Media e migrazioni: una questione politica. I migranti nei media italiani
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FQTS2020 (Formazione Quadri Dirigenti del Terzo Settore) - Prima settimana intensiva Caserta 10-15 novembre - Grand Hotel Vanvitelli 12 novembre 2015, ore 14.30-18.30 Media e migrazioni: una questione politica. I migranti nei media italiani Prof. Marco Bruno Sapienza Università di Roma Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale marco.bruno@uniroma1.it
Media e migrazioni: una traccia di lavoro • Qualche spunto teorico-interpretativo – Dalla mediazione a Mediapolis: l’Altro e la dimensione etica dei media – I media, i processi di framing e la costruzione dei social problems – Il giornalismo e la sua dimensione etico-deontologica: questioni di responsabilità sociale • Elementi per una fenomenologia dell’immigrazione nei media – Frame e icone delle migrazioni, il caso degli arrivi via mare – Fotogrammi immobili e gigantografie – Il peso della cronaca, delle etichette, delle fonti M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Perché il modo in cui i media trattano l’immigrazione e le diversità è così centrale per comprendere la comunicazione contemporanea? Comunicazione e costruzione sociale della realtà: il nesso mediazione – rappresentazioni sociali I media e le rappresentazioni nel discorso pubblico dei migranti -> delle minoranze -> della società Un’informazione corretta e responsabile sulle componenti più “deboli” significa una informazione corretta e responsabile sulla società in quanto tale, attraverso il riconoscimento della sua natura plurale. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Dalla mediazione a Mediapolis I media visti nella loro dimensione etico-morale: centrali i concetti di prossimità e distanza. Nella società globalizzata i media operano contemporaneamente in termini di sconnessione concreta e riconnessione simbolica. “Una questione fondamentale che sta al centro di qualsiasi progetto di ricerca di una sfera pubblica più etica e virtuosa è quella relativa a come i mezzi di comunicazione di massa scelgano di rappresentare, o si trovino a rappresentare, per convenzione, l’altro, quell’alterità che altrimenti non sarebbe accessibile” (R. Silverstone: “Mediapolis. La responsabilità dei media nella civiltà globale”, 2007, p. 17). M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Dalla mediazione a Mediapolis Quindi, la dimensione “etica” del mondo mediatizzato si può misurare su come una società pienamente mediatizzata tratta il tema dell’Altro. L’altro da sé non più come semplice “straniero” (e già non sarebbe più lo straniero di Simmel, con la sua carica innovatrice), ma sempre più spesso “simbolo” di marginalizzazione anche comunicativa e di esclusione sociale, entrambe strategie di difesa rispetto alle contraddizioni della modernità radicale (es. i surrogati di comunità evocati da Bauman, l’ossessione delle identità, etc.). L’Altro come cifra per comprendere come l’uomo si rapporta a questo paesaggio mediale globalizzato, fatto di immagini e flussi simbolici, rappresentazioni e “sceneggiature di vite possibili” (Appadurai, 1999): si tratta di rapportarsi anche “moralmente” con le vite degli altri. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Le migrazioni fenomeno globale: le direttrici delle migrazioni contemporanee e il “posto” dell’occidente
Comunicazione, informazione e costruzione della realtà. La prospettiva del framing Precisazioni necessarie: quali media, quali formati Focus sull’informazione (mainstream) Giornalismo e rappresentazioni della realtà. Alcuni nodi - Il concetto di mediazione - La professione giornalistica e la falsa metafora dello specchio - Gli studi sul newsmaking l tema della notiziabilità - Verità, attendibilità, verosimiglianza, accuratezza (“il rispetto della verità sostanziale dei fatti) - L’interesse pubblico e la responsabilità sociale - Rappresentazioni e reale, costruzione sociale (mediale) della realtà M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Le teorie sui media, sulla rappresentazione sociale e sugli effetti Il problema degli effetti -Estesi / Limitati -Puntuali / Cumulativi -Breve / Medio / Lungo periodo -Comportamentali / relativi agli Atteggiamenti / Cognitivi -Agenda setting. Le “liste di cose”, l’odg del giorno -Il priming -Il framing M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Il framing nell’evoluzione delle teorie sui media. Agenda setting Gatekeeping e definizione di rilevanza -Interesse pubblico e criteri di notiziabilità -Tematizzazione -Le ricerche sul newsmaking. Prassi organizzative e routines produttive -Bias giornalistico. Involontarietà e inconsapevolezza -Intermedia influence e intermedia agenda setting M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Agenda setting L’ipotesi dell’agenda setting -What to think e what to think about “La stampa può non riuscire per la maggior parte del tempo nel dire alla gente a cosa pensare, ma essa riesce in modo formidabile nel dire ai propri lettori riguardo a che cosa pensare” (Cohen 1963, p. 13) N.b.: Ipotesi o teoria ? (o postulato?) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Agenda setting I postulati dell’agenda setting -Selezione: “la gente tende a includere o escludere dalle proprie conoscenze ciò che i media includono o escludono dal proprio contenuto” (Shaw 1979, p. 96) -Gerarchizzazione: “il pubblico inoltre tende ad assegnare a ciò che esso include un’importanza che riflette da vicino l’enfasi attribuita dai mass media agli eventi, ai problemi, alle persone” (ibid.) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Agenda setting I postulati dell’agenda setting -Selezione e Gerarchizzazione -Effetto di agenda completo, parziale per selezione, parziale per gerarchizzazione, inesistente (Marini, 2006, p. 5) -Lang e Lang (1962), realtà “di seconda mano” M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Agenda setting Trasferimento di rilevanza -Collocazione, Salienza, Apprendimento del lettore -Problema comunicazione come trasferimento -Realtà e metafora dello specchio Limiti e effetti cognitivi; conoscenze e atteggiamenti Teorie “parallele”: Coltivazione Spirale del silenzio M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Agenda setting Agenda setting come insieme di vincoli Il pubblico non è considerato passivo, tuttavia quando le persone costruiscono attivamente le proprie immagini della realtà le persone sono vincolate alla disponibilità di informazioni veicolate dai media. Problema: quali temi? Prospettiva media-centrica M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Agenda setting Agenda setting: sviluppi e derivazioni •Priming Fiske-Taylor 1984; Iyengar-Kinder 1987; (prima, Weaver 1977) Capacità dei media di “imbeccare”, “innescare”: giudizi a partire dai temi Teaching function dei media: trasferimento non di rilevanza ma dei criteri di rilevanza M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
I media e la costruzione dei social problems L’immigrazione: dal singolo evento (spesso di cronaca) alla costruzione del “problema sociale”. Attraverso dinamiche più dirette (tipiche della costruzione dei news frames): -Inserimento dell’evento in una “catena” di eventi (ad esempio: “ennesimo episodio…”) -Attribuzioni di responsabilità. Ricerca di possibili cause; connessioni e spiegazioni -Individuazione di soluzioni possibili (la politicizzazione delle issues; la richiesta di soluzioni normative) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
