IL COLLOQUIO CON I GENITORI E L'ASSEMBLEA - FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia

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IL COLLOQUIO CON I GENITORI E L'ASSEMBLEA - FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia
FISM VENEZIA
 Formazione insegnanti scuola dell'infanzia

IL COLLOQUIO CON I GENITORI
       E L'ASSEMBLEA
              Quarto incontro
              Anno Scolastico 2015-2016
                    Manuela Vanin
IL COLLOQUIO CON I GENITORI E L'ASSEMBLEA - FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia
SCOPO DEL COLLOQUIO
“Non possiamo fissare un’ora per un colloquio con una persona senza pensare
    perché gliela dedichiamo, cosa ci aspettiamo e cosa possiamo offrire”
                   ( Antonio Alberto Semi, Tecnica del colloquio)

               I nostri scopi e quelli dei genitori
DIVERSI TIPI DI
           COLLOQUIO
PRIMO COLLOQUIO
 ●
   Conoscenza reciproca tra genitori e insegnanti;
 ●
   Conoscenza del bambino ( questionario);
 ●
   Presentazione delle finalità della scuola;
 ●
   Conoscenza delle aspettative della famiglia;

COLLOQUI SUCCESSIVI
 ●
   Verifica del percorso del bambino;
 ●
   Conoscenza di come i genitori vivono l’esperienza
   scolastica del figlio, cosa lui riporta a casa
 ●
   Affrontare insieme qualche problematica particolare;
 ●
   Definire e concordare eventuali strategie di aiuto per il
   bambino
 ●
   Formulazione/ risposta a domande da entrambi le parti.
RUOLO DELL’INSEGNANTE
 VERSOI GENITORI DURANTE
        I COLLOQUI
Condividere il bene del bambino
[sto parlando a favore della crescita del bambino
o per il mio bisogno-interesse-potere]

Porre all’attenzione del genitore le
caratteristiche comportamentali,
relazionali e cognitive del bambino
[ho condotto adeguate osservazioni e verifiche
prima di colloquiare o sono dettato
dall'entusiasmo o dalla stanchezza-rabbia-
delusione]
Individuare assieme i punti di forza e le
risorse del bambino dai quali proseguire
nell’opera educativa
[sono fiduciosa o scoraggiata-delusa-negativa]

Essere riferimento di fiducia e di
condivisione
[sono seria e responsabile di quello che
comunico]
Quali gli argomenti da
      affrontare con il genitore
Presentare il livello raggiunto dal bambino nelle
diverse dimensioni di crescita:
●
    Emotivo-affettiva
●
    Relazionale (con gli adulti e tra pari)
●
    Autonomia
●
    Motoria
●
    Linguistico-comunicativa
●
    Cognitiva (percezione, logica, memoria,
    attenzione…)

       NARRAZIONE DELL'ESPERIENZA
    EDUCATIVA E SCOLASTICA DEL BAMBINO
Come desumere queste
         informazioni
              OSSERVAZIONE
●
    schede
●
    valutazione del raggiungimento degli
    obiettivi dell’unità di apprendimento,
    attraverso gli indicatori di verifica
●
    prove di sviluppo a metà e a fine anno
Prima di colloquiare con il
     genitore è bene anche…
●
    Confrontarsi con una o più colleghe
    verbalmente secondo le diverse
    impressioni
●
    Chiedere una osservazione anche da
    parte di un’altra collega
●
    Supervisionarsi reciprocamente nei
    momenti di coordinamento, circa i
    bambini che maggiormente ci lasciano
    dubbiose
PREREQUISITI

EQUILIBRIO TRA DISPONIBILITA’
     E PROFESSIONALITA’
●
    No amiconi ma neanche troppo rigidi
●
    Creare un proprio stile personale a partire da
    come siamo
      ( no falsità, costruzioni : fa male a noi e agli
    altri; è impossibile mentire su come si è);
●
    mettere insieme tecnica e personalità;
●
    Lei o tu?
LA RECIPROCITA’

Entrambi i protagonisti del colloquio
(insegnanti e genitori) uscendo devono
aver ricevuto almeno quanto hanno
dato.

