Mercato digitale in Italia: un valore di oltre 66 milioni di euro. I dati
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RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web HiQPdf Evaluation 06/08/2017 Economia digitale News Mercato digitale in Italia: un valore di oltre Smart Money 66 milioni di euro. I dati Ischool Le piccole aziende faticano a innovarsi e preferiscono PC e telefono fisso. L’utilizzo dei social è inferiore alla media europea. L’analisi e i trend The Food Sara Riboldi Makers 8 giugno 2017 The Next Tech I l mercato digitale in Italia e i nuovi strumenti di comunicazione stanno trasformando la società. L’innovazione digitale sta avendo un forte impatto sullo Open Innovation sviluppo del mercato ICT (Information and Communications Techonology), cioè sull’insieme delle tecnologie che realizzano i sistemi di trasmissione e di elaborazione delle informazioni. Il Governo italiano ha indicato le linee di azione Cyber Security nel ‘Piano nazionale Industria 4.0’, in modo da incentivare e favorire il processo d’innovazione. In questo contesto anche le imprese sono impegnate nella riorganizzazione digitale, cercando di adeguarsi a quella che è conosciuta come la quarta rivoluzione industriale. L’accesso a Internet attraverso l’alta velocità diventa essenziale per utilizzare al meglio le tecnologie digitali, in un’ottica di efficacia ed efficienza. Nel campo della comunicazione, i dispositivi mobili, i social, gli strumenti di messaggistica come WhatsApp o Messenger e le forme alternative alla telefonia tradizionale (per esempio Skype) diventano fondamentali. Ma le piccole e medie imprese italiane quanto sono pronte a invertire la rotta? Il mercato digitale in Italia: un valore di oltre 66 milioni di euro Secondo i dati forniti nel rapporto di Assinform, ‘Il digitale in Italia 2017’ (realizzato in collaborazione con NetConsulting Cube e datato 9 marzo 2017), il mercato digitale nello scorso anno è cresciuto dell’1,8%, raggiungendo i 66.100
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web milioni di euro. HiQPdf Evaluation 06/08/2017 Per quest’anno si stima una crescita pari al 2,5%, toccando circa 67.700 milioni di euro. Sono cresciuti tutti i settori: i Servizi ICT – spinti dal Cloud (cioè l’insieme di soluzioni che implicano una gestione condivisa da remoto dei sistemi di informazione aziendali) – hanno registrato un aumento dell’2,5%, arrivando a 10.631,6 milioni di euro nel 2016. Una crescita ancora maggiore hanno avuto i Software e le soluzioni ICT, pari al 4,8% (6.258,8 milioni di euro). Il Cloud ha registrato un incremento pari al 23%, l’Internet of things (espressione che si riferisce all’identità elettronica data agli oggetti della realtà, che assumono un ruolo attivo tramite il collegamento alla Rete) ha chiuso il 2016 a + 4,3%, il Mobile Business (l’uso di servizi e applicazioni su dispositivi mobili che permettono un collegamento costante con lo spazio lavorativo) ha registrato un incremento pari a +13,1%, mentre il mercato delle innovazioni legate alla sicurezza è cresciuto dell’11,1%. Dispositivi e sistemi hanno registrato un aumento pari a 1,4% (17.229,6 milioni di euro), mentre i contenuti digitali e il Digital Advertising hanno avuto un incremento pari al 7,2%, toccando i 9.622,2 milioni di euro. Il mercato digitale italiano sembra dunque essere in continua crescita. In questo quadro però – come sottolinea il rapporto ‘Il digitale in Italia 2016’ di Confindustria Digitale e Assinform (con la collaborazione di NetConsulting e degli Osservatori del Politecnico di Milano) – gli investimenti maggiori sono sostenuti dalle grandi aziende. Le piccole e medie imprese ancora faticano a sostenere iniziative tecnologiche dal punto di vista delle risorse economiche e anche nel campo della comunicazione sono legate alle forme tradizionali quanto più sono piccole. Le piccole imprese preferiscono telefono e PC fisso A fornire uno spaccato della situazione di piccole e medie imprese è AGCOM, nel rapporto ‘Il consumo di servizi di comunicazione nelle piccole e medie imprese: esperienze e prospettive’. I dati provengono da un’indagine condotta per conto dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dalla