I media e la costruzione dei social problems E attraverso dinamiche rappresentative più indirette: - La “definizione della situazione” - Metafore - Scelte lessicali, titolazioni, dimensione visiva (immagini e foto) - Ipertipizzazione dei protagonisti - Uso delle etichette nazionali (estensione dello stigma dal soggetto al gruppo; stereotipi “etnici”) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
La costruzione dei problemi sociali I “social problems” e la questione dell’oggettività I problemi sociali sono costruzioni (Loseke 1999) e come tali sono essi stessi degli oggetti culturali. I “claims-makers”, attori significativi legittimati a sollevare problemi. Costruzione delle identità collettive e problema del riconoscimento. (L’esempio dei Balcani, tra etnie e “comunità immaginate”). M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
La costruzione dei problemi sociali (e il ruolo dei media) Dal fatto, all’evento, al tema (problema sociale) Come i fatti si trasformano in notizie. Come i fatti si trasformano in oggetti culturali. Agenda setting. Gatekeeping e criteri di notiziabilità (esempio criteri sostanziali o relativi al medium) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Frame nell’informazione e approccio costruzionista Approccio costruzionista: il framing è il “processo attraverso cui i professionisti dell’informazione mettono ordine [negli] avvenimenti, li riorganizzano, danno loro un senso, ne individuano una linea direttrice e infine ne fanno una notizia” (Barisione 2006, p. 31 parlando di Tuchman, 1978) Gitlin: “principi di selezione, enfasi e presentazione composti di piccole, tacite teorie riguardo a ciò che esiste, accade, conta” (1980, pp. 6-7) Più efficace quanto più è dato per scontato M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Frame come forma e struttura Il concetto di frame nell’informazione Gamson (Talking politics, 1992) Dispositivi di framing (scelte linguistiche e strutture retoriche): •Metafore •Esemplari •Frasi a effetto •Raffigurazioni •Immagini visive Successione di frame (es. nucleare) Conflitto tra frame (es. droga) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Frame come forma e struttura Principio di connettività Non solo i diversi elementi che costituiscono il framing ma anche le loro relazioni. Immaginandoli come elementi di una struttura o del telaio (ad esempio di un veicolo), la loro forma e la loro combinazione produce sia l’aspetto che il messaggio presenta, se visto dall’esterno, sia le sue componenti interne, che tale costruzione sostengono. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Frame come forma e struttura Struttura portante (scheletro, supporto) “Come in una costruzione, è lo scheletro, la struttura che dà supporto e forma all’insieme: tale struttura è invisibile ai nostri occhi una volta che la costruzione è completata, eppure possiamo dedurre la sua presenza” (Marini 2006, p. 70) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Frame come forma e struttura Struttura portante (scheletro, supporto) Le componenti del frame e le loro combinazioni sostengono il discorso, lo mantengono in piedi e gli conferiscono una forma che sia in grado di reggere: il frame è così «una risorsa preziosa, cornice e telaio, è indispensabile per mettere e tenere insieme il quadro della realtà, non si aggiunge alla realtà ma la regge» (Bovone 2001, p. 10). Attributi di coerenza e di coesione tra i vari elementi. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Frame come forma e struttura Problema, ad esempio, nell’analisi di un oggetto culturale o comunicativo: si considerano i singoli elementi o il risultato finale (la rappresentazione macro)? Il framing è esattamente il processo per cui singoli elementi, per le loro caratteristiche e per come si connettono tra loro, danno indicazioni più generali sull’interpretazione del fatto I singoli mattoni e l’intero edificio
Il frame nell’informazione come processo, dinamiche del framing L’idea che il frame sia una prospettiva utile ad analizzare la produzione, circolazione e condivisione di informazione deve molto del suo potenziale esplicativo al riconoscimento del suo carattere processuale e quindi dinamico. È l’intero processo comunicativo a presentarsi come un insieme di azioni, momenti, situazioni non inquadrabili in termini di staticità. Si può infatti parlare di emersione di un frame, quindi di un processo di frame building, ma anche di setting del frame (de Vreese 2005, p. 51) come interazione tra predisposizioni del pubblico e frame dei media. Figura 1. Un modello processuale integrato di framing Fonte: de Vreese (2005), p. 52; elab. Bruno (2014) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Categorizzare le ricerche sul framing: Frame generali e specifici Frame generali Frame di gioco e di governo Game schema vincere/perdere - «horse race» schema (esempio frame che attingono al vocabolario sportivo per il racconto della politica) Frame strategici Estensione del game schema. Esempio guerra. Binomio vittoria/ sconfitta. Ruolo dei cittadini Frame episodici e tematici Legato alle prassi giornalistiche. Iyengar (1991): effetti sulla spiegazione e attribuzione di responsabilità M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Categorizzare le ricerche sul framing: Frame generali e specifici Frame generali Modelli di lettura (Neuman et al. 1992) - human impact, in cui il frame si focalizza sulla descrizione dei gruppi e degli individui interessati da un tema; - powerlessness, in cui il frame riguarda la presenza di forze che sovrastano le capacità operative di individui o gruppi; - economici, in cui il frame è articolato in termini di valore economico e di calcoli di tipo costi/benefici; - valori morali, in cui il frame si riferisce a una dimensione etica, morale e di prescrizioni sociali; - conflitto, in cui il frame si riferisce alla comune pratica giornalistica di articolare il racconto nei termini di uno scontro e competizione tra due posizioni, interpretazioni ecc. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Meccanismi di frame nell’informazione Una concezione multidimensionale e attenta al “culturale” • l’insieme dei contenuti verbali, visuali e simbolici che, organizzati all’interno di un testo, costituiscono un momento rilevante nella costruzione dei significati (Reese 2003, p. 15) Rapporto tra evento, tema e frame. Concetto di issue frame: • l’idea organizzativa centrale o la trama che conferisce significato a una striscia di eventi che si dipana, e tra questi eventi intreccia connessioni (Gamson, Modigliani 1987, p. 143) Il passaggio dal tema alla tematizzazione, attraverso la catena di eventi porta con sé un preciso «principio organizzativo». Esplicitare le subissues (i sotto-temi), le diverse posizioni, conferire continuità a una sequenza altrimenti frammentata di riferimenti a notizie o presunte tali, e così via. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Meccanismi di frame nell’informazione La costruzione dei problemi sociali (e il ruolo dei media) Dall’evento alla catena di eventi. Dallo sbarco all’“emergenza sbarchi” • Statements and political stances! • Request for regulatory intervention! Media! Landings as [FRAMING]! social • Invasion-Alarm! ! problem! • Pietism! Landings (as theme)! Landing 1! Landing 3! Landing 4! Landing 2! Construction of insecurity! M. Bruno, “The journalistic construction of «Emergenza Lampedusa»: The «Arab Spring» and the «landings» M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - issue in media representation of migration”. In: Bond E., Bonsaver G., Faloppa F. eds., Destination Italy: Media e migrazioni Representing Migration in Contemporary Media and Narrative, Peter Lang, Oxford.
