da
Detto fatto. Vanità sua, certo,    quanto mi assicurano
anche, per farsi riconoscere dai   "Fachkundige Menschen"), che
gestori dell'albergo, che          andava per la maggiore in certi

                                                                         17
ambienti o alla signorina dalle      "passionali" (eh sì, il mito delle
scioccamente deliranti               Italiane passionali credo
affermazioni antisemite ora          sia solamente tale, ma parlo
diventata segretaria di un           da non esperto né "cultore" della
partitello pan-tirolese "nazional-   materia, devo precisarlo,
liberale", se penso al bigottismo    essendo sempre e ancora
di professori delle "inclite         timidissimo), più franche, meno
scuole" etc., non posso che          "complicate".
rimpiangere Heinz gridando           Forse mi sbaglio, ma
"Mur forever!".                      l'impressione è questa, sempre
Se poi si tratta di ragionare in     partendo dalla considerazione
dettaglio, può anche essere che      di fondo per cui ogni persona è
prevalga una maggiore cautela        diversa dalle altre; non ne fossi
di giudizio, forse, ma il primo      convinto, sarei, tra l'altro, un
impulso è quello, rispetto a un      pessimo pedagogista clinico e ...
locale "parco personalità"           spero proprio di non esserlo.
sconfortante, ad astuti
maneggioni senza idealità, a         Talora la cosa, credo, mi
personaggi da combriccola di         abbia anche procurato qualche
paese, e anche meno...               conseguenza non voluta come
                                     quando (ormai quasi 30 anni fa,
Ma, forse, è bene che io torni al    no, un po 'meno, 1984 o 1985),
punto, da cui mi sono, credo         denunciato per diffamazione a
volutamente, allontanato.            mezzo stampa per una
Ragazze sudtirolesi "migliori" di    recensione di un libro del prof.
quelle italiane? No, anche           Ferruccio Bravi, in tribunale
perché mie esperienze recenti        avevo fatto "scintille" (beh, in
sembrerebbero riequilibrare le       realtà solo un po' di polemica...)
cose. No, complessivamente mi        contro il "nostro", un po' (o
è capitato di conoscerne (non        molto?) per farmi vedere da una
biblicamente...) di più, per         ragazza che all'epoca
motivi vari e forse più che altro    frequentavo, ragazza sudtirolese
casuali, accidentali. Mi             abbastanza convinta (mai
sembrano più aperte, più             frequentato delle "pasionarie")

                                                                          18
senza essere, minimamente una        come mi pare assurda a fortiori
fanatica. Non potendo                ora) ...
esprimere diversamente il mio         Ma su questo, forse, è meglio
carattere di genere (non ho mai      che non insista troppo,
attirato, nelle ragazze-donne se     essendo stata cosa in me
non l'"istinto materno"), in quel    ondivaga, come detto in altra
caso, avevo fatto ricorso a          parte, quasi "a corrente
qualche urletto, insomma.            alternata": d'altronde, ancora
Dove devo aggiungere, in senso       adesso criticherò sempre certi
più politico, che rispetto           aspetti fondamentali in certi
alle convinzioni di quei             Italiani e in certi Sudtirolesi,
momenti (spostate in senso filo-     apprezzandone altri, convinto
tirolese) ho cambiato posizione.     come sono che non esista, o
Se sono ancora pienamente            meglio, esista ma non abbia
convinto delle mie tesi rispetto a   serie basi scientifiche una
Ferruccio Bravi (che vorrebbe i      "Psicologia dei popoli" à la
Reti antenati dei Tirolesi,          Wundt, né (meno ancora, anzi)
popolazione di origine senz'altro    un'antropologia dei popoli,
etrusca...), non sono più            come quella che è esemplificata
assolutamente d'accordo con il       in una tarda e poco significativa
mio acritico "filo-tedeschismo"      opera di Immanuel Kant.
di allora. Filotedeschismo,
peraltro, molto temperato dai        Quando penso al Grande Capo
continui "escapismi" verso           (da decenni), che io chiamo non
Francia, Belgio etc., con qualche    "Landeshauptmann" ma
incrostazione anche fiamminga e      "Landeshäuptling" (capo tribù ...
olandese (e la volontà di            roba che se la sentono i seguaci
germanizzazione delle Fiandre        della "Eva ohne Adam"
durante e subito dopo la Prima       mi linciano, come minimo), ho
Guerra Mondiale,                     sempre pensato gli si attagliasse
essendone l'Olanda immune, mi        benissimo la canzone
pareva assurda già allora,           "Lieschen, komm ein bisschen",
studiando i documenti relativi,      che a mio parere (forse è di fine
                                     anni Novanta, credo proprio del