società IZI – Metodi, analisi e valutazioni economiche su un campione di circa 600 imprese con meno di 250 dipendenti nel periodo settembre – dicembre 2015. Interessanti sono i dati relativi alla dotazione dei device. Il telefono e il PC fisso restano i preferiti, mentre smartphone e tablet sono i meno diffusi. L’utilizzo di cellulari, portatili, tablet e smartphone cresce con l’aumentare della dimensione d’impresa, ma ancora non raggiunge i numeri degli apparecchi fissi. Qualche dato: il telefono e il PC fisso rientrano nella dotazione delle piccole e medie imprese italiane rispettivamente per il 91% e l’86,1%. La percentuale del cellulare è pari al 61,7%, mentre il PC portatile rientra nella disponibilità aziendale per il 52,6%, seguito dallo smartphone (45,9%) e dal tablet (28,3%). Il trend risulta essere confermato per quanto riguarda i dispositivi usati per
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web l’accesso a Internet: l’85,9% delle imprese vi accede da rete fissa, il 72,1% da HiQPdf Evaluation 06/08/2017 rete senza fili, il 60,9% da cellulare o smartphone, il 34,7% da tablet e il 26,1% accede al Web attraverso rete mobile. Poco più del 6% vi accede tramite Smart TV. Le piccole aziende sono le più disposte a pagare per aumentare la velocità di connessione L’uso dei servizi web e delle tecnologie digitali è strettamente legato a una connessione ad alta velocità. Tuttavia, il 42% delle imprese italiane non conosce la velocità di connessione raggiunta. Il dato aumenta nelle micro imprese con meno di 10 addetti (42,7%), scende al 38,1% nelle imprese con un numero di addetti compreso tra le 10 e le 49 unità e si riduce al 24,1% nelle aziende con almeno 50 addetti. Fra le imprese che dichiarano di conoscere la velocità della connessione a Internet (il 47%), il 66% si connette a una velocità fino a 10 Mbps, mentre il 24% dichiara di connettersi a una velocità compresa tra i 10 e i 30 Mbps. Solo il 10% dichiara di collegarsi a una velocità compresa tra i 30 e i 100 (e più) Mbps. AGCOM mette in luce anche un fatto degno di nota: le imprese che hanno una bassa velocità di collegamento sono più propense a investire per avere una velocità di connessione più alta. Il 33%, infatti, dichiara di essere disponibile a spendere fino ai 5 euro (il 14%), tra i 5 e i 10 euro (il 7%) e più di 10 euro (il 12%). Al contrario, il 59% delle imprese con Internet superveloce dichiara di non essere disposto a pagare alcunché e solo il 15% si dichiara disponibile a pagare più di 10 euro. Uso dei social network: Italia inferiore alla media europea I social network offrono una grande opportunità di generare valore. Infatti, consentono operazioni di marketing molto più in linea col il target della clientela e permettono una relazione attiva e coinvolgente con i clienti. Rappresentano, dunque, un’importante forma di comunicazione contemporanea. Tuttavia, secondo l’Eurostat (l’ufficio statistico dell’Unione Europea i cui dati sono stati ripresi da AGCOM) nel 2016 le imprese con almeno 10 addetti che hanno usato i social rappresentano il 37%, con una media inferiore a quella europea (pari al 42%). Il primato per l’uso dei social spetta a Malta (70%) e all’Irlanda (65%). I paesi con la percentuale più bassa di aziende che utilizzano i social nel 2016 sono la Lettonia (25%) e la Polonia (23%). Fra i social, Facebook è il più utilizzato dalle imprese Secondo i dati AGCOM, fra le imprese che hanno almeno un account sui social network, il 12,1% ha due profili aziendali su due social differenti mentre il 10,8% ne ha tre. Facebook è il più utilizzato (il 25% delle piccole e medie imprese), mentre Twitter è usato solo dal 6%. In un basso 6% sono racchiusi altri social: Google+ e Linkedin sono i più utilizzati, mentre risulta essere poco usato You Tube (il 25%), che invece è molto diffuso fra le persone. Ovviamente le imprese più grandi sono più inclini a utilizzare i social per la loro strategia di comunicazione. Una curiosità: la diffusione di Facebook raggiunge il suo valore massimo (quasi il 34%) nelle imprese attive nel turismo e nel commercio. Twitter è invece più usato nelle imprese attive nel settore dei servizi.