Meccanismi di frame nell’informazione La costruzione dei problemi sociali (e il ruolo dei media) Quadro sintetico dispositivi di news-frame nella rappresentazione degli sbarchi a Lampedusa Dispositivi di Framing Frame dell’allarme Frame del pietismo (minoritario) Raffigurazioni Clandestini. Disperati. Migranti Extracomunitari Ruolo Attivi Passivi. Vittime Metafore e frasi a effetto Tsunami umano. Maxi Cimitero Mediterraneo. sbarco. Ondata migratoria. Esemplari “Sbarchi e caos dell’anno Emigrazione italiana nel scorso”. passato. Precedenti incidenti in mare. Immagini visive Giovani uomini. Forze Donne, bambini. dell’ordine, militari. Soccorritori. Imbarcazioni. Definizione del problema Invasione. Immigrazione Emergenza umanitaria. incontrollata. Emergenza Fuga di profughi, da guerra sbarchi. e miseria. Attribuzione di Lassismo e pochi controlli. Paesi occidentali. Scafisti. responsabilità Inazione dell’Europa M. Bruno, 2016 (in corso di pubblicazione) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
I media e la costruzione del problema sociale immigrazione Rappresentazione della “realtà” o costruzione (mediale) della “realtà”? Esempi di distorsioni - Il numero di immigrati - L’irregolarità - Religione e cultura M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
I media e la costruzione del problema sociale immigrazione In realtà, per quel che riguarda l’immigrazione sembra essere spesso in atto una dinamica che procede in senso inverso. Dal “problema” sociale ai singoli fatti: l’eterno presente dei media I media, in questo modo moltiplicano i migranti, ne aumentano a dismisura l’impatto sulla retina della percezione sociale. Alcuni dati, ad esempio, sulla percezione in termini quantitativi: Come accade anche negli altri paesi, gli italiani sovrastimano nettamente la presenza degli immigrati sul territorio nazionale: in media affermano che gli immigrati rappresentano il 23,4% della popolazione, contro un effettivo 7,5%. Il dato scende a 19,1% quando invece ci si riferisce al proprio Comune. Il 64% degli italiani ritiene che gli immigrati irregolari siano la maggioranza, contro il 24% che, invece, sa che la maggior parte degli immigrati risiede in Italia legalmente. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Fonte: Transatlantic Trends - Immigration, 2011 Media e migrazioni
I media e la costruzione del problema sociale immigrazione Gli arrivi, gli sbarchi. Numeri e costruzione dell’emergenza M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
I media e la costruzione del problema sociale immigrazione I numeri, gli arrivi e l’irregolarità. Icone dell’immigrazione M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
I media e la costruzione del problema sociale immigrazione I numeri, gli arrivi e l’irregolarità. Icone dell’immigrazione Ma la stragrande maggioranza degli arrivi non avvengono “via mare”. Sono queste le vere icone? N.B. Irregolarità e “clandestinità” come norma.
Le “emergenze” 2011-2015. Sbarchi e rifugiati Flusso migratorio 2012 vs 2013 18 OTT 13 INIZIO OPERAZIONE 50000 Mare Nostrum 45000 42.925 40000 35.707 35000 30000 2012 2013 25000 20000 + 224 % 15000 13.267 10000 5000 0 JAN FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Fonte: Marina Militare; Comando in capo della Media e migrazioni Squadra Navale, Amm. Foffi
Le “emergenze” 2011-2015. Sbarchi e rifugiati. Migranti suddivisi per nazionalità M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni Fonte: Marina Militare; Comando in capo della Squadra Navale, Amm. Foffi
I media e la costruzione del problema sociale immigrazione Religioni e culture degli immigrati N.B. “Marocchini” o “Rumeni” ? La “desiderabilità” delle diverse categorie M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Slittamenti discorsivi. Islam, immigrazione e islamofobia M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Elementi per una fenomenologia dell’immigrazione nei media: fotogrammi immobili e gigantografie L’immigrazione nel giornalismo italiano è un fotogramma immobile relativo ad un fenomeno che è invece in continuo movimento. La presenza straniera in Italia appare appiattita su una dimensione naturalmente problematica del fenomeno e descritta con i termini dell’emergenza e all’interno della questione sicurezza. Questo fotogramma immobile, che abbiamo definito in realtà una “gigantografia in nero” per la sua capacità di ampliare e moltiplicare il “problema” immigrazione, non riesce né a rappresentare né a interpretare adeguatamente i cambiamenti che la società italiana ha vissuto e sta vivendo. Emblematico l’esempio delle donne immigrate: la loro visibilità è scarsissima sui media giornalistici, a fronte di una presenza reale nella società pari (e in alcuni casi superiore) a quella maschile. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Il peso della cronaca. Quadro onto sinottico di alcune ricerche sull’immigrazione sinotticoitaliani nei quotidiani di alcune ricerche su media e immigrazione in Italia Media e immigrazione 2 1 FuoriLuogo tra stereotipi e Osservatorio Carta di 4 Ricerca Extracomunitari 3 Notizie fuori dal ghetto pregiudizi Roma - Agenda Periodo 1982-1990 12/2002- 3/2003 2005 – 2008 2010 2012 % Sezione % Argomento % Argomento % Argomento % Argomenti 1° pag. 1° pag. Cronaca 37 Cronaca e 40,4 Penale 58,8 Cronaca 52,4 Cronaca nera 38,9 terrorismo (descrizione, Risultati iter giudiziario o investigativo, scenario…) Prima pagina 5 Arrivi e sbarchi 16,0 Arrivi, sbarchi, 1,4 Flussi 20,2 incidenti in migratori mare, respingimenti Interni 20 Dibattito politico o 19,6 Amministrativo 21,5 Trattamento 13,0 Legislazione 19,3 tematico tematico (immigrazione / sicurezza) Esteri 22 Economia, lavoro 11,2 Socio- 19,7 Descrizione, 6,1 Società 22,4 e sanità assistenziale inchiesta, racconto o storia, cultura Terza 5 Cultura, religione 9,2 Cultura 13,6 e integrazione Spettacolo 4 Altro argomento 3,6 Razzismo 12,5 Sports 4 Inserti 3 1. Ricerca condotta sull’archivio digitale del quotidiano La Stampa (Marletti 1991). 