                                                                         19
1999) è ispirata al personaggio...   Poi più nulla, anche perché
Controllare il testo, prego.         molti aderenti del MOET di
                                     allora preferirono, credo, la "più
Già proiettato verso il ritorno a    saggia" mediazione politica:
Firenze, nel 2000 mi si chiede di    vanno a Canossa, anzi in
partecipare al MOET                  Pusteria (mille volte meglio
(movimento obiettore etnico)         Canossa!) da rey, o imperador,
attivo nella contestazione della     (ora un po' ammaccato? Ma si sa
dichiarazione etnica obbligatoria    che i cani randagi, pur sempre
al censimento: lo faccio perché,     guardinghi, si presentano
dopo essermi disinteressato          ringhiando quando si avvicina
della cosa per anni, ora il          la fine …) Dunwalder.
problema riemerge: perché            Meglio così, per quanto riguarda
dichiararsi todèsc o tajàn,          il mo egoismo ma anche il mio
doverlo fare, quando si è            istinto di autoconservazione,
entrambe le cose? Non ladino,        almeno ritengo sia così. Ricordo
non ne so parola (né solo Alex       che all'epoca (2000, ma anche
Langer, passato, da ebreo, dalla     appendici nel 2001) ero stato
gioventù cattolica, da Lotta         oggetto di "strane" telefonate,
Continua, poi ai Verdi               certo non di ignoti ammiratori...
dichiarandosi Ladino etc.) né mi
piacciono le querelles ladine ma     Ma anche di episodi curiosi:
anche locali in genere, su           qualche ex collega non mi
"Bulsàn" o "Balsàn" dove fonema      salutava più, in autobus tra
e grafema non si confondono...       Bolzano e Merano.
"So' fregnacce" si dice a Roma, e    Una pianista, ex collega e con
beccatevi pure la parolaccia.        cui avevo collaborato per uno
"Shit-Scheisse", se volete ...       spettacolo-conferenza mi aveva
Sciopero della fame, interviste      aggredito verbalmente,
quando non avevo un filo di          rimproverandomi di essere un
voce, "à la une" per giorni sui      "traditore della tirolesità", finché
giornali non solo locali e non ne    ero riuscito, se non a convincerla
avevo alcuna voglia, ma ...,         (tutte le persone restano sempre
dibattiti "am runden Tisch".         o quasi della propria opinione,

