METODOLOGIA, PERIODIZZAZIONE, SISTEMI DI ALLENAMENTO E BASI ORMONALI - Scienza e Movimento

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METODOLOGIA, PERIODIZZAZIONE, SISTEMI DI ALLENAMENTO E BASI ORMONALI - Scienza e Movimento
NOTE SULL’AUTORE

                                                                                                                                professione fitness
Davide Zanichelli
Laurea in Scienze Motorie
presso la SUISM Torino,
Docente NonSoloFitness,
CEO founder GET!
Gymball Evo TrainingÆ e
Provider NASM (National
Academy of Sport Medicine)
gymballevotraining@gmail.com

   METODOLOGIA, PERIODIZZAZIONE,
   SISTEMI DI ALLENAMENTO E BASI ORMONALI
   di Davide Zanichelli

            INTRODUZIONE                                           I PRINCIPALI PROGRAMMI
            La conoscenza e la comprensione di differenti          DI ALLENAMENTO UTILIZZATI
            metodologie di allenamento, dopo un progres-           NEI CENTRI FITNESS
            sivo miglioramento dell’esecuzione biomecca-           Una delle prime cose richieste dalle persone che
            nica degli esercizi, in abbinamento con il supe-       si vogliono iscrivere in una palestra è la scheda
            ramento di obsoleti dogmi del bodybuilding             o programma di allenamento. Questa, a volte,
            senza fondamenti scientifici, sono tre punti           viene vista come un mezzo indispensabile, qua-
            cardine per potersi allenare in modo proficuo e        si magico, per ottenere i risultati prefissati. Pur-
            sicuro.                                                troppo la sola compilazione non è sufficiente, e
                                                                   sono necessari: voglia di fare, costanza e sacri-
            In questo articolo si descriverà, analizzerà e valu-   ficio (almeno un minimo!). Questo, l’istruttore
            terà, soprattutto dal punto di vista pratico, come     deve sempre ricordarlo alle persone che richie-
            creare una periodizzazione, ma soprattutto ca-         dono di essere seguite, o che semplicemente
            piremo quanto specifica dovrà essere la stessa         richiedono l’aggiornamento del piano di lavoro
            periodizzazione, e si descriveranno le basi per la     (appunto la cosiddetta scheda). Ormai sono stati
            creazione di schede di allenamento equilibrate         inventati, studiati e proposti numerosi sistemi di
            e corrette, oltre che comprensibili a livello scien-   allenamento, tutti più o meno efficaci, tutti osan-
            tifico dai colleghi di tutto il mondo.                 nati da certi autori e denigrati da altri.             >>

                                                                   Scienza e Movimento - N.22 Aprile-Settembre 2020            33
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                              Ogni istruttore ha preferenze su un sistema
                              di allenamento o su un altro, venendo da
                              esperienze motorie e sportive differenti, che
                              lo hanno portato ad una visione specifica, su
                              come far ottenere risultati alle persone, e con
                              quali metodi e mezzi: ciò che abbiamo sentito
                              come positivo su di noi, cerchiamo di proporlo
                              agli altri, nella speranza che ottengano anche
                              loro questi benefici e siano così soddisfatti.
                              Purtroppo non funziona proprio così: ciò che
                              va bene per noi, non è detto che sia di bene-
                              ficio anche ad altre persone. Per cui gli stessi
                              sistemi/metodi di allenamento proposti dagli
                              autori andrebbero comunque adattati (e non
                              solo in relazione ai carichi da sollevare), alle esi-
                              genze delle singole persone, modificando così
                              questi metodi di allenamento.

                              Personalmente non discuto sulla validità di
                              nessun sistema, ma semplicemente osservo
                              che, come per il nutrizionista e dietologo, le
                              diete devono essere fatte su misura e tarate
                              sulla persona (considerando metabolismo,
                              dispendio calorico, intolleranze, allergie e pa-
                              tologie varie...), così la scheda di allenamento
                              deve essere certamente basata su un sistema
                              logico di allenamento e comprovato, ma an-
                              che necessariamente modificata sulla persona
                              (tempo a disposizione per allenarsi, condizioni
                              metaboliche, condizioni muscolari e osteo-ar-
                              ticolari, eventuali patologie ecc.).