2. Ricerca condotta sugli otto quotidiani maggiormente diffusi in Italia e a Roma in quel momento Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Messaggero, La Stampa, Il Sole24ore, Il Giorno, Il Giornale, Il Tempo (Binotto, Martino 2004a). 3.La recente ricerca, condotta dal criminologo Ernesto Calvanese, sugli articoli apparsi durante gli anni solari tra il 2005 e il 2008 su tre testate nazionali (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale). Ha rilevato un totale di 11.426 con protagoniste persone straniere o l’immigrazione suddividendoli su articoli di “contenuto penale” «attinenti ai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! temi della criminalità e della giustizia» (Calvanese 2011, p. 116), riguardanti l’«informazione di natura amministrativo-normativa» o sulla discussione su tematiche sociali. 4. La rilevazione, realizzata dall’Associazione Carta di Roma è stata compiuta su un campione di 12 testate nazionali e di prevalente distribuzione locale rilevando i diversi temi vio digitale del quotidiano La Stampa presenti in ogni notizia,(Marletti per questo1991). motivo il totale delle percentuali è superiore a cento (Associazione Carta di Roma 2013) quotidiani maggiormente diffusi in Italia e a Roma in quel momento Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Messaggero, La Stampa, Il Sole24ore, Il Giorno, Il Giornale, Il Tempo (Binotto, Martino 2004a). a dal criminologo Ernesto Calvanese, sugli articoli apparsi durante gli anni solari tra il 2005 e il 2008 su tre testate nazionali (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale). Ha rilevato un totale di 11.4 ere o l’immigrazione suddividendoli su articoli di “contenuto penale” «attinenti ai temi della criminalità e della giustizia» (Calvanese 2011, p. 116), riguardanti l’«informazione di natura amministr
Il peso della cronaca Permanendo questo schiacciamento sulla dimensione della cronaca nera e della criminalità, lo stile delle notizie sull’immigrazione coincide con lo stile della cronaca nera. Con delle differenze in termini di enfatizzazione delle caratteristiche dei personaggi e dei particolari che rimandano alla brutalità, e soprattutto con differenze in termini di contenuto: Ad esempio: • più risalto all’atto criminale e all’arresto piuttosto che al processo; • una tipizzazione dei reati che non coincide con le statistiche criminali. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Immagine degli immigrati schiacciata sulla cronaca Problema: estensione al tema immigrazione degli stereotipi tipici della cronaca nera. - Dimensione quantitativa - Analisi in profondità dei meccanismi di rappresentazione • Confronto tra cronaca nera tout court e cronaca nera e immigrazione • Analisi degli elementi descrittivi della notizia che in misura maggiore delineano le circostanze dell’evento, illustrano la personalità̀ e le ragioni dei protagonisti, rintracciano spiegazioni e la collegano con altre notizie, in sostanza la tematizzano (Marletti 1984; Gili 2001, 128 e segg.). M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Due temi in uno La congiunzione e sovrapposizione dei due universi simbolici Quotidiani 177 servizi Tema immigrazione Tema sicurezza 330 articoli 389 articoli Telegiornali 57 servizi Tema sicurezza Tema immigrazione 137 servizi 104 servizi M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Solo paure: non c’è immigrazione senza sicurezza Questi 26 servizi sono i soli che Totale servizi Tg nel periodo: trattano tutte le altre possibili 5684 dimensioni in cui sarebbe possibile affrontare il tema (economia, integrazione, accoglienza, confronto culturale etc.), al di fuori della questione sicurezza. Servizi immigrazione: 276 26 servizi: il 9,4% dei 276 servizi relativi all’immigrazione il 2,1% dei 1084 servizi analizzati Servizi solo tema Lo 0,5% dei 5684 servizi andati in onda nel immigrazione: 26 periodo rilevato Ricerca Nazionale su Immigrazione e Asilo, 2008 M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Cronaca nera, immigrazione e strumentalizzazione politica L’aumento del ruolo della cronaca nelle fasi di transizione politica indipendentemente dall’andamento dei fenomeni Già biennio 2000-2001 -Fonte Osservatorio di Pavia - DOPO le elezioni: a) Riduzione significativa delle notizie di cronaca nera b) L'immigrazione nel 2001 esce progressivamente dalle agende dei telegiornali subendo una flessione notevole rispetto al 2000; se nel primo anno dell'analisi considerato la questione immigrazione, nelle sue diverse sfaccettature, supera le 16 ore, nel 2001 il medesimo tema non raggiunge nemmeno le 6 ore. c) L'andamento dell'immigrazione è inequivocabilmente differente nei due anni. La curva di attenzione nei diversi mesi dell'anno 2000 mostra un’attenzione costantemente superiore all'anno successivo. d) Il Tg4 è il telegiornale che dedica più attenzione al tema dell'immigrazione. Tutte le reti subiscono un calo di attenzione vistosa, e proporzionalmente simile, su questo tema passando da un anno all'altro. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Attenzione ai fatti di criminalità e immigrazione - confronto fra il 2000 e il 2001: M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Attenzione ai temi di immigrazione - confronto fra i tg nel 2000 e nel 2001: M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