Imp. alternanza tra l’ascolto e la parola
LA GESTIONE DELLA
         FRUSTRAZIONE
A volte è necessario segnalare al genitore
alcune difficoltà del bambino.
E' importante riuscire a dire quello che si
deve dire senza farsi “manipolare” e farsi
“prendere in mezzo” anche se questo può
suscitare nei genitori ( e anche in noi)
sentimenti di frustrazione.
ATTEGGIAMENTI UTILI
●
    Serenità/ accoglienza: il genitore a volte ha l’impressione
    di andare ad un esame o si aspetta di sentir parlare male del
    bambino ( cosa ha combinato?)
●
    Disponibilità/ cordialità
●
    Attenzione non strutturata: centrarsi sull’altro senza
    schemi precostituiti ( rispetto e empatia)
●
    Curiosità discreta: non indagare
●
    Concretezza : essere specifici e precisi
●
     Genuinità: essere aderenti alla realtà e sinceri
     = comunicazione descrittiva : descrivere la realtà
    (l’essere e il percorso del bambino) così come si presenta
●
    Autorivelazione: Presentare eventuali idee e sentimenti
    personali in maniera adeguata ( soggettive e dunque
    discutibili/ non assolute, prendersi la responsabilità di
    quanto si dice)
PERICOLI
    ●
        ESSERE CINICI: pensare di saper già quello che i
        genitori ci diranno sul bambino (difesa dal dover
        conoscere ancora);
    ●
        DISPONIBILITA’ ARTEFATTA e curiosità solo esibita,
        non sentita;
    ●
        MORALIZZARE: dare giudizi morali sulla base delle
        proprie norme
\

    ●
        DOGMATIZZARE: dare delle interpretazioni uniche e
        indiscutibili, magari anche estranee alla vita della
        persona;

E POI: diagnosticare, interpretare, generalizzare,
       identificare, investigare

ATTENZIONE nel DARE CONSIGLI: non spingere l’altro
  verso una direzione che può essere una forzatura
ASPETTI TECNICI
●
    LUOGO: no caos, non essere disturbati e interotti
    ( imp. porta: senso del limite);
●
    TEMPO: 20 minuti circa
●
    ARREDAMENTO: un tavolo e sedie comode;
●
    CORPO: equilibrio tra professionalità e stile personale;
    imp. delle posture
●
     LINGUAGGIO: adoperare per quanto possibile quello
     del genitore ( dialetto, vocaboli, figure retoriche) ma in
     modo spontaneo;
    Non usare linguaggio tecnico e specificare alcuni termini
    necessari ma che posso essere poco chiari o non
    conosciuti( identità, autonomia, psicomotricità)…
Nell’incontro quotidiano
              con i genitori

●
  Saluto sereno
●
  Accogliere (o dare) brevi informazioni
spicciole
●
  Glissare cortesemente qualsiasi richiesta di
simil-colloquio individuale, offrire piuttosto un
appuntamento
L’ASSEMBLEA
CON I GENITORI
ASSEMBLEA DEI GENITORI

  E’ una riunione, un incontro,
   un’esperienza di gruppo tra genitori ed
   insegnanti;
  È indetta di norma dalla scuola;
  È aperta a tutti i genitori;
  Vi partecipano insegnanti, coordinatori
   di servizio, pedagogiste…
 È un momento fondamentale della vita
  della scuola e porta con sé un livello
  alto di complessità comunicativa e
  relazionale ( imp. prepararla e
  prepararsi bene!!!!)
 Cura particolare per il primo incontro
  con i genitori nuovi
Può essere:

    di informazione: i genitori ricevono informazioni
     dalle insegnanti e più in generale dalla scuola.
     (P.O.F., programmazione, obiettivi, funzionamento della scuola ect.)
    di esplorazione: il gruppo discute un argomento che
     vuole analizzare e approfondire;
     (questioni disciplinari, momenti formativi…)
    di discussione: discutere un argomento nato
     spontaneamente; (chiarimenti, domande….)
    per prendere decisioni: decidere insieme in vista di
     un’azione da compiere o di una scelta da stabilire.
             Di norma le assemblee prevedono
         uno, alcuni o tutti questi aspetti/momenti
Preparare l’assemblea
(aspetti contenutistici)

      Cosa interessa ai genitori, cosa potrebbe
           interessarli, motivarli a venire?