                              Attualmente, poi, esistono software di alle-
                              namento e applicazioni per smartphone, che
                              consentono all’istruttore di creare schede di al-
                              lenamento in modo più veloce, ma comunque
                              corretto, efficace e soprattutto personalizzato.
                              Questi programmi inoltre possono preservare i
                              dati sensibili delle persone e fungono da stori-
                              co per la raccolta dei dati. Resta quindi neces-
                              sario, per l’istruttore e personal trainer, essere
                              aggiornato anche dal punto di vista informa-
                              tico e conoscere (meglio ancora, utilizzare) la
                              tecnologia informatica al meglio, per il benes-
                              sere delle persone.

                              Elemento indispensabile da considerare, per
                              comprendere una materia ampia e fondamen-
                              tale come la Metodologia è la trattazione della
                              forza e dell’ipertrofia, oltre ai principi del dima-
                              grimento.

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LA FORZA                                             Quindi ci sono elementi che determinano i
Il concetto di Forza, in ambito sportivo, viene      valori di forza, e semplificando sono: la dimen-
considerato il punto cardine dell’allenamento        sione del muscolo, prendendo la sua sezione

                                                                                                                professione fitness
stesso e dello sviluppo di ogni singolo movi-        trasversa (in pratica lo spessore che ne deter-
mento. Certamente non l’unico elemento im-           mina anche il volume). Poi abbiamo la coordi-
portante, ma dal quale dipende fortemente il         nazione tra i muscoli che sono deputati ad un
movimento stesso.                                    gesto preciso: più questi muscoli lavorano con
                                                     le giuste tensioni e nella sequenza di contra-
Essendo una delle capacità condizionali, dal-        zione corretta, più forza sviluppiamo a parità
la quale dipendono e derivano tutte le altre         di dimensione muscolare.
capacità, tendenti alla velocità oppure alla         Questi sono comunque fattori esclusivamente
resistenza, l’allenamento di una qualunque           di tipo meccanico-muscolare. I valori di forza
di queste capacità condizionali va ad influire       sono anche determinati da: la tipologia delle
comunque positivamente sulla forza pura, così        fibre muscolari (di tipo I, di tipo 2 e 2b), dalla
come l’allenamento della stessa contribuisce al      condizione di acidosi muscolare (quindi se il
miglioramento delle sue capacità derivanti.          muscolo lavora all’interno di un pH ideale) in-
Una definizione che sintetizza e rende chiaro        fluenzata dalla stanchezza, dalle riserve ener-
da cosa dipende la forza è la seguente:              getiche, dipendenti dalla qualità dell’alimen-
“La forza massimale dipende da queste compo-         tazione e anche dal loro utilizzo, dal sistema
nenti: la sezione trasversa fisiologica del musco-   ormonale endocrino (influenzato anch’esso
lo, la coordinazione intermuscolare (cioè la coor-   da eventuali condizioni di stanchezza) e infine
dinazione tra i muscoli che lavorano insieme in      dal sistema nervoso centrale, o meglio anche
un dato movimento), la coordinazione intramu-        dal livello di concentrazione che ha il soggetto
scolare (cioè la coordinazione interna al musco-     sull’esecuzione del movimento e il suo livello
lo)” (Weineck, 2009).                                di percezione corporea.                              >>