presenza della “nera” sia stata costante negli ultimi tre anni attestandosi tra il 16 e il 17%: un dato inferiore rispettodecennio Nell’ultimo al 2007,si èma di certo registrato un non in linea aumento delle con le diten- notizie cronaca nera denze rilevate tra il 2003 e il 2005 (Graf.1). nei media generalisti italiani, dando luogo a un’attenzione continua per la de- Cronaca nera 2003-2011 – il biennio vianza, la criminalità e a 2007-2008 tutto ciò che riguarda il male nella società (Morcellini Graf. 1 – La cronaca nera2009, in tv 2013a; Binotto, Bruno, Lai 2012; Lai 2015; OES 2014). Dal punto di vista (2003-2011) quantitativo, la centralità di queste notizie è diventata una caratteristica dell’informazione italiana, invitando gli studiosi dei processi culturali ed esperti di numerose discipline a porre sotto osservazione le notizie diffuse dai media per individuarne le peculiarità anche dal punto di vista qualitativo e riflettere sul loro impatto nell’opinione pubblica. Un breve excursus sui risultati dei monitoraggi di importanti centri di ricerca nazionali sono utili per comprendere meglio la portata del fenomeno. Dall’indagine pubblicata dal Centro d’Ascolto dell’Informazione Radiotelevisi- va del 2008 emerge che le notizie di cronaca nera, giudiziaria e criminalità orga- nizzata sono cresciute dal 10,4% del 2003 al 19,3% del 2008, raggiungendo il massimo livello nel 2007 con un picco del 23,7% (Tab. 3). Si assiste a una du- plicazione del tempo dedicato alla cronaca: dopo un periodo di relativa stabilità tra il 2003 e il 2005, cresce continuativamente nel 2006 ed “esplode” nel corso del 2007. Fonte: MisterMedia 2011. Tab. 3- Le notizie di cronaca nera nei telegiornali italiani (valori percentuali) Anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 12 MInoritiesSTERotypesTg1 on MEDIA è il progetto 11,1 13,7 dalla collaborazione di ricerca nato 12,4 19,4tra il Centro 22,9 18,4 d’Ascolto dell’InformazioneTg2 Radiotelevisiva e il Dipartimento 9,7 12,4 10,9 di Comunicazione e21,0 25,4 Ricerca Socia- 21,6 Tg3 di Roma, con il supporto le della Sapienza Università 11,5 di Open 12,9Society11,2 16,9L’obiettivo Foundations. 18,6 13,7 principale del progetto è Tg4 10,2 radiotelevisiva l’analisi della rappresentazione 11,1 9,3 fenomeni dei 14,1migratori20,9e 12,3 delle minoranze; sono statiTg5monitorati 24 ore su 2410,8 12,7 informativi tutti i notiziari 12,5 e tutte 21,4 25,7 le trasmissio- 24,2 Studio Aperto ni di approfondimento. www.mistermedia.org 12,6 13,7 10,2 21,3 30,2 26,8 Tg La7 M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - 6,9 9,8 8,4 17,7 22,0 17,8 Media e migrazioni Media 10,4 12,3 10,7 18,8 23,7 21,4 Fonte: CdA 2008. 47
Sembra ritornare l’infiammazione della cronaca nera verificatasi nella stagione 2007-2008, anche se le percezioni di insicurezza legata alla criminalità non raggiungono più quei livelli (conta anche la crisi economica, che “monopolizza” il senso di insicurezza). LA SICUREZZA IN ITALIA TREND DELLE PERCEZIONI, DELLE NOTIZIE E DEI DATI REALI SULLA CRIMINALITA’ NEI TELEGIORNALI ITALIANI (TG1-TG2-TG3-TG4-TG5- STUDIO APERTO) (Edizione di prima serata, gennaio 2005 – dicembre 2011) &!!! #!! /! %"!! .! %!!! -! $"!! ,! 0*123 53,1 $!!! 50,7 "! 452363* 44,2 39,8 40,19 &! 7*08*6354* #"!! 38,4 37,2 33,8 %! #!!! $! "!! #! ! ! '()*+ ''()*+ '()*+ marco.bruno@uniroma1.it M. Bruno ''()*+ '()*+ ''()*+ '()*+ - ''()*+ '()*+ ''()*+ '()*+ ''()*+ '()*+ ''()*+ $!!" $!!" $!!, $!!, $!!- $!!- $!!. $!!. $!!/ $!!/ $!#! $!#! $!## $!## Media e migrazioni 9 :3;*121(201(?38*+@0*($!##(*(A*44135($!#$ Fonte: Osservatorio di Pavia, 2012, V Rapporto sulla sicurezza in Italia e in Europa
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, rilevazione dell’Osservatorio di Pavia Le notizie sulla criminalità in Europa: il “caso Italia”. Un “raffreddamento” solo parziale della cronaca rispetto al picco del 2008 LA SICUREZZA IN EUROPA TREND DELLE NOTIZIE DI CRIMINALITA’ NEI TELEGIORNALI PUBBLICI EUROPEI (Edizione di prima serata, gennaio-dicembre 2011, in valore assoluto) M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni Fonte: Osservatorio di Pavia, 2012, V Rapporto sulla sicurezza in Italia e in Europa Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, rilevazione dell’Osservatorio di Pavia
L’Italia eccezione in Europa. Si noti anche il peso dell’immigrazione (7,3%) nell’agenda mediale dell’insicurezza M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni Fonte: Osservatorio di Pavia, 2012, V Rapporto sulla sicurezza in Italia e in Europa
La “nera” è uguale per tutti? Un confronto italiani/stranieri: quali reati? Più violenza sessuale, lesioni e sequestri; meno oltraggio e associazione a delinquere Migranti Omicidio Italiani Migranti Violazioni codice della strada Italiani Migranti Lesioni dolose Italiani Migranti Associazione per delinquere Italiani Migranti Furto + rapina + borseggio + scippo Italiani Violenza sessuale (compresa su Migranti minori) Italiani Migranti Corruzione e concussione Italiani Oltraggio a un pubblico ufficiale Italiani Migranti Minaccia Italiani Migranti Ricerca Nazionale su Immigrazione e Asilo, 2009 Sequestro Italiani Telegiornali Migranti Contraffazione Italiani Sfruttamento e favoreggiamento della Migranti prostituzione Italiani Migranti Tratta di esseri umani 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0%
La “nera” è uguale per tutti? Un confronto italiani/ stranieri: quali fatti? Più risalto ai crimini, meno al processo Fatto con migranti protagonisti Atto criminoso o reato Fatto con Italiani protagonisti Fatto con migranti protagonisti Iter giudiziario, operazione forze dell’ordine Fatto con Italiani protagonisti Calamità, incidenti, morti, malori, Fatto con migranti protagonisti suicidi, Arrivi, sbarchi, respingimenti Fatto con Italiani protagonisti Politica, dibattito pubblico, governo e norme Descrizione, racconto, inchiesta o Fatto con migranti protagonisti storia (non c’è un vero evento) Ricerca Nazionale su Immigrazione e Asilo, 2009 Telegiornali Altri fatti 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%