     Sapere cosa fanno i loro figli a scuola
     Incontrarsi e confrontarsi tra loro e con le insegnanti
     Avere delle risposte, dei consigli

                      Importante
          NON SPRECARE IL TEMPO DEI GENITORI
PROGETTO COMUNICAZIONE
E CONDIVISIONE
   Rendere partecipi i genitori delle attività e del percorso che
    stanno svolgendo i loro figli attraverso la presentazione di
    foto e video, di lavoro svolti ( cartelloni, libri ecc.);
   Proporre ai genitori di provare a fare qualche attività che
    fanno i loro figli, ragionando poi insieme su cosa suscita in
    loro;
   Chiedere ai genitori cosa stanno facendo i loro figli a scuola;
   Chiedere ai genitori quali cambiamenti hanno visto nei loro
    figli ( attraverso la tecnica dei brainstorming, cartelloni su
    cui scrivere, immagini da scegliere ecc.);
   Conoscere le loro aspettative, i loro dubbi, le loro paure, i loro
    desideri
Preparare l’assemblea
( aspetti tecnici)

    Avvisi dati per tempo ( data, ora di inizio e di fine,
     luogo,ordine del giorno);
    Preparare la stanza ( sedie comode, illuminazione,
     acustica, temperatura) in modo che aiuti la
     comunicazione
    Se si pensa di usare ausili controllare che ci siano e
     funzionino ( computer, cartelloni, pennarelli che
     scrivono, gessi, lavagna…)
    Preparare fogli firme e verificare che eventuale
     documentazione da consegnare (Pof,
     programmazione, schede di votazione…) sia pronta e
     in numero sufficiente;
    Mettere a disposizione carta e penna
Preparare l’assemblea
(aspetti contenutistici)
     Preparare l’ordine del giorno ( temi) e suddividere i
      tempi: scaletta interventi / quanto tempo per tematica
      ecc /interventi di informazione, formazione, decisione
     Decidere chi fa o dice cosa: imp. parlare tutte
     Preparare un foglio con le informazioni tecniche ( date,
      quote di qualcosa, richieste….)
     Preparare gli interventi: non più di tre concetti;
      presentazione / esemplificazione/ ripetizione
     Individuare alcune parole chiave o simboli e utilizzarli
      per presentare le varie tematiche;
     Prevedere alcune domande
     Utilizzare eventuali tecniche animative e un po’ di
      creatività per coinvolgere i genitori ( giochini, attività..)
Conduzione dell’assemblea

             IMPORTANTE!!!
         scegliere un conduttore
     il quale deve saper ascoltare le
       domande, aspettative, dubbi e
    perplessità, favorire la circolarità
      delle idee, accogliere, spiegare,
        chiarire e saper modificare
              e confermare.
Conduzione dell’assemblea
    Saluti, accoglienza ( far girare anche il
     foglio firme)
    Presentazione delle persone
    Presentazione dell’O.d.G
    Vari interventi con relative domande da
     parte dei genitori
    Informazioni
    Consegna materiali
    Saluti finali
Dalle Indicazioni Nazionali
L'ingresso dei bambini nella scuola dell'infanzia
è una grande occasione
         per prendere più chiaramente
   coscienza delle responsabilità genitoriali
 Mamme e papà ( ma anche nonni, zii, fratelli e
sorelle) sono stimolati a partecipare alla vita
della scuola, condividendone finalità e contenuti,
strategie educative e modalità concrete per
aiutare i piccoli a crescere e imparare, a
diventare più “forti” per un futuro che non è
facile da prevedere e decifrare
CHE COS’E’

UN PROGETTO?
Definizioni
Progetto deriva dal      latino   proiectare,   cioè
gettare in avanti.