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     Tutti questi fattori sono variabili relative alla      Verosimilmente ogni lavoro svolto in queste
     possibilità/capacità di esprimere forza in uno         condizioni può portare a condizione di ipertro-
     o più movimenti; inoltre sono dipendenti dal           fia, ma principi come la progressione del carico
     movimento stesso. Infatti, in base al principio        e soprattutto il lavoro enfatizzato e controllato,
     della specificità: la forza sviluppata in un movi-     nella fase eccentrica del movimento muscolare
     mento è tanto maggiore quanto il movimento             (quindi durante la fase di allungamento) sono
     è stato ripetuto più volte dall’individuo, miglio-     elementi imprescindibili per l’ipertrofia. Per
     randolo sempre, rendendolo più preciso e svi-          tale ragione l’attività con i pesi consente ade-
     luppando la forza nello specifico gesto moto-          guate stimolazioni muscolari ai fini ipertrofici.
     rio. Secondo questo principio, ad esempio, per
     migliorare la forza nello squat è necessario fare      L’allenamento in sé non è sufficiente ed è ne-
     squat.                                                 cessario abbinare i corretti tempi di recupero,
     Relativamente alla forza, numerosi sistemi di          fondamentali per la ricostruzione delle fibre
     allenamento che si svolgono in palestra hanno          muscolari che hanno subito delle microlace-
     come obiettivo questa capacità condizionale            razioni da stress di carico. Inoltre adeguati re-
     e utilizzano esercizi e attrezzi preposti ad essa.     cuperi temporali, abbinati a un ripristino dei
     Fra gli esercizi in sala pesi che vengono utiliz-      sistemi energetici attraverso un apporto nu-
     zati per lo sviluppo e l’allenamento della forza       trizionale, ed eventualmente con aggiunta di
     si possono annoverare: lo stacco, lo squat, le         specifici integratori, consentono di ottimizzare
     distensioni sulla panca piana. Questi sono gli         ancora di più lo sviluppo ipertrofico.
     esercizi principali, trasferiti dalla pesistica pura
     al bodybuilding e ora anche al fitness. Conside-       Infine, bisogna anche considerare il sesso e
     rando invece gli attrezzi, possiamo nominare:          l’età di chi si allena. In primis, il massimo svilup-
     certamente i bilancieri, ma anche i kettlebell (o      po ipertrofico lo si può ottenere dal momento
     meglio ancora le Ghiri).                               che si è completato lo sviluppo puberale fino
                                                            a circa 25 anni di età, momento in cui i livelli
     L’IPERTROFIA                                           ormonali endocrini tendono ad avere un calo
     L’ipertrofia è certamente un argomento sem-            graduale, ma continuo. Certamente soggetti
     pre al centro per chi ama allenarsi con i pesi e       maschili sono ancor più predisposti all’iper-
     i sovraccarichi, tanto ricercato dai soggetti di       trofia, avendo una produzione endogena oltre
     sesso maschile, e allo stesso tempo tanto erro-        che di GH, anche di Testosterone, rispetto ai
     neamente temuto dalle donne.                           soggetti femminili. Da questo si può facilmen-
                                                            te dedurre che un incremento di massa musco-
     Innanzitutto cerchiamo di definire che cosa            lare, considerando come soggetto le donne, è
     è l’ipertrofia: essa consiste, in sintesi, nell’in-    certamente possibile, ma difficilmente potrà
     cremento volumetrico e in alcuni casi anche            essere pari o superiore a quello dei maschi: da
     numerico (in questo caso cambia il nome in             qui il timore delle donne di avere “le gambe
     iperplasia), di elementi come: Actina e Miosi-         grosse” per via dei pesi e una muscolatura ma-
     na, Miofibrille, Sarcoplasma e Mitocondri. Tale        scolina risulta essere totalmente infondata, a
     incremento volumetrico avviene in concomi-             meno che non ci sia uno scompenso ormonale
     tanza con fattori come: una attività muscolare         endocrino o una somministrazione di ormoni
     intensa, abbinata ai giusti tempi di recupero e        maschili (illegale, oltre che estremamente dan-
     riposo, oltre a un ripristino adeguato delle so-       nosa e ricca di effetti collaterali).
     stanza nutritive.
                                                            Un argomento fondamentale nella compren-
     Quindi sono necessarie le seguenti condizioni:         sione sia della forza che dell’ipertrofia è “la
     una adeguatamente intensa stimolazione mu-             tipologia delle fibre muscolari”: quali sono le
     scolare; tale stimolazione deve essere caratte-        fibre muscolari più adatte ad ottenere risultati
     rizzata da un carico consistente e sufficiente         ipertrofici?
     da rendere il lavoro intenso, tanto da non po-         Scientificamente la risposta è una: stiamo par-
     ter perdurare oltre i 3 minuti, rientrando così a      lando delle Fibre Bianche, o Veloci (FT o Fast
     pieno titolo nel lavoro del SAL (Sistema Anae-         Twich). Esse sono attivate e stimolate da sca-
     robico Lattacido).                                     riche elettriche elevate, e quindi attraverso

