METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE - 9-10 novembre 2018 www.claudiopensieri.it - Claudio Pensieri

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METODI E
 DIDATTICHE DELLE
ATTIVITÀ MOTORIE E
     SPORTIVE
       9-10 novembre 2018

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Gioco
In etologia, psicologia, e altre scienze del comportamento, si intende
un'attività (per lo più divertente) di intrattenimento volontaria e
intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini,
o animali, a scopo ricreativo.

Ma viene anche impiegata in modo più specifico,
riferendosi ad attività ricreative di tipo competitivo,
e caratterizzate da obiettivi e regole rigorosamente
definiti (come nel caso dei giochi di società o dei giochi
da tavolo).

E aggiungerei io, giochi motori…
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Stare bene durante i giochi motori e
attività sportiva
 • Battito cardiaco
 • Crisi Ipoglicemica
 • Svenimenti
 • Ferite superficiali
 • Traumi gravi
 • BLSD
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1. Gioco motorio spontaneo con oggetti

Per permettere ad ogni bambino l'esteriorizzazione delle
proprie esigenze e problematiche
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2. Gioco motorio a partire dal fantastico

Per aiutare il bambino a trasferire esigenze e
problematiche personali nelle situazioni e nei
personaggi del racconto
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3. Gioco motorio a partire da
filastrocche, canzoncine, conte (contare)
Come evoluzione del movimento precedente

 https://www.youtube.com/watch?v=5WYJt78Y3uM   https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=
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4. Gioco motorio strutturato

Basato su regole (aspettare il proprio turno) e consegne date
dall'insegnante e su obiettivi previsti a priori.
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Come si crea un gioco in classe?
 Età

 Obiettivi

 Modalità

 Materiali occorrenti

 Tempi

 Cosa fare

 Varianti/Sviluppi
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Nelle regole del gioco motorio e
sportivo rientra la posticipazione
della ricompensa
Marshmallow test: studio della gratificazione differita

https://www.youtube.com/watch?v=8T9LMaZyd2M
Concludendo:
I Giochi sono l’insieme
contenitore e gli Sport (o
meglio i “Giochi del fisico”)
l’insieme contenuto.
Esercizio
Ora pensa alle Olimpiadi
Nel 2020 saranno a Tokyo
Quali discipline conosci?

Dividetevi in gruppo e scrivete la lista delle
discipline che vi viene in mente. Il più completa
possibile… (non vale guardare sui cellulari)
Arrampicata        Golf                  Pentathlon
                                                             Tiro con l'arco
Atletica leggera   Hockey su prato       Pugilato
                                                             Trampolino elastico
Badminton          Judo                  Rugby a 7
                                                             Triathlon
Baseball           Karate                Scherma
                                                             Tuffi
Beach volley       Lotta                 Skateboarding
                                                             Vela
Calcio             Nuoto                 Softball
Canoa/kayak        Nuoto sincronizzato   Sollevamento pesi
Canottaggio        Pallacanestro         Taekwondo
Ciclismo           Pallamano             Tennis
Equitazione        Pallanuoto            Tennistavolo
Ginnastica         Pallavolo             Tiro a segno
E gli e-games?
eGames is an international
eSports (competitive video
gaming) competition based on
national teams.
The first eGames showcase event
took place during the 2016
Summer Olympics in Rio de
Janeiro on 15–16 August.
The games were Smite as a show
match and Super Smash Bros. for
Wii U as a competition.
The eGames is a fully independent organisation and has no association with the International Olympic Committee (IOC) or
Olympic Games.
Esercizio 2: Mente che influisce sul
                                risultato delle azioni corporee

                                Esercizio alla cattedra

         Esercizio 1:
 tutti in questa posizione
(occhi aperti e occhi chiusi)
DIDATTICA
Triangolo della conoscenza
Il processo educativo: “triangolo della conoscenza”
istruzione, ricerca e innovazione.