                                                                            20
anche quando, per quieto vivere,
si "adattano all'altro"), a farle   Stanco, invecchiato, ammalato,
"abbassare i toni". Essere          non ho perso la vis polemica, la
pedagogista clinico e reflector     rage contro i South-Tyrolians
serve pure a qualcosa. O no?        che si ostinano, con notevole
                                    sforzo fonetico a dire
Chissà, ma intanto ero già          "Bènedikter" senza voler capire
altrove e i ritorni "ad locum"      che è "Benedìkter" che s'ha da
erano solo di assestamento.         dire, perché deriva da "Bene
Famiglia, qualche amica, poeti,     Dictum" o al massimo da "Bene
gli amici socialisti. Qualche       Dicite" ... ma anche contro i
presentazione, qualche              "Tajàni" quando si ostinano a
conferenza con dibattito,           non capir nulla della realtà
qualche libro – libretto - testo    locale, ma anche a pronunciare
variamente definibile quanto al     "Durnwàlder", avendo sentito
genere, in "franglais", no, in      milioni di volte che l'accento va
"tajàn/todèsc/francospagnolo"       anticipato.
con uno spruzzatina d'inglese.
                                    Strana terra, dalle statistiche
Credo il South-Tyrol sia uno dei    sempre accresciute in
pochissimi paesi al mondo (no,      proporzione geometrica a favore
c'è anche l'Ungheria, la            di ..., insomma pro domo sua,
Germania della fantasia di          con "La migliore qualità della
Westerwelle, l'Austria del non      vita", "I trasporti migliori", "Le
troppo compianto "Onkel Joerg",     migliori scuole", "Un'ottima
alias Haider, ora prolungato da     università", "Servizio sanitario
Strache, la chiesa cattolica neo-   invidiabile".... etc. etc. etc. (Ma
pacelliana, pre-Vaticano            sarà possibile???).
Secondo e ferma al Concilio         Terra di retorica e di possibilità
Tridentino di Papa Ratzinger...)    non sfruttate, in cui personaggi
dove, per usare una celebre         come Mur e Moggio, mi limito a
espressione, si vuol conservare     questi due esempi,
dove non c'è nulla da               adeguandomi per una volta
conservare...                       anch’io al buonismo "bilingue"

                                                                          21
che vuole un esponente di un              studiato sistematicamente e
gruppo "linguistico" (ipocrisia:          continuativamente, arranco un
dovrebbe leggersi "etnico": qui,          po', e spesso anche più che un
almeno, Haider sarebbe stato              po'), le problematiche psicologi-
più conseguente) e l'altro                che, quelle socio-antropologi-
dell'altro gruppo, avrebbero              che, la storia di altre epoche e di
avuto ben altre chances.                  altri paesi, magari vicini. Le
Con buona pace di Vom                     radici? No, non credo proprio,
Rasieren-Dello Sbarba, che parla          anche perché non sono Tirolese
in forbito tosco-tirolese (sic! ) ... e   (cfr. sopra). Forse piuttosto la
dei Verdi-Alternativi o come              realtà incontrata, strada (...)
pirla si chiamano                         facendo...
adesso... Altrove qualcosa si
capisce, qui l'indistinto domina          Se il lettore/la lettrice ha trovato
sovrano, la melassa clero-                in queste pagine espressioni o
onnivora si mangia tutto... Lo            argomentazioni per lui (o
Zarathustra nietzschiano (non             lei) repellenti, non me ne scuso.
"nicciano", indebita                      Lo dico in anticipo, perché la
italianizzazione grafematica)             realtà dell'universo mondo è
ambiva tornare dai propri                 vasta, ma non esiste un'altra
animali; io, più modestamente,            realtà, caratterizzata da
penso di emigrare verso lidi più          minoranze, dove ci si debba
caldi extra-europei.                      dichiarare "qualcosa". In Spagna
                                          non si chiede di essere
Ancora adesso mi chiedo che               "Castigliani, Catalani o Baschi"
cosa mi spinga, talora, a                 né in Gran Bretagna di
riavvicinare temi storico-politici        dichiararvi "Inglesi, Scozzesi o
altoatesini/sudtirolesi (delle            Gallesi", né altrove .... e
denominazioni, scusate, je m'en           potremmo procedere, se non ad
fous...) quando so che preferisco         infinitum, certamente a
la letteratura mondiale, letta            lungo...
ovviamente in originale quando            La natura, mah!... mia madre ne
le conoscenze linguistiche mi             era innamorata, a me dice poco,
sorreggono (con l'inglese, mai            se non è viva: animali,