    L’ obiettivo o lo scopo del progetto non è la
ripetizione di esperienze già fatte, ma semmai
deve esplicitare modalità per migliorarle e
misurarne il miglioramento

sinonimi di progettare: immaginare, ideare,
concepire,    creare,   elaborare, preparare,
organizzare, predisporre;

i contrari: improvvisare, costruire, realizzare,
eseguire, terminare.
Alcune riflessioni
IL PROGETTO
●
  è quello che sta prima dell’azione; in modo
  particolare è il pensiero di quello che sarà o
  meglio, che potrà essere , un’ idea nuova
  (creativa e divergente, ma legata al contesto)

●
    È teoria che precede l’azione, che risponde
    reali esigenze

●
    È attività specifica, non ripetitiva
●
    Concretizzato nel prodotto finale
●
    È limitato nel tempo
●
    Definisce le risorse (umane, materiali ed
    economiche) necessarie e ne esplicita
    l’utilizzo e il ruolo
●
    Ha un responsabile
●
    Deve essere scritto
ALCUNE PROPOSTE
  DI PROGETTI
   PER E CON I
    GENITORI
OBIETTIVI POSSIBILI
proporre un’esperienza di condivisione di attività tra genitori
e figli, dando del tempo per stare e fare assieme;
soddisfare la curiosità dei genitori riguardo a cosa fanno i
bambini a scuola;
trasmettere l’idea che la scuola è uno spazio per la famiglia e
non solo per il bambino pur nel rispetto dei ruoli e delle
competenze;
creare delle occasioni di interscambio e conoscenza tra
insegnanti e genitori e tra genitori
“sfruttare” le competenze dei genitori per l’utilità di tutti;
migliorare la comunicazione, lo scambio e la condivisione del
progetto educativo tra scuola e famiglia;
riuscire a rispondere ai bisogni formativi dei genitori ma
anche al desiderio e alla necessità di incontrarsi tra loro per
un confronto e uno scambio di idee e soluzioni di problemi,
offrendo un tempo e uno luogo adatto;
PROGETTO SCUOLA APERTA
             Stare e fare insieme
Per una settimana la scuola è aperta ai
genitori che partecipano a laboratori
lavorando con i propri figli ma anche con gli
altri bambini. Anche pranzo.
  la festa di fine anno : riproporre alcune
attività o laboratori realizzati durante l’anno
dalle diverse classi; bambini come esperti;
coinvolgimento dei nonni
coinvolgimento e integrazione di stranieri
PROGETTO GENITORI PER LA
          SCUOLA
   Proporre collaborazioni di vario tipo.

• Partecipazioni ad iniziative del territorio,
Festa di Natale o fine anno. Ha un valore
molto forte di collaborazione, divertimento,
fare qualcosa per gli altri, stare insieme,
mettere a frutto le proprie capacità e
scoprirne di nuove, ecc.

• genitori che fanno qualche lavoro particolare
(vigile, dentista, musicista, falegname, ecc.) o
che     ha    qualche    passione     particolare
( modellismo, decoupage, orto....) per
proporre laboratori e incontri con i bambini.
PROGETTO COMUNICAZIONE
      E CONDIVISIONE
 Assemblee di sezione come occasione di
incontro, di confronto, di condivisione e di
  reciproca conoscenza tra insegnanti e
                 genitori.

         (vedi diapositive precedenti)
PERCORSI FORMATIVI
      accompagnamento dei genitori
       nella loro funzione genitoriale

  occasioni per i genitori per fermarsi a
pensare su di loro, sulle loro azioni ed
emozioni per poi confrontarle con altri =
brevi itinerari formativi gestiti da esperti
esterni o dal pedagogista della scuola su
tematiche varie;

 due/ tre incontri di circa due ore in orario
pomeridiano o serale.
Alcune parole
        chiave...
Accogliere
Accettare
Co-costruire
Lasciar fare

Cfr genitore cliente/utente/partner
Grazie

Buon lavoro
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