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importanti stimoli di elevata intensità. Inoltre       professionista del movimento, ma un semplice
le fibre satelliti, quelle cioè che si adattano alle   appassionato di fitness.
condizioni e alla tipologia di allenamento, pos-       L’idea nasce durante alcune ore di tirocinio
sono prendere le caratteristiche di queste Fibre       svolte presso il centro fitness all’interno della
Bianche e quindi avvicinarsi ai “comportamen-          Facoltà di Scienze Motorie di Torino, dal docen-
ti” delle Fibre Bianche. Ultimo elemento da do-        te Rinaldo D’Isep e dall’allora assistente, e ora
ver considerare nella trattazione dell’ipertrofia      docente, Alessandro Gollin.
è il discorso delle leve e dei segmenti corporei:      Questo triangolo esemplifica il concetto di for-
è fondamentale capire che, chi è avvantaggia-          za ed ipertrofia, in rapporto ai distretti musco-
to a livello articolare a sollevare peso non ne-       lari (influenzati dai volumi muscolari stessi e
cessariamente è anche predisposto a ottenere           dalla tipologia di fibre muscolari) e soprattutto
risultati a livello di ipertrofia: questo perché la    dal numero di ripetizioni svolte. In pratica più si
leva articolare lo avvantaggia e quindi, nono-         abbassa il numero di ripetizioni e ci si avvicina
stante l’elevato carico utilizzato, non si otterrà     alla singola/unica ripetizione, più si tenderà ad
una stimolazione muscolare adeguata.                   un lavoro incentrato sulla forza con carichi più
                                                       elevati. Procedendo nella direzione opposta,
La piramide forza-ipertrofia: la summa                 verso la base del triangolo andremo sempre
della metodologia con il sovraccarico                  più a focalizzare il lavoro sull’Ipertrofia, ben
Dopo questa analisi di Forza e Ipertrofia, en-         sapendo che, comunque, scegliere di allenare
trando maggiormente in argomentazioni                  l’uno, non esclude mai completamente l’altro:
pratiche, possiamo sviluppare graficamente             quindi quando facciamo forza, viene stimolata,
un’immagine che possa semplificare queste              anche se in minima parte, anche l’ipertrofia e
nozioni e renderle chiare, anche a chi non è un        viceversa.                                            >>

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     A questo punto mi permetto personalmente            Ogni scheda di allenamento, ogni metodolo-
     di aggiungere altri due triangoli che possono       gia applicabile, addirittura ogni singolo eserci-
     essere quasi sovrapposti a questo e che consi-      zio, rispondono a precisi parametri che sono:
     derano: il primo i tempi di lavoro con i sistemi    Intensità, Volume e Densità. Piuttosto che di-
     energetici, il secondo il rapporto tra Volume di    squisire sulle formule, in questo capitolo cer-
     allenamento e Intensità.                            cheremo di spiegare, nel modo più chiaro e
                                                         completo possibile, che cosa sono, le loro diffe-
     È facile capire come si tratti esclusivamente di    renze, ed anche gli esercizi che più si adattano
     prendere in considerazione determinati fattori      ai suddetti parametri.
     rispetto ad altri e comunque uno non esclude        Partendo dal Volume di allenamento, possia-
     gli altri. Soffermandomi prevalentemente su         mo dire che è il risultato di parametri come le
     quella che descrive i sistemi energetici, si nota   serie, le ripetizioni e i carichi sollevati (o solle-
     un passaggio repentino e quasi netto dal SAA        vabili) durante una sessione di allenamento. Se
     al SAL, mentre il passaggio dal SAL al SA è mol-    quindi andassimo a calcolare, indipendente-
     to più graduale e richiede un lasso di tempo        mente dal tipo di esercizio, il volume di 10 ripe-
     maggiore.                                           tizioni da ripetere per 3 serie con un carico di