                                                                                 22
animaletti, a ... piacendo (non        amniotico a parte, che riceve,
metto l'Eterno in queste cose da       accoglie, culla, se ci entri, se
nulla), poche persone,                 invece, come chi scrive, hai
zero turisti o comunque il meno        paura a farlo o ci entri solo se
possibile. So che sarebbe una          accompagnato, puoi almeno
ricetta catastrofica dal punto         contemplarlo.
di vista economico, né mi
azzarderei mai, neppure "sotto         La natura integrata con l'arte,
tortura" a proporla ad extra, a        anche architettonica. Ecco allora,
chi "di dovere".                       per es., che a Bolzano (che non è
Piccole gite, non in alta              certo Firenze, Salzburg, Roma,
montagna (non posso andarci            Parigi, Barcellona, Vienna...)
per motivi di salute, per il           solo la zona vicina a una
freddo, soprattutto) le ho fatte:      passeggiata (i nomi sfuggono,
mi stanco e poi... In particolare      dopo lunga frequenza altrove,
con altri, poi, dove bisogna           forse la via che si trova vis-à-vis
tenere il loro passo ... quello da     è via Weggenstein) e presso la
alpinista, da "capra" di mia           Chiesa dell'Ordine Teutonico,
madre era micidiale, per cui io        propone questo curioso e
posso dire che cammino –               fecondo (da gnostico
passeggio – sogno - penso. Sarà        quest’ultima parola mi è
un difetto congenito, una "tara",      estranea) intreccio e quindi si
come dirà qualche incanutito           salva. Ma anche Gries, dal canto
tardo-positivista, ma mi stanco,       suo, è zona interessante sul
appunto, mi sento debole dopo,         piano sia architettonico e
la montagna mi dice poco, non          urbanistico sia naturale, o
credo (al contrario di un don          meglio per la fusione dei relativi
Hurton, ma anche di altri) che         piani: non a caso (ma ciò lo
avvicini a Dio ... Il mare, forse, è   trovate espresso e
meglio, anche perché si aspira         articolato molto meglio in
sempre a ciò che non si ha             qualunque storia della città) era
(effetto compensativo) ma poi è        un Comune a sé, solo più tardi
una dimensione, un no-mans-            conurbato con Bolzano.
land, ma anche quello, liquido

                                                                             23
Mi sembra d'aver incontrato,         vuol esserlo, perché la
vari anni fa (Ottanta o Novanta)     situazione è gravemente
un forte ragazzone, forse            "turbata", in una strana zona
veronese, credo all'epoca            chiamata Tyrol du Sud. Da
prestante che diceva: "Mi piace      quanto ne sappiamo, almeno,
la montagna". Ebbene: per me         spiace (?) dirlo, in "Kakania".
vale l'opposto, comunque.            Modestamente credo che una
                                     delle cause prime di questo
Di recente, pur se non troppo,       degrado culturale, in palese
 mi trovavo (i giorni tra Natale e   contrasto con il grande sviluppo
Capodanno del 2011) a                economico, molto "truccato"
Bolzano, in ascensore                peraltro, sia il clericalismo,
nell'edificio del "Waltherhaus", e   gestito da una Chiesa cattolica
l'anziano signore che era con me     nel complesso "reazionaria"
mi chiese "Sind Sie Wiener ...       (altrove la realtà parrocchiale e
Nein, jetzt weiss ich schon" ....    pastorale lo è di meno, anche in
("E' Viennese? … No, ora             Italia, almeno al Nord e nel
ricordo"). Strano luogo quello in    Centro-Nord, che conosco),
cui la persona vale meno di          retrograda, legata al
un'attribuzione etno-linguistica.    miracolismo, ai culti dei Santi e
Diceva Feuerbach che "prima di       Beati (Frenademetz etc.).
avere un certificato di              Contrariamente ad alcune
immatricolazione all'università      ipotesi sociologiche che
abbiamo un certificato di            ritengono non esserci stata una
nascita". Ma la cosa, credo, può     guerra civile, nel South Tyrol,
essere trasposta anche così, dove    perché la religione dei due
l'identità (o ciò che ne rimane,     gruppi è la stessa, penso invece
eventualmente) della persona         che un pluralismo religioso (ma
viene asservita a qualunque          anche politico e culturale)
altro principio, magari alla         sarebbe stato e sarebbe da
"marca" etnica.                      auspicare. Invece è il Land del
                                     "Brauchtum", della tradizione
So che quest'ultima parte può        fine alla propria
suonare enfatica; ebbene, sì,        autoconservazione eternantesi.