                                        Commissione Europea 2010
Tobias Kranz (ministro svedese per l'istruzione
superiore e la ricerca nel 2009) definisce
L'UNIVERSITÀ:

• aperta a nuove idee
• a nuovi metodi
• a nuovi modi di collaborare
• deve essere autonoma - libera di esplorare tutte le
  nuove opportunità

                         "The Knowledge Triangle Shaping the Future of Europe", 31 agosto - 2 settembre, 2009, Gothenburg, Svezia
Ruolo delle università nella costruzione del triangolo della conoscenza:

• necessità di una maggiore collaborazione a livello europeo in termini di
  agenzie di finanziamento,
• mobilità studentesca,
• riconoscimento reciproco dei curriculum,
• corsi di dottorato europei,
• professionalizzazione dei manager universitari,
• sviluppo di un codice di buone pratiche per la cooperazione
  internazionale
• apertura delle assunzioni al personale e agli studenti dall'estero.
DIDATTICA
 La didattica si occupa delle problematiche e dei principi generali che
 afferiscono all’insegnamento, approntando:
 • una teoria generale,
 • le condizioni di esercizio,
 • i processi attuativi,
 • i dispositivi formativi,
 • la metodologia generale e specifica, per trasmettere il sapere
   sapiente.
Se l’oggetto della didattica è l’insegnamento...
Esiste e va evidenziata la correlazione tra le diverse
scienze che predispongono in modo sistemico tutte
quelle azioni rivolte alla formazione dell’uomo:
 • scienze umane
 • scienze sociali
 • scienze del corpo
 • scienze della formazione.
Giocare e programmare un gioco
I bambini, fin da piccoli, sono capaci di inventare dei giochi.
Le lezioni di educazione fisica e di sport consentono loro di
accedere ad una cultura del gioco.
I diversi modi di giocare le conferiscono una notevole
ricchezza: in effetti si può giocare da soli, in più persone, a
squadre.
È possibile giocare:
insieme, accanto o con gli altri.
Il gioco è un'attività significativa per il
bambino;
è importante consentirgli di dare un senso,
prima di proporgli di condividere il senso
stesso di un'attività in cui la logica interna ha
un significato.
Se non capisce il motivo del gioco, il
bambino non partecipa e si trasformerà in
uno spettatore passivo.
Dare un senso - interpretare
Il vissuto del gioco cambia a seconda dell'età, della capacità,
delle aspettative e degli interessi.
Gli uni ricercano la scoperta e l'esperienza, gli altri la sfida o
l'integrazione in una squadra; altri ancora desiderano
semplicemente partecipare mentre altri vogliono vincere a
tutti i costi.
L'educazione al gioco è una delicata sistemazione di situazioni
variate e molteplici, che offre a ciascuno la possibilità di dare
un senso e di esprimersi.
Struttura e parametri del gioco
 Parametri:
 • terreno,
 • regole,
 • giocatori,
 • avversari ecc.

 Alcuni di loro devono essere adattati all'età
 o alle capacità dei giocatori.
 Gli allievi hanno competenze e rappresentazioni diverse.
 Ciò che per taluni è fonte di interesse, per altri significa frustrazione, stress e malcontento.
 Bisogna quindi tener conto costantemente delle differenze nel processo del gioco: le
 strutture saranno adeguate alle condizioni particolari.
APPRENDERE A GIOCARE
La progressione metodologica di un gioco può prendere lo spunto
indifferentemente dal gioco individuale, da quello a coppie o in gruppo.
A ciascuna di queste forme corrispondono tre livelli:
giocare da soli, accanto/insieme o contro.
APPRENDERE A GIOCARE
 Giocare da soli: il bambino che gioca da solo si muove, scopre l'ambiente
 circostante, inventa, impara a usare gli oggetti ecc.
 Queste attività gli permettono di sperimentare le proprietà fisiche e le nozioni
 di spazio e di tempo (grandezza, peso, materia, elasticità, caratteristiche di
 rimbalzo e di volo di un pallone ecc.).
 Le capacità sviluppate in tal modo costituiscono le condizioni preliminari per
 tutti gli altri giochi.

Importante per l'insegnamento del gioco individuale:
• Offrire numerose possibilità di fare esperienze e scoperte
• Proporre compiti motori aperti
• Predisporre spazi e mettere a disposizione il materiale adatto al gioco.
APPRENDERE A GIOCARE
Giocare in due: Due partner che giocano insieme si sforzano di raggiungere un
accordo, realizzano esperienze sociali ed apprendono ad adattare i propri interessi e
le proprie strategie.
Il rapporto con il partner è importante per l'andamento del gioco come quello con
l'oggetto usato.
Giocando uno accanto all'altro, lo svolgimento del gioco risulta perturbato dagli altri
giocatori (divisione dello spazio e del materiale, emulazione).
Giocando uno contro l'altro l'accento si pone sulla vittoria o sulla sconfitta; ciò
consente di misurarsi con un avversario e di sperimentare i limiti delle proprie
competenze.
Importante per l'insegnamento del gioco a coppie:
• Rispettare la progressione con, accanto e contro l'altro
• Formare squadre piccole per garantire un'elevata intensità ed una buona visione del gioco
• Organizzare situazioni di gioco (per esempio il calcio) contro un avversario per introdurre
gli allievi allo smarcamento.
https://www.youtube.com/watch?v=7DaTK2rYgD8
APPRENDERE A GIOCARE
Giocare a gruppi: I giochi di squadra offrono ai giocatori la
possibilità di acquisire comportamenti sociali.
Realizzare che un avversario è anche un partner ed essere
capaci di negoziare rispettando le regole del gioco, sono due
obiettivi fondamentali in questa fase di educazione al gioco.

