Meteorologia e climatologia del Bacino Padano-Adriatico
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Meteorologia e climatologia del
Bacino Padano-Adriatico
Carlo Cacciamani
Workshop
Condivisione delle conoscenze e sviluppo di sistemi informativi e di
monitoraggio per la fascia marino costiera e la pianificazione di bacino del
fiume Po. Venezia, 15 Maggio 2006, Palazzo Zorzi
Il sistema delle interazioni operanti tra i
diversi sottosistemi che compongono il Bacino
Padano, il Mare Adriatico e le zone costiere.
Fonte: progetto GIZC ARPA-ER
1Cosa determina il
meteo-clima del BPA ?
La forzatura sinottica interagisce dinamicamente con
i rilievi orografici, causando la formazione di
circolazioni a scala minore fortemente influenzate da
effetti diabatici e dai contrasti terra-mare
A scala temporale breve (alcuni giorni) determina lo
stato del tempo meteo del BPA (es: precipitazioni e
neve, anomalie termiche, stato del mare ecc…)
Il ripetersi di tipologie di tempo ben definite
caratterizza, alle scale temporali più lunghe (mesi,
stagioni) il clima medio e regimi climatici (es:
prolungati periodi di assenza di pioggia siccità,
regimi piovosi, direzioni prevalenti dei venti ecc…)
La scala temporale breve
(1-5 giorni)
Previsione Onde mare valida il 10.05.2006
Z500 ore 09:00 UTC
emissione di mercoledì 10.05.2006 ore 00:00 UTC scadenza +009
SLP e vento 10m
Atmosfera: LAMI
Onde: SWAN
2Il radiosondaggio
La rete al suolo sinottica
Rete Pluviometrica Fiduciaria del Po
3La rete dei Radar del Nord Italia
4Esempio di previsione di pioggia
+24
+48
Lam a 20km Lam a 7 km
Rete Idrometrica Fiduciaria del Po
5Le scale temporali del clima:
mesi, stagioni, anni, decenni…
Il clima del Centro-Nord d’Italia è la
“risposta finale” di una complessa
catena di complesse interazioni tra
diverse strutture o “pattern” di
circolazione aventi diverse scale
spaziali
• Scala globale: Dominata dalla variabilità della
NAO. Determina la variabilità dei venti
occidentali e delle traiettorie dei cicloni sul
continente europeo. Ha un grande impatto sul
tempo al suolo (precipitazioni e temperature)
• Scala sinottica e sub-sinottica: la catena
alpina modifica la struttura spaziale dei
cicloni atlantici ed induce fenomeni di
ciclogenesi secondaria (sul golfo ligure). La
precipitazione prima si osserva sul settore
occidentale del BPA, poi si estende alle aree
centrali
• Mesoscala: determinata dall’interazione tra i
sistemi scala grande e l’orografia
(deformazione dei sistemi frontali, massimi
locali di precipitazione, venti catabatici (bora,
foehn alpino ed appenninico, temporali)
6Scala Globale
North
Atlantic
Oscillation
(NAO)
NAO- NAO+
La scala globale.
Il legame tra NAO
e le precipitazioni
sul BPA
Cacciamani e Zuccherelli, 2001
7La scala sinottica
Configurazione
bariche
medie stagionali
I “pattern” di circolazione a
scala sinottica
Flusso Zonale Flusso bloccato
8Esempio di variabilità a scala sinottica di
alta frequenza: la Ciclogenesi ligure
1 2
Frequenza di Ciclogenesi nel Mediterraneo
9Esempio di fenomenologia a mesoscala:
La deformazione dei “fronti” causata dalle Alpi
Climatologia delle piogge
e delle temperature nel BPA
10Le precipitazioni sul BPA
Precipitazione totale annua
Periodo: 1961-2000 (mm/year).
Precipitazione totale
Medie stagionali
Cacciamani e Zuccherelli, 2001
112 3 Ciclo annuale della
precipitazione mensile
in 5 macro-aree
del Nord Italia
5 4
Area Synop stations
1 Area Venezia, Padova, Treviso,
1 Adriatica Bologna, Ravenna, Rimini e
Falconara
2 Pianura Milano Linate, Brescia, Verona,
Padana Vicenza, Bergamo e Piacenza
centrale
3 Pianura Torino, Bric Della Croce, Cameri,
Padana Malpensa e Monte Bisbino
occident.