                                                                         24
25
macchina. Detto fatto, ma ...
                                      avevano fatto i conti senza l'oste
                                      ... ossia i periodici controlli sulle
                                      strade, dato che in quegli anni
Mi non son miga come                  era ripreso il terrorismo "sell
                                      schun, woasst?" o, altrimenti
        che...                        detto, gli eroi degli anni
                                      Sessanta si erano rifatti vivi o, se
Era reduce dallo spettacolo           non loro stessi, i loro "eredi".
"Nathan der Weise", un sabato         Controllo, appunto e l'agente di
della tarda primavera 1987, alla      polizia/Polizei chiede patente,
"Grube" di Lana.                      libretto, ma anche documenti al
Aveva visto e doveva recensire        guidatore, come ... d'uopo. Il
lo spettacolo, ma essendo             futuro assessore (pur se solo
appiedato non guidatore,              regionale) non tentenna, anzi è
aspettava un passaggio per            estremamente solerte, ma ...
tornare a casa a Bolzano. Non         risponde solo in tedesco, come
trovando altrimenti nessuno,          suo diritto, stando a
l'organizzatore gli aveva             bilinguismo e Statuto
indicato quale "facilitatore"         d'autonomia.
l'assessore (allora era solo          Tutto bene? Mah, sì, poteva
consigliere provinciale, ma           andare peggio, ma l'agente, non
comunque era già in pole              molto a suo agio con l'idioma
position) F. P.                       germanico, chiama un suo
Aveva avuto un fremito, ma            collega che ne sa di più. I "tempi
aveva riflettuto e considerato        tecnici" si allungano - o
che "Tutto sommato, meglio con        allargano - ad libitum, anche
lui, che rimanere a Lana".            perché il tempo, se non è una
L'assessore - non ancora              clessidra, non è neppure un
assessore (pur se poi solo            contenitore meccanico troppo
regionale) - dal fiero cipiglio,      preciso, a parte la meccanicità
"wortkarg" (di poche parole, ma       del trascorrere di minuti, ore,
l'originale era, anzi, è più forte)   etc.
gli aveva fatto cenno di salire in

                                                                              26
Dopo un po' (detto                     Sic transit ... no, non gloria
eufemisticamente, certo, visto il      mundi, chissà che cosa ...
protrarsi del tutto...) si riparte e
si arriva a Bolzano. Saluto
frettoloso (l'assessore in pectore
(pur se regionale) non intendeva
perdere tempo in saluti,
complimenti, salamelecchi vari),
con una considerazione un po'
triste da parte della "vittima"
della cosa: "Certo poteva andare
peggio".
Tempo dopo avrebbe raccontato
la storiella a un suo amico,
proiezionista e co-gestore di un
cinema e costui avrebbe detto:
"Ma non son miga come che..." e
giù considerazioni sulla bellezza
del gentil sesso in estate, quando
"Non c'è che l'estate in cui le
ragazze abbiano un corpo" (J.
Brel, "La Bière"), tutte
considerazioni di per sé
accettabili e non disprezzabili,
pur se forse corrive (ma anche
espresse in modo molto diretto,
quasi volgare, che avevano
turbato l'ignaro deuteragonista),
ma del tutto fuori luogo se
riferite al citato personaggio
pubblico i cui interessi erano,
peraltro notoriamente, ben
lontani da tali considerazioni.