Importante per l'insegnamento dei giochi di gruppo:
• Sviluppare e migliorare insieme un'idea di gioco
• Essere solidali con il gruppo
• Favorire l'integrazione di ognuno e incoraggiarsi a vicenda
• Gestire insieme eventuali conflitti
Creare il gioco
• Ideare il gioco
• Realizzare il gioco
• Valutazione e riorganizzazione del gioco
• Ripetizione del gioco
• Rivalutazione del gioco
Ideare il gioco:
L'idea del gioco viene presentata dal docente o dagli allievi.
A questo stadio il docente deve badare a incitare gli allievi più timidi a
essere propositivi. Idee nuove devono essere provate.
  Alla scuola dell'infanzia e nelle prime classi della scuola elementare si
  introducono i giochi di inseguimento, di ricerca, di avvicinamento, di mimo ecc.

  Nel livello successivo, l'accento si sposta sulla formazione generale di base nei
  diversi giochi. Taluni giochi sportivi sono integrati e adattati all'età degli allievi
  (ad es. sotto forma di minibasket, mini-volley).

  Nelle scuole medio-superiori, i giochi sportivi costituiscono il contenuto
  principale in questo ambito di attività. Taluni giochi sono praticati per periodi più
  lunghi.
Realizzazione del gioco:
 Una volta decise unanimemente la forma di gioco e le
 regole, si inizierà a giocare.

 Il docente deve essere paziente e dare tempo a
 sufficienza per superare le difficoltà iniziali, osservare
 ed accompagnare nel processo di apprendimento…
Valutazione e riorganizzazione del gioco

  Porre domande del genere: «cosa non funziona bene? cosa dovremmo
  cambiare?»
  Confrontare le esperienze fatte dal di fuori con quelle dei giocatori.
  Le idee ed i mezzi proposti nella discussione, che consentono di
  migliorare o di modificare il gioco, devono essere sperimentati.
Ripetizione del gioco
Questa fase dell'apprendimento permette di applicare nella
pratica le conseguenze emerse dalle esperienze precedenti.
Il gioco si evolve passo dopo passo, alternando analisi ed
azione.
L'insegnante aiuta e guida, sostiene le decisioni, incoraggia
nelle situazioni difficili, orienta la discussione e se necessario
consiglia.
Rivalutazione del gioco

 Pianificazione, nuovo progetto… fino alla realizzazione finale del gioco.
Che cosa fa l’insegnante                 Che cosa fa l’allievo
1. L’insegnante propone alcune           Inizia a giocare
   condizioni di base per iniziare il    a) Si mette subito a lavoro; b) Prova vari modi di calciare la palla;
   gioco e osserva                       c) Osserva gli altri; d) Non abbandona il lavoro di fronte alle
                                         difficoltà; e) Cerca l’aiuto dei compagni; f) Cerca l’aiuto
                                         dell’allenatore

2. Dà lo stop e riunisce il gruppo in    Discute in cerchio
   cerchio                               a) Sa fare osservazioni pertinenti; b) Riconosce i gesti più efficaci;
                                         c) Partecipa alla discussione; d) Aspetta il suo turno per parlare;
                                         e) Sa ascoltare i compagni; f) Individua regole e strategie
                                         necessarie per giocare

3. Invita a riprendere l’attività con le Gioca
varianti proposte                        a) Sa mettere in pratica le varianti; b) Porta a termine il lavoro
                                         stabilito
4. Invita a fare osservazioni e a        Discute in cerchio
verificare come procede il gioco         a) Sa confrontare; b) sa valutare; c) sa relazionare

5. Propone esercitazioni per             Inizia ad esercitarsi
stabilizzare i gesti
ESERCIZIO IN PICCOLI GRUPPI
  Suddivisione della classe in piccoli gruppi;

  Brainstorming sul focus: “CORPO E MOVIMENTO NELLA
  SCUOLA DELL’INFANZIA”;

  Esposizione delle idee emerse.
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