Cronaca nera, connessioni e spiegazioni Uso della nazionalità Ad una tendenza su fatti di cronaca Non italiani simili ("ennesimo episodio"...) Italiani Una tendenza su fatti di cronaca nella Non italiani stessa zona Italiani All'appartenenza ad un gruppo etnico Non italiani /paese Italiani All'appartenenza ad uno status Non italiani giuridico (regolare/irregolare, recidiva, indulto, mancata espulsione…) Italiani Ricerca Nazionale su Immigrazione e Asilo, 2008 Non italiani All'immigrazione in generale Telegiornali. Totale: 235 servizi. Italiani 0,00% 20,00% 40,00% 60,00% 80,00% M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Cronaca nera, connessioni e spiegazioni Parte II – I colori della cronaca Frame individuali e categoriali (Iyengar 1991) La chiave di lettura utilizzata per indicare la causa o la soluzione del problema è prevalentemente individuale o generale? Rimanda cioè alle caratteristiche personali delle persone coinvolte o alle “categorie” a cui appartengono? Graf. 6 Ricerca 2008, quotidiani: causa o soluzione del problema/fatto e nazionalità delle persone protagoniste del fatto (valori %) Totale casi validi 597 pari al 62,8% degli articoli. Ricerca Nazionale su Immigrazione e Asilo, 2009 Telegiornali
Cronaca nera, connessioni e spiegazioni Spiegazioni esplicite ai fatti di cronaca e “umanizzazione” dei protagonisti Per gli italiani: vissuto familiare e lavorativo Per gli immigrati: l’immigrazione stessa «Antonio Bove, 37 anni, soffriva da tempo di problemi psicologici, forse legati alla crisi coniugale». Era operaio alla Ferrari, dove lavora anche la moglie, Antonella Ferrone, trentaseienne, da cui da alcuni mesi era separato di fatto, anche se la coppia viveva sotto lo stesso tetto. Il movente, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, potrebbe essere ricercato proprio nei problemi psicologici di cui pare l'uomo soffrisse a causa delle vicende familiari. [...] Nell’abitazione non sarebbero stati trovati biglietti per spiegare il gesto. Nell'azienda di Maranello Bove aveva anche un incarico sindacale per la Fiom (Corriere della sera, 18/1/2008, p. 23). In questo modo questa figura assume spessore, umanità, complessità. Lo scioglimento dell’enigma è da ricercare in qualche aspetto della sua esistenza, in qualche torto subito, in qualche parte oscura del suo passato. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Cronaca nera, connessioni e spiegazioni Spiegazioni esplicite ai fatti di cronaca e “umanizzazione” dei protagonisti Per gli italiani: vissuto familiare e lavorativo Per gli immigrati: l’immigrazione stessa All’opposto questa ricerca quasi mai appare necessaria quando il reo è un pregiudicato o una persona straniera. La spiegazione può fermarsi sulla superficie, la personalità del criminale appare come predestinazione, tautologia. Lo spessore umano rimane in ombra, restano solo degli stereotipi: il clandestino aggredisce come una belva, lo straniero era già stato espulso, l’islamico pretendeva il rispetto di tradizioni arcaiche. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Cronaca nera e Media Hype Dal folk devil al panico morale Il Giornale, 20 aprile 2008, prima pagina. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Altri esempi Quotidiano Nazionale, 20 aprile 2008, prima pagina. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Altri esempi La Repubblica, 20 aprile 2008, prima pagina M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
be le occasioni esplo- lla sineddoche – così el gergo giornalistico un’immagine in cui ppresentano una tota- cuni luoghi un’intera rati in rivolta, inferno La Stampa, 8/1, p. 1). no il titolo di pagina nale che, grazie a una ormula giornalistica, uni scontri in un inte- erro e fuoco» (8/1), la reati in un certo mo- o può essere descritta denza, una escalation, Allo stesso modo M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - ” reati (quattro) com- Media e migrazioni
Connessioni e spiegazioni Quando la cronaca diventa un resoconto “dal fronte” M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Cronaca – questioni terminologiche e lessicali Per ogni articolo rilevato, si è risaliti al relativo fatto/notizia Molti fatti/notizia, quindi pochi eventi particolarmente rilevanti, in grado di dare il via a serie di più articoli. Fatti-notizia / notizie rilevate 250 / 556 Analisi lessico testuale Una ricerca sulle forze dell’ordine (?!) Es. 330 vs. 320 (totale forze dell’ordine, 557: una per articolo) In Binotto, Martino, 2004 M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Immagini delle migrazioni – questioni terminologiche e lessicali Etichette e definizione dello status. Es. Extracomunitario; clandestino, etc. (il problema dell’accuratezza) Uso delle etichette nazionali. Le etichette nazionali e in particolare l’uso denotativo, quindi come sostantivo (l’albanese, i moldavi, etc.) Anche le etichette di status rispetto alle norme: l’irregolare (e non, magari, “colui che entra irregolarmente”) Il problema del politically correct In Binotto, Martino, 2004 M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Una proposta su linguaggio e etichette, oltre il politically correct M. Bruno, 2014, “Lampedusa/Italia. La costruzione giornalistica dell’«emergenza» e la politica televisiva dei numeri”, in Comunicazionepuntodoc, 10, pp. 53-73. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
CRONACA ed etichettamento Catene di riduzione della complessità Crimine – nazionalità – immigrato – immigrazione Crimine – clandestinità – immigrato – immigrazione Meccanismi di estensione dello stigma M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Etichetta “clandestino” Clandestinità – Arrivo La clandestinità tipicamente congiunge un reato all’immigrazione, l’arrivo di nuovi migranti necessariamente alla condizione di violare una norma o di non essere in regola con una regolamentazione. In questo caso è la legge a congiungere automaticamente la figura dell’immigrato al tema immigrazione e al crimine[1]. Es. attività di repressione dell’immigrazione irregolare compiuta delle forze dell’ordine, una funzione che si traduce in articoli di cronaca in cui confluiscono gli immigrati fermati perché privi del permesso di soggiorno e quelli che sono protagonisti o vittima di violenze o reati contro il patrimonio. Un contenitore in cui l’immigrazione è criminalità. [1] «Una definizione normativa (è considerato straniero chi non è cittadino di uno Stato membro della Comunità Europea) dà luogo a una classificazione che comporta uno status giuridico di pericolosità sociale che le diverse norme dovranno specificare nella figura soggettiva dell’indesiderabile, del segnalato ai fini della non ammissione. Il migrante non commette reati: il migrante diventa un reato». A. De Giorgi, Zero tolleranza, DeriveApprodi, Roma 2000, p. 60. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