                                                                        27
non conosceva, che non avrebbe
                                      mai riconosciuto, ma né il
Stazioncina toscana                   "cellulare" né la rete fissa (che
                                      forse non c'era, chissà) davano
Località della Toscana, non di        alcun risultato e allora...
grande fama, ignota al                ennesimo ripiegamento,
visitatore. meriggio di maggio,       ennesima "rinculata"
vari anni fa. C'era arrivato a        (nell'accezione francese, non in
fatica, da Firenze, cambiando         quella volgare italiota) e poi
almeno due treni (in corriera         ancora piccola salita (salita? Sì,
sarebbe stato peggio, per lui,        c'era, forse salitella). Il posto non
viste le sue condizioni di salute):   gliene ricordava alcuno, a lui
era arrivato nella stazioncina,       che comunque conosceva bene
con il caldo, neppure soffocante,     la Toscana, né in zona c'era
doveva presenziare a una              anima viva - o quasi.
cerimonia, forse però il treno era    E allora era anche costretto a
in ritardo, ma di pochissimi          ripensare alle zone che
minuti. Aveva cercato di              conosceva meglio, fin da
raggiungere il luogo, senza           bambino: quell'Alto Adige in cui
sapere precisamente dove fosse,       un sole come quello lo vedi solo
poi, però... nessuno s'era fatto      a luglio, se va bene, e nel quale,
vivo, per andarlo a prendere.         però, fiori e infiorescenze, anche
Era quindi ritornato sui suoi         in quella stagione, sono visibili
passi, nel senso della                senza problemi e si tratta di una
stazioncina, che gliene ricordava     naturaleza (proprio così, non
tante altre, ma pur aveva             virgolettato, perché in spagnolo
qualche particolarità (i glicini,     è più espressivo, almeno mi
forse? Probabilmente sì, ma           sembra) che richiama
anche qualche zanzara o               suggestioni di sempre... Tutto il
comunque insetto in agguato,          resto, certo, poi, è diverso, dalla
d'altronde era stagione...).          forma dei tetti a quella delle
Tentativi di raggiungere le           case, alla stessa disposizione
persone che lo avevano                degli attrezzi agricoli.
chiamato ma che fisicamente

                                                                              28
Tentativi ulteriori, poi l'ora era     circostanze narrate. In seguito
passata, lentamente calavano le        avrebbe chiarito, con gli ignoti
ombre della sera, lente a maggio       organizzatori, qualcosa, finendo
inoltrato, ma presenti. Trenino        per non chiarire, in realtà,
per tornare nel capoluogo (ex-         assolutamente nulla. Ogni
capitale of Italy, inter cetera), ma   possibile recriminazione sarebbe
l'attesa non era brevissima. Poi il    stata assolutamente priva di
viaggio, con le ombre ormai            senso, come in effetti lo
proprio calanti: reminiscenze          era. Nulla da fare, nulla da dire,
letterarie, rigorosamente              nulla da ... eccepire, diciamo
romantiche (in tono, in                così.
ambiente, ovvio) e tutti i ricordi     Aveva cercato, per tutto il
più diversi lo invasero...             viaggio, di razionalizzare
Roba da perdere tutte le               l'esperienza, naturalmente
coincidenze possibili, non solo        confrontandola con esperienze
quelle previste.                       passate, ma non ne aveva
Roba da invocare tutti i numi          ricavato proprio niente di
presenti, passati, futuri,             significativo, anzi...
ovviamente infuriandosi con gli        Finalmente, arrivato nel letto di
stessi, inveendo contro essi.          casa, dopo una breve ma intensa
Infectibus rebus regredior, si         lettura (le ore notturne erano
diceva, imprecando alla "cabale"       sempre riservate a testi narrativi
avversa, a varie altre cose, tutte     o ai giornali, mai a saggi), era
grosso modo definibili come            caduto "salutarmente" (brutto
sfiga.                                 avverbio, ma...) tra le braccia di
La stazioncina, così dolce,            Morfeo. La notte avrebbe
animaletti a parte (ma gli erano       portato consiglio o ... coniglio,
rispuntate tutte le allergie           come diceva sempre e
possibili, vista la stagione e il      ripeteva/si ripeteva, essendo
luogo, i fiori etc.) era destinata a   rimasto un eterno ragazzino.
causargli guai a ripetizione,
quali quelli descritti; non
poteva, del resto, fare di meglio
o almeno diversamente, viste le