4 Area Arezzo, Pisa, Genova, Firenze,
Tirrenica Passo della Cisa e Monte Cimone
5 Alpi Bolzano, Passo Rolle, Paganella,
Dobbiaco, Tarvisio e Trieste
Cacciamani e Zuccherelli, 2001
1 Andamento
Temporale
2
3
5
4
Cacciamani e Zuccherelli, 2001
12Regimi pluviometrici: Non pioggia
Campo medio
Deviazione
standard
Anomalia della Z500
quando “NON
H PIOVE”
Quadrelli, Cacciamani e Lazzeri, 2000, Accord Project (UE-5)
Regimi pluviometrici: Pioggia intensa
Campo medio
Deviazione
deviation
Anomalia della Z500
L quando PIOVE
MOLTO
Quadrelli, Cacciamani e Lazzeri, 2000, Accord Project (UE-5)
13Struttura spaziale del
regime 1 di pioggia intensa
sull’area Alpine e BPA e
H circolazione in quota
L corrispondente
Debole Anomalia di Z500
centrata su Regno Unito:
Flusso in quota da sud-ovest
Pioggia in Liguria,
App.emiliano e Friuli
Quadrelli, Cacciamani e Lazzeri, 2000, Accord Project (UE-5)
Struttura spaziale del
regime 2 di pioggia intensa
sull’area Alpina e BPA e
circolazione in quota
L corrispondente
Forte Anomalia di Z500
centrata su Francia-Spagna
Flusso in quota da sud/sud-est
Pioggia elevata in Piemonte
settentrionale e Liguria
Quadrelli, Cacciamani e Lazzeri, 2000, Accord Project (UE-5)
14Struttura spaziale del
regime 3 di pioggia intensa
sull’area Alpina e BPA e
L circolazione in quota
H corrispondente
Struttura a dipolo
dell’anomalia di Z500 con
minimo su Regno Unito e max
su Atlantico orientale:
Flusso in quota da nord-ovest
Pioggia sui versanti franco-
svizzeri delle Alpi. Poca
pioggia sul BPA
Quadrelli, Cacciamani e Lazzeri, 2000, Accord Project (UE-5)
Struttura spaziale del
regime 4 di pioggia intensa
sull’area Alpina e BPA e
H circolazione in quota
L corrispondente
Forte Anomalia di Z500
centrata su Regno Unito:
Intenso flusso in quota da sud-
ovest
Pioggia in Liguria, Appennini,
max in Friuli, Istria e Croazia
Quadrelli, Cacciamani e Lazzeri, 2000, Accord Project (UE-5)
15Le temperature nel BPA
1 2
3 5
4
Cacciamani e Zuccherelli, 2001
16Temperature and Precipitation Change, A2 Scenario
Temperature Change Precipitation Change
HOT WET
Winter Winter
DRY
HOT
Summer Summer
Cambiamenti in Tmax estiva
periodo 2070-2100,scenario A2
6
5
T(°C)
4
3
2
1
0
Bobbio S.Lazzaro Bedonia Parma Bologna Firenzuola Alfonsine Verghereto Emilia-
-1 A. Romagna
-2
-3
stazioni
Cambiamenti in Tmin invernale
periodo 2070-2100,scenario A2
5
4
3
T°(C)
2
1
0
Bobbio S.Lazzaro Bedonia Parma Bologna Firenzuola Alfonsine Verghereto Emilia-
A. Romagna
stazioni
17Conclusioni
Il clima del BPA è influenzato dalla configurazione
della circolazione atmosferica a scala globale e
sinottica che, interagendo con la complessa
geomorfologia del territorio, crea una vasta varietà di
regimi pluviometrici alle scale minori
L’analisi dei trend mostra, sul BPA, un netto aumento
delle temperature e una leggera diminuzione delle
piogge anche se è evidente una forte variabilità
spaziale
E’ necessario disporre di data-set molto più adeguati
(maggiore densità spaziale) per risolvere le strutture
meteo-climatiche più piccole. Si richiede una forte
collaborazione tra Enti nazionali, reginali (Arpa) e di
Bacino, per favorire l’interscambio di dati e know-how
e definire una moderna climatologia del BPA, che al
momento ancora non esiste !
FINE
Grazie per l’attenzione
18Diapo di riserva
LE PRECIPITAZIONI SULL’AREA
ALPINA E IL BPA
Frei & Schaer, 1998
19Trend invernale
Trend: isolinee, mm/giorno per dieci anni e valori del t-test a due code.
Livelli significativi per l’ipotesi nulla di non significatività del trend:
99%, 98%, 95%, 90%, 80% and 70%.
L
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