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web Alessandro Sisti: “Nell’utilizzo dei social, HiQPdf Evaluation 06/08/2017 scontiamo un ritardo culturale” A commentare i dati è Alessandro Sisti, docente nei master di specializzazione della Luiss Business School, dell’Università Cattolica di Milano, della IULM e del Sole 24 Ore. Inoltre, Sisti è Google Certified Professional, esperto di pianificazione pubblicitaria, digital marketing e dei processi di trasformazione digitale. Ha appena pubblicato il libro ‘Digital transformation war’ (edito da Franco Angeli) e il 14 giugno parteciperà alla Social Media Week a Milano. “Noi scontiamo un ritardo culturale italiano nell’utilizzo dei social all’interno della comunicazione d’impresa. Questo è dovuto anche al timore di perdere il controllo nella comunicazione. Inoltre, si tende a usare Facebook in maniera impropria, in modo unidirezionale, mentre la base del social è la comunicazione bidirezionale”. Facebook è infatti un social dove il contatto tra impresa e cliente diventa centrale. Creare e scambiare contenuti on line con i propri clienti è una preziosa opportunità aziendale, che spesso non viene sfruttata. Ma c’è anche un altro errore che secondo Sisti commettono le imprese: la sottovalutazione di Linkedin e You Tube come canali di comunicazione aziendale per spiegare le caratteristiche del prodotto, affidandosi in maniera quasi totale a Facebook. Una possibile strada da percorrere? “Bisogna internalizzare le competenze e non delegarle ad aziende esterne”. Le aziende non amano WhatsApp e Messenger Lo sviluppo tecnologico ha introdotto nuove forme di comunicazione alternative alle chiamate vocali e ai servizi di posta tradizionali. WhatsApp, Messenger, Skype e la posta elettronica sono ormai all’ordine del giorno. Quanto le piccole e medie imprese utilizzano questi strumenti? Secondo il rapporto di AGCOM, il 63% delle persone utilizza WhatsApp e Messenger, ma solo il 41% delle aziende ne fa uso. I servizi alternativi al telefono (come Skype) sono invece più diffusi fra le imprese rispetto agli individui (il 26% rispetto al 21%). In ogni caso, l’utilizzo dei servizi di messaggistica è aumentato del 45%. Invece, per quanto riguarda strumenti come Skype, il 63% delle imprese dichiara di non aver variato i
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web consumi. Stanno prendendo sempre più piede nuove App che permettono HiQPdf Evaluation 06/08/2017 funzioni specifiche e che mettono in contatto imprese e clienti. E mail e posta elettronica certificata stanno sostituendo i servizi di posta tradizionali. Siti web e blog ancora poco diffusi fra le piccole imprese Se si parla di digitale, non si può evitare di fare un accenno alla presenza dei siti web, di cui ormai la rete è colma. Il sito per un’impresa può avere importanti potenzialità ed essere utilizzato come una sorta di vetrina senza confini fisici. In Italia però sembra esserci scarsa consapevolezza. Poco più del 50% delle piccole e medie imprese, infatti, dichiara di avere un sito. La percentuale cresce con le dimensioni aziendali: l’86% delle imprese con numeri di addetti compresi tra le 10 e le 49 unità dichiara di avere un sito. La percentuale aumenta per le aziende che superano i 50 addetti (il 93%) ma scende al 51% per le imprese