                                                                            29
disastro", pensava, lui che era
                                       abbastanza (no: in realtà
                                       molto) scrupoloso nel rispettare
                                       orari e impegni a scadenza
 Avventura … di paese                  precisa, mentre l'invitata
                                       reclamava giustamente la propria
Giornata tersa, di settembre           colazione.
inoltrato (ma ancora, seppure per      Gli aveva chiesto se fosse
poco, "estivo") in quel di Vilpiano,   "normale", anzi, diciamo meglio
dove, non potendosi servire di         "consuetudinaria" (in ambito
altra possibilità, aveva fatto         antipsichiatrico l'aggettivo
ospitare la responsabile del           "normale" e la catena semantica
"Centro di relazioni umane",           relativa erano banditi) una cosa
attesa dell'autobus per Bolzano.       simile, a Vilpiano o comunque
Lui, bolzanino, insieme alla           nella zona tra Bolzano e Merano.
responsabile del "Centro"              "In realtà conosco poco, anzi quasi
dovevano recarsi a Bolzano per         per nulla Vilpiano. Non saprei,
un matinée "antipsichiatrico". La      credo ci siano pochi bar". Ancora
non Bolzanina né altoatesina,          una ricerca infruttuosa, poi la
stupita per il clima un po' curioso,   decisione di aspettare l'autobus e
non per quello atmosferico ma          di fare colazione in città.
oltremodo silenzioso del paese,        Certo, altrove, queste cose è
era alla ricerca di un bar addetto     difficile che succedano. In
alla prima colazione. Circa 40         Trentino, nel Veronese ma anche
minuti di "tormento" per trovare il    nel resto del Veneto, in
famoso bar, girando e                  Lombardia, in Romagna (nelle
informandosi, finché, con il           Romagne), in Toscana (le zone che
rischio di perdere l'autobus in        conosceva meglio lui, della sua
questione, avevano trovato un          collega non sapeva molto) è
ristorante-bar; avevano chiesto se     difficile che un intero paese sia
fosse possibile fare colazione.        privo di bar per la prima
Nulla, a quell'ora il servizio bar     colazione. "In Südtirol woass man
era disattivato o non ancora           net" si ripeteva senza
attivato, non ricordava. "Un vero      verbalizzare, dando colpa del

                                                                             30
fatto al carattere "transitorio" dei
paesi siti tra Bolzano e Merano,
cioè letteralmente "di transito".
A Bolzano, poi, a conferenza
terminata, s'era fermato nel bar
detto "della Provincia", dove
spuntavano anche volti
relativamente noti (a lui no, visto
che da anni era solo
sporadicamente a Bolzano).
Aveva riconosciuto (anzi era stato
riconosciuto) da un suo ex-allievo
delle scuole tedesche che gli
aveva raccontato delle sue
esperienze di lavoro. Stanco più
per l'"avventura" mattutina che
per la conferenza, aveva capito
che qualche anno prima la
persona avesse lavorato a
Bressanone, ma colui, richiesto in
merito, aveva replicato "No,
Bressanone no; per me
Bressanone è come se fosse in
Austria!". Al che gli era scattata
(mentalmente, beninteso) la
seguente considerazione: "Ci sono
Sudtirolesi "italofili" o comunque
non poi tanto vogliosi di
ricongiungersi con l'Austria, non
solo coloro che vorrebbero un
nuovo e diverso Anschluss da un
attimo all'altro".