La somma di queste due etichette – nazionalità e immigrazione – costituisce la piena congiunzione tra i due universi simbolici, non è quindi in discussione la “gradevolezza” o la intrinseca natura ingiuriosa dei termini – che siano «extracomunitario» o «clandestino» – a rappresentare un processo discriminatorio, ma il modo in cui queste etichette combinano diversi livelli di descrizione e spiegazione. Da una parte trasformano i singoli stranieri, e i singoli reati compiuti dagli stranieri, in epifenomeni dell’immigrazione in quanto tale. Dall’altra offrono una specifica visione del “tema immigrazione” M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Nazionalità e “regolarità” come unica informazione disponibile Essenziale il ruolo delle fonti Fonte: Il Giornale, 16/1/03, p. 41. Un immigrato peruviano di 26 anni è morto. L’uomo era stato fermato alcuni mesi fa dagli agenti del commissariato di Anzio per accertamenti ma non aveva precedenti penali e aveva chiesto di regolarizzare la sua posizione attraverso la sanatoria della legge Bossi Fini. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
• La possibilità di disporre di queste informazioni, insieme all’assenza di altri elementi, trasforma la nazionalità o lo status giuridico in notizia. In molti casi questa coincidenza accentua semplicemente il numero di notizie che siamo stati “costretti” a rilevare, ma, nello stesso tempo, enfatizza la “presenza straniera” nelle pagine dei quotidiani. Tale presenza, se non collegata a “semplici” accidenti, spesso li accomuna a reati, problemi e dispute in cui spesso i migranti si trovano nella semplice posizione di testimoni o di vittime. In questo caso allora l’associazione è quella che collega lo status dell’immigrato al disagio o alla violenza cittadina, se non addirittura all’ambiente delle aggressioni, della droga e delle risse. • Frequente è poi l’indicazione della nazionalità nelle notizie legate ad incidenti stradali, in cui quindi la condizione di “immigrato” o peggio di “clandestino”, viene associata ad un dato di pericolosità urbana quanto mai concreta M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Fino al “doppiopesismo” … Repubblica.it Gennaio 2008 Tre persone, padre, madre e la loro figlia di 10 anni sono morte in un incidente stradale accaduto a Grumello del Monte (Bergamo). La loro auto, una Fiat Punto, è stata investita da un suv Grande Cherokee guidato da un conducente ubriaco. A bordo della Fiat Punto c'era anche l'altra figlia della coppia, di 11 anni, che è ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Repubblica.it Aprile 2007 È stata una strage. Un giovane Rom alla guida di un furgone ha falciato la notte scorsa cinque ragazzi: quattro sono morti, uno è gravissimo in ospedale. La tragedia è avvenuta ad Appignano del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. L'investitore, Marco Ahmetovic, 22 anni domani, originario di Caserta, era completamente ubriaco ed è stato arrestato. Esempio segnalato in : Wu Ming: Giap #19, VIIIa serie M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Fino al “doppiopesismo” … Repubblica.it Gennaio 2008 Tre persone, padre, madre e la loro figlia di 10 anni sono morte in un incidente stradale accaduto a Grumello del Monte (Bergamo). La loro auto, una Fiat Punto, è stata investita da un suv Grande Cherokee guidato da un conducente ubriaco. A bordo della Fiat Punto c'era anche l'altra figlia della coppia, di 11 anni, che è ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Repubblica.it Aprile 2007 È stata una strage. Un giovane Rom alla guida di un furgone ha falciato la notte scorsa cinque ragazzi: quattro sono morti, uno è gravissimo in ospedale. La tragedia è avvenuta ad Appignano del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. L'investitore, Marco Ahmetovic, 22 anni domani, originario di Caserta, era completamente ubriaco ed è stato arrestato. Esempio segnalato in : Wu Ming: Giap #19, VIIIa serie M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Nazionalità e “regolarità” come unica informazione disponibile: gli effetti sulla “cronaca” Fonte: Il Messaggero, 20/1/03, p. 37 «Roma Città». Il Giorno, 20/1/03. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Nazionalità e “regolarità” come unica informazione disponibile: gli effetti sui titoli Fonte: Il Corriere della Sera, p. 52, Il Messaggero, p. 37, 20/2/03. I militari, appostati per giorni, hanno fotografato targhe e identificato due uomini della Nuova Guinea Si indaga su riti magici e immigrati M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Uso delle etichette, “ossessione” per la nazionalità Funzione di riassorbimento del nuovo e della devianza Indiscutibile il ruolo svolto dai media nel rappresentare il binomio normale/anormale, in particolare costruendo espliciti «etichettamenti» (labelling) delle devianze secondo una “rappresentazione consensuale del mondo, dove le violazioni vengono considerate atipiche (e formano il piano implicito delle notizie) e messe in contrasto con la maggioranza ipertipica della popolazione (che forma lo sfondo implicito o meno cospicuo delle notizie)”. [1] Lo stereotipo incapsula la devianza in una struttura stabile e riconoscibile: «l’atipico tipico». [1] J. Young, Oltre il paradigma consensuale: una critica del funzionalismo di sinistra nella teoria delle comunicazioni di massa, in R. Grandi, M. Pavarini, M. Simondi, pp. 144 e 141. Tra i principali esponenti delle teorie del «paradigma consensuale» sviluppate in Gran Bretagna negli anni Settanta, si vedano anche i lavori del Glasgow Media Group e di Graham Murdock e Stanley Cohen. Cfr. S. Cohen, Folk Devils and Moral Panics, MacGibbon and Kee, London 1972; S. Cohen, J. Young (a cura di), The manufacture of the news. Social problems, Deviance and the Mass Media, Constable, London 1973. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Lo stereotipo nei media e l’atipico tipico “Ossessione” per le etichette - Funzione di riassorbimento del nuovo e della devianza La ricorrenza di questa continua associazione della nazionalità agli incidenti ed ai reati assume il carattere di un’autentica ossessione, un sottofondo evidenziato anche semplicemente elencando una serie di titoli pubblicati di volta in volta su tutte le testate esaminate: Forzava distributori, rumeno in manette (Repubblica, 22/12/2002); Rumeno truccava distributori di sigarette (Il Tempo, 22/12/2002); Marocchini quattordicenni scippano pensionato e rischiano il linciaggio (Il Giornale, 23/12/2002); Arrestati tre albanesi (Repubblica, 14/01/2003); Tunisino minaccia romano (Il Giornale, 17/01/2003); Senegalese arrestato (Il Messaggero, 19/01/2003); Rumeno dietro le sbarre per una rapina a Rimini. (Il Tempo, 19/01/2003); Preso ladro rumeno in un supermarket (Repubblica, 13/01/2003); Manette a un immigrato. Cameriere clonava nel ristorante le “card” dei clienti (Il Messaggero, 20/01/2003); Denunciato cinese alloggiava clandestini (Repubblica, 22/01/2003); Sgominata una banda di Rumeni che clonava carte di credito (Corriere della Sera, 23/01/2003); Arrestati quattro immigrati romeni (Il Messaggero, 23/01/2003); Rumeno tenta di rubare ai Musei Capitolini (Il Tempo, 23/01/2003); Un serbo a Milano uccide l'ex amante (La Stampa, 13/02/2003). M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Lo stereotipo nei media e l’atipico tipico “Ossessione” per le etichette - Funzione di riassorbimento del nuovo e della devianza In un saggio dedicato al comportamento della stampa verso i movimenti sociali degli anni Settanta – saggio contenuto in una delle storiche raccolte di Castronovo e Tranfaglia, 1976 – ritroviamo una rappresentazione del “deviante” inequivocabilmente legata alla figura del «capellone»: M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Lo stereotipo nei media e l’atipico tipico “Ossessione” per le etichette - Funzione di riassorbimento del nuovo e della devianza In un saggio dedicato al comportamento della stampa verso i movimenti sociali degli anni Settanta – saggio contenuto in una delle storiche raccolte di Castronovo e Tranfaglia, 1976 – ritroviamo una rappresentazione del “deviante” inequivocabilmente legata alla figura del «capellone»: “«Il Tempo»: Indagini su due capelloni per l’omicidio di una settantenne (21 giugno [1971]); Scippata e malmenata da tre capelloni (7 luglio); ‘Capellone’ ferisce e rapina una signora (18 luglio) […]. Nel «Corriere della Sera», la presenza tematica del capellone è meno assillante e tenebrosa. Gli esempi tuttavia non difettano […]: Capellone in moto aggredisce i carabinieri (6 agosto); Sempre di scena capelloni e sbandati nella città spopolata (14 agosto); Bloccati dalla polizia tre capelloni ladri” Basta sostituire il termine “capellone” con “albanese” o “rumeno”… Cfr. M. Isnenghi, “Forme e ideologia della informazione quotidiana. 1960-1975”, in V. Castronovo, N. Tranfaglia (a cura di), La stampa italiana del neocapitalismo, Laterza, Roma-Bari 1976, p. 85 M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
L’intervento della politica - L’idea di una continua emergenza viene sfruttata per: a) forzare determinati provvedimenti; b) impiegare temi nel dibattito sociale a scopo di reclutamento politico/elettorale; c) supplire alla carenza di visione strategica adottando temi connessi con la realtà della cronaca; Risultato: - Saldatura dei temi sicurezza/immigrazione: - Catene di riduzione della complessità: > crimine-nazionalità-immigrato-immigrazione > crimine-clandestinità-immigrato-immigrazione M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
La creazione delle cornici a) generazione di un frame implicito NEL discorso politico fondendo le questioni di sicurezza e immigrazione con l’esaltazione dei casi in cui i migranti sono rei o vittime (di reati tra migranti) b) generazione di un frame esplicito NEL contesto dei pericoli della vita civile connesso a un’“ansia” popolare diffusa e a una realtà globale caotica - I media offrono sostegno ai processi di stereotipizzazione attraverso una copertura quotidiana basata sulle etichette e su errori denotativi e giuridici (il rumeno, il clandestino) al posto di funzioni attributive. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Costruzione del problema sociale e attivazione di policies La questione sicurezza e il dibattito politico. Nessun partito può promettere un’esistenza sicura o un futuro certo MA alcune compagini politiche sono più efficaci nell’alleviare l’”ansia” accumulata e generata dalle notizie di cronaca rispetto ad altre. Le tendenze recenti In generale, in questa operazione, negli ultimi anni, sono stati più efficaci i partiti di centrodestra, in particolar modo la Lega, rispetto a quelli di centrosinistra M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
Il framing e la costruzione dei problemi sociali La pratica di framing esercitata su una determinata issue implica un sistema complesso di interazioni (in termini di rappresentazioni e di attribuzioni di significato) tra soggetti diversi, media, attori politici, gruppi di interesse, pubblici. Determinante, in questo senso, è il legame tra uno specifico frame e l’orientamento che esso supporta in termini di adozione di policies: come hanno notato Gamson e Modigliani (1987: 144), i frame implicano generalmente la scelta di una direzione in termini di policy oppure risposte implicite a domande del tipo “cosa bisognerebbe fare” a proposito di una issue. M. Bruno marco.bruno@uniroma1.it - Media e migrazioni
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