con meno di 10 addetti. Il blog è ancora meno utilizzato: solo il 2,5% delle aziende di piccole e medie dimensioni ne fa uso. SI PARLA DI: comunicazione mercato digitale Piccole aziende Siti Web Social « Articolo precedente Articolo successivo » Elezioni nel Regno Unito. Theresa May e la battaglia contro Mercato digitale in Pokémon, in arrivo Mette un “like” su un i diritti umani Italia: un valore di due nuovi giochi su post diffamatorio. La prima ministra britannica ha detto che oltre 66 milioni di Nintendo 3DS e Condannato a euro. I dati Switch risarcire 3.500 euro cambierà le leggi sul rispetto dei diritti umani, se intralceranno la lotta all’estremismo e al terrorismo Instant payment, le banche sono pronte alle rivoluzione? Equity crowdfunding, Forbes lancia la Il car sharing ci piace, Secondo Deloitte le banche italiane limiti e opportunità | Il maxiclassifica sul ma non decolla. E i perderanno entro il 2020 il 29,5% dei ricavi punto con Gianmarco business sportivo: la conti (ancora) non da pagamenti che avevano raggiunto nel Carnovale (Scuter) prima italiana è tornano | Analisi 144esima 2015. In compenso saranno mitigati i costi sociali di un paese oggi ancora molto legato ai contanti
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web HiQPdf Evaluation 06/08/2017 Una community di genitori (e di prodotti) per Il laboratorio BIZ Factory 2017, Cyberbullismo: le app educare i bambini (gratuito) che ti vince il burro-cacao per difendersi, i insegna a diventare monodose progetti, la legge col metodo frontend developer. Born2code Montessori. Togenther Togenther è un portale che raccoglie le esigenze dei genitori sull’educazione dei propri figli per individuare prodotti di qualità, realizzati da piccole aziende italiane, e venderli on line. Tutti a un prezzo più vantaggioso. Quella (piccola) scossa elettrica che accelera Il chiosco gigante per Gli studenti friulani al Anche la doggy bag di l’essicazione. La la frutta e verdura lavoro su un’app per il reBOX tra i progetti a self-service di San Daniele, il “loro” impatto sociale di ricerca Walmart prosciutto Social Fare | Intervista Basta una piccola scossa elettrica per azzerare i tempi di essicazione e rendere più economico il processo industriale. La scoperta dell’Università di Lund Acadermic trasforma gli scarti alimentari in prodotti Apple sfida Amazon Cosa significherebbe Silk Biomaterials, la cosmetici eco- Echo con l’HomePod, avere l’intelligenza seta che entra nel l’assistente casalingo artificiale come mondo dell’healthcare compatibili che risponde grazie a presidente Attraverso un metodo estrattivo che fa uso Siri
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web delle microonde, la startup nata nei laboratori dell’Università di GenovaHiQPdf Evaluation riesce a ricavare 06/08/2017 sostanze nutrienti e antiossidanti per la pelle dai componenti naturali contenuti nel cibo destinato ad essere buttato Alla Microsoft House la startup che mappa SOFORT stringe un #FuturoPeriferie A Milano un #AXACafe l’inquinamento. accordo con Martha’s partire dalla cultura dedicato a Innovation Cottage per i per rigenerare la città Hub QCumber. Video pagamenti con Con il protocollo tra Ministero dell’Ambiente bonifico online e Regione Lombardia, la piattaforma per il social engagement si occuperà