                                       31
verità, mi sembra qualcosa di
Discriminazioni al bar             esagerato. Sembra un racconto
                                   pubblicato su "L'Italia grande"
Francamente non ricordava          di qualche decennio fa. Non mi
benissimo i termini della          sembra possibile. Poi sapete, io
questione, ma, anni prima, dei     parlo tedesco e, seppure meno
suoi amici modenesi avevano        volentieri, anche dialetto
cercato un bar aperto, di          sudtirolese".
domenica, senza trovarne           Gli altri a insistere che quello era
alcuno, almeno in un'area non      un luogo di discriminazione
proprio ristretta. Aveva           etnico-linguistica e lui a
replicato: "Eh sì, a Bolzano di    ricordare il fascismo, le
domenica chiudono in molti, ma     Katakombenschulen, etc. Anni
qualcosa dovrebbe esserci".        dopo, almeno in parte, avrebbe
Detto fatto, non avevano trovato   dovuto ricredersi, anche
nulla. Senza neppure               sentendo il racconto di una
l'indicazione della chiusura per   signora veneta che aveva
turno domenicale: la situazione    villeggiato con il marito in
era quella.                        Südtirol-Alto Adige, venendo
Finalmente avevano trovato         non "espulsa" (no, il denaro del
qualcosa, ma alla stazione         "Gast" – ospite - turista non si
ferroviaria, che non è             getta via così...). "Ma quelli si
precisamente in zona centrale...   rifiutano di parlare italiano"
Qualche giorno dopo, i suoi        "Mah, dipende, certo che
amici, che non aveva potuto        determinate situazioni sono da
accompagnare per motivi di         considerare quantomeno
lavoro, erano andati a Lana a      particolari...". E gli tornava in
passeggio e avevano bevuto         mente anche il racconto
qualche cosa in un bar della       dell'anziano professore di latino
ridente cittadina, venendone       e greco che, ancora una volta
quasi espulsi a male parole, in    anni prima, costretto a mangiare
quanto solo italianparlanti.       fuori casa, faceva il pranzo in
Gliel'avevano raccontato, ma lui   una tavola calda (o ristorante,
aveva replicato: "Mah, a dire la   che comunque da anni non

                                                                          32
esiste più) lamentandosi del
fatto che gli davano da mangiare
solo mezza porzione: "Forse
perché sono italiano". La madre
tedescofona del tipo, che
ascoltava questi racconti, aveva
replicato al prof., che, per inciso,
era anche suo ex-prof.:
"Probabilmente con l'età ha una
fame da lupo...".

                                       33
ogni incursione in tematiche
                                     "etniche, "avrebbe detto, in altra
A cena con Piero                     occasione: "Se l'Union
                                     Valdotaine ponesse sul tavolo
"Ma sono loro che non vogliono       richieste di questo tipo, chissà
chiuderlo, il pacchetto".            che cosa succederebbe. Il fatto è
Nonostante l'apprezzamento e         che non ci pensa lontanamente".
la stima per la persona che          Tutto questo quando ormai la
aveva pronunciato questa frase,      sua frequenza di Bolzano e
Piero Agostini, il ragazzotto non    dell'Alto Adige era limitata a
aveva dato molto peso alla cosa,     ben poco, quando, tra soggiorni
quasi ignorandola, facendo finta     italo-padani e rimembranze di
di non sentire, quella sera,         Barcelona (sì, scritto così, alla
davanti a un caminetto e             spagnola, con una l sola, pur se
prima/dopo (la memoria ha            Barcelona è in primis catalana,
notoriamente delle défaillances,     volendo essere esatti...), della
a livello sia di short sia di long   sua amata Paris, del "Plat pays"
memory) una cena in una casa         fiammingo-olandese, le cose
della Bolzano bene-progressista.     altoatesin-sudtirolesi non gli
Pensava ad altro, non gliene         avrebbero dovuto importare
importava molto, invero. Anni        molto, per non dire nulla...
dopo, però (la memoria è             Non so, ma ogni tanto mi
comunque "furba",                    ricordo anche la frase di
nell'accezione migliore del          quell'illuminista trentino, scritta
termine), le continue insistenze     in francese però, che recita: "On
della componente più dura (gli       y trouve les bêtises les plus
Schützen, i Freiheitlichen, Eva      grands des Italiens et des
Klotz, etc.) del mondo               Allemands" (Vi si trovano le più
sudtirolese, gli aveva fatto         grandi sciocchezze degli Italiani
rimembrare la frase,                 e dei Tedeschi). Lo studioso in
estremamente felice ed               questione la riferiva al Trentino,
azzeccata.                           ma io credo che si adatti, anche
Tanto che lui stesso, che un         meglio, al Sudtirolo...".
tempo si voleva immune da

                                                                           34
Puoi anche leggere