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40 kg, otterremo un Volume del singolo eser-           troppo basso, l’allenamento stesso non avreb-
cizio pari a 1200 kg. Considerando la sessione         be alcun senso, non condizionando in alcun
intera di allenamento, dovremmo sommare i              modo il corpo di chi lo esegue. Questo para-

                                                                                                                  professione fitness
volumi dei singoli esercizi. Il parametro Volume       metro prende in considerazione due fattori:
non tiene quindi in considerazione il fattore          il numero di ripetizioni e il carico, in rapporto
tempo di recupero tra le serie ed anche tra gli        alle stesse ripetizioni, senza però considerare i
stessi esercizi eseguiti all’interno della sessione    tempi di recupero. Quindi, maggiore sarà il ca-
di allenamento. Viene utilizzato e proposto per        rico utilizzato e minore potrà essere il numero
quelle discipline che richiedono lo sviluppo di        di ripetizioni, e conseguentemente il volume
un elevato grado di resistenza, oppure per i           di allenamento.
principianti, che iniziando, non possono utiliz-
zare carichi eccessivamente elevati, ma hanno          Infatti Volume e Intensità risultano essere inver-
la necessità di ripetere, più volte, specifici gesti   samente proporzionali. Le esercitazioni adatte
motori e, in caso di errori dati dall’inesperienza,    ad elevare l’Intensità allenante sono quelle con
ridurre il rischio di traumi. Certamente il para-      elevati valori di carico e preposte a sviluppare
metro Volume predilige il meccanismo Aero-             potenza (come le tecniche della pesistica, le
bico (SA) e solo in parte il meccanismo Anae-          quali perdono di efficacia se svolte con poco
robico Lattacido (SAL), mentre risulta pratica-        carico, se non si prendono in considerazione
mente inesistente, o comunque trascurabile,            situazioni di propedeutica e didattica).
il Sistema Anaerobico Alattacido (SAA). Infine,
parlando del tipo di esercitazioni più adatte a        In conclusione, ma non per importanza, il pa-
sviluppare il parametro Volume, possiamo af-           rametro Densità di allenamento. Questo si svi-
fermare che si tratta di movimenti ciclici, che        luppa all’interno della sessione di allenamento
quindi possono essere ripetuti più volte e per         sempre in relazione sia con il Volume, sia con
lassi temporali ampi come camminare, correre           l’Intensità, ma prende in considerazione, come
ad una velocità moderata, pedalare, ma anche           fattore predominante il tempo di recupero tra
eseguire esercizi di muscolazione con bassi ca-        le serie e tra gli esercizi stessi. Maggiori sono
richi e ripetendoli per più ripetizioni.               i tempi di recupero e minore sarà la Densità
                                                       dell’allenamento stesso: è facilmente com-
L’Intensità dell’allenamento è probabilmente           prensibile che con la ricerca di elevati valori di
considerata, all’unanimità, il parametro più           forza assoluta, sono necessari tempi di recupe-
importante e fondamentale per creare stimo-            ro ampi e, conseguentemente, anche di fronte
li allenanti. Infatti, se durante una sessione di      ad una Intensità elevata, si osserverà una Den-
allenamento il parametro Intensità risultasse          sità di allenamento minima.

Pieramide V-I Campaci.jpg                                                                                   >>

                                                       Scienza e Movimento - N.22 Aprile-Settembre 2020          39
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