degli oltre 200 Comuni della provincia di Brescia Rischio attacchi tramite PowerPoint. Ecco cosa c’è da Sicurezza informatica, Wannacry: “Un caso sapere per mettersi soluzioni tecniche, da studiare ma nulla nuovi tool. HackInBo | Venti anni di legge di preoccupante”. al riparo Intervista sulla privacy: il Intervista a Dolman Un nuovo metodo consente di infettare Garante attacca la Aradori (NTT DATA geografia dei poteri Italia) sistemi utilizzando presentazioni. Il malware nel web e la si avvia posizionando la freccia del mouse disattenzione alla su un falso collegamento. Settare in modo cybersecurity sicuro gli strumenti Microsoft è più facile del previsto ARTICOLI RECENTI GLI ULTIMI BANDI AUTORI ARGOMENTI Elezioni nel Regno Unito. Theresa Bando alle Periferie, a Agrimi - Leo, Aldo V. Pecora, APP DALMONDO DIGITAL MAGICS EXIT May e la battaglia contro i diritti disposizione 540 mila euro per la Alessandro Frau, Alessandro Rimassa, FACEBOOK GOOGLE umani riqualificazione urbana Alessia Serafini, Alessio Nisi, ILFUTURODELLAVORO INVESTIMENTI
RASSEGNA WEB STARTUPITALIA.EU Data pubblicazione: 08/06/2017 Link al Sito Web Andrea Romoli, Anna Gaudenzi, Mercato digitale in Italia: un StartUp Initiative Intesa Sanpaolo: LAVORO LUISS ENLABS valore di oltre 66 milioni di euro. I HiQPdf Evaluation Automotive & Transportation 06/08/2017 Antonella Di Noia, Antonio Carnevale, MARK ZUCKERBERG MICROSOFT ROMA Antonio Simeone, Arcangelo Rociola, dati ROUND SALASTAMPA SILICON VALLEY Women entrepreneurs mentoring Arcangelo Rociola - Aldo Pecora, STARTUP STARTUPNEWS VENTURE Pokémon, in arrivo due nuovi competition Arcangelo Rociola - Lara Martino, VENTURE CAPITAL giochi su Nintendo 3DS e Switch Arturo Di Corinto, Balena - Rociola, YEI [email protected] 2017: un Carlo Purassanta, Carlotta Balena, Mette un “like” su un post bando per startup che cercano Chiara Spinelli, Cinzia Franceschini, diffamatorio. Condannato a partnership in Francia David Casalini, Diego Banovaz, risarcire 3.500 euro Start Value, call for digital startup Emanuela Perinetti, Enrico Verga, Smart Home, Payment e Industria Eugenio Damasio, Federica Delogu, 4.0, TIM #WCap cerca partner tra Federico Guerrini, Ferdinando Cotugno, le startup. Aperta la call Flavia Weisghizzi, Francesca De Matteis, Francesco Inguscio, Francesco Rende, Francesco Riccardi, Giampaolo Colletti, Giancarlo Donadio, Gianvito Rutigliano, Giovanni De Caro, Giulia Sabella, Guest, Lacerba.io, Lara Martino, Lara Martino, Lorenzo Gottardo, Lorenzo Grighi, Luca Scarcella, Lucia Lorenzini, Luigi Capello, Marcello Mari, Marco Bicocchi Pichi, Maria Elena Viggiano, Maria Teresa Cometto, Mariachiara Furlò, Massimo Fellini, Monica Gobbato, Orianna Briceno, Paolo Cellini, Paolo Fiore, Raffaele Gaito, Raffaele Gaito, Redazione, Riccardo Luna, Roberto Bonzio, Rociola - Cosimi, Rociola - Fiore, Rociola - Furlò, Rociola - Guerrini, Salvatore Santangelo, Sara Mauri, Sara Moraca, Sara Riboldi, Sergio Stanco, Simone Cosimi, Stefania Leo, Stefania Leo, Tiziana Lombardo, Valentino Megale, Valerio De Molli, Vincenzo Tiani StartupItalia! è una testata registrata presso il tribunale di Roma n. 167/2012. Direttore responsabile: Riccardo Luna. Un progetto RnDlab. Membri ItaliaStartup. Privacy Policy
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